RIALZO E AL RIBASSO CON FUTURE, ETF E CFD

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2 Salvatore Gaziano & Francesco Pilotti I 3 PASSI PER GUADAGNARE AL RIALZO E AL RIBASSO CON FUTURE, ETF E CFD Le basi, le strategie e la psicologia giusta per affrontare con successo il trading online sui derivati e generare risultati costanti e crescenti nel tempo AVVERTENZE: Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l autorizzazione scritta dell Autore e dell Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né a titolo gratuito. Le strategie e i consigli riportati in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi nei mercati finanziari dovendo doverosamente ricordare che eventuali risultati realizzati nel passato dagli Autori e dalle strategie descritte non possono mai costituire alcuna garanzia di eguali rendimenti per il futuro. 2

3 INTRODUZIONE Nella maggior parte dei casi quando si parla di trading sui derivati o sui Futures si pensa a una operatività speculativa e pericolosa che può comportare ingentissime perdite o al contrario, proposto come un sistema per ottenere facili, ingenti e veloci guadagni (si pensi a molte pubblicità di operatori del Forex) con capitali anche ridottissimi. In realtà tutto ciò è vero solo in parte poiché il mercato dei Futures può offrire opportunità molto interessanti così come grandi insidie e tutto dipende da come ci si muove in questo mercato, con quali strategie e disciplina adottare. Domandarsi insomma che tipo di investitori si è, quanto si è preparati non solo e non tanto culturalmente ma soprattutto psicologicamente. Essendo preparati prima di tutto più che ai profitti che si possono ottenere a gestire le perdite che sono ineliminabili in qualsiasi approccio: per questa ragione è bene comprendere le regole base di un corretto money management, operando con capitali 3

4 sui quali si è disposti ad accettare anche perdite superiori ad almeno 1,5 il drawdown storico di ciascun sistema di trading. E per questa ragione sui sistemi di tipo overnight (ovvero che mantengono la posizione per più sedute) non occorrerebbe MAI operare con margini inferiori al 33% (leva 3) o del 50% (leva 2) se si vuole operare nel modo più corretto. In questa breve guida parleremo innanzitutto perciò delle basi di questo mercato e si comprenderanno anche le ragioni per cui sempre più risparmiatori, anche non professionisti del trading, negli ultimi anni si sono avvicinati con capitali ridotti a questi strumenti, dedicando comunque la maggior parte del loro tempo ad un altra attività. Guadagnare al rialzo e al ribasso sul mercato dei derivati (un opportunità molto interessante visto che i mercati non salgono solamente a dispetto di chi disegna solo scenari di magnifiche sorti e progressive ) è diventato negli ultimi anni sempre più accessibile e poco costoso. 4

5 E il rendimento che si può ricavare può essere sicuramente molto elevato come dimostrano i sistemi di trading che in questi anni abbiamo messo a disposizione dei nostri abbonati di FibExpert.it senza mai promettere la luna cercando, invece, di far comprendere (e dimostrando) i vantaggi di un approccio disciplinato. E che può dare grandi soddisfazioni economiche (come dimostrano anche i Nuovi Sistemi della generazione MEGATREND che finalmente mettiamo a disposizione per operare al rialzo e al ribasso su strumenti come il future sull indice italiano FTSE S&P MIB, sul mercato azionario europeo (Eurostoxx 50) o quello tedesco (Dax). Un tipo di operatività alla portata di tutti perché negli ultimi anni all operatività sui derivati in futures classici si è aggiunta quella con gli ETF a leva (sia al rialzo che al ribasso) e quella più similare ai primi, tramite i CFD, ossia contratti per differenza che sempre più broker e banche mettono a disposizione della propria clientela per 5

6 consentire di operare in tutte le direzioni del mercato anche con capitali estremamente ridotti. Ma per investire con successo non basta avere solo i segnali giusti ma soprattutto la testa giusta. E quello che ci insegna la finanza comportamentale (l osservazione del comportamento reale dei trader e degli investitori, l argomento della III sezione di questa Guida) e che ci indica come la strada per poter operare sui Futures in maniera produttiva è quella di seguire un sistema di trading robusto e in modo disciplinato con la giusta consapevolezza e conoscenza. E naturalmente conoscendo i pro e i contro di qualsiasi strategia visto che sistemi esenti da falsi segnali o che garantiscono vincite sicure soprattutto su brevi periodi non esistono come avremo modo di spiegare nella II sezione dedicata alle strategie. In finanza si usa dire che non esistono pasti gratis ovvero che nessuno regala niente e questo sta a significare che qualsiasi azione che abbia una valenza economica ha un 6

7 costo che prima o poi qualcuno dovrà pagare. E nella realtà questi sono spesso i piccoli trader o investitori che si muovono sul mercato tentando la sorte, senza seguire un piano prestabilito e una strategia, avendo già studiato come comportarsi di fronte a fasi anche avverse e cadono spesso vittima di chi sa sfruttare molte distorsioni cognitive o vere e proprie illusioni. Fra coloro che operano nel mondo del trading ma anche dell investimento professionale le statistiche dimostrano, infatti, che oltre il 90% ottiene risultati inferiori all andamento del mercato e riguardo alla speculazione più spinta, il mondo dei cosiddetti day trader, coloro che operano al rialzo e al ribasso e chiudono le posizioni spesso in giornata come molti dei trader che operano nel mondo dei derivati o del Forex, si parla addirittura di tassi di mortalità (intesa come distruzione del patrimonio iniziale e non sopravvivenza fisica del trader per quanto occorre avere un cuore forte) anche superiori all 80%. Per questa ragione se vi apprestate a operare in questo mercato è bene che ne conosciate le regole (argomento 7

8 che trattiamo nella sezione I, le strategie II, la psicologia di cui parliamo nella terza e ultima sezione). E se vi abbonate ai servizi di FibExpert.it potrete scoprire un approccio concreto, robusto (anche innovativo nei Nuovi Sistemi Megatrend che abbiamo appena reso accessibili a tutti) e profittevole con sistemi di trading di cui siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi anni e che continuiamo a sviluppare ogni giorno monitorando i mercati e cercando di affinare le nostre strategie. Che crediamo rappresentino veramente lo stato dell arte per quei risparmiatori o trader che vogliono guadagnare tradando gli indici di Borsa al rialzo e al ribasso per ottenere profitti significativi operando con metodo e controllo del rischio. Buon trading e buona lettura! 8

9 Istruzioni per l uso: Se volete capire solo come funziona il mercato dei future e del trading sugli indici di Borsa potete leggere naturalmente solo la prima parte dedicata alle BASI e all importanza di applicare un corretto Money Management; se invece volete capire LE STRATEGIE che stanno dietro all operatività è altamente consigliato leggere anche la seconda parte. Ma se volete diventare un investitore di successo e capire perché spesso una delle ragioni per cui molti trader non lo diventano vi consigliamo allora di leggere anche la terza parte dedicata alla PSICOLOGIA. 9

10 Sommario IL PRIMO PASSO LE BASI pagina 13 I DERIVATI, COSA SONO I DERIVATI SONO ADM? QUANTI TIPI DI DERIVATI ESISTONO? IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO QUAL È IL GIUSTO CAPITALE DA DESTINARE AI SISTEMI DI TRADING? OPERATIVITÀ SU PIÙ MERCATI: ATTENTI A PESARE IL NUMERO DEI CONTRATTI IN MODO OMOGENEO L OPERATIVITA E IL FUNZIONAMENTO PERCHÉ OPERARE SUGLI INDICI DI BORSA? Il Margine di Garanzia L Effetto Leva IL FUTURE SULL INDICE S&P MIB40 IL FUTURE SULL EUROSTOXX50 IL FUTURE SUL DAX 10

11 STRATEGIE DI COPERTURA L obiettivo di una strategia di copertura L IMPORTANZA DEI TRADING SYSTEM LE NOSTRE STRATEGIE AL RIALZO E AL RIBASSO IL CFD: UN ALTERNATIVA AI FUTURE OPERARE A LEVA CON I CERTIFICATI GLI ETF, UN ALTRO STRUMENTO PER OPERARE OPERARE CON GLI ETF ANCHE CON LEVA GLI ETF A LEVA (E NON) QUOTATI IL SECONDO PASSO LA STRATEGIA pagina 81 COME OPERARE SUGLI INDICI L ALTRA DISTINZIONE CLASSICA L IMPORTANZA DEI TRADING SYSTEM COME SONO NATI I SISTEMI DI TRADING MEGATREND L IMPORTANZA DEL MONEY MANAGEMENT PIÙ DIVERSIFICHI, PIÙ MIGLIORI IL RENDIMENTO 11

12 IL TERZO PASSO LA PSICOLOGIA GIUSTA pagina 106 PERCHE TRADER E INVESTITORI SPESSO PERDONO Il mito della ricchezza facile Il mito del Day Trader Come operare con successo in questo settore? La piccola grande differenza fra teoria e pratica Quelle trappole mentali che remano contro La maledizione dei prezzi di carico Se credi ai guru rischi di finire in brutte mani C è anche chi sa sfruttare queste nostre debolezze Overconfidence ovvero l eccessiva fiducia in se stessi I RIFERIMENTI PER CONTATTARCI pagina 155 Nota sugli autori pagina

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14 Il primo passo LE BASI. di Francesco Pilotti e Salvatore Gaziano 14

15 I DERIVATI, COSA SONO Avete deciso finalmente di comprare una casa e firmate un compromesso in cui con il 10% di caparra che versate al venditore vi impegnate entro una certa data a fare il rogito e in quella occasione verserete il restante 90% in cambio delle chiavi (e la disponibilità) della cosa. Questo esempio serve a farvi capire come il concetto di derivato non è qualcosa di così estraneo alla vita di tutti i giorni e il nome derivati viene proprio da questo fatto: tutti i derivati hanno un valore che deriva da qualcos altro. Peraltro alcune forme di strumenti derivati hanno origini antiche, in particolare i contratti a termine erano usati anche ai tempi dei greci e dei romani e i primi mercati organizzati per il loro scambio risalgono al XVII e XVIII secolo. Tornando all esempio della caparra immaginate che avete versato una caparra del 10% per un immobile il cui prezzo è stato stabilito in euro e quindi avete dato a garanzia euro. E immaginate che prima del rogito il mercato l appartamento su cui avevate messo gli occhi interessi a qualcun altro che è disposto a pagarlo un 20% in più: euro (oggi sembra fantascienza ma quando il mattone tirava poteva anche accadere una cosa del genere come può raccontarvi qualche agente 15

16 immobiliare di lunga data). Voi potete decidere di non acquistare più quell immobile e al momento del rogito non andare dal notaio ma portare il nuovo compratore (avete presente quella clausola che alcuni mettono nei preliminari di compravendita che suona più o meno così e si impegna ad acquistare per sé o per persona da nominare ). Il vostro guadagno? Se dobbiamo vedere le cose dal punto di vista matematico avete fatto decisamente una bella operazione: euro (lordi naturalmente) e considerato che voi ne avete impegnato solo per versare la cosiddetta caparra decisamente una bella operazione: un guadagno del 200% assoluto. Con 30 mila euro avete avuto un ritorno stellare. Grazie all effetto leva. Ovvero con un capitale ridotto potete muoverne uno ben superiore come può accadere quando versate una caparra. I DERIVATI SONO ADM? OVVERO ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA? Abbiamo fatto questo esempio molto terra terra perché se mai avete avuto dimestichezza con il mercato dei derivati o dei future (termine 16

17 inglese con cui viene definito questo mercato a leva) più facilmente vi entreranno in testa alcuni concetti chiave che all inizio potrebbero sembrarvi ostici se non applicati alla vita reale. Il nome, derivati, viene proprio da questo fatto: tutti i derivati hanno un valore che deriva da qualcos altro. Magari alcuni di voi avranno letto che tutta la colpa dell attuale crisi è proprio dei derivati visto che il loro valore ammonterebbe a quasi oltre 10 volte la ricchezza mondiale (ovvero il Pil prodotto nell intero pianeta) e che prima o poi proprio i derivati ci porteranno all inferno, trasformandosi in un arma di distruzione di massa secondo una celebre definizione del miliardario americano Warren Buffett. Che però si ricorda molto per questa frase ma non curiosamente per il fatto che proprio lui è anche uno dei più attivi operatori su questo mercato come dimostrano da anni i bilanci delle sue società e partecipazioni. I derivati non sono quindi in sé buoni o cattivi: molto di questo dipende dall uso che se ne fa. I derivati possono essere, infatti, usati per garantirsi da un rischio ma, essendo delle scommesse, possono essere dei prodotti estremamente rischiosi. In ogni caso molto semplificando c è chi parla dei derivati per descriverli come delle scommesse. E in effetti non è un concetto lontano dalla realtà 17

18 ma va detto che se è una scommessa per alcuni può essere anche una protezione per altri. Come accade in una polizza assicurativa che nessuno considera un arma di distruzione di massa soprattutto se avete sottoscritto per 700 euro di premio vi rubano l auto e la Compagnia assicurativa vi risarcisce di euro. Peraltro i derivati con il crescere dell ingegneria finanziaria (così viene chiamata la creazione di prodotti sempre più complicati e che rispondono a esigenze di protezione o speculazione ma spesso anche di marketing da parte delle società che li collocano con laute commissioni) coprono quasi ogni attività e sotto questo nome si può raggruppare una quantità sterminata di strumenti diversi. Fra questi i futures sono fra i più scambiati e noti e consentono di scommettere sull andamento di una materia prima o di un indice. In finanza, è denominato strumento derivato (o anche, semplicemente derivato) ogni contratto o titolo il cui prezzo sia basato sul valore di mercato di uno o più beni (quali, ad esempio, azioni, indici finanziari, valute, tassi d'interesse). Ed esistono quindi derivati molto semplici e alcuni molto complessi Studiati per rispondere ad ogni sorta di esigenza. Ha scritto, infatti, correttamente qualcuno: 18

19 Ci sono, infatti, derivati costruiti su altri derivati che a loro volta sono uno spezzatino di derivati che a loro volta sono basati su un qualche tipo di garanzia, come ad esempio e ci avviciniamo all attualità un mutuo su una casa. Alcuni dei prodotti derivati più complessi erano quelli che dettero origine alla crisi dei mutui subprime ed erano, fondamentalmente, del tipo che abbiamo appena descritto. Partendo da un mutuo su una casa un credito per la banca, anche se non facilmente trasformabile in moneta liquida veniva costruito un derivato che aveva come garanzia il mutuo stesso. Il derivato poi veniva spezzettato, usato come garanzia per altri derivati e quindi impacchettato nei cosiddetti titoli salsiccia. Il risultato finale era che nessuno aveva più idea di cosa garantisse cosa. Quando i mutui cominciarono a non venir più pagati e le case a crollare di valore, tutti cominciarono a domandarsi se le salsicce nel portafoglio delle proprie controparti erano garantite da fuffa oppure da qualcosa di solido QUANTI TIPI DI DERIVATI ESISTONO? I derivati raggruppano al loro interno varie tipologie quindi di strumenti che possono essere utilizzati per motivi diversi: per coprirsi da un rischio 19

