Principi di Sviluppo sostenibile Processi di Agenda 21 Locale nelle scuole medie superiori della Valdelsa
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1 Principi di Sviluppo sostenibile Processi di Agenda 21 Locale nelle scuole medie superiori della Valdelsa A cura del: Gruppo di Coordinamento Agenda 21 Valdelsa Gruppo di Coordinamento Agenda 21 Terre di Siena
2 L Ambiente Per molti l ambiente fa venire in mente un parco pubblico, un ruscello di montagna, la raccolta differenziata.. ovvero evoca la percezione di una bella cornice dentro la quale si muovono i fattori fondamentali dello sviluppo economico. Nella storia l ambiente ha avuto un ruolo marginale soprattutto negli ultimi secoli quando si è scelto di localizzare le attività produttive in aree con pochi ostacoli naturali. ma l ambiente che noi viviamo qui ed ora è il frutto dei diversi modi attraverso i quali le generazioni che ci hanno preceduto si sono poste in relazione con esso: coltivandolo, trasformandolo, danneggiandolo o contribuendo alla sua riproduzione.
3 L ambiente e il concetto di Sviluppo Sostenibile (1) L ambiente dipende da un processo culturale che coinvolge fattori sociali, economici e istituzionali che sono strettamente connessi con i caratteri naturali dell ambiente. Ambiente Efficienza economica Equità e coesione sociale Sviluppo Sostenibile
4 I tre pilastri dello Sv.. Sostenibile: Ambiente Negli ultimi anni si è preso coscienza dei limiti, che da sempre, l ambiente ha imposto all uomo. Quali sono questi vincoli? Le risorse naturali sono rinnovabili e non rinnovabili Le risorse rinnovabili se pur non esauribili hanno dei tempi di rigenerazione che devono essere rispettati (si pensi alla pesca) L alterazione delle qualità fisiche e chimiche delle risorse naturali provoca alterazioni che perdurano nel tempo e che necessitano di lunghi tempi di recupero.
5 I tre pilastri dello Sv.. Sostenibile: Economia La crescita e lo sviluppo economico dipendono crucialmente dalla disponibilità delle risorse naturali che garantiscono un reddito e un lavoro duraturo. Il modello di sviluppo economico deve includere come fattore produttivo l ambiente il quale deve essere valorizzato, tutelato e usato con efficienza.
6 I tre pilastri dello Sv.. Sostenibile: Società Il patrimonio naturale, inteso come l insieme delle risorse naturali ma e delle risorse artistiche e culturali del presente territorio, ci è stato donato dalle generazioni precedenti. O meglio il patrimonio naturale che stiamo utilizzando lo abbiamo preso in prestito dalle generazioni future. Necessità di garantire distribuzione equa delle risorse naturali sia tra le presenti generazioni (modelli nord/sud) che tra quelle future così da garantire a tutti uno stesso livello di benessere e qualità ambientale.
7 Definizioni di SS (1) Rapporto Brundtland - World Commission on Environment and Development, 1987 Per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfa bisogni delle popolazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni Dichiarazione di Rio 1992 Gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni relative allo sviluppo sostenibile: essi hanno diritto ad una vita sana e produttiva in armonia con la natura.
8 Definizioni di SS (2) World Bank. World Development Report, 1992 Sviluppo sostenibile significa attivare politiche di sviluppo e ambientali basate sulla comparazione fra i costi e benefici e su attente analisi economiche, con lo scopo di rafforzare la protezione ambientale e aumentare i livelli sostenibili di benessere. World Conservation Union, Programma ONU per l'ambiente, World Wildlife Fund for Nature, 1991 Lo sviluppo sostenibile è migliorare la qualità della vita degli esseri viventi senza compromettere la capacità di carico degli ecosistemi.
9 Definizioni di SS (3) Sviluppo sostenibile e capacità di carico Carrying capacity and sustainable development ICLEI, 1994 Per sviluppo durevole e sostenibile si intende uno sviluppo che consenta di fornire servizi ambientali, sociali ed economici a tutti gli abitanti di una comunità senza minacciare l operatività dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi.
10 Il concetto di Sviluppo Sostenibile Un azione, una comunità sono sostenibili quando mantengono o favoriscono l equilibrio tra le esigenze economiche, sociali e naturali, ovvero quando producono ricchezza economica, qualità dell ambiente naturale e sociale.
