"Ti informo..." 14 marzo 2016

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1 Grosseto e Livorno "Ti informo..." a cura di Paolo Rossi Newsletter n marzo 2016 "L'EUROPA NON FAVORISCE LA RIPRESA ECONOMICA AGRICOLA" Rossi: A fronte di dati in crescita da Bruxelles si affossa il settore primario Nel momento in cui l agricoltura italiana avrebbe potuto scrollarsi di dosso la crisi, l Europa fa di tutto per affossare il settore primario, autorizzando l ingresso di olio tunisino con la scusa della solidarietà. Ma a pagare è sempre solo chi lavora la terra. E durissimo il commento di Paolo Rossi, direttore di Confagricoltura Grosseto e Livorno, che dall analisi dei dati pubblicati recentemente dal Centro Studi di Confagricoltura ed elaborati direttamente dalla Camere di Commercio al 31 dicembre 2015, punta il dito contro una politica europea che fa sempre ricadere le conseguenze delle scelte delle sue azioni sugli agricoltori italiani. Eppure continua Rossi i segnali sono ben visibili e la luce in fondo al tunnel non sarebbe stata poi così lontana. Infatti, dallo studio confagricolo, emerge sì una diminuzione delle imprese agricole ma in misura sensibilmente più contenuta rispetto agli anni precedenti (-0,95% rispetto al 2,43% del 2014) con una perdita in 15 anni di oltre 300mila aziende. Il rapporto poi tra quelle agricole iscritte e le totali (dati Istat) è cresciuto dal 2000 al 2013 di oltre 9 punti (53,4%), il che significa che rispetto al contesto agricolo generale, vi è un maggiore peso di quelle che operano sul mercato. Dato fortemente negativo è rappresentato dal decremento di quelle giovanili mentre sono in lieve ripresa le femminili. Sono soddisfatto aggiunge il direttore perché dal 31 dicembre, per la prima volta dall inizio della crisi economico-finanziaria mondiale, la diminuzione delle aziende agricole è scesa sotto il punto percentuale, ma con le azioni dei parlamentari europei si rischia di vanificare quanto di buono il settore aveva fatto. Bisogna anche tener conto che le cifre del Registro delle Imprese devono dunque essere analizzate confrontandole con i dati Istat che riguardano la totalità delle aziende agricole, avendo ben presente che il Registro interessa solo quelle con partita IVA che producono beni e servizi per il mercato. Un altro dato è la recente notevole contrazione della superficie agricola (SAU) dal 2010 al 2013 che tende ad incidere più che nel passato sul numero delle aziende agricole registrate nelle Camere di Commercio. Ma ha pagare di più la crisi sono le aziende a conduzione giovanile o femminile;se nel 2015, quelle giovanili confermano la riduzione sensibilmente superiore al totale (-3% rispetto a - 1%) già riscontrata nel quinquennio precedente, le femminili alternano la tendenza con una flessione leggermente inferiore (-0,7% rispetto a -0,9%). Inoltre le donne imprenditrici continuano ad essere molto più frequenti in agricoltura (28.77% rispetto a 21,67%) a confronto con la media generale con un tasso di femminilizzazione delle aziende agricole molto elevato (oltre il 30%) per quanto riguarda quelle piccole o a conduzione familiare, mentre tende a ridursi sensibilmente per dimensioni organizzative superiori. E evidente spiega Rossi - che il sistema agricolo italiano non è quello dell incremento del numero complessivo di aziende, tenuto conto delle ormai consolidate tendenze alla riduzione della SAU per effetto dell urbanizzazione, al trasferimento di terreni (cessione o affitto) dalle piccole imprese a quelle di maggiore dimensione, come evidenziato dal costante incremento della superficie media aziendale. Per quanto riguarda le imprese iscritte, che producono beni e servizi per il mercato, che attualmente rappresentano poco più del 51% delle aziende complessive, sarebbe stato lecito attendersi un graduale decremento del loro numero, vista la crescita della superficie media aziendale (nel 2013, 8,5 ettari; fra il 2000 e il 2013, + 3 ettari). Tale riduzione si è verificata fra il 2010 e il 2015, contemporaneame nte a quella delle aziende agricole iscritte di ben 101mila unità (11,7%). Il trasferimento di parte dei terreni dalle piccole alle grandi aziende, che sono andate incontro a chiusura, ha interessato, soprattutto dopo il 2007, anche aziende agricole già iscritte. E nel 2015 conclude il direttore - questo fenomeno di polarizzazione del sistema agricolo in direzione delle aziende di maggiore dimensione sembra essersi attenuato, anche se sono aumentate le forme di impresa più strutturate. Dunque, l idea di creare un sistema di reti di aziende anche in Maremma e in provincia di Livorno, potrebbe essere la soluzione ottimale per aiutare l agricoltura non solo a sopravvivere ed a scrollarsi di dosso la crisi, ma soprattutto a crescere ed a creare reddito ed occupazione, sebbene l Europa preferisca alla tutela della sua economia e delle sue produzioni tipiche mediterranee quella dei paesi africani. Ma questa è un'altra storia di cui i nostri politici dovranno assumersi le loro responsabilità..

