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1 Queste pagine sono autogestite dai partiti, movimenti, gruppi che hanno inviato gli articoli. La Redazione, a termini di regolamento, riserva loro lo spazio necessario. La responsabilità del contenuto è dei relativi estensori. politica Lista Civic@ per Pergine Il tema della Giustizia in Italia è da sempre molto dibattuto. Da diverso tempo assistiamo a un ingerenza sempre più allarmante del potere politico e legislativo su quello giudiziario, con l approvazione di norme e l adozione di provvedimenti che sembrano intralciare, quando non intimidire, il corso della giustizia. La lista Civic@ per Pergine e la lista civic@ della Comunità Alta Valsugana e Bersntol sensibili a questo tema, hanno organizzato il 29 ottobre 2012 all Auditorium Don Milani, a Pergine, una serata dal titolo Vivere e morire con la costituzione in mano. Sono intervenuti il dott. Pasquale Profiti, Pubblico Ministero della Procura di Trento e Presidente dell Associazione nazionale magistrati del Trentino-Alto Adige; la dott.ssa Alessia Silvi, Pubblico Ministero della Procura di Trento, e il dott. Enrico Borrelli, giudice del Tribunale di Trento. Gli illustri ospiti hanno risposto positivamente alla nostra richiesta di presenziare alla serata che pone un tema forte: il valore del vivere nella legalità. L argomento potrebbe sembrare banale, se ne parla da decenni, ma la cronaca di questi giorni lo pone pesantemente all attenzione dell opinione pubblica, rendendolo di estrema attualità di fronte a una società che sembra smarrita e impotente a fronteggiare il crescente dilagare della corruzione e dell illegalità. Compito della società civile è di reagire con veemenza per arginare tale fenomeno. Mafia, ndrangheta, camorra e terrorismo hanno di fatto condizionato la vita politica ed economica del nostro Paese, segnandone pesantemente il corso della storia. Vent anni fa questa tematica veniva associata quasi esclusivamente al Mezzogiorno, attualmente possiamo affermare che il cancro malavitoso ha ormai dilagato nell intera penisola, facendo un salto di qualità con ramificazioni nel mondo dell alta finanza e della politica. Regioni e province che sembravano essere del tutto estranee a questo sistema sono risultate coinvolte fino ai più alti vertici istituzionali. Logico quindi chiedersi: ma nel nostro Trentino la mafia esiste? E ancora, cosa intendiamo per mafia? Quella dei morti ammazzati, quella del pizzo, quella dell estorsione o dei ricatti, oppure vi sono forme più subdole, ma altrettanto pericolose che minano la società civile, la cosiddetta mafia bianca. Gli anni bui del terrorismo, affiancati da una recrudescenza di fenomeni malavitosi, hanno gettato nella mischia uomini coraggiosi che in forza di un ideale hanno spesso pagato con la vita il loro ruolo di servitori dello Stato. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia vent anni fa, Emilio Alessandrini e Guido Galli, magistrati assassinati dai terroristi di prima linea nel 1982; gli avvocati Fulvio Croce, ucciso dalle brigate rosse nel 1978 e il suo collega Giorgio Ambrosoli, assassinato l anno successivo da un sicario assoldato da Sindona, ne sono esempio encomiabile. Il sacrificio di questi eroi non deve rimanere nel dimenticatoio, ma scopo della serata è stato mantenerne sempre vivo il ricordo, a testimonianza di un passato non tanto lontano, ma sempre attuale e che vede servitori della patria contrastare il mondo del malaffare. Uomini sempre in prima linea, spesso con pochi mezzi e un forte pericolo per la propria incolumità. Il valore alto di queste figure è trasmettere alle nuove generazioni in maniera tangibile i principi di coloro che sacrificando la propria vita hanno lottato fino all ultimo per il vivere nella legalità. Durante l evento è stata presentata la mostra dal titolo Vite per la legalità, cronostoria fotografica del contesto storico e istituzionale in cui operarono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giorgio Ambrosoli, Emilio Alessandrini, Guido Galli e Fulvio Croce. lista Civic@ per Pergine Lega Nord Trentino Ben ritrovati amici Perginesi, siamo in autunno e la crisi si fa sentire sempre di più. Pensiamo proprio a tutti i cittadini che sono alle prese con bollette, mutui, costi della vita, pensioni bassissime, cassa integrazione (fin che c è), paghe ridotte all osso e, dall altra parte, pensiamo a quei cittadini che invece non facendo niente portano a casa dai 1.500,00 ai 1.900,00 euro al mese solo perché la PAT con l aiuto di tutte le associazioni sparse in tutto il Trentino, distribuiscono questi soldi che spetterebbero prima ai Trentini. Vi sembra giusto che cittadini da sempre qui residenti siano fortemente penalizzati per quanto concerne l elargizione di sovvenzioni e contributi, dato che la richiesta del valore ICEF elimina automaticamente i residenti, a vantaggio di coloro che, insediatisi da poco in Trentino e senza un lavoro, godono di beni mobili e immobili? Constatiamo che dal 2005 fra leggi e leggine approvate da questa Giunta c è una sequela di interventi economici molto sostanziosi che le famiglie di extracomunitari qui residenti da soli tre anni attingono a piene mani arrivando come abbiamo detto fino a 1.900,00 euro al mese senza far niente. Quando un trentino, magari pensionato, chiede se può ricevere qualche aiuto per l acquisto di occhiali o protesi dentarie o altro per la sua salute, appena sentono che abita in una casa di sua 77

