LA FORMA-SONATA L. van Beethoven, Trio op. 70 n. 1, I. : Esposizione : : Sviluppo Ripresa : Primo. tema/gruppo tema/gruppo Coda modulante
|
|
- Domenico Verde
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA FORMA-SONATA L. van Beethoven, Trio op. 70 n. 1, I La forma strumentale più importante e caratteristica del periodo Classico è la forma-sonata (detta anche Allegro di Sonata). Sono in forma-sonata la maggior parte dei primi e degli ultimi movimenti delle Sonate per pianoforte (o per strumento e pianoforte), dei Trii, dei Quartetti e delle Sinfonie di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, e dei compositori che hanno come principale riferimento il Classicismo viennese, ad esempio Mendelssohn e Brahms. Anche i Concerti per strumento solista e orchestra di periodo Classico e Romantico sono modellati sulla forma-sonata, opportunamente riadattata. Possiamo leggere un movimento in forma-sonata in due modi, suddividendolo in due oppure tre parti. Se consideriamo i ritornelli la forma-sonata è bipartita: : prima parte : : seconda parte : Se consideriamo le sezioni, la forma-sonata è ternaria (A-B-A 1 ): : esposizione : : sviluppo ripresa : Volendo, la possiamo quindi definire ternaria-bipartita. Nell esposizione ascoltiamo due temi o, nel caso di strutture più ampie, due gruppi tematici. Il primo gruppo è alla tonalità d impianto, il secondo gruppo è alla dominante (se la tonalità è in modo maggiore) oppure alla relativa maggiore (se la tonalità è in modo minore). Nello sviluppo i temi ascoltati nell esposizione o loro frammenti attraversano regioni armoniche lontane. Nella ripresa i due gruppi tematici vengono proposti di nuovo: stavolta sono entrambi nella tonalità d impianto. Tonalità M Tonalità m : Esposizione : : Sviluppo Ripresa : Primo Primo Ponte Elementi tratti tema/gruppo tema/gruppo tema/gruppo tema/gruppo Coda modulante dall esposizione tematico tematico tematico tematico I V Si attraversano varie I I I tonalità, anche lontane dalla I III tonalità d impianto. I I I Il primo movimento del Trio op. 70 n. 1 in Re maggiore di Beethoven è relativamente breve, ed è articolato in modo chiaro allo stesso tempo, è ricco di invenzione. Sezioni principali Esposizione bb.1-73 Sezioni secondarie Primo tema bb.1-20 bb.1-6 Descrizione Allegro vivace e con brio Unica figura con i tre strumenti distribuiti a distanza di quattro ottave. Quattro note discendenti di grado, in ff, ripetute cinque volte, verso l acuto. Ogni discesa arriva su un suono della triade di tonica (La-Re-Fa -La). La prima volta ritmo con articolazione in legato, le altre quattro volte ritmo con articolazione in staccato. Il ritmo binario contrasta con il metro ternario del brano (3/4): si tratta di una versione assai elaborata dell emiolia (figurazione ritmica binaria in tempo 1
2 Ponte modulante (transizione) bb bb.7-20 bb bb bb ternario). A b.5 anziché il Fa arriva il Fa : accostato al Si di b.6 (che sfuma nel p) ci allontana decisamente dalla tonalità d impianto. 1 Ma subito, con il Si che scende a La e il Fa che sale a Fa, torniamo nella tonalità d impianto (più precisamente, a b.7 siamo sulla dominante con quarta e sesta di Re M). Ora l andamento è dolce, in p, e il Pf accompagna Vlc e Vln che prima dialogano alternandosi sul medesimo inciso (bb.7-10), poi si sovrappongono all ottava (bb.11-12), infine cedono il primo piano al Pf (bb.13-16) che ripete tre volte in progressione discendente l inciso. Le bb concludono questa prima sezione con un intensificazione ritmica del Pf che introduce terzine di croma in scala e poi, sulla dominante di Re M, in arpeggio; la cadenza alla tonalità d impianto è sottolineata dall emiolia di bb Riprende l inciso di bb.7-8 ( ) in Re M, stavolta più deciso, in f, di nuovo col dialogo fra Vlc e Vln, mentre l accompagnamento del Pf diventa un rapido tremolo di semicrome. A b.25 il Sol ci porta verso la tonalità della dominante, ma a b.26, all acuto, ricompare il Fa di b.5. E in effetti a b.27 invece di andare in La M ci spostiamo in Fa M, con un movimento del basso che possiamo interpretare come cadenza d inganno. 3 Ulteriore intensificazione dinamica (ff), con sovrapposizione di arpeggi e accordi al Pf. Il Vlc propone una variante delle bb.7-8 in un ritmo di 6/8 (in particolare, la prima metà di b.28 è una diminuzione di b.8). 4 Alle bb Vln e Vlc hanno un dialogo sulla figura in 6/8 che ricorda quello di bb.7-10, ma ora è più rapido e incalzante (gli strumenti si scambiano proposta e risposta ogni singola battuta, e non più a distanza di due battute); infine, come a b.11, Vln e Vlc si uniscono all ottava (b.33). 5 Nel frattempo il Pf continua a marcare con un accordo il secondo tempo di ogni battuta, in deciso contrasto con l andamento in 6/8. A b.34 la settima diminuita di Mi M ci porta alla dominante della tonalità verso la quale stiamo puntando. Il Vlc ripropone la figura di apertura, seguita ora da una scala ascendente-discendente in crome in legato. Di nuovo un dialogo fra Vlc e Vln, cui succede una unione a intervallo di ottava (da b.39). Accordi ff al Pf, a scandire chiaramente il tempo di 3/4. Il Re di b.40 ci sposta da Mi M alla nostra destinazione, la tonalità di La M. 1 Si e Fa, note estranee alla tonalità di Re M, svolgeranno un ruolo determinante nella struttura armonica del brano: alle bb.27-33, , , Come spesso accade in Beethoven, uno o più suoni estranei alla tonalità d impianto ascoltati nelle prime battute del brano orientano l impianto armonico dell intero movimento: vedi ad esempio il Mi (Fa ) a b.9 del Quartetto op. 18 n. 3 in Re M, e l importanza in seguito attribuita alle tonalità in relazione diretta con il Fa (Fa M, Re m, Si M). 2 Avevamo già notato una emiolia ben più complessa alle bb Nella cadenza d inganno il basso anziché scendere di quinta (V-I) sale di grado (V-VI). Una normale cadenza d inganno in La M ci porterebbe a Fa m; in realtà qui Beethoven utilizza una relazione armonica con la tonalità di La m: V-VI di La m porta a Fa M. 4 Nella diminuzione i valori ritmici vengono ridotti proporzionalmente: a b.8 la figurazione era in semiminime, a b.28 è in crome. 5 Il Si a b.29, il Sol a b.30, il Fa a b.32 e il Sol a b.33 non hanno funzione modulante: sono appoggiature cromatiche. 2
