BOSNIA-ERZEGOVINA (BiH)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BOSNIA-ERZEGOVINA (BiH)"

Transcript

1 AGGIORNAMENTO AL 2^ SEMESTRE 2010 BOSNIA-ERZEGOVINA (BiH) 1. QUADRO MACROECONOMICO Principali indicatori economici della BiH PIL nominale in prezzi correnti (milioni di ) PIL pro capite ( ) Variazione annuale del PIL reale (%) 6,2 5,7-3,0 0,9 Tasso di inflazione (medio %) 1,5 7,4-0,4 2,1 Riserve in valuta estera (milioni di ) Saldo bilancia commerciale IDE Totale (milioni di ) IDE in % del PIL 14,7 5,6 3,7 n.a. Tasso di cambio (KM : ) 1, , , ,95583 Fonte: Elaborazioni ICE su dati della Banca Centrale della BiH a) Andamento congiunturale e rischio Paese Obiettivo strategico della politica estera bosniaca rimane l integrazione nelle strutture europee ed euro-atlantiche. Con riguardo all Unione Europea, a seguito della sottoscrizione nel giugno 2008 dell Accordo di Stabilizzazione ed Associazione (ASA), il 1 luglio dello stesso anno e entrato in vigore l Accordo Interinale. L entrata in vigore dell ASA ratificato ormai da tutti gli Stati membri dell UE - e condizionata all adozione di alcune essenziali riforme: l adeguamento della Costituzione alla Convenzione Europea dei Diritti dell Uomo (caso Sejdic-Finci, sull eleggibilità di rappresentanti delle minoranze alle più alte cariche istituzionali) e l adozione della Legge sugli aiuti di Stato. E gia in corso il rafforzamento della presenza UE nel Paese, in linea con le Conclusioni del Consiglio Affari Esteri del febbraio 2011, alla luce di una futura

2 domanda di adesione della BiH all UE e in vista della chiusura dell Ufficio dell Alto Rappresentante. Quanto alla NATO, la Bosnia-Erzegovina partecipa dal 2006 al programma Partnership for Peace (PfP); inoltre, il Vertice di Tallinn del aprile 2010 ha invitato la BiH a partecipare al Membership Action Plan (MAP), anticamera dell adesione all Alleanza. L avvio operativo del MAP è condizionato da alcuni adempimenti relativi al patrimonio immobiliare della Difesa. Nel Paese svolgono ruoli particolarmente incisivi l Alto Rappresentante, l austriaco Valentin Inzko, massima autorità della presenza internazionale civile, che ricopre anche l incarico di Rappresentante Speciale dell Unione Europea; la Commissione Europea e le Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFI). La presenza militare internazionale, in via di ridimensionamento, è assicurata dalla missione comunitaria EUFOR (circa 1400 militari). Gli importanti progressi realizzati nel corso degli ultimi 15 anni nel processo di stabilizzazione del Paese fanno sì che la Bosnia-Erzegovina si trovi ora ad un crocevia fondamentale lungo il proprio percorso di consolidamento istituzionale e, di riflesso, di avvicinamento all Unione Europea ed alla NATO. La necessità di porre mano a riforme costituzionali che permettano di semplificare la complessa struttura amministrativa del Paese, retaggio degli Accordi di Dayton del 1995 (cfr. infra), è riconosciuta dall intero spettro istituzionale del Paese, sebbene con sfumature e sensibilità diverse a seconda dei partiti e del gruppo etnico di riferimento (bosniacchi, croati, serbi); tali differenze di posizioni, peraltro, si sono radicalizzate nella campagna elettorale e nel voto dello scorso ottobre per il rinnovo del Parlamento e delle principali cariche politico-istituzionali. La Comunità internazionale si è impegnata attivamente nel favorire il dialogo tra i partiti, nell auspicio che nel 2011 si possano comunque raggiungere alcuni progressi, che rilancino il dialogo sulle riforme. Inoltre, va segnalata anche la liberalizzazione dei visti Schengen, entrata in vigore il dicembre scorso. Tale sviluppo era molto atteso anche da parte degli operatori economici, in ragione dei suoi evidenti benefici nel facilitare i contatti tra i partner comunitari e nel favorire il rafforzamento degli scambi economici. Sotto il profilo economico, la Bosnia Erzegovina rimane impegnata in una delicata transizione verso un economia di mercato pienamente auto sostenibile, anche se gli aiuti internazionali sono tuttora richiesti per una maggiore integrazione nei mercati internazionali. Nel quinquennio il Paese ha registrato tassi di incremento annuale del PIL fra il 5 e il 6%. La crisi economica del 2009 avrebbe fatto registrare, secondo i dati del FMI, una contrazione del PIL del 3%. Il fenomeno è peraltro generalizzato nei Paesi dei Balcani Occidentali che hanno segnato, in media, contrazioni analoghe. Secondo le stime dell EIU (Economist Intelligence Unit) nel 2010 è stato registrato un avvio di ripresa che secondo i dati preliminari della Banca Centrale bosniaca avrebbe raggiunto un incremento dello 0,9%.

3 Occorre sottolineare come le prospettive per la BiH risentano fortemente delle previsioni relative ai principali partner economici del Paese, in particolare Croazia, Serbia e, in ambito UE, Germania e Italia. La domanda esterna costituirà il maggiore elemento di forza della crescita economica del Paese. La produzione industriale è aumentata del 17,5% nel mese di gennaio 2011, con una crescita del settore manifatturiero del 22,5% rispetto all anno precedente. Sulla base degli indicatori disponibili, la domanda domestica sta recuperando: dopo un incremento annuale del 18,8% registrato già nell ultimo trimestre 2010, le vendite al dettaglio hanno continuato a crescere nel primo bimestre 2011 (8,4% in gennaio e 17,9% febbraio 2011). Anche se il 2010 ha registrato l aumento del fenomeno inflattivo, la Bosnia Erzegovina rimane tra i Paesi dell area con l inflazione più bassa. Secondo i dati rilasciati dall Agenzia per la Statistica della BiH, nel mese di dicembre l inflazione si è attestata al 3,1%. La stabilità monetaria è assicurata dall efficace funzionamento del locale currency board: la valuta bosniaca (Marco bosniaco o BAM) è ancorata all Euro con rapporto di cambio fisso (1 = 1,95583 BAM). La disoccupazione permane elevata, in particolare quella giovanile. Nel periodo gennaionovembre del 2010 il tasso ufficiale si è attestato al 43,3%. Numerosi economisti stimano tuttavia al 27% il tasso reale, tenendo conto del diffuso fenomeno del lavoro nero. Come accennato in precedenza, tra i problemi principali dell economia bosniaca, costantemente richiamato dalle organizzazioni finanziarie internazionali, figura l alto livello della spesa per l amministrazione pubblica nel suo complesso (Stato, Entità, Cantoni, Distretto di Brčko, ecc.), che assorbe circa il 55 % del PIL. Proprio la complessa struttura istituzionale, oltre a comportare ingenti spese di funzionamento, costituisce spesso motivo di incertezza e di dissuasione per l operatore straniero che si affaccia in Bosnia Erzegovina, per via dei molteplici livelli amministrativi e di competenze spesso frammentate quando non sovrapposte. L Accordo di Dayton del 1995 prevede le seguenti strutture istituzionali: - una Presidenza centrale tripartita (composta da un membro per ognuno dei popoli costituenti:bosniacchi, croati, serbi); - un Governo centrale composto da 9 dicasteri (tra cui non figura un Ministero dell Economia); - due Entità : la Federazione di Bosnia-Erzegovina (FBiH, a maggioranza croatomusulmana) e la Republika Srpska (RS, a maggioranza serba) -con Governi e Parlamenti cui sono devolute la maggior parte delle competenze, specie in ambito economico-; cui si aggiunge il Distretto di Brčko, formalmente parte di entrambe le Entità ma che gode di una sostanziale autonomia, temporaneamente sotto supervisione internazionale; - all interno della FBiH operano dieci Cantoni, con propri Governi ed Assemblee, cui a loro volta sono delegate competenze economiche di carattere locale.

