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2 STUDIO MASIERO SOMMARIO 1) PREMESSA ) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI ) OPERE PRELIMINARI ) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI ) QUADRI ELETTRICI ) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA ) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA ) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA ) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP ) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE ) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO ) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER ) ALLEGATI Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 2/19

3 STUDIO MASIERO 1) PREMESSA Il presente progetto riguarda gli impianti elettrici relativi alla ristrutturazione della casa di riposo Don Bosco in via Milano n. 170, a Bolzano, lotto 1: realizzazione uffici, nuovi spogliatoi, autorimessa interrata e del "nucleo Alzheimer". a) Impianti previsti - Lotto 1 Gli impianti che saranno realizzati a servizio delle nuove strutture che si andranno a costruire con il primo lotto sono principalmente i seguenti: opere preliminari per consentire il funzionamento della struttura durante l esecuzione dei lavori di ristrutturazione (uffici, cappella ); predisposizione delle condutture per l eventuale futura realizzazione di una cabina MT/BT utente; ampliamento alle nuove strutture dell impianto di terra ed equipotenziale esistente ; ampliamento alle nuove strutture dell impianto di parafulmine esistente e protezione dalle sovratensioni; distribuzione dell energia elettrica a servizio delle nuove strutture, quadri elettrici di zona: Q04 protezioni linea rete e gruppo elettrogeno ascensore e montalettighe antincendio; QIS2 distribuzione impianto di illuminazione di sicurezza; QUPS distribuzione impianto di alimentazione utenze privilegiate; Q056 autorimessa interrata; Q053 sola alimentazione del quadro impianti meccanici al piano interrato; Q12 uffici e cappella al piano terra; Q18 spogliatoi al piano terra; Q150 nucleo Alzheimer nord; Q152 nucleo Alzheimer sud; Q255 commutazione rete / gruppo elettrogeno ascensore antincendio; impianto di alimentazione elettrica di tutte le utenze, posti di lavoro, prese di servizio ecc ; predisposizione per controllo carichi delle utenze elettriche impianti meccanici alimentazione elettrica da gruppo statico di continuità per utenze privilegiate; alimentazione elettrica indipendente da rete e gruppo elettrogeno per ascensore antincendio; nuovi cavidotti verticali ed orizzontali per la distribuzione degli impianti; impianto di illuminazione di tutti i vani ed areee esterne, relativi alla nuova struttura, completo di corpi illuminanti; impianto per la gestione automatica dell illuminamento nucleo Alzheimer; illuminazione di sicurezza con nuovo gruppo soccorritore centralizzato e sorveglianza linee; impianto fonia e dati, rete WiFi per apparecchiature wireless; ampliamento impianto TV esistente; impianti di sicurezza: rilevazione automatica di incendio; diffusione sonora di emergenza per evacuazione; adeguamento del sezionamento di emergenza impianti elettrici; impianti speciali: chiamata infermiere, allarme bagni e guida luminosa per operatori nucleo Alzheimer; videosorveglianza stanze ospiti e zone comuni nucleo Alzheimer; controllo accessi nucleo Alzheimer; predisposizioni per controllo varchi per ospiti a rischio fuga nucleo Alzheimer; Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 3/19

4 STUDIO MASIERO 2) NORME DI RIFERIMENTO E PRESCRIZIONI PARTICOLARI a) Norme di riferimento L'esecuzione degli impianti relativi al presente progetto dovrà essere eseguita conformemente alle norme del C.E.I. (COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO), e comunque tutte quelle vigenti al momento dell'esecuzione dei lavori, Legge n.186 dell' ; Decreto n 37 del ed alle presenti prescrizioni di progetto. In particolare dovrà essere rispettato quanto prescritto dalle seguenti Norme: CEI 11-1 CEI CEI CEI CEI EN (CEI11-25) CEI EN (CEI11-26) CEI CEI CEI 14-8 CEI 17-6 CEI CEI CEI EN (20-2/1-1) CEI CEI 20-37/1 CEI 20-38/1 CEI CEI CEI CEI EN (CEI 31-30) CEI EN (CEI 31-33) CEI EN (CEI ) CEI Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kv in corrente alterna Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo Livelli di isolamento; Cap.3 trasformatori di potenza; interblocchi elettrici impianti di terra II categoria. Gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria. Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata. Calcolo delle correnti. Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti : Definizioni e metodi di calcolo. fascicolo 2906; per l esecuzione della cabina MT/BT, il coordinamento delle protezioni di massima corrente selettive con quelle della linea di alimentazione, gli interblocchi di sicurezza Guida per l esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali, per sistemi di I, II e III categoria. Cabine per impianti di II categoria; interblocchi elettrici art Cabine per impianti di I categoria. Calcolo delle portate dei cavi elettrici Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato. Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kv. Guida per l'uso di cavi a bassa tensione Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kv Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all applicazione della norma CEI EN (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 4/19

5 STUDIO MASIERO CEI 31-35/A Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all applicazione della norma CEI EN (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi. Esempi di applicazione. CEI 64-8/1 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali CEI 64-8/2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 2: Definizioni CEI 64-8/3 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 3: Caratteristiche generali CEI 64-8/4 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza CEI 64-8/5 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici CEI 64-8/6 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 6: Verifiche CEI 64-8/7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari CEI 64-8;V1 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. 64-8/7;V2 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari. Sezione 710: Locali ad uso medico CEI Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati CEI Protezione delle strutture contro i fulmini. CEI EN (CEI 81-5) Prescrizioni per i componenti di connessione CEI EN (CEI 81-6) Protezione delle strutture contro i fulmini - Linee di telecomunicazione. Parte 1: Installazioni in fibra ottica CEI R0BT-003 (CEI ) Prescrizioni relative alla resistibilità per le apparecchiature che hanno un terminale per telecomunicazioni. CEI EN 100/55 Sistemi elettroacustici applicati ai servizi di emergenza UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d incendio UNI EN Illuminazione dei Luoghi di Lavoro UNI EN 1838 Illuminazione di emergenza DIN VDE 0834 DLgs 6 novembre 2007 n 194 D.M. 18 settmbre 2002 Norma per sistemi di segnalazione in ospedali, case di riposo, cliniche ed istituzioni analoghe. Recepimento direttiva EMC compatibilità elettromagnetica Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 5/19

