Il laureato magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni: il percorso formativo proposto dall Università di Bologna

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1 Il laureato magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni: il percorso formativo proposto dall Università di Bologna Questo documento descrive la filosofia che ha ispirato il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni (TLC) dell Università di Bologna nella definizione del piano didattico (per l A.A e successivi) che offre un curriculum in lingua italiana (IT, Ingegneria delle Telecomunicazioni) ed uno internazionale interamente impartito in lingua inglese (CN2S, Communication Networks, Systems and Services). Questa filosofia si concretizza nell offerta didattica esposta sul sito web Anche tenendo conto della novità introdotta recentemente (oramai tre anni fa) nell offerta didattica con il curriculum internazionale (rispetto alla decennale tradizione del piano didattico in lingua italiana), il Consiglio ha ritenuto di dover condurre un analisi degli elementi di forza e di debolezza del piano di studio offerto, ricorrendo anche a indicatori di efficienza (laureati in corso) ed efficacia (laureati impiegati entro un anno dalla Laurea) comparati con altri Corsi di Studio. Tali indicatori mostrano la notevole capacità di collocare efficacemente i laureati nel mondo del lavoro ma manifestano al contempo una durata media per il compimento del percorso formativo superiore a quella desiderata. Il Consiglio ha quindi cercato di individuare possibili strumenti per rendere più facilmente fruibile dallo studente il Corso di Studio (spostamento di alcuni insegnamenti di ciclo o di anno, diversa modalità di esame, etc.), nel rispetto dei contenuti impartiti e delle caratteristiche della disciplina specifica, con l obiettivo di mantenere comunque l elevata capacità del neo- laureato di trovare utile impiego nel mondo del lavoro. Sommario 1. Obiettivi formativi generali pag Lo studente come risorsa pag Studenti docenti lavoro pag Il mondo industriale per l ingegnere delle TLC pag I ruoli dell ingegnere delle TLC: dal progettista al manager per non parlare del ricercatore pag La preparazione dell ingegnere delle TLC offerta dal Corso di Studio pag Il piano di studio in sintesi pag Le abilità dell ingegnere (delle TLC) nel XXI secolo pag Conclusioni pag. 14 1

2 1. Obiettivi formativi generali Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni (TLC) dell Università di Bologna forma un professionista in grado di affrontare molti e diversificati impieghi nel settore dell ICT (Information and Communication Technologies) a livello nazionale e internazionale. Il piano didattico assume che le conoscenze metodologiche di base (la fisica e l analisi matematica, i fondamenti di informatica ed elettronica, gli elementi di base dell elettromagnetismo, dei segnali e delle reti) siano già state acquisite durante il percorso della Laurea di I livello, qualunque sia l Università (italiana o straniera) che ha conferito il titolo. Il Corso di Laurea Magistrale è stato pensato con l intento di preparare laureati con conoscenze specialistiche approfondite riguardo ai sistemi ed alle reti di TLC, con particolare riferimento ai dispositivi radio ed ottici, alla elaborazione del segnale e alle tecniche di trasmissione numerica, alla propagazione libera e guidata delle onde elettromagnetiche, alle reti radio ed ottiche e ai protocolli di comunicazione, ai servizi ed applicazioni delle TLC. Queste sono affiancate da una buona preparazione su materie che conferiscono conoscenze avanzate sui tre principali ambiti affini alle TLC: matematica, elettronica ed informatica. Questo tipo di conoscenze è stato ritenuto fondamentale per un ingegnere che deve entrare in un mondo del lavoro in continua evoluzione, dove, a fianco di conoscenze specifiche, è richiesta anche una grande capacità di affrontare problemi nuovi. Infine, il laureato dispone di conoscenze trasversali di natura cognitiva e relazionale. Il corso di studio non impartisce contenuti orientati allo sviluppo di conoscenze gestionali, che l ingegnere delle TLC acquisisce facilmente on the job grazie alla propria flessibilità e capacità analitica. Rispetto ai colleghi laureati in Elettronica ed Informatica, il laureato Magistrale in Ingegneria delle TLC dispone quindi di un profilo certamente attento alla conoscenza specialistica ma inquadrata in una visione ad ampio spettro, in cui le capacità progettuali si applicano sia a livello di sottosistema (dispositivo) sia di sistema complesso, a rete. Il laureato durante il percorso formativo scopre il mondo delle TLC e dell innovazione tecnologica attraverso contatti con aziende nell ambito di cicli di interventi offerti da ingegneri professionisti, rappresentanti di varie realtà del mondo industriale. Viene al tempo stesso introdotto alla ricerca scientifica grazie a seminari impartiti da docenti stranieri. Il Corso di Studio ha una spiccata propensione all internazionalizzazione, che si espleta prima di tutto nell offerta di un curriculum internazionale interamente impartito in lingua inglese, oltre a quello in lingua italiana. Gli insegnamenti di un curriculum possono essere scelti opzionalmente anche dagli studenti che frequentano l altro. Il curriculum internazionale offre allo studente, oltre ad una esposizione quotidiana all uso della lingua inglese (oramai una necessità conclamata per l ingegnere delle TLC), un ambiente studentesco multiculturale ed eterogeneo e l inserimento di docenze straniere. Gli studenti di entrambi i curricula, inoltre, sono incentivati ad approfittare di piattaforme di scambio con altre Università di tutto il mondo, quali l ERASMUS (per l Europa) e l OVERSEAS (per il resto del mondo), al fine di trascorrere un semestre presso un altra Università, preferibilmente durante il secondo anno del Corso di Studio o per la Tesi finale. L attenzione nei confronti di questa opportunità, che conferisce giusta maturità allo studente ed integrazione di competenze, è testimoniata dalla definizione di una figura ad hoc, il responsabile degli scambi del Corso di Studio, che sostiene e indirizza gli studenti nell individuazione delle migliori sedi. Il piano didattico degli insegnamenti alterna corsi in cui si fa ampio uso di strumenti teorico- matematici (con approccio deduttivo allo sviluppo delle conoscenze) ad altri basati su attività sperimentali e di laboratorio (approccio induttivo). Il laureato viene così a disporre di ottime capacità sia di analisi che di sintesi. Al carattere applicativo delle conoscenze si affiancano strumenti propri della ricerca scientifica che 2