20 finanziario (il cosiddetto hedging ), per effettuare degli arbitraggi (ossia l'acquisto di un prodotto in un mercato e la sua vendita in un altro mercato) o la cara e vecchia speculazione ossia per fare soldi. Fra le tipologie di derivati queste sono le principali: - Futures (e fra questi si distingue fra Interest rate futures, Currency futures, Stock index future e Commodity futures) - Forward Rate Agreement - Swap (con la distinzione operata fra Interest rate swap e Currency swap) - Opzioni In questo ebook la nostra attenzione si concentrerà soprattutto sui futures e in particolare sugli stock index futures. SPECULARE CON I FUTURES: IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO I mercati finanziari sono soggetti a un grado di rischio che può essere più o meno elevato e i derivati possono servire a redistribuire questo rischio. I derivati, infatti, sono degli strumenti che possono essere utilizzati per cercare di "coprirsi" dal rischio dei propri investimenti e, dall'altra, per utilizzare il rischio stesso per ottenere profitti. 20

21 La maggior parte degli investitori e soprattutto dei trader utilizza gli stock index futures (che di seguito definiremo futures) per trarre un profitto dall andamento al rialzo e al ribasso, speculando. Ovvero cercando di prevederne il futuro andamento dal latino speculari ossia "osservare, esaminare". Ovvero comprare e vendere titoli cercando di guadagnare sulla differenza dei prezzi perché è possibile scommettere sia sulla crescita sia sulla discesa del prezzo dell indice sottostante. E molto importante quindi capirne il loro funzionamento e logica e in questa guida cercheremo, nella presente sezione, di offrire una una delucidazione su come fare per investire sugli indici, anziché sulle singole azioni, come ad esempio avviene con il future sul nostro S&P MIB (spesso chiamato ancora col vecchio nome Fib) oppure con l indice della Borsa tedesca (Dax) o delle blue chip europee (Eurostoxx 50). Cerchiamo quindi di dare una spiegazione che sia il più possibile semplificata di questi strumenti, non mancando di richiamare la vostra attenzione sull'importanza di una piena comprensione degli stessi, per evitare di incappare negli enormi rischi legati alla loro compravendita. 21

22 Il problema coi derivati e la loro rischiosità sta nel fatto che si può arrivare a perdere molto più del capitale investito per l effetto leva. La cosa più importante da capire è la natura e la rischiosità di questi strumenti e le ragioni della stessa, che permettono anche di controllare il rischio stesso e portarlo anche dalla propria parte, a proprio beneficio. Tra i diversi strumenti derivati offerti dai mercati finanziari ci concentreremo sui futures, che sono poi quelli prevalentemente utilizzati per il trading. I futures sono contratti standard e quindi negoziabili, a differenza di quelli personalizzati (over the counter), che per la loro eterogeneità non sono scambiabili sul mercato. I futures vengono negoziati nei mercati regolamentati, nella prassi finanziaria esistono delle regole nella negoziazione e nella creazione di questi strumenti finanziari. Sono strumenti molto standardizzati: ogni elemento del contratto è definito in un contratto standard e le controparti non possono modificarlo. Acquistare futures significa impegnarsi ad acquistare alla scadenza ed al prezzo prefissati l attività sottostante. Questa può essere sia un'attività reale, ad esempio una commodity (grano, oro, metalli, caffè, ecc.) sia un'attività finanziaria. In quest'ultimo caso si parla di financial futures i cui 22

23 sottostanti possono essere ad esempio una valuta (currency futures), un indice borsistico, ecc. In estrema sintesi questi contratti standard chiamati appunto futures, ci permettono di acquistare o vendere un indice di Borsa, esattamente come si fa con un titolo azionario. In modo analogo, si possono acquistare a vendere contratti futures sull'oro, sulle valute, sulle materie prime e così via. I contratti future permettono di investire al rialzo od al ribasso indifferentemente. STRATEGIE SUI FUTURE: QUAL È IL GIUSTO CAPITALE DA DESTINARE AI SISTEMI DI TRADING? L IMPORTANZA ASSOLUTA DEL MONEY MANAGEMENT (OBBLIGATORIO DA LEGGERE) Com è cambiato il mercato dei derivati! Chi operava fino a qualche anno fa sui derivati degli indici poteva operare quasi esclusivamente sui futures come quello sul Fib, Dax o Eurostoxx e nel caso del Fib avendo come soluzione entry level il mini future. Oggi a fianco di questi mercati che sono quelli dove operano principalmente gli operatori e i trader professionisti (e che sono i mercati 23

24 più liquidi e trasparenti) si sono affiancati Broker e Piattaforme di trading che consentono agli investitori di operare anche con capitali molto più ridotti e di decidere quale leva utilizzare ovvero se e quanto usare l effetto turbo. Cosa è la leva? La leva finanziaria è il rapporto tra il valore del sottostante e la somma versata per aprire il contratto. A seconda del tipo di contratto e della natura delle controparti questo rapporto può variare da 1 fino a 20. In pratica se opero con euro posso decidere con diversi strumenti derivati se muovere un controvalore di euro (margine 100% oppure leva 1) o muoverne (margine 50% oppure leva 2) oppure euro (margine 10% leva 10) o addirittura 1 milione! Nel caso dei futures le diverse piattaforme quando si opera con Fib o Mini Fib, Dax o Eurostoxx50 chiedono se si opera in intraday (aprendo e chiudendo una operazione nella stessa seduta) o in overnight (con la possibilità di lasciare aperta una posizione per più sedute o multiday, come scrivono alcuni) e che margine si vuole destinare all operazione. 24

25 Per esempio se opero col future sul Fib, il future della Borsa Italiana sul FTSE Mib40, su una piattaforma come quella di FINECO Bank, acquistare o vendere un contratto al prezzo di significa muovere euro e per farlo al rialzo o al ribasso posso destinare come marginazione multiday una quota a mia discrezione a scelta fra il 7% (6.030,5 euro) e il 30% ( euro) con intervalli dell 1%. Naturalmente, più bassa sarà la marginazione più alto sarà l effetto leva ma anche più stretto sarà lo stop loss (nel caso del margine 7% sarà del 2% mentre nel caso del margine 30% sarà del 25%) in caso di andamento avverso a quello ipotizzato fermo restando che nel mercato dei future ogni sera la banca procede in base all andamento del future ad accreditare/addebitare il margine sul conto per fare in modo che sia calcolato sempre sull ultimo prezzo di chiusura. Anche se voglio replicare i segnali per esempio dei sistemi Megatrend con i CFD (contratti per differenza) come è possibile con numerose 25

26 piattaforme soprattutto estere o anche con Fineco potrò indicare questi dati e nel caso dei CFD il minimo con cui operare nel caso del Fib a punti significa muovere un capitale di euro con un margine che posso destinare all immissione dell ordine fra il 7% e il 100% e ciascun punto di variazione corrisponde a un euro. Discorso leggermente differente si può fare se si decidono di replicare i segnali strumenti come i certificati o gli ETF dove in questi casi andrò a operare con degli strumenti finanziari dove l emittente ha già stabilito a priori il livello di leva (esempio 2, 3 oppure 5). Nell ebook abbiamo segnalato diversi ETF a leva (nulla impedisce infatti di operare sugli indici anche non utilizzando l effetto leva!) e nel caso dei certificati fra i più scambiati (Societè Generale è leader di mercato in questo settore) sui rispettivi mercati al rialzo e al ribasso si evidenziano: L importanza di usare margini compatibili con i drawdwon dei sistemi e il proprio profilo di rischio Dovrebbe essere chiaro a questo punto che ciascun investitore in base al profilo di rischio, ai propri obiettivi e alla conoscenza di questi strumenti deve saper calibrare in modo prudente la replica dei segnali in base 26

27 Al proprio patrimonio e agli obiettivi perseguiti. In pratica l investimento minimo consigliato è qualcosa che ciascun investitore o trader può valutare in base a tutto quanto detto sopra ed è buona norma naturalmente (questo è il nostro consiglio prudente che vale su qualsiasi sistema e non solo sui derivati) pensare sempre che le cose potrebbero andare in modo avverso rispetto alle perfomance positive passate e per questa ragione indichiamo per ciascun sistema di trading non solo i profitti realizzati ma anche il cosiddetto drawdown, ovvero la massima perdita conseguita nel passato. E buona norma quella di prevedere un capitale a disposizione in grado di sopportare sia economicamente che psicologicamente questa eventuale onda d urto che potrebbe ripresentarsi (noi ci auguriamo naturalmente di no ma le statistiche servono a evidenziare tutti gli scenari, non solo quelli positivi, consigliando per questo, se si vuole essere più realisti del Re, di essere pronti a sopportare anche drawdown ovvero una massima perdita di almeno 1,5 volte quella storica realizzata da ciascun sistema di trading). 27

28 E il nostro approccio su qualsiasi portafoglio o servizio proposto come BorsaExpert.it è quello di indicare sì il track record di ogni nostro sistema ma consigliare sempre per evitare sorprese a ciascun risparmiatore di guardarne anche la volatilità storica ovvero il drawdown. Ovvero cosa sarebbe accaduto nel momento peggiore? Per questa ragione chi opera sui mercati finanziari dovrebbe ben conoscere questa legge per evitare di sorprendersi da un eventuale andamento avverso. Come FibExpert.it abbiamo sempre affrontato l argomento cercando sin dall inizio di indicare in tutti i nostri servizi pubblicati da oltre 10 anni, tutti i dati statistici positivi e negativi delle nostre strategie. Con che capitale iniziare a replicare i segnali quindi? Se ci si avvicina per la prima volta a questo mercato il consiglio di buon senso potrebbe essere quello di dedicare una piccola quota (10-15%) del proprio capitale già destinata ad altri investimenti per indirizzarla sull investimento molto graduale sui derivati e con una leva quindi non esagerata. Se si dispone a tal proposito di capitali da destinare a strategie come quelle sui nostri sistemi di trading inferiori a euro, una soluzione potrebbe 28

29 essere quella di seguire il MegaTrend sul Fib (abbinato all Eurostoxx 50 se si vuole diversificare), utilizzando in proposito anche piattaforme di trading che consentono di replicare i segnali operativi mediante l acquisto di lotti minimi sui CFD che sono migliori dal punto di vista fiscale rispetto agli ETF se non si vuole operare con i certificati. Dal punto di vista fiscale, infatti, come è noto il trattamento degli ETF è penalizzante a differenza (sui guadagni si prendono il 20%, sulle perdite la compensazione è molto limitata) di quello applicato su tutti gli altri strumenti finanziari come Future o Mini future, CFD e Certificati (a cui dedicheremo la prossima newsletter dedicata FibExpert.it). L aspetto importante è quindi dosare il capitale con giusto equilibrio e nulla impedisce di seguire inizialmente queste strategie con una quota di capitale non a leva eccessiva come per esempio con leva 1, ovvero replicare i segnali per lo stesso capitale come si fa con una azione, o leva 2 (margine 50%). Con leva 1 o margine 100% si perde o si guadagna sull importo pari a quello investito, con margine 50% si opera su un capitale doppio. In questo modo si ha un approccio molto prudente se ci si vuole avvicinare a questo mercato dove le principali piattaforme consentono su strumenti 29

30 come future o CFD di partire con margine dal 7% (leva 14,2) al margine 100% (leva 1), Peraltro stiamo parlando ora dell utilizzo dei derivati soprattutto con finalità speculative ma nulla esclude di utilizzarli per strategie di copertura, il cosiddetto hedging di portafoglio ovvero cercare di proteggere il proprio patrimonio strategico investito in azioni, fondi o ETF da ribassi improvvisi e prolungati senza smantellare il patrimonio (un argomento che abbiamo approfondito nel sito a questa pagina) Come ripartire correttamente i capitali sui sistemi MegaTrend. Riguardo l operatività sui future dei nostri sistemi di trading ribadiamo sempre l importanza di operare con capitali adeguati a sopportare il drawdown, sapendo applicare un corretto money management. Per questa ragione, è FONDAMENTALE operare sui derivati con un esposizione in grado di poter sopportare drawdown di almeno 1,5 volte il drawdown storico di ciascun sistema (e che indichiamo per ogni nostro sistema di trading) e su capitali movimentati congrui con il proprio profilo di rischio (non a caso presentiamo i risultati dei segnali passati senza effetto leva nella sezione PERFORMANCE). 30

31 Facciamo un esempio: se si possiede un patrimonio finanziario di euro e si decide di dedicare una parte del proprio capitale all operatività in derivati (che è altamente rischiosa) occorre essere disposti a tollerare, facendo il calcolo sui sistemi Megatrend (che operano overnight ovvero tengono le posizioni anche per più sedute e con un operatività ridotta), fasi avverse anche pari al 30%. Quindi tenendo conto del fatto che sui derivati non è solo importante il capitale che si intende dedicare a questo tipo di operatività ma soprattutto il tipo di leva o margine che si intende utilizzare, se si ha un approccio prudente a questo mercato è consigliabile operare con una leva non superiore a 2 o 3 (ovvero margine 50% o margine 33%) destinando per esempio dei propri euro di capitale totali non certo tutto il capitale ma solo una quota limitata in funzione del proprio profilo di rischio e della capacità di poter sopportare perdite anche significative. 31

32 tabella indicativa sui margini minimi consigliati sulla base dei prezzi del 4/7/2013 Se opero con leva 2 (margine 50%) e destino quindi euro all operatività sui derivati è come se operassi con euro e quindi la perdita che eventualmente posso trovarmi ad affrontare potrebbe essere del 30% ovvero E naturale che più destino capitale naturalmente all operatività in future e soprattutto uso una leva elevata maggiori se le cose vanno bene sono i guadagni che posso realizzare ma la nostra esperienza e il nostro approccio consigliano da anni di guardare (come ribadiamo in ogni guida e consiglio) prima di tutto sempre al lato negativo per non essere mai impreparati sia come stress che economicamente a quello che può accadere. Se io, infatti, dei euro che destino uso magari un margine del 10% (leva 10) potrò operare su un controvalore di euro ma è evidente che se le cose non vanno bene si potrà azzerare (e anche dover reintegrare) tutto il capitale destinato facilmente perché su euro perdere il 20%-30% corrisponde a una cifra di / euro. 32

33 OPERATIVITÀ SU PIÙ MERCATI: ATTENTI A PESARE IL NUMERO DEI CONTRATTI IN MODO OMOGENEO Riguardo l operatività su più mercati, abbinando per esempio diversi sistemi di trading Megatrend come Fib Megatrend, Dax Megatrend ed Eurostoxx Megatrend comprare o vendere un contratto future o CFD sul Dax o sul Fib o sull Eurostoxx non è la stessa cosa che comprare o vendere un contratto future o CFD sull Eurostoxx e se si opera su più strumenti è corretto assegnare la stessa quantità di capitale come esposizione se si vuole applicare una corretta diversificazione come esposizione. Un contratto future sul Dax opera, infatti, ai prezzi attuali su un controvalore di circa euro, uno sul Fib su circa euro (sul mini Fib è un quinto di questo valore), sull Eurostoxx si muove su ciascun contratto circa Valori che possono naturalmente essere diversi se si opera con altri strumenti come CFD dove per ciascuno strumento occorre fare riferimento al moltiplicatore di ciascun derivato, tenendo sempre naturalmente conto del controllo del rischio. 33