6 STUDIO MASIERO Nella scelta di qualunque materiale ed apparecchiatura elettrica, necessaria alla realizzazione dell'impianto relativo al presente progetto, si dovrà dare sempre la preferenza a quelli approvati dall'istituto italiano del Marchio di Qualità (IMQ). Gli impianti elettrici verranno realizzati secondo quanto prescritto dalle vigenti normative per i luoghi considerati a maggior rischio in caso di incendio e quindi per loro tipologia e costruzione non saranno causa probabile di incendio ed avranno le caratteristiche di non propagazione necessarie e sufficienti. b) Particolari costruttivi L impresa appaltatrice dovrà fornire alla D.L. almeno 30 giorni prima dell esecuzione dei lavori, o di ogni singola fase, elaborati grafici, eventuali relazioni di verifica, ecc. relativi ai particolari esecutivi delle opere che si intendono realizzare. Oltre a quanto potrà richiedere la D.L. prima dell esecuzione dei lavori, dovranno in ogni caso essere realizzati: Layout fronte quadro di ogni quadro di distribuzione elettrica; Layout fronte quadro di ogni armadio rack 19 destinato ad ospitare apparecchiature attive e/o passive relative gli impianti di trasmissione dati, allarme, diffusione sonora, supervisione integrata videosorveglianza ecc ; Verifica degli ingombri delle apparecchiature elettriche e schema della loro disposizione nei vani tecnici; Verifica dei cavidotti principali e dettaglio esecutivo dei canali nei cavidotti verticali, controsoffitti e pavimenti tecnici coordinati con tutti gli impianti tecnologici che possano interferire (ventilazione, riscaldamento ecc.); Planimetrie per la verifica dell installazione ed interferenze di tutti i componenti degli impianti tecnologici (elettrici e meccanici) a soffitto e/o sospensione, complete di sezioni delle zone più significative; Dettaglio di installazione dei corpi illuminanti a soffitto e sospensioni nel cavedio centrale e zona ingresso; Schema esecutivo bus EIB riportante tutte le apparecchiature in campo; Schema esecutivo cablaggio strutturato per fonia e dati; Schema funzionale a blocchi dell impianto di supervisione integrata con indicazione delle caratteristiche delle apparecchiature che si intendono installare. c) Sospensioni apparecchiature installate a soffitto Tutte le apparecchiature elettriche che saranno installate a soffitto o incassate nei controsoffitti quali, corpi illuminanti, diffusori acustici, pannelli segnalatori, ecc dovranno essere fissati, con appositi sistemi di sospensione e cordino di sicurezza, direttamente alla struttura portante del solaio e non dovranno in alcun modo gravare sulla struttura del controsoffitto. d) Dichiarazione di conformità Alla fine dei lavori verrà rilasciata dall'elettricista appaltatore dell'impianto elettrico, la dichiarazione di conformità di ogni singolo impianto alla regola dell'arte completa degli allegati obbligatori come prescritto dal Decreto n 37 del L appaltatore degli impianti elettrici dovrà al termine dei lavori, o se richiesto dalla D.L. anche per singole fasi di realizzazione, aggiornare a propria cura e spese gli elaborati originali di progetto sulla base di quanto realmente eseguito. Gli elaborati grafici dovranno essere consegnati stampati su carta, in numero di copie come richiesto dalla D.L., ed anche su supporto informatico in formato dwg, o dxf. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 6/19

7 STUDIO MASIERO e) Protezione della proprietà intellettuale Le idee originali di progetto, cosí come gli articoli e le prescrizioni tecniche di capitolato e dei materiali, restano di proprietà esclusiva del progettista e non possono essere divulgate od utilizzate senza la sua preventiva autorizzazione e salvo il disposto dell'art.4 del regio decreto Legge , n ) OPERE PRELIMINARI Per consentire il funzionamento della struttura anche durante i lavori di ristrutturazione ed ampliamento, dovranno essere eseguite le seguenti opere. a) Uffici provvisori Al 1 piano l attuale alloggio custode sarà temporaneamente adibito ad uffici per consentire la demolizione della parte di edificio dove sono situati attualmente. Saranno realizzate 6 postazioni di lavoro ed una postazione per stampante multifunzione. Attualmente gli impianti sono derivati da un centralino di zona che alimenta i circuiti prese e luce che saranno mantenuti per le utenze generiche dei locali. La potenza disponibile non risulta essere sufficiente per l alimentazione delle e nuove postazioni di lavoro. Per l adeguamento dei vani alla nuova funzionalità si rende necessaria l esecuzione delle seguenti opere: realizzazione di un nuovo quadro di distribuzione per le postazioni di lavoro, alimentato dal condotto sbarre con tensione 3x400V+N esistente nel corridoio dell edificio; installazione di canali in PVC per la distribuzione degli impianti; realizzazione delle postazioni di lavoro in canali attrezzati ad altezza di cm da pavimento, con n 4 prese di alimentazione 2x16A+PE e n 3 prese dati RJ45 cat.6 FTP ciascuno; installazione di cassetta di permutazione impianto di fonia e dati con switch a 24 porte; posa e attestazione dall attuale centrale telefonica alla cassetta di cavo telefonico a 10; posa e attestazione dall attuale armadio dati alla cassetta di n 4 cavi cat. 6 FTP; adeguamento dell impianto di illuminazione con canaline esterne in PVC o all interno delle nuove pareti in cartongesso; fornitura e posa in opera dei corpi illuminanti per le postazioni di lavoro; fornitura e posa in opera di corpi illuminati di sicurezza con accumulatori autonomi. b) Cappella e laboratorio provvisori L attuale sala polifunzionale sarà utilizzata anche per le funzioni religiose, e vi verrà realizzato un piccolo laboratorio. Non sono necessarie modifiche significative agli impianti elettrici esistenti se non la verifica ed eventuale adeguamento dei comandi relativi all impianto di illuminazione. c) Impianto di rilevazione incendi esistente Nelle zone interessate dagli interventi dovranno essere smontate e recuperate, in più fasi a seconda dell andamento dei lavori, tutte le apparecchiature relative all impianto di rilevazione incendio. Dette apparecchiature saranno consegnate alla Committente e serviranno quali componenti di ricambio per la parte di impianto esistente che sarà mantenuto in funzione anche dopo l intervento di ampliamento. A seguito di ciascuna fase di rimozione dei Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 7/19

