Camera di commercio di Torino
|
|
- Anna Vitale
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sportello Tutela Proprietà industriale della Creare e innovare consapevolmente Orientamento pratico agli incontri con i consulenti in PI
2 Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino Comitato di redazione: Mario Aprà, Mariella Caramelli, Fabio D Angelo, Silvia Lazzarotto, Gian Giuseppe Masciopinto, Cristina Rolando, Alessandra Romeo, Mariangela Ravasenga e Loredana Zellada. Si ringrazia Luciano Bosotti. Copyright Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino Edizione Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino ISBN Coordinamento editoriale: Settore Proprietà Industriale Centro PATLIB, Camera di commercio di Torino Coordinamento grafico: Settore Comunicazione esterna Ideazione grafica: Tribeka Comunicazione srl Stampa: AGIT Subalpina srl, settembre 2009 La presente Guida, redatta a cura di consulenti in Proprietà industriale, è stata realizzata gratuitamente, allo scopo di fornire all utenza dello Sportello di Proprietà industriale Centro PATLIB della Camera di Commercio di Torino, che della guida è promotrice, uno strumento di orientamento nella complessa materia della PI. In considerazione della sua finalità, i diversi argomenti, di carattere teorico e pratico, sono trattati per linee generali ed essenziali, con specifico riguardo alla giurisdizione italiana e, per brevi cenni, alle giurisdizioni estere, in particolare in base alle convenzioni internazionali. La Guida è stata realizzata con la massima accuratezza ed attenzione, senza pretesa, tuttavia, di completezza, tenuto conto della complessità della materia trattata. Le informazioni legali contenute in questa Guida sono, quindi, di natura generale non esaustiva e sono fornite esclusivamente a scopo divulgativo ed orientativo. I contenuti della Guida non possono pertanto sostituire il parere legale di un professionista abilitato, che dovrebbe essere consultato in merito ad ogni specifico caso. Né gli autori né la possono essere ritenuti responsabili per eventuali usi inappropriati od illeciti dei contenuti di questa Guida, in contrasto con le finalità qui espressamente dichiarate, né per qualsiasi tipo di danno conseguente a tali eventuali usi inappropriati od illeciti. Questa pubblicazione è protetta in base alla normativa in materia di diritto d autore e tutti i diritti sono riservati alla Camera di Commercio di Torino. Ne è vietata la riproduzione totale o parziale, senza espressa approvazione preventiva della proprietaria dei diritti. I marchi e gli altri segni distintivi rappresentati nella Guida sono proprietà esclusiva dei rispettivi titolari.
3 Indice Presentazione della Guida Introduzione Cos è la Proprietà industriale Cos è lo Sportello Tutela Proprietà industriale Il Settore Proprietà industriale Centro PATLIB della Camera di commercio di Torino Avvertenze per l uso della Guida Capitolo primo Il valore e l impatto della proprietà industriale sull attività d impresa: il diritto di privativa e la sua tutela 1.1 Come gestire lo sviluppo tecnologico della propria impresa In quali modi è possibile ottenere le tecnologie? La tecnologia che si intende adottare è lecitamente utilizzabile? Come si può verificare l esistenza di diritti di terzi? Come si può tutelare la propria tecnologia e/o i propri prodotti? Quali sono i vantaggi della tutela brevettuale? Come gestire l immagine commerciale della propria impresa Come si può tutelare l immagine commerciale e la comunicazione d impresa? Quali sono i vantaggi di una tutela efficace dell immagine commerciale e della comunicazione d impresa?
4 Indice Capitolo secondo I brevetti per invenzione e per modello d utilità 2.1 Definizioni Esclusioni dalla protezione brevettuale Come si protegge un brevetto in Italia Requisiti formali di una domanda di brevetto Requisiti sostanziali dell oggetto di una domanda di brevetto Esame della domanda e concessione del brevetto richiesto La ricerca di anteriorità La tutela. Procedura delle domande di brevetto Le vicende di un brevetto o domanda di brevetto successive al deposito. 55 Capitolo terzo I marchi 3.1 Definizioni Registrazione ed esclusione dalla registrazione: impedimenti assoluti e impedimenti relativi Le ricerche ed i depositi Le ricerche di anteriorità Il deposito della domanda di registrazione di marchio Il marchio internazionale Il marchio comunitario La tutela Le vicende del marchio dopo il suo deposito Capitolo quarto I modelli ed i disegni industriali 4.1 Definizioni Requisiti Registrazione ed esclusione della registrazione
5 Indice 4.3 Le ricerche e i depositi Le ricerche di anteriorità Il deposito della domanda di registrazione per disegno o modello Il modello internazionale Il modello comunitario La tutela Le vicende del modello industriale e design dopo il deposito Capitolo quinto Altri segni distintivi: domini, ragioni sociali, nomi commerciali e insegne 5.1 Nomi commerciali, ragioni sociali e insegne Nomi a dominio Capitolo sesto Il trasferimento dei diritti di proprietà industriale e le modifiche del titolare 6.1 Le modifiche del titolare I trasferimenti: cessioni, pegni, successioni, sentenze e altre fattispecie traslative Le cessioni Le licenze Capitolo settimo Il diritto d autore 7.1 Il diritto d autore e la proprietà intellettuale Il diritto d autore e il software Riferimenti normativi Sitografia
6
7 Presentazione della Guida Al termine brevetto si associa nel senso comune un idea generica di genialità, originalità e intuizione, spesso individuale. Per chi opera in questo campo e per tutte le imprese che investono in ricerca e sviluppo, il concetto di brevetto è invece legato ad un percorso più ampio e articolato, che coinvolge tutte le funzioni aziendali, dall ideazione alla produzione fino alla vendita. In questo lungo cammino, l aspetto di tutela e di protezione delle idee è importante fin da subito, perché permette, attraverso utili strumenti, di valutare il posizionamento del proprio prodotto, di monitorare il mercato, di concentrarsi su linee di sviluppo più profittevoli. In questo ambito la Camera di commercio svolge un importante ruolo di consulenza e di accompagnamento dell imprenditore per orientarlo tra le diverse opportunità di tutela: l ente rappresenta non solo e non più, dunque, un semplice sportello di ricezione delle pratiche di deposito, ma un vero e proprio partner dell impresa innovativa. Dal 2007 la ha creato lo Sportello Tutela della Proprietà industriale, un servizio di facile accessibilità, in termini di costi e velocità, e allo stesso tempo estremamente qualificato, grazie alla convenzione con l Ordine dei consulenti in Proprietà industriale: la migliore squadra a disposizione di chi crede nella ricerca non solo come sfruttamento dell idea singola, ma come approccio imprenditoriale continuo. Il servizio in questi anni è cresciuto, arrivando a contare oltre 300 richieste l anno, e si è specializzato, con lo sportello dedicato espressamente al mondo del design, continuando nello stesso tempo a lavorare per la diffusione della cultura brevettuale, attraverso incontri, seminari, proposte formative. 1
8 Presentazione della Guida E cresce anche la squadra dei consulenti; sono tre i nuovi studi che hanno aperto quest anno a Torino e che si sono prontamente aggiunti ai 15 che già collaboravano con lo Sportello. Anche la presente guida è un segno della volontà di proseguire in quest opera importante di accompagnamento rivolto a quelle imprese che vogliono affrontare i mercati con una competitività fatta di innovazione e buone idee. Alessandro Barberis Presidente della 2