2 proprietà, si ferma tutto e si chiudono tutte le porte degli aiuti. Negli anni 50/60 eravamo più poveri, ma molto più ricchi moralmente, le famiglie erano basate sulla solidarietà tra i membri che la costituivano, la donna era il perno, con tutti i sacrifici che ne sopportava, è vero, gli anziani erano accuditi amorevolmente in casa, i bambini (molti) mangiavano alla mensa dell asilo gratis, i libri delle scuole medie inferiori gratis anch essi, la nostra Autonomia era spalmata su tutti i cittadini equamente e ci sentivamo privilegiati nei confronti delle altre regioni limitrofe. Ora le donne devono lavorare fuori casa (anche quando non lo vorrebbero) per far fronte a quelle spese che opprimono soprattutto le famiglie giovani, innescando quella spirale di negazione di aiuti da parte della nostra opulenta provincia. Negli anni 2000 una forza politica esclusivamente territoriale aveva una posizione nettamente contraria all arrivo di terzomondiali e nomadi in Trentino, ora solo perché hanno ricevuto una poltrona in Consiglio Provinciale, hanno accettato questa invasione e li stanno mantenendo in tutto e per tutto. Inoltre c è il fatto che i soldi rice vuti da questi cittadini stranieri, senza creare PIL la maggior parte li esportano nelle banche del loro Paese di origine, creando ulteriore danno perché non li spendono sul nostro territorio, grazie PAT. Ora la Lega Nord Trentino ha avviato una raccolta firme, che si effettuerà nei gazebo, per sollecitare la Provincia a modificare i criteri di assegnazione del reddito di garanzia, ovvero l indicatore ICEF poiché così com è i trentini sono esclusi e inoltre chiediamo di alzare da tre a dieci anni la residenza continuativa per accedere a questi aiuti. Anche la sicurezza sul territorio è pura utopia, ci sono furti nelle case e un fortissimo incremento di furti di gasolio nei mezzi per il trasporto merci o movimento terra, ma sembra che per la nostra Amministrazione vada tutto bene, speriamo non succeda qualcosa di peggio. Rinnoviamo l invito ai cittadini che avessero da segnalare qualche problema, noi siamo in sede in Via Roma, tutti i giovedì dalle ore Tiziana Frisanco e Donata Soppelsa LEGATIANOI Consiglieri comunali P.A.T.T. Sezione P.A.T.T. E. Pruner Pergine Per un autonomia che vuole ancora crescere con le relative responsabilità e oneri economici Nella seduta del Consiglio comunale del 30 ottobre 2012 è stata approvata una Mozione presentata dal PATT a sostegno dell Autonomia della nostra Provincia e della nostra Regione, considerato che le province e le regioni a statuto speciale del Nord Italia sono da alcuni anni pesantemente sotto attacco e, in questi ultimi tempi, bersaglio di interventi del Governo e del Parlamento nazionale che non solo costituiscono una pesante ingerenza sulle competenze locali, ma che minano anche profondamente, non solo in prospettiva ma anche nell immediato, l effettiva capacità di autogoverno. Il Governo nazionale, indubbiamente costretto dalle esigenze economico-finanziarie e amministrative in cui si trova l Italia, sta ponendo in essere una manovra che nulla ha che vedere con il nostro territorio, se non per il concorso agli obiettivi di perequazione e di assolvimento agli obblighi di appartenenza all Unione Europea e che rischia di stravolgere l impianto fondamentale dello Statuto speciale di autonomia e delle relative norme di attuazione, distruggendo secoli di storia di buona amministrazione dei nostri territori. Nella premessa alla mozione si è ricordato che gli abitanti della nostra terra hanno una tradizione secolare di cultura e soprattutto di pratica dell autogoverno, che negli ultimi due secoli si è tradotta in cultura e pratica dell autonomia, in parte dovuta al contatto con la cultura amministrativa (intesa nel senso più ampio e alto) di stampo mitteleuropeo. Una capacità di autogovernarsi e, nello stesso tempo, di assumere piena responsabilità delle proprie decisioni e azioni, nella consapevolezza della propria responsabilità sia verso la propria comunità sia verso le più ampie istituzioni di appartenenza, coniugando lealtà e partecipazione con la ferma volontà di mantenere la propria identità. Si è sottolineato infine come la nascita del primo Statuto di autonomia fu accompagnata da una forte richiesta popolare di autonomia, espressa anche