8 STUDIO MASIERO componenti, la centrale di allarme esistente dovrà essere riprogrammata in modo da garantire il corretto funzionamento dell impianto che rimarrà in servizio. 4) VANI TECNICI E CAVIDOTTI DISTRIBUZIONE IMPIANTI a) Vani tecnici I quadri principali di distribuzione e le nuove apparecchiature relative agli impianti elettrici saranno installati in parte nel vano tecnico esistente al piano terra dell edificio, ed in parte nel nuovo vano che si andrà a realizzare in prossimità dell esistente. Attualmente nel vano tecnico esistente si trovano: Q02 quadro di distribuzione generale dell edificio; QIS1 soccorritore e quadro di distribuzione esistente illuminazione di sicurezza; Centrale telefonica; Centrale allarme incendio esistente. Nel vano sarà installato il gruppo di continuità statico per le utenze privilegiate e relativo quadro di distribuzione QUPS. Nel nuovo vano tecnico saranno installate le seguenti apparecchiature; nuovo armadio rack impianto fonia e dati; nuovo gruppo soccorritore illuminazione di sicurezza e relativo quadro di distribuzione QIS2; centrale impianto diffusione sonora di meregenza per evacuazione edificio; altre apparecchiature di impianti speciali non facenti parte del presente progetto. Nel vano tecnico è stato previsto lo spazio per un secondo soccorritore per illuminazione di sicurezza per la futura sostituzione dell esistente che al momento rimane in funzione. Nella zona relativa al nucleo Alzheimer, il locale adibito a presidio medico funge anche da vano tecnico per l installazione delle apparecchiature relative agli impianti locali di: gestione impianto di illuminazione; chiamata infermiere; video sorveglianza; controllo accessi; controllo varchi; L installazione dei quadri elettrici di zona è stata prevista in locali accessori del nucleo. b) Cavidotti La distribuzione degli impianti avverrà principalmente tramite canale metalliche installate all interno dei controsoffitti. Nelle zone in cui il controsoffitto previsto non è di tipo ispezionabile, saranno realizzate delle botole per il futuro accesso ai canali. E prevista la realizzazione di nuovi cavidotti verticali per il passaggio degli impianti tra i piani: da piano terra a 1 interrato nella zona spogliatoi; Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 8/19

9 STUDIO MASIERO dal piano interrato fino alla copertura (2 piano) nella zona uffici / Alzheimer; dal piano interrato fino alla copertura in prossimità del nuovo montalettighe (2 lotto). Negli attraversamenti da un comparto anti incendio e quello adiacente, così come negli attraversamenti dei solai saranno realizzate, all interno dei cavidotti, delle barriere REI 120 per evitare la propagazione degli incendi. Le linee di circuitazioni riguardanti utenze o servizi diversi avranno cavidotti e conduttori indipendenti e cavidotti colorati diversamente, come segue: nero : linee di energia elettrica verde : linee per telecomunicazione blu : circuiti citofonici e videocitofonici azzurro : impianto d antenna televisiva bianco : circuiti dedicati all informatica lilla : impianti anti intrusione ed antincendio marrone: linee di circuiti di emergenza e di sicurezza c) Predisposizione cavidotti per fututa cabina MT/BT utente Per consentire l eventuale realizzazione di una cabina MT/BT e non dover scavare nel piazzale dopo il completamento dei lavori relativi al 1 lotto, saranno posate le tubazioni per il collegamento della futura cabina al vano tecnico esistente in cui si trova il quadro elettrico principale dell edificio Q02. d) Predisposizione controllo carichi elettrici degli impianti meccanici Per consentire la gestione delle macchine relative agli impianti meccanici tramite l esistente impianto di controllo della contemporaneità dei carichi saranno posate, dal quadro generale Q02 alle rispettive utenze, le rispettive linee ausiliarie di comando. Le macchine da controllare sono principalmente quelle che saranno installate nel nuovo vano tecnico al piano interrato dell edificio, e la pompa di calore nel vano tecnico sulla copertura del nuovo nucleo Alzheimer. 5) QUADRI ELETTRICI Attualmente l alimentazione elettrica del fabbricato avviene tramite una consegna in bassa tensione a 3x400V+N dal contatore AER installato al piano terra sul retro dell edificio. Tutti i quadri elettrici, di distribuzione e non, dovranno avere lo stesso aspetto estetico, dimensioni di altezza e profondità, tipo e colore uguale a quella degli altri quadri che gli verranno affiancati anche se forniti da terzi. In ogni caso prima della loro esecuzione dovrà essere richiesta conferma alla D.L. a) Quadro generale esistente Q02 Il quadro generale esistente è già stato predisposto, in occasione del suo rifacimento, per l alimentazione delle nuove utenze relative ad uffici, spogliatoi, cappella e nucleo Alzheimer. Pertanto l impresa appaltatrice dovrà solamente collegare in morsettiera le nuove linne di alimentazione delle rispettive utenze. Per quanto riguarda gli interventi previsti nel 2 lotto, non sono previstte nuove utenze in partenza dal quadro Q02. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 9/19