9 Introduzione Cos è la Proprietà industriale In base all ordinamento giuridico italiano, la Proprietà industriale (di seguito PI) rappresenta l insieme dei diritti di proprietà attinenti ai beni immateriali di un soggetto o di un impresa, comunemente riconosciuti ed identificati nei marchi e brevetti. La materia della PI è ordinata e disciplinata in base a norme di legge generali e codicistiche comprese nella Costituzione e nei codici civili e penali ed anche da norme speciali, riordinate e trattate nel Codice di PI (di seguito CPI) attualmente in vigore. In dottrina, l espressione PI comprende marchi ed altri segni distintivi come il nome di ditta, l insegna ed il nome a dominio - indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, informazioni aziendali riservate e nuove varietà vegetali. I diritti di PI si acquistano mediante brevettazione, mediante registrazione o negli altri modi previsti dal Codice di PI. La brevettazione e la registrazione hanno quindi carattere di accertamento costitutivo e danno luogo ai cosiddetti titoli di PI. La PI si fonda, quindi, su un insieme complesso di norme, convenzioni e prassi, la cui conoscenza e corretta applicazione possono determinare l affermazione di un attività imprenditoriale, in quanto garantiscono all imprenditore di acquisire e poter sfruttare quel patrimonio di tecnologia e comunicazione essenziale per competere e difendere la posizione dell impresa nel mercato di riferimento (si veda anche Capitolo 1, Il valore e l impatto della PI sull attività d impresa, Il diritto di privativa e la sua tutela). 3
10 Introduzione Cos è lo Sportello Tutela Proprietà industriale Hai avuto un idea che pensi sia innovativa? Non sai a chi rivolgerti? Vuoi avere un opinione professionale di un consulente in PI? Per rispondere a queste ed altre domande è stato istituito presso il Settore Proprietà industriale Centro PATLIB della lo Sportello Tutela Proprietà industriale (di seguito Sportello TPI), un servizio che offre la possibilità di orientare l utenza privata, i liberi professionisti e le PMI nel quadro delle diverse opportunità di tutela della PI con riferimento alle procedure di deposito di invenzioni e modelli di utilità e di registrazione di disegni e modelli e marchi d impresa a livello nazionale, comunitario ed internazionale. Il progetto camerale che ha portato alla nascita dello Sportello, risalente al 2007, è stato realizzato in collaborazione con l Ordine dei consulenti in PI ( che riunisce i professionisti abilitati ad operare nel campo degli strumenti di tutela della PI. La collaborazione è basata su una convenzione che regola organizzazione e funzionamento del servizio. Come si accede al servizio Il servizio, effettuato a titolo gratuito da consulenti in PI in collaborazione ed in presenza di funzionari della, è rivolto a tutti gli utenti per consentire agli stessi di operare scelte informate al momento del primo deposito di domanda brevettuale o della prima registrazione di marchio o modello. L accesso al servizio avviene previo appuntamento, fissato con la Segreteria me- 4
11 Introduzione diante la compilazione di un modulo, sul quale dovrà essere specificato l oggetto delle informazioni richieste. L incontro può essere concordato di persona, via o telefonicamente ed avviene nei locali della, in Via San Francesco da Paola 24, a Torino, indicativamente ogni mercoledì e giovedì mattino. La consulenza non è limitata al solo deposito nazionale, ma è anche rivolta a valutare l opportunità del deposito comunitario o internazionale. Le eventuali ricerche effettuate dal Centro PATLIB prevedono come unico costo le possibili stampe e visure. I risultati delle ricerche fornite dal servizio in oggetto non sono da ritenersi esaustive. Quale servizio è offerto Agli utenti è offerta una prima informazione sotto forma di colloquio della durata indicativa di 30 minuti. Nel corso dell incontro, l utente espone le proprie perplessità ed esigenze di tutela e il consulente fornisce i chiarimenti ed i suggerimenti del caso. Tra i suggerimenti può emergere la necessità di richiedere al Settore Proprietà industriale - Centro PATLIB di effettuare delle ricerche di anteriorità. Il servizio si avvale della collaborazione di consulenti in PI iscritti al relativo Ordine per dare un informazione qualificata e mirata alle effettive necessità degli utenti, che non hanno conoscenze professionali o tecniche in tema di diritto industriale. Il procedimento è riservato: tutta la documentazione consegnata sarà trattata limitatamente a quanto necessario per l organizzazione dell incontro con i consulenti e sarà restituita all utente alla fine dell incontro. I consulenti operano osservando il segreto professionale, di cui all art. 206 del Codice della PI, e non possono utilizzare e divulgare le informazioni ed i dati di cui vengono a conoscenza nello svolgimento delle proprie funzioni. 5
12 Introduzione Perché lo Sportello TPI Il progetto si inserisce nell ambito delle iniziative promosse dall Area Tutela del Mercato e della Fede pubblica camerale ed è volto a diffondere tra imprenditori ed operatori economici un adeguata cultura dell innovazione e della concorrenza, basata sull informazione relativa all uso corretto ed efficace dei diversi strumenti di tutela della PI. Per chi opera lo Sportello TPI Per chiunque desideri ricevere da parte di un consulente in PI un parere gratuito su un argomento specifico relativo a: brevetti d invenzione (incluse le nuove varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori), modelli di utilità, modelli industriali, design, marchi, nomi a dominio, concorrenza sleale, software, diritto d autore, copyright, per la protezione e la difesa di diritti relativi alla innovazione tecnologica e di forma dei prodotti, nonché ai segni distintivi d azienda e/o di prodotti e/o di servizi nel mercato, con particolare riferimento al territorio nazionale e comunitario. Gli studi di consulenza che aderiscono alle attività dello Sportello TPI Tutti gli studi brevettuali di Torino e provincia hanno aderito all iniziativa e forniscono a turno la collaborazione dei rispettivi professionisti sia per quanto attiene alle consulenze allo sportello sia per quanto concerne la realizzazione dei seminari informativi. Gli indirizzi dei singoli studi che collaborano all iniziativa sono reperibili sul sito camerale alla pagina 6
13 Introduzione Perché, come e quando rivolgersi allo Sportello TPI Perché? Per poter acquisire conoscenza della materia della PI ed orientarsi nella scelta delle soluzioni di tutela che essa garantisce. Creatività e innovazione rappresentano, nel mercato dei beni e servizi, un patrimonio intellettuale di grandissimo valore per l imprenditore e per la collettività. Tuttavia, tale patrimonio si concretizza e può essere sfruttato, in termini di progresso economico e sociale, individuale e collettivo, solo a condizione della efficace protezione delle idee e delle informazioni che lo costituiscono. Le possibilità e i modi concreti di protezione di tale patrimonio intellettuale dipendono in larga misura dalla effettiva conoscenza di un sistema complesso di regole di leggi nazionali e convenzioni internazionali sulla PI e, più in generale, sulla Proprietà intellettuale - che rientra nel campo di specializzazione dei consulenti in PI. Grazie all iniziativa promossa dalla, competenza ed esperienza di questi specifici professionisti (anche indicati come mandatari) sono messe gratuitamente a disposizione degli utenti che si rivolgono allo Sportello. Lo Sportello TPI offre, pertanto, a chi intende ottenere e far valere dei diritti di PI e/o intellettuale, una guida affidabile e gratuita per informarsi sulla possibilità e sui modi per tutelare correttamente ed in concreto, una nuova idea tecnica, una creazione di forma innovativa, un segno di comunicazione nel mercato dei beni e servizi. Come? Per il migliore impiego del tempo assegnato, è consigliabile che l utente prepari con cura, prima del colloquio, le sue domande e gli eventuali documenti da presentare al consulente in PI durante l incontro. A tal fine, si raccomanda all utente di leggere con attenzione, come preparazione all incontro, le parti della presente Guida relative agli argomenti che intende trattare durante il colloquio. 7