3 conferiscono al laureato una preparazione di eccellenza per ambire a un percorso di dottorato di ricerca a livello internazionale. Pur nella consapevolezza dell importanza di impartire nozioni di rapido utilizzo a riguardo dei sistemi e delle reti di TLC di attuale e prossima generazione, al fine di conferire al laureato una competenza progettuale e una capacità di analisi di scenari futuri di sempre maggior complessità, il Corso di Studio privilegia l aspetto metodologico a quello nozionistico, fornendo al laureato ottime capacità di adattamento all evolversi delle tecniche che gli risulteranno utilissime per l intera carriera professionale. 3

4 2. Lo studente come risorsa Lo studente è una risorsa preziosa, innanzitutto in quanto persona che, scegliendo questo Corso di Laurea, si è affidata ai suoi docenti; va quindi rispettata, valorizzata e aiutata a maturare nelle sue specifiche caratteristiche. Ma è anche una risorsa per la società futura, per dare nuovi contributi all innovazione tecnologica e la ricerca del Paese, per l Università, che deve trasmettere ed educare a trasmettere la conoscenza nel suo divenire, per i gruppi di ricerca coinvolti nel piano di studi, poiché gli studenti, durante il periodo dedicato alla Tesi o successivamente, con l iscrizione al III ciclo Universitario (il dottorato di ricerca), partecipano allo sviluppo di nuove conoscenze; infine, naturalmente, lo studente è una risorsa per il corso di studio, che non potrebbe essere attivato senza studenti iscritti, nonché per ogni altro studente, contribuendo alla formazione di una comunità di intenti ed interessi dinamica ed aperta. Come ogni risorsa, va impiegata al meglio delle potenzialità. La realizzazione di quest ultime dipende però da una molteplicità di fattori: l impegno degli studenti, cui si chiede di dedicare allo studio oltre a tutto il tempo e alle energie necessarie anche passione, dedizione e fiducia; l impegno dei docenti, che devono ogni giorno dedicarsi con umiltà ed attenzione all espletamento dei propri compiti didattici (prima, durante, dopo la lezione), testimoniando un etica professionale che arricchisce la formazione impartita nell ambito della propria materia; dal sistema che, con i propri vincoli (disponibilità di aule, di attrezzature, di tempo, etc.), delimita lo spazio d azione dei docenti. Per tutte queste ragioni, il Corso di Studio persegue una didattica di eccellenza. Di conseguenza, il target di riferimento dei docenti è alto. Questo può rendere il percorso didattico impegnativo, ma a sicuro vantaggio di una preparazione finale estremamente solida. 4