2 TERRAZZE E BALCONI CHIUSURA SENZA NULLA OSTA Lo dice una sentenza del Consiglio di Stato Costruire ed installare pergolati e strutture amovibili su balconi e terrazzi privati è possibile anche senza chiedere alcuna autorizzazione al Comune. La sentenza 1777/2014 del Consiglio di Stato chiarisce una questione da anni dibattuta, aprendo di fatto la strada a proprietari ed inquilini che intendano sfruttare al meglio le superfici esterne delle proprie abitazioni e dei propri uffici. Non occorre chiedere alcun Nulla osta alle amministrazioni locali si legge nella sentenza per strutture di arredo, installate su pareti esterne dell unità immobiliare ad esclusivo servizio, costituite da strutture leggere e amovibili, caratterizzate da elementi in metallo o in legno di esigua sezione, coperte da telo anche retrattile, stuoie in canna o bambù o materiale in pellicola trasparente, prive di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituite da elementi leggeri, assemblati tra loro, tali da rendere possibile la loro rimozione previo smontaggio e non demolizione dal momento che queste opere non configurano né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio, né l alterazione del prospetto o della sagoma dell edificio cui è connessa, in ragione della sua inidoneità a modificare la destinazione d uso degli spazi esterni interessati, della sua facile e completa rimovibilità, dell assenza di tamponature verticali. Il permesso di costruire, in genere, è un atto amministrativo rilasciato dal Comune che trova la propria disciplina nell art. 10 del d.p.r. n. 380/2001 per cui: Costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire: gli interventi di nuova costruzione; gli interventi di ristrutturazione urbanistica; gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici o che comportino mutamenti della destinazione d uso nonché gli interventi che causino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni. E proprio le tante modificazioni alla normativa avvenute nel corso degli anni hanno generato una certa confusione nei cittadini chiamati ad interpretarle per esercitare i propri diritti senza commettere abusi. Alla luce dell art. 10 del d.p.r. n. 380/01, in via generale, le nuove costruzioni e gli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica di un certo rilievo sono quasi sempre soggetti al rilascio del nulla osta, ma ora, con la sentenza del Consiglio di Stato, si apre una nuova strada per l installazione di strutture prive di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituite da elementi leggeri.. GESTIONE PAC CAMPAGNA ASSICURATIVA Pronta la semplificazione Con il decreto dell''8 marzo del MIPAF di semplificazione della gestione PAC , vengono recepiti molti dei suggerimenti avanzati dal mondo agricolo, in particolare da Confagricoltura. Contiene diverse disposizioni finalizzate a semplificare le procedure per la richiesta della contribuzione comunitaria prevista dal PRSN Gestione dei rischi Misura 17.1, in grado superare almeno parzialmente le molte difficoltà che hanno caratterizzato questo avvio di campagna assicurativa, soprattutto a livello di compilazione dei Piani assicurativi individuali (PAI). In particolare sono state modificate alcune norme contenute nel DM. del 12 gennaio 2015, n. 162 (Agricoltura 2.0), emanato proprio per regolamentare la procedura per l ottenimento dei contributi PAC e degli aiuti comunitari sugli interventi di difesa delle produzioni dalle avversità naturali (assicurazioni e fondi di mutualizzazioni). Page 2 Nello specifico: - il comma a) dell articolo 1 del nuovo decreto sopprime una disposizione del DM.162/2015, che prevedeva l obbligo per il consorzio di difesa di inviare al SIAN la data del rimborso delle somme anticipate come contributo da parte degli imprenditori che hanno aderito ad una polizza collettiva. Questa disposizione è una conseguenza al fatto che ora è permesso all imprenditore, che si è assicurato nell ambito di un condifesa con una polizza collettiva, ai fini dell ottenimento dei contributi comunitari di considerare come quietanza il pagamento del premio complessivo effettuato alla Compagnia del consorzio di difesa. Si ricorda che con il PRSN è stata superata la norma, prevista invece quando i contributi comunitari arrivavano dall Art. 68 (Health Check), che obbligava i produttori a rimborsare il consorzio del contributo anticipato prima dell ottenimento dell aiuto comunitario. Ovviamente