14 Introduzione All utente che intende porre una questione circa la protezione di un diritto di PI sarà utile presentare al consulente in PI una copia dei documenti che egli intende depositare con la domanda medesima. Potrà così ottenere una informazione più mirata e dettagliata. Quando? Sempre, prima di fare conoscere ad altri il risultato della propria creatività applicata alla innovazione tecnologica e di forma dei prodotti, a nuovi modi di comunicazione nel mercato, così da potere tempestivamente provvedere alla richiesta di una efficace protezione. Inoltre, anche dopo avere richiesto la protezione di un diritto di PI, può essere utile rivolgersi allo Sportello TPI per approfondire uno o più dei molteplici e complessi aspetti che riguardano l ottenimento, la difesa e lo sfruttamento del diritto medesimo, mediante la guida di un consulente in PI. Quali altri servizi offre lo Sportello TPI Lo Sportello TPI nel corso del 2007 ha arricchito il proprio servizio con un ciclo di incontri di formazione a tema sugli strumenti di tutela della PI. Ogni seminario è gratuito ed è tenuto da mandatari operativi in Piemonte. La sede di ogni incontro è il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa, 8 a Torino. Per conoscere le date e gli argomenti dei seminari, programmati annualmente, è possibile consultare il sito Internet camerale all indirizzo Dal 2008, anno in cui Torino è stata World Design Capital, il servizio informativo dello Sportello è articolato in un ulteriore Sportello TPI per i designers. Il servizio offerto rispetta le stesse dinamiche dello sportello originale, ma riguarda in particolare le necessità espresse dai professionisti del mondo del design. 8
15 Introduzione Per informazioni e richieste di appuntamento: Sportello Tutela Proprietà industriale c/o Settore Proprietà industriale Centro PATLIB Via San Francesco da Paola, Torino Tel: Fax: sportello.tpi@to.camcom.it 9
16 Introduzione Il Settore Proprietà industriale Centro PATLIB della Camera di commercio di Torino Per rispondere alle esigenze di aziende e utenti privati che dedicano attenzione e risorse all innovazione tecnologica e alla PI ed estensivamente alla Proprietà intellettuale, la ha istituito servizi specifici tra loro coordinati in un percorso unico a tutela della creatività. L innovatore è così accompagnato, in modo gratuito e con assoluta riservatezza, in un iter che parte dalla ricerca di anteriorità e giunge alla commercializzazione sul mercato, passando per il deposito. A cosa serve effettuare una ricerca di anteriorità Innovare significa investire tempo e denaro in ricerche originali, finalizzate alla creazione di prodotti e procedimenti nuovi, utili e rispondenti alle esigenze di un utenza vasta e varia. Per garantire la novità del proprio lavoro è indispensabile svolgere sempre una ricerca di anteriorità sullo stato dell arte nello specifico settore tecnologico. Otto informazioni tecniche su dieci sono contenute esclusivamente nei brevetti. Per questo l Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) ha creato un network internazionale di Centri di Informazione Brevettuale PATLIB (Patent Library), che raccoglie il patrimonio del sistema documentario brevettuale internazionale. Al suo servizio, banche dati off-line e l archivio on-line Esp@cenet, che concentra in Internet oltre sessanta milioni di documenti brevettuali di tutto il mondo. La è il Centro PATLIB del Piemonte, presso cui i privati cittadini e le aziende possono condurre indagini brevettuali per: monitorare la situazione dei singoli settori tecnologici a livello internazionale risparmiare nel settore della ricerca 10
17 Introduzione identificare le tendenze di evoluzione tecnologica dei mercati per orientare le politiche di ricerca verso nicchie di sviluppo meno battute e proteggere i prodotti da contraffazioni e imitazioni. Dal punto di vista tecnico-giuridico, effettuare una ricerca preventiva permette di: contestare eventuali brevetti o domande di brevetto altrui ritenuti simili ai propri strutturare una politica di tutela brevettuale, depositando marchi o modelli ornamentali ad integrazione del proprio portafoglio brevettuale evitare investimenti economici su prodotti già coperti da brevetto. Di quale documentazione dispone il Centro PATLIB della Camera di commercio di Torino Le banche dati brevettuali off-line disponibili presso il Centro PATLIB del Piemonte sono oltre settanta, complete e tempestivamente aggiornate. Molto ampia è anche la disponibilità di banche dati sui marchi. Gli archivi sono prodotti da enti internazionali accreditati (EPO, UAMI, WIPO, USPTO, JPO) e consentono di effettuare ricerche e consultazioni in inglese, francese o tedesco. Sempre più numerosa e aggiornata è la documentazione monografica e periodica, nazionale e internazionale, relativa a tutti gli strumenti di tutela della PI ed estensivamente della Proprietà intellettuale (brevetti, marchi di fabbrica e marchi collettivi, know how, segreti d azienda, modelli e design, brand, open sources, diritto d autore, nomi a dominio etc.), analizzati sotto il profilo economico e giuridico. L accesso al Centro PATLIB è libero. Le fotocopie e le stampe sono ammesse nel rispetto della vigente normativa sul diritto d autore. Il servizio di reference avanzato è effettuato a titolo gratuito e previo appuntamento. Il prestito non è ammesso. 11
18 Introduzione Quali altri servizi fornisce il Centro PATLIB della Camera di commercio di Torino Il Centro PATLIB è il punto di riferimento brevettuale per il territorio piemontese e valdostano, con help desk presenti presso le altre Camere di commercio. Esso rivolge i propri servizi informativi a tutti coloro che intendono fruirne. Il target di utenza, comunque, è specifico e si compone di PMI, operatori economici, associazioni di categoria, ricercatori e professionisti. In collaborazione con l Ufficio Brevetti dell Università degli Studi di Torino e con quello del Politecnico di Torino, con l Istituto Europeo di Design (IED) e con l Istituto d Arte Applicata e Design (IAAD) svolge da anni seminari di informazione brevettuale rivolti a professori, ricercatori e universitari, presso le singole Facoltà. Organizza, inoltre, corsi, convegni e incontri per PMI, professionisti, associazioni di categoria, il cui calendario annuale è disponibile sul sito camerale. Nel 2005 ha sottoscritto un accordo con Torino Wireless, API Torino, ADI Occidentale Piemonte e Valle d Aosta, Environment Park, Istituto Europeo di Design (IED) e Convey per contribuire ad avvicinare imprese e ricercatori agli strumenti di protezione e di informazione della proprietà intellettuale. A tutte le aziende che ne fanno richiesta fornisce a titolo gratuito il servizio di alerting PatNews, inviando mensilmente per posta elettronica l elenco delle domande brevettuali depositate negli ultimi trenta giorni presso l EPO ed afferenti allo specificoambito d interesse di ogni singolo utente. I progetti speciali: il Premio CAMCOM e la collana di working paper Intellectual Property and Intangibles Per favorire la sensibilizzazione e lo studio sul tema, il Centro PATLIB cura la realizzazione del Premio annuale (Premio CAMCOM) per tesi di laurea dedicate alla proprietà intellettuale e al suo ruolo nella società contemporanea. È inoltre promotore ed editore della collana di working paper 12