5 3. Studenti docenti lavoro Il corso di studio è progettato in vista del miglior rapporto tra docenti e studenti, e tra gli ultimi ed il mondo del lavoro. Il rapporto docente studente risulta efficace se entrambe le parti realizzano il proprio compito nella soddisfazione dei metodi e dei risultati, nonché mediante un uso efficiente delle risorse (prima di tutto: il tempo impegnato nell attività di formazione dagli studenti e dai docenti). La soddisfazione dello studente viene seguita sia a livello di singolo insegnamento sia al termine dell intero percorso formativo per l individuazione di possibili criticità. Ma, ai fini di una maggiore efficacia, è importante anche la soddisfazione del docente, che dipende non solo dal livello qualitativo ma anche dal comportamento generale e relazionale degli studenti. È quindi importante, ad esempio, che gli studenti non temano di avvicinare i docenti per chiarimenti, spiegazioni e quant altro dovessero ritenere utile e costruttivo. Con riferimento alle necessità di efficienza, è obiettivo del Corso di Studio offrire agli studenti un percorso che consenta il conseguimento del titolo entro due anni accademici (cinque semestri). Il nuovo piano di studio è articolato su quattro cicli (due semestri per anno) con un carico didattico di circa 27 crediti formativi (CFU) per ciclo, lasciando al quinto ciclo (il primo semestre a partire dal ventiquattresimo mese di frequenza l autunno al termine del secondo anno) lo sviluppo dell attività di Tesi (della durata di cinque- sei mesi), così da consentire allo studente di laurearsi entro l ultima sessione di Laurea Magistrale del secondo anno (nel marzo del terzo anno di frequenza). Con riferimento alle necessità di efficacia, il rapporto tra studente e mondo del lavoro inizia fin dal primo giorno di frequenza del Corso di Studio, mediante esposizione a seminari impartiti da rappresentanti del mondo industriale e a lezioni rivolte alla valorizzazione delle competenze trasversali, e termina con il collocamento in azienda dopo la Laurea Magistrale o, mediante percorsi di Alto Apprendistato per la Formazione finanziati dalla Regione Emilia- Romagna, durante il secondo anno di frequenza. L obiettivo del Corso di Studio in tal senso consiste nel più efficace collocamento in un impiego di soddisfazione per il laureato. Il Corso di Studio tuttavia stimola contemporaneamente il laureato, quando abbia manifestato la giusta propensione, alla considerazione di un prolungamento del percorso formativo tramite il III ciclo Universitario (dottorato), rivolto alla ricerca scientifica, sia presso l Università di Bologna, sia all estero, sia in co- tutela ottenendo titoli congiunti con altre Università straniere. 5

