Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche

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1 C: Briglie aperte Le briglie aperte rappresentano l evoluzione storica delle briglie di ritenzione (che fanno parte delle categoria delle briglie chiuse), e sono pensate in modo da eliminare o, perlomeno, mitigare gli inconvenienti che queste ultime presenta no (in particolar modo l impossibilita di modulare il trattenimento del materiale solido, con conseguenze negative sulla conservazione dei litorali e sulle capacità erosive della corrente nei tratti di valle). Si tratte di una briglia in calcestruzzo nella cui parte centrale è presente un apertura, presidiata o meno da griglia o da barre in acciaio; lo scopo dell apertura è quello di trattenere parte della portata solida sia per effetto idrodinamico (induzione di un profilo di rigurgito a monte dell apertura), sia per effetto meccanico. Di norma il dimensionamento statico impone di prevedere la presenza di contrafforti per raggiungere coefficienti di sicurezza alla stabilità che siano cautelativi. Forma e dimensioni delle aperture, ancora oggi, non vengono calcolate sulla base di un analisi quantitativa, ma lasciate piuttosto all esperienza del progettista. Per valutare l effetto idrodinamico legato all imposizione di un restringimento distinguiamo due casi: Alveo lento; Alveo veloce. Nel caso di alveo lento per ottenere un consistente effetto di rallentamento è necessario che la fessura sia abbastanza stretta da rendere impossibile il transito della portata specifica del restringimento con l energia di monte; in tal caso la corrente recupera l energia necessaria rallentando lungo un profilo di rigurgito. Anche nel caso di alveo veloce (di gran lunga il più frequente) il rallentamento più pronunciato si ottiene quando l energia di monte è insufficiente: ma in questo caso l effetto di rigurgito passa attraverso la formazione di un risalto che si collega ad un profilo di corrente lenta. Imporre però un restringimento troppo pronunciato limita le capacità di autopulizia della briglia durante le piene minori, costringendo ad un più attento lavoro di manutenzione. In ogni caso il funzionamento ottimale viene spesso compromesso dall intasamento causato dal legname e dal materiale vegetale; in tal modo il comportamento della briglia aperta diventa assimilabile a quello di una briglia chiusa. Peraltro il funzionamento originale può essere ripristinato, dopo l evento di piena, con un adeguata rimozione meccanica delle ostruzioni. È quindi evidente che, al di là delle considerazioni di carattere progettuale, per il corretto utilizzo di tali opere è necessario approntare un efficiente piano di gestione degli interventi di manutenzione. Le briglie aperte si possono suddividere in questo modo: briglie a fessura briglie a finestra Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 111

2 briglie a pettine briglie a funi briglie a speroni Ciascuna di queste tipologie può essere integrata con un elemento filtrante costituito, di norma, da barre in acciaio disposte orizzontalmente, verticalmente od a formare una maglia. A monte della briglia aperta può essere presente una zona d alveo con sezione trasversale allargata, in modo da avere a disposizione volumi sufficienti per il materiale trattenuto. Tali zone sono dette piazze di deposito. A) Circolare B) Ellittica C) Esagonale D) Rettangolare E) Triangolare Figura 4:forme planimetriche di piazze di deposito Si riporta di seguito il quadro sinottico con la classificazione delle briglie aperte. C.1: briglie a fessura C.2: briglie a finestra C: OPERE PER IL CONTROLLO DELLA PORTATA SOLIDA: BRIGLIE APERTE C.3: briglie a pettine C.4: briglie a fune C.5: briglie a sperone 112 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

3 C.1: Briglie a fessura La briglia a fessura presenta, al centro, un apertura di forma rettangolare o trapezoidale. La selezione del materiale avviene solo per l effetto idrodinamico dovuto al restringimento (profilo di rigurgito). Tale tipologia può essere integrata con una griglia orizzontale in acciaio: in questo caso l effetto meccanico diviene dominante (prevale l effetto di ritenzione a scapito della selettività), anche perché le griglie orizzontali presentano una tendenza all intasamento maggiore rispetto a quelle verticali. Svantaggi: possibili intasamenti Briglia a fessura Prospetto Copertina in calcare Copertina in calcare Calcestruzzo Magrone Contrafforte Eventuale filtro Sezione B-B Copertina in calcare Calcestruzzo Magrone Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 113

4 C.2: Briglie a finestra La briglia a finestra presenta una o più aperture di forma rettangolare, che non interessano tutta l altezza della briglia. La selezione del materiale avviene per l effetto idrodinamico dovuto al restringimento (profilo di rigurgito legato alla presenza di un effetto del tipo luce a battente) e per effetto meccanico. Questo secondo effetto può essere accentuato prevedendo una griglia verticale in acciaio. Briglia aperta a finestra Sezione B-B Linea terreno originale Rivestimento in pietra intasata in calcestruzzo Pietra naturale ancorata Angolare di protezione Quota di fondo alveo C.3: Briglie a pettine La briglia a pettine presenta una serie di elementi verticali in acciaio od in calcestruzzo. Viene utilizzata per arrestare il materiale vegetale, ma presenta lo svantaggio di otturarsi facilmente, tendendo quindi a funzionare come una briglia di trattenuta. 114 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

5 Campo di applicazione: Trattenuta di materiale vegetale Svantaggi: Tendenza all intasamento Briglia aperta a pettine Prospetto Linea terreno originale Contrafforti Tubo in ferro Trave Ipe Calcestruzzo Quota di fondo alveo C.4: Briglie a funi La briglia a funi presenta una vasta apertura presidiata da funi orizzontali e verticali, infisse lateralmente e sul fondo.viene utilizzata per arrestare il materiale vegetale. Campo di applicazione: Trattenuta di materiale vegetale Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo 115

6 Briglia aperta a fune Prospetto Funi Contrafforti Linea terreno originale Contrafforte C.5: Briglie a sperone La briglia a sperone presenta uno o più contrafforti nella parte centrale, i quali fungono da elementi selettivi e come dissipatori di energia per le colate. Campo di applicazione: Possibili fenomeni di colata detritica Vantaggi: Solidità strutturale 116 Allegato al cap. V.3.5: Quaderno delle opere tipo

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