3 Sviluppo bb tema bb bb bb bb bb Improvvisamente p. Mentre Vln e Vlc proseguono le scale ascendentidiscendenti in crome in legato, simili a piccole onde, il Pf introduce una nuova caratteristica figurazione ritmica.. con la semiminima in battere come appoggiatura. A b.51 gli strumenti si scambiano i ruoli; ma alla terza ripetizione la scala in crome del Pf non ritorna più in basso ma continua a salire fino ad un trillo misurato all acuto (b.58), dove si alternano Mi-Fa e Mi-Fa (è la terza volta che notiamo il rilievo dato a questo Fa nell esposizione), per poi salire ulteriormente a Sol e Sol, sempre più piano, sfociando poi in un delicato arpeggio discendente di La M in pp. 6 Le ultime quattro battute sono un La distribuito su quattro ottave e ripetuto quattro volte in ppp. Il Vlc in pp propone una variante della figurazione di apertura, semplicemente accompagnato dal basso in semiminime del Pf. Le discese non sono più di quattro bensì di tre crome, restituendo un ritmo che ricorda il 6/8 di bb La risposta alla mano destra del Pf a b.76 propone una sottile ma importante variante, omettendo la croma iniziale e introducendo in tal modo un ritmo acefalo ( ). Il dialogo fra gli strumenti si stringe alle bb e 80-82, con entrate a distanza di battuta. Con il Sol di b.79 ci spostiamo a Re M. L improvviso ff di b.82, con Vlc e Pf all ottava, ci riporta al suono di inizio brano. Dialogo fra gli strumenti a distanza di battuta basato su bb.7-8, prima in Sol m (bb.84-86) poi in Si M (queste due tonalità, sulle quali è basata questa sezione, erano in un certo senso implicate dal passaggio di bb.5-7). Da b.87 accompagnamento più rapido con il tremolo di semicrome del Pf, in diminuendo verso p. A b.88 si sovrappongono le due metà dell inciso di bb.7-8: b.7 a Vln e Vlc per terze, b.8 alla mano destra del Pf. La b.88 diventa un modello ripetuto quattro volte; alle bb.92-95, mentre il Vln prosegue il movimento della mano destra del Pf, Vlc e Pf introducono una scala ascendente e discendente in semiminime: una aumentazione della figurazione in crome di bb Queste quattro battute vengono ripetute quattro volte, alternando Vlc e Pf (bb e ) ai Vln Vlc e Pf (bb e ), e dando massimo rilievo al frammento desunto da b.8. Il frammento desunto da b.8 è protagonista della sezione successiva, in f e sf, alternandosi di battuta in battuta agli archi e al Pf, sempre ottavato, accompagnato di volta in volta dai tremoli in semicrome del Pf e da una nuovo irruente ritmo in terzine di crome agli archi. Abbiamo quindi una coppia di battute ripetuta sei volte attraverso tonalità a distanza di quinta: Re M, Sol M, Do M. La scrittura si sfoltisce improvvisamente, mantenendosi sempre sul ff e intrecciando una stretta imitazione basata sul frammento di b.8. A b.124 viene sovrapposta a questo intreccio la figurazione in ritmo acefalo di b.76 ( ). Da Fa M parte una nuova rapida sequenza armonica che attraversa le tonalità di Re m, Sol m, Do m, per tornare a Fa M. Alle bb la scrittura si fa più densa, ma si tratta di due sole linee raddoppiate per terza o per sesta: vengono sovrapposte la figurazione proposta dal Vlc a inizio sviluppo (bb.74-75) e una inversione del frammento in ritmo acefalo ( ), ora in direzione ascendente. 6 Pochi compositori riescono a replicare la fluidità con la quale Beethoven passa da una scala a un trillo a un arpeggio: qualità sempre più sviluppata nelle sue ultime opere. 7 Aumentazione è il contrario di diminuzione: i valori ritmici vengono incrementati proporzionalmente. 3
4 Ripresa bb bb Primo tema bb Transizione bb tema bb A b.136 da Fa M ci spostiamo alla dominante di La M. Come è tipico della forma-sonata, e in particolare di Beethoven, la conclusione dello sviluppo si basa su una frammentazione di alcuni elementi tematici dell esposizione, ridotti a due o tre note caratterizzate da una precisa configurazione ritmica. La b.140 deriva da b.124, proposta per moto contrario, 8 e seguita a b.141 da un ritmo che richiama b.13, per l enfasi posta sul secondo movimento di battuta. A partire da b.145 si isola il motivo, ripetuto più volte ( ) in modo da ricreare la figurazione ritmica dell emiolia caratteristica dell inizio del brano (bb ), e poi in versione ancora più condensata alle bb ( ), con un diminuendo al pp. Alle b un ff improvviso riprende la figurazione di b.140, senza però il moto contrario, ottavata come l inizio del brano. Le bb , di nuovo per moto contrario, sono ancora basate sull elemento ritmico, corrispondente alle prime note del primo tema: siamo sulla dominante della tonalità d impianto, ci prepariamo alla ripresa. Ripresa di bb.1-10 nella tonalità d impianto. La tranquilla ripresa di bb.7-10 viene drammaticamente interrotta dalla replica di bb.1-6, non più in Re M ma in Re m. bb Al basso di b.172 non troviamo più il Si come a b.6, bensì il Fa (suono che l esposizione aveva più volte posto in rilievo), che assume il ruolo di V per la sezione seguente, in Si M. Riascoltiamo il primo tema (bb.7-16): non in Re M bensì in