6 4. Il mondo industriale per l ingegnere delle TLC L efficace collocamento in un impiego di soddisfazione per il laureato impone al Consiglio l analisi delle future opportunità d impiego e l individuazione (anche in senso geografico) del mercato del lavoro obiettivo della formazione. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle TLC di Bologna si rivolge sia al mondo industriale regionale sia a quello internazionale. Quello regionale, pur offrendo impieghi in settori prettamente di TLC (sono attivi sul territorio locale laboratori di ricerca pubblici, piccole aziende attive nel settore dell elettronica e dei sistemi per le TLC, operatori di rete telefonica, cellulare e Internet Service Provider, che offrono impieghi che richiedono competenze specialistiche di TLC), è dominato da aziende di medie e grandi dimensioni nei settori della meccanica, dell automazione e della biomedica, che si avvalgono dei laureati Magistrali in Ingegneria delle TLC purché dotati di competenze di sistemi e reti di TLC integrate da quelle sulle materie affini. Il laureato può tuttavia rivolgersi con facilità al mondo del lavoro internazionale, essendo il titolo di studio riconosciuto a livello Europeo e le competenze acquisite presso il Corso di Studio apprezzate da molte realtà industriali e di ricerca Europee. Tradizionalmente l industria dell ICT viene suddivisa tra manifattura e servizi. Il tessuto industriale nazionale nell ultimo ventennio ha assistito a una progressiva riduzione del ruolo della manifattura, oggi relegata a meno del 20% del fatturato complessivo. Le aziende nazionali nel settore dell ICT, solitamente di media o piccola dimensione, operano più frequentemente come service provider, operatori di rete, sviluppatori di servizi per settori merceologici specifici. Non mancano tuttavia realtà industriali (anche nella Regione Emilia- Romagna), spesso di piccola o piccolissima dimensione, impegnate nel settore dell elettronica per le TLC. A livello Europeo, seppur in minor misura, il processo si è ugualmente manifestato nell ultimo lustro. La manifattura trova oggi, e troverà nel prossimo decennio, terreno fertile in Paesi emergenti o recentemente sviluppati (Cina, India, Brasile, etc.). E comunque compito dell Università perpetuare le competenze relative alla progettazione di sistemi e dispositivi, sia per offrire al laureato le potenzialità per rivolgersi a mercati del lavoro internazionali emergenti, sia perché le aziende (anche locali) di elettronica per le TLC necessitano di giovani ingegneri con competenze di TLC. Ovviamente a tali competenze vanno affiancate le giuste sensibilità verso le tematiche di rete, di sistemi distribuiti e applicazioni. Il piano di studio proposto offre insegnamenti orientati al progetto dei sistemi e dispositivi, ma anche altri dedicati alle applicazioni multimediali, ai servizi e alle reti, con diversa enfasi per i due curricula, così da preparare il laureato sia alla manifattura sia all azienda di servizi. E necessario tuttavia riconoscere che, nella società industriale evoluta del XXI sec., è più opportuno riconoscere la distinzione tra industria delle TLC e che fa uso delle TLC. L industria delle TLC include i manifatturieri di dispositivi di TLC (ad esempio, in Italia, Selex, Alenia, Thales Italia, Telit, oltre a moltissime piccole imprese) e i molti operatori di rete (come Telecom Italia, Vodafone, Tre, Wind, Fastweb, etc.). Queste aziende assumono con regolarità ingegneri delle TLC in Italia (benché spesso questo ad opera di società con denominazioni anonime che gestiscono esternamente le risorse umane). Ma il continuo evolvere delle tecnologie di comunicazione disponibili, in particolare wireless, ha reso il settore delle TLC pervasivo; la pervasività delle TLC consiste nell applicazione delle tecnologie di comunicazione nei settori merceologici più disparati, dalla meccanica/automazione alla biomedica, all industria dell energia elettrica o della costruzione di infrastrutture edili. Ciò implica l inserimento di competenze proprie dell ingegnere delle TLC in aziende non propriamente delle TLC, 6

7 ma che fanno uso, come tecnologie embedded, delle TLC. Questo processo, progressivo, si manifesta in Italia e in tutto il mondo; esso impone la formazione di laureati che riconoscano il ruolo delle tecnologie delle TLC non per se, ma come technology enablers, ovvero come strumenti applicati alle più diverse tipologie di prodotti industriali. Questo richiede una mentalità aperta al confronto con discipline completamente diverse da quelle proprie delle TLC (se le TLC sono usate in edilizia, in agricoltura, nei processi industriali, nell azienda meccanica, etc.). Lo studente deve affiancare all energia spesa nello studio della disciplina il continuo desiderio di mantenersi informato sui trend economici e strategici dei vari settori merceologici che ospitano le TLC come technology enablers. Il piano di studio proposto dà ampio spazio alle applicazioni delle TLC, in ambiti come quelli dell energia elettrica, dei trasporti, etc., all interno di vari insegnamenti. 7

