LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI. Decreto legislativo 26 Marzo 2001 n 151

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1 Azienda Ospedaliera G.Salvini Garbagnate Milanese Ospedale di Garbagnate M.se Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro (U.O.O.M.L.) Responsabile: Dott. G. Tangredi Tel.: /201 Fax LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI Decreto legislativo 26 Marzo 2001 n 151 La valutazione in oggetto ha la finalità di individuare i rischi lavorativi e di applicare le misure di prevenzione per la tutela della salute della lavoratrice in stato di gravidanza e del nascituro, in ottemperanza alla normativa vigente: L. n. 1204/71, D.P.R. n. 1026/76, D.L.645/96 (recepimento della Direttiva CEE 92/85 concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento) e del Testo Unico D. L. n. 151/2001 riguardanti misure per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici durante il periodo di gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Il Datore di Lavoro: valuta i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici in gravidanza e in periodo di allattamento, nell ambito e agli effetti della valutazione di cui all art. 4, comma 1 del D.L. 626/94 e art. 11, comma 1 del D.L.151/01, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Medico Competente, consultato preventivamente il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza informa le lavoratrici e i loro rappresentanti per la sicurezza, sui risultati della valutazione e le conseguenti misure di prevenzione e protezioni adottate (art. 21 D.L. 626/94 e art 11, comma 2 D.L. 151/01) adotta le misure necessarie con modifica delle condizioni e dell orario di lavoro (art. 12, comma 1 del D.L. 151/01) sposta la lavoratrice ad altro reparto/mansione non a rischio (art. 12, comma 1 D.L.151/01) e ne dà comunicazione scritta alla Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio, secondo le disposizioni della Procura di Milano (direttiva 29/05/1999) se ciò non è possibile allontana immediatamente la lavoratrice e dà contestualmente comunicazione scritta alla Direzione Provinciale del Lavoro (art. 7, comma 6 del D.L.151/01)

2 Percorso per la valutazione dei rischi e l adozione delle misure di tutela IL DATORE DI LAVORO VALUTA I RISCHI PER LA GRAVIDANZA E L ALLATTAMENTO INDIVIDUA I LAVORI VIETATI DI CUI AGLI ALLEGATI A E B D. L.gs 151/01 INDIVIDUA I LAVORI CHE RICHIEDONO MISURE QUALI-QUANTITATIVE DI CUI ALL ALLEGATO C D.L.gs 151/01 I LAVORI SONO DI PREGIUDIZIO I LAVORI NON SONO DI PREGIUDIZIO C E POSSIBILITA DI SPOSTAMENTO O DI MODIFICHE ORGANIZZATIVE E/0 DI ORARIO NON C E POSSIBILITA DI SPOSTAMENTO NON ESISTONO RISCHI PER LA GRAVIDANZA E L ALLATTAMENTO IL DATORE DI LAVORO COLLOCA LA LAVORATRICE IN MANSIONE IDONEA E INVIA COMUNICAZIONE ALLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO IL DATORE DI LAVORO ALLONTANA LA LAVORATRICE E INVIA COMUNICAZIONE ALLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO EMETTE IL PROVVEDIMENTO DI ASTENSIONE PREVIO ACCERTAMENTO

3 MANSIONE: PARRUCCHIERA FATTORI DI RISCHIO Biologico Posture incongrue O Posizione eretta per un tempo > 4 ore Stress relazionale Chimico MISURE DI PREVENZIONE ADDOTTATE Vaccinazioni, uso di guanti Uso di guanti e cappe aspiranti FATTORI DI RISCHIO RESIDUO Biologico Posture incongrue O Posizione eretta per un tempo > 4 ore Stress relazionale Contatto con il pubblico Solventi, alcoli, eteri, coloranti, resine DANNI PER LA SALUTE Aborto, malformazioni, infezioni neonatali Aborto, parto prematuro Patologie apparato muscoloscheletrico, apparato vascolare Stress psichico,aborto, parto prematuro Dermatiti allergiche Danni da solventi, coloranti... RIFERIMENTI LEGISLATIVI Art.7 all.b lett.a 1 b; Art.7 comma 1 all.a lett.g Art.11 comma 1 Art.9 comma 1,3 Art.11 all. C lett. 3 Art.11, all.c lett.a 2 PROVVEDIMENTI tutto il periodo Non esporre nel periodo della gravidanza Non esporre nel periodo della gravidanza CAMBIO MANSIONE Consigliata attività d ufficio MANSIONE: IMPIEGATA CON USO DEL VIDEOTERMINALE FATTORI DI RISCHIO Impegno visivo Postura fissa Microclima e inquinamento indoor MISURE DI PREVENZIONE ADDOTTATE Ergonomia della postazione di lavoro Ergonomia della postazione di lavoro Sistemi di aerazione e condizionamento con periodica manutenzione dei filtri FATTORI DI RISCHIO RESIDUO DANNI PER LA SALUTE Postura fissa Patologie dorso - lombari, patologie apparato vascolare Polveri di toner e ozono da fotocopiatura Allergie, irritazioni respiratorie ed oculari RIFERIMENTI LEGISLATIVI Art. 12 comma 1 Art. 11, comma 1 PROVVEDIMENTI Consentire alle gestanti di interrompere la postura fissa per 10 minuti ogni ora di lavoro Assicurare ricambi d aria Regolazione del microclima NOTA Possibile la flessibilità dell astensione obbligatoria all ottavo mese di gestazione ai sensi dell Art. 20.

