PISTE DI LAVORO PER CENTROMODA

Transcript

1

2 PISTE DI LAVORO PER CENTROMODA a) Impressionante la dimensione della scuola. Ma deriva da una politica di convergenza e fusione di più realtà precedentemente separate. Con numeri alti si può ottenere di più. Occorre perseguire la politica delle alleanze e possibilmente delle federazioni v. progetto ABC (Artigianelli-Barelli-Centromoda) b) Molto lavoro sulla risorsa umana. Attenzione al team building. Monte orario dei docenti ampio e flessibile: 38 ore a settimane, di cui 22 di docenza, 8 di preparazione alla docenza, 6 di compiti speciali, 2 di aggiornamento (ma questa suddivisione non è mai rigida, perché cambia a seconda dei periodi con picchi di lavoro o riposo; inoltre alcuni docenti possono scegliere di concentrarsi solo sulla docenza; l importante è che il totale sia di ore) Essenziale prima di tutto avere persone valide nel team, poi continuare a formarle, stimolarle

3 c) Particolare focus sull apprendimento nella dimensione delle diverse forme di pensiero. Riferimenti a grandi pensatori (Gardner, De Bono) Creazione di spazi appositamente dedicati al pensare: stanza dei 6 cappelli; stanza della parte sinistra e poi destra del cervello; bar pensati come punti di incontro; spazi di relax Nuovo edificio dedicato alla scuola del futuro, ispirato al modello di apprendimento delle intelligenze diversificate e della creatività Tutto parte dal pensare, dunque è lì che occorre lavorare meglio e di più. Importantissimo curare bene gli spazi della nuova sede ristrutturata, perché devono corrispondere a dei concetti precisi: v. la Brain-room d) Accento sulla creatività e progettualità La creatività non è un extra, ma è considerata parte integrante sia delle competenze traguardo (in ogni disciplina si richiede approccio creativo) che del curricolo (es. l organizzazione delle lezioni in cui è primaria l attenzione ai problem solving progettuali e le sfide in cui sono gli stessi allievi responsabili). Occorre portare avanti il progetto con Friz per l organizzazione: rivedere la gestione del tempo per i docenti: modulo di aggiornamento creativo e sessioni per i vari problemi per gli allievi: moduli di creatività e parti iniziali dei vari progetti

4 e) Gestione del tempo in funzione dei progetti La pianificazione viene stravolta rispetto alla vecchia maniera di concepire l organizzazione del tempo: non planning per contenuti e procedure, ma per obiettivi e progetti; ecco perché le timetables che variano ogni poche settimane, tant è che ci sono persone che di lavoro fanno solo questo scheduling and planning f) Stile di far lezione completamente diverso dal nostro: - solo max 15 minuti per lezione frontale, poi lavori individuali o in gruppi degli allievi, guidati dal docente, sempre disponibile ma a distanza - responsabilizzazione spinta degli studenti - presenza di visiting professors - case studies - virtual learning communities e informatics facilities Nuovo approccio al fare-docenza, dove il maggior spazio è occupato non dalla compresenza con i ragazzi in lezione frontale, ma dalla pianificazione delle attività, secondo il modello della qualità PLAN-DO-ACT-CHECK (dove metà del lavoro è dedicato al Plan) Occorre progettare diversamente il fare lezione: - dando maggior spazio al lavoro e responsabilità degli studenti, si risolve il problema dei livelli di apprendimento degli allievi, che, invece di esser divisi in classi di livello, seguono ognuno compiti differenziati - responsabilizzando di più gli studenti - utilizzando di più professionisti esterni - importanza delle lezioni studiando casi concreti - apertura internazionale possibile anche senza spostarsi, grazie a internet - importanza del lavoro al computer

5 g) Cura particolare al networking tra dipartimenti e verso il territorio. La relazione con il territorio è molto profonda. Esempi: la Community week; gli stage; l Open day; i panel di ascolto aziende; i progetti per conto delle aziende ecc. occorre riprendere gli appuntamenti - semestrali di ascolto dei referenti del mondo economico, imprese e artigiani, per capire meglio come muoversi - annuali con ex allievi - periodici con testimoni privilegiati di successo h) Segnalazioni di best practices Dei quattro dipartimenti di cui abbiamo approfondito la conoscenza segnaliamo queste buone pratiche, che potrebbero esser trasferite, con grande giovamento per didattica dei docenti, apprendimento e motivazione degli allievi: a) Meccanica: Best practice: progetti di ricerca e sviluppo a favore di aziende reali, b) Fashion & Design: Best practice: i vari progetti che hanno innovato la didattica, impostandola diversamente dal puro far lezione frontale c) Secretary: Best practice: inserimento di allievi del livello 4 Management Assistant, il più alto, in aziende di servizi, dove riescono anche a portare avanti con discreta autonomia l intero ufficio d) Economics and Business Administration: Best practice: progetto/corso di creazione d impresa, in cui gruppi scelti di ragazzi dalla metà del terzo anno in poi scelgono, pianificano e gestiscono un impresa reale.