bb Si M (tonalità che Beethoven deduce dalle bb.5-6). Questo è il momento nel quale Beethoven più si discosta da una inerte riproposizione dell esposizione: la cadenza delle bb.17-20, caratterizzata dall intensificazione ritmica delle terzine di crome del Pf, si dilata liberamente da quattro a bb sedici battute, vagando liberamente come un arabesco, quasi senza direzione, e da Si M attraversa le tonalità di Do m (b.187) e Re m (b.191), sempre ripetendo le bb , salendo ogni volta di tono, per arrivare alla dominante di La M a b Si omette invece la ripresa della variante in 6/8 delle bb Ripresa delle bb.35-43, muovendo da La M alla dominante di bb Re M (b.204). Anche la ripresa del secondo tema riserva delle sorprese: qui siamo in Re M, e riconosciamo il suono p e legato delle bb bb.43-50, ma non ritroviamo la caratteristica figurazione.. ; si tratta di una variazione delle bb A b.212 ci spostiamo sulla dominante di Sol M. Qui ritroviamo la figurazione caratteristica del secondo tema bb (.. ); la tonalità è però sbagliata : non siamo in Re M, come ci aspetteremmo, bensì in Sol M Il Vln si muove in direzione opposta al Vlc, e così anche mano destra e mano sinistra del Pf. 9 Considerando astrattamente la struttura del brano, potremmo dire che la ripresa della transizione soffermandosi in questo vagare senza precise direzioni è sproporzionata rispetto all esposizione: una sproporzione evidentemente voluta e cercata per caratterizzare e rendere unico questo brano. 10 Si tratta di una falsa ripresa, tecnica utilizzata con intelligenza da Haydn e non di rado adottata anche da Beethoven. 4
5 Coda bb Il secondo tema leggermente condensato viene infine bb portato nella tonalità d impianto. Basata sulle bb.7-8, pp e dolce, passa alla tonalità della sottodominante (Sol M), introduce a b.252 un nuovo accompagnamento in terzine alla mano sinistra del Pf (e non è raro che in una Coda appaia per la prima volta un elemento nuovo, mai ascoltato prima), amplia il fraseggio portandolo da 2+2 battute (bb ) a 4+4 battute (bb ), attraversando la tonalità di Mi m, 11 per arrivare alla dominante di Re M a b.262, con una intensificazione ritmica e un crescendo sulla scrittura per ottave tipica dell esposizione, e sfociando in due accordi di dominante che non risolvono direttamente, venendo interrotti da un ultima ripresa in ff della battuta iniziale cui segue una brusca e decisa cadenza. Un consiglio: quando analizziamo il brano può essere utile ascoltare una registrazione tenendo la partitura davanti agli occhi e segnando al volo i momenti in cui cambia la scrittura (in questo caso, a b.6, a b.21, a b.27, e così via). I cambiamenti di scrittura corrispondono necessariamente ai momenti in cui cambia il suono, e corrispondono anche alle differenti sezioni del brano. L identificazione delle varie parti (primo tema, transizione, secondo tema ) avverrà in un momento successivo. Con l esperienza, e con la conoscenza degli stili dei compositori, questo lavoro diventa più semplice: è possibile ad un certo momento analizzare un brano semplicemente osservando la partitura, senza averlo mai ascoltato. 11 Le tonalità predominanti nella coda, Sol M e Mi m, sono caratterizzate dai suoni Fa e Si, che in un certo senso costituiscono il contrappeso ai suoni Si e Fa, determinanti nell impianto armonico dell intero movimento. 5
Rocco De Cia [ ]
IL TEMA NEL CLASSICISMO IENNESE Il tema tipico del Classicismo viennese è costituito da 16 battute suddivise simmetricamente. La terminologia per l analisi tematica dai teorici è assai varia; ma ben più
DettagliTEORIA GRADO 1 TEORIA GRADO 2
TEORIA DELLA MUSICA a) Obiettivi di valutazione: gli esami di Teoria della Musica hanno lo scopo di fornire agli studenti l'opportunità di acquisire conoscenze della notazione musicale occidentale (compresi
DettagliAppunti di armonia (IX) Modulazione ai toni vicini e dominanti secondarie
Modulazione ai toni vicini Appunti di armonia (IX) Modulazione ai toni vicini e dominanti secondarie Con la modulazione uno dei gradi secondari della tonalità d impianto si sostituisce al I, diventando
DettagliSINFONIA N. 4 IN SI BEMOLLE MAGGIORE, OP. 60
SINFONIA N. 4 IN SI BEMOLLE MAGGIORE, OP. 60 Data di composizione: 1806 Prima esecuzione: marzo 1807 Dedica: Franz von Oppersdorff Organico: flauto, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 2 corni, 2 trombe;
DettagliLettera che indica, nei paesi anglosassoni, la nota e l accordo DO. [vedi anche Note]
C C Lettera che indica, nei paesi anglosassoni, la nota e l accordo DO. [vedi anche Note] Cacofonia Termine usato per indicare, in contrapposizione ad eufonia, l effetto sgradevole prodotto da una combinazione
DettagliJOHANN SEBASTIAN BACH Preludio e Fuga n. 7 in Mi maggiore (BWV 876) dal Libro II del Clavicembalo ben temperato
JOHANN SEBASTIAN BACH Preludio e Fuga n. 7 in Mi maggiore (BWV 876) dal Libro II del Clavicembalo ben temperato Premessa In riferimento alla complessità di solito si colloca la Fuga al vertice della musica
DettagliSTUDIAMO INSIEME LA MUSICA
ESTRATTI dal PRO MEMORIA DELLA TEORIA MUSICALE PAGINE DIMOSTRATIVE Dal Metodo STUDIAMO INSIEME LA MUSICA di ENNIO CAMEDDA Proprietà dell Autore www..bbrruunnooccaameeddddaa..ccoom Corso di Ammissione Lezione
DettagliProgramma didattico Teoria e Solfeggio I Docente Valentino Favotto
Teoria e Solfeggio I Docente Valentino Favotto Musica e note La musica, il suono e sue proprietà Riproduzione grafica del suono Note e rigo musicale Setticlavio ed accollatura Tagli addizionali Segni di
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliSCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE FONDAZIONE ONLUS iscritta al n 6 del Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private
