Monitoraggio delle tariffe del Servizio di Raccolta dei Rifiuti Urbani nella Regione Piemonte. Torino, 27 gennaio 2014
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- Camillo Dini
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1 Monitoraggio delle tariffe del Servizio di Raccolta dei Rifiuti Urbani nella Regione Piemonte Torino, 27 gennaio 2014
2 Principali risultati Le tariffe del Servizio di gestione dei Rifiuti Urbani sono caratterizzate da una variabilità sostenuta, sia a livello nazionale che regionale. Per le imprese considerate, la variabilità è ancor più elevata. Il livello della spesa è fortemente influenzato dal regime tariffario adottato (TARSU vs TIA). La spesa è influenzata dalla grandezza del Comune, che ne condiziona la peculiare complessità incidendo maggiormente sui costi fissi di gestione. Il passaggio a TARES pesa maggiormente per le utenze a maggior producibilità di rifiuto e soprattutto nelle realtà territoriali a TARSU che non adottavano aliquote aderenti al principio del «chi inquina paga». 2
3 TASP: 3
4 Regimi di finanziamento: TARSU vs TIA in Piemonte Regime tariffario per Provincia e dimensione abitativa Anno 2012 TARSU TIA Num. Comuni Popolazione % pop. Num. Comuni Popolazione % pop. Torino Vercelli Novara Cuneo Asti Alessandria Biella Verbania Classe di abitanti residenti > Totale Circa la metà dei Comuni (45) applica ancora la TARSU. Il passaggio a TIA ha interessato un numero abbastanza ampio di Comuni (57), che rappresenta però una quota relativamente bassa della popolazione (39%). Infatti, uno dei Comuni ancora a TARSU è Torino. 4
5 euro/anno I Capoluoghi piemontesi sono molto diversi tra loro CN NO VC VB BI AT AL Spesa annua nei Comuni capoluogo di Italia, Anno 2012 Ristorante, 180 mq Provincia Media Italia Nel caso del ristorante la spesa passa da un minimo di circa 2 mila euro/anno a Cuneo, fino ad un massimo di circa 6 mila euro/anno a Torino. A livello nazionale si passa dai 500 euro agli oltre 10 mila euro all anno. La variabilità è confermata anche sugli altri profili di utenza. 5
6 Spostandosi da un Comune all altro si spende fino a sei volte di più Spesa annua per le imprese Spesa al lordo dell'iva, Regione Piemonte, Anno 2012 Albergo 1000 mq Parrucchiere 70 mq Ristorante 180 mq Caseificio 3000 mq Media semplice Media ponderata Mediana Percentile Percentile Rapporto tra percentili Coeff. Variazione Spesa unitaria: variabilità regionale Valori del 5 e 95 percentile, Anno 2012 Caseificio 3000 mq Ristorante 180 mq 4.63 Parrucchiere 70 mq Albergo 1000 mq La variabilità della spesa sostenuta dalle utenze non domestiche è elevata e raggiunge il massimo nel caso del Ristorante, dove il rapporto tra i percentili considerati è di 1:6. Il maggior valore della media ponderata, invece riflette un maggior livello della spesa nei Comuni più popolosi euro/mq 6
7 CN VC VB NO AT BI AL CN VC VB AL AT euro/anno euro/anno CN VB NO AT BI AL VC CN NO VC VB BI AT AL euro/anno euro/anno Comune che vai, tariffa che trovi Spesa annua nei Comuni piemontesi Spesa annua nei Comuni capoluogo di Italia, Anno 2012 Albergo, mq Ristorante, 180 mq Comune Media Piemonte Media Italia Comune Media Piemonte Media Italia Parrucchiere, 70 mq Caseificio, mq Comune Media Piemonte Media Italia Comune Media Piemonte Media Italia NO BI *Medie ponderate sulla popolazione 7
8 Da cosa dipende la spesa? Dimensione del Comune aumento dei costi, e quindi dei corrispettivi unitari, al crescere della popolazione. Regime di finanziamento i Comuni a TIA hanno solitamente una spesa più alta dei Comuni a TARSU (copertura integrale dei costi). Distribuzione dei costi tra le utenze che conduce a differenti livelli di spesa, principalmente tra utenze domestiche e non domestiche. Altri fattori diverso grado di efficienza delle gestioni che si traduce, a parità di altre condizioni, in un costo più o meno elevato differenti logiche di assimilazione quanti-qualitativa dei rifiuti speciali agli urbani; diverse soluzioni organizzative adottate, modalità di raccolta, spazzamento e lavaggio strade, incidenza della raccolta differenziata/indifferenziata, ecc; diversa dotazione impiantistica di trattamento e smaltimento. 8