6 i) Dipartimento di Fashion & Design Prevede due percorsi: corso full time di 4 anni. La durata complessiva annuale è di 860 ore MBO plus, di 2 anni focalizzato sulla pratica, per studenti che hanno un alto livello di capacità e il diploma di Higher Education e vogliono accedere ad Accademie di moda o Università del settore, ma sono sprovvisti di esperienza tecnica e Portfolio; tornano pertanto un po indietro e in due anni recuperano, con stage solo al secondo anno. Gli stage durano 5 mesi e sono posizionati nel terzo anno (nel primo semestre) e nel quarto (alla fine dell anno, per consentire eventuale prosecuzione del lavoro nell azienda se assunti). La didattica si basa in piccola parte su lezioni frontali, il resto tutto a progetti, dentro i quali si recuperano frontalmente le abilità che man mano occorre sviluppare per poter costruire quei progetti. I progetti durano 10 settimane l uno, sono trasversali alle materie e sono così sviluppati: - primo anno: 4 progetti; es. Catch a trend (sviluppo di un mood), Global on top (creazione di accessori per testa e spalle), Ecohip (materiali e prodotti ecologici), Summertime (confezionare una gonna tra le molte disegnate, di tema estivo) - secondo anno: 4 progetti; es. Desperate Housewives (collezione disegni ispirati alla serie tv); A Dress up (ispirata a Pop Art); Queen of the Night (vestiti serali, destinati alle mamme degli studenti); Your Jeans (personalizzazione dei propri jeans, partendo dalla loro decostruzione materiale) - terzo e quarto anno: 2 progetti, perché il resto del tempo lo passano in stage; Product Development (sviluppo di nuove idee a partire dalla decostruzione di abiti vecchi); Finalisation (fashion show finale, preparato le ultime 2 settimane, in collaborazione con il dipartimento di grafica e arte e media; ogni allievo deve presentare la sua personale collezione, che deve esser composta da almeno 10 componenti diverse del look, in modo da diversificare le abilità) possibili revisioni della programmazione, da organizzare per moduli e per progetti, ma a partire dal terzo anno, non prima.

7 Laboratori di impresa All interno delle migliori pratiche, segnaliamo la più originale, avviata dal dipartimento di Economics, Management and Business Adm., ovvero la creazione di imprese degli allievi. L esigenza è nata notando che lo spirito di imprenditorialità non veniva promosso dalle scuole e che la società olandese ne ha sempre più bisogno. Ecco come sono realizzate: - selezione dei partecipanti: per poter provare ad avviare l impresa occorre passare una selezione motivazionale e attitudinale (mediamente 5 allievi tra i 25 di ogni classe vanno a comporre i gruppi misti che danno vita alle varie imprese); se alla fine del terzo anno si capisce che non si era pronti o non interessava una sfida del genere, lo studente può tornare nel corso normale, previo esame di recupero - gestione del tempo a progetto e con formazione blended: entrando nell impresa, bisogna comunque seguire le lezioni frontali per un 30-40% del monte orario complessivo, in modo da non perdere o rinforzare alcuni aspetti teorici e tecnici - attenzione alla fase di incubazione: prima di creare effettivamente l impresa, occorre presentare una dettagliata analisi di fattibilità, composta da Business Plan, Product Developement, Marketing and publicity, Sales Plan and Export Plan - team working: essenziale la capacità di lavorare insieme; le imprese, anche se prevedono una definizione e distinzione dei ruoli, operano secondo il modello della gerarchia appiattita e del team orizzontale, focalizzato sull attività e non sulla posizione; per cui ad esempio quando si tratta di creare il prodotto il riferimento sarà il product-manager, quando si analizza la gestione economica il riferimento è l amministratore ecc. - fund-raising: i ragazzi devono trovare da sé i finanziatori, facendo pagare max 15 a shareholder, sorta di micro-azionista; questa quota deve esser restituita alla fine, possibilmente maggiorata dei dividendi dei guadagni - fasi di crescita: a settembre si fa particolare attenzione alla creazione del team giusto e alla suddivisione dei ruoli; a ottobre la ricerca di mercato; a novembre spedizione inviti, incontri con gli shareholders per presentare l idea e farsi finanziare; da dicembre inizia la vendita (generalmente ai negozianti, però anche via web, porta a porta, in corrispondenza di eventi o mercati, affittando vetrine o punti vendita ecc.), con le gestione dell impresa (aspetti amministrativi, finanziari, commerciali - nuovo ruolo del docente: in affiancamento come counsellor invece che solo frontale, non interviene se non è richiesto direttamente dai ragazzi e può solo consigliarli, non obbligarli. Altra figura fondamentale è n rappresentante aziendale, che come il docente può esser interrogato per chiarisi idee e prassi da seguire - valutazione per competenze: gli aspetti tenuti sotto controllo e giudicati riguardano skills relative a team working, organizzazione dei ruoli, planning, problem solvine, publicity and communication, vendite ecc. - soluzione degli aspetti fiscal e assicurativi: in Olanda esiste un organizzazione, che ha diffusione mondiale, che copre con assicurazione le giovani imprese studentesche e disbriga gli aspetti fiscali legati alla tassazione (i ragazzi pagano le tasse alla fine in proporzione al guadagno) - casi difficili: può capitare che l azienda non funzioni perché non vende nulla, anche se l idea era buona; interviene allora il docente e rivede con il gruppo i punti deboli, per riprogrammare il tutto e rilanciare. Nel caso in cui uno dei componenti si comporti male o non venga più accettato dal gruppo, può esser licenziato seguendo la prassi che la legislazione olandese consente in merito - liquidazione finale dell impresa: trattandosi di progetti scolastici, devono finire entro l anno, con la distribuzione dei dividendi; i ragazzi possono volendo acquistare i diritti per continuare nel mondo extrascolastico a gestire l impresa da loro creata Il fatto notevole è che non si tratta affatto di simulazione, ma di piccole imprese reali! Il modello supera e porta a compimento quanto sperimentato in maniera virtuale in Simulimpresa

8 firma dell autore