10 STUDIO MASIERO b) Nuovi quadri di distribuzione QIS2 distribuzione illuminazione di sicurezza Per l alimentazione dell impianto di illuminazione di sicurezza dei nuovi fabbricati è prevista la realizzazione di un quadro elettrico contenente le apparecchiature di protezione e controllo delle linee che andranno ad alimentare i vari circuiti di ciascuna zona. La lamiera del quadro è stata dimensionata in modo da consentire la futura installazione delle apparecchiature necessarie alla realizzazione degli impianti previsti nel il 2 lotto. QUPS distribuzione utenze privilegiate Nel quadro saranno installate le apparecchiature di protezione relative alle linee di distribuzione per l alimentazione delle utenze privilegiate dai vari quadri di zona. Dal quadro partiranno anche le linee per l limentazione degli armadi dati e le utenze previste nel novo vano tecnico. c) Nuovi quadri di zona Come da elenco di cui sopra, saranno realizzati i quadri di zona per la distribuzione delle linee di alimentazione delle varie utenze. A seconda delle esigenze impiantistiche i quadri saranno segregati in più sezioni: alimentazione di rete, alimentazione privilegiata, illuminazione di sicurezza. A tutti i quadri elettrici sarà portata l alimentazione ordinaria di rete. Al quadro spogliatoi Q12 sarà portata anche l illuminazione di sicurezza, mentre, al quadro uffici e cappella Q12 ed ai quadri relativi al nucleo Alzheimer Q150 e q152 sarà portata sia l alimentazione per le utenze privilegiate che quella per l illuminazione di sicurezza. d) Sezionamento di emergenza impianti in caso di incendio Attualmente è previsto un pulsante per il comando di sezionamento in emergenza degli impianti dell intero edificio (rete e gruppo elettrogeno), un pulsante per il sezionamento dell illuminazione di sicurezza (soccorritore esistente), ed un pulsante per togliere completamente tensione al locale gruppo elettrogeno. Questi comandi andranno modificati e/o integrati per porre fuori tensione anche le nuove apparecchiature ed impianti che si andranno ad installare e realizzare: il comando di sezionamento dell edificio dovrà porre fuori tensione anche l alimentazione da UPS (privilegiata); il comando di sezionamento dell illuminazione di sicurezza dovrà porre fuori tensione anche il nuovo gruppo soccorritore; dovranno essere realizzati due nuovi comandi di sezionamento per l ascensore antincendio (1 lotto) ed il montalettighe antincendio (2 lotto) in quanto le rispettive alimentazioni sono prelevate a monte del dispositivo si sezionamento in emergenza dell alimentazione di rete e da gruppo elettrogeno. Per l autorimessa sarà realizzato un apposito sezionamento di emergenza per togliere tensione solo agli impianti elettrici all interno del rispettivo comparto antincendio. 6) ALIMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SICUREZZA Gli impianti elettrici che, per esigenze di sicurezza, dovranno garantire il loro servizio anche in caso di incendio, avranno sorgenti indipendenti o preferenziali. I cavi previsti per l alimentazione ed il comando degli impianti di sicurezza saranno di tipo flessibile, a norma CEI resistente al fuoco CEI 20-36, non propagante l'incendio CEI e la fiamma CEI 20-35, ridottissima emissione di fumi opachi e gas tossici, assenza di gas corrosivi CEI Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 10/19

11 STUDIO MASIERO CEI 20-38, con anima in corda di rame ricotto stagnato con barriera ignifuga, isolante elastomerico di qualità G10, guaina termoplastica speciale di qualità M1, isolazione 0.6/1kV. Tipo FG10(0)M1 RF Questi cavi verranno utilizzati per tutti quegli impianti per i quali è richiesto il funzionamento anche qualora siano direttamente interessati dall incendio quali: montanti di alimentazione illuminazione di sicurezza; alimentazione di sicurezza ascensore antincendio; alimentazione di sicurezza monta lettighe antincendio; diffusione sonora di sicurezza; comandi di sezionamento di emergenza. a) Illuminazione di sicurezza L impianto di illuminazione di sicurezza verrà alimentato da sorgenti di energia indipendenti. E prevista l installazione un nuovo gruppo soccorritore con uscita a 230Va.c. monofase e trasformatore di isolamento della potenza rispettivamente di 6 kva avente autonomia 3 ore. Il soccorritore avrà batterie al piombo ermetiche senza necessità di manutenzione ed adatte all installazione in ambienti a ventilazione limitata, e sarà installato nel nuovo vano tecnico compartimentato REI120. b) Alimentazione impianti elevatori antincendio. Per l alimentazione dell ascensore anti incendio sono previste due linee indipendenti. Una proveniente dalla rete ordinaria e derivata a monte del dispositivo di sezionamento generale dell edificio, ed una da gruppo elettrogeno prelevata sempre a monte del dispositivo di cui sopra realizzata con cavo resistente al fuoco. Le linee di alimentazione arriveranno in prossimità del rispettivo quadro di azionamento dove sarà installato un gruppo di commutazione automatico, dotato di interblocco meccanico e logica per il comando di avviamento del gruppo elettrogeno. È prevista la realizzazione di un apposito sistema di sezionamento di emergenza con comando posizionato in prossimità dei pulsanti di sgancio dell edificio. In caso di sezionamento di emergenza degli impianti dell edificio, gli elevatori resteranno in funzione fino a quando non ne sarà dato appositamente il comando da parte dei VVF o personale preposto. 7) IMPIANTI DI PROTEZIONE ELETTRICA Le apparecchiature e l'impianto nel loro complesso saranno protetti contro i contatti diretti conformemente alle norme CEI relative a ciascun componente. Le apparecchiature e l'impianto nel suo complesso verranno forniti protetti contro i contatti indiretti in ottemperanza alle norme CEI 64-8 e Guida CEI Tutte le parti metalliche accessibili, normalmente non in tensione, ma che per difetto di isolamento o per altre cause, accidentalmente, potrebbero trovarsi in tensione, devono essere protette contro le tensioni di contatto. "Esecuzione a norme CEI 64-8;11-1; Dovrà essere rispettata la tensione di passo e contatto massima stabilita dalle norme CEI a) Impianto di terra ed equipotenziale Il dispersore di terra sarà collegato ai ferri di fondazione delle nuove strutture ed al dispersore esistente in modo da chiudere l anello attorno all edificio in quanto è presente un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, LPS esterno. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 11/19

