Rassegna stampa 20 Novembre 2015

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20 Url CANDIDATI PRIMARIE PD A CONFRONTO, LA COMUNICAZIONE SBAGLIATA DI FORTE E GALANTE Il confronto televisivo andato in onda ieri sera a Monitor, su Lazio TV, ha evidenziato ulteriormente come undibattito politico possa destabilizzare i telespettatori di Egidio Fia e aumentare i dubbi sui due contendenti alle primarie del PD di domenica 22 novembre: Enrico Forte e Paolo Galante. Ho avuto la possibilità di assistere alla trasmissione da dietro le quinte e poter analizzare come i due pretendenti alle elezioni per la carica di sindaco per il PD si sono comportati davanti alle telecamere. Ho potuto misurare l insicurezza di Galante e la timidezza di Forte, l incapacità di entrambi di essere padroni del mezzo televisivo e l inadeguatezza di come si sono presentati in tv e nelle case dei cittadini/elettori di Latina. A cominciare dall abbigliamento, certo l abito non fa il monaco, ma non si può negare che è la prima cosa che si nota in tv. Passi lo stile di Enrico Forte, in pantalone, camicia, maglioncino e giacca. Ma qualcuno avrebbe dovuto dire a Paolo Galante che non si va a un confronto televisivo in jeans, camicia e piumino smanicato (e non voglio commentare il colore), una mise più adatta a una gita al parco la domenica che a uno studio televisivo. Ed è già dall abbigliamento si capisce quello che sarà l atteggiamento di Galante durante tutta la trasmissione: insicuro sulle tematiche, saccente e aggressivo quando parla di se stesso e delle sue aziende, a volte impegnato nel ricordare, altre volte quasi distratto. Ed Enrico Forte, dall altra parte, non ha saputo contrapporsi in modo adeguato, si è atteggiato a snob quasi avesse voluto dire: io non ho nulla da dimostrare. Certo lui è un politico di razza che sa disquisire con proprietà di linguaggio di ogni argomento, ma proprio per questo avrebbe potuto, e dovuto, far emergere un valore aggiunto considerando che ormai i politici non godono più di fiducia da parte dell elettorato. Da questi piccoli (e nemmeno tanto) dettagli, si è capito subito chedietro i due candidati non c è uno staff di consulenti in grado di dare consigli, di indirizzare, di preparare. Sia Forte che Galante si sono presentati in modo quasi improvvisato, il che è un danno non solo per loro due che concorrono alle Primarie, ma per tutto il Partito Democratico che ha dimostrato che il confronto che è andato in onda ieri sera è il meglio che ha da proporre a Latina.Io non credo che sia così, anzi credo che si poteva fare molto di meglio e che i due sfidanti, seguiti in modo corretto e professionale, avrebbero potuto lasciare un impressione diversa di loro stessi e del partito tutto. Dopotutto se abbiamo un problema di cuore, andiamo dal cardiologo non dal medico di base, se si è scaricata la batteria dell auto, ci rivolgiamo a un elettrauto non a un meccanico, se dobbiamo ristrutturare casa chiamiamo un architetto e non solo un operaio.la stessa cosa vale per la politica che non è creatività, ma scienza. Comunque a fine trasmissione, dopo le foto di rito, i due candidati sono andati via: Forte con il suo staff, composto da dieci persone, e Galante in macchina con il suo autista.