questa disposizione se da un lato facilita le operazioni per le imprese, per l organismo di difesa potrebbe rappresentare un problema se non è in grado di affrontare il probabile incremento delle morosità dei soci nei suoi confronti. - Il comma b) del medesimo articolo, così come l articolo 2, prevede alcune semplificazioni nella compilazione del Piano assicurativo individuale (PAI). Si sottolinea il fatto che con tale modifica le informazioni relative alle varietà e ai relativi prezzi devono essere riportate nella polizza/certificato assicurativo e costituiscono le informazioni da inserire nel PAI solo successivamente alla sottoscrizione del contratto assicurativo. 3- Particolare importanza ha invece il comma c) del primo articolo del decreto. Con questa nuova disposizione di fatto viene stabilito per le Newsletter Header Ti

3 polizze/certificati assicurativi con valori assicurati superiori a quelli massimi ammissibili (resa media dell azienda), di non subire penalizzazioni. Il contributo verrà, infatti, conteggiato dal sistema sul valore di resa media riportato sul PAI, che in ogni caso dovrà essere calcolato secondo le regole previste dal DM. 29 maggio 2015, successivamente modificato con il DM. 11 febbraio Con l articolo 3 del decreto viene formalizzato quanto già anticipato dalla circolare del MIPAAF del 3 marzo, che solo per questa campagna ha previsto per le imprese agricole, che volessero stipulare da subito i contratti assicurativi in forma collettiva attraverso un consorzio di difesa o individualmente, di poterlo fare prima della compilazione del PAI. Si ricorda al riguardo che tale deroga è prevista per le sole polizze/certificati che prevedono fra le coperture il rischio gelo e brina sulle colture autunno-primaverili o su quelle permanenti, compreso l uva da vino. Si vuole in ogni caso raccomandare, anche se questo nuovo provvedimento viene incontro alle molte richieste di semplificazione delle procedure, di continuare a sollecitare le imprese, che volessero assicurarsi, a recarsi per tempo al CAA, al fine di evitare che, a causa della concomitanza di adempimenti in scadenza (in particolare la presentazione della domanda unica), ci siano momenti di affollamento con conseguenti problemi di ritardi nell adempimento delle procedure per l ottenimento dei contributi comunitari del PRSN. giornate lavorative previste fino almeno a 306 (102 per ciascuno dei tre anni). 1 TiIssue Page 3

4 NIENTE IMU PER GLI "IMBULLONATI" Anche gli impianti fotovoltaici fuori dalla rendita catastale La Legge di stabilita" 2016, con le disposizioni di cui all oggetto, ha previsto nuovi criteri in materia di stima diretta della rendita catastale dei fabbricati a destinazione speciale prevedendo l esclusione, dalla stessa stima, degli elementi di natura impiantistica che caratterizzano l attività svolta nell immobile, funzionali allo specifico processo produttivo, c.d. imbullonati, allo scopo di ridurre il carico dei relativi tributi, segnatamente, IMU e TASI. Più in particolare, l articolo 1, c. 21, della legge di stabilità 2016, ha stabilito che a decorrere dal 1 gennaio 2016, la determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E, è effettuata, tramite stima diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonché degli elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la qualità e l'utilità, nei limiti dell'ordinario apprezzamento. Sono esclusi dalla stessa stima diretta macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo. Con il comma 22 dello stesso articolo 1, si prevede, inoltre, la possibilità di presentare, a decorrere dal 1 gennaio 2016, atti di aggiornamento, ai sensi del D.M. n. 701/1994 (procedura DOCFA), per la rideterminazione della rendita catastale degli immobili, già censiti, sulla base dei nuovi criteri. Se gli atti di aggiornamento sono presentati, entro il prossimo 15 giugno 2016 la rideterminazione della rendita, a norma del successivo comma 23, produce effetto retroattivo dal predetto 1 gennaio Le componenti immobiliari oggetto di stima diretta delle unità mmobiliari a destinazione speciale Come si ricorderà, prima della modifica in commento, la prassi e la giurisprudenza erano concordi nell includere nella stima diretta delle unità immobiliari a destinazione speciale tutte le componenti che contribuivano ad assicurare stabilmente una specifica autonomia funzionale e reddituale agli stessi immobili. In particolare, l allora Agenzia del