A cura di: Ing. Gianluca Verdolini: Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione A.O.U. Meyer, Firenze
|
|
- Emilio De Marco
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IMPIANTI GAS MEDICALI E DISPOSITIVI MEDICI: IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI E DEGLI ORGANI DI VIGILANZA (seconda parte) L ESPERIENZA E LA FUNZIONE DELLE REGIONI A cura di: Ing. Gianluca Verdolini: Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione A.O.U. Meyer, Firenze POLITECNICO DI MILANO, 20 Maggio 2011
2 Introduzione L iter che ha portato alla realizzazione della nuova sede dell Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze compie i primi passi concreti nel 1996, con gli indirizzi generali dettati dal Consiglio Comunale di Firenze. Da quel momento in poi l Azienda ha un nuovo grande obiettivo: trasferire il vecchio ospedale dalla storica sede posizionata nel centro di Firenze alla nuova sede inserita nel presidio ospedaliero di Careggi.
3
4
5 La storia Al termine del 1997 si chiude la gara d appalto per la redazione del progetto di massima e vengono dettati i tempi per la definizione del piano finanziario. Nei mesi successivi si lavora alla messa a punto dell accordo di programma con il quale tutte le istituzioni interessate ratificheranno una serie di impegni fondamentali per il nuovo Meyer. Un anno dopo, a fine 1998, il Comune di Firenze ha ormai definito la procedura urbanistica e si è impegnato a fare la sua parte sotto il profilo finanziario. Il passo fondamentale dell iter viene compiuto il 22/01/1999, giorno in cui Regione Toscana, Provincia di Firenze, Aziende Ospedaliere Meyer e Careggi firmano l accordo di programma. Con questo atto vengono approvati il progetto di massima e le modifiche urbanistiche necessarie nell area di villa Ognissanti (nuova sede), una prima variante al Piano regolatore generale del Comune di Firenze per l area di via L. Giordano (vecchia sede) e il quadro finanziario. Passano i tempi tecnici delle ratifiche, si provvede a dare il via alla progettazione esecutiva e viene indetta la gara di appalto.
6 La storia Il 28/09/2000 l appalto viene assegnato. La copertura finanziaria è assicurata dai ricavi dell alienazione del patrimonio immobiliare del Meyer, da un mutuo aziendale autorizzato dalla Regione Toscana e dai finanziamenti per la legge sull Aids. Il 20/12/2000 l Azienda Meyer e l associazione temporanea delle imprese costruttrici firmano il contratto di appalto. Il cantiere viene materialmente consegnato l 8/01/2001, in seguito alla firma da parte delle Aziende Meyer e Careggi di un protocollo che garantisce le condizioni di immediata eseguibilità. Da quel momento scatta il conto alla rovescia per realizzare l opera e consegnare una struttura completa e abitabile.
7
8
9
10 Il Ruolo della Regione per la realizzazione dell edificio Il Programma straordinario degli investimenti della Regione Toscana delinea un quadro di interventi strutturali, che si inseriscono in una più ampia azione di sviluppo del sistema Toscana e di qualificazione del benessere collettivo ed individuale della regione, in sintonia con gli obiettivi della programmazione regionale. Gli interventi hanno carattere straordinario, sia perché di tipo strutturale, sia perché sono realizzati con risorse aggiuntive rispetto a quelle previste nei programmi ordinari (programmi comunitari, accordi di programma quadro, etc.). Il Programma concentra la sua azione su obiettivi che riguardano la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, la qualificazione e il potenziamento di servizi resi al cittadino, il contenimento dei rischi territoriali, lo sviluppo della società regionale dell'informazione e della conoscenza, l'ammodernamento della rete infrastrutturale, l'elevamento della capacità competitiva dell'economia toscana. I progetti, attivati dai programmi che compongono il Programma straordinario degli investimenti, sono individuati secondo criteri di strategicità, capacità di attrarre risorse esterne pubbliche e private, sostenibilità dell'intervento finanziario, impatto sulla collettività, attraverso un ampio processo di concertazione con le autonomie locali, fortemente coinvolte nella fase di programmazione e realizzazione degli interventi insieme al sistema degli enti strumentali della Regione.
11 Una volta che gli impianti sono stati costruiti come si gestiscono? Per gestione in italiano si intende: attività di amministrazione, conduzione di un azienda, di un pubblico esercizio e sim., esercitata direttamente dall interessato o affidata ad altri ; ecco all interno del Meyer si è cercato di amministrare gli impianti.