4 Da segnalare, a livello centrale, il ruolo positivo svolto dall Agenzia per la promozione degli investimenti esteri (FIPA, Foreign Investment Promotion Agency), con compiti tuttavia di promozione dell immagine del Paese piuttosto che di fattivo sostegno agli imprenditori. Va sottolineato che non di rado accade di verificare che le problematiche lamentate dagli operatori che si rivolgono a questo Sportello Unico derivino in primo luogo dalle difficoltà nell individuare il corretto interlocutore istituzionale nel quadro della complessa struttura del Paese. Come accennato, nonostante i rilevanti progressi registrati in questi anni, il sostegno della Comunità Internazionale permane considerevole. I principali attori sono l Unione Europea e le IFI (FMI, Banca Mondiale, BERS). Unione Europea: Il Multi-annual Indicativ Planning Document della Commissione Europea definisce la strategia di sostegno dell UE alla BiH nel triennio in parola. Il programma IPA (Instrument of Pre-Accession) prevede fondi per la BiH pari a 303,2 milioni. Di questi, circa 287,3 milioni sono destinati a possibili interventi di sostegno alla transizione e allo sviluppo istituzionale nel Paese ( institution building ), con particolare riferimento alla riforma dell amministrazione pubblica, alla lotta alla corruzione, alla tutela dei diritti umani. I 15,9 milioni residui sono destinati al rafforzamento della cooperazione transfrontaliera. FMI: Nel maggio 2009 la Bosnia-Erzegovina ha concluso un Accordo stand-by con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito di 1,2 miliardi in tre anni, al fine di sostenere la bilancia dei pagamenti bosniaca nel quadro dell avversa congiuntura internazionale. La piena attuazione dell Accordo è soggetta all adozione di significative misure di contenimento della spesa da parte delle Autorità bosniache, sia a livello centrale che di Entità. Rileva segnalare che, successivamente alla firma dell Accordo stand-by BiH-FMI, si è tenuta a Vienna una riunione dei rappresentanti delle banche internazionali operanti in Bosnia-Erzegovina (22 giugno 2009). In tale occasione, gli istituti bancari convenuti (le italiane UniCredit Bank e Intesa Saopaolo Bank; le austriache Raiffeisen Bank, Hypo Alpe Adria e Volksbank; la slovena NLB Group) hanno riaffermato il proprio impegno a sostenere l economia bosniaca nella sfavorevole congiuntura economica, smentendo così le voci di un possibile disimpegno dal Paese degli istituti in parola. Banca Mondiale: Il portafoglio creditizio della Strategia del Partenariato Paese della Banca Mondiale prevede per la Bosnia Erzegovina un budget di 200 milioni US$. La Strategia individua quali settori prioritari di intervento l ammodernamento infrastrutturale, la creazione di un clima più favorevole agli investimenti, la riduzione della spesa pubblica ed il potenziamento dei servizi. Al momento la Banca Mondiale sta contribuendo alla realizzazione di 14 progetti per complessivi 322,30 milioni US$. Nel rapporto Doing Business 2011 sulle opportunità di condurre affari, redatto dalla Banca Mondiale, la Bosnia Erzegovina si è classificata al 110 posto tra 183 Paesi

5 esaminati, salendo di 6 posizioni rispetto all anno precedente. Il Rapporto valuta positivamente l accorciamento delle procedure per la registrazione dei beni dovute alla riforma e modernizzazione dei tribunali; tra i fattori frenanti dello sviluppo vengono individuate le vischiosità burocratiche, specie in materia di avvio del nuovo business e di concessione di permessi di costruzione nell edilizia. BERS: La BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo) ha approvato 85 progetti per 1,3 miliardi, destinati principalmente al sostegno delle piccole e medie imprese, al potenziamento del settore del microcredito, all ammodernamento delle infrastrutture e del comparto energetico. Tra gli strumenti adottati, va ricordato il WB-LEF (Western Balkans Local Enterprise Facility), gestito dalla BERS e co-finanziato dal Governo italiano: il WB-LEF intende stimolare la ripresa economico-produttiva dei Balcani Occidentali (oltre che in Bosnia Erzegovina, vi possono accedere società operanti in Albania, Macedonia-FYROM, Kossovo, Montenegro e Serbia), attraverso formule di sostegno finanziario (equity e quasi equity, per un esposizione a progetto tra 1-10 mil ) a favore di iniziative di piccole e medie imprese locali. b) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri Il Paese ha realizzato negli ultimi anni una crescente apertura agli scambi internazionali, in particolare attraverso la conclusione dell Accordo di Libero Scambio con i Paesi dell Europa sud-orientale (CEFTA) e dell Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) -e del connesso Accordo interinale- con l UE. L accordo CEFTA, concluso nel dicembre 2006 a Bucarest e ratificato dal Parlamento bosniaco nel settembre 2007 (firmatari, oltre alla BiH, anche Albania, Croazia, Macedonia-FYROM, Moldova, Montenegro, Serbia e UNMIK-Kossovo), sostituisce e racchiude i 32 accordi bilaterali già esistenti. La firma dell ASA (giugno 2008) e l adozione del relativo Accordo interinale (1 luglio 2008) hanno favorito abbattimenti e diminuzioni di dazi e tariffe con l Unione Europea (in vigore dal 1 gennaio 2009). Interscambio commerciale. Nonostante la significativa apertura ai mercati esteri registratasi negli ultimi anni e derivata dalla conclusione dell Accordo di Libero Scambio con i Paesi dell Europa sud-orientale (CEFTA), il 2009 ha risentito degli effetti della crisi economica internazionale e della conseguente contrazione generalizzata del livello degli scambi. Per contro, il 2010 ha registrato un aumento dell interscambio commerciale della Bosnia-Erzegovina. Secondo i dati dell Agenzia di Statistica della Bosnia Erzegovina, nel 2010 l export bosniaco ha segnato 3,63 miliardi (+28,3% rispetto all anno precedente), mentre l import ha toccato 6,96 miliardi (+10,2 %), con un saldo negativo della bilancia commerciale pari a 3,33 miliardi.