Territorio, nella circolare n. 6/T del , ha precisato che per valutare quale impianto dovesse essere incluso o meno nella stima catastale, doveva farsi riferimento non solo al criterio dell'essenzialità dello stesso per la destinazione economica dell'unità immobiliare, ma anche alla circostanza che lo stesso fosse ''fisso", ovvero stabile, rispetto alle componenti strutturali dell unità immobiliare. Pertanto, secondo l Agenzia, all individuazione della rendita catastale concorrevano tutti gli impianti che caratterizzavano la destinazione dell'immobile, senza i quali la struttura avrebbe perso le caratteristiche che definiscono la destinazione d'uso Page 4 specifica, a prescindere dal sistema di connessione utilizzato per il collegamento al fabbricato, compreso appunto gli imbullonati. Con la legge di stabilità 2016, dunque, si supera tale orientamento, posto che in base ai chiarimenti forniti con la circolare n. 2/E per la determinazione della stima diretta delle unità immobiliari a destinazione speciale e particolare, rientranti nei gruppi catastali D e E (compresa, evidentemente, la categoria speciale D/10 fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole) vanno considerati esclusivamente i seguenti elementi: Il suolo, inteso come porzione di terreno su cui ricade l unità immobiliare (aree coperte, sedime delle costruzioni costituenti l unita" immobiliare, aree scoperte, accessorie e pertinenziali); le costruzioni, intese quali qualsiasi opera edile dotata di solidità, stabilità e consistenza volumetrica (fabbricati, tettoie, pontili, gallerie, opere di fondazione e di supporto in genere, ecc.); - gli elementi strutturalmente connessi al suolo o alle costruzioni, idonei a fornire utilità trasversale all immobile (impianti elettrici, di aerazione, idricosanitari, ecc.), compresi quelli che sebbene integranti elementi mobili, configurino nel loro complesso parti strutturalmente connesse al suolo o alle costruzioni, quali gli ascensori, i montacarichi, le scale, le rampe e i tappeti mobili, analogamente ai criteri seguiti nell ambito degli immobili censiti nelle categorie dei gruppi ordinari. La circolare n. 2/E precisa, altresì, che tra gli elementi strutturalmente connessi rientrano i pannelli solari integrati sui tetti e nelle pareti, che non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la copertura o la parete cui sono connessi. Più precisamente, devono, pertanto, ritenersi, inclusi nella stima catastale i pannelli fotovoltaici che costituiscono struttura di copertura o di chiusura verticale delle costruzioni, come quelli integrati architettonicamente ai sensi dell articolo 2, comma, 1 lettera b3) del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 19 febbraio 2007 e riconducibili alle tipologie specifiche 2, 3 e 8 del decreto. Come già detto, l ultimo periodo del comma 21 esclude dalla stima diretta i macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo. Di conseguenza, non si deve più tener conto di quelle componenti, di natura essenzialmente impiantistica, che assolvono a specifiche funzioni nell ambito di un determinato processo produttivo e che non conferiscono all immobile una utilita" comunque apprezzabile, indipendentemente dalla loro rilevanza dimensionale. Così, ad esempio, per le industrie manifatturiere devono escludersi dalla stima i macchinari, le attrezzature e gli impianti costituenti le linee produttive, indipendentemente dalla tipologia considerata, quali sistemi di automazione e propulsione, le pompe, i motori elettrici, i carriponte e le gru, le apparecchiature mobili e i sistemi robotizzati, le macchine continue, nonche" i macchinari per la miscelazione, la macinazione, la pressatura, la formatura, il taglio, la tornitura, la laminazione, la tessitura, la cottura e l essiccazione dei prodotti. Sul punto, va evidenziato, che la stessa circolare, trattando delle varie tipologie di immobili oggetto di stima, esclude dalla determinazione delle rendita delle centrali di produzione di energia e delle stazioni elettriche le caldaie, le camere di combustione, le turbine, le pompe, i generatori di vapore a recupero, gli alternatori, i condensatori, o compressori, le valvole, i silenziatori e sistemi di regolazione dei fluidi in genere, i trasformatori e gli impianti di sezionamento, i catalizzatori e captatori di polveri, gli aerogeneratori (rotori e navicelle), nonché gli inverter e i pannelli fotovoltaici, ad eccezione, come detto, di quelli integrati nella struttura e costituenti copertura o pareti di costruzioni. Pertanto, si ritiene che per il caso degli impianti fotovoltaici ubicati al suolo, costituenti autonomi opifici, accertati nelle categorie D/1 o D/10, secondo le definizioni meglio specificate nella circolare della stessa Agenzia delle entrate n. 36/E/2013, la stima diretta continuerà a interessare l area, e cioè il fondo, acquisito anche a seguito della costituzione di un diritto di superficie, sul quale vengono posti i pannelli, le opere di fondazione (strutture infisse al suolo), la recinzione ed i locali tecnici, con esclusione degli Header Ti Newsletter