4 MANSIONE: OPERAIA CASEIFICIO ELEMENTI DI VDR FATTORI DI RISCHIO Per tutte le fasi di 1 incarto (francesina, crescenza, taleggio, robiola, confezionamento in vaschette, i formaggi da 1Kg e a porzionatura inferiore) i fattori di rischio riscontrati sono: a) postura eretta prolungata > 4ore, sforzi ripetuti arti superiori; b) movimentazione manuale dei carichi con indice di sollevamento mediamente 1; c) sostanze (vapori): v. Vdr chimico; d) rumore (da aria compressa) max 84.3 dbalep,d; DANNI POSSIBILI a) Mutamenti fisiologici in corso di gravidanza (maggior volume sanguigno e aumento delle pulsazioni cardiache, dilatazione generale dei vasi sanguigni e possibile compressione delle vene addominali o pelviche ) favoriscono la congestione periferica durante la postura eretta. La compressione delle vene può ridurre il ritorno venoso con conseguente accelerazione compensativa del battito cardiaco materno e il manifestarsi di contrazioni uterine. Se la compensazione è insufficiente ne possono derivare vertigini e perdita di coscienza. Periodi prolungati in piedi durante la giornata lavorativa determinano per le donne un maggior rischio di parto prematuro. b) La movimentazione manuale dei carichi pesanti è ritenuta pericolosa in gravidanza in quanto può determinare lesioni al feto e un parto prematuro. Con il progredire la lavoratrice è esposta ad un maggior rischio di lesioni causato dal rilassamento ormonale dei legamenti e dai problemi posturali ingenerati dalla gravidanza. RIFERIMENTI NORMATIVI a) D. Leg. 151, allegato A, lettera G. b) All.C, lettera A, 1, g. c) v. allegato c) v. VDR agenti chimici, sia ur moderato, il Rischio per la gravida è risultato come concomitante e potenzialmente dannoso. d) L'esposizione prolungata a rumori forti può determinare un aumento della pressione sanguigna e un senso di stanchezza; si ipotizza una vasocostrizione arteriolare che potrebbe essere responsabile di una diminuzione del flusso placentare. Evidenze sperimentali suggeriscono che una esposizione prolungata del nascituro a rumori forti durante la gravidanza può avere un effetto sulle sue capacità uditive dopo la nascita. e) macchine, di cui e) nei mesi alti di gravidanza il all elenco, con Rischio rischio di peggiorare la situazione controllato; posturale per l aumento del volume dell addome e conseguente aumento dello sforzo sugli arti superiori e la colonna vertebrale. f) pavimenti scivolosi; f) rischio di scivolamento, anche per per esigenze di le modificazioni del baricentro della produzione il donna gravida. Ineliminabile. pavimento NON può essere grigliato. d) D.Leg. 151 all.c lettera A, 1, c. e) All. A lettera G, nei mesi alti di gravidanza. OSSERVAZIONI E PROVVEDIMENTI Per la somma delle considerazioni elencate, la verifica del ciclo produttivo rende impossibile lo spostamento in altre mansioni o modifiche organizzative anche di orario che annullino i fattori di rischio a fianco elencati. Il provvedimento individuato è la astensione anticipata dal lavoro, dal momento della consegna del certificato di gravidanza. Idem Idem Idem Idem f) D.leg. 151, allegato C, lettera A, 1, g. Idem

5 MANSIONE: ADDETTA IMPRESE DI PULIZIA : PULIZIA QUOTIDIANA E RIPASSI. FATTORI DI RISCHIO Biologico Posture incongrue o Posizione eretta per un tempo > 4 ore Movimentazione Manuale di carichi Chimico (inalazione e contatto sostanze irritanti e sensibilizzanti) Lavori con macchine MISURE DI PREVENZIONE ADDOTTATE Vaccinazioni, uso di guanti Ausili Utilizzo di guanti e occhiali di protezione FATTORI DI RISCHIO RESIDUO Biologico Posture incongrue o Posizione eretta per un tempo > 4 ore Movimentazione Manuale di carichi Chimico (inalazione e contatto sostanze irritanti e sensibilizzanti) Rischio cadute Rischio infortunistico DANNI PER LA SALUTE Aborto, malformazioni, infezioni neonatali Aborto, parto prematuro Patologie apparato muscoloscheletrico, apparato vascolare Distacco di placenta, parto prematuro, patol. muscoloscheletrica Allergie respiratorie e cutanee. Ipersuscettibilità, iperemesi Aborto e parto prematuro RIFERIMENTI LEGISLATIVI Art.7 all.b lett.a 1 b; Art.7 comma 1 all.a lett.g Art.11 all.c lett.a 1 b Art. 11 all. C lett. A 3 Art.7 comma 1 all.a lett. H Art.11, all.c lett.a 2 PROVVEDIMENTI * CAMBIO MANSIONE Consigliata attività presso Uffici Amministrativi, compatibilmente con le necessità dei locali, in modo da abbattere totalmente il rischio biologico, i lavori con macchine e la movimentazione di carichi (incluso lo svuotamento dei cestini), utilizzando solo prodotti per la pulizia non etichettati come pericolosi, fermo restando l obbligo di non protrarre la posizione eretta per più di quattro ore. * Nonostante la valutazione del rischio chimico abbia dato esito di Rischio moderato, in relazione all utilizzo di sostanze potenzialmente sensibilizzanti, irritanti e corrosive, si indica la non esposizione della lavoratrice a tali sostanze per