dal movimento politico A.S.A.R. (Associazione Studi Autonomistici Regionali): la grande maggioranza del popolo trentino intendeva esercitare l autonomia integrale entro i confini della nascente Italia repubblicana. Alla luce di quanto menzionato, è conseguito che nel territorio del Trentino-Alto Adige/Südtirol le funzioni esercitate dallo Stato sono ora riconducibili a un effettivo modello regionale compiuto, infatti, sono rimasti statali: gli uffici giudiziari con l eccezione di quelli dei giudici di pace; la difesa e l ordine pubblico con esclusione del Corpo Forestale; le Agenzie fiscali a esclusione delle sedi; la filiale della Banca d Italia; il Commissario del Governo con funzioni ridotte rispetto al restante territorio nazionale; l INPS con l eccezione delle funzioni riconducibili agli invalidi civili e della Previdenza integrativa; le concessioni di telecomunicazioni di ambito nazionale e il servizio postale; la concessione delle ferrovie e autostrade di ambito nazionale. Tutte le altre funzioni sono esercitate dalle Province autonome o dalla Regione. 78 NOTIZIE DEL COMUNE DI PERGINE ANNO 33 N. 96 DICEMBRE 2012

3 Da questo pur sommario esame, emerge come per il Trentino e per l Alto Adige/Südtirol l autonomia non sia un modo di dire, ma un modo di essere, praticato e perseguito tutti i giorni e a tutti i livelli nonché in tutti i possibili ambiti. Date queste premesse il PATT ha invitato il Consiglio comunale: a stigmatizzare la violazione delle prerogative statutarie dell Autonomia delle Province di Trento e di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, oltre che degli Accordi internazionali e dei Patti sottoscritti con il Governo nazionale, operata con le ultime manovre finanziarie; a ribadire la natura pattizia, costruita a più riprese con un serrato e autorevole confronto politico, dell Autonomia delle Province di Trento e di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ritenendo che tale impianto non possa essere modificato o peggio ignorato, sacrificato sull altare tecnico e non politico dell emergenza finanzaria, senza un accordo preventivo con le Istituzioni interessate, tantomeno da un Governo tecnico privo di legittimazione popolare; a ribadire la disponibilità delle Istituzioni trentine a concorrere responsabilmente al doveroso risanamento finanziario dello Stato italiano, come già fatto dal 2009 a oggi e come ribadito anche in tutte le comunicazioni istituzionali; a chiedere al Governo nazionale di istituire tempestivamente, coinvolgendo anche le rispettive delegazioni parlamentari, il tavolo bilaterale, per definire l intesa sulle modalità e sugli strumenti di partecipazione agli obiettivi di riequilibrio e risanamento della finanza pubblica dello Stato, in relazione anche agli obblighi derivanti dall appartenenza all Unione Europea; a chiedere al Governo nazionale la definizione e l approvazione delle norme di attuazione necessarie per il trasferimento o, quando non possibile, la delega, con benefici a favore del bilancio dello Stato, di funzioni anche legislative e attività statali alle Province autonome o alla Regione, in particolare in materia di Agenzie fiscali, di ammortizzatori sociali, di logistica dei servizi statali sul territorio regionale, di grandi infrastrutture, di servizi postali e radiotelevisivi, nonché per il coordinamento tra la finanza statale e quella delle Province autonome e della Regione, nell ambito del nuovo Titolo VI dello Statuto, quale derivante dall Accordo di Milano del 2009; a impegnare il Sindaco a trasmettere la Mozione al Presidente della Repubblica italiana, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente della Provincia autonoma di Trento, al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, alla Presidenza della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. G.C. Sezione P.A.T.T. E. Pruner di Pergine Partito Democratico del Trentino A che Trentino pensiamo? Le spinte centraliste degli ultimi mesi, nate dall evidenza del malgoverno di alcune amministrazioni regionali (Sicilia, Lombardia, Lazio... tutte di centro-destra), mettono in pericolo anche alcuni contenuti forti del regionalismo in generale e dei diritti delle autonomie locali in particolare. Il rischio è che venga fatta di ogni erba un fascio e che la volontà di porre fine ad alcune evidenti distorsioni (e talvolta veri e propri crimini) danneggi anche le esperienze di buon governo locale esistenti (tra le quali si può complessivamente collocare anche quella trentina). Le forze politiche locali che hanno tra le proprie priorità la buona amministrazione si sono dunque mosse per fare fronte alle possibili evoluzioni negative di questa situazione; lo ha fatto il PD, anche attraverso l approvazione, da parte della sua assemblea provinciale, di una mozione intitolata L autonomia per risanare il Paese lo scorso 22 ottobre; lo ha fatto il PATT, che