6 Scambio commerciale della BiH I XII 2010: Exp/Imp generele I XII 2009 I XII 2010 Variazione Import tot (mln ) ,2% Export tot (mln ) ,3% SALDO Fonte: Elaborazioni ICE su dati dell Agenzia di Statistica della BiH, Aprile 2011 Nel periodo in esame, i principali partner commerciali della Bosnia-Erzegovina sono risultati la Croazia (1,60 miliardi ), la Germania (1,28 miliardi ), la Serbia (1,19 miliardi ), l Italia (1,06 miliardi ) e la Slovenia (726,34 milioni di ) dati Agenzia Nazionale di Statistica della Bosnia Erzegovina. In particolare i primi Paesi acquirenti di prodotti bosniaci sono risultati la Germania (555,23 milioni di, +33,4% rispetto al 2009), la Croazia (547,40 milioni di, +13,4% rispetto al 2009), la Serbia (457,49 milioni di, +20,7% rispetto al 2009), l Italia (440,74 milioni di, +22,7% rispetto al 2009) e la Slovenia (312,78 milioni di, +32,1% rispetto al 2009); i primi fornitori della Bosnia Erzegovina sono stati la Croazia (1,05 miliardi, +11% rispetto al 2009), la Serbia (730,87 milioni, +11,4% rispetto al 2009), la Germania (728,59 milioni, +2,1% rispetto al 2009), l Italia (618,86 milioni, -2,6% rispetto al 2009) e la Russia (607,97 milioni euro, +37,4% rispetto al 2009). Il rafforzamento della quota russa è legata alla fornitura dei prodotti petroliferi che vengono importati per le necessità della raffineria di Bosanski Brod, di proprietà della società russa Zarubeznjeft. Import export per paese: (000 ) IMPORT I XII % del I XII 2009 totale 2010 % del totale Variazione Croazia ,0% ,1% 11,0% Serbia ,4% ,5% 11,4% Germania % ,4% 2,1% Italia ,1% ,9% - 2,6% Russia ,0% ,7% 37,4% (000 ) EXPORT I XII 2009 % del totale I XII 2010 % del totale Variazione Germania ,7% ,3% 33,4% Croazia ,1% ,1% 13,4% Serbia ,4% ,6% 20,7% Italia ,7% ,2% 22,7% Slovenia ,4% ,6% 32,1% Fonte: Elaborazioni ICE su dati dell Agenzia di Statistica della BiH, Aprile 2011

7 Per quanto riguarda la struttura dell import/export bosniaco, di seguito si riportano le tabelle delle 20 principali voci doganali: Nº 1 Strutture delle esportazioni bosniache per il periodo 2009/2010 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze bituminose; cere minerali mil. di Euro Esportazioni Var % 386,68 564,06 45,87 2 Mobili; materassi; oggetti letterecci e simili 269,40 341,03 26,71 3 Alluminio e lavori di alluminio 194,03 304,84 57,12 4 Ferro e acciaio 127,80 244,05 90,97 5 Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di queste macchine o app. 231,74 242,26 4,54 6 Legno, carbone di legna e lavori di legno 199,01 215,05 7,57 7 Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti 174,53 207,38 18,82 8 Prodotti di ferro o acciaio 159,18 189,24 18,92 9 Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi 89,60 158,60 76,99 10 Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti 84,65 113,77 34,40 11 Carta e cartone; lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone 72,79 95,29 30,92 12 Indumenti ed accessori di abbigliamento, diversi da quelli a maglia 89,82 85,95-4,31 13 Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori 50,15 75,58 50,73 14 Materie plastiche e lavori di tali materie 56,23 63,60 13,10 15 Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio 24,25 45,58 87,94 16 Latte e derivati del latte; uova di volatili 33,17 42,01 26,64 17 Rame e lavori di rame 18,46 38,23 107,11 18 Indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia 39,09 37,56-3,91 19 Prodotti farmaceutici 30,57 35,57 16,34 20 Minerali, scorie e ceneri 26,95 30,29 12,38

8 Totale (1 20) 2.358, ,01 32,70 Altro 469,30 497,87 6,09 TOTALE 2.828, ,87 28,28 Fonte: Agenzia di Statistica della BiH, Nº 1 2 Strutture delle importazioni bosniache per il periodo 2009/2010 Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze bituminose; cere minerali Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici; parti di queste macchine o app mil. di Euro Esportazioni Var % 965, ,35 39,12 574,73 518,57-9,77 3 Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti 366,15 383,53 4,75 4 Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori 391,43 368,97-5,74 5 Materie plastiche e lavori di tali materie 267,17 295,80 10,72 6 Prodotti farmaceutici 214,41 217,04 1,23 7 Ferro e acciaio 154,58 200,59 29,76 8 Prodotti di ferro o acciaio 174,52 168,48-3,46 9 Bevande, liquidi alcolici ed aceti 160,38 154,34-3,98 10 Carta e cartone; lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone 129,40 138,15 6,76 11 Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio 73,84 119,77 62, Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti 87,57 117,74 34,44 103,90 110,86 6,69 14 Cereali 76,43 203,91 36,41 15 Preparazioni alimentari diverse 99,57 101,29 1,72 16 Alluminio e lavori di alluminio 94,10 100,51 6,81 17 Mobili; materassi; oggetti letterecci e simili 98,88 97,90-0,99 18 Zuccheri e prodotti a base di zuccheri 73,50 96,38 31,13 19 Oli essenziali e resinoidi; prodotti per profumeria o per toeletta preparati e preparazioni cosmetiche 94,92 95,02 0,11

9 20 Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi 68,80 88,74 28,98 Totale (1 20) 4.270, ,28 12,90 Altro 2.046, ,57 4,58 TOTALE 6.317, ,85 10,21 Fonte: Agenzia di Statistica della BiH, Investimenti. Complessivamente, nel periodo maggio dicembre 2010 aziende di 89 paesi hanno investito in Bosnia Erzegovina, per un valore di 6,1 miliardi. I principali Paesi investitori diretti sono stati, secondo i dati della FIPA (Foreign Investment Promotion Agency): l Austria (1,621 miliardi ), la Serbia (901 milioni ), la Croazia (706 milioni ), la Slovenia (690 milioni ), la Svizzera (383 milioni ), la Germania (353 milioni ), la Russia (234 milioni ), la Turchia (135 milioni ), l Olanda (133 milioni ). L Italia è al decimo posto (130 milioni di ). (milioni di Euro) Dicembre 2006 Dicembre 2007 Dicembre 2008 Dicembre 2009 Austria 1,190 1,294 1,446 1,524 1,621 Serbia Croazia Slovenia Svizzera Germania Russia Turchia Olanda Italia USA Altri Paesi Totale 3,013 4,641 5,342 5,793 6,152 Fonte: Banca Centrale della BiH; Ministero del Commercio Estero; FIPA Dicembre 2010 L afflusso di capitali stranieri ha interessato in specie i seguenti settori: manifatturiero (34%), bancario (22%), telecomunicazioni (12%), commercio (12%), altri servizi finanziari (7%), servizi (7%), immobiliare (2%), trasporti (2%) e turismo (1%).