Aggiornato dai docenti Programmi dei corsi PREACCADEMICI di SOLFEGGIO E TEORIA MUSICALE LIVELLO BASE LIVELLO BASE : corrisponde in sintesi ad un vecchio Primo Corso distribuito in un tempo più dilatato
DettagliCORSI PRE-ACCADEMICI TEORIA E ANALISI LETTURA, SCRITTURA, TEORIA, EDUCAZIONE DELL ORECCHIO E DELLA VOCE (LSTE)
1 CORSI PRE-ACCADEMICI TEORIA E ANALISI LETTURA, SCRITTURA, TEORIA, EDUCAZIONE DELL ORECCHIO E DELLA VOCE (LSTE) Durata complessiva 4 anni divisi in 2 livelli: Ι (2 anni), ΙΙ (2 anni) Il passaggio al livello
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliPRIMA PARTE CAPITOLO 1
PRIMA PARTE CAPITOLO 1 Lezione 1 Costruzione degli accordi Per accordo si intende la sovrapposizione di tre o più suoni che possono dare un senso di stasi (consonanza) o di movimento (dissonanza). Gli
DettagliIndice. Prefazione XV PRIMA PARTE
Indice Prefazione XV PRIMA PARTE 1. I parametri sonori 3 1.1 Produzione sonora 3 1.2 Numero di vibrazioni 4 1.3 Suoni acuti (o alti) e suoni gravi (o bassi) 6 Verifica 7 1.4 Limiti dell orecchio umano
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 (Raccolta n 11)
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO a.a. - sessione Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 (Raccolta 11) Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliTEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA LEZIONE XIV
TEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA LEZIONE XIV by Mario MUSUMECI TEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA L ENARMONIA LE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI ENARMONICHE (SETTIMA DIMINUITA, TRIADE ECCEDENTE, SESTA TEDESCA) SETTIME
DettagliTeoria musicale Riassunto regole principali. Unità didattica di Educazione musicale
Teoria musicale Riassunto regole principali Unità didattica di Educazione musicale INDICE Il pentagramma (rigo musicale) La chiave Le note in chiave di violino La durata dei suoni e dei silenzi: figure
DettagliSINFONIA N. 5 IN DO MINORE, OP. 67
SINFONIA N. 5 IN DO MINORE, OP. 67 Data di composizione: 1804-1808 Prima esecuzione: 22 dicembre 1808 Dedica: Franz Joseph Max von Lobkowitz e Andreas Kyrillowitsch von Rasumowsky Organico: ottavino, 2
DettagliVerifica di teoria musicale
Verifica di teoria musicale Nome Cognome Classe 1AM Liceo Musicale Cairoli 1. Spiega la differenza tra musica antica e musica moderna 2. Indica i principali stili musicali della musica colta moderna 3.
DettagliPERIODO: Competenze: conoscenze e abilità da conseguire. Obiettivi specifici di apprendimento. Esame di verifica delle competenze acquisite
PERIODO: DISCIPLINA: II Lettura della partitura Obiettivi specifici di apprendimento Competenze: conoscenze e abilità da conseguire Opere di riferimento Esame di verifica delle competenze acquisite La
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliBrevi Cenni di Teoria Musicale
Corso di Antropologia della Musica A. A. 2007-2008 2008 Lezione Introduttiva Brevi Cenni di Teoria Musicale 23 Novembre 2007 Docente: Dott.ssa Laura Ruzza L'ottava Un'ottava può essere definita come la
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliI COSTITUTIVI DELLA MUSICA
ARMANDO CALABRESE I COSTITUTIVI DELLA MUSICA BONANNO EDITORE Proprietà artistiche e letterarie riservate Copyright 2010 Gruppo Editoriale s.r.l. ACIREALE ROMA www.bonannoeditore.com gruppoeditorialesrl@tiscali.it
DettagliCURRICOLO DI MUSICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ
CURRICOLO DI MUSICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ ASCOLTARE E COMPRENDERE FENOMENI SONORI E MESSAGGI MUSICALI LEGGERE E PRODURRE UTILIZZARE LA VOCE IN MODO ESPRESSIVO
DettagliMy One and Only Love (G.Wood & R. Mellin)
My One and Only Love (G.Wood & R. Mellin) My One and Only Love è una ballad di struttura AABA, il pezzo tipicamente si esegue nella tonalità di Do maggiore, la composizione ha il titolo originale di Music
DettagliLICEO STATALE LAURA BASSI - BOLOGNA ESAMI DI IDONEITÀ E INTEGRATIVI LICEO MUSICALE «LUCIO DALLA»
ammissione alla classe seconda 1. Esecuzione di vocalizzi per arpeggi e scale su estensione di quinta, secondo le possibilità del candidato. 2. Esecuzione solfeggiata di uno studio scelto dalla commissione
DettagliLa scala fondamentale
La scala fondamentale Le note da cui derivano tutte le scale sono 12: 7 note naturali 5 note intermedie (alterate) reb mib do# re# solb lab fa# sol# sib la# reb mib do# re# solb lab fa# sol# sib la# do
DettagliORGANO E COMPOSIZIONE ORGANISTICA disciplina principale
CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA G. NICOLINI di PIACENZA Istituto di Alta Cultura Dipartimento degli Strumenti a tastiera disciplina principale Corso di fascia pre-accademica Esami di certificazione del
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO a.a.... - sessione... Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 Prova n 1 : TEST DI TEORIA Candidato: data
DettagliCorso di Chitarra Classica. Docente: Altieri
Corso di Chitarra Classica Docente: Altieri Preparazione agli esami di ammissione ai corsi Propedeutici o di Primo Livello del conservatorio con percorso di studio personalizzato. Livello base Postura,
DettagliSCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE FONDAZIONE ONLUS iscritta al n 6 del Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private
Programmi dei corsi PREACCADEMICI di SOLFEGGIO E TEORIA MUSICALE LIVELLO BASE LIVELLO BASE : corrisponde in sintesi ad un vecchio Primo Corso distribuito in un tempo più dilatato e adattato all età infantile.