19 Introduzione Intellectual Property and Intangibles. La collana approfondisce tutti i temi della proprietà intellettuale, rilevanti per il vantaggio competitivo delle imprese, con particolare riferimento agli strumenti di tutela, alle innovazioni nei settori emergenti e ai loro modelli di business e distribuzione. Le collaborazioni L Osservatorio provinciale sulla contraffazione. Dal 2008, su richiesta della Prefettura torinese, il Settore è Osservatorio provinciale sulla contraffazione. L Osservatorio è nato per definire nuove e più incisive iniziative per il contrasto del fenomeno del commercio delle merci contraffatte tendenti ad informare i cittadini ed a scoraggiarne l acquisto, ha un Comitato di Indirizzo, ai cui lavori partecipano tutte le Istituzioni e le Associazioni di categoria operative sul territorio e presta particolare attenzione al ruolo e alla tutela del consumatore, svolgendo un attività che analizza il fenomeno della contraffazione, con l intenzione di far emergere le problematiche connesse a settori di particolare rilievo economico e sociale a livello locale, quali i giocattoli, i farmaci, i pezzi di ricambio di auto e aerei, gli oggetti e gli strumenti per la casa e il design. Il tema approfondito nel 2009 è la contraffazione alimentare. L IP Finance Institute. La collabora con il Politecnico di Torino al progetto del centro di ricerca IP Finance Institute, sorto per valorizzare il patrimonio di PI, e più estensivamente della Proprietà intellettuale, delle PMI piemontesi e per sviluppare e diffondere le potenzialità d uso di tali asset immateriali in operazioni industriali e finanziarie, a sostegno dello sviluppo d impresa. L Istituto si candida a diventare primario centro di competenza in Europa sul tema, promovendo e coordinando attività di ricerca, comunicazione e cooperazione con istituzioni finanziarie, grandi aziende, PMI, università, associazioni di categoria e professionali, governo e Pubbliche Amministrazioni. 13
20 Introduzione Annualmente il centro di ricerca analizzerà settori tecnici e produttivi differenti. Le attività editoriali e di formazione Nel 2007 il Settore ha curato la pubblicazione del volume Il valore del brand, seguito nel 2008 dal libro Il valore del packaging. Le due opere editoriali sono una sorta di affresco della nostra epoca, che abbraccia visivamente i decenni più significativi della storia industriale italiana e che, attraverso segni, logos, campagne pubblicitarie riemersi dagli archivi aziendali nell uno e le strategie commerciali espresse anche dal packaging nell altro, evidenzia il filo conduttore della comunicazione d impresa che ha accompagnato lo sviluppo socio-economico del territorio subalpino. Nel 2008 è iniziata la collaborazione con Convey S.r.l. per la realizzazione della Guida Convey ItaliaOggi sul tema della difesa e della valorizzazione del design industriale, proseguita nel 2009 con la guida sulla tutela della PI in 12 Paesi del Nord e Sud America e dell Africa mediterranea La convenzione sottoscritta con Convey comprende anche il patrocinio del Master Operativo in Proprietà Intellettuale e lotta alla contraffazione: il Centro PATLIB fornisce all iniziativa una collaborazione scientifica alla didattica e lo stanziamento di due borse di studio. Dal 2009 il MOPI si tiene a Torino presso il Centro di Formazione camerale. Il deposito nazionale e internazionale Le domande di brevetti, modelli e marchi nazionali e di marchi internazionali possono essere depositate presso il Settore Proprietà industriale Centro PATLIB camerale direttamente oppure tramite un consulente in materia brevettuale regolarmente iscritto all Albo nazionale dei mandatari o, anche, da un avvocato iscritto all Albo. La concessione di tutte le privative nazionali, per mantenere in vita ognuna delle quali è necessario versare anticipatamente tasse specifiche, compete all Ufficio Italiano Brevetti e Marchi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Anche per il deposito dei brevetti europei e delle domande di brevetto interna- 14
21 Introduzione zionali (PCT) ci si rivolge direttamente all Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che fa da tramite presso l EPO. L Ufficio per l Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) è il destinatario delle domande di marchio e modello comunitario. Presso il Settore Proprietà industriale Centro PATLIB vanno depositate le traduzioni del testo e delle rivendicazioni dei brevetti europei e successivamente pagate le tasse per il loro mantenimento in vita. L innovazione incontra il mercato Dal momento del deposito, è indispensabile che decorrano almeno novanta giorni prima che la domanda di brevetto nazionale possa essere resa pubblica. Successivamente, gli inventori potranno rivolgersi al Settore Innovazione Tecnologica della Camera di commercio per cercare partner stranieri e realizzare cooperazioni tecniche o accordi di produzione, per dare in licenza il brevetto, sfruttare commercialmente il trovato e per offrire o ricercare tecnologie a livello internazionale attraverso la rete Innovation Relay Centre. Il Settore Europa e Imprese può, invece, fornire informazioni sulla legislazione comunitaria e la sua applicazione in Italia e negli altri Paesi europei e assistere nella ricerca dei programmi comunitari di finanziamento di interesse delle PMI. Tutti gli inventori potranno, inoltre, rivolgersi in qualunque momento al Centro PA- TLIB per effettuare ulteriori ricerche di mercato, monitorando nel tempo i singoli settori produttivi e mantenendosi aggiornati sulle evoluzioni dei rispettivi ambiti di interesse. Per informazioni: Settore Proprietà industriale Centro PATLIB Via San Francesco da Paola Torino 15
22 Introduzione Tel /2/3/4/ Fax Apertura al pubblico per depositi: lun - ven per informazioni, ricerche, ritiro attestati: lun - ven lun - gio
23 Introduzione Avvertenze per l uso della Guida A cosa serve La Guida serve, innanzitutto, a preparare l incontro allo Sportello TPI con un consulente in PI. È utile, a questo fine, che l utente legga attentamente, prima dell incontro, la parte della Guida che riguarda il tema, che poi egli tratterà personalmente con ii suo interlocutore tecnico. Essa serve, inoltre, durante il colloquio allo Sportello con un consulente in PI, per annotare le questioni più rilevanti trattate, in modo da avere un testo di riferimento chiaro anche dopo l incontro. È un manuale per il fai-da-te? No: è uno strumento di lavoro per chi intende tutelare una innovazione avvalendosi dell aiuto fornito, presso lo Sportello TPI, dai consulenti in PI di Torino, che vi prestano la loro consulenza gratuita. L incontro con un consulente in PI presso lo Sportello TPI e la lettura della Guida servono a orientare l utente, che potrà rendersi consapevole dei passi da intraprendere per una efficace tutela di una innovazione o di un opera creativa e dei diversi gradi di difficoltà di tali passi. Quali sono le conoscenze che l utente dello Sportello TPI deve avere per tutelare efficacemente un titolo di PI L imprenditore o l inventore possiede una visione di carattere prevalentemente tecnico-commerciale della sua innovazione; per ottenere la tutela della stessa egli deve, 17