10 IDE per settori 12,00% 1,00% 7,00% 12,00% 34,00% Produzione Banche Comunicazioni Commercio Servizi Turismo Altri IDE 12,00% 22,00% Secondo i dati della FIPA nel 2010 la Bosnia Erzegovina ha attratto investimenti esteri per 358,73 milioni. I principali investitori sono risultati l Austria (97,3 milioni ), la Serbia (50,6 milioni di euro) e la Croazia (38,9 milioni ). L Italia si trova al quindicesimo posto con una somma totale per il 2010, di 4,75 milioni. INVESTIMENTI ESTERI IN BOSNIA ERZEGOVINA (in milioni di ) (da gennaio dicembre 2010) nº Paese Importo 1 Austria Serbia Croazia Arabia Saudita Slovenia Turchia Russia Svezia Ungheria Svizzera Polonia Lituania

11 13 Germania Gran Bretagna Italia Slovacchia Altri Paesi TOTALE Fonte: FIPA Agenzia per la promozione degli investimenti esteri della BiH c) Andamento dell interscambio commerciale con l Italia e degli investimenti diretti esteri bilaterali L Italia è stabilmente tra i primi partner commerciali della Bosnia Erzegovina. Nel 2010 il nostro Paese è risultato il quarto partner - secondo tra i concorrenti dell UE- con 1,06 miliardi di interscambio, dopo la Croazia (1,60 miliardi ), la Germania (1,28 miliardi ) e la Serbia (1,19 miliardi ). Le esportazioni italiane hanno raggiunto la cifra di 618,9 milioni e le importazioni 440,74 milioni, per un saldo attivo di 178,11 milioni di della bilancia commerciale. L Italia è al quarto posto sia come Paese destinatario che come fornitore. In entrambe le circostanze, l Italia figura come il secondo partner comunitario dopo la Germania. Tabella dell'interscambio fra la Bosnia Erzegovina e l Italia in Euro (000 ) Importazioni dall Italia Esportazioni vs Italia Fonte: Elaborazione ICE su dati dell Agenzia della Statistica della BiH in Euro (000 ) IMPORT TOTALE 5.715, , , , ,8 Importazione dall Italia % italiana dell import 9,0% 9,0% 9,3 10,1% 8,9% Fonte: Elaborazione ICE su dati dell Agenzia della Statistica della BiH In Euro (000 ) EXPORT TOTALE 1.934, , , , ,8 Esportazione in Italia 253,8 398, % italiana dell export 13,1% 13,1% 12,6% 12,7% 12,2%

12 Fonte: Elaborazione ICE su dati dell Agenzia della Statistica della BiH In termini percentuali l Italia ha registrato una diminuzione delle proprie esportazioni (- 2,6%). Le importazioni italiane, rispetto all anno precedente hanno segnato un aumento del + 22,7%. La quota dell export italiano sul mercato bosniaco si è attestata al 8,9%. ESPORTAZIONI DALL ITALIA VERSO LA BIH 2009 / 2010 (valori in migliaia di Euro) PRINCIPALI VOCI Var. % Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Macchinari e apparecchiature nca Prodotti della metallurgia Prodotti chimici Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Prodotti alimentari Articoli in gomma e materie plastiche Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri prodotti della lavorazione di minerali non ,5 metalliferi Carta e prodotti di carta ,7 Prodotti tessili ,9 Apparecchiature elettriche e apparecchiature ,9 per uso domestico non elettriche Mobili ,1 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,0 Prodotti delle altre industrie manifatturiere ,8 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi ,4 elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); ,6 articoli in paglia e materiali da intreccio Prodotti delle miniere e delle cave ,2 Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT

13 IMPORTAZIONI DALLA BiH VERSO L ITALIA 2009 / 2010 (valori in migliaia di Euro) PRINCIPALI VOCI Var. % Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili ,3 Prodotti della metallurgia ,8 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) ,0 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature ,0 Macchinari e apparecchiature nca ,8 Prodotti chimici ,2 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura ,2 Prodotti alimentari ,3 Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); ,4 articoli in paglia e materiali da intreccio Prodotti tessili ,0 Mobili ,9 Carta e prodotti di carta ,1 Prodotti delle altre industrie manifatturiere ,2 Apparecchiature elettriche e apparecchiature ,3 per uso domestico non elettriche Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,5 Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT Con riguardo agli investimenti produttivi, si registra un crescente interesse degli operatori italiani, attratti dalle prospettive di delocalizzazione produttiva come anche dalle interessanti finestre di opportunità che si potrebbero aprire a breve in settori strategici quali quelli delle infrastrutture (corridoio Vc) e dell energia. Nel 2010 l Italia ha investito 4,55 milioni e si è posizionata al quindicesimo posto tra gli investitori stranieri. Complessivamente, nel periodo maggio dicembre 2010, il nostro Paese risulta essere il decimo investitore, sesto a livello comunitario, con 130 milioni di. Tale cifra è verosimilmente ben più elevata, ove si tenesse conto degli investimenti di gruppi italiani attraverso società di Paesi terzi (è il caso ad esempio di Unicredit, la cui penetrazione in Bosnia Erzegovina è conseguente all acquisizione della ex Zagrebacka Banka croata). in Euro (000 ) Investimenti diretti italiani in BiH

14 In Bosnia Erzegovina si registrano oltre 70 società italiane che hanno effettuato investimenti diretti oppure hanno realizzato joint ventures con imprese locali. Tra le principali si ricordano la - Top Sedia (mobili), - DKS Loversan (settore medico), - Corà SpA (lavorazione del legno), - Olip Italia (calzature), - LiquiGas e la Sol SpA (gas) - Metalleghe di Jajce, - Presal Extrusion a Široki Brijeg, - Colorificio S. Marco a Čitluk, - EnerNovi a Novi Grad ( pellets ), - PMP Jelsingrad (componenti per macchine dedicate alla siderurgia), - Franzoni Filati a Kozarska Dubica Significativa anche per l effetto trainante che auspicalmente potrà svolgere nei confronti di altri operatori la presenza nel settore bancario bosniaco di UniCredit attraverso le controllate Zagrebačka Banka, HVB Central Profit Sarajevo e Nova Banjalučka Banka; e di Intesa SanPaolo Banka Bosna i Hercegovina, che controlla quote maggioritarie delle ex- UPI Banka e LT Gospodarska. I nostri due istituti di credito controllano circa il 30 % del mercato bosniaco. Da segnalare, inoltre, la recente apertura di un importante impianto di produzione/lavorazione tessile da parte del gruppo Franzoni Filati a Kozarska Dubica; la stessa società si è fatta parte attiva nel lanciare un iniziativa di sviluppo di un distretto industriale, che punta a coinvolgere altri gruppi del comparto, italiani e non. In tale quadro, va ricordata anche l iniziativa guidata da Unindustria Venezia per la realizzazione di un Distretto industriale nell area di Brčko, i lavori sono stati inaugurati nel settembre POLITICA COMMERCIALE E DI ACCESSO AL MERCATO a) Barriere tariffarie Non si registrano dazi, contingenti o altre misure aventi un effetto distorsivo sulle importazioni di prodotti italiani. Si registra piuttosto una tendenza alla liberalizzazione degli scambi: da ultimo, come accennato, con la ratifica da parte del Parlamento bosniaco, nel settembre 2007, dell Accordo di libero scambio centro-europeo (CEFTA). Il nuovo accordo CEFTA, concluso nel dicembre 2006 a Bucarest (firmatari, oltre alla Bosnia- Erzegovina, anche Albania, Croazia, Macedonia-FYROM, Moldova, Montenegro, Serbia e UNMIK-Kossovo), sostituisce e racchiude i 32 accordi bilaterali già esistenti. Inoltre, la firma dell Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) con l UE e la conseguente entrata in vigore dell Accordo interinale (giugno-luglio 2008), hanno