5 inverter e dei pannelli fotovoltaici. Stesso discorso, ad avviso dello scrivente ufficio, deve ritenersi valevole per le installazioni fotovoltaiche realizzate sulle serre caratterizzate da semplici strutture leggere censibili al catasto terreni, diversamente da quelle realizzate su serre per le quali sorge l obbligo di accatastamento al catasto edilizio urbano, in quanto costruzioni assimilabili, di fatto, a veri e propri fabbricati, sempre secondo le indicazioni fornite nell allegato tecnico alla predetta circolare n. 36/E. Effetti fiscali della rideterminazione delle rendite al 01/01/2016 Come già detto, per effetto dell art. 1, c. 23, della legge di stabilità in commento, limitatamente all anno 2016, in deroga all art. 13, c. 4, del D.L. n. 201/2011, conv. nella L n. 214/2011, per gli atti di aggiornamento delle rendite delle unita" immobiliari gia" censite nelle categorie catastali dei gruppi D e E, presentati entro il 15 giugno 2016, le rendite catastali rideterminate hanno effetto dal 1 gennaio Il richiamato comma 4 dell art. 13 del D.L. n. 201/2011 stabilisce i criteri per determinare la base imponibile ai fini IMU per cui, ordinariamente, occorre far riferimento al valore della rendita risultante in catasto, vigente al 1 gennaio dell anno di imposizione. La deroga in parola trova applicazione, in considerazione dell identità delle basi imponibili, anche ai fini TASI che, si ricorda, trova applicazione per i fabbricati rurali strumentali nella misura massima dell 1 per mille, mentre gli stessi fabbricati sono esclusi dall IMU. PSR: 600 MILIONI PER L'AGRICOLTURA Tutti i bandi con le relative consistenze economiche 600milioni di euro per l agricoltura toscana. E la consistente dote del PSR i cui bandi portano come somme allocate circa i due terzi delle risorse previste dal budget di programmazione Questa cifra si deve a denari provenienti dai bandi 2015, 2016 e dai trascinamenti della precedente programmazione. E una notevole iniezione di risorse spiega il direttore di Confagricoltura Grosseto e Livorno, Paolo Rossi che le imprese grossetane non possono permettersi di perdere. Risorse che, in taluni casi, potrebbero rappresentare una effettiva svolta in un momento in cui il primo settore mostra timidi segnali di ripresa grazie alla coriacea resistenza di un tessuto imprenditoriale che ha continuato a fare investimenti pur subendo ripetuti attacchi sul fronte delle imposte, soffocato da una opprimente e disincentivante burocrazia. In questo contesto mi preme evidenziare che la misura più finanziata è rivolta ai nuovi imprenditori e alla immissioni di giovani nel settore. Si tratta di 100milioni di euro, quasi un quinto del plafond complessivo dei fondi comunitari toscani, dedicati al Pacchetto giovani Scorrendo il cronoprogramma di attivazione, si evidenziano le aperture dei bandi, nonché i termini di conclusione delle istruttorie e di pubblicazione delle relative graduatorie. Oltre alle indicazioni temporali di 1 TiIssue massima nella tabella sono indicati gli importi che si prevede di mettere a bando nel 2016 per ciascuna misura. Ecco nel dettaglio le misure interessate: MISURE INVESTIMENTO Il bando sarà attivato nel prossimo mese di aprile, e si concluderà a settembre invece che a luglio come indicato nella tabella. MIS. 2 ASSISTENZA TECNICA La data di aprile indicata nel cronoprogramma si riferisce alla sola prima fase dell iter procedurale che la regione intende adottare, ovvero quella di selezione degli organismi prestatori del servizio di assistenza. L attivazione della misura è ancora subordinata al chiarimento di numerosi aspetti procedurali. MIS. 10 AGROAMBIENTE L apertura delle diverse sottomisure della misura 10 è prevista tra marzo ( ), settembre (10.1.1) e ottobre (10.1.5). In particolare per la sottomisura "Miglioramento della gestione degli input chimici e idrici" (in pratica la ex agricoltura integrata mis. 214 a2) è prevista la compilazione dei registri dei trattamenti tramite apposito applicativo informatico all interno dell anagrafe ARTEA. MIS. 11 AGRICOLTURA BIOLOGICA Nel 2016 il bando sarà attivato a marzo per la sola introduzione all agricoltura biologica mentre non sarà attivata la sottomisura di mantenimento. Mis. PACCHETTO GIOVANI L apertura del bando è prevista per il prossimo mese di maggio. E confermata la modifica del termine di insediamento precedente alla presentazione della domanda, termine che sarà esteso da 6 a 12 mesi per consentire anche a coloro che sono rimasti esclusi dal finanziamento nel precedente bando 2015 di partecipare a quello MIS INNOVAZIONE/PROGETTI PILOTA Il cronoprogramma prevede l attivazione di questa misura soltanto nell ambito dei PIF. PIF Il nuovo bando per i PIF sarà attivato a settembre. Page 5 Ti

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8 CAMBIA LA LEGGE SUGLI INVASI Accolte le richieste confagricole Novità per i laghetti. La Regione Toscana ha modificato la precedente legge sugli invasi idrici, vale a dire la numero 64 del Confagricoltura si dice soddisfatta perché sono state accolte alcune rilevanti istanze che erano state esposte alla Quarta Commissione Consiliare competente in materia. Una modifica spiega il direttore Paolo Rossi resa necessaria dopo il trasferimento alla Regione delle funzioni provinciali in materia di sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo fino a 15 metri di altezza e capacità fino a un milione di metri cubi. In particolare, e questa è stata una nostra specifica istanza, esiste la possibilità di applicare, caso per caso, deroghe, sulla base di appositi criteri che dovranno essere definiti dal regolamento attuativo, per gli sbarramenti aventi altezze fino a 5 metri che determinano un invaso con capacità fino a 20mila metri cubi e che presentino una distanza inferiore a 500metri da abitazioni, strade ed infrastrutture e per i quali possano essere esclusi rischi per l incolumità pubblica. L altro punto, sostenuto dalla nostra associazione, attiene alla gestione del catasto regionale degli invasi, di cui l implementazione e l aggiornamento dei dati spetta alla Regione, anche mediante elettronico presente nel sistema informatico dei Artea. Inoltre, per garantire una più corretta classificazione dello stato di rischio degli impianti esistenti e da regolarizzare o autorizzare in sanatoria, si è reso necessario implementare la documentazione a corredo della denuncia di esistenza, diversificando in relazione al reale livello di rischio rappresentato dall impianto, ivi compresa l applicazione delle deroghe per gli impianti inferiori a 5 metri di altezza già descritti. In considerazione dell esigenza di disciplinare il nuovo assetto delle competenze nelle materie trattate, l entrata in vigore della legge avverrà il giorno successivo alla sua pubblicazione sul BURT. acquisizione delle informazioni disponibili dal fascicolo ADEGUAMENTO PISCINE NATURALI C'E' TEMPO FINO AL 31 DICEMBRE Prorogati i termini per l adeguamento delle piscine natatorie. Il consiglio regionale ha approvato il provvedimento accogliendo la nostra proposta di legge. Infatti, la scadenza per l adeguamento delle strutture esistenti all entrata in vigore del regolamento attuativo della L.R. 8/2006 (marzo 2010) viene spostata dal 31 marzo 2016 al 31 dicembre Il Presidente della Commissione Sanità, Scaramelli, nel presentare la proposta di legge e sottolineare il carattere bipartisan dell iniziativa, sollecitata soprattutto da molte amministrazioni comunali, ha voluto precisare che il prossimo termine del 31 dicembre 2016 sarà assolutamente perentorio.ti. SCADENZARIO Si ricorda di contattare gli uffici di Confagricoltura entro il: 15 maggio per prenotare un appuntamento per la compilazione delle domande PAC la cui scandenza è fissata al 15 giugno 31 maggio prenotarsi per la presentazione dei modelli Unico o 730 Dal 5 maggio sarà possibile compilare le domande di nulla osta per i lavoratori extracomunitari Newsletter "Ti informo..."a cura di Paolo Rossi CONFAGRICOLTURA GROSSETO Via De Barberi, GROSSETO Tel: Fax: grosseto@confagricoltura.it CONFAGRICOLTURA LIVORNO Via Aurelia Sud, 6/B - CECINA - LIVORNO Tel: Fax: livorno@confagricoltura.it Ti n 04 del 14 marzo 2016

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