Regolamento di Gestione Centro Diurno E. De Amicis

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1 Regolamento di Gestione Centro Diurno E. De Amicis Approvato con D.C.C. N. 266 del 07/11/2002

2 Natura, destinatari e finalità del servizio Il Centro Diurno E. De Amicis, quale articolazione funzionale della rete dei servizi e interventi a favore della popolazione anziana, si pone come servizio a carattere semi-residenziale, socio-assistenziale e socio-sanitario specializzato in quanto si rivolge esclusivamente ad anziani - residenti nel Comune di Carpi - affetti da demenza senile, in particolare di tipo Alzheimer. Il Centro Diurno E. De Amicis, inaugurato nell Ottobre 1998, di proprietà del Comune di Carpi, nasce e si sviluppa sulla base di un progetto di Centro Diurno part time per anziani dementi, iniziato nel Novembre del Il servizio di Centro Diurno per anziani dementi nacque dalla considerazione che, a fronte di una crescita del fenomeno demenza senile, le risposte che il territorio era in grado di offrire risultavano insufficienti sia numericamente che qualitativamente rispetto al fabbisogno. Gli anziani affetti da demenza senile nei vari stadi della malattia e inseriti nei servizi semiresidenziali e residenziali non trovavano soluzioni adeguate alle particolari esigenze legate alla patologia dalla quale erano affetti. Ciò creava difficoltà nella gestione della convivenza tra soggetti non autosufficienti, ma con capacità cognitive integre, e soggetti affetti da demenza senile, in modo particolare, in quella fase in cui si presentavano tra gli altri disturbi del comportamento. Dall esperienza maturata durante il servizio di Centro Diurno part time, limitato negli orari di apertura ma significativo in termini di adesioni degli utenti e delle famiglie, è nata la convinzione della necessità di aprire un servizio interamente dedicato agli anziani affetti da questa patologia. La demenza senile è una malattia che al momento non si può guarire ma può essere curata: perciò l obiettivo di un servizio specializzato di Centro Diurno è quello di mantenere promuovere il benessere della persona affetta da demenza senile e, al tempo stesso, ridurre lo stress all interno del triangolo sociale di cura costituito dall anziano, dalla sua famiglia (e/o dalle altre figure di riferimento) e dai caregivers formali. La promozione del benessere della persona si traduce concretamente nel raggiungimento del miglior livello funzionale possibile per l anziano affetto da demenza, contestualmente all eliminazione o alla massima riduzione di quei disturbi del comportamento che, con frequenza variabile, accompagnano le diverse fasi della malattia. Diversamente da un approccio tipicamente custodialista-assistenzialista, ma anche diversamente dal tradizionale approccio sanitario di tipo riabilitativo, l orientamento seguito al Centro Diurno E. De Amicis si caratterizza per un paradigma cosiddetto protesico che mira, attraverso piani di intervento individualizzati, a creare un ambiente tale da favorire al massimo l utilizzo delle abilità residue dell anziano evitando, al contempo, di creare ansia, stress o disagio.

3 Tipologia di utenti destinatari del servizio: anziani affetti da demenza senile in particolare di tipo Alzheimer con disturbi comportamentali. Finalità che il servizio persegue: assicurare agli anziani un assistenza di base per dare risposta ai bisogni primari; creare un ambiente di vita accogliente, contenitivo, familiare che favorisca l adattamento dell anziano; realizzare momenti di socializzazione e di animazione, finalizzati alla valorizzazione del sé attraverso il mantenimento e la stimolazione delle autonomie; garantire lo sviluppo di interventi di riattivazione atti a contrastare la perdita delle capacità residue sia a livello motorio che psichico; garantire attività di badantato/contenitiva in supporto alla famiglia per gli utenti con minori capacità residue; supportare le famiglie nell assistenza continuativa all anziano, offrire ascolto e sostegno qualificati nell affrontare la malattia anche da un punto di vista psico-relazionale. Modalità di funzionamento Il servizio di Centro Diurno è aperto dal Lunedì al Sabato compreso, dalle ore 7.45 alle ore Esso è autorizzato e organizzato per l accoglienza contemporanea di 20 anziani affetti da demenza senile. Garantisce un servizio a tempo pieno per 15 utenti, un servizio part time, la mattina, per 5 utenti e un servizio part time, il pomeriggio, per ulteriori 5 utenti.