34 L OPERATIVITA SUI FUTURES: LA LOGICA E IL FUNZIONAMENTO I contratti futures hanno ad oggetto l'acquisto o la vendita di una quantità standard di una data attività finanziaria o reale, per consegna futura ad una data prestabilita, contro il pagamento di un prezzo. Il Future è una tipologia di contratto finanziario che si instaura tra venditore ed acquirente e consistente nello scambio di un paniere sottostante (che possono essere tutti i titoli che fanno parte dell Indice FTSE MIB, dell indice Dax o Eurostoxx 50 ma anche su un singolo titolo oppure una materia prima), scambio che avverrà ad un determinato prezzo in una determinata data futura. L origine dei contratti Futures risale al mercato delle commodities quando l unico scopo da parte dei produttori e dei consumatori era quello di proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi del bene trattato. Un esempio classico può essere quello di un Future su una commodity tipo il grano in cui il compratore si impegna a ritirare una certa quantità di merce ad un certo prezzo in una certa data futura. 34

35 Fissando al momento della stipulazione del contratto la data e il prezzo di scambio del bene il produttore agricolo si proteggeva da eventuali cali di prezzo e l utilizzatore, in questo caso l industria di trasformazione, si proteggeva invece da possibili aumenti di prezzo. In più esisteva una terza figura, il trader o speculatore, ovvero colui che opera sul mercato senza essere né contadino né fornaio, che può sembrare un elemento parassitario e destabilizzante ma ha in realtà la funzione fondamentale di portare liquidità al mercato e assumersi i rischi delle fluttuazioni di prezzo, permettendo così agli operatori professionali (nel nostro caso il contadino ed il fornaio) di non subire passivamente le fluttuazioni del prezzo del bene sottostante. Con il trascorrere del tempo l importanza della possibilità di speculare é cresciuta fino a diventare l elemento più caratterizzante di questo strumento (si consideri che oggi meno di un 2% dei contratti sulle materie prime si chiude con la effettiva consegna della merce alla data di scadenza), facendo sì che oggi esistano Futures su decine e decine di beni sia fisici (commodity) che finanziari. PERCHÉ OPERARE SUGLI INDICI DI BORSA E COME SI PUÒ TRARNE PROFITTO? 35

36 Il trading sui futures o sugli indici è considerato altamente remunerativo ma anche fra i più rischiosi. Ma nella nostra esperienza ultra-decennale (fra le più importanti in questo mercato in Italia) questo non è necessariamente vero se lo si affronta con la giusta preparazione tecnica e psicologica (vedi la parte III di questo ebook) e le corrette regole di gestione della posizione (money management) e del rischio (risk management). Perché operare sui future offre diverse opportunità che non devi tralasciare: puoi trarre un profitto sia quando il mercato sale che quando scende. E statisticamente proprio le fase negative dei mercati offrono le maggiori opportunità di guadagno e rappresentano una ghiotta opportunità a patto naturalmente di operare con una strategia vincente. Ed è quello che Ti offriamo con i nostri servizi; puoi operare su questi mercati anche con capitali limitati grazie all utilizzo dell effetto leva, ovvero con euro di capitale puoi anche scommettere sull andamento di un capitale 10 volte superiore. Ma naturalmente questo effetto leva può esserti alleato o nemico a seconda delle circostanze e quindi per questo devi saperlo usare con metodo ed è quello che Ti offriamo con i nostri servizi; 36

37 puoi utilizzare i futures non solo per strategie speculative ma anche (come facciamo da anni con successo per la clientela anche istituzionale che sottoscrive i nostri servizi) per finalità di copertura ovvero per proteggere il Tuo portafoglio da fasi avverse di mercato e per attuare strategie particolari (long/short) in cui puoi trarre comunque profitto anche da mercati discendenti se i titoli che detieni in portafoglio guadagnano di più o perdono meno dell indice di mercato; puoi partecipare ai movimenti importanti del mercato, rialzisti o ribassisti, con una sola decisione evitando di selezionare i singoli titoli ma soprattutto accedendo a un mercato con un enorme liquidità dove difficilmente avrai problemi a entrare e uscire per problemi di book. Ricapitolando: 1) quando si compra un contratto si punta sulla salita dell'indice e si apre una posizione LONG; 2) quando si vende un contratto si punta sul ribasso dell'indice e si apre una posizione SHORT; 3) quando si vuole chiudere una posizione ed uscire dal mercato basta impostare un'operazione opposta alla precedente: ho comprato un contratto 37

38 a ieri (sono quindi in posizione rialzista, LONG) e oggi l'indice è a Decido di chiudere l operazione e impartisco l'ordine di vendere un contratto e con la vendita chiudo la posizione aperta rimanendo in posizione neutrale o FLAT. Accadrà esattamente l opposto se ero in posizione ribassista. Per questa ragione molti operatori e trader preferiscono operare con il Future sull Indice per l investimento economico limitato. Sfruttando l Effetto Leva, infatti, l operatore ha la possibilità di muovere un paniere di titoli con un controvalore importante mettendo a disposizione solamente una parte di tale controvalore. Il Margine di Garanzia L elemento che contraddistingue il mercato dei Futures dal mercato dei titoli azionari è che l operatore in Futures, per poter aprire una posizione, deve necessariamente versare una quota (Margine Cauzionale o di Garanzia), il quale varia a seconda del tipo di sottostante che andiamo ad acquistare, presso un organo di controllo che è chiamato Clearing House (in italiano Stanza di Compensazione), la quale ha il compito di vigilare sul corretto adempimento delle regole che contraddistinguono i Futures ed 38

39 inoltre fa da garante sulla solvibilità di ogni investitore. Il Margine Cauzionale è composto da due parti distinte, vale a dire da due cifre di denaro separate. La prima si chiama Margine Originale (capitale effettivamente impegnato nell operazione che rappresenta solamente una parte del controvalore delle merci trattate) e la seconda si chiama Margine di Mantenimento (capitale necessario affinchè la posizione rimanga aperta). L Effetto Leva A questo punto possiamo introdurre il concetto di Effetto Leva che fa del Future uno strumento particolarmente pericoloso o ricco di opportunità a seconda di come si gestisce questo effetto e soprattutto quali risultati produce. Data l'elevata rischiosità di questi strumenti, la negoziazione di derivati non è adatta quindi a tutti i tipi di investitori se non si è in grado di tollerarne il rischio insito in questi strumenti e non se ne ha piena comprensione del funzionamento. Infatti investendo una piccola somma, grazie all'effetto leva, si può guadagnare molto ma anche perdere tanto. 39

40 C'è infatti un'enorme differenza tra comprare un indice come si può fare con l acquisto di un semplice clone come un normale ETF o un future o un Etf a leva sullo stesso indice. Se l indice sale del 10% con il future puoi arrivare a guadagnare anche il 100% ma se l indice scende puoi perdere anche tutto il tuo capitale di partenza! IL FUTURE SULL INDICE S&P MIB40 Per capire bene cos è l Effetto Leva e come funzionano operativamente i futures, parliamo del Future sull Indice FTSE MIB della Borsa italiana. Il Future sul FTSE MIB è il Future calcolato sull indice FTSE MIB del quale fanno parte le 40 società a maggiore capitalizzazione quotate a Piazza Affari. Esso riproduce perfettamente il paniere sul quale è calcolato l'indice FTSE MIB (le azioni più rappresentative di Piazza Affari che contribuiscono per oltre l 80% all andamento dell indice giornaliero). Tale paniere viene aggiornato e nel caso modificato solitamente due volte l anno, nei mesi di marzo e settembre. 40

41 Comprando un contratto Future sul principale Indice della Borsa italiana muoveremo un capitale di un controvalore pari a 5 euro per ogni punto dell'indice. Supponendo che l'indice valga punti il controvalore del capitale da noi mosso sarà uguale a 5 euro per punti = euro. A fronte di un controvalore iniziale mosso di euro la Banca chiederà come margine di garanzia al sottoscrittore una percentuale di tale valore. Ipotizzando che l'intermediario richieda una garanzia del 10%, il capitale in garanzia richiesto sarà di soli euro. Spostamenti dell'indice di 1 punto percentuale equivalgono a guadagni o perdite di 500 euro (1% di euro). Ma 500 euro non sono l 1% del margine da noi effettivamente messo a disposizione, ma corrispondono esattamente al 10% (500 su 5.000). In questo caso, quindi, l effetto leva sarà pari a 10. Chi desidera operare con importi di minore entità può servirsi del MiniFuture sempre sull Indice FTSE MIB il cui valore per punto non è 5 euro come il precedente ma solamente 1 euro. Con un contratto MiniFuture, quindi, si muovono euro quando il valore dell Indice FTSE MIB è pari a La scadenza 41

42 Il Future sull Indice FTSE MIB ha una durata predeterminata al termine della quale il contratto scade. Le quattro scadenza corrispondono al terzo venerdì dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Solitamente si opera sul Future con scadenza più vicina perché è il contratto sul quale ci sono maggiori scambi e maggiore liquidità. L investitore che desidera mantenere una posizione aperta a cavallo della scadenza di un contratto, deve necessariamente chiudere la posizione sul contratto in scadenza ed aprire una nuova posizione sul contratto con scadenza successiva. Tale operazione viene chiamata rollover. Elementi operativi Le contrattazioni sul Future FTSE MIB avvengono a partire dalle ore 9.00 di ogni giorno di Borsa aperta e vanno avanti fino alle ore Durante la giornata il valore del Future varia in corrispondenza del valore dell Indice FTSE MIB. Il movimento minimo di fluttuazione del prezzo viene chiamato tick e corrisponde a 5 punti indice. Se si vuole operare al rialzo o al ribasso su questo indice tramite FibExpert.it potete abbonarvi a diversi sistemi di trading con caratteristiche diverse. Fra quelli con finalità speculative, per esempio, potete ricevere indicazioni operative tramite l abbonamento ai sistemi: 42

43 - Fib Megatrend - Fib Overnight - Fib Formula Particolare importanza la rappresenta il book all interno del quale si concentrano i primi 5 livelli di acquisto e i primi 5 livelli di vendita. Se il Future quota ci saranno probabilmente un tot di operatori che vorranno acquistare quel Future ma solamente qualora il livello fosse 9.995, un tot di operatori che vorranno acquistare quel Future ma solamente qualora il livello fosse e così via. Tali livelli e quantità vengono posizionati nella parte sinistra del book che viene chiamata Denaro. Nella parte destra, che viene chiamata Lettera, faranno parte quantità e livelli di operatori che vorranno vendere il Future. Ci saranno per primi un tot di operatori che vorranno vendere quel Future ma solamente qualora il livello fosse , un tot di operatori che vorranno vendere quel Future ma solamente qualora il livello fosse e così via. La distanza che esiste tra il primo livello del Denaro e il primo livello della Lettera viene chiamato spread. Tanto più contenuto è lo spread tanto 43

44 migliori saranno le condizioni del mercato in quanto ci saranno più operatori disposti ad acquistare e vendere il contratto a prezzi differenti. I contratti Futures sono quotati e negoziati sul Mercato Italiano dei Derivati (IDEM), mercato regolamentato, nel quale un organismo chiamato Cassa di Compensazione e Garanzia (CC&G) assume il ruolo di controparte centrale per le operazioni che vengono eseguite, interponendosi tra acquirente e venditore e assicurando il buon esito dei contratti. IL FUTURE SULL EUROSTOXX50 Se il future sull indice FTSE MIB40 consente di operare e scommettere sull andamento della Borsa italiana, un alternativa per operare con i Future sugli Indici è quello che prevede come sottostante l Indice Eurostoxx50, l Indice di titoli dell'eurozona (Eurex). L indice più rappresentativo dei mercati azionari europei. Sono i titoli più importanti non solo per liquidità ma anche e soprattutto per il loro livello di capitalizzazione. Sull'indice Eurostoxx50 sono presenti, infatti, le azioni quotate sui rispettivi listini di Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda, Finlandia e Lussemburgo con l obiettivo di trarre profitto dalle oscillazioni al rialzo e al ribasso dell indice. In questo caso il tick corrisponde a 1 punto indice il cui valore 44

45 unitario è 10 euro. La dimensione del contratto è data dal prodotto fra il prezzo del Future ed il valore del moltiplicatore del contratto. Facendo un semplice esempio se il prezzo del Future sull'indice Eurostoxx50 è pari a punti indice, il contratto ha una dimensione pari a x 10 euro = euro. Su questo indice è possibile ricevere le indicazioni operativi di diversi nostri sistemi di trading come il servizio Eurostoxx Megatrend. Anche per questo future esistono quattro scadenze trimestrali del ciclo marzo, giugno, settembre e dicembre. Il contratto scade il terzo venerdì del mese di scadenza alle ore Se si tratta di un giorno di borsa chiusa, la scadenza viene anticipata al primo giorno di borsa aperta precedente. Una nuova scadenza viene quotata il primo giorno di borsa aperta successivo all'ultimo giorno di negoziazione della precedente scadenza. Il Margine di Garanzia varia a seconda dell intermediario utilizzato. Può andare dal 2,5% al 6,5% del controvalore del contratto per operazioni che si aprono e chiudono nella stessa giornata, varia invece dal 7% raggiungendo anche il 30% del controvalore del contratto per operazioni che rimangono aperte per più di una seduta. Il contratto viene scambiato a partire dalle ore 8.00 e fino alle ore di ogni giorno feriale. 45

46 IL FUTURE SUL DAX Uno dei futures più scambiati in Europa è quello sull indice Dax 30, il paniere che rappresenta le blue chip tedesche. Anche questo future si può negoziare facilmente con la propria banca e col nostro servizio DAX Megatrend potete ricevere un sistema di trading che vi suggerisce quando entrare in acquisto o in vendita con l obiettivo di ottenere nel tempo guadagni sia al rialzo che al ribasso. Nel caso del future sul Dax a ciascun punto indice è assegnato un valore pari a 25 euro. La dimensione del contratto è data dal prodotto fra il prezzo del future ed il valore del moltiplicatore del contratto. Esempio: se il prezzo del future sull'indice Dax è pari a punti indice, il contratto ha una dimensione pari a 3750 x 25 euro = uro. Sono quotate le quattro scadenze trimestrali del ciclo marzo, giugno, settembre e dicembre. Il contratto scade il terzo venerdì del mese di scadenza alle ore Se si tratta di un giorno di borsa chiusa la scadenza viene anticipata al primo giorno di borsa aperta precedente. Una nuova scadenza viene quotata il primo giorno di borsa aperta successivo all'ultimo giorno di negoziazione della precedente scadenza. 46