11 Riflettiamo su le implicazioni che le attività umane hanno sull ambiente e sulle risorse vitali dell umanità. Come la nostra impronta ecologica incide sul mondo significa fare un altro passo verso una trasformazione della società e degli stili di vita in senso equo e solidale.
12 Lo sviluppo sostenibile e Il processo di Agenda 21 Il processo di Agenda 21 ha l obiettivo di migliorare il livello di sostenibilità di una comunità locale. Attuale livello di sostenibilità territoriale (comunale o circondariale) Un futuro livello di sostenibilità territoriale migliore
13 Quali enti si occupano di sviluppo sostenibile World Conservation Union nel 1980 pianifica una Strategia Mondiale per la Conservazione (World Conservation Union un organizzazione costituita da autorità governative dei diversi paesi e da tante organizzazioni non governative -) ONU (Organizzazione Nazioni Unite Commissione per lo Sviluppo Sostenibile) UE (Unione europea) Governi Nazionali (es. in Italia Strategie ambientali definite dal Ministro dell Ambiente) Regioni (con Piano Regionale di Azione Ambientale) Province Comuni Associazioni (WWF, Legambiente, ecc.)
14 Dal globale al locale Pianificazione di Azione Regionale Pianificazione Locale Agenda 21 Terre di Siena Strategie di Azioni Nazionali VI Programma di Azione UE Accordi internazionali
15 Agenda 21: carta di identità (1) Luogo di nascita: Rio de Janeiro Data di nascita: 1992 Segni particolari: è un processo di pianificazione partecipata di lungo periodo, con il quale una comunità definisce e traduce in azioni concrete politiche di sostenibilità. Si lavora in modo concertato per realizzare un: PIANO D AZIONE SOSTENIBILE CONDIVISO Chi realizza una AG21? Province, Comuni, C. Montane
16 Agenda 21: carta di identità (2) Documenti internazionali 1992 Il Programma di azione delle Nazioni unite 1994 Carta di Aalborg- Campagna delle Città Europee Sostenibili, 1996 Piano di Lisbona, 1999 Carta di Ferrara 2004 Carta di Aalborg + 10
17 Agenda 21: caratteristiche L Agenda 21 Locale è in genere uno strumento difficilmente codificabile, considerata la diversa natura dei problemi affrontati e le differenti priorità che contraddistinguono le autorità locali nella loro distribuzione territoriale. Non esistono regole fisse, ma esistono requisiti minimi e alcune componenti chiave per poter definire l Agenda 21 Locale
18 Agenda 21: la struttura minima CONOSCENZA PARTECIPAZIONE CONDIVISIONE AZIONE
19 Agenda 21: la conoscenza Il processo di Agenda 21 inizia con un impegno ufficiale dell'amministrazione locale che si impegna a realizzare un Piano di Azione La prima vera tappa del processo di Agenda 21 si basa sulla conoscenza e il confronto sui principi dello sviluppo sostenibile e sull analisi ambientale del territorio comunale con tutta la cittadinanza Ogni Agenda 21 adotta le strategie più adeguate per diffondere la conoscenza e per analizzare lo stato dell ambiente
20 Agenda 21: la partecipazione La partecipazione di tutti gli attori locali (stakeholders) è uno dei requisiti fondamentali dello sviluppo sostenibile Chi sono gli attori locali? Associazioni di Categoria Imprese Commercio Associazioni varie Scuola Cittadini, i giovani ASL, ARPA Aziende di gestione servizi Cooperative Università, Centri ricerca
21 Agenda 21: la condivisione Riferendosi a degli obiettivi di sviluppo (es. miglioramento mobilità, integrazione sociale, ecc) specifici per la comunità locale gli attori locali, gli amministratori e la collettività condividono una vision futura di sviluppo. Ovvero, ipotizzano e condividono possibili azioni di sviluppo che conducono al miglioramento costante degli obiettivi preposti.
22 Agenda 21: l azione Dati gli obiettivi della comunità locale si definisce una possibile strategia d azione e si individuano le responsabilità e le fonti finanziarie necessarie per realizzarla.