ha proposto in vari Consigli comunali (anche in quello di Pergine) una mozione intitolata Per un autonomia che vuole ancora crescere, approvata (dopo qualche modifica) anche con i voti del PD. Eppure proprio i contenuti e toni della mozione del PATT, e più in generale un certo tipo di re- torica ormai molto diffusa sulla specificità della nostra autonomia, fanno riflettere sui caratteri speciali della storia trentina. Le nostre città Pergine compresa sono tuttora ricche dei simboli di un certo modo di intendere la storia trentina. Secondo quest ottica il Trentino sarebbe una terra italiana a lungo oppressa dall Impero d Austria e poi redenta col sangue nella Prima guerra mondiale. Questo modo di leggere la storia locale era andato in crisi già tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, sia per l opera di rinnovamento storiografico, sia per la contestazione e la disarticolazione dell idea stessa di nazione come soggetto storico. Quando, negli anni Novanta, si è diffusa su scala continentale la retorica regionalista, il Trentino aveva già qualche anno di vantaggio. La storia del Trentino legata indissolubilmente alla patria italiana è stata dunque affiancata e in qualche misura sostituita da un fascio di narrazioni diverse, tra loro intrecciate, ma in linea di principio distinguibili. Da un lato c è la descrizione del Trentino come terra del destino autonomista : la comunità trentina ha sempre lottato per l autonomia; l avversario è il potere statale che cerca invece di imporre la propria volontà esterna. Questa è divenuta anzi la versione ufficiale proposta dalla Provincia, al punto che dal 2010 si celebra, il 5 settembre, la Festa dell autonomia in ricordo della firma dell accordo Degasperi-Gruber. Molti però preferiscono affidarsi alla nostalgia tirolese, negando che esista una storia propria del territorio trentino: ci si sente inseriti in un territorio alpino caratterizzato da forte egualitarismo, solidarietà interna, legame con la terra e con la religione, nemico della modernità. Leggermente diversa è la nostalgia austriaca che si rifà, invece che ai rassicuranti, ma angusti confini del Tirolo storico, alla più ampia, allegra e cosmopolita realtà mit- 79

4 teleuropea. Com è noto, si tratta di una visione che gode del favore di significativi settori del mondo associativo e politico. Molto diffusa, anche se spesso in modo inconsapevole, è anche l immagine del Trentino-vittima : condizionamenti ambientali negativi, calamità naturali, emigrazioni ed esili, conflitti militari, crisi economiche e altre tragedie sono usate per tratteggiare una storia nella quale tedeschi e italiani, funzionari asburgici e ufficiali nazisti, gerarchi fascisti e industriali foresti op - primono i buoni Trentini. Apparentemente si tratta di un impostazione pacifista, ma ho l impressione che abbia a che fare spesso, più o meno esplicitamente, con la rivendicazione di condizioni di favore nell oggi (siamo vittime e in quanto tali meritevoli di risarcimento: politicamente confluisce dunque spesso nelle istanze autonomiste). È fin troppo facile, per lo storico, dimostrare che queste tre nuove narrazioni distorcono la storia almeno quanto la precedente e probabilmente di più. A seconda dei casi si dimentica che le tradizioni di autogoverno si risolvevano nell orizzonte del villaggio o al più in quello della valle e non sono certo una specificità trentina; si nega il fluire del tempo e il mutare dei contesti culturali e materiali; si appiattiscono i destini personali su quelli collettivi e si negano responsabilità personali rispetto a vicende belliche, strutture oppressive, disastri provocati dall incuria o dall avidità; si isola il Trentino nella sua individualità un po autistica, cosa che per lo meno la narrazione del destino italiano non faceva. La questione è delicata perché il modo in cui si guarda alla propria storia è spesso il presupposto dei progetti che si fanno per il domani. Forse sarebbe il caso di prendere sul serio un altra definizione del Trentino, meno precisa e consolatoria ma più sensata sul piano della realtà: quello della regione cerniera, dai caratteri non stabili, ma fatti di amalgami e di promiscuità. È una definizione poco frequentata perché non autorizza di per sé a considerarsi appartenenti a uno status privilegiato. Ma tra poco più di un anno, quando il centenario del 1914 ci porrà di fronte al tema del primo conflitto mondiale, le diverse versioni della storia trentina si troveranno contrapposte e diventeranno anche oggetto di rovente confronto politico. Gli storici annasperanno nel tentare di descrivere la complessità e insegnare a chi vive in questo territorio che un identità stabile non esiste. Non sarà facile, ma ci conforterà almeno la convinzione profonda che gli uomini e le donne che abitano questo come qualunque altro brandello del pianeta, nonostante si faccia un gran parlare di