47 STRATEGIE DI COPERTURA: OPERARE CON I FUTURE PER PROTEGGERSI DAI RIBASSI Come abbiamo accennato si può operare con i future non solo per strategie speculative ma anche di protezione o di copertura. Cosa significa? L obiettivo non è quindi tipicamente speculativo, come quello che si attua attraverso un operatività classica in future sfruttando anche l effetto leva, ma invece, come dice la parola, di coprirsi da forti oscillazioni negative della propria posizione rialzista e anzi anche possibilmente trarre un guadagno da questa operatività long (ovvero al rialzo) sulle azioni e short (ovvero al ribasso) sui future. Nella nostra esperienza abbiamo, infatti, verificato che una strategia come quella applicata sui future soprattutto al ribasso (e con finalità di copertura) sia fra quelle che possono dare le migliori soddisfazioni a un investitore dal punto di vista economico, levando anche molto di quello stress tipico di un operatività solo speculativa che espone il trader a dover sopportare altrimenti una volatilità (complice anche l effetto leva e margini spesso ridotti con cui opera questo tipo di trader) spesso veramente difficile da gestire sia a livello economico che soprattutto psicologico. 47

48 A questo scopo se si è esposti per esempio sul mercato azionario italiano (se lo si fosse sul mercato azionario europeo si potrebbe usare come strumento il future sull Eurostoxx 50 naturalmente) si utilizza come strategia la vendita del Future sul FTSE MIB (o Mini Future per patrimoni inferiori) che può consentire di guadagnare quando il mercato è in discesa. Pertanto, nel momento in cui il sistema di copertura è attivo l investitore avrà una posizione del tutto neutrale ( market neutral ) rispetto al mercato se a un ipotetica posizione al rialzo al 100% affianca in modo dinamico (ovvero seguendo i segnali operativi di questi sistemi) una posizione al ribasso per il 100% del controvalore investito; infatti se il mercato salirà l investitore guadagnerà sul portafoglio azionario quanto perderà sul Future e viceversa. I vantaggi di una simile strategia di Copertura attuata in modo dinamico e con successo sul patrimonio possono essere diversi e in particolare possono contribuire a: - ottenere guadagni costanti nel tempo soprattutto in mercati estremamente bullish o bearish, traendo quindi anche beneficio da fasi ribassiste prolungate; - avere una minore volatilità complessiva del portafoglio (drawdown) rispetto a un operatività solo LONG (rialzista); 48

49 - evitare di chiudere in certe fasi di mercato tutte le posizioni sulle singole azioni o strumenti detenuti in portafoglio, non dovendo così smontare completamente il portafoglio stesso. E evidente che il successo di simili strategie di copertura si realizza quando si ottiene dalle posizioni LONG detenute (azioni, fondi, etf ) una sovraperformance rispetto all andamento del mercato sul quale si scommette al ribasso vendendo dei contratti per esempio S&P Mib40 sul mercato italiano. Con l obiettivo di attuare strategie di copertura da molti anni i nostri Clienti replicano con patrimoni anche importanti soprattutto i sistemi Fib Copertura Base e Fib Copertura Daily di facile replicabilità (pochi segnali e nel caso del Fib Copertura Daily comunicati la seduta precedente) sono adatti a qualsiasi investitore (e per questi sistemi si tratta naturalmente di investitori che hanno una parte del patrimonio investito naturalmente sul mercato azionario italiano) che si pone come obiettivo quello di proteggere un capitale investito in azioni (che già si possiede) da una discesa prolungata del mercato. Se sono un investitore e ho una posizione al rialzo (derivante per esempio dai portafogli consigliati da BorsaExpert.it o MoneyExpert.it o frutto di 49

50 investimenti azionari extra) su titoli azionari quotati a Piazza Affari per euro e questi titoli nell arco di un determinato periodo perdono, per esempio, il 5% ma nello stesso periodo sullo stesso controvalore di euro sono andato al ribasso sul future di Piazza Affari che nello stesso periodo ha perso il 30% ciò significa che se chiuderò l operazione avrà ottenuto un guadagno complessivo di 25 punti percentuali tramite la posizione detenuta LONG in azioni e SHORT sul mercato. Le strategie consigliate di Copertura non sono naturalmente statiche ma consigliano di andare al ribasso sul mercato in modo selettivo in particolari situazioni quando i nostri vari sistemi consigliano di aprire una posizione SHORT fino a segnale contrario che inviamo ai nostri abbonati mediante sms ed . Naturalmente nessun trading system o strategia è esente da possibili falsi segnali (mediamente il 40-45% delle operazioni consigliate in quasi tutti i trading system) e quindi può anche verificarsi che l operazione SHORT o la serie di operazioni consigliate possano chiudersi in perdita e magari cumulare operazioni in perdita sia sulla parte LONG in azioni che su quella SHORT in future. L obiettivo di una strategia di copertura 50

51 Attraverso l operatività per esempio sul Future FTSE MIB si può attivare una Strategia di Copertura su un portafoglio azionario italiano. L obiettivo non è quindi tipicamente speculativo ma quello di ridurre/annullare (o anche trarre profitto) dalle oscillazioni negative di un portafoglio investito in azioni in presenza di una tendenza discendente del mercato. Il risultato se realizzato da questa strategia è coprirsi da forti oscillazioni negative della propria posizione rialzista e anzi anche possibilmente trarre un guadagno da questa operatività LONG (ovvero al rialzo) sulle azioni e SHORT (ovvero al ribasso) sui future. A questo scopo si utilizza come strategia la vendita del Future sull Indice FTSE MIB (o Mini Future sul FTSE MIB per patrimoni di importo più modesto) che consente di guadagnare quando il mercato scende. Pertanto nel momento in cui ho attivato un sistema di copertura avrò una posizione quasi neutrale sul mercato poiché avrò affiancato a una serie di titoli azionari una posizione SHORT sul Future. In questo caso se il mercato sale io guadagnerò dalla posizione in azioni e perderò dalla posizione in Future, se il mercato scende io guadagnerò dalla posizione in Future e perderò dalla posizione in azioni. Per poter proteggere un portafoglio investito in azioni dalle possibili perdite derivanti da una discesa del mercato ho quindi due possibilità: la prima è quella di liquidare tutte le mie posizioni. 51

52 Ma se considero i titoli in portafoglio interessanti e più forti del mercato un altra strategia che posso attuare è quella di fare hedging (il verbo hedge in inglese rimanda al termine siepe, protezione ) ovvero cercare di coprire il mio rischio al rialzo, mettendomi al ribasso sul mercato di riferimento. Se voglio attuare questa strategia aprirò una posizione SHORT sul Future per un importo pari al controvalore del portafoglio azionario. Facendo un semplice esempio, se il Future sull Indice FTSE MIB vale punti significa che il contratto ha un controvalore di euro ( x 5). Se il mio portafoglio azionario da coprire ha un controvalore di euro io aprirò 4 contratti SHORT ( / ) ed avrò effettuato una copertura. Questo non significa che durante il periodo in cui la copertura è attiva io non avrò né guadagni né perdite, ma vuol dire che le oscillazioni del mio portafoglio complessivo saranno probabilmente molto ridotte. Infatti io avrò la possibilità comunque di ottenere un guadagno nel caso in cui il mio portafoglio di titoli azionari si comporterà meglio (guadagnerà di più o perderà di meno) rispetto all Indice FTSE MIB. Infatti, se durante il periodo in cui la copertura è attiva il mio portafoglio da euro è arretrato del 10% io avrò perso euro, ma se nello stesso periodo il Future sull Indice FTSE MIB è arretrato del 20% 52

53 passando da a punti, io avrò ottenuto sul derivato un guadagno di euro (3.000 punti x 5 euro punto x 4 contratti). Alla fine del periodo io avrò quindi ottenuto un guadagno di euro ( ). L IMPORTANZA DEI TRADING SYSTEM E PERCHÉ VENGONO SEMPRE PIÙ UTILIZZATI DA OPERATORI PICCOLI E GRANDI Tutti i nostri segnali sui future sono elaborati rigorosamente sulla base di trading system (escludendo quindi qualsiasi apporto discrezionale da parte nostra a mercati aperti visto che non crediamo assolutamente che sia possibile, sulla base di qualsiasi teoria, sapere dove sarà il mercato fra 5 minuti, 1 giorno o 1 anno) e inoltre anche per rispetto dei nostri Clienti l operatività prevista non è quasi mai febbrile o da day trader con aperture e chiusure consigliate di posizioni continue magari nell arco di pochi minuti. Non crediamo, infatti, peraltro che maggiore è l operatività sul mercato (e il prendere posizioni al rialzo o al ribasso) maggiori siano le possibilità di guadagno, anzi! 53

54 I motivi che ci hanno spinto su tutti i nostri sistemi a privilegiare strategie di trading system automatico sono numerose e in particolare: 1) viene eliminata la componente emotiva che spesso e volentieri porta ad operare in modo difforme dalle regole che ci si è imposti e che si ritengono valide e che sempre porta ad operare in modo non corretto. Il computer è privo di emozioni, elabora e comunica le decisioni operative. L ingresso e l uscita dal mercato sono coerenti e basati su criteri logici; 2) la tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul passato per sapere come si sarebbe comportata la strategia adottata su determinate regole in talune fasi di mercato. Questo permette di conoscere con buona approssimazione quale sarà il rischio della tattica di trading che si adotta, quale sarà la massima perdita consecutiva che dovrà essere sopportata, quale sarà il rendimento atteso, e così via; 3) le regole di trading risultano confacenti alle caratteristiche del trader e l operatività reale viene gestita in modo ottimale; 4) l utilizzo di strategie basate su trading system consente di fornire un aiuto imprescindibile nel creare una gestione del rischio tollerabile in mercati sempre più volatili e difficili, fornendo un supporto utilissimo alla mancanza di metodo e disciplina che spesso causa errori di cattiva gestione 54

55 del rischio o impiego sbilanciato del capitale nella maggior parte dei trader. Una continua attività di ricerca e selezione delle migliori strategie per fornirti i migliori segnali Naturalmente non è in senso assoluto e stretto il computer a dare segnali ma evidentemente i nostri trading system altro non sono che il risultato di un lungo lavoro di programmazione e backtesting (analisi nel passato dei risultati che si sarebbero ottenuti replicando determinate strategie) che abbiamo fatto in questi anni e continuiamo tuttora a fare, investendo una parte importante delle nostre risorse economiche in aggiornamento professionale, software, hardware e ricerca e sviluppo. E infatti l uomo a programmare le macchine, dar loro le regole e trasferire tutta quell esperienza che può solo venire dall osservazione giornaliera dei mercati, valutando idee, intuizioni e strategie di acquisto e di vendita al fine di trovare le migliori combinazioni. Evidentemente i nostri sistemi, come qualsiasi trading system, non sono un sistema sicuro per far soldi (si leggano anche le avvertenze ) poiché ogni strategia, anche la migliore possibile, attraversa fasi in cui genera perdite anziché utili e perché il numero di operazioni in perdita su quelle totali è generalmente elevato (mediamente il 40-45%). 55

56 Questo significa che qualsiasi investitore o trader, prima di avvicinarsi a questo tipo di operatività e seguirla, deve essere disposto a replicarla fedelmente, sia nella buona che nella cattiva sorte, con una ferrea disciplina (e anche avendo chiaro il concetto sempre valido sui mercati finanziari che non necessariamente passate performance siano garanzia di eguali risultati nel futuro) poiché altrimenti, per esperienza, l investitore che a un certo punto fa di testa sua o cambia continuamente sistema (per passare da quello meno performante o negativo a quello migliore del momento) ottiene come risultato la distruzione del proprio patrimonio. Inoltre è sempre bene ricordare che occorre essere adeguatamente capitalizzati per fronteggiare i drawdown. Per sicurezza è consigliabile operare in strategie speculative LONG/SHORT con un capitale non solo pari al margine richiesto dall intermediario per l overnight ma che sia anche in grado di fronteggiare una fase particolarmente avversa del sistema e da questo punto di vista una buona regola potrebbe essere quella di operare con un margine di garanzia che consenta di poter continuare a operare anche nel caso che il mercato intacchi per il 150/200% il drawdown storico passato. LE NOSTRE STRATEGIE AL RIALZO E AL RIBASSO 56

57 Le nostre strategie sul Future FTSEMIB prevedono una operatività multiday sia al rialzo (LONG) che al ribasso (SHORT) e possono essere utilizzate come forma di investimento aggressiva e/o come strumento di copertura su esposizioni azionarie (sulle strategie esclusivamente di copertura consigliamo di vedere la pagina dedicata con i servizi specificatamente rivolti a questo tipo di esigenza). L obiettivo è quello, nel tempo, di catturare i movimenti di prezzo più rilevanti per trarne un guadagno. Essendo concepite queste strategie sul mercato azionario italiano l operatività è riferita al Future SP/MIB40 (o Mini Future per patrimoni inferiori o Cfd oppure ETF) che può consentire di esporsi sia al rialzo che al ribasso. Nel sito alla pagina è possibile in fondo vedere anche degli esempi concreti di come è stato possibile attuare strategie di copertura di successo in questi anni sul mercato e ottenere guadagni molto interessanti anche in fase di mercati in discesa, mantenendo al rialzo delle posizioni su azioni selezionate e mettendosi al ribasso sul mercato. Risultato: un andamento dei profitti nel tempo più costante e meno volatile come avviene in un hedge fund che grazie a strategie di questo tipo è possibile replicare da soli. 57

58 IL CFD: UN ALTERNATIVA AI FUTURES PER CHI VUOLE OPERARE ANCHE CON CAPITALI MOLTO BASSI Sempre più intermediari finanziari danno la possibilità ai propri Clienti di operare con il CFD (acronimo di Contratto per Differenza ), uno strumento finanziario nato a Londra nei primi anni 90 il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d'investimento. Anziché negoziare o scambiare fisicamente l'attività finanziaria, il CFD rappresenta un operazione in cui due parti convengono per scambiare denaro sulla base della variazione di valore dell attività sottostante che intercorre tra il punto in cui l operazione viene aperta e il momento in cui la stessa viene chiusa. Un CFD è perciò un tipo di contratto in strumenti derivati in base al quale viene scambiata la differenza di valore di un certo titolo o sottostante, maturata tra il momento di apertura e la chiusura di un contratto. La Banca o l intermediario pertanto, si impegna a pagare (o a trattenere) al cliente la differenza tra il prezzo del sottostante al momento dell apertura della posizione e il prezzo al momento della chiusura. E quindi uno strumento derivato negoziato OTC, tra la Banca e il Cliente. 58