4 Prestazioni garantite agli utenti Il Servizio di Centro Diurno fornisce ai propri utenti un complesso di prestazioni, fra loro integrate, così articolato: assistenza tutelare diurna (aiuto nella mobilizzazione, aiuto per l igiene e la cura della persona, aiuto nella somministrazione dei pasti, etc.); attività di mobilizzazione, occupazionali, ricreativo-culturali (attività motoria a piccoli gruppi, attività manuali, uscite, attività di gioco, lettura, ascolto musica, canto, etc.); servizio di ristorazione (colazione, pranzo, merenda e cena); assistenza infermieristica e riabilitativa erogata dall A.U.S.L. competente tramite apposita convenzione con il Comune. Attività specifiche di orientamento spazio-temporale e per il mantenimento delle capacità cognitive (attività 3R: R.O.T., reminiscenza, rimotivazione). Servizi aggiuntivi Il trasporto, dall abitazione al Centro Diurno E. De Amicis e da quest ultimo all abitazione, degli utenti che non dispongono di famigliari in grado di garantirlo o che, per cause fisiche impedienti, necessitano di assistenza con mezzi attrezzati appositamente è soggetto a una convenzione con la Croce Rossa Italiana, approvata dal Comune di Carpi con D.C. 134/2001 e rivolta al numero di 3 utenti.

5 Organizzazione della giornata tipo La giornata tipo al Centro Diurno E. De Amicis è così organizzata: ore 7.45 Apertura del Centro Diurno E. De Amicis ; ore 8.00 Prima colazione; ore 9.00 Inizio attività del mattino; Attività di gruppo: lettura quotidiani, attività motoria; ore Merenda; Cura e igiene personale; Interventi individuali programmati su indicazione di Fisioterapista e I.P. Prestazioni infermieristiche; Attività di animazione (secondo il programma settimanale); Attività legate al Piano di Assistenza Individuale (P.A.I.); ore Pranzo; ore Riposo; Attività di intrattenimento; ore Inizio attività del pomeriggio; Attività di gruppo: attività motoria; ore Attività 3R eseguite in piccoli gruppi; Attività cognitiva di gruppo; Interventi individuali programmati su indicazione di Fisioterapista e I.P. ore Merenda; Cura e igiene personale; Attività di animazione (secondo il programma settimanale) Attività legate al Piano di Assistenza Individuale (P.A.I.); ore Cena; Attività di intrattenimento; ore Chiusura del Centro Diurno E. De Amicis

6 Equipe professionale Le seguenti figure professionali vengono adibite alla definizione delle attività e all erogazione delle prestazioni: Coordinatore Responsabile; Responsabile Attività Assistenziali: 1 R.A.A. (36 ore settimanali); Operatori Socio Assistenziali:8 A.A.d.B. a tempo pieno; Infermiere Professionale: 1 I.P. (8 ore settimanali indicativamente); Terapista della Riabilitazione: 1 T.d.R. (6 ore settimanali indicativamente). Coordinatore Responsabile E responsabile del buon andamento del Centro Diurno nel suo complesso e a tale scopo programma e verifica l attività del Servizio, prevedendo la presenza delle risorse sia umane sia materiali necessarie, organizzate e formate nel modo più funzionale ai bisogni degli utenti. Promuove incontri, con i parenti e i familiari degli utenti nonché con i volontari che collaborano con il Servizio, finalizzati a verificare la qualità del progetto assistenziale e il funzionamento del Centro Diurno nel suo complesso. R.A.A. E responsabile, sul piano organizzativo, dell esecuzione da parte degli operatori delle attività da svolgere nel Centro Diurno controllando che vengano puntualmente svolti i progetti individuali degli anziani e verificandone la corrispondenza ai bisogni. Cura, inoltre, l approvvigionamento delle risorse materiali e organizza e programma la presenza delle diverse risorse all interno del Servizio (operatori, volontari, familiari, obiettori). A.A.d.B Sono responsabili della realizzazione dell assistenza tutelare, delle attività di cura e animazione previste nel piano personalizzato di ogni utente, alla cui definizione e verifica collaborano.