radici, non sono alberi. Emanuele Curzel Storico, Vice-coordinatore PD Comunità di valle Alta Valsugana P.R.C. Circolo della Valsugana Ora e Veglia Idea n 1: proposta di provvedimento amministrativo Ampliamento delle aree gioco per i bambini 0-6 anni nell area del Parco Canopi: il Parco Canopi è l area verde più vasta e centrale della città di Pergine Valsugana. Inoltre è la più frequentata dalle famiglie specialmente dalle mamme e dai loro bambini. Dopo l istituzione molti anni fa dell area gioco per piccoli 0-6 anni verso Via dei Canopi l area è rimasta invariata. Non così la natalità e l immigrazione di bambini a Pergine Valsugana. Dall 1 gennaio 2007 all 8 ottobre 2012 sono stati registrati nel Comune di Pergine Valsugana minori da 0 a 5 anni. Tale dato rende evidente l inadeguatezza dell area giochi esistente attualmente al Parco Canopi. Statisticamente sarà improbabile nell area citata contare minori con accompagnatori. Sicuro invece calcolare il tutto esaurito e relativo pienone nei giorni di bel tempo. Sicuramente ci sono aree ben più vaste in Pergine come l area dei Tre Castagni, che è però molto decentrata, mentre i Canopi sono centrali. E, cosa basilare per ogni passeggino e carrozzella, sono in piano. Inoltre sono nel cuore del centro storico della città, favorendo da una parte l incontro e la socializzazione fra i suoi frequentatori e dall altra la stretta relazione fra questi e le attività istituzionali ed economiche a ridosso del parco stesso. Il Parco Canopi fortunatamente non è solo l area giochi attrezzata, ma contiene vaste aree inutilizzate. Parliamo delle aree sotto i grandi alberi della parte centrale che dà su Viale degli Alpini nei fatti spoglie e prive di erba data la grandezza secolare degli stessi Questo provvedimento chiede quindi che tale aree vengano adibite a nuove aree gioco e sosta per i minori dando mandato agli uffici competenti del Comune per la progettazione e l allestimento della stessa. Questo il testo che proponiamo ad almeno 100 cittadini di firmare prossimamente per portare la richiesta al Consiglio comunale di Pergine Valsugana. Il Parco dei Canopi a nostro avviso può veramente diventare il cuore pulsante della Città dei bambini, definizione che abbiamo copiato da altre situazioni e abbiamo lanciato a Pergine. Idea n 2: le malghe della Resistenza Abbiamo proposto alle associazioni nazionali partigiani d Italia (Anpi) di Trento, Bolzano, Feltre, Belluno e Vittorio Veneto una ciaspolada resistente a febbraio 2013 nella zona del Passo Brocon, esattamente a Malga Valarica nel 69 anniversario dell uccisione da parte dei nazifascisti di Ora Ancilla Marighetto, medaglia d oro della Resistenza. Tre ore nella neve sulle tracce del rastrellamento tedesco per ricordare una giovanissima donna e i suoi compagni del battaglione partigiano Giorgio Gherlenda che hanno dato la vita in condizioni durissime per la nostra libertà. Ricordiamo a questo proposito il libro inchiesta su questi eventi Uomini e fatti del Gherlenda realizzato da Giuseppe Sittoni di Borgo Valsugana e disponibile integralmente sul sito e grazie a di Borgo. Un libro che spiega la storia del momento e l umanità di chi ha lottato con poche armi e molte idee. Una storia non da dimenticare, ma da scoprire. Vogliamo inol- 80 NOTIZIE DEL COMUNE DI PERGINE ANNO 33 N. 96 DICEMBRE 2012

5 tre ricordare la compagna iscritta al nostro Circolo Giacomina Marighetto, sorella di Ora e di Renata, nome di battaglia del fratello Celestino anche lui ucciso dai nazisti. Giacomina è morta nel dicembre 2011 ed è stata una donna eccezionale: non è stata uccisa dai nazisti, ma ha sofferto tutto da questi. Idea n 3: la crisi, parole e concetti semplici in un libro Tutti parlano della crisi e molti, troppi la vivono. Noi in un breve articolo non abbiamo né lo spazio né la presunzione di spiegarla. Però vogliamo presentarvi un libro che offre in maniera semplice alcuni concetti base sulla stessa. Espone un punto di vista sul come ci abbiano un po fregato e riempiti di sensi di colpa su questa crisi: abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità quindi ora dobbiamo espiare. Non è proprio così. È una distribuzione delle ricchezze sbagliata che crea le differenze sociali ed economiche. Ne scrive Paolo Ferrero, Segretario nazionale di Rifondazione comunista nel suo ultimo libro Pigs! la crisi spiegata a tutti (edizioni Derive-Approdi). Ci dipingono la crisi come un fenomeno naturale. E, come cura, ci propongono le ricette che sono all origine della crisi: il neoliberismo. Tutto questo produce sofferenze tanto drammatiche quanto inutili, perché la loro ricetta non funziona e aggrava la crisi. Possono farlo perché le persone, anche quelle informate, non capiscono nulla di economia e finanza. Così la nostra vita, il nostro futuro e quello dei nostri figli vengono lasciati nelle mani di tecnici e apprendisti stregoni che si