15 comportato l abbattimento di dazi e tariffe tra BiH e Unione Europea (dal 1 gennaio 2009). b) Barriere non tariffarie Alcune autorizzazioni sono richieste per l importazione di beni in Bosnia Erzegovina. In particolare, per l introduzione di prodotti relativi al ciclo riproduttivo o alla salute di animali e piante è richiesto un permesso dei Ministeri dell Agricoltura delle due Entità (FBiH e RS). Per l importazione di narcotici, medicine e prodotti ematologici è richiesta l approvazione dei Ministeri della Salute delle due Entità e del Ministero per il Commercio con l Estero a livello statale. Simili vincoli sono presenti anche per l importazione di esplosivi e materiale di armamento. Rileva poi segnalare come il contingente per l autotrasporto di merci, stabilito annualmente nel quadro delle previsioni del relativo accordo bilaterale, risulti costantemente insufficiente a soddisfare la domanda, in particolare proveniente dagli operatori bosniaci. c) Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale La tutela dei diritti di proprietà intellettuale in Bosnia Erzegovina è possibile solo se sono protetti/registrati presso l'istituto per gli standard, l'ente operante nel settore della proprietà intellettuale. Non si registrano particolari fenomeni di contraffazione di prodotti italiani nei settori della moda e dell abbigliamento. Da sottolineare comunque la diffusione, soprattutto nell Entità della Federazione di Bosnia-Erzegovina (FBiH), di falsi e copie non autorizzate di prodotti del settore audiovisivo, anche di provenienza italiana (fenomeno meno diffuso in Republika Srpska, a seguito dei più rigorosi controlli imposti da quelle Autorità). Anche in questo comparto, peraltro, l avvicinamento agli standard comunitari comporterà l intensificazione dei controlli e l adozione di normative adeguate. d) Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese Le difficoltà per gli operatori stranieri derivano in primo luogo dalla complessa struttura istituzionale del Paese. Da parte degli investitori vengono lamentate le vischiosità derivanti dalla presenza di molteplici centri decisionali e, di conseguenza, da procedimenti amministrativi complessi per tempistica e modalità. Da parte degli operatori italiani è stata in più di un occasione rappresentata la difficoltà di individuare gli interlocutori competenti, stante anche l incertezza che caratterizza il settore sotto il profilo normativo: tale stato di cose può condurre a situazioni penalizzanti o non trasparenti. Da sottolineare che il fenomeno della corruzione dei funzionari pubblici, in passato spesso lamentato dagli operatori, appare in diminuzione. Passi avanti dovranno

16 essere compiuti nella semplificazione amministrativa, nel potenziamento delle infrastrutture (corridoio intermodale paneuropeo Vc, sopra ricordato) e nella riduzione della spesa pubblica, al fine di attrarre maggiori investimenti dall estero e di generare nuove opportunità di occupazione. Per quanto riguarda il processo di privatizzazione nella Federazione di Bosnia Erzegovina, al 31 dicembre del 2009 (ultimi dati disponibili) risultano essere state privatizzate 1072 società di cui 349 in cosiddetta grande privatizzazione. Il valore complessivo delle aziende della FBiH destinate alla privatizzazione risultava essere di 13,5 miliardi di BAM (6,9 miliardi ), di cui 5,6 miliardi BAM già privatizzati ed i restanti 7,9 miliardi in attesa di privatizzazione. L Agenzia per le Privatizzazioni della Federazione di Bosnia Erzegovina (APF) ha adottato il Piano di Privatizzazione per l anno 2011 nella FBiH che prevede la vendita del capitale statale delle principali 11 società a capitale statale: tra queste, Aluminij (44%), Energoinvest (67%), Hidrogradnja (67%), Sipad export import (66,56%), Remontni Zavod Travnik (51%), Unis industria metalmeccanica (51%) e HT Mostar società per le telecomunicazioni (50,103%). Il capitale statale delle suddette società dovrebbe essere venduto tramite gara pubblica o a trattativa diretta.la privatizzazione tramite quotazione in borsa, secondo il Piano dell APF, è attesa per tre restanti principali società a capitale statale: Sarajevo osiguranje (45,49%), Energopetrol (22,12%), Bosnalijek (39,91%) e Fabbrica del Tabacco di Sarajevo FDS (39,91%). Con riferimento alla Republika Srpska, dall inizio del processo di privatizzazioni nel 1998 fino alla metà del 2009 (ultimi dati disponibili) risultano essere state privatizzate 707 società per circa 1,4 miliardi BAM (circa 700 milioni ). Tra le operazioni più importanti si ricordano quelle relative alla Telekom Srpske ed al settore petrolifero (Raffineria di Slavonski Brod). In RS il processo di privatizzazione è atteso interessare ulteriori 384 società, attualmente ancora in gestione pubblica. Da segnalare che le Autorità bosniache stanno promuovendo quattro free trade zones che beneficiano di particolari agevolazioni per gli investimenti produttivi (esenzioni fiscali, libertà di trasferimento di capitali, esenzione dalle imposte per l importazione dei beni capitali utilizzati al loro interno). Le aree in questione sono: Vogošća (alle porte di Sarajevo), Visoko, Mostar e Slobomir (al confine con la Serbia). Tuttavia, ad oggi le free trade zones non hanno suscitato un particolare interesse degli imprenditori italiani, che sembrano preferire la formula della joint venture a quella dell investimento green field. In prospettiva, ulteriori opportunità di investimento potrebbero aprirsi nell area di Srebrenica. Tra i possibili settori di interesse figurano l industria agro-alimentare, il legname (grezzo e lavorato), il turismo ed i materiali da costruzione, oltre alle infrastrutture.

Previsioni (variazioni %)

Previsioni (variazioni %) Previsioni (variazioni %) 1 dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali Elaborazioni CSC su dati Eurostat, Fmi, Cpb, TR Elaborazioni CSC su dati Fmi Paesi Emergenti: Pil (variazione % e peso sul

Dettagli

La Toscana oltre la crisi

La Toscana oltre la crisi La Toscana oltre la crisi Stefano Casini Benvenuti Firenze, 3 febbraio 2014 Recessioni a confronto: dall Unità d Italia Durata complessiva Anni di recessione in senso stretto Caduta del PIL (punti percentuali)

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE DELL'ECONOMIA DELLA SICILIA

INDAGINE CONGIUNTURALE DELL'ECONOMIA DELLA SICILIA INDAGINE CONGIUNTURALE DELL'ECONOMIA DELLA SICILIA Indagine congiunturale REGIONE SICILIA INDUSTRIA MANIFATTURIERA Tavole statistiche Imprese fino a 9 dipendenti Imprese da 10 a 49 dipendenti Imprese oltre

Dettagli

Istituto nazionale per il Commercio Estero. Nota Congiunturale PARAGUAY

Istituto nazionale per il Commercio Estero. Nota Congiunturale PARAGUAY Istituto nazionale per il Commercio Estero Nota Congiunturale PARAGUAY Gennaio 2011 Nel 2010 l economia paraguaiana ha registrato una eccellente performance presentando cifre storiche di crescita. Secondo

Dettagli

Provincia di Brescia: importazioni e esportazioni dati trimestrali (milioni di euro)

Provincia di Brescia: importazioni e esportazioni dati trimestrali (milioni di euro) 2008 1 2008 2 2008 3 2008 4 2009 1 2009 2 2009 3 2009 4 2010 1 2010 2 2010 3 2010 4 2011 1 2011 2 2011 3 2011 4 2012 1 2012 2 2012 3 2012 4 2013 1 2013 2 2013 3 2013 4 2014 1 2014 2 2014 3 2014 4 2015

Dettagli

IL COMMERCIO ESTERO IN PROVINCIA DI UDINE anno 2015

IL COMMERCIO ESTERO IN PROVINCIA DI UDINE anno 2015 Centro Studi Ufficio Statistica e Prezzi IL COMMERCIO ESTERO IN PROVINCIA DI UDINE anno 2015 Aprile 2016 Via Morpurgo 4-33100 Udine - Tel. +39 0432 273223 273224 - fax +39 0432 512408 - email: unioncamerefvg@ud.camcom.it

Dettagli

Provincia di Brescia: importazioni e esportazioni dati trimestrali (milioni di euro)

Provincia di Brescia: importazioni e esportazioni dati trimestrali (milioni di euro) 2008 1 2008 2 2008 3 2008 4 2009 1 2009 2 2009 3 2009 4 2010 1 2010 2 2010 3 2010 4 2011 1 2011 2 2011 3 2011 4 2012 1 2012 2 2012 3 2012 4 2013 1 2013 2 2013 3 2013 4 2014 1 2014 2 2014 3 2014 4 2015

Dettagli

RASSEGNA STAMPA Interscambio Italia-Messico: un trend in costante crescita!