12 Una volta che gli impianti sono stati costruiti come si gestiscono? I a fase: Realizzazione degli impianti a cura di ditta esterna come subappalto delle imprese costruttrici in ATI per il I lotto e ditta esterna (diversa dalla prima) per il II lotto. II a fase: Centrali dei gas in comodato d uso (contenitori e sistemi di gestione elettrici ed elettronici di controllo) come condizione previste da gara aggiudicata in Area Vasta; la ditta esterna (un altra) si occupa della fornitura dei gas medicali e tecnici sulla base della stessa gara. Una ditta per conto dell ATI ha curato la fase di avviamento. III a fase: Sempre sulla base della gara aggiudicata la ditta esterna della seconda fase si occupa della fornitura dei gas medicali e tecnici ed inoltre, grazie ad un accordo, in qualità di subappalto della ditta che ha curato l avviamento anche della conduzione e della manutenzione degli stessi.
13
14 Si ma l accreditamento cosa dice? Sez. A A2 REQUISITI STRUTTURALI IMPIANTISTICI E TECNOLOGICI GENERALI Tutti i presidi, in relazione alla tipologia delle attività svolte, devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di: [ omissis ] - impianti di distribuzione dei gas [ omissis ] In merito a tali problematiche si ritiene di fare riferimento alle specifiche norme nazionali, regionali, locali e, per la prevista parte di competenza, alle disposizioni internazionali. [ omissis ]
15 Si ma l accreditamento cosa dice? Sez. C C1 - REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI SPECIFICI PER LE STRUTTURE CHE EROGANO PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO A CICLO CONTINUATIVO E/O DIURNO PER ACUTI C1.2 - RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA (alta intensità di cure) REQUISITI MINIMI IMPIANTISTICI [ omissis ] E inoltre prevista la seguente dotazione minima impiantistica: - impianto di gas medicali; - impianto allarmi di segnalazione esaurimento gas medicali; - deve essere garantita la continuità dell alimentazione elettrica.
16 Impianto di gas medicali
17 Impianto allarmi di segnalazione esaurimento gas medicali
18 Si ma la normativa in materia di salute e sicurezza cosa dice? TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Art. 69. (Definizioni) 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si intende per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro; Art. 71. (Obblighi del datore di lavoro) [ omissis ] 7. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) l'uso dell'attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti. [ omissis ] Cfr. D.Lgs. 81/08 e s. m. ed i.
19 Criticità 1. La costruzione dell ospedale in 2 lotti separati; questo ha determinato problematiche relative alla gestione unitaria degli impianti (ad es.: prese con standard diversi, UNI e AFNOR); 2. l impianto è stato realizzato con un unica linea di alimentazione che viene distribuita nell edificio attraverso un anello (non è stata pensato che ci potessero essere interventi di manutenzione straordinaria); 3. chiavi delle intercettazioni dei gas; 4. monitoraggio centralizzato mancante (allarme solo in locale).
20 LINEA CONFINE LM Copertura piana U.T.A Copertura piana SC5 AREAZIONE SCALA AREAZIONE ASCENSORE AERAZIONE ASCENSORE AREAZIONE ASCENSORE AERAZIONE SCALA VUOTO SUL P1 VUOTO SUL PT VUOTO SUL P1 SPAZIO GENITORI Copertura piana h=1.73 h=1.73 h=1.73 LUDOTECA Sm Sm 60 BALLATOIO BALLATOIO Sm 61 Sm 62 Sm 63 Sm 64 Sm 65 Sm 66 Sm 67 Sm 68 Sm 69 Sm 70 Sm 71 Sm Ca1 Ca3 U.T.A. AREA GIOCO h= Ca 2 h=1.73 h=1.73 h=1.73 SPAZIO GENITORI Copertura piana VUOTO SUL P1 VUOTO SUL PT VUOTO SUL P1 AREAZIONE SCALA manca il codice di questa gratona! AREAZIONE ASCENSORE AREAZIONE ASCENSORE AREAZIONE ASCENSORE AREAZIONE SCALA SC5 Ca 4 Ca 5 Copertura piana U.T.A Copertura piana IL MEYER E STATO COSTRUITO IN 3 LOTTI LOTTO I: UNI LOTTO II: AFNOR * * * * * * * * * * * * * * - I LOTTO: PIASTRA TECNOLOGICA NUOVA E RISTRUTTURAZIONE PARTE CENTRALE EX VILLA OGNISSANTI; Lotto I Lotto II Lotto I Lotto II - II LOTTO: RISTRUTTURAZIONE EX VILLA OGNISSANTI MENO LA PARTE CENTRALE; - III LOTTO: PARCHEGGIO 1. La costruzione dell ospedale in 2 lotti separati; questo ha determinato problematiche relative alla gestione unitaria degli impianti
21 2. l impianto è stato realizzato con un unica linea di alimentazione che viene distribuita nell edificio attraverso un anello;
22 3. chiavi delle intercettazioni dei gas;
23 Punti di forza 1.costante presenza degli operatori addetti; 2. vicinanza con l Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.