9 euro/mq Le imprese spendono di più nei grandi Comuni, ma la TARSU stupisce euro/mq Per tutte le imprese considerate la spesa unitaria tende ad aumentare al crescere del numero di residenti del Comune. Questo fenomeno è evidente in misura maggiore nel passaggio dai Comuni mediograndi ( mila abitanti) a quelli di grandi dimensioni (>100 mila abitanti). Spesa media unitaria per profilo e classe di abitanti Anno >100 Spesa media unitaria per profilo e regime di finanziamento Anno Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio TARSU TIA Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio Nei Comuni con regime TARSU si rileva una spesa unitaria media più elevata rispetto a quanto riportato dai regimi TIA, ad eccezione dell Albergo. Questa situazione nasconde però una situazione più eterogenea. 9
10 Nei Comuni TIA la spesa è più alta, ma Torino ha comunque la spesa più elevata euro/mq euro/mq euro/mq euro/mq Considerando anche il numero di abitanti, i Comuni a TIA registrano una spesa più elevata rispetto ai Comuni TARSU, la cui media è influenzata dal dato di Torino Spesa media unitaria per profilo, regime di finanziamento e classe di abitanti Anno mila abitanti mila abitanti 30 TARSU Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio mila abitanti TIA >100 mila abitanti 30 Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio - Albergo Parrucchiere Ristorante Caseificio Fonte: elaborazione REF Ricerche su dati Unioncamere - INDIS 10
11 UND UND La ripartizione del carico tra famiglie ed imprese: Posizionamento della spesa una duplice lettura Distribuzione del carico 2 1 UD < media UND > media UD > media UND > media 3 4 UD < media UND < media UD > media UND < media UD 1.famiglie e imprese pagano più della media 2.le imprese pagano più della media, le famiglie meno 3.famiglie e imprese pagano meno della media 4. le famiglie pagano più della media, le imprese meno UD sotto la bisettrice il carico tariffario grava di più sulle famiglie sopra la bisettrice il carico tariffario grava di più sulle imprese lungo la bisettrice il carico è distribuito in misura uniforme
12 UND Gli utenti sono tutti uguali? Spesa annua indicizzata, Anno 2012 Numeri indici, media regionale = II quadrante UD < UND III quadrante Vercelli Novara Cuneo Torino Asti Biella Verbania I quadrante Alessandria UD > UND IV quadrante UD UD < UND UD > UND sopra sotto UD = UND* la bisettrice TARSU *in questa categoria rientrano tutte le città che riportano un rapporto tra le due spese compreso tra 0.9 e 1.1 a Torino le tariffe applicate alle imprese molto superiori alla media regionale. Inoltre, collocandosi sopra la bisettrice, la distribuzione del carico tariffario è relativamente sfavorevole per le imprese. Asti, Biella ed Alessandria registrano dei livelli di spesa superiori alla media regionale sia per le imprese che per le famiglie. Inoltre, collocandosi sotto la bisettrice riportano una situazione in controtendenza rispetto a quella di Torino per quanto concerne la distribuzione del carico tariffario. Vercelli e Novara riportano tariffe sostanzialmente allineate alla media regionale e una ripartizione dei costi equa tra le due categorie di utenza. Verbania registra un livello di spesa per le famiglie di poco superiore alla media regionale e si colloca poco al di sotto della bisettrice. Cuneo, infine, applica tariffe per le famiglie allineate alla media regionale, mentre per le imprese si attestano a livelli inferiori. 12
13 La spesa aumenta di più nei Comuni a TIA Variazioni della spesa annua all inclusive 2012/2011 Albergo 1000 mq Parrucchiere 70 mq Ristorante 180 mq Caseificio 3000 mq Intero campione Media semplice 3.2% 4.6% 3.2% 2.8% Media ponderata 2.4% 2.7% 4.8% 4.0% TARSU Media semplice 1.5% 2.8% 1.7% 0.5% Media ponderata 1.5% 1.7% 4.4% 3.3% TIA Media semplice 7.3% 7.4% 7.4% 7.4% Media ponderata 6.7% 6.7% 6.7% 6.7% L incremento della spesa nel 2012 è superiore nel caso dei Comuni a TIA, con valori uniformi tra i profili. I Comuni a TARSU presentano invece un incremento mediamente più contenuto, in quanto molti Comuni (10 su 16) non hanno variato le aliquote, ma differenziato a seconda del profilo, probabilmente perché hanno «anticipato» le variazioni che interverranno con la TARES. 13