8 5. I ruoli dell ingegnere delle TLC: da progettista a manager per non parlare del ricercatore Nell ambito di questo panorama industriale e senza ambizione di esaustività, un ingegnere delle TLC può essere chiamato ad assumere vari ruoli, per pochi anni di attività o per l intera carriera. Il primo impiego è frequentemente orientato al progetto di architetture hardware, di firmware, middleware o software. Il progettista lavora su commessa interna all azienda, sempre più frequentemente in gruppo, e sviluppa entro tempi determinati il proprio lavoro a partire da specifiche imposte dal committente. In grandi realtà aziendali può essere chiamato a ricoprire ruoli diversi (da progettista hardware a middleware a software) cambiando molto frequentemente. La flessibilità è una caratteristica importantissima in questo senso, quanto le capacità di adattamento relazionale. La funzione del progettista è fortemente orientata alla sintesi di elementi, sottosistemi, che una volta integrati soddisfino le specifiche del sistema. Il progettista opera con tempi certi e tende a operare in un contesto metodologicamente definito da procedure algoritmiche standard. Il system integrator è colui che integra sottosistemi realizzati dai progettisti per creare funzionalità di più alto livello. Il ruolo richiede sia capacità di sintesi sia di analisi quando il system integrator deve certificare il soddisfacimento delle specifiche ed eventualmente risolvere problemi d integrazione tra i sottosistemi. Si tratta di un ruolo che solitamente richiede esperienze pregresse a livello di progetto. Il system manager osserva il sistema complessivo e affronta la problematica della risposta alle esigenze del committente nel senso più generale, benché ancora a livello tecnico, osservando tutte le caratteristiche del risultato progettuale o del sistema nella fase di funzionamento: prestazioni, funzionalità, costi, dimensioni, certificazioni, etc. Il ruolo richiede abilità di problem solving, quindi prima di tutto capacità di analisi. Il project manager applica le proprie competenze tecniche alla gestione di un progetto finalizzato alla realizzazione di un prototipo o un prodotto. Il project manager deve possedere oltre a competenze tecniche anche capacità organizzative, attenzione al metodo oltre che al risultato, deve saper incentivare il progettista, sostenerlo e controllarlo; inoltre gestisce risorse, umane e finanziarie, mediante strumenti appositi di gestione progettuale. Il product manager segue lo sviluppo di un prodotto, dalla sua ideazione alla definizione delle specifiche, alla sua realizzazione fino alla messa sul mercato. Dunque deve essere dotato di grandi capacità relazionali, dovendo interagire con il cliente, con progettisti, legali, amministrativi ed esperti di marketing, tenendo anche conto di aspetti normativi, economici, finanziari. Il Chief Technology Officer (CTO) dirige, con scelte tecniche, una azienda o il reparto di ricerca e sviluppo, determinandone le strategie. Deve possedere capacità gestionali, che tuttavia sarebbero inutili senza competenze tecniche acquisite mediante l apprendistato come progettista o system manager. Un percorso attraverso alcuni di questi ruoli, tipico dell ingegnere delle TLC, richiede dunque un giusto equilibrio tra capacità di analisi e di sintesi, tra la disponibilità di affrontare un problema tecnico approfondito con approccio flessibile e spesso euristico e il rigore metodologico imposto da procedure standard. Richiede, oltre a forti competenze specialistiche, molte capacità trasversali (la capacità di lavoro in gruppo, di buona comunicazione, di gestione delle risorse, di ottimizzazione di metodo, etc.). Un discorso a parte lo merita il ruolo dell ingegnere delle TLC come ricercatore scientifico. L eccellenza scientifica dei molti gruppi di ricerca dell Università di Bologna che sostengono il Corso di Studio stimola 8

9 molti laureati a intraprendere il III ciclo Universitario (il dottorato di ricerca) che va inteso non come l inserimento nella carriera accademica, bensì come la naturale prosecuzione degli studi per coloro che ambiscono ad una specializzazione delle proprie conoscenze nel settore delle TLC o alla professione del ricercatore scientifico. Il valore aggiunto dal punto di vista professionale di tale attività, sviluppata anche nell ambito di progetti di ricerca che coinvolgono industrie nazionali o estere o progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea, può essere sintetizzato nella capacità di sviluppare un progetto di ricerca in modo autonomo, imparando a conoscerne tutte le fasi, dal concepimento allo sviluppo alla realizzazione. Del valore di questa esperienza le industrie sono ormai consapevoli e assumono dottori di ricerca anche riconoscendone a livello di anzianità il tempo trascorso per conseguire il titolo. 9