RASSEGNA STAMPA Interscambio Italia-Messico: un trend in costante crescita! RASSEGNA STAMPA Interscambio Italia-Messico: un trend in costante crescita! Data: 24-09-2015 Fonte: Agi Link: http://www.agi.it/estero/ Sede legale Via Manzoni, 43 20121 Milano (Mi) P. IVA e CF. 09122500961

Dettagli

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO 2012 Agenzia per la promozione all estero e e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Budapest Maggio 2013 IL QUADRO CONGIUNTURALE Congiuntura

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Sardegna Bollettino Mezzogiorno 01 2017 Sardegna INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Sardegna 1.2 Occupazione e disoccupazione in Sardegna LE IMPRESE 2.1 Struttura e

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Calabria

Bollettino Mezzogiorno Calabria Bollettino Mezzogiorno 01 2017 Calabria INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Calabria 1.2 Occupazione e disoccupazione in Calabria LE IMPRESE 2.1 Struttura e

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo Bollettino Mezzogiorno 01 2017 Abruzzo INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Abruzzo 1.2 Occupazione e disoccupazione in Abruzzo LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Campania

Bollettino Mezzogiorno Campania Bollettino Mezzogiorno 01 2017 Campania INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Campania 1.2 Occupazione e disoccupazione in Campania LE IMPRESE 2.1 Struttura e

Dettagli

Bosnia Erzegovina Bari 25 ottobre 2013

Bosnia Erzegovina Bari 25 ottobre 2013 Bosnia Erzegovina Bari 25 ottobre 2013 Bosnia Erzegovina area totale: 51.129 kmq confini: Croazia: 932 km Serbia: 312 km Montenegro: 215 km costa: 24 km capitale: Sarajevo (400.000 ab.) popolazione: 3,8

Dettagli

Settore manifatturiero regionale. Dati aggiornati e previsioni

Settore manifatturiero regionale. Dati aggiornati e previsioni Al servizio di gente unica Settore manifatturiero regionale Dati aggiornati e previsioni Direzione Generale Le imprese manifatturiere Il 10,3% delle imprese attive è manifatturiero per un totale di 9.649

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Sardegna Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Sardegna INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 1.2 Struttura economica ed andamento del Pil in Sardegna Occupazione e disoccupazione in Sardegna LE IMPRESE 2.1 2.2 Struttura

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Sicilia

Bollettino Mezzogiorno Sicilia Bollettino Mezzogiorno 01 2016 Sicilia INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2011

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2011 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2011 febbraio 2012 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo

Bollettino Mezzogiorno Abruzzo Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Abruzzo INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 1.2 Struttura economica ed andamento del Pil in Abruzzo Occupazione e disoccupazione in Abruzzo LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 1.2 Struttura economica ed andamento del Pil in Basilicata Occupazione e disoccupazione in Basilicata LE IMPRESE 2.1 Struttura

Dettagli

FOCUS BOSNIA-ERZEGOVINA

FOCUS BOSNIA-ERZEGOVINA Ufficio E-commerce e Commercio Estero Sportello per l internazionalizzazione FOCUS BOSNIA-ERZEGOVINA Via Garibaldi, 4-16124 Genova Tel: 010 2704560 - Fax: 010 2704298 E-mail: commercio.estero@ge.camcom.it

Dettagli

C e n t. r o. t u d i RIEPILOGO INDICATORI MARCHE LE ESPORTAZIONI

C e n t. r o. t u d i RIEPILOGO INDICATORI MARCHE LE ESPORTAZIONI C e n t RIEPILOGO INDICATORI MARCHE LE ESPORTAZIONI r o S Settembre 2017 t u d i Esportazioni delle regioni italiane gennaio-giugno (valori assoluti, composizione e variazioni %) Ripartizioni e regioni

Dettagli

LE ESPORTAZIONI AGRICOLE E DELL INDUSTRIA ALIMENTARE DELL EMILIA-ROMAGNA. Gennaio 2016

LE ESPORTAZIONI AGRICOLE E DELL INDUSTRIA ALIMENTARE DELL EMILIA-ROMAGNA. Gennaio 2016 LE ESPORTAZIONI AGRICOLE E DELL INDUSTRIA ALIMENTARE DELL EMILIA-ROMAGNA Gennaio 2016 DATI CONGIUNTURALI: I PRIMI NOVE MESI DEL 2015 2 LE ESPORTAZIONI REGIONALI NEL 2015 Nei primi nove mesi del 2015 l

Dettagli

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2013

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2013 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2013 febbraio 2014 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 16 aprile 2012 Febbraio 2012 COMMERCIO CON L ESTERO A febbraio si rileva un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente per le esportazioni, determinato da una crescita dello 0,5% delle vendite verso

Dettagli

G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI DI

G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI DI Commercio ingrosso e dettaglio Attività artigianali non assimilabili alle precedenti(carrozzerie, riparazione veicoli, lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri, ecc.) RISCHIO BASSO G G COMMERCIO

Dettagli

COMUNICATO STAMPA 26/2017

COMUNICATO STAMPA 26/2017 AI GIORNALI E CORRISPONDENTI DELLE PROVINCE DI BIELLA E VERCELLI LORO SEDI COMUNICATO STAMPA 26/2017 EXPORT: NEL 1 TRIMESTRE 2017 AUMENTO SOSTENUTO PER BIELLA E VERCELLI Le vendite all'estero crescono

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 01 2016 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

il Commercio Estero in Friuli Venezia Giulia anno 2016

il Commercio Estero in Friuli Venezia Giulia anno 2016 il Commercio Estero in Friuli Venezia Giulia anno 2016 maggio 2017 Via Morpurgo 4-33100 Udine - Tel. +39 0432 273200 273219 - fax +39 0432 509469 - email: statistica@ud.camcom.it Indice Il contesto internazionale

Dettagli

Nota sull andamento dell interscambio commerciale nel primo quadrimestre 2014

Nota sull andamento dell interscambio commerciale nel primo quadrimestre 2014 Nota sull andamento dell interscambio commerciale nel primo quadrimestre 2014 I dati Eurostat relativi al primo quadrimestre 2014 indicano un calo dell'interscambio tra Italia e rispetto allo stesso periodo

Dettagli

Rallentamento strutturale del commercio mondiale

Rallentamento strutturale del commercio mondiale Rallentamento strutturale del commercio mondiale Nuovi modelli di sviluppo industriale Aumentano gli investimenti nel biennio 2015-2016 2016 - anno positivo per esportazioni e investimenti in Italia Principali