24 Introduzione però, affrontare una dimensione più strettamente legale, tenendo presente quanto previsto dalla normativa in materia di diritto industriale. Come può l imprenditore o l inventore affrontare questa complessa dimensione legale Questo cambio di dimensione può essere portato a termine con successo solo avendo presenti le seguenti condizioni che costituiscono le linee guida per una corretta ed adeguata tutela dei beni immateriali disciplinati dal diritto industriale: a) conoscere in modo approfondito non solo il mercato in cui si opera, ma anche i diritti di PI attivati dai concorrenti; b) individuare quali siano gli elementi che caratterizzano i propri prodotti rispetto a quelli presenti sul mercato; c) stabilire la miglior strategia di tutela per valorizzare i suddetti elementi caratterizzanti; d) intervenire nella procedura di registrazione o concessione dei diritti di esclusiva richiesti per rendere questi ultimi più adeguati ai requisiti normativi e alle esigenze di tutela sul mercato; e) monitorare le attività dei concorrenti sia dal punto di vista più squisitamente commerciale sia da quello delle protezioni attivate (depositi di nuove domande di brevetto, di marchio, di modelli, ecc.) per evitare qualsivoglia interferenza con i propri diritti di esclusiva; f) attivarsi in caso di violazione dei propri diritti per bloccare eventuali attività illecite nel minor tempo possibile e con la massima efficacia. Quali sono le principali procedure da svolgere per la tutela di un titolo di PI a) La ricerca Prima fra tutte è l ottenimento di informazioni circa le conoscenze di dominio pub- 18
25 Introduzione blico e gli eventuali diritti di esclusiva posseduti da terzi. Ciò richiede l effettuazione di ricerche, spesso assai complesse, su banche dati altamente specializzate, in cui non solo sono reperibili i documenti depositati, ma anche il loro status (domanda in fase di esame, titolo concesso, scaduto, abbandonato ecc.). A tal proposito, è importante sottolineare come una ricerca superficiale condotta, ad esempio, tramite una semplice combinazione di parole chiave su banche dati che offrono possibilità limitate di interrogazione, possa portare a considerazioni errate sia relativamente alla libertà di produrre e commercializzare i propri prodotti sia relativamente alle modalità di tutela. Inoltre, la stessa interrogazione delle banche dati non può prescindere da una conoscenza approfondita delle tecniche di preparazione dei documenti di deposito, al fine di adottare una corretta strategia di ricerca. b) Il deposito È l atto con cui viene formalmente richiesta la protezione di un titolo di PI. Anche il deposito di un titolo di PI la cui esclusiva sia stata formulata in modo inadeguato, senza, quindi, le necessarie conoscenze tecnico-legali, può portare a conseguenze inaspettate, che possono andare oltre il mancato ottenimento dei diritti desiderati (con conseguente impossibilità di agire contro eventuali contraffattori), scatenando, in talune situazioni, addirittura delle controversie. Si pensi, ad esempio, al caso in cui il testo di un brevetto mal formulato, che determina una tutela nulla o, quanto meno, assai ridotta, diventi una sorta di autodenuncia pubblica, in quanto le caratteristiche del prodotto o macchinario in esso contenute siano ritenute in contraffazione di un brevetto di cui si ignorava l esistenza. Oppure, si consideri il caso in cui, a seguito di una ricerca non accurata, si depositi un marchio in conflitto con marchi anteriori simili depositati per prodotti identici o affini: ciò potrebbe scatenare la reazione del titolare di tale marchio, comportando eventualmente l instaurazione di un procedimento legale davanti al Tribunale. 19
26 Introduzione c) Le procedure successive al deposito Inoltre, partendo dal presupposto che il deposito della domanda, di brevetto, marchio, modello, ecc. non costituisce la fase conclusiva della complessa attività di gestione dei titoli di PI, ma solo uno dei tasselli fondamentali, si rende normalmente necessario effettuare degli interventi nel corso della procedura di registrazione presso le divisioni di esame dei vari Paesi in cui i suddetti titoli sono stati depositati. Ciò può accadere nelle ipotesi in cui le varie Autorità competenti emettano dei rilievi contenenti obiezioni sostanziali o formali circa i requisiti di validità dei titoli depositati. In tutti questi casi, il titolare del diritto di esclusiva (brevetto, marchio, modello, ecc) è tenuto a rispondere nei tempi concessi dall ufficio competente, pena il rifiuto definitivo dello stesso, con la conseguente perdita di qualsivoglia diritto. d) La sorveglianza dopo il deposito e la concessione del diritto di esclusiva Per il mantenimento in vita della privativa occorre, ad esempio, pagare entro termini perentori delle tasse di mantenimento o rinnovo, pena la decadenza. Quali sono le possibili conseguenze di uno scorretto o inadeguato svolgimento delle procedure per la tutela di un titolo di PI La perdita totale o parziale del diritto che si intendeva tutelare. Risulta, quindi, evidente come sia necessaria un attività attenta e consapevole in tutte le fasi del processo di tutela, prima e dopo il deposito. Come si possono ovviare gli inconvenienti propri del fai-da-te. La figura del consulente in PI Avere familiarità con la materia della PI è sicuramente utile, ma non sufficiente. Indispensabile è, invece, farsi affiancare da una sorta di personal trainer, qual- 20
27 Introduzione cuno che, grazie a specifiche competenze e conoscenze tecniche, legali ed altresì costante esperienza sul campo, sia in grado di supportare il singolo o l azienda, nella protezione del proprio patrimonio immateriale: il consulente in PI (anche noto come mandatario abilitato). Questo professionista, regolarmente iscritto al relativo Ordine (per maggiori dettagli si veda anche in questo Capitolo La rappresentanza e l Ordine dei consulenti in PI), svolge, nella creazione e nella gestione della PI di un azienda o di un singolo imprenditore, un attività analoga a quella svolta da un ingegnere o un architetto a cui viene affidata la costruzione di un abitazione: valuta le esigenze dell azienda ed i suoi obiettivi, prospettando le diverse soluzioni possibili e le eventuali criticità ad esse connesse; analizza i risultati delle ricerche di anteriorità sulla base della propria specifica competenza professionale, mettendo in luce aspetti dei risultati che potrebbero sfuggire a occhi profani e che possono essere determinanti nella scelta di se, cosa e dove brevettare o registrare; redige le pratiche per la richiesta dei brevetti e delle registrazioni in maniera da assicurare all azienda la miglior protezione possibile in caso di contraffazione; mette in campo le proprie specifiche conoscenze per fronteggiare le sempre possibili (ma non sempre prevedibili) difficoltà che possono emergere nelle fasi di esame, durante le quali talvolta è richiesta la redazione di atti scritti molto spesso in una lingua straniera a contenuto tecnico-giuridico in risposta a contestazioni o richieste di chiarimenti degli Uffici Brevetti dei Paesi in cui è stato richiesto un brevetto o una registrazione; sorveglia le scadenze relative agli adempimenti necessari per acquisire e/o mantenere in vita il diritto acquisito (pagamento tasse di registrazione, annualità, tasse di rinnovo); informa l azienda circa le eventuali novità legislative che possono richiedere al titolare di una privativa un attività ulteriore o diversa da quella inizialmente prevista per mantenere in vita la privativa stessa. Ultimo, ma non meno importante, il consulente in PI è tenuto per legge al segreto pro- 21