12 STUDIO MASIERO b) Protezione contro le scariche atmosferiche Attualmente sull edificio è installato un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche LPS esterno. Secondo la relazione di calcolo allegata (vedi di seguito) la struttura necessita della protezione con un LPS esterno do IV livello. L impianto sarà pertanto esteso anche alle nuove strutture che si andranno a realizzare in occasione dei lavori del 1 e 2 lotto. c) Protezione contro le sovratensioni Come risulta dalla relazione di calcolo, l edificio richiede un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche esterno (LPS) di IV livello. Esaminate le condizioni di rischio d incendio, rende tuttavia necessaria la realizzazione di un impianto di protezione integrativo costituito principalmente da: collegamenti equipotenziali delle masse estranee; installazione di scaricatori di sovratensione sulle linee entranti nell edificio, protezione degli impianti elettrici interni saranno, tramite limitatori / scaricatori contro le sovratensioni che si potrebbero indurre sia per fulminazione diretta che indiretta. 8) IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA a) Posti di lavoro Qualora necessari e richiesti dalla D.L., gli attacchi di alimentazione elettrica e rete dati in prossimità dei posti di lavoro, dei punti stampa e nelle sale riunione e conferenza saranno dotati ciascuno di n 4 prese tipo Schuko con contatto di terra laterale e centrale, e n 3 prese dati RJ45 cat.6. Verranno eseguiti secondo tre tipologie a seconda della necessità: a parete PL sotto traccia di intonaco o in parete attrezzata o in cartongesso, costituito da n 4 scatole a 4 moduli per il montaggio di apparecchi modulari, complete di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche e copriforo; a pavimento con torretta sporgente, modulare e componibile, con n 3 elementi verticali capaci di ospitare n 4 moduli di apparecchiature, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche e copri foro; a pavimento con torretta a scomparsa, predisposta per l installazione di n 16 moduli di apparecchiature elettriche, completa di prese di alimentazione elettrica, prese dati, telai placche, copri foro e rivestimento superiore come il pavimento circostante. b) Alimentazione prese Qualunque presa verrà alimentata direttamente da una morsettiera e mai dai morsetti di collegamento di un'altra presa, fatta eccezione per quelle installate nella medesima placca o scatola frutto. c) Prese di servizio Ove siano previste prese di servizio, per manutenzione e pulizie, di tipo industriale a norme CEI 23-12, le stesse saranno incassate a filo parete, di tipo interbloccato e singolarmente protette contro i sovraccarichi e corto circuiti. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 12/19

13 STUDIO MASIERO 9) IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE Saranno realizzati gli impianti di illuminazione, completi di corpi illuminanti, relativi alle nuove strutture che si andranno a realizzare. Le tipologie dei corpi illuminanti sono state scelte in base alle modalità di installazione ed alle esigenze specifiche di ciascun ambiente. Per il dimensionamento degli impianti si è fatto riferimento alla norma UNI EN Illuminazione dei luoghi di lavoro. a) Illuminazione esterna Per l illuminazione dei percorsi esterni al fabbricato saranno installati corpi illuminanti da incasso a parete e paletti di altezza 80 cm circa dal piano di calpestio. I corpi illuminanti saranno alimentati e comandati dal quadro generale Q02, che contiene già i dispositivi di comando e protezione, tramite nuove linee elettriche. b) Illuminazione uffici e cappella. Per le postazioni di lavoro saranno installati corpi illuminanti da incasso in controsoffitto modulare, aventi caratteristiche idonee per l utilizzo di videoterminali. Il comando è di tipo tradizionale suddiviso in due accensioni; lato finestra e lato interno. I serramenti di ciascun ufficio sono dotati di sistemi oscuranti elettrificati il cui comando è posizionato in prossimità di quelli di illuminazione. Per i percorsi si è mantenuta la geometria degli impianti esistenti con faretti fluorescenti tondi ad incasso. Nelle zone dove può accedere il pubblico il comando dell impianto è centralizzato e non accessibile, mentre nei restanti percorsi viene realizzato tramite pulsanti e relè passo passo installati nel quadro di distribuzione. In sala riunioni i corpi illuminanti sono dello stesso tipo di quelli previsti negli uffici, ma con la possibilità di regolazione del flusso luminoso (eventuali proiezioni, videoconferrenza ecc ). Nella cappella è stato previsto un sistema di illuminazione di base tramite faretti fluorescenti tondi ad incasso, e spot con lampada a scarica per accentuare l illuminazione in situazioni particolari (statue, altare ). c) Illuminazione nucleo Alzheimer Nelle zone comuni e nelle stanze degli ospiti, gli impianti di illuminazione sono gestiti da un sistema di controllo automatico per consentirne la regolazione in funzione dell apporto di luce naturale esterna, delle attività che si svolgono nel nucleo e su accadimento eventi rilevati automaticamente. Particolare importanza ha la regolazione dell illuminazione delle zone comuni, in modo da indurre l ospite a compiere determinati percorsi. In questo senso la programmazione del sistema in funzione delle attività, piuttosto che orari della giornata, deve essere definita nel dettaglio con l utenza. L illuminazione generale a soffitto delle stanze degli ospiti è realizzata tramite apparecchi a sospensione dotati di lampade a LED e alimentatori regolabili. Il comando dell impianto può essere sia centralizzato, da touch screen installato presso il presidio, che tramite pulsante locale. Il comando locale è prioritario. La stessa logica vale per i corpi illuminanti installati sopra le testiere dei letti. In corrispondenza della porta di accesso al servizio igienico della stanza è prevista l installazione di un corpo illuminante cilindrico a LED, anch esso gestito dal sistema di regolazione automatico. Qualora durante la notte l ospite dovesse alzarsi dal letto, questa lampada sarà attivata automaticamente, ad una percentuale di flusso luminoso impostabile, dall impianto di regolazione. Il sistema di illuminazione dovrà ricevere la segnalazione dell evento tramite l impianto di chiamata infermiere che controlla tramite un sensore la presenza nel letto dell ospite. Nei servizi igienici l impianto di illuminazione viene comandato tramite sensore di presenza e movimento locale. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 13/19