59 Il sottostante di un CFD può essere, analogamente ai futures, praticamente quasi qualsiasi strumento finanziario: un indice borsistico, una valuta, un titolo azionario. E naturalmente la parte acquirente realizza un guadagno nel caso in cui il valore dell attività aumenti e una perdita nel caso in cui tale valore diminuisca. Viceversa, la parte venditrice realizza una perdita a fronte dell aumento del prezzo dell attività e un guadagno se tale prezzo diminuisce. I CFD sono strumenti derivati che permettono agli investitori di trarre vantaggio dal rialzo (posizione LONG) o dal ribasso (posizione SHORT) del prezzo di attività finanziarie sottostanti e sono spesso usati per speculare in questo tipo di mercati. Il trading con i CFD avviene tra singoli investitori e società che offrono tale servizio. Non ci sono contratti standard per i CFD e ogni società può determinare i propri, ma tutti tendono ad avere alcuni punti comuni. Un Contratto per Differenza inizia con un'apertura di trade (operazione) relativa a uno strumento specifico presso una società che offre questo servizio finanziario. Ciò determina una "posizione" su quello strumento. Non ci sono termini di scadenza e quindi la posizione viene chiusa quando è effettuato un nuovo trade nella direzione opposta. A questo punto la 59

60 differenza tra posizione di apertura e quella di chiusura determina guadagno o perdita. La società che offre servizio di CFD può addebitare una certa percentuale come parte del servizio di trading o per l'apertura della posizione. Anche i CFD sono prodotti di marginazione e il trader deve sempre mantenere il livello di margine minimo. Una caratteristica tipica del trading con i CFD è il fatto che guadagno e perdita ed esigenze di marginazione sono calcolati sempre in tempo reale e visibili dal trader sul proprio schermo. Se la somma di denaro depositata con la società di CFD scende al di sotto del livello di margine minimo, possono essere richiesti margin call ovvero il reintegro dei margini. I trader devono coprire questi margini velocemente altrimenti la società di CFD potrebbe liquidare le loro posizioni. Gli investitori di CFD devono rispettare un certo margine, definito da intermediazione o market maker (solitamente compreso tra 0,5% e 30%). I contratti per differenza permettono all'investitore di andare al ribasso o rialzo di qualsiasi posizione usando il deposito iniziale (o margine). Nel trading con i CFD ci sono sempre due tipologie di margine: 1. Margine Iniziale (solitamente compreso tra 3% e 30% per le azioni e tra 0,5% e 1% per indici, valute e commodities); 60

61 2. Margine Variabile (fissato al prezzo di mercato). Il margine iniziale viene fissato tra 0,5% e 30% a seconda dello strumento sottostante e rischio generale percepito nel mercato in quel momento specifico. Per esempio, durante e successivamente l'11 settembre i margini iniziali hanno vissuto un'impennata a tutti i livelli, in risposta all'esposizione di volatilità dei mercati azionari mondiali. Il margine variabile è applicato quando una posizione si muove in modo contrario alla posizione del Cliente. Per esempio, se un trader di CFD comprasse azioni ABC usando CFD da 100 centesimi e il prezzo si abbassasse a 90 centesimi, il broker detrarrebbe 100 euro (1.000 azioni x - 10 centesimi) di margine variabile dal conto del Cliente. Importante notare come tutto ciò sia effettuato in tempo reale nel momento in cui il mercato è al ribasso, il cosiddetto prezzo di mercato. Al contrario, se il prezzo delle azioni si alza di 10cents allora il broker accrediterà giornalmente sul conto del cliente 100 euro di guadagno corrente. Anche se i CFD non hanno scadenza, qualsiasi posizione lasciata aperta durante la notte viene infatti "reinvestita". Ciò significa che viene calcolato 61

62 qualsiasi guadagno o perdita realizzata e accreditato/addebitata al conto del cliente, nonché ogni tasso di finanziamento. Operatività Intraday e Multiday con i CFD E possibile operare con i CFD in marginazione e per ogni negoziazione è necessario depositare un Margine di garanzia; cioè una percentuale ridotta del controvalore della transazione a garanzia dell adempimento a scadenza. Su molte piattaforme si può personalizzare il Margine di garanzia (o margine) a seconda dell operatività scelta: - per le posizioni Intraday il margine varia normalmente dall 1% al 6,5%; - per le posizioni Multiday è è possibile scegliere un margine compreso normalmente tra il 7% e il 100%. Il CFD pertanto, consente di sfruttare il cosiddetto effetto leva, ovvero la moltiplicazione del rendimento (positivo o negativo) di un operazione di compravendita rispetto al capitale investito, inteso quale rapporto tra il risultato realizzato (differenza tra il controvalore dell acquisto e della vendita) e il margine. Esempio: 62

63 Nel caso di un operazione su CFD, se il risultato è di 100 euro (differenza tra un Controvalore in acquisto di euro e un Controvalore in vendita di euro) e il Margine è del 1% (50 euro), il rendimento ottenuto dall operazione è pari al 200% (100/50 = 200%). Il rendimento ottenuto effettuando analoga operazione direttamente sul Sottostante, impegnando quindi l intero Controvalore dell operazione di acquisto, sarebbe del 2% (100/ = 2%). L effetto leva che caratterizza il CFD consente di moltiplicare il rendimento percentuale dell operazione: nell esempio, ipotizzando un Margine all 1%, il rendimento dell operazione in CFD è di 100 volte quello ottenuto con una normale operazione di negoziazione sul Sottostante. Con i CFD puoi assumere una posizione LONG (rialzista) o SHORT (ribassista) rispetto al sottostante e la durata delle tue posizioni può essere: Intraday - Chiusura della posizione nella stessa giornata in cui è stata costituita. A fine giornata (l orario di chiusura varia a seconda dello strumento) se la posizione, per qualsiasi motivo, fosse ancora aperta l intermediario provvederà a chiuderla d ufficio. Con il Carry on un CFD Intraday può essere trasformato in ogni momento in una posizione Multiday. 63

64 Multiday - consente di mantenere aperta la posizione sul CFD oltre la giornata in cui è stato costituito e fino alla chiusura dello stesso che può avvenire: - automaticamente, alla scadenza del termine di durata massima dello strumento; oppure - in qualsiasi momento precedente tale scadenza, mediante la chiusura del CFD da parte del Cliente. Un CFD Multiday può essere chiuso nella stessa giornata in cui è stato costituito; in tal caso la modalità di chiusura risulta di fatto analoga ad una di tipo Intraday. In sintesi i CFD: quando possono essere interessanti e cosa bisogna sapere d importante se si opta per questo strumento Possono essere uno strumento alternativo da valutare all operatività sui futures o mini futures se si dispongono di capitali più ridotti per alcuni vantaggi che presentano e che possono essere così sintetizzati: - avere una maggiore esposizione sui mercati, grazie alla emarginazione; - sfruttare l effetto leva impiegando solo una percentuale del controvalore; - mantenere le posizioni aperte per il tempo che si desidera. 64

65 I broker che offrono questi strumenti vantano fra i benefici anche il fatto che con i CFD nessuna commissione viene applicata sugli ordine a differenza di quanto accade solitamente nei mercati regolamentati. In realtà non è proprio vero che non si paga nulla come commissione di negoziazione per ogni posizione aperta o chiusa perché evidentemente i broker non sono delle Onlus e il loro guadagno deriva dallo spread applicato come denaro/lettera (differenza fra la quotazione di acquisto e quella di vendita). Non tutti i broker offrono la stessa forbice, lo stesso book e la stessa liquidità oltre che la stessa solidità e trasparenza come intermediari quindi se si vuole operare con questi strumenti è bene privilegiare, a nostro parere, non necessariamente quelli che offrono in assoluto le migliori condizioni o possibilità di leva. E da questo punto di vista la nostra preferenza, se dobbiamo dare un consiglio per cercare di trovare una maggiore tutela e trasparenza, è preferire gli intermediari autorizzati e fra questi quelli che hanno aderito all Associazione Italiana Broker Forex e CFD ( che si è data lo scopo statutario di cooperare con le Autorità italiane garanti del mercato e del risparmio su temi inerenti al funzionamento del mercato Forex e CFD. 65

66 OPERARE A LEVA CON I CERTIFICATI: QUELLO CHE DEVI SAPERE SE VUOI OPERARE ANCHE CON CAPITALI MINI AL RIALZO E AL RIBASSO Cosa sono i certificati? Si tratta di strumenti derivati che consentono, con o senza effetto leva (i certificati cosiddetti benchmark ), di operare su un sottostante senza rischiare più del capitale investito e di avere un rendimento lineare con quello del sottostante stesso sia in una ottica di medio che di breve termine. Riguardo i certificati vi è da ricordare che sono negoziabili come qualsiasi titolo quotato con importi minimi pari a 1 solo certificato, pari anche a cifre intorno ai 100 euro. E dal punto di vista psicologico rispetto ai future il vantaggio può essere quello di non perdere più del capitale investito dato che su questi strumenti la marginazione è fatta alla fonte come avviene pure con gli Etf a leva. Nei certificati infatti vi è l assenza di gestione dei margini di garanzia (cosa che non avviene con i CFd e i futures) iniziali e quelli successivi. 66

67 Da questo punto di vista sui CFDs, i Contract For Difference, va ricordato che possono causare perdite superiori ai margini richiesti per la contrattazione come avviene con i futures. Un impatto che può essere comunque con questi strumenti evitato se si conoscono, si conoscono altresì i sistemi con cui si opera e si alloca la corretta quantità di capitale a margine in base al capitale che si mette a disposizione per replicare le nostre strategie. Un operazione che viene svolta in automatico dalla vostra banca tramite una cassa di compensazione), oltre alla mancata gestione del rinnovo periodico che si effettua soltanto alla scadenza certificato mentre nel caso dei futures si attua ogni 3 mesi (il cosiddetto roll over) passando alla scadenza successiva (richiudendo quindi la posizione aperta per riaprirla sulla scadenza successiva) Durante ogni giornata di negoziazione, quindi, le performance dei certificati replicano quelle degli indici sottostanti amplificate per il fattore leva: se ad esempio nel corso della seduta il future sul FTSE Mib sale dell 1%, il Leva Fissa Long si apprezza del 5% mentre l omologo Short si deprezza del 5%. La presenza di una leva nella struttura opzionale, amplificando la performance al rialzo o al ribasso del sottostante, li rende (conoscendone 67

68 anche i rischi naturalmente!) pertanto particolarmente idonei a un trading di brevissimo termine. In ottica di gestione del rischio di mercato di un portafoglio o in alternativa in caso di strategie multiday ovvero overnight, l investitore deve tuttavia fare necessariamente i conti con quello che viene chiamato compounding effect (effetto dell interesse composto). Ciò che si deve tenere in considerazione infatti è che la leva rimane costante solo per variazioni dei sottostanti all interno della singola giornata di negoziazione, in conclusione della quale è previsto un restrike, ovvero la fissazione di un nuovo livello iniziale. Di conseguenza, i rendimenti di un Constant Leverage Certificate, se riferiti a periodi superiori a un giorno, evidenzieranno un rapporto non più proporzionale a quelli del future corrispondente (e questo accade con gli Etf a leva con effetti ancora più forti). Una selezione dei certificati a leva su Ftse Mib, Dax e Eurostoxx50 68

69 Chi volesse invece mantenere la posizione e neutralizzare gli effetti potenzialmente negativi derivanti dall effetto dell interesse composto dovrebbe rivedere all inizio di ogni seduta borsistica la propria posizione riallineandola con la propria strategia di trading o di copertura desiderata. Da questo punto di vista e soprattutto della liquidità dello strumento (e per questo si intende anche in qualsiasi situazione di mercato la forbice fra denaro e lettera) i certificati quindi per quanto migliori rispetto agli Etf dal punto di vista fiscale (poiché consentono di compensare meglio guadagni e perdite a differenze degli Etf) sono quindi sempre un gradino sotto i futures e poi i CFD. GLI ETF, UN ALTRO STRUMENTO PER OPERARE SUGLI INDICI. AL RIALZO E AL RIBASSO, CON LEVA O SENZA Gli exchange-traded fund (più noti con il loro acronimo ETF) sono fondi comuni d'investimento negoziati in Borsa e caratterizzati da una gestione passiva in quanto replicano l'andamento di un determinato indice. Qualcosa di ibrido a metà fra un azione (di cui hanno in comune la trattazione continua in mercati regolamentati) e un fondo d investimento (il concetto di paniere diversificato) in cui si clonano i rendimenti di un determinato indice, comparto, stile d investimento. 69

70 Uno strumento che negli ultimi anni, dopo una partenza lenta, ha riscosso un fortissimo successo se si pensa che in meno di 10 anni dai primi 3 Etf quotati siamo passati a oltre 900 con oltre 20 miliardi di euro di masse gestite. Le caratteristiche di questi strumenti Gli Exchange Traded Funds (ETF) sono sostanzialmente dei fondi di investimento le cui quote possono essere direttamente acquistate e vendute sul mercato azionario. Per rendere più l'idea gli ETF si possono considerare dei fondi "vestiti" da azioni e di questi due strumenti finanziari mantengono le proprietà più interessanti. Come qualsiasi azione, infatti, è possibile in ogni momento della seduta di borsa comprare o venderne quote al prezzo corrente di mercato (e non come accade con un fondo d investimento dove occorre aspettare alcuni giorni per conoscere la quota di acquisto o di vendita). Rispetto ad un comune fondo di investimento, tale strumento è in grado di offrire quindi un maggior livello di trasparenza e di flessibilità, in quanto permette di monitorare costantemente l'andamento del proprio investimento in modo immediato. 70

71 La possibilità di operare in modo diretto sul mercato permette, inoltre, di ridurre al minimo i tempi morti intercorrenti tra la decisione di investimento e l'effettiva realizzazione della stessa. Proprietà questa tanto più apprezzabile in situazioni estreme di mercato in cui l'impossibilità di operare in modo rapido può tradursi, nella migliore delle ipotesi, nella perdita di interessanti opportunità di profitto, quando non comporti invece un effettivo deprezzamento del valore del proprio capitale. Dall'altra parte però, come i normali fondi comuni di investimento, gli ETF consentono, con un'unica transazione, di detenere un portafoglio molto ben diversificato. Lo stesso risultato sarebbe, invece, molto più difficile da perseguire da un normale investitore privato che investisse direttamente in titoli azionari, sia a causa dei costi di transazione, sia per il tempo che sarebbe necessario dedicare ad un investimento di questo tipo. In sintesi, la peculiarità degli Exchange Traded Funds consiste nel racchiudere, in un unico strumento finanziario, la trasparenza e la flessibilità di un titolo azionario, unite all'elevata diversificazione ottenibile attraverso un investimento in un fondo comune. Obiettivo di investimento Per le ragioni esposte sopra gli ETF rientrano nella categoria dei fondi di investimento indicizzati e lo scopo di tali fondi non è, infatti, quello di 71

72 offrire un rendimento superiore rispetto al benchmark di riferimento, ma bensì quello di replicare nel modo più fedele possibile un indice di mercato, sia esso azionario, obbligazionario o una commodity. Come è possibile raggiungere tale obiettivo? Semplicemente detenendo le stesse azioni che fanno parte dell'indice di riferimento o un derivato che ne rispecchi l andamento. Per fare un esempio, acquistare un ETF sull'indice DJ Euro Stoxx 50 equivale a detenere un portafoglio costituito dai 50 titoli più importanti della zona euro. Dal punto di vista di un investitore, un ETF è un'azione come un'altra, che assicura però, invece della partecipazione al capitale di rischio di una sola società quotata, il possesso di un portafoglio di titoli, tipicamente rappresentativo di un indice di mercato. OPERARE CON GLI ETF ANCHE CON LEVA Dovrebbe essere chiaro, a questo punto, che anche attraverso gli ETF è possibile operare sugli indici (compresi gli indici FTSE MIB, Eurostoxx50 o Dax) sia al rialzo che al ribasso e anche come per i future o i CFD è 72