28 Introduzione fessionale: aspetto, questo, di grande rilevanza, soprattutto nella fase che precede il deposito di una domanda di brevetto, i cui effetti possono essere vanificati in caso di predivulgazione dell invenzione oggetto del brevetto stesso da parte di qualsiasi soggetto. Lo Sportello TPI, in conclusione, offre ad ogni utente l opportunità di avere una consulenza qualificata e gratuita da parte di un consulente in PI, che potrà rispondere alle domande pertinenti nello spazio concesso dalla breve durata dell incontro. Non è ovviamente, però, possibile per l utente ottenere, in tale occasione, tutte le risposte alle molte altre domande che egli avrebbe voluto o dovuto sottoporre. L approfondimento di tali questioni potrà essere svolto, sempre con l ausilio di un consulente in PI, in sede diversa da quello dello Sportello TPI. La rappresentanza e l Ordine dei consulenti in PI La PI è una materia di carattere specialistico che rientra nell alveo del complesso mondo delle scienze giuridiche e del diritto applicato. Come avviene per altre discipline e corpi organici di conoscenze, anche nell ambito della PI s identifica una figura professionale di riferimento, vale a dire il consulente in PI, ed è istituito un corrispondente ordinamento professionale nazionale. I consulenti in PI abilitati esercitano la professione costituiti in associazioni o società specializzate nella materia (si veda anche, in questa Introduzione, Cos è lo Sportello TPI? e Quali studi di consulenza aderiscono alle attività dello Sportello TPI?). L attività di consulenza nel settore della PI è stata regolamentata ed ufficialmente riconosciuta in Italia soltanto in tempi relativamente recenti. La relativa normativa, ispirata al criterio dell armonizzazione con la Convenzione sul brevetto Europeo, risale infatti al 1979, quando in altri paesi europei, quali ad esempio la Germania, la corrispondente normativa risale ai primi anni del secolo ventesimo. Le norme che regolano lo svolgimento della professione del consulente in PI sono 22
29 Introduzione oggi raccolte nel capo VI (Articoli da 201 a 222) del Codice della PI. Il principio cardine è quello per cui nessuno è tenuto a farsi rappresentare da un mandatario abilitato nelle procedure di fronte all Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, essendo altresì previsto che le persone fisiche e giuridiche possano agire per mezzo di un loro dipendente anche se non abilitato. Parallelamente è previsto che il mandato di rappresentanza possa essere conferito soltanto a mandatari iscritti all Ordine Nazionale ed in particolare ai mandatari iscritti nell Albo istituito presso l Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Analogo incarico può essere conferito ad un avvocato iscritto nel relativo Albo Professionale. A partire dal 1995, l Ordine è organizzato in due sezioni che raccolgono, rispettivamente: i consulenti operanti nel settore dei brevetti, con facoltà di rappresentare in materia di brevetti per invenzione, modelli di utilità, disegni e modelli (già definiti ornamentali), nuove varietà vegetali e topografie dei prodotti a semiconduttore, e i consulenti operanti nel settore dei marchi, con facoltà di rappresentare in materia di disegni e modelli, marchi ed altri segni distintivi e indicazioni geografiche. I requisiti principali per l iscrizione all Ordine sono i seguenti: stato di cittadino italiano ovvero di cittadino di Stati membri dell Unione Europea, ovvero di cittadino di Stati esteri nei cui confronti vige un regime di reciprocità; godimento dei diritti civili e stato di buona condotta civile e morale; residenza ovvero domicilio professionale in Italia, salvo che si tratti di un cittadino di stati che consentano ai cittadini italiani l iscrizione ai corrispondenti albi senza tale requisito; e superamento dell esame di abilitazione. L ammissione all esame di abilitazione a ciascuna delle sezioni (brevetti e marchi) è riservato alle persone che abbiano conseguito il diploma di laurea o un titolo uni- 23
30 Introduzione versitario equipollente in qualsiasi Paese estero ed abbiamo compiuto presso società, uffici e servizi specializzati in PI almeno due anni di tirocinio professionale effettivo, documentato in modo idoneo. L esame di ammissione alla sezione brevetti consiste in una prova scritta, che comporta la redazione di un brevetto per invenzione o per modello (o quantomeno delle parti essenziali dello stesso) ed eventualmente la risposta a quesiti di natura legale e procedurale ed in una prova orale sulle seguenti materie: nozioni di diritto pubblico e privato, di procedura civile, di chimica o meccanica o elettricità; diritti dei brevetti per invenzione, per modello, per marchio; diritto comunitario internazionale in materia di PI; almeno una lingua scelta tra l inglese, il tedesco o il francese. L esame di ammissione alla sezione marchi segue un impostazione sostanzialmente analoga, ma riferita in modo specifico alle competenze del settore. L esame di abilitazione è indetto ogni due anni con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. La prassi consolidata prevede che gli esami per l ammissione rispettivamente alla sezione brevetti ed alla sezione marchi siano indetti in anni successivi con sequenza alternata. L assemblea degli iscritti all Ordine elegge un consiglio dell Ordine composto da dieci membri e retto da un presidente e da un vicepresidente ed operante sotto il controllo dell Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Il consiglio intrattiene per conto dell Ordine i rapporti istituzionali con l Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e con il Ministero, provvedendo ad organizzare lo svolgimento dell esame di ammissione, svolgendo altresì l attività di controllo del rispetto del codice deontologico sulla base di segnalazioni provenienti dagli iscritti e da terzi. 24
31 Capitolo I Il valore e l impatto della proprietà industriale sull attività d impresa: il diritto di privativa e la sua tutela A cura di Fabio D Angelo Nell attuale contesto economico, in cui si assiste ad una crescente internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati, le nostre imprese stanno subendo una forte concorrenza da parte dei paesi emergenti in svariati settori. La capacità di differenziarsi dai propri concorrenti, al fine di proporre soluzioni originali ed attraenti per i consumatori, diventa quindi fondamentale per riuscire ad affermarsi sia sui mercati interni che su quelli internazionali. I fattori chiave su cui l impresa può puntare sono essenzialmente due: la propria capacità tecnologica e la propria capacità o immagine commerciale. Ciò risulta ancora più evidente se si prova ad analizzare quali sono gli elementi principali che determinano la posizione di un impresa sul proprio mercato di riferimento; essi possono essere così schematizzati: 25