comportano come i medici medioevali: dicendo di curare la malattia, uccidono il paziente. Questo libro prova, con un linguaggio elementare, a spiegare cosa ci sta succedendo davvero: le origini della crisi, le balle che ci raccontano, come fare a uscirne. È un libro che confida nella razionalità degli umani, nel fatto che dalla comprensione della realtà possa scaturire una coscienza e, quindi, un comportamento diverso. È un libro che confida nel fatto che gli schemi di gioco delle squadre di calcio siano più complicati dell economia. Se tutti discutono con competenza dei primi, potranno capire anche la seconda, ed evitare di delegare ai tecnici la gestione della loro vita. Il Direttivo Circolo comunale P.R.C. Ora e Veglia - cell paolovitti@libero.it Unione Socialista Autonomista Sezione di Pergine Valsugana Dal Trentino all Europa, la politica tra riformismo e autonomia Il 120 anniversario della fondazione del partito socialista è stato, per i socialisti autonomisti di Pergine, l occasione per rivendicare il proprio ruolo all interno di una sinistra moderata che non ritrova più la sua identità. Gli stravolgimenti esplosi all interno dei partiti maggioritari attualmente presenti in Trentino hanno consentito alla sinistra riformista di riprendere una posizione di riguardo per valutare i prossimi impegni elettorali nazionali e provinciali. A Pergine, i socialisti autonomisti hanno garantito da sempre la loro presenza nel buon governo del proprio territorio per essere rimasti fedeli agli ideali e alle ragioni di una sinistra riformista e autonomista che ha trovato riconoscimento sul modello adottato dalle grandi democrazie europee. Proprio in occasione del 120 anniversario del partito, i socialisti di Pergine hanno rivendicato il proprio ruolo all interno di una sinistra moderata che in questo periodo non ritrova più la sua identità. La storia muta simboli e modalità politiche, ma non cambia le ragioni della speranza, lo stile del riformismo, il primato della persona. I socialisti di Pergine hanno voluto e vogliono essere protagonisti di questa nuova stagione e hanno aperto un dialogo con le altre forze autonomiste partendo pro- prio dal nostro territorio, attraverso le sue caratteristiche e le sue specificità. Mai si era visto, come in questo periodo, un attacco così vicino alla solidità delle Province autonome di Trento e di Bolzano le quali da sempre si sono distinte per riposizionare le proprie politiche pubbliche e supportare le iniziative private e collettive al fine di preparare le nostre comunità autonome ai nuovi scenari che si profilano di fronte alla crisi globale. Il passaggio è estremamente delicato e c è la necessità da parte di tutte le forze politiche, sociali, dei lavoratori e delle imprese di fare un fronte comune per cercare di muoversi con coesione e senso di responsabilità, impegnandosi a difesa della finanza dell autonomia intraprendendo un dialogo per mantenere il rispetto dei vincoli nazionali e difendere lo Statuto e i meccanismi di autonomia finanziaria che esso prevede. L Autonomia non appartiene alla politica o al governo provinciale, ma a tutti e tutti sono chiamati a contribuire alla sua gestione, alla condivisione delle responsabilità che essa comporta. Vi è la necessità di aprire un tavolo di trattative che conduca a una nuova fase dell autonomia mirata a raggiungere competenze più forti. I socialisti autonomisti di Pergine con il 120 anniversario vogliono dare il proprio contributo a una stagione riformista, alla crescita di un alleanza che dovrà dialogare per difendere l Autonomia e valorizzare il proprio territorio ripensando al fatto che le grandi riforme che l Italia repubblicana ha conosciuto sono passate da un accordo condiviso dalle forze politiche e sociali. Infatti, i primi risultati si sono concretizzati con le ultime elezioni amministrative in Sicilia dove sono stati eletti tre candidati del Partito Socialista. Un primo e significativo risultato che ci consente di augurare alle vostre famiglie un sereno Natale e un felice anno nuovo. La Sezione PSI di Pergine 81

6 U.P.T. Unione per il Trentino Cambio della guardia nel coordinamento comunale dell Upt. Il 13 giugno scorso si è avuto il rinnovo del coordinamento comunale di Pergine e del Coordinatore con l elezione del sottoscritto alla guida del gruppo politico per il prossimo biennio. Ho accettato questo impegno convinto della necessità che ciascuno si impegni per dare il proprio contributo ad affrontare i non pochi problemi che interessano la nostra comunità. Ciascuno con il ruolo e con i compiti che gli competono, all insegna di un generale senso di responsabilità che deve essere posto in primo piano: da parte di tutti. E anch io farò la parte di mia competenza. Non da solo, perché da soli si va poco lontano, ma con l aiuto, la disponibilità, la collaborazione di tutti voi e in particolare di quanti mi saranno