10 6. La preparazione dell ingegnere delle TLC offerta dal Corso di Studio Una volta delineato il quadro di riferimento del mondo del lavoro è importante mettere in evidenza come il Corso di Studio ha ritenuto di organizzarsi per offrire risposte valide a tutte le situazioni e i problemi accennati partendo da alcuni concetti base, legati da uno stretto rapporto: scienza, tecnica e tecnologia. Tecnica è l insieme delle conoscenze che consentono di saper fare. La tecnologia è l insieme degli approcci che consentono l utile realizzazione della tecnica. Un ingegnere è, prima di ogni cosa, un esperto di tecnologia. Il che significa che ogni approccio finalizzato a un buon risultato tecnico deve far parte del bagaglio culturale dell ingegnere. Il metodo scientifico impone altri paradigmi. Ad esempio, ogni conoscenza deve essere sottoposta a test di falsificabilità, il che impone una descrizione di ogni processo o risultato scientifico in termini ripetibili. Ciò che caratterizza il rigore scientifico, dunque, non è il metodo con cui la conoscenza è generata (euristico, o teorico- matematico, per simulazione o mediante approccio sperimentale, etc.), ma quello con il quale la scoperta è descritta per renderla ripetibile o falsificabile. Pur demandando al III ciclo Universitario il compito di formare la giusta cultura del ricercatore scientifico, spetta al Corso di Laurea Magistrale fornire al laureato gli elementi per definire il proprio interesse e misurare la propria predisposizione verso la ricerca scientifica. Un approccio scientifico a tutte le discipline specialistiche risulterebbe oneroso, ma alcune di queste si prestano meglio di altre, nell ambito del piano di studio, per una illustrazione con metodo scientifico. Queste ultime vengono quindi talvolta impartite con tale tipo di approccio, ovvero illustrando i metodi con cui le conoscenze sono state generate, descrivendo le stesse con il rigore imposto dalla scienza e ambendo costantemente alla generalità dei risultati. Le nozioni (architetture, protocolli e standard di comunicazione, tecniche trasmissive, etc) impartite dal corso di studio diverranno obsolete nell ambito di dieci anni, a causa dell evolvere delle tecniche delle TLC: cioè dopo il primo quarto dell attività lavorativa del laureato. Per questo motivo il metodo è più importante delle nozioni. Il metodo rappresenta la struttura portante del sistema di competenze acquisite durante il percorso formativo e perfezionate nell attività professionale. I metodi di lavoro propri dei diversi ruoli spaziano dall impiego di strumenti di calcolo complessi che implementano leggi generali e le applicano a casi specifici, simulazioni che utilizzano modelli per la descrizione semplificata della realtà, fino ad approcci interamente sperimentali o euristici. Il Corso di Studio deve fornire gli strumenti perché il laureato abbia preso conoscenza di ciascuna di tali metodologie di lavoro. E necessario un buon rapporto tra metodo induttivo e deduttivo. L approccio induttivo, che la filosofia moderna ha relegato al ruolo di non- scienza, forma una mente creativa, stimola l intuizione, che risulta nella pratica del lavoro dell ingegnere delle TLC spesso lo strumento più efficace ed incontrollabile per l innovazione tecnologica. L induzione inoltre stimola verso l invenzione e sensibilizza nei confronti del ruolo svolto dalla sperimentazione. La deduzione d altra parte forma una mente rigorosa, avvezza alle procedure algoritmiche. Benché l approccio deduttivo di per sé non crei nuova conoscenza, dalle ipotesi (comunque ed assiomaticamente stabilite) impone le conclusioni con rigore scientifico. Dal punto di vista del corso di studio è evidente che si richiede dunque un giusto equilibrio tra insegnamenti che fanno ampio uso di tecniche teorico- matematiche per la modellizzazione dei fenomeni e dei sistemi, e altri più orientati all esperienza di laboratorio. 10

11 Sono ugualmente necessarie buone capacità di sintesi e di analisi. L analisi è uno strumento efficace per il problem solving. La sintesi è lo strumento necessario per l efficace progettazione. Il Corso di Studio deve impartire insegnamenti che si rivolgano sia all analisi sia alla sintesi dei sistemi. Lo studente deve inoltre essere esposto ad argomenti che lo spingano ad andare oltre lo studio delle nozioni e delle metodologie proposte, tentando di intravedere l impiego di tali nozioni e metodologie nell ambito industriale, adottando tecniche che stimolano alla creatività ed alla innovazione tecnologica. Lo studente deve terminare il Corso di Studio con grande consapevolezza di sé, delle proprie conoscenze e attitudini, nonché delle opportunità del mercato del lavoro. Gli insegnamenti del piano di studio proposto, seppur nel rispetto del principio che il metodo offra una cultura più duratura delle nozioni, nel loro complesso impartiscono conoscenze relative a specifici sistemi e tecnologie delle comunicazioni di attuale e futuro impatto industriale: il GSM, UMTS, il 4G, WiMAX, il WiFi, i sistemi per il broadcasting DVB- T, per la trasmissione a breve raggio (Zigbee, Bluetooth), etc. I due diagrammi che seguono (DIDA: Deductive/Inductive, Design/Analysis) rappresentano schematicamente per i due curricula (IT e CN2S) gli insegnamenti (ogni punto) offerti nel Corso di Studio mettendone in evidenza non solo il loro approccio Analisi/Progetto rispetto agli argomenti trattati ma anche l approccio induttivo/deduttivo che viene utilizzato per illustrare gli argomenti. CN2S IT 11