32 Capitolo I Come si vede, la capacità tecnologica e la capacità commerciale costituiscono, nel loro insieme, il bagaglio di competenze cui l impresa può attingere per creare prodotti di successo. Tali competenze concorrono a formare il valore dell impresa e possono essere validamente tutelate attraverso gli strumenti offerti dai cosiddetti diritti della proprietà intellettuale, ovverosia essenzialmente brevetti, modelli di utilità, marchi e modelli o disegni industriali. In questo modo, è possibile trasformare le competenze tecnologiche e commerciali in un vero e proprio patrimonio immateriale costituito da diritti di esclusiva che consentono alle imprese di operare sui mercati di riferimento in una posizione di monopolio più o meno forte a seconda dell estensione di tali diritti. Ma come può essere gestito lo sviluppo tecnologico e l immagine commerciale della propria impresa? E che cosa è possibile tutelare, più specificatamente, attraverso i brevetti, i modelli di utilità, i marchi e i modelli e disegni industriali? Queste questioni saranno affrontate nei paragrafi che seguono al fine di fornire alcune indicazioni pratiche relativamente alla gestione della PI nell attività d impresa. 1.1 Come gestire lo sviluppo tecnologico della propria impresa Innanzitutto, la tecnologia di un impresa può essere sinteticamente definita come l insieme delle conoscenze necessarie per la fabbricazione dei prodotti, per l applicazione dei procedimenti produttivi e per la prestazione dei servizi. Questa definizione è importante perché consente di distinguere due diversi fattori produttivi dell impresa: i prodotti e le conoscenze. I prodotti sono il risultato fisico e tangibile dell attività produttiva e hanno una natura materiale; le conoscenze tecniche rappresentano invece le cognizioni che un impresa utilizza per fabbricare i prodotti e hanno una natura immateriale. Quando si osserva un qualsiasi prodotto, un elettrodomestico piuttosto che un capo di abbigliamento, le conoscenze tecniche non appaiono ai nostri occhi, eppure è evidente che senza di esse quel prodotto non sarebbe mai arrivato ad esistere. Gli economisti, con un immagine figurata, sono soliti affermare al riguardo che 26
33 Il valore e l impatto della proprietà industriale sull attività d impresa: il diritto di privativa e la sua tutela le conoscenze tecniche sono incorporate nel prodotto, volendo così intendere che anch esse sono da considerarsi un fattore produttivo (input), sia pure immateriale, non diversamente dai componenti materiali del prodotto. Dal punto di vista dell impresa, le conoscenze tecniche possono essere prese in considerazione sotto un duplice profilo: il primo, in positivo, è quello della possibilità di farne uso e il secondo, in negativo, è quello dell adozione di misure che ne escludano l uso da parte dei concorrenti. Esaminiamo, innanzitutto, il primo profilo In quali modi è possibile ottenere le tecnologie? Le tecnologie, ovverosia le conoscenze tecniche necessarie all attività di impresa, possono essere ottenute essenzialmente in tre modi: realizzandole in proprio; facendole realizzare per proprio conto su commissione da terzi; o acquisendole da terzi. a) La realizzazione della tecnologia all interno dell impresa La produzione in proprio di conoscenze tecniche è normalmente quella che comporta gli investimenti più cospicui, soprattutto in risorse umane. Essa può avvenire secondo due principali modalità: mediante una specifica attività interna di ricerca e sviluppo o traendo continui insegnamenti tecnici dall attività produttiva quotidiana. Il fatto che ogni impresa accumuli nel tempo un considerevole bagaglio di conoscenze tecniche non vuole sempre dire, però, che queste conoscenze siano facilmente disponibili all interno dell impresa per essere utilizzate. Infatti, solo una minima parte della tecnologia prodotta all interno dell impresa si trova normalmente su un supporto cartaceo, elettronico o comunque in una forma tale da essere facilmente accessibile (documentazione tecnica). Una buona parte della tecnologia si trova invece spesso incorporata nel personale tecnico dell impresa, costituendone il bagaglio cognitivo e di professionalità tecnica. 27
Torino, 22 novembre 2010 Proprietà intellettuale in Cina. Che protezione? 1
Torino, 22 novembre 2010 Proprietà intellettuale in Cina. Che protezione? 1 Il supporto delle istituzioni locali. Il Settore Proprietà industriale e Centro PATLIB della Camera di commercio di Torino. Tutela
DettagliBrokeraggio Informativo
Brokeraggio Informativo Statistiche e Banche dati economiche, Indici Istat, Biblioteca, Elenchi di Imprese, Rilascio atti e bilanci, Banche dati per i mercati esteri, Nuova Imprenditoria, Marchi e Brevetti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliBERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013
BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo
DettagliI BREVETTI PER LA PROTEZIONE DELL INNOVAZIONE
I BREVETTI PER LA PROTEZIONE DELL INNOVAZIONE Innovazione tecnologica e fattori abilitanti - FDIR 416 Informazioni e Servizi 30 Ottobre 2008 Giacomo Tosoni Gradenigo Confindustria Veneto Siav spa Tutelare
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA
CONGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA OBBLIGATORIA DEL CONSULENTE DEL LAVORO PER L ESERCIZIO IN QUALITA DELLA PROFESONE MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliLA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA
LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA Come ci si può documentare sull UE? Il modo più veloce per documentarsi sull UE è la consultazione del sito ufficiale dell Unione europea (http://europa.eu), dal quale
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliFONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura
DettagliI brevetti software. Una minaccia per le imprese e la ricerca. Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa
I brevetti software Una minaccia per le imprese e la ricerca Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa Simo Sorce http://softwarelibero.it Coypright
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliProgrammi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa
Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata
DettagliIn particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:
CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliBRAND 2.0 6 LUGLIO 2012. Seminario ISTITUTO EUROPEO DESIGN IED. Viale Trento, 39 09123 Cagliari. Cagliari
ISTITUTO EUROPEO DESIGN IED 6 LUGLIO 2012 Viale Trento, 39 09123 Cagliari Seminario BRAND 2.0 Iniziativa realizzata e finanziata nell ambito della collaborazione tra l Ufficio per l Armonizzazione nel
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliSESTA EDIZIONE DEL CONCORSO DI IDEE. Regolamento Piccoli e grandi inventori crescono
SESTA EDIZIONE DEL CONCORSO DI IDEE Regolamento Piccoli e grandi inventori crescono Art.1 Premesse e finalità Il premio è rivolto agli studenti degli ultimi due anni del ciclo di studi delle scuole primarie
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliL ENFORCEMENT DEL MARCHIO COMUNITARIO
MARCHI E DISEGNI COMUNITARI 3 a EDIZIONE 22 OTTOBRE 2013 L ENFORCEMENT DEL MARCHIO COMUNITARIO Iniziativa realizzata e finanziata nell ambito della collaborazione tra l Ufficio per l Armonizzazione nel
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliCORSO SULLA PROPRIETA' INDUSTRIALE
Comune di San Giovanni Lupatoto Assessorato alla Comunicazione CORSO SULLA PROPRIETA' INDUSTRIALE Il corso - organizzato dall Assessorato alla comunicazione nella sala civica del centro culturale di piazza
DettagliImprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI
Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
Dettagli2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano.