a più stretto contatto nel coordinamento comunale. A comporre il coordinamento, oltre al sottoscritto, sono stati eletti anche Alessandro Anderle, al quale va un particolare ringraziamento per il lavoro svolto come coordinatore nel precedente mandato, Sandra Carlin, Mirco Demattè, Andrea Forer, Piera Janeselli, Cesare Leonardelli, Luca Oss Emer, Marcello Parisi, Paolo Stefani; fanno parte di diritto anche Renzo Anderle (consigliere provinciale), Silvano Corradi e Marco Morelli (sindaco e assessore), Sandro Beber (capogruppo Consiglio comunale) e Carlo Leonardelli (vicepresidente Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol). Ci attende dunque un futuro denso di impegni, a tutti i livelli; un impegno che richiede preparazione e organizzazione e soprattutto chiarezza sugli obiettivi che si vogliono perseguire. Per cogliere immediatamente l importanza del periodo attuale basti dire che da qui a qualche mese affronteremo la scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento ed entro un anno il rinnovo del Consiglio provinciale: tanto per citare le scadenze più immediate. È ovvio che in questa fase, caratterizzata, tra l altro, da grande fermento a livello nazionale, ci sarà la necessità di individuare la giusta rotta e avere chiarezza non solo dei traguardi da perseguire, ma anche e soprattutto circa i partner che ci accompagneranno nel percorso. E poi le elezioni provinciali che richiederanno un supplemento di impegno da parte nostra, in particolare per il momento difficile che stanno vivendo le autonomie speciali, oggetto di critica e di attacco che viene da vari livelli e che non trova giustificazione alcuna. Ma la situazione è questa e occorre dunque prepararsi a tempi difficili, ma con la ferma convinzione della necessità di una strenua difesa delle prerogative statutariamente a noi riconosciute a garanzia di un autonomia conquistata a fatica nel tempo. C è la crisi economica che imperversa e anche su questo argomento c è l esigenza imprescindibile di far convergere idee e risorse, ma soprattutto la necessità di utilizzare lo strumento della politica, dopo essere usciti dalla fase critica, spostando il dibattito dallo spread e dai dati riguardanti l andamento della Borsa, ai progetti di crescita, alle risposte da dare sul piano sociale, alla domanda di lavoro che emerge in particolare dal mondo dei giovani. Il 16 settembre scorso, a Madrano, si è svolta la Festa dell Upt di Pergine: un momento di riflessione sulla situazione politica a cui è seguito un momento conviviale. Ospiti della giornata sono stati il segretario provinciale Flavia Fontana, l Assessore Mauro Gilmozzi e il Presidente Lorenzo Dellai. Flavia Fontana ha sottolineato come l Upt, nel periodo estivo, non è andato in vacanza, ma si sia dato molto da fare. Molto importante l incontro del 26 luglio a Cognola dove il partito ha espresso un momento di importante confronto politico con i rappresentanti delle varie forze sociali. La Fontana ha ribadito anche che il governo tecnico si è reso necessario per la grave crisi in cui eravamo sprofondati e alla quale il governo Berlusconi non riusciva a dare una soluzione. Dopo questa esperienza però la politica si dovrà riprendere il suo ruolo. Mauro Gilmozzi ha espresso con fermezza che l Autonomia si fa a Trento, ma si difende a Roma; è quindi estremamente importante avere dei rappresentanti in grado di portare avanti le nostre idee di Autonomia. Il modello centralista espresso dal governo non tiene conto delle difficoltà date dal territorio. Molto importante è avere degli strumenti che ci aiutino a esprimere il concetto di Autonomia, uno di questi è la Comunità di Valle che dà la possibilità di organizzare ed erogare servizi agli abitanti in maniera tale da riuscire a trattenerli nei loro luoghi di residenza. Infine Lorenzo Dellai ha ribadito con forza la posizione dell Upt sia a livello locale che a livello nazionale: l Unione per il Trentino è una forza politica di centro-sinistra autonomista. Sicuramente la nostra realtà è un anomalia a livello nazionale. Mentre nel resto d Italia prendeva corpo il bipolarismo berlusconiano, in Trentino siamo riusciti a governare con una coalizione di centro-sinistra. Con lo sgretolamento progressivo del bipolarismo, sfociato con il governo tecnico di Monti, abbiamo osservato che la strada intrapresa dal Trentino era sicuramente quella giusta. È necessario quindi allargare l idea di partito territoriale anche a livello nazionale e per questo si sta sviluppando un progetto politico federativo con le altre forze politiche territoriali che vi sono sull arco alpino, dalla Valle d Aosta fino al Friuli. Altrettanto importante sarà aprire le porte ai movimenti sociali organizzati come ad esempio Acli o Cisl e, infine, a tutti quei partiti di centro riformisti con i quali puntare alla serietà delle proposte e alla volontà di perseguire gli obiettivi finali. Su questo fronte il partito Unione per il Trentino c è e ci sarà, ancora più forte e convinto, per il futuro. Alberto Filippi Segretario Unione per il Trentino Pergine Valsugana 82 NOTIZIE DEL COMUNE DI PERGINE ANNO 33 N. 96 DICEMBRE 2012