24 Cosa fare per migliorare? TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Art. 69. (Definizioni) 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si intende per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro; Art. 73. (Informazione, formazione e addestramento) 1. Nell ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37 il datore di lavoro provvede, affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati dell uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature; b) alle situazioni anormali prevedibili. Cfr. D.Lgs. 81/08 e s. m. ed i.
25 Cosa fare per migliorare? Si è portati a pensare che l informazione, la formazione e l addestramento siano tre processi che portano alle Aziende solo dei costi aggiuntivi e invece Cfr. D.Lgs. 81/08 e s. m. ed i.
26 Cosa fare per migliorare? TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Art. 69. (Definizioni) 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si intende per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro; Art. 73. (Informazione, formazione e addestramento) 4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all'articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone. Cfr. D.Lgs. 81/08 e s. m. ed i.
27 Prof. Ing. Gianluca Verdolini Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer Viale G. Pieraccini, Firenze Tel.: 055/ Fax: 055/ Cell.: 329/ g.verdolini@meyer.it Grazie per l attenzione!!!
E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
DettagliRischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro
Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)
DettagliIl datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione
INAIL ASSOLOMBARDA Sorveglianza del mercato, verifica periodica e formazione sugli apparecchi di sollevamento: sinergie per la sicurezza Il datore di lavoro: obblighi di controllo, verifica e formazione
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le attrezzature di lavoro in collaborazione
DettagliFormazione del personale
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DEFINIZIONI Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature
DettagliCORSO DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO AI SENSI DEL D.M. 140/ ART. 5 DURATA: 15 ORE
Agenzia Formativa Accreditata Codice Anagrafico Operatore n B317 Certificato di Accreditamento n 1073/001 Via Giovanni Borello, 1/A - 14100 ASTI CORSO DI AGGIORNAMENTO PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
DettagliIL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08. Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine. Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro
IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08 Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro ART. 69 - Definizioni Agli effetti delle disposizioni di
DettagliI carri raccogli frutta sul campo Esperienze di vigilanza
Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta Conduzione ed adeguamento dei trattori agricoli I carri raccogli frutta sul campo Esperienze di vigilanza Servizio Sicurezza Impianti e Macchine
DettagliVerifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta
Verifiche ed utilizzo in sicurezza dei carri raccogli frutta La formazione specifica per i conduttori dei carri raccogli frutta - Attività di vigilanza Servizio Sicurezza Impianti e Macchine UOPSAL APSS
DettagliLa gestione tecnica. Regione Toscana. Azienda USL 8 Arezzo. Sede legale e. Centro Direzionale. Via Curtatone, Arezzo. Telefono
La gestione tecnica Stato dell arte in Toscana Ing. Luca Marchi (Direttore U.O.C. Manutenzione Immobili ed Impianti) Corso regionale: LAGESTIONE DEI GAS MEDICINALI NELLE AI SENSI DELLA UNI EN ISO 7396
DettagliProtezione elettronica antincendio di strutture sanitarie
Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie A cura di Piergiorgio Marelli Giuseppe Fascina Incontro di aggiornamento tecnico sull antincendio Milano, 19 2004 Le strutture sanitarie in genere
DettagliLa gestione operativa degli impianti gas medicali nelle strutture ospedaliere secondo le norme UNI e UNI 11100/2011
La gestione operativa degli impianti gas medicali nelle strutture ospedaliere secondo le norme UNI 7396-1 e UNI 11100/2011 Ing. Orazio Scuderi Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Cà Granda - Milano POLITECNICO
DettagliLA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08)
LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO CON RIFERIMENTO ALLE VERIFICHE PERIODICHE (ART. 71 D.Lgs 81/08) DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n.81 Integrato DECRETO LEGISLATIVO 3 agosto 2009 n.106 pubblicato
DettagliCamera di Commercio di Napoli
Camera di Commercio di Napoli Seminario D.M. 19 marzo 2015 Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie: dal progetto alla costruzione e gestione Relatore Ing. Gaetano Vallefuoco Comandante provinciale
DettagliObiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015 La determinazione del punteggio conseguente alla valutazione
DettagliAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE REGGIO CALABRIA U.O.C. Ufficio Attività Tecniche e Patrimonio Direttore: Ing. Massimo ROMEO FILOCAMO
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE REGGIO CALABRIA U.O.C. Ufficio Attività Tecniche e Patrimonio Direttore: Ing. Massimo ROMEO FILOCAMO Allegata al Prot.2894 / UT del 24.10.2011 PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE
DettagliCITTADELLA DELLA SALUTE
CITTADELLA DELLA SALUTE Presidio Ospedaliero di Treviso 17 GIUGNO 2017 - POSA PRIMA PIETRA LA CITTADELLA DELLA SALUTE IN SINTESI ESTENSIONE Fondo di proprietà dell Azienda di 280.000 mq totali Dimensioni
DettagliObiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per la valutazione delle performance delle aziende sanitarie per l attività svolta nell anno 2015 La determinazione del punteggio conseguente alla valutazione
DettagliCONVEGNO SICUREZZA E ROBOT COLLABORATIVI
Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici CONVEGNO SICUREZZA E ROBOT COLLABORATIVI Impatto sulla salute e sicurezza degli operatori Luigi Monica
DettagliLA RIORGANIZZAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI LOCALI ALLA LUCE DEL NUOVO CODICE APPALTI. Bergamo, 23 maggio 2017
LA RIORGANIZZAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI LOCALI ALLA LUCE DEL NUOVO CODICE APPALTI Bergamo, 23 maggio 2017 Art. 38 - D.Lgs. 50/2016 QUALIFICAZIONE STAZIONI APPALTANTI E CENTRALI DI COMMITTENZA AMBITO
DettagliSicuri di rispettare tutte le norme esistenti?
Maggio 2009 Buongiorno, siamo lieti di inviarle la presente proposta legata al tema della sicurezza macchine poiché riteniamo possa essere di fondamentale interesse soprattutto alla luce delle recenti
DettagliFORMAZIONE SULLE ATTREZZATURE DA LAVORO ING. VINCENZO D ONOFRIO
FORMAZIONE SULLE ATTREZZATURE DA LAVORO ING. VINCENZO D ONOFRIO DEFINIZIONI INFORMAZIONE= attività dirette a fornire le conoscenze che servono per identificare, ridurre e gestire i rischi FORMAZIONE= processo
DettagliRELAZIONE TECNICA CIG CBD CUP F74E
Tecnico Patrimoniale Direttore f.f.: Antonino Mario Franco Via dell Eremo 9/11, 23900 Lecco Tel. 0341.489070 / 3204337551 Fax 0341.489079 e-mail: am.franco@asst-lecco.it DGR X/6548/2017 AMBITO A Piano
DettagliCENTRO DIALISI AD ASSISTENZA DECENTRATA (CAD)
Il Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata (CAD), è una struttura specialistica finalizzata a garantire la dialisi a pazienti con instabilità clinica ma gestibili grazie alla presenza continuativa del
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
La terapia semi-intensiva riguarda pazienti per lo più con insufficienza multiorgano che necessitano di una intensità di interventi ad alta tecnologia e nursing minori alla terapia intensiva (400 minutia
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g g. Ing. Antonio Giorgi RSPP
I.I.S. MATTEI-EINAUDI EINAUDI Via Don Torello, 38 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. g g e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. Antonio Giorgi RSPP Il Decreto
DettagliAccreditamento dei Servizi per il Lavoro della Provincia Autonoma di Trento ALLEGATO N. 3
Accreditamento dei Servizi per il Lavoro della Provincia Autonoma di Trento ALLEGATO N. 3 REQUISITI GESTIONALI E PROFESSIONALI PER OTTENERE L ACCREDITAMENTO ALL EROGAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO 1 Sommario
DettagliAspetti connessi con la gestione della sicurezza
Ministero dell Interno LE NUOVE NORME ANTINCENDIO PER LE STRUTTURE SANITARIE Convegno Nazionale Istituto Superiore Antincendi Roma 25 marzo 2015 Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ing. Claudio
DettagliPARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL'INNOVAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IL PROGETTO
IL PROGETTO IL PROGETTO OGGETTO DEL PRESENTE STUDIO DI FATTIBILITÀ (SDF) RIGUARDA LA REALIZZAZIONE DEL PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE DI TORINO (PSRI) SECONDO UN MODELLO STRUTTURALE
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-12-2011 REGIONE LIGURIA LEGGE N. 36 del 2011 - ULTERIORI DISPOSIZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE E IN MATERIA DI SERVIZI SOCIALI E DI COOPERAZIONE
DettagliPOSITION PAPER. ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali. EDIZIONE dicembre 2014
POSITION PAPER IMMISSIONE IN COMMERCIO, MESSA IN SERVIZIO E AUTORIZZAZIONE ALL USO DEI DISPOSITIVI MEDICI: IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI, DEL VUOTO E DI EVACUAZIONE DEI GAS ANESTETICI EDIZIONE
DettagliPaola Zoppi Medico del lavoro
Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire
Dettagli> produttività (??) 19/09/2014. Punto di vista impiantistico. Punto di vista impiantistico. Punto di vista impiantistico. Classificazione degli
degli degli Università degli Studi di Cagliari D.I.M.C.M. Punto di vista impiantistico degli τ Prof. Ing. Maria Teresa Pilloni σ degli degli Punto di vista impiantistico Punto di vista impiantistico 1
DettagliIl mancato rispetto del prerequisito di cui al punto a) ha come conseguenza la non assegnazione del compenso aggiuntivo eventualmente spettante.