14 STUDIO MASIERO Nei rimanenti ambienti gli impianti di illuminazione sono comandati localmente in modo tradizionale. d) Illuminazione di sicurezza L impianto di illuminazione di sicurezza previsto per le nuove strutture è di tipo centralizzato con soccorritore a 230Va.c di potenza nominale pari a 6000 VA. Il livello di illuminazione prescritto non deve essere inferiore a 5lux con una autonomia dell impianto non inferiore a 2 ore. Nel quadro di distribuzione QIS2 saranno installati gli apparati ti protezione delle linee principali per la distribuzione degli impianti nell edificio. Dette linee saranno realizzate con cavo resistente al fuoco e posate in cavidotti separati da quelli di alimentazione ordinaria. Nei quadri di zona saranno installate le apparecchiature di protezione e controllo delle linee in campo che vanno ad alimentare le lampade di sicurezza. Un dispositivo eseguirà verifiche periodiche per controllare lo stato del soccorritore, delle protezioni linea principali e di alimentazione delle lampade di sicurezza. Durante l esecuzione dei test il soccorritore, tramite apposito contatto, segnalerà lo stato alle centraline DALI di gestione automatica degli impianti di illuminazione. Dette centraline saranno programmate in modo tale da comandare durante tutta la durata dei test l accensione, al 100% del flusso luminoso, delle lampade collegate all impianto di sicurezza in modo da poterne verificare il funzionamento. e) Corpi illuminanti I corpi illuminanti di sicurezza avranno lampade di tipo fluorescente o a LED, alimentate con reattore elettronico per garantirne l accensione in 0.5s come richiesto dalla norma CEI Quali corpi illuminanti di sicurezza verranno utilizzati principalmente lampade inserite nei sistemi di illuminazione ordinaria, ma alimentate da circuito di sicurezza indipendente che ne consentirà l accensione sia in condizioni normali, che in emergenza. Ciascun corpo illuminante di sicurezza ( facente parte dell'impianto centralizzato o lampada autonoma) dovrà essere numerato progressivamente con targhette, eseguite in materiale indelebile, siglate con : IS1, IS2.. ecc ed installate sulla parete. f) Esecuzione e protezione delle linee di alimentazione di sicurezza Le linee di alimentazione e BUS di controllo principali saranno realizzate in cavo resistente al fuoco tipo FG10(0)M1 RF Saranno protette nel quadro principale tramite interruttori automatici, la cui corrente nominale dovrà essere verificata con i costruttivi dell impianto di illuminazione. Per l alimentazione dei corpi illuminanti delle varie zone dell impianto, dovranno essere realizzate almeno due linee indipendenti controllate dalla rispettiva protezione. In ogni caso dovrà essere garantita la selettività dell intervento delle protezioni elettriche al fine di non mettere fuori servizio l intero impianto o altre di zone ad esclusione di quella dove si è verificato il guasto. 10) CABLAGGIO STRUTTURATO PER FONIA E DATI IN CATEGORIA 6 FTP Sarà realizzato un impianto per la trasmissione di fonia e dati in categoria 6 FTP e il collegamento in fibra ottica tra il permutatore principale e quello della zona Alzheimer. Prima dell esecuzione degli armadi dovrà essere consegnato per approvazione alla D.L. il layout del fronte quadro con evidenziate le apparecchiature attive e passive, i passaggi dei cavi e gli spazi liberi disponibili. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 14/19

15 STUDIO MASIERO a) Opere preliminari Attualmente l impianto fa capo ad un permutatore installato all esterno dell esistente vano tecnico. Al permutatore sono collegate le linee in fibra ottica provenienti dal CED principale di villa Europa e circa 94 cavi dati provenienti dagli attacchi esistenti della casa di riposo. Prima della demolizione degli uffici esistenti, per consentire la continuità di servizio, dovranno essere messi in funzione gli uffici provvisori. Per questo è prevista l installazione di una cassetta di permutazione locale alla quale faranno capo: gli attacchi provenienti dai posti di lavoro provvisori; i cavi di collegamento dati con l armadio permutatore esistente; il cavo multi coppia proveniente dalla centrale telefonica esistente. Nella cassetta sarà installato uno switch locale per il collegamento dei posti di lavoro alla rete dati della casa di riposo, che sarà recuperato ed installato nell armadio permutatore definitivo previsto nel 1 lotto dei lavori. b) Armadio principale L armadio principale sarà installato nel nuovo vano tecnico al piano terra dell edificio. Al quadro saranno attestate tutte le linee dell impianto, e sarà predisposto lo spazio per il futuro rifacimento della rete dati esistente. È prevista l attestazione di: cavo telefonico 100 coppie dalla centrale esistente; circa 160 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 1 lotto; predisposizione per circa 50 cavi cat. 6 FTP nuovo impianto 2 lotto; predisposizione per circa 100 cavi cat. 6 FTP futuro rifacimento rete esistente; fibra ottica per il collegamento con l armadio zona Alzheimer; predisposizione per il futuro collegamento fibra ottica Villa Europa. Nell armadio saranno installati anche 2 switch a 48 porte e predisposto lo spazio per l installazione di ulteriori 2 switch ed un eventuale server. c) Armadio zona Alzheimer L armadio sarà installato nel presidio del nucleo Alzheimer al 1 piano dell edificio. Al quadro saranno attestate le linee provenienti dall impianto WiFi, quelle relative alle telecamere dell impianto di videosorveglianza ed il cavo in fibra ottica per il collegamento con il permutatore principale. All interno dell armadio saranno anche alloggiate le apparecchiature dell impianto di videosorveglianza e lo switch per il funzionamento della rete Wifi. d) Architettura del progetto Il sistema di cablaggio sarà di tipo integrato fonia, dati, immagini e la distribuzione orizzontale sarà stellare con concentrazione delle linee utente su permutatore per rame e fibra ottica alloggiati all interno di un armadio rack 19. Dovrà essere consentita la riconfigurazione delle prese, sia per quanto riguarda la posizione fisica dell utente, sia per eventuali modifiche di utilizzo (da fonia a dati o viceversa) agendo unicamente sulla configurazione dei cavi di permutazione (patch cords) senza richiedere l intervento di personale specializzato. Come minimo, dovranno essere garantite prestazioni in conformità a quanto prescritto per la categoria 6. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 15/19