DettagliManuale di ARRANGIAMENTO & ORCHESTRAZIONE POP. Volume 1. Danilo Minotti
Manuale di ARRANGIAMENTO & ORCHESTRAZIONE POP Volume 1 Danilo Minotti Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione
DettagliFondamenti di composizione (TEORIA E ANALISI II) LEZIONE VI. by Mario MUSUMECI
Fondamenti di composizione (TEORIA E ANALISI II) LEZIONE VI by Mario MUSUMECI FONDAMENTI DI COMPOSIZIONE TECNICHE COMPOSITIVE EVIDENZIATE DALL ANALISI E QUESTIONARI DI ANALISI PIÙ IMPEGNATIVI SU VARIE
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-1 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliFondamenti di composizione (TEORIA E ANALISI II) LEZIONE V. by Mario MUSUMECI
Fondamenti di composizione (TEORIA E ANALISI II) LEZIONE V by Mario MUSUMECI FONDAMENTI DI COMPOSIZIONE Le Forme-Sonata: altri modelli formali e di genere del Sonatismo L ANALISI-3 LA FORMA-SONATA CLASSICA
DettagliCorale pop Corale Corale pop
Corale pop (da 15 Immagini op. 480 per pianoforte) Versioni: -trio: Conscious (Splasc(h) 2004) -world : Immagini (SYM 2004) -Arrangiamento per tromba e quartetto d archi per Paolo Fresu. Corale Il corale
DettagliPROVE D'ESAME 1. CORSO
PROVE D'ESAME 1. CORSO Lettura ritmica a prima vista in chiave di sol e di fa (doppio pentagramma). A richiesta della commissione con lettura delle note e con fonemi (pam-pam, ta-ta ecc. ecc.). Livello
DettagliProtocollo dei saperi imprescindibili
POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE DISCPLINA Esecuzione ed interpretazione VIOLINO 1 stru. - 1^A Musicale Conoscere gli elementi base delle caratteristiche strutturali del violino; Conoscere le
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliAnalisi armonica di HOUSE THEME di Daniel Licht brano tratto dalla colonna sonora della serie televisiva DEXTER
WWW.CORSODIMUSICA.JIMDO.COM Analisi armonica di HOUSE THEME di Daniel Licht brano tratto dalla colonna sonora della serie televisiva DEXTER Questo brano (conosciutissimo dai fans della serie!) è interessante
DettagliConservatorio di Musica di Mantova Programmi Corsi pre-accademici A. A. 2015/16
Programma per il I livello (3 anni): I anno: ORGANO Docenti: Alfonso Gaddi e Adriano Dallapé Numero livelli: 3 Durata dei livelli: 3 + 1 + 2 Pianoforte complementare I - esercizi sulle 5 dita in Do+ anche
DettagliISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D AOSTA PROGRAMMA DI STUDIO E D ESAME DELLA CLASSE DI TEORIA, SOLFEGGIO E DETTATO MUSICALE A.A.
ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D AOSTA PROGRAMMA DI STUDIO E D ESAME DELLA CLASSE DI, SOLFEGGIO E MUSICALE A.A. 2007/2008 I CORSO PROGRAMMA DI STUDIO Il pentagramma I suoni e la loro denominazione
DettagliLICEO MUSICALE - c/o LICEO SCIENTIFICO STATALE "G. B. GRASSI" - LECCO
AMBITO TEORICO 1. Collega i seguenti SIMBOLI MUSICALI con le brevi affermazioni Risposte 1 a. è un'alterazione 1 e 2 b. è la chiave di FA 3 c. è gruppo irregolare 4 d. è un abbellimento 5 e. è una pausa
DettagliRelazioni strutturali del tono dei gosos con i toni del ballo e del passu de processioni: una parentela in origine?
Relazioni strutturali del tono dei gosos con i toni del ballo e del passu de processioni: una parentela in origine? di Andrea Piras 1 Premetto che non sono uno studioso di etnomusicologia, né di musica
DettagliAnalisi musicale, composizione e formazione auditiva
CONSERVATORIO DI MUSICA LUIGI CANEPA - SASSARI Test esemplificativo per l accertamento delle abilità e competenze di Analisi musicale, composizione e formazione auditiva propedeutico all ammissione ai
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
, Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliScuola Primaria Paritaria CASA FAMIGLIA Via Cocconcelli n.10 PARMA
Scuola Primaria Paritaria CASA FAMIGLIA Via Cocconcelli n.10 PARMA PROGRAMMAZIONE di MUSICA Anno scolastico 2016/2017 Classe 1^A Insegnante: Giuseppina Damoni Obiettivi Sviluppo della sensibilità musicale.
DettagliTEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1
Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:
DettagliGli intervalli. Un intervallo è la distanza tra due suoni. Possiamo definire:
Gli intervalli Un intervallo è la distanza tra due suoni. Possiamo definire: 1. INTERVALLO MELODICO si ha quando i due suoni che lo compongono sono suonati consecutivamente. 2. INTERVALLO ARMONICO si ha
DettagliTROMBA/TROMBONE: OFFERTA DIDATTICA PIANI DI STUDIO
TROMBA/TROMBONE: OFFERTA DIDATTICA PIANI DI STUDIO TROMBA PRIMO PERIODO SECONDO PERIODO (durata 2 anni) TERZO PERIODO AREE FORMATIVE INSEGNAMENTI ORE ANNUE ORE ANNUE ORE ANNUE ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
DettagliVIOLINO (LIVELLO A.1)
VIOLINO (LIVELLO A) Violino (livello A) 621 Conoscenza basilare dello strumento nelle sue componenti Buona capacità di lettura della notazione e conoscenza degli intervalli Acquisizione di una buona impostazione
DettagliTONALITÀ E ALTERAZIONI. Unità didattica di Educazione musicale
TONALITÀ E ALTERAZIONI Unità didattica di Educazione musicale Partiamo dalla scala Tutti voi (almeno spero) avete presente la scala, cioè la successione di otto suoni (otto e non sette) che parte da Do.
DettagliPREVIEW. ARMONIA Composizione Musicale. Metodo di Armonia e Composizione Musicale. Santino Cara All rights reserved 2012 by Santino Cara
Metodo di Armonia e Composizione Musicale 203 pagine di regole con immagini di notazione per una corretta e armoniosa scrittura musicale ARMONIA Composizione Musicale Roma, 2012 Santino Cara All rights
DettagliPeriodo unico (3 anni)
CONSERVATORIO DI MUSICA DI STATO Antonio Scontrino TRAPANI CORSI PRE-ACCADEMICI Discipline integrative TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE Periodo unico (3 anni) Programma di studio del 1 anno Teoria:
DettagliAURAL TEST: inclusi in tutti gli esami pratici
AURAL TEST: inclusi in tutti gli esami pratici a) Esempi di tali test sono forniti in Specimen Aural Tests, pubblicati in due volumi, uno per i Gradi 1-5, l'altro per i Gradi 6-8. Questi libri possono
DettagliCORSO PREACCADEMICO DI VIOLONCELLO
ISTITUZIONE COMUNALE PROGETTO MUSICA Sandro Verzari di Ronciglione Scuola Musicale Comunale Domenico Altissimi CORSO PREACCADEMICO DI VIOLONCELLO DURATA DEL CORSO: 1 LIVELLO : 2 anni (I e II annualità)
DettagliTvvtwxÅ t \ÇàxÜÇté ÉÇtÄx wëtüàx x `âá vt
TvvtwxÅ t \ÇàxÜÇté ÉÇtÄx wëtüàx x `âá vt CORSO BASE I ANNO DA OTTOBRE 2007 CORSO DI TEORIA E SOLFEGGIO ANNO SCOLASTICO 2007/2008 OTTOBRE 2007 - INCONTRO DI VENERDI 19, LUNEDI 22 E MERCOLEDI 24 Chiavi musicali:
DettagliLICEO STATALE LAURA BASSI - BOLOGNA ESAMI DI IDONEITÀ E INTEGRATIVI
LICEO STATALE LAURA BASSI - BOLOGNA ESAMI DI IDONEITÀ E INTEGRATIVI LICEO MUSICALE «LUCIO DALLA» Indicazioni di programma per la disciplina "Esecuzione e interpretazione" ammissione alla classe seconda
DettagliPROGRAMMA DI CANTO, armonia e solfeggio
PROGRAMMA DI CANTO, armonia e solfeggio La lezione di canto comprende: - Tecnica -Tecnica di riscaldamento - Repertorio -Intonazione - Timing - Interpretazione - Stage Performance -Improvvisazione - Storia
DettagliSCALE: A. CURCI: Tecnica elementare delle memoria): scale e degli arpeggi; L. SCHININA : Scale e arpeggi 1 fascicolo
Offerta formativa Corso Preaccademico VIOLA Livello A OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OPERE DI RIFERIMENTO PROVE D ESAME Facili brani dal repertorio didattico con accompagnamento di pianoforte e duetti
DettagliLE REGOLE DEL CONTRAPPUNTO DI DUBOIS
LE REGOLE DEL CONTRAPPUNTO DI DUBOIS 1 ACCORDI USATI: Oltre agli accordi perfetti maggiore, minore e al loro 1 rivolto, è possibile usare l accordo di 5 diminuita nel suo 1 rivolto: Nel suo stato fondamentale,
DettagliAMMISSIONE AI CORSI PRE-ACCADEMICI PROVA DI TEORIA E ARMONIA
ARMONIA 1 Accedono direttamente a questo livello coloro che sono stati assegnati al 1 livello dei Corsi di strumento o canto e che non hanno le minime conoscenze di teoria musicale. ARMONIA 2 Il Sistema
DettagliPIANOFORTE I I biennio