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22 Url Roma-Latina, Simeone: Rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione L intervento del consigliere regionale di Forza Italia: Questo rimpallo di responsabilità pesa su cittadini e imprese. Pronta un interrogazione: Il rischio è la perdita delle somme destinate dal Cipe per la realizzazione dell opera Sulla Roma Latina stiamo assistendo ad un rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione Lazio a danno delle imprese e dei cittadini : queste le parole del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simoene, che punta il dito sull irresponsabilità politica ed amministrativa del centrosinistra per il ritardo per la realizzazione dell opera. Un gioco al massacro che non ci interessa - prosegue il rappresentante pontino alla Pisana -. Come non interessa ai cittadini e alle imprese che da oltre trenta anni attendono una via per lo sviluppo. Non interessa alla provincia di Latina che a suon di annunci sta morendo di isolamento. Non interessa ai cittadini che continuano, ogni giorno, a confrontarsi con una strada come la Pontina dove il numero di incidenti ormai è superiore a quello dei chilometri necessari a raggiungere Roma. Realizzare la Roma Latina non significa solo dotare il sistema infrastrutturale del Lazio, della provincia di Latina e dell Italia, di un opera indispensabile ma significa sbloccare il futuro di migliaia di imprese penalizzate dall incapacità politica di agire e fare delle scelte. Lo dimostra il fatto che circa un mese fa, e in contemporanea, il ministro Delrio abbia detto che la competenza è della Regione e che il Governo ha fatto quanto in suo potere, mentre l assessore Refrigeri che si diceva in attesa della decisione del Governo sulla realizzazione dell opera e Zingaretti, a chiosa, che confermava che la procedura amministrativa sta andando avanti. Con questo atteggiamento irresponsabile Renzi e Zingaretti stanno condannando il Lazio e la provincia di Latina a morire di potenzialità mancate e di collegamenti inesistenti. Da qui l interrogazione urgente a risposta immediata in aula che punta a fare chiarezza una volte per tutte sulla realizzazione dell opera predisposta dal consigliere pontino. E mi auguro che, almeno in questo caso, Zingaretti non si nasconda e venga in consiglio regionale per informarci, una volta per tutte, sull effettivo stato di avanzamento delle procedure e metta in chiaro in modo definitivo con il suo leader Renzi cosa intendono fare. Perché di questo passo l unico scenario concreto che si profila all orizzonte, sotto l egida della Roma Latina, è la perdita delle somme destinate dal Cipe alla realizzazione dell opera e alla messa in cantiere dell unica vera misura di politica economica capace di generare un circolo virtuoso fatto di sviluppo, di competitività e di occupazione conclude Simeone.

23 Url Operazione Narcos, 5 arrestati per traffico internazionale di droga Questa mattina i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia hanno portato a termine l operazione Narcos che ha portato all arresto di 5 persone, tra le province di Roma e Latina. Il Giudice per le Indagini Preliminari Guido Marcelli ha emesso cinque custodie cautelari, quattro in carcere e una agli arresti domiciliari, per i soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico transnazionale di sostanze stupefacenti continuato in concorso. Tra le persone coinvolte anche una donna di Sezze e un uomo di Cisterna, mentre gli altri tre vivevano a Genzano, Anzio eardea. Secondo quanto affermato dai Carabinieri, il gruppo era in grado di organizzare ogni aspetto dell attività illecita, dall approvvigionamento al trasporto, dal taglio alla distribuzione degli stupefacenti tra Roma e Latina. I provvedimenti sono scaturiti da un articolata attività d indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Giuseppe Miliano, avviata dai Carabinieri Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Aprilia nel mese di novembre 2014, che ha consentito di accertare l operatività tra le province di Roma e Latina di un sodalizio, capeggiato da alcuni soggetti operanti in Sud America, dedito all importazione di ingenti quantitativi di cocaina dalla Colombia. Nel corso delle indagini, infatti, i collaterali organi di polizia sudamericani e spagnoli hanno arrestato tre persone e recuperato9 kg di cocaina purissima che, se immessi nel mercato nazionale, avrebbero fruttato centinaia di migliaia di euro. L organizzazione del traffico era comunque ad esclusivo appannaggio di alcuni soggetti che fungevano da anello di congiunzione tra i cartelli colombiani e il resto del sistema criminale in Italia. I carabinieri hanno anche individuato i corrieri, che venivano scelti tra persone insospettabili e che trasportavano lo stupefacente in valigie dotate di doppio fondo. L operazione ha impiegato in totale 40 carabinieri, tra quelli del Comando Provinciale e delle province interessate, e 2 Unità Cinofile Antidroga di S.Maria di Galeria.