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8 Servizi ausiliari Le attività ausiliarie: pasti, pulizie e lavanderia vengono erogate tramite appositi appalti di servizio. Convenzione con l A.U.S.L. per l attivazione del personale sanitario Il servizio infermieristico è responsabile dell esecuzione delle attività sanitarie di propria competenza previste nel Centro Diurno e inoltre dell esecuzione di quelle prescritte a ogni anziano dal suo Medico Curante (preparazione e somministrazione della terapia ad orario, controllo e monitoraggio dei parametri vitali di base e cura di piccole medicazioni). In particolare, all interno del Centro Diurno è assicurata un assistenza infermieristica dimensionata in relazione a quanto previsto dai piani individuali di assistenza. Il Terapista della Riabilitazione è responsabile dell assistenza riabilitativa erogata ad ogni singolo utente in relazione alle effettive necessità valutate dal medico fisiatra. Per ciò che riguarda la figura medica, ogni utente mantiene il proprio Medico di base. Modalità e procedure di ammissione e dimissione L accesso al Centro Diurno E. De Amicis è subordinato alla presentazione di una domanda all Assistente Sociale Responsabile del Caso. L R.d.C. acquisisce dal Medico di Base dell utente richiedente una relazione attestante la sua condizione sanitaria e attiva l Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) per la valutazione delle necessità e dei bisogni assistenziali e dell adeguatezza del servizio richiesto. In particolare, per la valutazione dello stato degli anziani affetti da demenza senile l U.V.G. utilizza una serie di test (M.M.S.E., S.P.S.Q., A.D.L. e I.A.D.L., N.P.I. e G.D.S.) che ne evidenziano la condizione comportamentale, cognitiva e funzionale sulla base della quale fornire, eventualmente, indicazioni allo stesso Centro Diurno. Di norma, se l anziano che effettua richiesta del servizio di Centro Diurno ottiene nella scheda NeuroPsychiatric Inventory (N.P.I.) che valuta i disturbi del comportamento in almeno una delle voci che la compongono il punteggio di 12 (ottenuto moltiplicando frequenza e gravità dei disturbi) ovvero una somma dei singoli punteggi pari o superiore al valore 24, viene indirizzato al Centro Diurno per anziani affetti da demenza senile E. De Amicis.

9 Alle ammissioni al Centro Diurno si procede sulla base della graduatoria unica per l accesso ai Centri Diurni compilata in base ai punteggi ottenuti nella scheda che valuta il grado di non autosufficienza e le condizioni familiari e economiche del richiedente, e approvata con D.C.C. n.77 del 15 Giugno 1995 e successive modifiche. L ingresso al Centro Diurno avviene dopo l espletamento di tutte le fasi per esso previste: incontro tra Responsabile Attività Assistenziali (R.A.A.), Operatore Socio-Assistenziale Tutor (A.A.d.B.) e Assistente Sociale Responsabile del Caso (R.d.C.) per la presentazione dell utente e visita pre-ingresso, al domicilio dell utente, effettuata dal personale del Centro Diurno. L inserimento dell utente avviene dopo la sottoscrizione, da parte dell utente o dei famigliari, del Contratto di Accesso al Centro Diurno E. De Amicis e di norma secondo le modalità definite dal servizio e cioè inserimento graduale con la presenza iniziale di un famigliare. Il periodo iniziale di inserimento dell utente al Centro Diurno è funzionale anche alla valutazione dell idoneità di tale servizio alle condizioni e alle necessità dell anziano, nonché alla sua accettazione. In caso di non idoneità viene informata la famiglia nonchè il R.d.C. affinché si possano valutare insieme altre soluzioni più adeguate alle necessità dell anziano. Nel caso in cui intervengano cambiamenti, nella condizione dell utente, tali da precludere la possibilità di una sua permanenza al Centro Diurno, quali ad esempio il peggioramento delle condizioni psichiche e/o fisiche che non consentano un adeguata assistenza da parte degli operatori o che compromettano la vita comunitaria, il Coordinatore Responsabile insieme con il RdC convoca la famiglia dell anziano e concorda la dimissione o altre possibili soluzioni che lo coinvolgano. Collaborazioni Gli anziani indirizzati dall U.V.G. al Centro Diurno E. De Amicis vengono inviati preventivamente al Consultorio Psicogeriatrico per la demenza senile, in accordo con l A.U.S.L. distrettuale di Carpi. Il medico competente riceve l utente e la famiglia per completare la conoscenza del livello di gravità e della tipologia della demenza da cui l anziano è affetto. Tali elementi possono risultare utili a migliorare la gestione dell utente all interno del servizio di Centro Diurno e all osservazione dell evoluzione della patologia.