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per l attribuzione ai direttori generali delle aziende sanitarie del compenso aggiuntivo di cui al D.P.C.M. 502/95 per l anno 2014 La determinazione del
Dettagli1. Dati generali dell intervento
ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali
DettagliItalia-Firenze: Servizi di progettazione di edifici 2017/S Bando di gara. Servizi
1 / 5 Avviso nel sito web TED: http://ted.europa.eu/udl?uri=ted:notice:416226-2017:text:it:html -: Servizi di progettazione di edifici 2017/S 202-416226 Bando di gara Servizi Direttiva 2014/24/UE Sezione
DettagliL applicazione del D.P.R. 462/01 ai locali medici
Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro L applicazione del D.P.R. 462/01 ai locali medici Ing. Maria Teresa Settino Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli
DettagliREQUISITI MINIMI SPECIFICI CENTRO DIALISI AD ASSISTENZA DECENTRATA (CAD)
Allegato n. 4 alla Delib.G.R. n. 47/15 del 29.9.2015 REQUISITI MINIMI SPECIFICI CENTRO DIALISI AD ASSISTENZA DECENTRATA (CAD) Scheda Il Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata (CAD), è una struttura specialistica
DettagliSono presenti i Sigg.ri: Presidente Componente Componente Segretario verbalizzante
VERBALE N. 2 DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA GARA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZIO DI TRASPORTO CON AUTOMEDICA E DI TRASPORTO CONNESSO ALL ATTIVITA DI TRAPIANTI D ORGANO (ID10SER220)
DettagliClassificazione degli Impianti Industriali
Università degli Studi di Cagliari D.I.M.C.M. Classificazione degli Prof. Ing. Maria Teresa Pilloni Punto di vista impiantistico τ σ Punto di vista impiantistico Punto di vista di insieme Punto di vista
Dettagli1.1 Generalità dell interessato (Indicare Nome e Cognome. I dati anagrafici completi sono contenuti nella Domanda Unica) IL SOTTOSCRITTO
ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali
DettagliCITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA
PROT. N. 38230 DEL 25/11/2016 CITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA Settore 3 - Sviluppo infrastrutturale Via Milano, 7 35020 Albignasego (PD) OGGETTO: SERVIZIO ANNUALE DI GESTIONE OPERATIVA DELL IMPIANTO
Dettagliprof. arch. Giuseppe Guida
Le Società di Trasformazione Urbana Le società di trasformazione urbana (STU) sono state introdotte nel nostro ordinamento dall'art. 17, comma 59, della legge n. 127/97 (la cosiddetta Bassanini-bis ) e
DettagliUso sicuro delle macchine alimentari
Uso sicuro delle macchine alimentari la manutenzione e l'aggiornamento dei requisiti di sicurezza Convegno INAIL BOLOGNA 19 ottobre 2016 Ing. Abdul Ghani Ahmad Ministero del Lavoro Le opinioni espresse
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O
C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI Nome LANDI FABRIZIO Data di nascita 02/11/1962 Qualifica INGEGNERE Amministrazione Azienda Socio Sanitaria Territoriale
DettagliUso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna
Uso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna 1 Ogni modello di sviluppo deve confrontarsi con la propria sostenibilità In questa affermazione un ruolo non secondario
Dettaglicomma 2 lettera a : comma 3 : allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell evoluzione dei lavori, servizi o forniture.