12 7. Il piano di studio in sintesi Il piano di studio proposto tenta di coniugare tutti gli aspetti discussi nelle pagine precedenti. Il Corso di Studio propone due percorsi: uno in lingua italiana e uno interamente in lingua inglese (il CN2S). Il curriculum in lingua italiana è più orientato ai dispositivi, ai sistemi e ai segnali. Il CN2S più alle reti e ai servizi. Tuttavia la differenza più marcata tra i due percorsi, a parte la lingua, è dettata dalla diversa provenienza degli studenti. Il curriculum in lingua italiana è pensato per studenti che hanno conseguito un titolo di Laurea in Ingegneria delle TLC (o simile) presso un Università italiana. Il soddisfacimento di minimi requisiti curriculari è verificato con buona precisione all atto dell ammissione e ciò consente agli studenti di fruire di contenuti avanzati nelle discipline di Campi Elettromagnetici e di Telecomunicazioni, che fanno leva su conoscenze acquisite certamente durante il percorso di I livello. Gli insegnamenti obbligatori affrontano discipline specialistiche relative alla propagazione wireless, ai sistemi ottici, ai sistemi d antenna (che rappresentano l applicazione più avanzata in questo piano di studio della teoria dei Campi Elettromagnetici), all elaborazione dei segnali ed alla trasmissione numerica, al progetto delle reti. Il piano di studio è arricchito da un ciclo di seminari offerti da numerosi rappresentanti del mondo industriale che hanno lo scopo di illustrare le realtà del mondo del lavoro e di incentivare lo studente ad acquisire le conoscenze trasversali. Il curriculum internazionale si rivolge invece, oltre che a studenti italiani, a titolari di B. Sc. provenienti da tutte le parti del mondo, per i quali la verifica del soddisfacimento di precisi requisiti curriculari può essere determinata con maggiore difficoltà. Il Consiglio ha però deciso di offrire questo percorso anche a titolari di B. Sc. che non sono strettamente di TLC (ad esempio, in Computer Science, o Electrical Eningeering). Il piano di studio deve quindi necessariamente tenere conto della eterogeneità di provenienza, delle difficoltà linguistiche e di adattamento degli studenti stranieri. I contenuti impartiti saranno quindi più orientati alle conoscenze fondamentali, demandando al III ciclo l approfondimento e la specializzazione. Gli insegnamenti obbligatori affrontano discipline specialistiche relative alla propagazione wireless, all ottica (che rappresenta l applicazione più avanzata in questo piano di studio della teoria dei Campi Elettromagnetici), all elaborazione dei segnali, al progetto delle reti radio ed ottiche. Il piano di studio è arricchito da un ciclo di seminari offerti da docenti stranieri che illustrano i trend della ricerca scientifica nelle TLC e da un insegnamento che ha lo scopo di incentivare lo studente ad acquisire le conoscenze trasversali in materia di creatività ed innovazione. In aggiunta alle caratteristiche sopra descritte, all interno di entrambi i curricula: Sono impartiti insegnamenti di elettronica ed informatica per rafforzare la conoscenza delle materie in ambito affine. Lo studente può personalizzare ampiamente il proprio percorso scegliendo corsi in lingua italiana o inglese, al secondo anno. Mentre gli insegnamenti di Campi Elettromagnetici sono fortemente basati su approcci deduttivi, sia orientati all analisi sia alla sintesi dei sistemi studiati, quelli più propriamente di Telecomunicazioni alternano approcci deduttivi ad altri più induttivi, ancora rivolgendosi a tecniche di analisi e di sintesi. Vengono assegnati 24 CFU (circa cinque- sei mesi di lavoro) all attività di Tesi, che impone allo studente di affrontare individualmente una tematica specialistica, di risolvere problemi non risolti e di produrre risultati originali. 12