PIANOFORTE I I biennio OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ABILITÀ CONOSCENZE (REPERTORIO DI RIFERIMENTO) 1. Acquisire gradualmente tecniche di: a. Esercizi relativi a: 1.1. rilassamento, cura della postura
DettagliCORSO DI FORMAZIONE MUSICALE DI BASE ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE STRUMENTO PRINCIPALE: ORGANO
Conservatorio di Musica Jacopo Tomadini UDINE CORSO DI FORMAZIONE MUSICALE DI BASE ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE STRUMENTO PRINCIPALE: ORGANO Durata complessiva 8 anni divisi in 3 livelli: A (3 anni),
DettagliCorso di Chitarra Classica
Corso di Chitarra Classica Il corso, in linea con gli attuali programmi dei Conservatori italiani, può essere integrato con nozioni di chitarra ritmica e fingerstyle. CORSO PREPARATORIO Della durata di
DettagliPIANI DI STUDIO D ISTITUTO MUSICA
ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» 38122 Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF 80016460224 Tel. 0461/263331 - Fax 0461/984463 www.istitutotrento5.it segr.ic.tn5@scuole.provincia.tn.it ic.tn5@pec.provincia.tn.it
DettagliIntervalli, alterazioni, tonalità
L INTERVALLO È LA DISTANZA TRA DUE NOTE e si misura calcolando il numero di note al suo interno. Per es. DO-SOL è un intervallo di quinta (do-re-mi-fasol = 5 note = quinta) RE-Fa è un intervallo di terza
DettagliORGANO. Livello e Anno di Corso Programma Esame
Modulistica per Corsi di Base - Interpretazione ed Esecuzione per tutti gli Strumenti Strumento ORGANO Livello e Anno di Corso Programma Esame A I Corso (1 gruppo) Metodi Lebert e Stark: metodo per il
DettagliSulle 4 Corde - Junior INDICE
INDICE Cromino e Cromina... pag. 79 Il violino... pag. 89 Impostazione del violino... pag. 99 La mano sinistra... pag. 10 L archetto... pag. 11 Impostazione dell arco... pag. 12 Le 4 corde... pag. 15 Dove
DettagliMINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA Giovanni Pierluigi da Palestrina CAGLIARI
SCUOLA DI V I O L I N O CORSO PREACCADEMICO PROGRAMMI DI STUDIO E D ESAME PRIMO LIVELLO 1 CORSO Elementari cenni di liuteria Studio di un metodo scelto tra i più importanti (LAOUREUX DE BERIOT CAMPAGNOLI
DettagliPIANOFORTE CORSO DI FORMAZIONE DI BASE
PIANOFORTE CORSO DI FORMAZIONE DI BASE AMMISSIONE: Un programma a libera scelta teso ad evidenziare le qualità e le attitudini musicali del candidato e, ove possibile, il grado di preparazione specifica
DettagliAPPUNTI DI TEORIA MUSICALE
APPUNTI DI TEORIA MUSICALE Nomi delle note in chiave di violino Note sulle righe e note negli spazi Le chiavi Esistono tre tipi di chiavi che indicano la posizione del SOL, del DO e del FA. Le chiavi possono
DettagliInsegnamento: TEORIA E SOLFEGGIO (settore disciplinare:teoria ed analisi)
MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA E VA R I S T O F E L I C E D A L L A B A C O PROGRAMMI CORSI PRE-ACCADEMICI I CICLO (1-2 livelli
DettagliLa scala musicale è una successione di note disposte in ordine consecutivo: verso l'alto (scala ascendente) o verso il basso (scala discendente)
La scala musicale è una successione di note disposte in ordine consecutivo: verso l'alto (scala ascendente) o verso il basso (scala discendente) Il punto di partenza di una scala è molto importante. La
DettagliProgramma Modern Keyboard Institute a cura di Ivano Borgazzi
Programma Modern Keyboard Institute a cura di Ivano Borgazzi I LIVELLO BASE Totale Crediti 90 scale maggiori, scale minori naturali,scale pentatoniche maggiori e minori 10 triadi e rivolti, accordi di
DettagliMARIA VACCA Metodo completo per lo studio del pianoforte Volume 2
MARIA VACCA IL IL PIANO PIANO MAGICO MAGICO Metodo completo per lo studio del pianoforte Volume Illustrazioni, testi, copertina e grafica dell autrice omm arriio mma o S S CHI TROVA IL PIANO MAGICO TROVA
DettagliTEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE
Liceo Musicale Statale A. Manzoni - Varese Programmazione d istituto TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE Biennio OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1. Consolidare la padronanza dei codici di notazione 2.