6 PROCEDURA la lavoratrice gestante è tenuta a presentare al Datore di lavoro o il Preposto, il certificato medico attestante la gravidanza il più presto possibile, e ad inoltrare contestualmente apposita istanza scritta di assegnazione a mansioni non pregiudizievoli al proprio stato di gravidanza. Eventuali ritardi non pregiudicano la garanzia di tutela prevista dalla normativa, la quale diventerà operante solo dopo la presentazione del suddetto certificato. Una volta ricevuto il certificato medico, il Datore di lavoro e/o il Preposto verifica se la mansione svolta rientra tra quelle a rischio per la gravidanza, anche richiedendo eventualmente il parere del Medico Competente. Il Datore di lavoro e/o il Preposto, acquisito il parere del medico competente, modifica temporaneamente l orario e/o le condizioni di lavoro della lavoratrice ai fini dell eliminazione del rischio, se questo non risulta possibile individua mansioni alternative non a rischio per la gravida e ne verifica la compatibilità chiedendo il parere al Medico Competente. Il Datore di lavoro comunica per iscritto alla Direzione Provinciale del Lavoro la possibilità o impossibilità di cambio mansione della lavoratrice in gravidanza o in allattamento. Se non è possibile riorganizzare o modificare le condizioni di lavoro o il cambio a mansione non a rischio, il Datore di lavoro e/o il Preposto allontana immediatamente la lavoratrice e dà contestualmente comunicazione scritta alla Direzione Provinciale del Lavoro. Le richieste di anticipo/prolungamento dell astensione dal lavoro per lavoro a rischio sono presentate alla Direzione Provinciale del Lavoro. Le domande devono essere corredate dal certificato del ginecologo attestante lo stato di gravidanza, la data presunta del parto e la presenza o meno di condizioni di salute della gestante che possano controindicare il proseguimento dell attività lavorativa, nonché dell iniziative assunte dal Datore di lavoro, sentito il medico competente per modificare l organizzazione del lavoro a cui destinare la lavoratrice gravida. MODULO 1 Istanza di provvedimento di astensione anticipata per lavoro a rischio. MODULO 2 Comunicazione di cambio mansione e/o modifiche di orario/organizzazione di lavoro.

7 MODULO 1 Alla Direzione Provinciale Del Lavoro Via M. Marchi MILANO Oggetto: Decreto 26 Marzo 2001 n. 151 art. 12 comma 2. Con la presente si comunica che la lavoratrice, Sig.a, nata a, il., residente in..., via..tel dipendente di questa azienda con contratto a tempo indeterminato/a termine con scadenza il., si trova: ٱ in stato di gravidanza con data presunta del parto.; ٱ in stato di allattamento con data del parto.; la lavoratrice svolge la mansione di comportante i seguenti rischi e non può essere adibita a mansioni diverse da quelle svolte o che non abbiano caratteristiche vietate. Si richiede pertanto il rilascio del provvedimento di interdizione anticipata dal lavoro a partire dal., data di allontanamento della lavoratrice, sino al periodo di astensione obbligatoria / sino a 7 mesi dopo il parto. Si allega il certificato ginecologico presentato dalla lavoratrice. Data.. Timbro e firma del Datore di Lavoro

8 MODULO 2 Alla Direzione Provinciale Del Lavoro Via M. Marchi MILANO Oggetto: Decreto 26 Marzo 2001 n. 151 art. 12 comma 1 - Direttiva Procura di Milano del 29/05/1999. Con la presente si comunica che la lavoratrice, Sig.a, nata a, il., residente in..., via..tel dipendente di questa azienda con contratto a tempo indeterminato/a termine con scadenza il., si trova: ٱ in stato di gravidanza con data presunta del parto.; ٱ in stato di allattamento con data del parto.; la lavoratrice svolge la mansione di comportante i seguenti rischi la lavoratrice, per tutto il periodo / e fino a sette mesi dopo il parto, sarà adibita alla mansione di che non presenta condizioni di rischio, con le seguenti modifiche di orario / organizzazione...., come da valutazione ai sensi dell art.11 comma 1 del D.L. n 151/01. Si allega il certificato ginecologico presentato dalla lavoratrice. Data.. Timbro e firma dell Azienda

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