13 8. Le abilità dell ingegnere (delle TLC) nel XXI secolo. Le sezioni precedenti in qualche modo delineano quali siano le abilità che deve conseguire, possibilmente già durante il percorso formativo Universitario, l ingegnere delle TLC (benché le considerazioni si applichino in realtà a qualsiasi ingegnere). L ABET, istituzione che negli US da molti anni accredita i programmi formativi dei corsi di studio a carattere tecnico- scientifico, ha definito la lista di tali abilità, che è qui sotto riportata con lievi emendamenti. L ingegnere (delle TLC) nel XXI secolo deve essere: 1. abile ad applicare conoscenze di matematica, fisica ed ingegneria 2. abile a condurre esperimenti 3. abile nel progetto di sistemi 4. abile ad identificare e risolvere problemi 5. abile nell uso degli strumenti di ingegneria moderni 6. abile ad agire in contesti multidisciplinari 7. abile a comunicare efficacemente (nella lingua madre ed in inglese) 8. disponibile al lavoro di gruppo 9. conscio delle responsabilità etiche e professionali 10. conscio del contesto sociale ed industriale 11. aperto alla formazione continua 12. capace di orientarsi al breve, medio, e al lungo termine 13. propenso alla creatività ed all innovazione Il piano di studio prospettato per l A.A prevede attività formative che, nel loro insieme, hanno l obiettivo di stimolarne lo sviluppo e conferire tali abilità al laureato. Le prime cinque abilità della lista, più a carattere disciplinare, sono conseguite al termine del percorso formativo grazie alle diverse caratteristiche dei singoli insegnamenti specialistici di Campi elettromagnetici e Telecomunicazioni e relativi alle materie affini. L insegnamento de l ingegnere delle TLC in azienda ambisce a fornire gli elementi per stimolare allo sviluppo delle abilità di comunicazione, di team working, per rendere il laureato conscio del contesto sociale ed industriale. L insegnamento di Trends in Communications orienta gli studenti verso orizzonti temporali di medio- lungo termine. L insegnamento di Creativity and Innovation è dedicato allo sviluppo delle abilità legate alla creatività e innovazione. Agli altri aspetti, più legati allo sviluppo della persona, provvede il naturale sviluppo umano dello studente ma anche il rapporto personale con i docenti, aspetto spesso sottovalutato ma in realtà fondamentale. Un rapporto rispettoso e costruttivo con chi insegna educa ad esempio al rapporto con i futuri colleghi di lavoro preparando all interazione personale, alla discussione, alla difesa e alla proposta di idee. 13

14 9. Conclusioni Il piano di studio deve offrirsi come strumento per l efficiente ed efficace realizzazione del rapporto tra studente e docente, finalizzato all inserimento del laureato in un impiego di soddisfazione. Ma l azione del piano di studio non può esaurirsi con il primo impiego: gli strumenti e i metodi impartiti devono avere una valenza che rappresenti la vera ricchezza culturale per l ingegnere delle TLC che durante la carriera professionale potrà ambire a ricoprire ruoli molto diversificati. Lo studente è una risorsa, da valorizzare, arricchire e utilizzare al meglio delle sue potenzialità. Lo scopo del Corso di Studio è di formare tale risorsa con giusto equilibrio tra l esigenza di offrire le nozioni e i metodi e il rispetto di principi di efficienza. La disciplina delle TLC è intrinsecamente complessa, perché richiede competenze sia al livello di dispositivo sia di rete, estremamente eterogenee. Lo studente deve impegnarsi con serietà, dedizione e passione. L ingegnere delle TLC è una figura professionale di alto rilievo che deve essere dotata di molteplici abilità, sia legate alle competenze disciplinari, sia alle attitudini trasversali. Il piano di studio proposto ha finalità che varcano i confini regionali e nazionali; i due curricula differiscono per la lingua, le tematiche, l approfondimento, ma non per l attenzione ad offrire agli studenti le competenze specialistiche, affini e trasversali, e per la cura nel rappresentare i diversi aspetti metodologici propri dell attività dell ingegnere delle TLC. 14

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