comma 2 lettera a : I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori cooperano all attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto
Dettagli1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento
Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme (L.R. n 3/2008, art. 1, comma 21) CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI,
DettagliBANDO DI GARA SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1.1. DENOMINAZIONE: AZIENDA OSPEDALIERO - UNIVERSITARIA
BANDO DI GARA SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1.1. DENOMINAZIONE: AZIENDA OSPEDALIERO - UNIVERSITARIA POLICLINICO DI MODENA I.1.2. INDIRIZZO: Via del Pozzo n. 71-41124 Modena. I.1.3. PUNTI
DettagliIl Direttore del Servizio Amministrativo
DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE SERVIZIO AMMINISTRATIVO N 126./2017 OGGETTO: PROCEDURA NEGOZIATA, EX ART. 36 CO. 2 LETT. B) DEL D.LGS. 50/2016, CON IL CRITERIO DEL MINOR PREZZO, MEDIANTE RICHIESTA DI OFFERTA
Dettagliparte i Nozioni fondamentali
9 Introduzione... pag. 17 parte i Nozioni fondamentali 1. Gas medicinali...» 21 1.1. Generalità...» 21 1.2. Principali caratteristiche dei gas medicali maggiormente utilizzati...» 25 1.2.1. Ossigeno (O
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE
REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE Numero del provvedimento Data del provvedimento Oggetto Contenuto
DettagliCONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
DettagliEnte Paritetico Unificato per la Formazione, la Sicurezza e la Salute della Provincia di L Aquila (Ese-Cpt L Aquila)
Ente Paritetico Unificato per la Formazione, la Sicurezza e la Salute della Provincia di L Aquila (Ese-Cpt L Aquila) AREA FORMAZIONE CIRCOLARE N. 19/2016 L Aquila 11 Novembre 2016 Imprese iscritte alla
DettagliLA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali
LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità
DettagliTorino, 15 dicembre Ing. Paola Maria Arneodo
Dalla sicurezza delle cure alle cure in sicurezza. Torino 15 dicembre 2010 Possibilità e problematiche nell adeguamento strutturale alle norme di sicurezza antincendio Ing. Paola Maria Arneodo Azienda
DettagliIstituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Milano Bicocca Corsi di formazione anno 2009 in collaborazione con: Istituto Superiore di Formazione alla Prevenzione 30 NOVEMBRE 2009 Aula (da definire)
DettagliAllegato A PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO E DI TRASPARENZA NEI CONTRATTI PUBBLICI
Allegato A PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO E DI TRASPARENZA NEI CONTRATTI PUBBLICI tra la Regione Toscana, di seguito denominata Regione, con sede in Firenze, Piazza Duomo
DettagliIl valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio. Sociale Aggregato AIOP Bologna. Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia
Il valore sociale della Sanità Privata: l esperienza del Bilancio Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia Sociale Aggregato AIOP Bologna Averardo Orta 13 maggio 2016 Ad un maggiore invecchiamento
DettagliScheda informativa del modulo B6
IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per le vicende che riguardano l esercizio delle attività sanitarie rientranti nella competenza del SUAP, ovvero gestite in forma di impresa (strutture che erogano
DettagliAREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA
AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/9 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere,
DettagliVERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ
VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO COSE E PERSONE: REGIME DI CONTROLLO E CRITICITÀ L'attività di vigilanza sulla corretta gestione delle attrezzature di sollevamento: verifiche, controlli,
DettagliAzienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area
DettagliPremessa. 1. I soggetti
A LLEGATO DISCIPLINARE TECNICO PER LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI PER IL MONITORAGGIO DEI COSTI E DEI CONSUMI DI DISPOSITIVI MEDICI DIRETTAMENTE A CARICO DEL SSN Premessa A seguito dell istituzione
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI
LISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI Ragione sociale della Ditta COMMITTENTE: sede legale: unità locale oggetto del sopralluogo: Attività svolta
DettagliREGIONANDO 2000 ISTITUZIONE DI C.U.P. PER LE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE
REGIONANDO 2000 REGIONE SICILIA AZIENDA USL7 RAGUSA Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Civico e Benfratelli, G. Di Cristina, M. Ascoli Palermo ISTITUZIONE DI C.U.P. PER LE PRESTAZIONI
DettagliDECRETO N Del 05/06/2017