23 Agenda 21: il percorso Agenda 21 è un percorso circolare costituito da tappe, lo schema concettuale che dovrebbe essere seguito è: Pianificazione Attuazione - Controllo - Revisione Organizzazione del processo Comunicazione Formazione Informazione Misura del livello di sostenibilità Coinvolgimento degli attori locali: Forum, Focus group, incontri vari Piano di Azione Sostenibile Monitoraggio e verifica del Piano
24 Agenda 21: schema di realizzazione del processo La ruota di Deming A Riesame da parte dei FORUM Controlli ed azioni correttive C D Miglioramento continuo Attuazione e funzionamento Definizione di una visione comune P Pianificazione concertata P= Plan D= Do C= Check Chek A= Act
25 Che cosa ha di particolare l Agenda 21? L AGENDA 21 LOCALE è SPECIALE PER I SEGUENTI MOTIVI viene adottata su mandato delle Nazioni Unite e gli Enti locali in tutto il mondo sono impegnati in questo processo; riconosce il ruolo chiave degli Enti locali nel perseguimento della sostenibilità; mette in risalto la responsabilità globale di ciascuno, sia attraverso la riduzione del proprio impatto ambientale e dei propri effetti sulle comunità più lontane che condividendo idee ed esperienze con altri; chiama alla partecipazione tutti i settori della comunità locale e rafforza la democrazia locale; è molto più di un piano verde perché riguarda l integrazione degli aspetti ambientali, sociali, economici e culturali nonché la qualità della vita della popolazione locale.
26 I processi di Agenda 21 in Italia (1) Nel 2002 Focus Lab e il coordinamento nazionale delle Agende 21 realizzano un sondaggio per su 513 Enti che avevano aderito alla Carta di Aalborg e alla Campagna Europea Città Sostenibili. Confronto Italia/Europa Europa Italia
27 I processi di Agenda 21 in Italia (2) Localizzazione gerografica degli enti attivi nei processi di Agenda Lombardia Emilia-Romagna Puglia 45 Sicilia 35 Toscana 44 Sardegna Lazio Campania Altre in media
28 MATERIALE PER IL II INCONTRO
29 Agenda 21: gli obiettivi L Agenda 21 locale mira allo sviluppo sostenibile di una comunità attraverso il raggiungimento di vari obiettivi. Tali obiettivi variano da comunità a comunità ma sono stati sinteticamente riassunti negli impegni di Aalborg 2004 che ha elencato10 possibili impegni che le comunità possono accollarsi per garantire uno sviluppo locale sostenibile
30 Agenda 21: gli Aalborg Commitments 1 Governance 2 Gestione Urbana per la Sostenibilità 3 Risorse Naturali Comuni 4 Consumo Responsabile e Stili di Vita 5 Pianificazione e Progettazione Urbana 6 Migliore Mobilità, Meno Traffico 7 Azione Locale per la Salute 8 Economia Locale Sostenibile 9 Equità e Giustizia Sociale 10 Da Locale a Globale
31 1) Governance Ci impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionali tramite una migliore democrazia partecipata. Lavoreremo per: sviluppare la nostra visione comune di lungo termine per una città sostenibile. incrementare la partecipazione e la capacità di sviluppo sostenibile nelle comunità locali e nelle amministrazioni comunali. invitare tutti i settori della società locale a partecipare attivamente ai processi decisionali. rendere le nostre decisioni chiare, motivate e trasparenti. cooperare concretamente con i confinanti, le altre città e le altre sfere di governo.
32 3) Risorse naturali (1) Ci impegniamo ad assumerci la piena responsabilità per la protezione, la conservazione e la disponibilità per tutti delle risorse naturali Lavoreremo per: ridurre il consumo di energia primaria e incrementare la quota delle energie rinnovabili e pulite. migliorare la qualità dell acqua e utilizzarla in modo più efficiente. promuovere e incrementare la biodiversità, mantenendo al meglio ed estendendo riserve naturali e spazi verdi. migliorare la qualità del suolo, preservare i terreni ecologicamente produttivi e promuovere l agricoltura e la forestazione sostenibile. migliorare la qualità dell aria.