73 possibile usare la marginazione ovvero l effetto leva. Muovere con 10 un capitale magari di 100 o addirittura 200. Non tutti gli ETF sono semplici come un gelato al gusto di vaniglia ma esistono anche quelli strutturati che sono stati progettati per realizzare rendimenti che non sono solo in funzione dell andamento del mercato a cui fanno riferimento, ma che possono essere volti: a partecipare in maniera più che proporzionale all andamento di un indice (ETF a leva); a partecipare inversamente ai movimenti del mercato di riferimento (ETF short con o senza leva); alla protezione del valore del portafoglio pur partecipando agli eventuali rialzi dell indice di riferimento (ETF protective put); alla realizzazione di strategie d investimento più complesse. L elemento che accomuna gli ETF strutturati agli ETF è la politica d investimento che si può sinteticamente definire passiva in considerazione del fatto che una volta definito il modello matematico in base al quale il patrimonio sarà gestito, la discrezionalità lasciata al gestore è limitata. Come per gli ETF, le quote possono essere create e riscattate continuamente da parte degli intermediari autorizzati (authorised 73

74 participant), assicurando che il prezzo di mercato sia sempre allineato al NAV del fondo (di conseguenza il rischio di acquistare un ETF a premio o di venderlo a sconto è ridotto, tuttavia questo rischio non può essere eliminato) e garantendo che l'etf strutturato sia tanto liquido quanto il mercato di riferimento. L ETF strutturato consente quindi di: massimizzare la performance di ciascuna strategia: gli ETF strutturati permettono all investitore di coniugare i benefici propri di un investimento in ETF (strategia passiva) e quelli di una gestione dinamica, grazie ad una trasparente metodologia di allocazione delle risorse del portafoglio gestito; ridurre il costo del proprio portafoglio: gli ETF strutturati permettono di accedere a delle strategie di investimento più complesse della semplice replica del mercato di riferimento ad un costo molto contenuto. Presentano, infatti, una commissione totale annua (TER) ridotta e applicata automaticamente in proporzione al periodo di detenzione, mentre nessuna commissione di entrata, di uscita e di performance è a carico dell investitore. Il risparmiatore deve solo considerare le commissioni applicate dalla propria banca o dal proprio broker per l acquisto e la vendita sul mercato; 74

75 beneficiare di proventi periodici: i dividendi o gli interessi che l ETF strutturato incassa possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o capitalizzati stabilmente nel patrimonio dell ETF strutturato stesso. In entrambi i casi il beneficiario è solo l investitore; abbattere il rischio emittente: gli ETF strutturati quotati su ETFplus sono, a seconda dello strumento, Fondi Comuni di Investimento oppure Sicav (OICR). Come noto gli OICR hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle società che ne curano le attività di costituzione, gestione, amministrazione e marketing. Gli ETF strutturati pertanto non sono esposti al rischio di insolvenza neppure in caso di fallimento delle società appena menzionate. Quali ETF negoziare al rialzo e al ribasso? Per replicare le nostre indicazioni è possibile perciò negoziare un ampio numero di ETF sia al rialzo che al ribasso che replicano l andamento di indici borsistici come il FTSE MIB (Borsa Italiana), il DAX (Borsa tedesca) oppure l indice Eurostoxx 50 (blue chip europee). E possibile trovare nell ampia gamma di ETF negoziabili (si guardi sul sito di Borsa Italiana il seguente link ) sia strumenti senza leva che 75

76 con leva (strutturati) e quindi si può decidere di avvalersi o meno di questa possibilità che può (come abbiamo visto) amplificare i guadagni ma anche le perdite e dipende quindi dall approccio di ciascuno. Nel caso degli ETF sia SHORT che LONG la leva è comunque molto meno spinta rispetto ai future e ai CFD perché fra quelli più trattati attualmente si arriva al massimo a leva 2. Di seguito indichiamo quelli attualmente (al momento della pubblicazione di questo ebook) più trattati sui rispettivi indici. Ricordiamo che la replica degli indici attuata mediante gli ETF non è sempre super ottimale dato che dipende sia dalla liquidità di questi strumenti (consigliamo di trattare i più negoziati nel caso ed è dovere di ciascun investitore conoscerne le caratteristiche) che si negoziano che dal meccanismo di replica su cui sono basati che non consente necessariamente di replicare al 100% al rialzo o al ribasso le performance di un indice come avviene normalmente con un future o mini future o in via secondaria con i CFD. E infatti accaduto, per esempio, che a fronte di una discesa di un indice del 10% mentre il future ha avuto la stessa discesa l ETF Short ha avuto una performance inferiore anche di alcuni punti percentuali. 76

77 Naturalmente nel caso di un operazione SHORT azzeccata anche con l ETF short riusciamo a trarre un guadagno ma può accadere che le performance multi-day siano diverse e un po aleatorie rispetto alla performance registrata dal mercato nello stesso intervallo di tempo. Tutto questo per effetto del meccanismo di ricopertura e funzionamento dei molti ETF short che possono comunque, in alternativa a future e CFD, rappresentare uno strumento utile e interessante da tenere in considerazione in tutti quei casi in cui l operatività SHORT vera e propria non sia possibile. Vi è da ricordare che è anche possibile, come avviene per i titoli azionari, operare allo scoperto con gli ETF e quindi anche per evitare i problemi di replica nulla impedirebbe, dal punto di vista teorico, vendere al ribasso un ETF long. Ma prima di fare un eventuale simile operazione occorre informarsi PREVENTIVAMENTE con il proprio intermediario di fiducia e valutare le modalità definite da quest'ultimo. GLI ETF A LEVA (E NON) QUOTATI A PIAZZA AFFARI SUI VARI INDICI BORSISTICI DI CUI POTETE RICEVERE I SEGNALI SU FIBEXPERT.IT: Di seguito pubblichiamo una selezione di ETF sugli indici borsistici principali che trattiamo su FibExpert.it, specificando fra quelli senza e 77

78 quelli con leva e che operano al rialzo o al ribasso. Quando la leva è 2 significa che amplificano per 2 volte il movimento del sottostante e quindi se acquisto per un ETF long per esempio sul mercato azionario italiano e il mercato sale del 2% questo ETF dovrebbe salire di circa il 4%. Discorso opposto in caso di ribasso. Indichiamo anche per ciascun ETF il codice Isin che rappresenta come la targa per ciascun strumento finanziario per poterlo individuare univocamente su qualsiasi piattaforma dato che le denominazione può cambiare da banca a banca, da intermediario a intermediario. MERCATO AZIONARIO ITALIANO (Ftse Mib) LONG (senza leva) Lyxor Etf Ftse Mib (codice Isin FR ) Oppure Ishares Ftse Mib (codice Isin IE00B1XNH568) (leva 2) Lyxor Etf Ftse Mib Daily Leveraged (codice Isin FR = Oppure 78

79 Etfx Ftse Mib Leveraged (2x) Fund (codice Isin IE00B4V5WD83) SHORT (senza leva) Lyxor Etf Ftse Mib Daily Short Bear (codice Isin FR = Leva (2) Lyxor Etf Ftse Mib Dai Double Sht Xbear (codice Isin FR ) Etfx Ftse Mib Super Short Strategy (2x) (codice Isin IE00B4TG8N52) Rbs Leverage Short Ftse Mib Monthly (codice Isin LU ) MERCATO AZIONARIO TEDESCO (Dax 30) LONG (senza leva) Ishares Dax (codice Isin DE ) Lyxor Etf Dax (codice Isin LU ) 79

80 (leva 2) Lyxor Etf Levdax (codice ISIN LU ) SHORT (senza leva) Db X-Trackers Shortdax Daily Ucits Etf (codice Isin LU ) (leva 2) Etfx Dax 2x Short Fund (codice Isin IE00B4QNHZ41) Mercato azionario europeo (Eurostoxx 50) LONG (senza leva) Ishares Euro Stoxx 50 (codice Isin IE ) Lyxor Etf Euro Stoxx 50 (codice Isin FR ) 80

81 (leva 2) Db X-Trackers Eustx50 Lev Dai Ucits Etf (codice Isin LU ) Lyxor ETF EURO STOXX 50 Daily Leverage (codice Isin FR ) SHORT (senza leva) Lyxor Etf Euro Stoxx 50 Daily Short (codice Isin FR ) (leva 2) Lyxor Etf Eurostoxx50 Daily Double Short (codice Isin FR ) 81

82 Il secondo passo LA STRATEGIA di Francesco Pilotti e Salvatore Gaziano. 82

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84 LE STRATEGIE PER OPERARE SUGLI INDICI AL RIALZO E AL RIBASSO Quali strategie adottare per operare al rialzo e al ribasso sugli indici di Borsa? Le oscillazioni dei mercati creano opportunità rilevanti di utili e perdite. Pertanto per cercare di individuare le tendenze che determinano questi movimenti si possono seguire differenti approcci. La prima grande differenza è fra chi adotta un approccio discrezionale, ovvero si fida fondamentalmente del proprio fiuto e della propria capacità di saper interpretare il mercato e chi invece preferisce adottare un approccio più sistematico utilizzando sistemi di trading che, dopo aver elaborato vari indicatori di prezzo e volume, forniscono in tempo reale le indicazioni su come muoversi, quando acquistare e quando vendere. Un approccio di quest ultimo tipo può ripartirsi a sua volta in due ulteriori grandi linee strategiche che prevalgono per la maggiore fra i trader. I cosiddetti trend follower che operano cercando di sfruttare soprattutto la tendenza e la forza del mercato. Chi opera con questo approccio non cerca di prevedere l avvenire ma cerca di riconoscere la tendenza del momento e cavalcarla. Se il mercato scende quindi non si metterà al rialzo o viceversa se sale non si metterà al ribasso. Secondo questo approccio è meglio 84

85 statisticamente assecondare il mercato che andarci contro. Questo approccio ha dimostrato nel tempo di avere una sua logica e persistenza ed è quello che privilegiamo in molti sistemi seppure vada correttamente ricordato che i mercati non sempre hanno una precisa direzionalità. Ci sono fasi (anche lunghe) in cui il mercato non va da nessuna parte, sta nel cosiddetto trading range o in fase laterale. Un approccio trend follower in queste fasi può patire e quindi occorre mettere in conto inevitabili falsi segnali e perdite anche consecutive. All opposto vi è chi ha un approccio contrarian ipotizzando scenari in controtendenza. Ovvero cerca di anticipare le eventuali inversioni del mercato vendendo non appena la pressione rialzista porta le quotazioni poco sotto le resistenze ed effettuando operazioni in acquisto nel caso la discesa dei corsi spinga il titolo in prossimità dei supporti, oppure si è tecnicamente in una situazione di ipervenduto segnalata da alcuni indicatori. La teoria a cui ci si ispira con un simile approccio è quella della cosiddetta mean reversion, ovverosia alla tendenza di molti fenomeni finanziari (e non) ad oscillare intorno a valori medi normali: in caso di livelli raggiunti eccessivamente superiori o, viceversa, inferiori rispetto a tali medie, presto o tardi si verificherà un movimento di ritorno. In sintesi è come dire che quello che prima tende a salire in modo elevato tenderà prima o poi a 85

86 scendere per tornare a un livello mediano e così ciò che è sceso molto tenderà prima o poi a risalire. Inutile dire che una simile strategia presenta sicuramente delle potenzialità di guadagno consistenti se si indovina il punto di flesso (e come si può immaginare non è facile perché la pratica insegna che cercare di afferrare un coltello che cade può essere molto pericoloso) e comporta quindi un grado di rischiosità molto più elevato. L ALTRA DISTINZIONE CLASSICA FRA ANALISI FONDAMENTALE E ANALISI TECNICA L investimento di borsa può essere studiato e supportato seguendo sostanzialmente due approcci (metodologie di analisi) assai diversi tra loro: l analisi fondamentale e l analisi tecnica. Molti investitori nell intento di individuare il vero valore o giusto prezzo di un azione, indice o strumento mobiliare seguono l approccio del primo tipo, studiando le variabili qui di seguito riportate in vai sintetica: 1. le variabili micro e macroeconomiche aventi un qualche impatto sulla società presa in esame; 2. il settore in cui la società opera, il suo piano industriale, la dinamicità del suo management; 86

87 3. il bilancio d'esercizio che è lo strumento primario di valutazione utilizzato nell'analisi fondamentale: il che comporta riuscire ad avere una visione d'insieme dei mercati sui quali si opera. Per cui, la scelta di entrare al rialzo sul titolo monitorato dipende esclusivamente dai risultati di questa indagine. Con l analisi tecnica, invece, si analizza il comportamento (rialzista o ribassista) degli operatori di borsa per cercare di capire non tanto il valore vero dello strumento mobiliare, quanto se ci sono molti investitori pronti ad acquistare o vendere quello strumento finanziario e qual è il sentiment del mercato. Si tratta quindi di un comportamento imitativo per cui attraverso l analisi dei prezzi e dei volumi si cerca di capire gli effetti di tali movimenti, andando ad individuare livelli di prezzo vicini alla sua fase di esaurimento. Il deficit di un approccio di pura analisi fondamentale e, al contrario, l utilità dell analisi tecnica si notano quando le quotazioni si muovono in assenza di dati o pubblicazioni di trimestrali e bilanci e quindi in situazioni in cui l analisi fondamentale non sa giustificare e spiegare tali movimenti. Dopo la recente diffusione tra il pubblico di software di analisi tecnica, gli operatori e strategist si sono divisi tra quelli che operano in modalità 87

88 Long/Short (ovvero al rialzo e al ribasso) con l analisi tecnica discrezionale e quelli più attratti da un approccio tecnico ovvero più sistematico in cui è l andamento, per esempio, dei prezzi a determinare le scelte operative, lo studio delle figure, l analisi della presenza di eventuali linee di tendenza. Così se l analisi tecnica discrezionale, come detto, si basa su uno studio empirico dei prezzi, dei supporti e delle resistenze delegando al fiuto dell operatore e alla sua personalissima interpretazione (soggettiva), la scelta finale se e quando operare, con l analisi tecnica sistematica si esce fuori da un interpretazione "discrezionale". E grazie all utilizzo di software di analisi tecnica e programmi le metodologie dell'analisi tecnica e dell osservazione sui mercati vengono codificate in segnali di acquisto e di vendita. Nulla viene lasciato al caso e il grande lavoro alla base è naturalmente quello preparatorio dove tutte le idee, indicatori vecchi e nuovi, propri o altrui vengono sottoposti precedentemente a un severo test per valutarne l'efficacia sotto il profilo statistico. Questa è l'analisi tecnica "sistematica" basata sui trading system, algoritmi matematici capaci di identificare particolari pattern o modelli dei prezzo al fine di testarli sulle serie storiche di borsa. 88