DECRETO N. 6581 Del 05/06/2017 Identificativo Atto n. 147 DIREZIONE GENERALE WELFARE Oggetto ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. APPROVAZIONE PROGETTO PER L UTILIZZO DELLE QUOTE RESIDUE DI FINANZIAMENTI
DettagliRistorAzione 4.0. Claudio Campion 1
RistorAzione 4.0 Claudio Campion 1 Un regime alimentare corretto ed equilibrato rappresenta un obiettivo imprescindibile per chi tiene al proprio benessere e vuole condurre una vita sana. Il settore della
Dettagli3.2 ATTI AMMINISTRATIVI E DI POLIZIA GIUDIZIARIA. TAB Tipologia provvedimenti emessi dai servizi di Bologna e Firenze
3.2 ATTI AMMINISTRATIVI E DI POLIZIA GIUDIZIARIA Gli atti di polizia giudiziaria, contenenti prescrizioni e/o disposizioni, vengono emessi dai Servizi di Prevenzione delle ASL quando nel corso dei controlli
DettagliPSGSL 06 Informazione, formazione, comunicazione, consultazione e partecipazione
CSF San Gaetano GESTIONE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Indice della procedura 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 RIFERIMENTI 4 COMPITI E RESPONSABILITA' 5 MODALITA'
DettagliObblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione. Servizi di Ingegneria per l Ambiente e la Sicurezza
Quod Natura Docet Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Servizi di Ingegneria per l Ambiente e la Sicurezza Art. 26 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. 04.05.09 - Sequas Ingegneria
DettagliLa gestione degli appalti di forniture di beni e servizi Il DUVRI. M.G. Marchesiello Firenze
La gestione degli appalti di forniture di beni e servizi Il DUVRI M.G. Marchesiello Firenze 20.01.2010 Evoluzione normativa D.Lgs. 626/94, art. 7 contratto d appalto o d opera Vengono introdotti gli obblighi
DettagliIL MODELLO LOMBARDO PER IL LAVORO. Assessore all' Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia
IL MODELLO LOMBARDO PER IL LAVORO Assessore all' Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia OBIETTIVI PRIMARI DELL AZIONE REGIONALE DOTE UNICA LAVORO: UN SISTEMA DI POLITICHE ATTIVE Attiva da ottobre
DettagliPIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Piano di sicurezza e coordinamento Pagina 1 Opere di.. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Revisione numero Data emissione od ultima modifica Approvata da (Responsabile del Procedimento) Emessa da (CSP)
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 390 del O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 390 del 1-6-2016 O G G E T T O Piano di adeguamento "Prevenzione Incendi" - DM 19 marzo 2015. Proponente: Servizio
DettagliRuoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione
Ruoli, rapporti e responsabilità dei diversi soggetti della prevenzione aziendale nelle operazioni di manutenzione Azienda USL 6 Dipartimento della Prevenzione La manutenzione azioni tecniche, amministrative
DettagliElenco degli incarichi svolti presso l Università degli Studi di Salerno
Elenco degli incarichi svolti presso l Università degli Studi di Salerno 1. Lavori per la realizzazione di impianti tecnologici ed opere edili per i laboratori della facoltà di Medicina e Chirurgia, Campus
DettagliSettore Risorse umane, finanziarie, patrimoniali e servizi di supporto ********* DECRETO PRESIDENZIALE
PROVINCIA DI PIACENZA Settore Risorse umane, finanziarie, patrimoniali e servizi di supporto ********* DECRETO PRESIDENZIALE Proposta n. STRISORS 2414/2014 Decreto n. 41 del 10/10/2014 Oggetto: D.LGS 81/2008.
DettagliRegistrazione contabile. Il Dirigente Responsabile
Determinazione del n. del OGGETTO: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO A Z I E N D A S A N I T A R I A L O C A L E AL Sede legale: Via Venezia 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067
DettagliAPPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI
COMUNE DI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL Decreto Legislativo 81/08) APPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI C.I.G (ALLEGATO ALLA DETERMINA
DettagliS T U D I O T E C N I C O C M
RICHIESTA DOCUMENTAZIONE ALLE IMPRESE AGGIUDICATRICI Impresa Appalto Ai fini della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la presente si richiedono i documenti necessari per l inizio
DettagliIngegneria Clinica e sicurezza
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI CAGLIARI S.C. SERVIZIO TECNICO INGEGNERIA CLINICA Ingegneria Clinica e sicurezza L esperienza sul campo I riferimenti per gli operatori l D.M. 29.11.1985 Disciplina
Dettaglinuova installazione o ristrutturazione di impianti termici in edifici esistenti
ESIGENZA DA SODDISFARE Uso razionale dell'energia e corretta gestione degli impianti energetici. CAMPO D'APPLICAZIONE Usi di cui all'art. 3, DPR 412/93 e s.m.: Tutte le destinazioni d'uso degli edifici
DettagliCOMUNICAZIONE INIZIO LAVORI PERMESSO DI COSTRUIRE AL COMUNE DI CARINARO SPORTELLO UNICO EDILIZIA (S.U.E.)