16 STUDIO MASIERO e) Certificazione del cablaggio In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa ISO/IEC 11801, ogni singola tratta sia in cavo in rame che in fibra ottica, dovrà essere certificata per attestarne la rispondenza alle caratteristiche minime richieste dalla normativa stessa. Di ogni certificazione dovrà essere rilasciata la stampa originale, prodotta dagli strumenti di misura utilizzati. La certificazione, cosi come le attestazioni dei cavi in fibra ottica ed in rame, dovranno essere eseguiti da ditta specializzata con abilitazione di 1 grado. 11) IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA PER EVACUAZIONE Sarà realizzato un impianto di diffusione sonora di sicurezza conforme a quanto prescritto dalle norme CEI 100/55 per la diffusione di messaggi alle persone presenti nell edificio in caso di evacuazione. L impianto sarà interfacciato con la centrale di rilevazione incendi in modo da poter diffondere automaticamente messaggi per consentire la sicura evacuazione dell edificio, ed avrà propri accumulatori atti a garantire la continuità del servizio anche in assenza della tensione di rete per il tempo previsto dalla Normativa e dal progetto di prevenzione incendi. Lo stesso impianto potrà essere utilizzato anche per la diffusione di musica di sottofondo, e/o messaggi. In ogni caso i messaggi di allarme avranno priorità assoluta rispetto a qualunque trasmissione in corso al verificarsi dell evento di pericolo. La centrale di controllo e produzione sarà installata nel vano tecnico al piano terra dell edificio. La matrice prevista per la gestione dell impianto ha tecnologia per consentirne la gestione remota. L impianto sarà dotato di un sistema di auto controllo che segnalerà, le eventuali anomalie riscontrate sulle linee di uscita ai diffusori, agli amplificatori finali di potenza, e del sistema in generale. In luogo da definire sarà installato un microfono, con priorità assoluta su tutte le trasmissioni eventualmente in corso, per consentire comunicazioni di emergenza da parte delle squadre di soccorso (VVF, protezione civile ecc ) agli occupanti l edificio. Detto microfono sarà installato in apposito quadretto provvisto di vetro frangibile ed indicato chiaramente da apposita targa rossa. a) Caratteristiche generali L'impianto, funzionante a 100 V costanti, è considerato di I categoria. Trattandosi di un impianto di sicurezza, i cavi di collegamento dagli amplificatori ai diffusori acustici saranno di tipo schermato, resistente al fuoco RF con isolazione FG10(O)M1 0,6/1kV a norma CEI Sarà fornito completo di ogni componente collegamenti e conduttori necessari al suo funzionamento secondo le modalità funzionali da verificare con la D.L. b) Suddivisione in zone. L impianto è suddiviso in zone che saranno provviste di proprio regolatore di volume. Le linee relative agli attacchi dei diffusori termineranno presso la centrale di produzione. Le zone al momento previste sono: 1 lotto: Autorimessa e spogliatoi; Uffici e cappella; Alzheimer zone comuni; Alzheimer stanze e locali attività in genere; Tramite la matrice di controllo dell impianto potranno essere diffuse trasmissioni diverse per ciascuna zona, provenienti da sorgenti diverse. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 16/19

17 STUDIO MASIERO c) Diffusori acustici I diffusori acustici avranno caratteristiche diverse a seconda del luogo di installazione. Nell autorimessa ed all esterno è prevista l installazione di diffusori in esecuzione sporgente, aventi grado di protezione minimo IP44. Nelle zone comuni, dove è prevista l installazione di diffusori da incasso. La quantità ed il posizionamento dei diffusori dovrà essere verificata prima dell installazione in modo da garantire i livelli sonori come prescritto dalla Norma CEI 100/55. 12) IMPIANTO DI ALLARME INCENDIO Sarà realizzato un impianto di rilevazione automatica di incendio, con tipologie di rilevatori diverse a seconda del luogo di installazione. Tutti i rilevatori, così come gli avvisatori manuali di incendio saranno di tipo indirizzabile e faranno capo ad un unica centrale. La centrale comanderà i vari dispositivi di segnalazione (sirene, combinatori telefonici, ecc.) e di sicurezza (magneti di ritenuta porte, evacuatori di fumo), a seconda dell elaborazione dei segnali di allarme che le perverranno. Il nuovo impianto sarà realizzato secondo quanto previsto dalla vigente normativa UNI 9795 e le caratteristiche di ciascun componente saranno conformi a quanto prescritto dalle norme EN54. Dovrà essere evidenziata chiaramente la zona di provenienza dell allarme tramite messaggi univoci e chiari visualizzati sul display della centrale e dei terminali di controllo remoti che dovranno avere riscontro nelle planimetrie dell impianto che saranno esposte in corrispondenza di centrale e terminali. a) Impianto esistente Attualmente nella casa di riposo è in funzione un impianto di rilevazione di incendio la cui centrale è installata nell esistente vano tecnico al piano terra dell edificio. Alla centrale sono collegati i loop dei sensori e dei pulsanti indirizzati, ed i sensori di tipo tradizionale della zona Cucina, e comanda le segnalazioni di allarme, ed il rilascio dei magneti di ritenuta delle porte per la compartimentazione anti incendio. La centrale è obsoleta e non più affidabile pertanto nell esecuzione dei lavori del 1 lotto è prevista la sua sostituzione, ma non il rifacimento dell impianto di rilevazione relativo alle zone della casa di riposo non interessate dagli interventi. b) Centrale di allarme La nuova centrale dovrà essere compatibile con i componenti dell impianto esistente ed in grado, tramite schede di adattamento per i loop esistenti, ingressi e uscite digitali, programmazione e quanto altro necessario, a ripristinare il funzionamento dell impianto esistente e garantire il corretto funzionamento di quello nuovo previsto da progetto. La centrale sarà installata al posto di quella esistente nel vano tecnico al piano terra dell edificio, e soddisferà totalmente i requisiti della norma EN 54. c) Terminali remoti La segnalazione di allarme dovrà dare chiara indicazione della zona di provenienza tramite terminali remoti di ripetizione e gestione della centrale. I pannelli saranno installati presso la reception al piano terra ed i presidi medici di ciascun piano. Il terminale di comando dovrà essere in grado di elaborare e di visualizzare gli eventi sia in modo autonomo che su richiesta dell'operatore. Il display del terminale di comando dovrà differenziare chiaramente tra allarmi, guasti, informazioni e condizioni di esclusione, e consentire i comandi di tacitazione e ripristino. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 17/19