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno

Bollettino Mezzogiorno Mezzogiorno Bollettino Mezzogiorno 02 2015 Mezzogiorno INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Molise

Bollettino Mezzogiorno Molise Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Molise INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil nel Mezzogiorno 1.2 Occupazione e disoccupazione nel Mezzogiorno LE IMPRESE 2.1 Struttura

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 20 maggio 2013 Marzo 2013 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A marzo il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una riduzione dello 0,9% rispetto a febbraio, con una diminuzione

Dettagli

L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo nel primo trimestre 2014

L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo nel primo trimestre 2014 L interscambio commerciale con l estero della provincia di Bergamo nel primo trimestre 2014 Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo 26/06/2014 Le esportazioni originate dalla provincia di Bergamo

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese

Internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 24 Febbraio 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni

Dettagli

RISCHIO BASSO (6 ore)

RISCHIO BASSO (6 ore) Pagina1 RISCHIO BASSO (6 ore) Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,

Dettagli

Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio

Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è regolamentata dall Accordo Stato Regioni del 22/12/2011, questo stabilisce

Dettagli

LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA

LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA 309 LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA 17 Settembre2013 1 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente EXECUTIVE SUMMARY 2 Il 16 settembre

Dettagli

Esportazioni Importazioni Saldi. Gen-Ago Gen-Ago

Esportazioni Importazioni Saldi. Gen-Ago Gen-Ago Scambi per settori - Tavola 1 Paese dichiarante: Italia Mercato selezionato: Kazakistan Periodo: Gennaio - Agosto (valori in migliaia di euro) Settori Predefiniti 2005 Esportazioni Importazioni Saldi Var.%

Dettagli

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese Capitolo 24 Risultati economici delle imprese 24. Risultati economici delle imprese Per saperne di più... EUROSTAT. http://europa. eu.int/comm/eurostat. IMF. World economic outlook. Washington: 2012.

Dettagli

Import-export della provincia di Brindisi

Import-export della provincia di Brindisi Import-export della provincia di Brindisi (Dati al I trimestre 2013) L export brindisino nel primo trimestre 2013 registra un -5,7% rispetto al primo trimestre 2012 mentre la regione Puglia registra un

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 17 febbraio 015 Dicembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a dicembre 014 si registra un aumento dell export (+,6%) e una diminuzione dell import (-1,6%). L aumento congiunturale

Dettagli

L impegno dell ISFOL in materia di analisi delle professioni e dei fabbisogni Le ultime novità

L impegno dell ISFOL in materia di analisi delle professioni e dei fabbisogni Le ultime novità L impegno dell ISFOL in materia di analisi delle professioni e dei fabbisogni Le ultime novità nuova versione del sito professionioccupazione.isfol.it prima edizione Audit sui fabbisogni professionali

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Sardegna

Bollettino Mezzogiorno Sardegna Bollettino Mezzogiorno 01 2014 Sardegna INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Sardegna 1.2 Occupazione e disoccupazione in Sardegna LE IMPRESE 1.3 Struttura e

Dettagli

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Settembre 2013

UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Settembre 2013 UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO Gennaio-Settembre 2013 Agenzia per la promozione all estero e e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Budapest Dicembre 2013 IL QUADRO

Dettagli

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE: LE ESPORTAZIONI

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE: LE ESPORTAZIONI RIEPILOGO INDICATORI MARCHE: LE ESPORTAZIONI Dicembre 2015 Esportazioni delle regioni italiane gennaio- settembre (valori assoluti, composizione e variazioni %) Ripartizioni e regioni 2014 2015 2014/2015

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 20 febbraio 2013 Dicembre 2012 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A dicembre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, aumenta dello 0,8% rispetto a novembre, con una crescita dello

Dettagli

terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016

terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016 terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016 Qualche cenno sulla fase attuale 1. La gravità della crisi 1867-72 1930-36 2008-14

Dettagli

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009

Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009 Commercio con l estero (scambi con i paesi extra Ue) Dicembre 2009 27 gennaio 2010 I dati diffusi con questo comunicato riguardano l interscambio con i paesi extra Ue del mese di dicembre 2009. I risultati

Dettagli

wwwmisalconsultingcom Con un PIL nominale di 1258 miliardi di dollari, l India è tra le maggiori economie del mondo, classificata al 12 posto nella graduatoria della Banca Mondiale Nella classifica Purchaising

Dettagli

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 L'edizione 2014 dell'annuario statistico realizzato dall'istat e l'ice fornisce un quadro aggiornato sulla struttura e la dinamica dell'interscambio

Dettagli

Tavola 16.1 - Interscambio commerciale della Puglia - Anni 1994-2004 (dati in migliaia di euro - eurolire fino al 1998)

Tavola 16.1 - Interscambio commerciale della Puglia - Anni 1994-2004 (dati in migliaia di euro - eurolire fino al 1998) Tavola 16.1 - Interscambio commerciale della Puglia - Anni 1994-2004 (dati in migliaia di euro - eurolire fino al 1998) ANNI Interscambio commerciale Esportazioni Var. % Importazioni Var. % Saldi 1994

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 19 luglio 2013 Maggio 2013 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A maggio il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dello 0,1% rispetto ad aprile, con una variazione

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI Come già nella precedente indagine, gli imprenditori hanno giudicato moderatamente favorevole l andamento dell Industria di Roma e Provincia. Con

Dettagli

Comune di Calenzano- Imprese registrate e attive, unità locali attive per sezione di attività economica, al

Comune di Calenzano- Imprese registrate e attive, unità locali attive per sezione di attività economica, al di Calenzano- e, unità locali per sezione di attività economica, al 31.12.2014 UNITA' LOCALI ATTIVE IMPRESE Registrate Attive AGRICOLTURA INDUSTRIA ALTRE ATTIVITA' NON CLASSIFICATE TOTALE 2301 1930 81

Dettagli

Resta vivace il ciclo delle esportazioni modenesi nel 2 trimestre del 2006 I quantitativi esportati settore per settore ed i mercati di destinazione

Resta vivace il ciclo delle esportazioni modenesi nel 2 trimestre del 2006 I quantitativi esportati settore per settore ed i mercati di destinazione Modena, 26 settembre 2006 Prot. 20/06 Agli Organi di informazione COMUNICATO STAMPA Resta vivace il ciclo delle esportazioni modenesi nel 2 trimestre del 2006 I quantitativi esportati settore per settore

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 gennaio 2015 Novembre 2014 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A novembre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una flessione dello 0,6% rispetto a ottobre, dovuta ad

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 31 marzo 2010 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Febbraio 2010 Nel mese di febbraio 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione

Dettagli

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 15 gennaio 2015 Novembre 2014 PREZZI ALL IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di novembre 2014 l indice dei prezzi all importazione dei prodotti industriali diminuisce dell 1,0% rispetto al mese

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Trento Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Basilicata Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

1. Andamento settoriale: un confronto europeo

1. Andamento settoriale: un confronto europeo 13 1. Andamento settoriale: un confronto europeo A differenza di Francia e Germania, l Italia non ha recuperato i livelli pre-crisi di Pil. Nel 2011-2012 il driver della crescita sono state le esportazioni

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 29 maggio 2009 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Aprile 2009 Nel mese di aprile 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice generale dei prezzi alla produzione

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 maggio 2015 Marzo 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A marzo il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un aumento dell 1,3% rispetto a febbraio, con incrementi sia sul