Quesiti posti dai colleghi 1. Richiesta di informazioni sui crediti formativi. Si rimanda al testo approvato il 22.01.2014 e pervenute all ordine provinciale il 07.02.2014, ultimo aggiornamento delle linee
DettagliLa gestione strategica dell innovazione
La gestione strategica dell innovazione cosa, quando e come brevettare per creare vantaggi competitivi nel tempo Ing. Andrea Soldatini Pistoia 25 giugno 2015 Come tutelarsi con successo? ASSICURANDOSI
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliAccordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.
Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio
DettagliINVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO
INVENTION AND TECHNOLOGY DISCLOSURE FORM UFFICIO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO SCHEDA DI RICHIESTA PER L APERTURA DI UNA PRATICA DI BREVETTO Mittente: Prof./Dott Dipartimento di Via.. 4412. Ferrara Al Magnifico
DettagliEUROCONSULTANCY-RE. Privacy Policy
Privacy Policy EUROCONSULTANCY-RE di Concept Design 95 Ltd Registered in England - Co. Reg. no. 3148248 - VAT no.690052547 (GB) No. Iscrizione Camera di Commercio di Milano (REA) 1954902 Codici Fiscale
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliCOS È UN MULTI FAMILY OFFICE
Cos è un multi family office Il multi family office è la frontiera più avanzata del wealth management. Il suo compito è quello di coordinare ed integrare in unico centro organizzativo tutte le attività
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliCos e un disegno o un modello?
Disegni e modelli La forte propensione all innovazione ed i repentini mutamenti di scenario, che caratterizzano il contesto economico attuale, rendono gli interventi di tutela e valorizzazione della Proprietà
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore PICHETTO FRATIN COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L 11 NOVEMBRE 2010 Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE
6/02/20 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2/0/200, Mondo Acqua S.p.A. adotta il presente regolamento per il reclutamento e la selezione del personale da
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliMODULO RICHIESTA DI BREVETTO
MODULO RICHIESTA DI BREVETTO Università degli Studi di Bari Servizio trasferimento tecnologico Piazza Umberto I, n.1 70121 BARI A. TITOLO DELL INVENZIONE Creare un breve titolo che descriva la natura dell
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE (appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi) Approvato con delibera di G.C. n. 6 del 27.01.2011
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliBrevetto come informazione: le fonti accessibili
Brevetto come informazione: le fonti accessibili 12 maggio 2015 Francesca Marinelli Camera di Commercio di Ancona www.an.camcom.gov.it IL RUOLO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA l Ufficio Brevetti e
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.
CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA
DettagliCODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011
CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
DettagliL ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI
L ESEPRIENZA DELLO SPORTELLO: DATI STATISTICI Pagina 1 di 5 1 QUADRO DI RIFERIMENTO Con il Reg. Ce 1169/2011, del 25 ottobre 2011, è stata varata la riforma comunitaria dell etichettatura dei prodotti
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliClasse delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila
I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliENI AWARD 2016 REGOLAMENTO
ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO Articolo 1 Caratteri generali Dal 2008 eni ha istituito eni award, per premiare e promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica nel campo dell energia e dell ambiente. Articolo
DettagliNotiziario settimanale 24-30 giugno 2002. Indirizzi e-mail e invio di pubblicità. Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft
Newsletter Notiziario settimanale Indirizzi e-mail e invio di pubblicità Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft Obblighi a tutela della privacy per i gestori Tlc 1 Newsletter 2002 LA SOLA
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliRegolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)
Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliCapitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat
Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliInsight Percorso di validazione dall idea al business model
Sportello Startup BANDO PUBBLICO Insight Percorso di validazione dall idea al business model ALLEGATO 1 DOMANDA DI PARTECIPAZIONE TRATTAMENTO DEI DATI PRESENTAZIONE DELL IDEA D IMPRESA BANDO PUBBLICO Insight
DettagliAssociazioni dei Consumatori - Telecom Italia
REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia Art. 1 Natura e ambito di applicazione della procedura 1. Le Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento di Conciliazione
DettagliUltimo aggiornamento giugno 2013*
Ultimo aggiornamento giugno 2013* * N.B.:la presente guida pubblicata dalla CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA è stata parzialmente modificata a seguito delle novità introdotte dal DECRETO 26/01/2015 1 INDICE
DettagliPREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008
CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali
DettagliTesto coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del
Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del Senato Accademico n. 513/17630 del 26.05.2014, n. 514/17652
DettagliLEXIS-NEXIS PATENTS SEARCH FORM
1 LEXIS-NEXIS PATENTS SEARCH FORM Si accede al modulo Patents dal menù dall area di ricerca US Legal. Indicazioni generali sui brevetti e nomenclatura Il brevetto è un titolo giuridico rilasciato dall
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE PER LA CONCESSIONE DEL GRATUITO PATROCINIO, DELL INDIRIZZARIO DEGLI ISCRITTI, DELL USO DELLE SALE DELLA SEDE
REGOLAMENTO REGIONALE PER LA CONCESSIONE DEL GRATUITO PATROCINIO, DELL INDIRIZZARIO DEGLI ISCRITTI, DELL USO DELLE SALE DELLA SEDE (approvato dal Consiglio dell Ordine degli Psicologi del Veneto nella
DettagliLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliINFORMATIVA SULLA PRIVACY. Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196
INFORMATIVA SULLA PRIVACY Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196 Il sito www.worky-italy.com (di seguito, il Sito ) tutela la privacy dei visitatori
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE AI SENSI DELLA NORMA UNI 11558 INDICE Data di aggiornamento: Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Dicembre 2014 Articolo 2 CONDIZIONI GENERALI Articolo
DettagliNUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI
NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle
DettagliCOMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO
COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità
DettagliFONDO NAZIONALE INNOVAZIONE
DIPERTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE UFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE Direzione Generale Lotta alla Contraffazione
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.
DettagliPEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009
PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
DettagliIndirizzo di posta elettronica Telefono Cellulare
Sede legale: Via Monte di Pietà, 32 10122 TORINO Tel. 011 555.62.39 Fax. 011 555.35.31 Cod. Fisc.: 97717360016 web: www.associazionevobis.it E-mail: segreterianazionale@associazionevobis.it MODULO DI ADESIONE
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
Dettagli