DettagliGLI ACCORDI (mettiamo le note insieme)
GLI ACCORDI (mettiamo le note insieme) Nel capitolo precedente abbiamo imparato dove si collocano le note nella tastiera della chitarra, oltre ai primi principi che regolano i modi più importanti (maggiore
DettagliLIVELLO A (Base) 1 anno
LIVELLO A (Base) 1 anno Obiettivi di apprendimento Il sistema tonale. Le triadi di tutte le specie. Caratteristiche e costruzione. Le successioni armoniche nel modo maggiore e minore. Costruzione di brevi
DettagliPERIODO: I. DISCIPLINA: Corno. Competenze: conoscenze e abilità da conseguire. Esame di verifica delle competenze acquisite
PERIODO: I DISCIPLINA: Corno Obiettivi specifici di apprendimento Competenze: conoscenze e abilità da conseguire Opere di riferimento Esame di verifica delle competenze acquisite Elementi fondamentali
DettagliCODI/05,CODI/06,CODI/07 DISCIPLINE INTERPRETATIVE - VIOLA, VIOLINO, VIOLONCELLO CORSO PRE-ACCADEMICO. Discipline interpretative d insieme
Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi di Milano - VIOLA, VIOLINO, VIOLONCELLO CODI/05,CODI/06,CODI/07 DISCIPLINE INTERPRETATIVE - VIOLA, VIOLINO, VIOLONCELLO CORSO PRE-ACCADEMICO livelli verifiche CODI/05
DettagliFORME / tonalità e accordi
Published on MUSIC-BOX (http://www.music-box.it) HOME > tonalità e accordi FORME / tonalità e accordi Parafrasando il titolo di un celebre libro, No man is an island" (nessun uomo è un isola), possiamo
Dettaglibb.3-4 y' y'' cs = controsoggetto cs 1: y y' y C C sol#:v (D) iv ii / vii t ii V t
IV V I sol#: t re#: V t ii V t Anche dal punto di vista tonale il tema presenta due momenti distinti: l'affermazione della tonica e la modulazione al iv. Al rigo superiore presentiamo una linea strutturale
DettagliIntervalli Musicali. Posizioni sulla tastiera e Ear Training
1 Intervalli Musicali Posizioni sulla tastiera e Ear Training Saper classificare gli intervalli e saperli riconoscere sul pentagramma è solo una delle tre cose che bisogna essere in grado di fare per raggiungere
DettagliCORSI PREACCADEMICI programmi di studio e d esame Scuola di VIOLONCELLO
CORSI PREACCADEMICI programmi di studio e d esame Scuola di VIOLONCELLO ESAME DI AMMISSIONE AL I LIVELLO DI COMPETENZA: 1) Verifica con test estemporanei delle attitudini musicali e fisiche. 2) Eventuale
DettagliPERIODO: I. DISCIPLINA: Chitarra. Competenze: conoscenze e abilità da conseguire. Obiettivi specifici di apprendimento
PERIODO: I DISCIPLINA: Chitarra Modificato 29 settembre 2016 Obiettivi specifici di apprendimento Competenze: conoscenze e abilità da conseguire Opere di riferimento Esame di verifica delle competenze
DettagliLA POETICA DELLA GIOIA
LA POETICA DELLA GIOIA LETTURA, ANALISI E INTERPRETAZIONE della NONA SINFONIA CORALE op. 125 (1823-1824) IV di LUDWIG van BEETHOVEN (1770-1827) by Mario MUSUMECI L ANALISI: II MOVIMENTO II TEMPO SCHERZO
DettagliLICEO MUSICALE MARGHERITA DI SAVOIA - NAPOLI ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE. PIANOFORTE (1 strumento) PROGRAMMA 1 ANNO
LICEO MUSICALE MARGHERITA DI SAVOIA - NAPOLI ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE PIANOFORTE (1 strumento) PROGRAMMA 1 ANNO 1) Scale maggiori per moto retto a 2 ottave 2) Arpeggi sui tasti bianchi (da B. Cesi
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE a.s Scuola Media Zardini Classe II A EDUCAZIONE MUSICALE Docente: Antonio Rossi
PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2016-2017 Scuola Media Zardini Classe II A EDUCAZIONE MUSICALE Docente: Antonio Rossi Presentazione della classe: omissis UNITA DI LAVORO N 1 COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI
DettagliPIANO DIDATTICO CORSO MANDOLINO
1 PIANO DIDATTICO CORSO MANDOLINO Gli allievi che vorranno iscriversi ai corsi dell Accademia Musicale Europea ed aderire ad un corso diverso da quello 'Base', potranno farne richiesta ed affrontare un
DettagliCORSO PREACCADEMICO VIOLINO. Settore disciplinare:
Violino (livello A) 621 Conoscenza basilare dello strumento nelle sue componenti Buona capacità di lettura della notazione e conoscenza degli intervalli Acquisizione di una buona impostazione : buona postura,
DettagliCORSO PREACCADEMICO VIOLINO. Settore disciplinare:
Disciplina Codice disciplina Tipologia della disciplina Obiettivi di apprendimento Bibliografia raccomandata Violino (livello A) 621 Conoscenza basilare dello strumento nelle sue componenti Buona capacità
DettagliI LIVELLO CORSO BASE. Test per Valutare la conoscenza e la visualizzazione delle ottave nel sistema CAGED
I LIVELLO CORSO BASE UNIT 1): INSTRUMENTAL SKILLS AND IMPROVISATION SEZIONE I: SCALE E ARPEGGI (MASSIMO 10 CREDITI) SCALE: Test per Valutare la conoscenza e la visualizzazione delle ottave nel sistema
DettagliPrimi passi nella teoria musicale
ESTRATTO 157 Primi passi nella teoria musicale INDICE CAPITOLI pagina 1.0 LA MUSICA 3 1.1 il suono 3 1.2 il ritmo 4 2.0 NOTAZIONE - PENTAGRAMMA - DOPPIO PENTAGRAMMA 5 3.0 LE CHIAVI 8 4.0 FIGURE E PAUSE
DettagliTEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA LEZIONE XV
TEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA LEZIONE XV by Mario MUSUMECI TEORIE E TECNICHE DELL ARMONIA L ARMONIA CROMATICA E L EVOLUZIONE STORICA DEL CROMATISMO ACCORDI DI SESTA NAPOLETANA E DI SESTA AUMENTATA (O
DettagliLe Scale. Una scala è la successione graduale di otto suoni consecutivi, di cui l ultimo è la ripetizione del primo.
Le Scale Che cos è una scala? Una scala è la successione graduale di otto suoni consecutivi, di cui l ultimo è la ripetizione del primo. La scala musicale prende il nome dal primo grado della nota) chiamato
DettagliCENNI DI "TEORIA MUSICALE"
CENNI DI "TEORIA MUSICALE" Questo piccolo opuscolo (gratis) sintetizza i principali elementi di Teoria Musicale. La musica richiede studio, ma anche pratica, per cui ridurre le nozioni teoriche all'essenziale
DettagliL arte di Arrangiarsi. L arrangiamento di Saturn.
L arte di Arrangiarsi. L arrangiamento di Saturn. Benvenuti alla prima lezione online del mio sito. La didattica occupa una parte importante della mia attività di musicista per cui ho ritenuto opportuno
Dettagli