18 STUDIO MASIERO d) Rivelatori di fumo Il rivelatore di fumo dovrà garantire una risposta uniforme a tutti i prodotti di combustione tipici di incendi a fiamma viva con presenza di fumo e di fuochi covanti. La camera del rivelatore dovrà consentire la rivelazione di ogni tipo di fumo visibile, fumo scuro incluso. Il rivelatore di fumo dovrà essere conforme alle norme EN 54-7/9 e dovrà essere in grado di rivelare il fuoco campione TF1 (fuoco aperto di legno). e) Avvisatori manuali di incendio L'allarme dovrà essere attivato mediante la rottura del vetro senza la necessità di strumenti speciali. La finestra in vetro dovrà essere progettata in modo tale da evitare di ferire chi procede all'azionamento. Il pulsante d'allarme dovrà essere in grado d'isolare i cortocircuiti sulla linea di rivelazione per evitare di inficiare il funzionamento degli altri rivelatori collegati sulla stessa linea di rivelazione 13) IMPIANTI SPECIALI NUCLEO ALZHEIMER Per la gestione, la sicurezza e la sorveglianza degli ospiti, nella zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo Alzheimer, realizzati i seguenti impianti speciali. a) Chiamata infermiere Sarà realizzato un impianto di chiamata, in conformità a quanto prescritto dalla norma DIN/VDE 0834, completo per la segnalazione in ambiente ospedaliero, RSA, Case di Riposo e Case di Cura. Il sistema sarà in grado di garantire le funzionalità per la gestione da parte degli operatori preposti di: chiamata dal posto letto; allarme bagni stanze ospiti e servizi comuni; rilevamento della presenza a letto dell ospite; riconoscimento e tacitazione locale della chiamata; guida luminosa per l indicazione della provenienza della chiamata; memorizzazione storico eventi. Le apparecchiature del sistema saranno installate nel quadro Q150 situato nel locale del presidio del nucleo Alzheimer dove sarà installato anche il pannello di visualizzazione e controllo dell impianto. L impianto sarà interfacciato con la regolazione automatica dell illuminazione in modo da consentire, nelle ore notturne, l accensione della luce di cortesia installata in prossimità della porta di accesso al bagno di ciascuna stanza, a seguito del comando del rispettivo sensore di presenza a letto dell ospite. L impianto dovrà gestire anche le chiamate di soccorso provenienti dai servizi igienici per disabili che saranno realizzati al piano terra del nuovo edificio. Il collegamento delle apparecchiature sarà realizzato attraverso BUS dedicato, con possibilità di ampliamenti / espansioni successive. Il sistema dovrà essere liberamente programmabile per garantire le funzionalità richieste e consentire l interfacciamento a livello software con altri sistemi di supervisione / acquisizione degli eventi e segnalazione remota. b) Videosorveglianza Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 18/19

19 STUDIO MASIERO Sarà realizzato un impianto per la sorveglianza degli ospiti del nucleo Alzheimer nelle singole stanze, zone comuni e percorsi interni ed esterni. L impianto è costituito da telecamere collegate ed alimentate da rete Ethernet, aventi sensibilità per la ripresa a bassi livelli di illuminamento. È prevista l installazione di diverse tipologie di telecamere a seconda delle necessità di ripresa: nelle stanze degli ospiti telecamera b/n ad alta sensibilità; nei percorsi telecamere a colori con ottiche diverse a seconda delle necessità di inquadratura; nella sale comuni telecamere a colori con angolo di ripresa 360 e ricomposizione elettronica dell immagine tramite processore della stessa; all esterno telecamere con ottica 90 e grado di protezione IP 65. Le immagini delle telecamere saranno convogliate tramite uno switch direttamente su NAS o PC/Server senza la necessità di software di registrazione. Per la visualizzazione delle riprese è prevista l installazione di un personal computer con componenti aventi caratteristiche aggiornate allo stato dell arte al momento della fornitura completo di sistema operativo software di gestione video e per visualizzazione immagini in sala controllo completi di licenze, e due monitor LCD 21 a colori con risoluzione 1680 x 1050 pixel. c) Controllo accessi Per il controllo degli accessi al nucleo Alzheimer è prevista l installazione di un impianto per l apertura tramite tastiere a codice in ingresso ed in uscita delle porte di accesso all ascensore anti incendio, accesso alla scala protetta e quella principale del nucleo. Le porte saranno mantenute chiuse da magneti aventi resistenza pari a 300 kg che saranno sbloccati a tempo tramite le tastiere installate all esterno ed all interno dei varchi controllati. Il controllo sarà gestito dalla centrale dell impianto di rilevazione incendio che, in caso di allarme, sbloccherà automaticamente i magneti per consentire l accesso delle persone alle vie di fuga. d) Predisposizioni per controllo varchi ed ospiti nucleo Alzheimer Saranno realizzate tutte le predisposizioni per l estensione, alla zona destinata ad ospitare il nuovo nucleo Alzheimer, dell impianto di controllo dei varchi e degli ospiti a rischio di fuga attualmente in fase di realizzazione. Le predisposizioni sono costituite principalmente da: attacchi dati e alimentazione per access point rete WiFi; attacchi per alimentazione apparecchiature WiFi per il controllo dei varchi; predisposizione per l interfacciamento del sistema di chiamata infermiere con impianto WiFi. 14) ALLEGATI R2_A1 Verifica protezione contro i fulmini CEI 81-10; R2_A2 dimensionamento linee elettriche; R2_A3 calcoli illuminotecnici. Committente: Comune di Bolzano nov Relazione specialistica impianti elettrici pag. 19/19

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