7 Verdi e Democratici per il Trentino Il tutto sostenibile Ormai, a crisi profonda, tutto diventa sostenibile. Le azioni di qualsiasi promotore politico, professionale e industriale echeggiano il termine sostenibilità, il che ha una certa assonanza con libertà. Ma la libertà è tangibile, la sostenibilità urlata a volte è poco veritiera e di difficile attuazione. Mi sembra, ma spero di sbagliarmi, e ne sarei felice, che il concetto di sostenibilità venga usato il più per farsi pubblicità che per verità in quello in cui si crede, con la speranza che sia la panacea della soluzione della crisi. È vero che la sostenibilità è elemento ormai essenziale per il futuro della nostra specie, ma il cavallo va cavalcato con cognizione di cavaliere. Tutti si improvvisano esperti green economy. Mi gira la testa con tutte queste certificazioni energetiche, certificazione Leed, certificazione Climahaus, Certificazioni Arca, ecc. suddivise a loro volta nelle innumerevoli sigle: gold, silver, platinum, green, plus, A, B, B+, ecc. Faccio personalmente un po di fatica a districarmi in queste cose. Ma forse è un problema solo mio. Forse. Mi trovo in un incrocio con mille segnali che mi indicano mille strade diverse che dovrebbero portarmi allo stesso posto. Allora in quel momento ho avuto una folgorazione, un insegnamento appreso alle scuole elementari. In epoca romana si diceva che tutte le strade portano a Roma. Va be, imbocco una strada, sarà quella giusta? E se poi mi perdo? Quello che voglio evidenziare è che tutti ritengono di avere il prodotto e la soluzione idonea di tutti i problemi. Ma è alla base che deve essere risolto il problema. È nella politica che ancora una volta bisogna operare. Ben venga questo nuovo Piano Urbanistico Provinciale introdotto dalla L.P. 1/2008 della Provincia di Trento, ben vengano le invarianti che proteggono il territorio rurale e ben vengano tutte quelle azioni che salvaguardino il territorio ma, quello che ancora non mi convince è il risvolto della politica. Pur apprezzando cari amici che nella politica danno anima e corpo, di bravi politici che credono in quello che fanno per un sano altruismo, e nel Trentino penso siano tanti, non posso non indignarmi di tutti questi innumerevoli scandali nazionali che appaiono quotidianamente: di malaffare e di corruzione, di politici che quando nevica una volta nella vita nella propria città si comprano una jeep con i soldi del partito, del politico che per andare al mare non spende nulla perché tanto è offerto da qualcuno, del politico che compra appartamenti di grande valore a un prezzo insignificante chissà con quale intrallazzo, il politico che scambia voti con un altro politico, il politico che Basta così, perché non è questo che voglio enfatizzare in questo mio scritto. Un pensiero al mio caro amico Fulvio Forrer, che mi manca tanto, morto nel marzo 2012, grande urbanista ed esperto nelle azioni ambientali e umanamente sostenibili, a riportarmi alla cognizione di causa di quello che si deve sapere prima di fare. E che la politica, con i suoi eletti, deve fare. Vorrei richiamare il primo concetto di sviluppo sostenibile del 1987 del norvegese Gro Harlem Brundtland: «lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni». Di fatto 25 anni sono passati da tale concetto e, pur riscontrando in esso aspetti importantissimi, il problema è che in centro a questa sostenibilità non c è l ecosistema e quindi la sopravvivenza e il benessere di tutte le specie viventi, ma piuttosto della sola sostenibilità umana. Innumerevoli poi gli altri concetti di sostenibilità susseguitisi negli anni fino alla data odierna in cui prevale il concetto: «lo sviluppo sostenibile sia un processo socio-ecologico-economico caratterizzato da un comportamento ideale che rispetti l ecosistema». Detto questo, ma dove stanno la politica e i politici in questo sviluppo sostenibile? Come si intrecciano le loro scelte nella sostenibilità e come la perseguono in maniera corretta? Il tema è veramente difficile e complesso, ma chissà quanti politici e persone che echeggiano la sostenibilità sono a conoscenza del primo concetto basilare della sostenibilità? Chissà Pier Paolo Botteon Verdi di Pergine Per ragioni di spazio la rubrica Servizi è stata ridotta. Le informazioni relative a carta d identità - passaporto sono reperibili sul numero precedente del notiziario e sul sito internet del Comune. Il camper del Centro Consumatori sarà presente a Pergine Valsugana in Piazza Gavazzi nelle seguenti giornate: giovedì 10 gennaio , giovedì 21 febbraio , giovedì 14 marzo , giovedì 28 marzo

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