14 L eterna riforma: dalla TARSU alla IUC passando dalla TIA1/TIA2 e la TARES documento istitutivo TARSU TIA1 TIA2 TARES IUC Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Tariffa di Igiene Ambientale d.lgs 507/1993 d.lgs. 22/1997 Tariffa di Integrata Ambientale d.lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi Imposta Unica Comunale d.l. 201/2011 Legge di stabilità 2014 ostacoli all'adozione introduce organicità alla previgente normativa avrebbe dovuto sostituire la T ARSU, ma si sono susseguite proroghe dei termini più rinvii all'applicazione, per la quale poi si è adottato il D.P.R. 158/99 (per la T IA1) il d.l. 102/2013, ha "salvato" i regimi previgenti sostituirà i regimi previgenti, T ARES e IMU (introduce la c.d. Sevice Tax ) unica aliquota, ma differenziata articolazione in base all utenza domestica e non domestica (in /m2) Quota fissa - copertura costi fissi (spazzamento, riscossione...) Quota variabile - copertura costi fissi (può essere commisurata ai rifiuti conferiti) Quota fissa - copertura costi fissi (spazzamento, riscossione...) Quota variabile - copertura costi fissi (può essere commisurata ai rifiuti conferiti) copertura costi di gestione dei rifiuti urbani (fisso + variabile) finanziamento dei servizi indivisibili (0.30 euro/m2) TARI - copertura costi per la gestione dei rifiuti urbani (adottato DPR 158/99) TASI - copertura dei servizi indivisibili + IMU (accertati sul valore catastale) imposte presupposto limite di copertura accisa erariale del 10% IVA pari al 10% (fino al 2009) IVA pari al 10% addizionale provinciale 1-5% addizionale provinciale 1-5% addizionale provinciale 1-5% addizionale provinciale 1-5% addizionale provinciale 1-5% occupazione di uno o più spazi, interessa chiunque possieda interessa chiunque possieda interessa chiunque possieda TASI+IMU - pagate dal proprieadibiti a qualsiasi uso dove il o detenga locali suscettibili o detenga locali suscettibili o detenga locali suscettibili tario servizio di smaltimento rifiuti è di produrre rifiuti di produrre rifiuti di produrre rifiuti TARI - interessa chiunque occureso in maniera continuativa. (base imponibile pari all'80% pi o detenga locali suscettibili (natura di imposta) della superficie catastale) di produrre rifiuti 50% del costo di esercizio 100% del costo di esercizio 100% del costo di esercizio 100% del costo di esercizio 100% del costo di esercizio 70% per i comuni in squilibrio finanz. 100% per i comuni in stato di dissesto obiettivi del provvedimento Prevenire la produzione di rifiuti Limitare l incidenza sull uomo e sull ambiente Gestione diretta o mediante municipalizzata Finanziamento tramite tassa Superare la frammentazione delle gestioni (promossa l istituzione degli A e gestione integrata) Integrato dal D.P.R 158/99 (Metodo normalizzato) sui criteri di applicazione della tariffa. Introduzione del principio "chi inquina paga". Unicità di governo: istituzione obbligatoria delle AA e rafforzato il principio della gestione integrata Per le modalità di applicazione rimanda esplicitamente al regolamento di determinazione della TIA1 (D.P.R. 158/99) Per le modalità di applicazione si rimanda esplicitamente al regolamento di determinazione della TIA1 (D.P.R. 158/99) Anche in questo caso, per le modalità di applicazione si rimanda esplicitamente al regolamento di determinazione della TIA1 (D.P.R. 158/99) 14
15 La TARES pesa di più per le imprese a maggiore producibilità di rifiuti Variazioni della Spesa annua all inclusive per i Comuni capoluogo di Provincia 2013/2012 Torino -17.6% 4.1% 20.0% 4.1% Vercelli 0.0% Rimasta a TARSU Novara Cuneo Asti -17.7% -0.3% -37.2% -27.6% -34.8% -1.3% -19.4% 159.4% 42.2% 24.5% 4.5% 15.8% Alessandria 1.9% Rimasta a TIA Verbania Biella -51.8% 24.1% 39.8% 100.5% 8.7% 8.7% 8.4% 8.6% Rimasta a TIA Albergo 1000 mq Parrucchiere 70 mq Ristorante 180 mq Caseificio 3000 mq 15
16 Obiettivi e copertura Piano dell'indagine: obiettivi e realizzazione Regione Piemonte, Anno 2012 Dati recuperati Obiettivo Num. Num. % Pop. % Popolazione Popolazione Comuni Comuni Copertura % Regionale campione Torino Vercelli Novara Cuneo Asti Alessandria Biella Verbania Totale Piemonte La ricognizione ha consentito di recuperare informazioni tariffarie di 102 Comuni, che interessano complessivamente una popolazione di circa 2.7 milioni di abitanti (quasi il 90% della popolazione obiettivo). Tra queste realtà territoriali, 16 adottano una tariffa puntuale (a lato l elenco). Per questo motivo, in fase di ricostruzione della spesa, esse sono stati escluse dalle simulazioni poiché non realizzabile su basi omogenee rispetto agli altri Comuni. Comuni a tariffa puntuale Regione Piemonte, Anno 2012 Comune Beinasco Cambiano Carignano Carmagnola Chieri Moncalieri Nichelino Pino Torinese Piossasco Poirino Rivalta di Torino Santena Vinovo Bagnolo Piemonte Costigliole d'asti Stresa Provincia CN AT VB 16
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