33 3) Risorse naturali (2): targets Ridurre il consumo di energia primaria e incrementare la quota delle energie rinnovabili e pulite aumentare la quota di elettricità e riscaldamento/raffreddamento che deriva da risorse rinnovabili (si raccomanda il 12% dal 2010) raddoppiare la quota totale di cogenerazione Migliorare la qualità dell acqua e uso più efficiente Ridurre il consumo pro-capite di acqua Ridurre la quantità di acqua di falda pompata in superficie
34 3) Risorse naturali (3): targets Migliorare la qualità del suolo, preservare ecologicamente i terreni produttivi Incrementare l ammontare di aree bonificate o meglio la conversione di aree precedentemente contaminate Ridurre la proprozione di terreni erosi Migliorare la qualità dell aria Ridurre le emissioni di PM10 ovvero polveri sottili emesse dai veicoli Anidride carbonica e solforosa Benzene Promuovere e incrementare la biodiversità, mantenendo ed estendendo le riserve naturali e gli spazi verdi Incrementare la proporzione di aree verdi per abitante Incrementare la percentuale di persone che vivono distanti 300 metri dal verde pubblico
35 4) Consumo responsabile e stili di vita Ci impegniamo ad adottare e a incentivare un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un consumo e una produzione sostenibili. Lavoreremo per: prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e incrementare il riuso e il riciclaggio. gestire e trattare i rifiuti secondo i migliori standard. evitare i consumi superflui e migliorare l efficienza energetica. ricorrere a procedure di appalto sostenibili. promuovere attivamente una produzione e un consumo sostenibili, con particolare riferimento a prodotti eco-certificati e del commercio equo e solidale
36 5) Pianificazione e progettazione urbana Ci impegniamo a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e progettazione urbana, affrontando problematiche ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti. Lavoreremo per: rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate. prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. assicurare una miscela di destinazioni d uso, con un buon equilibrio di uffici, abitazioni e servizi, dando priorità all uso residenziale nei centri città. garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio culturale urbano. applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili, promuovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità.
37 6) Migliore mobilità, meno traffico Riconosciamo l interdipedenza di trasporti, salute e ambiente e ci impegniamo a promuovere scelte di mobilità sostenibili. Lavoreremo per: ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato e promuovere alternative valide e accessibili. incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta. promuovere il passaggio a veicoli con basse emissioni di scarico. sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile. ridurre l impatto del trasporto sull ambiente e la salute pubblica.
38 8) Economia Locale Sostenibile Ci impegniamo a creare e ad assicurare una vivace economia locale, che promuova l occupazione senza danneggiare l ambiente. Lavoreremo per: adottare misure per stimolare e incentivare l occupazione locale e lo sviluppo di nuove attività. cooperare con le attività commerciali locali per promuovere e implementare buone prassi aziendali. sviluppare e implementare principi di sostenibilità per la localizzazione delle aziende. incoraggiare la commercializzazione dei prodotti locali e regionali di alta qualità. promuovere un turismo locale sostenibile
39 L Agenda 21 Terre di Siena: il percorso Attivazione del Processo di AG21 Terre di Siena Individuazione e coinvolgimento del pubblico e dei partner Adesione ad accordi e network internaz. Costituzione del Gruppo di Coordinamento Iniziative di sensibilizzazione e promozione Impegni formali dell Amministrazione Coinvolgimento dei settori interni Costituzione del Gruppo tecnico interno Coinvolgimento delle Amministrazioni Locali e loro adesione al processo Implementazione del quadro diagnostico e del Sistema di Gestione Ambientale dell Amministrazione e del suo Territorio Rapporto sullo stato dell Ambiente Valutazione delle politiche Audit della struttura e della gestione
40 Agenda 21: il Forum (1) Il Forum avvia un processo di consultazione periodica della comunità locale allo scopo di individuarne i bisogni e gli obiettivi da realizzare, per definire le risorse che ogni parte può mettere in gioco e individuare e gestire i potenziali conflitti tra interessi diversi. Il Forum può costituire gruppi di lavoro tematici, che hanno il compito di svolgere un lavoro di analisi, elaborare proposte su temi specifici ed stilare obiettivi di miglioramento specifici.