10 La collaborazione con il Consultorio Psicogeriatrico prosegue grazie alla presenza periodica di una figura di riferimento all interno della struttura del Centro Diurno, per la supervisione degli operatori e per il monitoraggio dei progetti assistenziali degli utenti inseriti nel Centro Diurno in supporto alle famiglie. E auspicata, inoltre, una più intensa collaborazione con l associazione Familiari Malati Alzheimer nell interesse dei bisogni degli utenti e delle loro famiglie. Metodologie e strumenti di lavoro Per ogni utente inserito nel Centro Diurno viene predisposto un Piano di Assistenza Individuale, cioè una gamma di interventi personalizzati sulla base dei bisogni e delle condizioni socio-sanitarie individuate dall U.V.G.. Il Piano di Assistenza Individuale, che viene concordato con l utente e il suo nucleo famigliare e che viene presentato dopo 15/30 giorni dall ingresso definitivo nella struttura del Centro Diurno, prevede attività e prestazioni che gli operatori, secondo la propria competenza, devono garantire all utente. Il Piano di Assistenza Individuale viene aggiornato e modificato periodicamente in modo tale da assecondare le necessità dell utente. L R.d.C. viene aggiornato circa l evoluzione delle condizioni e dei bisogni dell utente, periodicamente. La definizione del programma di attività da proporre all utente nasce da una precisa e puntuale conoscenza delle sue condizioni e delle sue necessità. Viene adottato un approccio metodologico orientato ad una raccolta esaustiva di dati e informazioni riguardanti l anziano e a un costante monitoraggio del quadro complessivo della patologia dalla quale è affetto. Questo avviene mediante l utilizzo di strumenti informativi che consentano di trattare tutte le informazioni necessarie a strutturare un progetto di lavoro: la fase attuale della malattia, i deficit acquisiti, le potenzialità e i punti di forza che l anziano ancora possiede e sui quali vale la pena concentrasi nel lavoro per mantenere attive le funzioni e le autonomie ad essi legate.

11 Per ogni utente viene compilata una scheda socio-sanitaria che contiene tutte le informazioni utili e che viene aggiornata periodicamente dando luogo a modifiche, se necessarie, del Piano di Assistenza Individuale. Strumenti di lavoro: Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.); diario personalizzato; schede di osservazione comportamentali sull autonomia personale relativa alle capacità residue; programma 3R (R.O.T., Reminiscenza, Rimotivazione). Diritti e doveri dell utente L utente può entrare e uscire dal Centro Diurno, previo avvertimento del personale di servizio, durante l orario di apertura del servizio. Il Coordinatore responsabile del servizio, tramite il personale presente, attiva ogni mezzo e tutte le possibili attenzioni nell ambito assistenziale per tutelare l utente senza adottare misure coercitive e limitative della libertà personale.

12 L utente ospite del Centro Diurno mantiene il proprio Medico di Famiglia. All atto dell ammissione al Centro Diurno, l utente deve presentare un certificato del Medico Curante (recante sede e orario di apertura dell ambulatorio dove reperirlo in caso di bisogno) che specifichi le eventuali patologie da cui è affetto e che dichiari l assenza, nel paziente, di malattie infettive in atto. L utente che necessita di terapia deve accedere al Centro Diurno in possesso di un certificato del Medico Curante in cui siano specificati quantità e orari di somministrazione delle terapie prescritte; deve inoltre fornire i farmaci prescritti per le terapie da eseguire. Il personale A.A.d.B., in assenza dell Infermiere Professionale, si fa carico della sola somministrazione della terapia. In caso l utente presenti febbre o malessere o sia necessario l invio al Pronto Soccorso, il parente di riferimento tempestivamente informato dai responsabili del servizio è tenuto all intervento di presa in carico dell utente e conseguente accompagnamento al proprio domicilio. Norma conclusiva Il Comune di Carpi si riserva la facoltà di modificare il presente Regolamento di Gestione del Centro Diurno previa comunicazione ai soggetti interessati. Gli utenti e le famiglie sono tenute a rispettarlo. Retta di frequenza Il comune di Carpi fissa annualmente, con apposita delibera, le modalità e i criteri di contribuzione al costo del servizio, a carico degli utenti e delle famiglie.

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