COMUNE DI CARINARO Provincia di Caserta Area Tecnica - Sportello Unico Per L Edilizia P. zza MUNICIPIO 1-81032 (CE) e-mail sue.carinaro@libero.it Protocollo Generale n Data COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI
DettagliIL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO
IL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO 29/11/2016 LUCIDI CLAUDIO TITOLO I -PRINCIPI GENERALI E DISPOSIZIONI COMUNI Art. 1. (Oggetto e ambito di applicazione) 1. Il presente codice
DettagliToscana Senegal: la salute come filo conduttore fra iniziative di cooperazione e migranti
Toscana Senegal: la salute come filo conduttore fra iniziative di cooperazione e migranti 19 novembre 2015 Sala Pegaso-palazzo Strozzi Sacrati Piazza del Duomo 10 Firenze La collaborazione al progetto
DettagliRazionale e Finalità delle Reti Oncologiche
Periplo L importanza delle reti oncologiche nei percorsi di diagnosi e cura Razionale e Finalità delle Reti Oncologiche Prof Gianni Amunni Dir. Istituto Toscano Tumori 23 giugno 2017, Palazzo Montecitorio.
DettagliRegistrazione contabile. Il Dirigente Responsabile
Determinazione del n. del OGGETTO: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO A Z I E N D A S A N I T A R I A L O C A L E AL Sede legale: Via Venezia 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067
DettagliDIREZIONE GENERALE SANITA N. H/23238 del Ulteriori indicazioni in merito alla d.g.r. n.3312/01.
DIREZIONE GENERALE SANITA N. H/23238 del 01.10.2001 Ulteriori indicazioni in merito alla d.g.r. n.3312/01. IL DIRETTORE GENERALE VISTO la l.r. 31/97 Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale
DettagliINDIRIZZO PROFESSIONALE
INDIRIZZO PROFESSIONALE Via De Gasperi n. 8-58022 Follonica - Tel. 0566 57695 - Fax 0566 57693 Viale Europa n. 1-58022 Follonica - Tel. e Fax: 0566 51677 SERVIZI SOCIO-SANITARI Il Diplomato di istruzione
DettagliImpostazioni progettuali dello stabilimento
Impianti industriali Unità 1 Impostazioni progettuali dello stabilimento Impostazioni progettuali dello stabilimento Studio del mercato e del prodotto Ubicazione di un impianto industriale Impianti generali
DettagliI costi sociali della mafia. Desio: intimidazioni mafiose relatore Lucrezia Ricchiuti Vice Sindaco di Desio
Desio: intimidazioni mafiose relatore Lucrezia Ricchiuti Vice Sindaco di Desio 1 Desio: gli attentati mafiosi 2 Desio: Sede attuale di Villa Tittoni Traversi. 3 Intimidazioni mafiose Desio, 6-7 novembre
DettagliSassari, 25 e 26 settembre 2008 Il polo pediatrico Meyer-Firenze Ioletta Pannocchia Amministratore Progetti ricerche e formazione
Sassari, 25 e 26 settembre 2008 Il polo pediatrico Meyer-Firenze Ioletta Pannocchia Amministratore Progetti ricerche e formazione Alcuni dati Cronologia: Concorso 1998 Inizio cantiere: 2000 Fine lavori:
DettagliRegistrazione contabile. Il Dirigente Responsabile
Determinazione del n. del OGGETTO: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO A Z I E N D A S A N I T A R I A L O C A L E AL Sede legale: Via Venezia 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n. 02190140067
DettagliLA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE
1 Dott. Ermanno Pievani LA SICUREZZA SUL LAVORO: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 29/01/2009 Milano Convegno ASPESI 2 AGENDA 1. IL QUADRO NORMATIVO 2. SICUREZZA: SISTEMA AZIENDALE TRASVERSALE 3. PIANIFICAZIONE
DettagliD.Lgs. n. 81 del 2008
D.Lgs. n. 81 del 2008 1 SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. Titolo IV La disciplina della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili Artt. 88-121 PARTE II I modelli semplificati
DettagliIl bando relativo al progetto fotovoltaico a Ferrara
COMUNE DI FERRARA Assessore R. Zadro Presentazione a cura U.O. Contratti ed Appalti Il bando relativo al progetto fotovoltaico a Ferrara 1 luglio 2010 1 Responsabile del Procedimento Ing. Marco Perinasso
DettagliGARA COMUNITARIA CENTRALIZZATA A PROCEDURA APERTA FINALIZZATA ALL AFFIDAMENTO DEL MULTISERVIZIO TECNOLOGICO
GARA COMUNITARIA CENTRALIZZATA A PROCEDURA APERTA FINALIZZATA ALL AFFIDAMENTO DEL MULTISERVIZIO TECNOLOGICO E FORNITURA DEI VETTORI ENERGETICI AGLI IMMOBILI IN PROPRIETÀ O NELLA DISPONIBILITÀ DELLE AZIENDE
Dettagli