89 Le esperienza del FibExpert.it si sono proiettate nel tempo sulla validità dell approccio matematico, mediante la creazione di trading system, ovvero di algoritmi che attraverso l elaborazione dei prezzi riescono a formulare delle previsioni a scopo operativo con un successo finale significativo. Il sogno di qualsiasi trader o investitore sarebbe certo realizzare solo operazioni in guadagno ma prevedere con qualsiasi approccio l andamento futuro dei mercati è qualcosa di impossibile: chi opera sui mercati si pone quindi un obiettivo più realistico. Accrescere le probabilità di successo e in questo un approccio sistematico può consentire di fare analisi molto approfondite sulla bontà di adottare determinate regole e vederne nel tempo il risultato economico. Naturalmente non è possibile prevedere che l andamento futuro dei mercati sarà uguale a quello passato o le performance generati dalle strategie testate o utilizzate nel passato si ripeteranno in futuro. E su questo punto ci sono varie strategie e metodologie che cercano comunque di suggerire nel non cadere nel rischio dell overfitting ovvero dell eccessiva sovra ottimizzazione. In ogni caso mettere sul banco di prova un sistema alla macchina del tempo è sicuramente un qualcosa di utile che può fornire indicazioni 89

90 preziose prima di operare con denaro reale ed è una metodologia condivisa da FibExpert.it che da oltre 15 anni in questo settore dedica un gran lavoro di ricerca e sviluppo prima nel cosiddetto backtesting (ovvero l analisi simulata nel passato dei sistemi di trading al fine di individuarne punti di forza e debolezza e cercare di migliorarne i risultati) e poi un lungo test con l operatività reale prima di passare alla commercializzazione effettiva dove comunque sempre si continuano poi a misurarne i risultati, verificarli, apportando eventuali ulteriori migliorie nate dall osservazione sui mercati o dagli sviluppi di nuovi indicatori efficaci precedentemente testati sul mercato. L IMPORTANZA DEI TRADING SYSTEM E PERCHÉ VENGONO SEMPRE PIÙ UTILIZZATI DA OPERATORI PICCOLI E GRANDI Tutti i nostri segnali sui futures sono rigorosamente elaborati sulla base di trading system (escludendo quindi qualsiasi apporto discrezionale da parte nostra a mercati aperti visto che non crediamo assolutamente che sia possibile, sulla base di qualsiasi teoria, sapere dove sarà il mercato fra 5 minuti, 1 giorno o 1 anno) e inoltre anche per rispetto dei nostri Clienti l operatività prevista non è quasi mai febbrile o da day trader con aperture e chiusure consigliate di posizioni continue magari nell arco di pochi minuti. 90

91 Non crediamo, infatti, peraltro che maggiore è l operatività sul mercato (e il prendere posizioni al rialzo o al ribasso) maggiori siano le possibilità di guadagno, anzi! I motivi che ci hanno spinto su tutti i nostri sistemi a privilegiare strategie di trading system automatico sono numerose e in particolare: 1) viene eliminata la componente emotiva che spesso e volentieri porta ad operare in modo difforme dalle regole che ci si è imposti e che si ritengono valide e che sempre porta ad operare in modo non corretto. Il computer è privo di emozioni, elabora e comunica le decisioni operative. L ingresso e l uscita dal mercato sono coerenti e basati su criteri logici; 2) la tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul passato per sapere come si sarebbe comportata la strategia adottata su determinate regole in talune fasi di mercato. Questo permette di conoscere con buona approssimazione quale sarà il rischio della tattica di trading che si adotta, quale sarà la massima perdita consecutiva che dovrà essere sopportata, quale sarà il rendimento atteso e così via; 3) le regole di trading risultano confacenti alle caratteristiche del trader e l operatività reale viene gestita in modo ottimale; 91

92 4) l utilizzo di strategie basate su trading system consente di fornire un aiuto imprescindibile nel creare una gestione del rischio tollerabile in mercati sempre più volatili e difficili, fornendo un supporto utilissimo alla mancanza di metodo e disciplina che spesso causa errori di cattiva gestione del rischio o impiego sbilanciato del capitale nella maggior parte dei trader. Una continua attività di ricerca e selezione delle migliori strategie per fornire i migliori segnali. Naturalmente non è in senso assoluto e stretto il computer a dare segnali ma evidentemente i nostri trading system altro non sono che il risultato di un lungo lavoro di programmazione e backtesting (analisi nel passato dei risultati che si sarebbero ottenuti replicando determinate strategie) che abbiamo fatto in questi anni e continuiamo tuttora a fare, investendo una parte importante delle nostre risorse economiche in aggiornamento professionale, software, hardware e ricerca e sviluppo. E infatti l uomo a programmare le macchine, dar loro le regole e trasferire tutta quell esperienza che può solo venire dall osservazione giornaliera dei mercati, valutando idee, intuizioni e strategie di acquisto e di vendita al fine di trovare le migliori combinazioni. Evidentemente i nostri sistemi, come qualsiasi trading system, non sono strumenti sicuri per far soldi (si leggano anche le avvertenze ) poiché 92

93 ogni strategia, anche la migliore possibile, attraversa fasi in cui genera perdite anziché utili e perché il numero di operazioni in perdita su quelle totali è generalmente elevato (mediamente il 40-45%). Questo significa che qualsiasi investitore o trader, prima di avvicinarsi a questo tipo di operatività e seguirla, deve essere disposto a replicarla fedelmente, sia nella buona che nella cattiva sorte, con una ferrea disciplina (e anche avendo chiaro il concetto sempre valido sui mercati finanziari che non necessariamente passate performance siano garanzia di eguali risultati nel futuro) poiché altrimenti, per esperienza, l investitore che a un certo punto fa di testa sua o cambia continuamente sistema (per passare da quello meno performante o negativo a quello migliore del momento) ottiene come risultato la distruzione del proprio patrimonio. Inoltre è sempre bene ricordare che occorre essere adeguatamente capitalizzati per fronteggiare i drawdown (si veda tutto quello che abbiamo scritto nella prima parte sull importanza del money management e di mettersi da subito in condizione di poter sopportare anche perdite ingenti superiori ad almeno 1,5 volte il drawdown di ciascun sistema). Per sicurezza è consigliabile operare in strategie speculative LONG/SHORT con un capitale non solo pari al margine richiesto dall intermediario per l overnight ma che sia anche in grado di 93

94 fronteggiare una fase particolarmente avversa del sistema e da questo punto di vista una buona regola potrebbe essere quella di operare con un margine di garanzia che consenta di poter continuare a operare anche nel caso che il mercato intacchi per il 150/200% il drawdown storico passato. COME SONO NATI I SISTEMI DI TRADING MEGATREND Il vantaggio immediatamente avvertibile di un approccio matematico è quindi a possibilità di elaborare una serie enorme di informazioni che la mente umana da sola non potrebbe gestire, in quanto il trader, quando opera in senso tecnico, non ha modelli automatici di decisione stabiliti a priori, ma cerca sempre i interpretare le informazioni in suo possesso facendosi spesso condizionare dall emotività e cadendo in varie trappole che bene sono state descritte dallo studio della finanza comportamentale (si veda in proposito la terza parte di questo ebook che è dedicata proprio alla psicologia di Borsa). Nella esperienza acquisita sul campo le strategie implementate nei trading system non possono essere influenzate da nessun fattore esterno e ciò agevola e assiste il trader o investitore nel prendere decisioni operative, senza stress emotivi. Tuttavia, se la motivazione psicologia del trader è far soldi appagando il suo desiderio di autorealizzazione, anche l approccio 94

95 meccanico non risolve completamente i problemi di ordine psicologico degli operatori, molti dei quali faticano a seguire i segnali dei sistemi perché in conflitto magari con le loro convinzioni. Nella positiva esperienza di fornitori di segnali operativi, il team di FibExpert raccomanda come migliore combinazione la diversificazione di più stili d investimento abbinando più sistemi di trading, rispettando scrupolosamente i segnali operativi di volta in volta inviati. E la creazione dei sistemi MEGATREND nasce da questa sentita esigenza. Nella costruzione dei nuovi trading system abbiamo dapprima creato un telaio di programmazione abbinando per ogni indicatore il suo supporto e resistenza ideale e, successivamente, legato segnali di conferma o divergenza provenienti ad altro indicatore. Cosi, operando, abbiamo creato man mano una serie di automatismi per i quali su ogni segnale operativo è indicato il valore matematico di ogni settaggio in tempo reale. Il successivo passaggio è stato quello di rendere umano e plasmare in qualche modo le caratteristiche psicologiche di chi materialmente utilizza un sistema del genere (controllo del drawdown ovvero della massima 95

96 perdita consecutiva, percentuale operazioni vincenti e perdenti, numero totale operazioni). E nell approccio seguito nella costruzione dei sistemi Megatrend si è cercato di ragionare costruendo dei sistemi che, a differenza di quelli sviluppati precedentemente da FibExpert, hanno una forte presenza sul mercato (anche il 90% del tempo) e cercano di intercettare le fase di ascesa e discesa dei mercati e i differenti cicli con l utilizzo frequente di segnali di stop e reverse. Ovvero il suggerimento a determinate condizioni di invertire il segno dell operazione consigliata. Da rialzista a ribassista o viceversa. E spesso i maggiori successi in termini di performance si sono verificati dal meccanismo proprio del reverse automatico dalle posizioni chiuse in perdita. Come dire che da un insuccesso operativo possono nascere profitti successivi. Il lavoro che c è dietro ogni sistema di trading è legato quindi allo sviluppo, innovazione e soprattutto verifica dei processi di ottimizzazione dei nostri sistemi di trading. La sintassi di programmazione prevede infatti lo studio di ogni indicatore statistico complessivo (% operazioni vincenti, massimo operazioni chiuse in perdita, tempo a mercato, massimo dradown, average trade, etc ) concentrando il nostro processo di sviluppo 96

97 nell abbinare qualità dei segnali con bassa operatività (sintetizzati nella equity curve ossia la curva cumulativa dei profitti), prevedendo meccanismi più veloci di uscita dal mercato in caso di falso segnale. La ricompensa di questo lungo lavoro non sono di per sé il successo dei risultati (sempre e comunque superiori al benchmark), quanto l approccio conservativo a proteggere il profitto accumulato. L enorme duttilità fornita dai software più evoluti (Multicharts, Trade Station, Visual trader per citarne alcuni), consente oggi di verificare la percentuale di apporto di ciascuna regola inserita, sfruttando così ogni successiva opera di simulazione su dati già acquisiti. Quanto agli aspetti tecnici e operativi, i sistemi MegaTrend si sono evoluti in tendenza con il mercato, cercando di essere investiti a mercato quanto più realmente avviene tutti i giorni. Solo cosi abbiamo potuto verificare la solidità del telaio di programmazione. Si possono individuare due tendenze cosiddette dinamiche nei SISTEMI MEGATREND: Trend Following classiche, seguendo la forza del mercato, sfruttando la rottura di resistenze (livelli di prezzo che ostacolano il proseguimento del 97

98 trend rialzista) o supporti (livelli in corrispondenza dei quali le quotazioni tendono ad arrestare la tendenza ribassista); ControTrend dinamico (approccio contrarian) approfittando delle oscillazioni massime su time frame superiori a 15 minuti che, pur comportando un potenziale più alto di rischio, offre delle potenzialità di guadagno interessanti. L IMPORTANZA DEL MONEY MANAGEMENT E DI ABBINARE PIÙ STRATEGIE NELL ESPERIENZA REALE: ALCUNI SUGGERIMENTI SUL PERCHÉ È BENE DIVERSIFICARE SU STRUMENTI (ESEMPIO DAX, FTSE MIB, EUROSTOXX50) E SISTEMI DI TRADING. Spesso un trader che utilizza Trading System viene da un percorso di studioso dell analisi tecnica o da esperienze di operatività discrezionale. Ha provato a guadagnare soldi sul mercato utilizzando i vari indicatori e oscillatori più rispondenti al suo modo di fare trading: medie mobili, RSI, Macd, Bollinger Bands, Stocastico, Roc, Super Trend, onde di Elliott, cicli di Gann, Adx, etc costruendo quel suo know how di base per farsi un idea di come il mercato si muova. E probabilmente ha cercato di metterlo a frutto, utilizzando qualche risparmio, spesso faticosamente 98

99 guadagnato per aggiornarsi, partecipare a corsi o investire in software e programmazione. Eppure il più delle volte ha perso soldi, interrogando se stesso e ricominciando ad operare cercando di non usare lo stop loss o allargandolo dopo che il mercato lo aveva beffato per 5 tick per molte volte di fila ma magari è scattato proprio allora la fase peggiore. Il mercato si è rivoltato contro ed è scattato il margin call. Chiusura di tutte le operazione (in perdita) e necessità di reintegrare il conto per continuare a operare. Con lo sviluppo dei trading system ogni trader, strategist ha la possibilità di diminuire i suoi insuccessi, ottenendo alcune risposte: e cioè spesso che la ragione dei suoi insuccessi non risiede tanto nelle tecniche di analisi utilizzate (probabilmente valide) quanto piuttosto dall esecuzione delle regole operative: livelli di entrata, livelli di stop loss e di take profit. E se nell entrata si è sostenuti dall entusiasmo e dall aspettativa di guadagnare, fondata sulla consapevolezza di quanto si è bravi a vedere il mercato, i problemi arrivano spesso quando si tratta di uscire dal mercato. In quel momento l oggettività del giudizio, basata sul segnale tecnico che si è deciso di seguire (incrocio di due medie mobili, rottura di un supporto, formazione di un pattern di inversione per esempio) viene sopraffatta dalle emozioni. Ebbene, un buon trader non scalper, se intelligente ed umile, utilizzerà le conoscenze del mercato al servizio di scrittura di regole 99

100 operative che possano essere tradotte in un software e gestite in automatico da un elaboratore. Il passaggio dal trading discrezionale a quello automatizzato e l abbinamento di più portafogli di tipo MEGATREND risponde all esigenza di ridurre al massimo l incidenza del rischio potenziale di perdita sul capitale. Occorre, quindi dividere il capitale disponibile per l investimento in almeno 2-3 modelli di investimento secondo regole di Money Management. Cosi se in un trading system comunque profittevole le perdite si verificano in prossimità di mercati sistematicamente caratterizzati da forte volatilità su time frame preordinati (ovvero che analizzano il mercato secondo l andamento per esempio a 5, 15, 30 o 60 minuti) dovrò necessariamente valutare di programmare anche sistemi di trading che operino in condizioni ottimali di mercato diversi dal primo trading system. L importante è avere un portafoglio di strategie in grado di annullare o compensare la perdita di un sistema e da questo punto di vista la diversificazione di strategie è una via consigliata. 100