Dettagli

OSSERVATORIO DEI SETTORI INDUSTRIALI Aggiornamento del Rapporto Italia Dati macroeconomici. Pag. 1 of 19

OSSERVATORIO DEI SETTORI INDUSTRIALI Aggiornamento del Rapporto Italia Dati macroeconomici. Pag. 1 of 19 OSSERVATORIO DEI SETTORI INDUSTRIALI Aggiornamento del 20.02.2014 Rapporto Italia Dati macroeconomici Pag. 1 of 19 OSSERVATORIO DEI SETTORI INDUSTRIALI Aggiornamento del 20.02.2014 Dati Macroeconomici

Dettagli

CRISI E RISTRUTTURAZIONE DELL ECONOMIA TOSCANA

CRISI E RISTRUTTURAZIONE DELL ECONOMIA TOSCANA CONFERENZA DI FINE ANNO CRISI E RISTRUTTURAZIONE DELL ECONOMIA TOSCANA Stefano Casini Benvenuti IRPET Lunedì 14 dicembre - ore 10,00 Sala Verde - Palazzo dei Congressi La parola crisi domina nelle pagine

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sardegna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 giugno 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 31 gennaio 2011 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Dicembre 2010 Nel mese di dicembre 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 30 dicembre 2014 Novembre 2014 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di novembre 2014 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello % rispetto al mese

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Abruzzo. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Abruzzo. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Abruzzo Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 luglio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 31 luglio 2014 Giugno 2014 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di giugno 2014 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali aumenta dello % rispetto al mese precedente

Dettagli

Esportazioni 3 trimestre Var.% Imp. 2016/2015. Italia ,9% +0,5% Puglia Brindisi

Esportazioni 3 trimestre Var.% Imp. 2016/2015. Italia ,9% +0,5% Puglia Brindisi L interscambio commercialee della provincia di Brindisi, archivia il 3 trimestre 2016 con una aumento dei flussi esportativi (rispetto al 3 trimestre 2015) del (+15,7%) al contrario, i dati relativi alle

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 29 novembre 2010 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Ottobre 2010 Nel mese di ottobre 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione

Dettagli

Rapporto annuale regionale

Rapporto annuale regionale Rapporto annuale regionale 2014 - Sicilia Appendice statistica Dati rilevati al 31 ottobre 2015 Sommario Tabelle regionali con cadenza semestrale relative agli infortuni 1 Tabelle regionali con cadenza

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 29 aprile 2011 Marzo 2011 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di marzo 2011, i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono aumentati dello 0,7% rispetto al mese precedente

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 31 ottobre 2014 Settembre 2014 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di settembre 2014 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali rimane invariato rispetto al mese

Dettagli

Russia: Caratteristiche del paese

Russia: Caratteristiche del paese Russia Russia: Caratteristiche del paese Superficie: 17.098.246 kmq Popolazione: 146.838.993 Comunità italiana: 3.4421 Capitale: Mosca Moneta: rublo (RUB) Lingua: russo Suddivisione amministrativa: 46

Dettagli

LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE A cura dell Ufficio Studi

LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE A cura dell Ufficio Studi LA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA IN CIFRE 2010 Popolazione residente per sesso nella provincia di Reggio Emilia, in Emilia Romagna e in Italia 01.01.2010 Maschi Femmine Totale v.a % v.a. % v.a. Reggio Emilia

Dettagli

Le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro in provincia di Varese

Le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro in provincia di Varese Le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro in provincia di Varese Anno 2016 IV trimestre febbraio 2017 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità

Dettagli

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali 28 agosto 2009 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Luglio 2009 Nel mese di luglio 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione dei

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sicilia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 giugno 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 30 dicembre 2015 Novembre 2015 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di novembre 2015 l indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,5% rispetto al mese

Dettagli

Indice. Lo scenario economico globale. Il posizionamento dell Italia. Le imprese italiane e l internazionalizzazione. Focus Emilia-Romagna e Rimini

Indice. Lo scenario economico globale. Il posizionamento dell Italia. Le imprese italiane e l internazionalizzazione. Focus Emilia-Romagna e Rimini 1 2 Indice Lo scenario economico globale Il posizionamento dell Italia Focus Emilia-Romagna e Rimini Le imprese italiane e l internazionalizzazione 3 Evoluzione dell economia globale previsioni 8, Dinamica

Dettagli

Elena Porta. Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

Elena Porta. Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Elena Porta Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Indagini monografiche La trilogia delle Geografie: filone di analisi territoriali realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, che comprende

Dettagli

SERIE STORICHE. Tabella 9 - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale (milioni di euro) (a)

SERIE STORICHE. Tabella 9 - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale (milioni di euro) (a) SERIE STORICHE Tabella 9 - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale (milioni di euro) (a) Dati grezzi Dati mensili destagionalizzati Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

INTERSCAMBIO ITALIA-RUSSIA

INTERSCAMBIO ITALIA-RUSSIA ANALISI CONGIUNTURALE INTERSCAMBIO ITALIA-RUSSIA DICEMBRE 2016 Agenzia ICE Mosca INDICE TAB01 INTERSCAMBIO FEDERAZIONE RUSSA ITALIA TAB02 INTERSCAMBIO FEDERAZIONE RUSSA MONDO TAB03 IMPORTAZIONI FEDERAZIONE

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 29 luglio 2011 Giugno 2011 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI Nel mese di giugno 2011, i prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono aumentati dello % rispetto al mese precedente

Dettagli

Dati generali e indici di rischio

Dati generali e indici di rischio SERBIA Dati generali e indici di rischio Capitale Belgrado Popolazione (milioni) 7,26 55/100 52/100 65/100 PIL nominale (miliardi USD PPP) 80,47 Mancato pagamento controparte sovrana Esproprio e violazioni

Dettagli

: il decennio in prospettiva

: il decennio in prospettiva 1999-2008: il decennio in prospettiva Camera di Commercio di Parma Bilancio di mandato, 1999-2008 Fabio Sdogati (fabio.sdogati@polimi.it) Gianluca Orefice Andrej Sokol Davide Suverato 1 luglio 2009 1 Indice

Dettagli

Interscambio commerciale Turchia Mondo 2016

Interscambio commerciale Turchia Mondo 2016 Interscambio commerciale Turchia Mondo 2016 TURCHIA/MONDO 2015 2016 Var% IMPORTAZIONI 207.234.359 198.601.934-4,2% ESPORTAZIONI 143.838.871 142.606.247-0,9% INTERSCAMBIO 351.073.230 341.208.181-2,8% SALDO

Dettagli

RISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

RISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE RISCHIO BASSO ATECO 2002 ATECO 2007 Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,

Dettagli

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI 6 marzo 2015 Gennaio 2015 PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI A partire dai dati riferiti a gennaio 2015, gli indici dei prezzi alla produzione sono calcolati utilizzando il mese di dicembre

Dettagli

Il contesto economico nel 2013

Il contesto economico nel 2013 Il contesto economico nel 2013 Gran parte del mondo è ancora alle prese con i problemi e le cicatrici ereditate dalla crisi Gli Stati Uniti si interrogano sulla sostenibilità di lungo periodo della politica

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Lombardia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Ucraina Congiuntura economica

Ucraina Congiuntura economica Ucraina Congiuntura economica Quadro generale. Nel corso del primo semestre 2009, l economia dell Ucraina ha conosciuto un declino del PIL del 19% (nel primo semestre 2008: + 6,3%). Il piu significativo

Dettagli