41 Agenda 21: il Forum (2) Il metodo prevede da prima la definizione di una Visione complessiva e generale di come ci si prospetta il futuro della realtà locale percorrendo la strada della sostenibilità. Quindi si identificano Obiettivi che, a tal fine, si devono perseguire ed in fine le Azione concrete da realizzare. Piano di Azione locale di ogni Circondario
42 Primo Forum Provinciale (1) Gli obiettivi: Confronto sui principi che sottendono allo sviluppo sostenibile Presentazione e discussione del processo di AG21 Terre di Siena Confronto sui grandi temi da consegnare ai Forum Circondariali e loro ordinamento in base alle priorità percepite dai partecipanti Raccolta delle adesioni alla partecipazione ai Forum di AG21 Terre di Siena e Circondari provinciali
43 Primo Forum Provinciale (2) I risultati: Ampia partecipazione ed interesse a condividere il percorso Messa in luce all interno dei gruppi tematici delle problematiche condivise, dei punti di criticità e delle priorità da cui muoversi Definizione di una vision a livello provinciale da trasferire ai Forum locali come base di partenza per gli scenari locali Necessità di approfondimento di tematiche specifiche
44 L Agenda 21 Valdelsa: Il percorso 1) Avvio del processo con incontri a partecipazione pubblica 2) Approfondimento su alcune tematiche specifiche Settore Agricolo: I tre volti dell agricoltura Il Settore industriale: Le certificazioni ambientali Il nostro paesaggio: L architettura del paesaggio 3) Avvio del primo Forum del Circondario
45 Primo Forum Circondario Valdelsa Gli obiettivi: Portare alla luce peculiarità e specifiche problematiche Definire una vision locale, priorità di intervento ed obiettivi Definire target, responsabilità e risorse, nonché gli indicatori più rappresentativi Valutazione e monitoraggio Riconsegnare i Piani di azione al Forum Provinciale per una politica di integrazione coerente
46 Primo Forum Circondario Valdelsa I Risultati: Ampio interesse da parte della comunità locale Individuazione all interno dei gruppi tematici delle criticità percepite come rilevanti e riconoscimento di tre macro aree: Qualità urbana e identità culturale Sistema economico e rapporto uomo-impresa Uso sostenibile delle risorse Avvio di alcuni focus tematici: Risorse naturali e territorio, Giovani generazioni
47 Agenda 21: cosa ci si aspetta dal Forum AZIONE ATTORI INTERESSATI Gruppo tematico: Mobilità sostenibile Gruppo tematico: Energia Gruppo tematico: Turismo sost. Incentivare gli spostamenti in auto con più persone Realizzare percorsi ciclabili Incentivare all uso di mezzi ecocompatibili Comuni, Provincia, aziende, scuole, cittadini, centri commerciali Comuni, Provincia Comuni, scuole, cittadini, associazioni Piano di azione sostenibile locale
48 Agenda 21: il Piano di azione (1) Il piano d'azione è il documento che emerge al termine dei lavori del Forum e dei Focus group da esso attivati. In esso sono contenute tutte le azioni, (caratterizzate da target temporali, attori, priorità, strumenti ed indicatori di verifica) che sono state condivise dagli stakeholder locali per la realizzazione della visione definita all'inizio del processo. Il piano d'azione viene poi pubblicizzato per una più ampia condivisione e recepito dalle amministrazioni locali che ne programmano e ne seguono la realizzazione.
49 Agenda 21: il percorso verso il PdA (2) Individuazione delle criticità (es( es.) Tema 6 (Aa Commitments) Mobilità sostenibile Criticità percepita: Congestionamento- traffico Effetti: Smog, difficoltà di utilizzare gli spazi cittadini esterni, effetti sulla salute Cause: Traffico intenso, scarsa presenza di sistemi alternativi all auto Principali Attori coinvolti: Enti comunali Puntidiforza: Strumenti per la pianificazione e la gestione del territorio Obiettivi per ridurre la criticità: Incentivare le modalità di trasporto alternative all auto Possibili azioni: Sviluppare una adeguata rete ciclabile, incentivare all utilizzo dei mezzi pubblici La presente analisi apre il dibattito alla valutazione delle possibili opzioni di azione
50 Agenda 21: esempio di PdA (3) Tema 6: Mobilità sostenibile Obiettivo 6.1: sviluppo di sistemi alternativi al trasporto auto Azione Attori coinvolti/ Sogg. Resp. Target Indicatore di verifica Data di verifica Realizzazione rete ciclabile intercomunale Comune X, Comune Y- Servizio Z Incremento della rete di 5 Km N di Km aggiunti alla rete esistente Progetto esecutivo: dic Realiz. Interv: dic Riorganizzazione del trasporto pubblico comunale Comune X, Comune Y- Servizio Z +10% utenza; -5% Km percorsi Numero di utenti; dei Km di copertura della rete Progetto esecutivo: genn Realiz. Interv: ott. 2006
51 Bibliografia Volume sulla conferenza di Rio: Garaguso G. e Marchisio S., Rio 1992: Vertice per la Terra. Franco Angeli. Tiezzi E.,. Tempi storici, tempi biologici.
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