101 PIÙ DIVERSIFICHI, PIÙ MIGLIORI IL RENDIMENTO E TIENI SOTTO CONTROLLO LA VOLATILITÀ CATTIVA OVVERO IL RISCHIO. Ci siamo fermati nel grafico sottostante a fare ipotesi con due sistemi di trading differenti ma evidentemente più sono i servizi che si associano e che operano su mercati diversi (e magari con strategie diverse), maggiori sono i rendimenti ottenibili e minore è quasi sempre la volatilità che si deve sopportare nelle fasi avverse. Secondo la teoria della diversificazione di portafoglio elaborata da Harry Markowitz (premio Nobel per l economia nel 1990) l obiettivo di un investitore dovrebbe essere infatti quello di ridurre lo scarto quadratico medio dei rendimenti (ovvero avere volatilità minore) del portafoglio scegliendo azioni e asset che hanno andamenti non perfettamente correlati. Ogni classe di investimento (azioni, obbligazioni) o sotto classe (azioni italiane, azioni europee, azioni internazionali oppure obbligazioni italiane, obbligazioni internazionali oppure future ) va considerata anche in relazione alle altre e alla correlazione esistente e il fatto che alcune di queste classi non siano correlate può risultare per l investitore alla lunga un valore aggiunto se ben utilizzato. 101

102 Nel grafico sopra si illustra il beneficio di detenere due classi ipotetiche di investimento che sono negativamente correlate: quando una sale, l altra scende. Quando l asset A sale, il B scende e viceversa. La linea AB al centro illustra l andamento del portafoglio frutto dell andamento congiunto dei due asset ed è evidente come il risultato sia un andamento con minor volatilità rispetto a quello di ciascuna singolo asset In base al principio sviluppato i trading system, se calibrati in modalità efficiente, dovranno avere la medesima indicazione operativa solo nel 20% di tempo a mercato (nei casi di ribassi e rialzi prolungati) per cui in tali casi un sistema di trading con time frame 5 minuti segnalerà una possibile inversione di prezzo in anticipo rispetto ad un trading system overnight a 60 minuti. Se poi successivamente il mercato prende la direzione voluta dal primo segnale (trading system veloce) è importante avere il secondo 102

103 trading system in grado di invertire la posizione in tempo utile per favorire una sua posizione in guadagno in grado di annullare anche la posizione precedente chiusa in stop loss. In questo modo, la curva dei rendimenti avrà una forza relativa mensile tendenzialmente positiva. Questo approccio, al contrario di quanto si potrebbe immaginare, consente di ampliare enormemente la potenzialità di una strategia di trading sugli indici ed è la ragione per cui nei sistemi Megatrend abbiamo deciso di offrire tre strategie per tre mercati differenti. UN ESEMPIO DI OPERATIVITA CON IL SISTEMA FIB MEGATREND (FTSE MIB) 103

104 Passando un commento grafico dei sistemi MegaTrend Italia, possiamo notare nel grafico soprastante come il Mercato in un arco di periodo trimestrale agosto- 0ttobre 2012 ha totalizzato un rialzo di circa il 6% passando da quota circa (del ) fino all area del 22 settembre. Ebbene il trading systems Megatrend nel periodo considerato si è posizionato Long cavalcando una prima fase rialzista terminato sulla seconda violazione della Bollinger Band in corrispondenza al take profit 104

105 dinamico chiudendo la posizione sulla prima fase di debolezza del forte trend con rialzo superiore al 9% del Dopo una breve posizione flat i filtri sull operatività dinamici hanno segnalato nuovamente posizione Long chiuso a circa con stocastico (un indicatore di troppo comprato/troppo venduto) sui massimi del 12 settembre Contestualmente, con indicatori di trend in forte ipercomprato, scattava un immediato reverse ribassista chiuso il 28 agosto 2012 con profitto di oltre il 7% con successivo Reverse Long chiuso in profitto sulla rottura dei massimi coincidenti con la Bollinger del 17 ottobre La strutture del sistema passato in commento, evidenziano, come gli algoritmi ciclici e il settaggio di diversi indicatori di trend poco convenzionali come quelli che accoppiamo nei nostri sistemi di trading in aggiunta ad alcuni più noti, hanno consentito in questa fase di mercato di replicare a specchio i movimenti del mercato più importanti, realizzando un plus valore di oltre 2800 punti, quasi 3 volte superiore sull indice Indice Ftse Mib nello stesso periodo. E con ciò sfruttando le potenzialità di mercati che offrono condizioni particolarmente profittevoli su mercati ciclicamente alternati tra rialzi e ribassi. 105

106 La curva dei profitti del sistema FIB MegaTrend (linea verde) a confronto con il mercato (linea nera) Alcune statistiche di questo sistema nelle simulazioni ( backtesting ) a 5 anni effettuate: 106

107 I sistemi MegaTrend sono disponibili oltre che sul FTSE Mib (Italia) sono disponibili anche su Dax (blue chip mercato azionario tedesco) e Eurostoxx50 (blue chip azionario europeo) 107

108 Il terzo passo LA PSICOLOGIA GIUSTA di Salvatore Gaziano. 108

109 PERCHE TRADER E INVESTITORI CON STRATEGIE DI

110 SUCCESSO SUBISCONO PERDITE ANCHE PESANTI Se ti avvicini al mondo degli investimenti in future o anche se conosci bene questo mercato come quello degli investimenti tradizionali vi è una grande lezione che devi apprendere dall esperienza di tutti i più grandi trader. Il maggior problema nonché il peggior nemico di ogni investitore è se stesso. Queste parole le ha scritte alla fine degli anni 50 Benjamin Graham, economista considerato il padre del value investing e mentore di Warren Buffett, il miliardario americano considerato fra i più grandi investitori di tutti i tempi e rappresentano un concetto con cui tutti gli investitori prima o poi si trovano a confrontarsi e scontrarsi. E questa battaglia con la nostra mente e le nostre emozioni di investitori e sentimenti come la paura o l avidità è qualcosa di tanto vero che dalla fine degli anni 80 è nata una nuova disciplina, la finanza comportamentale, a cavallo fra economia, psicologia e neuroscienze, che ha conquistato un attenzione crescente non solo nel mondo accademico ma anche fra gli addetti ai lavori ovvero banche e società di gestione e un 110

111 numero crescente di risparmiatori che vogliono curare o decrittare la psiche finanziaria. Una nuova disciplina che è valsa allo psicologo israeliano Daniel Kahneman (Tel Aviv, 5 marzo 1934) il Premio Nobel per l'economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza». Cosa mi interessano gli studi di uno psicologo che ha conquistato il premio Nobel per l Economia ti starai magari domandando? Come operatore sui mercati finanziari, da molti decenni studio le biografie di molti dei più grandi trader e money manager (alcuni di essi anche conosciuti e intervistati), oltre ad aver avuto la possibilità di vedere in azione il comportamento di migliaia di piccoli e grandi investitori di fronte alle oscillazione dei mercati. Nel campo dei futures e del trading online parliamo poi della nicchia più esplosiva poiché è quella dove è possibile costruire e distruggere le più grandi fortune. E le statistiche ci dicono che solo una piccolissima percentuale riesce a ottenere profitti. La maggior parte (oltre il 90%) all inizio si esalta e si fa prendere dall euforia comprando e vendendo in continuazione, poi si brucia il capitale. E questa mia convinzione è suffragata da studi accademici che dagli anni 90 arrivano tutti alla stessa 111

112 conclusione. Chi investe in autonomia, senza strategia e si muove in base all intuito o seguendo la massa incontrollata di input di informazioni che arrivano sui mercati (news, report, indicatori, grafici, dati economici ) è destinato a soccombere. Al crescere del numero di operazioni effettuate aumenta, infatti, la possibilità di commettere degli errori. I due ricercatori dell Università di San Diego, B. Barber e T. Odean, hanno riscontrato in un loro studio che la variabile più influente sulle strategie e sulle performance dei traders online è l overconfidence, ossia la tendenza degli investitori a sopravvalutare le proprie informazioni in termini di precisione e di capacità previsiva. Il professore Paolo Legrenzi, vera autorità in materia a livello europeo, coordinatore del Laboratorio di Economia Sperimentale Swiss&Global - Ca Foscari dell Università di Venezia, racconta nelle sue pubblicazioni e corsi: La mente umana non è costruita per gestire al meglio i risparmi perché sentimenti come la paura e il rimpianto portano a effettuare scelte di investimento opposte rispetto a quanto richiederebbe l efficienza del portafoglio. Imparare a gestire i risparmi non è come 112

113 apprendere a cucinare o imparare a suonare il violino. È una cosa per cui siamo costruiti male. Per questa ragione, è molto importante, se si vuole operare sui mercati finanziari e ancora di più su quello dei futures, porre grande attenzione alla preparazione psicologica per non cadere in quelle trappole finanziarie dettate dalle emozioni che potrebbero azzerare il nostro capitale anche se in possesso di giusti segnali operativi! E non è una battuta perché spesso chi opera sui mercati ci vuole mettere del proprio (la tentazione di intervenire sulla propria posizione seguendo quello che ci dice la nostra pancia ) e i risultati non sono spesso quelli previsti. Così spiego perché a fronte di servizi sul future di FibExpert.it con segnali che in questi anni hanno generato profitti per decine di migliaia di euro, ho visto molti trader mollare le nostre strategie e uscire magari in perdita. Le ragioni? Quasi sempre le stesse, così raccolte: il nostro servizio era incappato in una serie di segnali negativi consecutivi (peraltro quasi sempre entro la fascia di drawdown storica) e la conclusione tipica a cui giungono molti Clienti è che il sistema non funziona più. Per questa ragione smettono di seguirne i segnali, perdendo quasi sempre tutti i segnali successivi di ripresa per 113

114 spostarsi magari su un altro sistema in quel momento al top che inevitabilmente per ragioni entropiche si potrà comportare esattamente come il sistema da cui era scappato, prendendosi così due volte la botta e perdendosi la risalita del primo sistema; dopo aver seguito un po di segnali alcuni Clienti iniziano a fare di testa propria, non replicando integralmente le indicazioni inviate dal trading system prescelto. Per esempio chiudendo anzitempo delle operazioni, aprendone magari delle altre e operando così senza rete, movimentando il conto quasi all impazzata e cadendo nelle tipiche trappole mentali che analizzeremo più avanti nel dettaglio e che portano spesso a chiudere anzitempo le operazioni in guadagno e a trascinare le operazioni in perdita come una valanga. Eppure il mito del trading online pesante e dell operatività febbrile come anticamera di facili guadagni continua a resistere (anzi viene alimentata da diversi operatori del Forex disinvolti) e capita ancora di trovare risparmiatori in buona fede che pensano veramente che esiste il Paese della Cuccagna. Un mondo incantato quello dei day trader, degli scalper, coloro che come un highlander resistono a tutto e tutti, uscendo fuori comunque dalle 114

115 macerie dei mercati come vincitori: Vede, io ora smetto di lavorare e mi dedico solo al trading online mi spiegava un risparmiatore aspirante speculatore - Obiettivo: il 20% al mese. E col capitale che ho messo da parte dovrebbe essere più che sufficiente a consentirmi di vivere bene. Comprare basso e vendere alto (e viceversa). E questa la nuova strada per la ricchezza popolare e risolvere il problema della disoccupazione o della difficoltà di fare impresa in Italia? Il mito della ricchezza facile Facile comprendere perché un simile sogno conquisti legioni di proseliti di tutte le età, soprattutto di sesso maschile. Il denaro è più utile della povertà, se non altro per questioni finanziarie ricordava infatti Woody Allen con una delle sue solite battute. Eppure se si guarda alla realtà (e non al sogno) diventare ricchi con la Borsa, incrementando il numero di operazioni di acquisto e di vendita, non è affatto facile. Anzi, più si incrementa la movimentazione (qualcosa che viene nella maggior parte dei casi a chi opera tramite i futures) più spesso si accrescono le possibilità di perdita visto che non tutti sono top trader, ma solo un esigua minoranza 115

116 riesce a passare l esame dei mercati. E a capirlo. Lo dicono le statistiche sul settore e non si tratta di pure opinioni. Circa il 75-80% dei trader che partecipano a competizioni di borsa con denaro reale registra perdite e a livello di trading occasionale solo il 3-5% dei conti on line risultano in utile a distanza di un anno. Altri studi segnalano, confermando questo dato, che due day traders su tre perdono soldi in borsa. Le stesse ricerche effettuate sul comportamento dei trader online e sui loro successi (come quella svolta ogni anno da KMPG Advisory per ItForum e coordinata da Anna Ponziani) prendono con le pinze le dichiarazioni sui rendimenti fatte dai trader più attivi, i cosiddetti scalper e gli heavy trader. Interpellati sull argomento molti dichiarano di non conoscere esattamente il proprio conto profitti e perdite o dicono di avere avuto comunque risultati tutto sommato lusinghieri in confronto al mercato. Nella realtà, chi conosce veramente le cose come stanno certifica un altissimo tasso di mortalità e distruzione fra coloro che compra-vendono azioni, opzioni, derivati, valute con maggiore frequenza. Le banche non hanno certo interesse a divulgare questi dati, al contrario! I Clienti che movimentano tanto e frequentemente sono i più ambiti perché sono in 116

117 grado di generare un livello di commissioni mostruoso. E ce lo dicono senza ombra di dubbio le stesse statistiche ufficiali di Borsa Italiana. I trader in Italia riescono a generare anche il 30-40% di tutti gli eseguiti di Piazza Affari! Un record che non ha confronti a livello internazionale. La più alta incidenza del settore privato sul totale del transato. In una ricerca di qualche anno fa ho calcolato che in Italia cassettisti generano, infatti, un sesto delle commissioni generate da trader iper attivi! Facile comprendere, se si ragiona un po, cui prodest l apologia del trading online pesante. Banche e sim hanno sicuramente bisogno di alimentare le scommesse e far credere che diventare ricchi pigiando quattro tasti sia alla portata di tutti. Non è certo una cosa impossibile ma la realtà (in questo settore come in altri) ci dice che pochi, pochissimi percentualmente, possono superare indenni gli alti e bassi dei mercati e guadagnare con una certa regolarità cifre che nella realtà sono molto più basse di quelle vagheggiate. I pochi bravi trader (quelli che non fanno solo corsi e show e raccontano di performance incredibili realizzate sulla carta ma che vivono veramente con questa attività) frequentati e intervistati in questi anni ci hanno sempre ripetuto questi concetti: l importanza di un metodo, di una strategia. 117

118 Qualcosa che non è proprio quello che emerge dall inchiesta effettuata da Kmpg Advisory sui trader italiani dove alla domanda con quali criteri decidi di aprire una posizione sul mercato? l 84% del campione (vedi taballa) ha risposto l intuito. Una percentuale che sale ancora all 88% fra coloro che hanno effettuato più di 200 operazioni nell ultimo semestre. Un criterio che vuol dire tutto e nulla poiché l intuito significa affidarsi al proprio ego che è spesso una delle cause più frequenti delle perdite in borsa, come documentato nei suoi 118

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