PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE GENERALE

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2 Scorza Stefano Architetto Via Nino Bixio 13B/ Chiavari (Ge) tel fax C.F.: SCRSFN.69C27.C621D partita iva : Progetto di riqualificazione e messa in sicurezza del porto di Santa Margherita Ligure con riordino ed adeguamento funzionale delle attività nautiche connesse PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE GENERALE IL SOGGETTO PROMOTORE PORTO CAVOUR Santa Margherita Ligure A.T.I. S.IM.E.S. TIGULLIO s.r.l. Legale Rappresentante : Geom. Giuseppe Lagomarsino Via P. Devoto, Carasco (Ge) Settembre

3 INDICE 1. Premessa Area d intervento, quadro normativo generale, riferimenti urbanistici Riferimenti storici, analisi dello stato attuale e criticità Obiettivi e scelte progettuali - descrizione opere architettoniche Casa del mare 4.2 Area cantieristica dismessa 4.3 Mercato del pesce 4.4 Sistemazione banchine piazzale Cagni e molo Rizzo 4.5 Nuova passeggiata a mare 4.6 Specchio acqueo, organizzazione pontili 5. Opere marittime Molo di sopraflutto 5.2 Molo Lanzarotto Maloncello 5.3 Nuovi banchinamenti 5.4 Pontile fisso con paratia 5.5 Pontili galleggianti 6. Riduzione agitazione interna Circolazione e qualità delle acque Accessibilità Rotta d ingresso, 8.2 Viabilità e parcheggi, 9. Impianti Fattibilità dell intervento Opere pubbliche Iindirizzi per il progetto definitivo 34 2

4 1. PREMESSA Il porto di SML benché dedicato alla nautica da diporto si è evoluto seguendo le esigenze tipiche dei vari periodi storici del Borgo. Oltre alla nautica da diporto, quale attività prevalente, ha anche la funzione di Porto rifugio, di porto peschereccio (per la presenza della principale flotta di tutto il Golfo del Tigullio) ed è sede di associazioni sportive e sociali dedicate alla nautica e all educazione ambientale marina. Pertanto la principale caratteristica del porto è la presenza di una flotta estremamente variegata, che affianca ai lussuosi Yacht di dimensioni rilevanti le imbarcazioni da pesca, la nautica sociale, le associazioni dei battelli turistici che svolgono servizio pubblico, la nautica sportiva condotta dalle associazione storiche di Santa Margherita. Inoltre il porto è anche sede dell Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera, quindi punto di riferimento dell intero Golfo del Tigullio. Esso rappresenta una realtà ed una risorsa per la Città che va sicuramente tutelata, tuttavia la crescita avulsa del porto e la commistione di varie attività ha comportato un disordine e una inadeguatezza degli ormeggi, tali da comportare una carenza sotto il profilo della sicurezza e compromettere la funzionalità della struttura. Una ulteriore incongruenza è costituita dalla distribuzione delle concessioni demaniali con evidenti sovrapposizioni di aree ed ormeggi, e dalla loro tipologia, le concessioni in essere sono classificate quali concessioni marittime per scopi turistici e ricreativi anziché quali concessioni demaniali marittime per l esercizio della nautica da diporto. Il Soggetto che si propone quale attuatore del presente progetto è l A.T.I. porto Cavour, associazione costituita da un gruppo di operatori nautici attivi da molti anni nel porto. Lo scopo è di migliorare le carenze legate alla sicurezza e alla funzionalità, pur rispettando tutte le realtà attualmente presenti, con l intento di non compromettere l identità storica, paesaggistica, culturale ed il rapporto tra mare e Borgo oggi presente. L A.T.I. Porto Cavour propone la gestione del porto mediante un unica concessione demaniale marittima per l esercizio della nautica da diporto. La presente fase progettuale si sviluppa secondo quanto disposto dal D.P.R. 2 dicembre 1997, n. 509 (Regolamento recante disciplina del procedimento di concessione de beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto Decreto Burlando) e relativo Decreto attuativo Ministero dei trasporti e della Navigazione di concerto con il Ministero dell Ambiente e dei LL.PP., D.M. 14 aprile 1998, (approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto). La documentazione tecnica che costituisce la presente fase preliminare è la seguente: 3

5 TAVOLA N A TITOLO ELABORATO GRAFICO E DOCUMENTAZIONE TECNICA Relazione generale A01 Relazione generale - A02 Relazione tecnica - A03 Studio idraulico marittimo - A04 Relazione geologica - sismica preliminare - A05 Calcolo sommario della spesa, piano economico finanziario preliminare e cronoprogramma. A06 Studio di inserimento ambientale e paesaggistico - A07 Piano di manutenzione e monitoraggio - B Schemi grafici SCALA B01 Estratti cartografici di pianificazione varie B02 Estratti cartografici di pianificazione varie B03 Planimetria generale di stato attuale 1000 B04 Planimetria generale di progetto 1000 B05 Planimetria generale di raffronto 1000 B06 Stato attuale: Molo Lanzarotto Maloncello e Banchina Corso Marconi varie B07 Stato attuale: Molo sopraflutto varie B08 Progetto: Molo Lanzarotto Maloncello e Banchina Corso Marconi varie B09 Progetto: Molo sopraflutto varie B10 Tipologia pontile con paratia varie B11 Pontile galleggiante tipologico varie B12 Rotta d ingresso e accessibilità portuale 2000 B13 Piano dei posti barca 1000 B14 Schema planimetrico di progetto con indicazione delle aree richieste in concessione - varie B15 Area ex cantiere Spertini varie B16 Casa del mare varie B17 Mercato del pesce varie B18 Piazzale Cagni varie B19 Banchina Rizzo varie B20 Schema planimetrico di progetto con indicazione dei posti auto e dell accessibilità a terra 2000 B21 Schema planimetrico di progetto con indicazione degli impianti a rete 2000 B22 Schema planimetrico di progetto con indicazione delle opere a terra 2000 B23 Documentazione fotografica - B24 Fotomontaggio 01 - B25 Fotomontaggio 02 - B26 Fotomontaggio 03 - B27 Fotomontaggio 04-4

6 2. AREA D INTERVENTO, QUADRO NORMATIVO GENERALE, RIFERIMENTI URBANISTICI L intervento progettato riguarda un ampia area demaniale marittima oltre ad alcune aree pubbliche del Comune di Santa Margherita Ligure. In particolare l area demaniale marittima, indicata nella tavola grafica n. B14 c onsiste nello specchio acqueo portuale e nelle banchine che lo circondano, nel molo Lanzarotto Maloncello a Nord e nel Molo sopraflutto ad Ovest. Sono comprese nell intervento l area demaniale attualmente occupata dal dimesso cantiere navale ex Spertini e la Casa del Mare. Le aree demaniali richieste in concessione sono 173'278 mq, di cui: _area specchio acqueo per complessivi mq _aree a terra per complessivi mq. 15'755. Le aree comunali interessate dal progetto, esterne alla linea demaniale come riportata dal S.I.D., riguardano gli spazi e la viabilità pubblica a contorno della struttura portuale, costituiti da una porzione dei giardini pubblici di Piazza della Libertà e dalla viabilità che dalla radice del Molo Maloncello contorna lo specchio acqueo portuale fino all area cantieristica dismessa. Sono altresì interessati dal progetto alcuni edifici pubblici comunali (Mercato del Pesce e servizi igienici C.so Marconi) ritenuti fondamentali per la riqualificazione e la valorizzazione del fronte urbano. Si riportano i principali strumenti urbanistici vigenti e/o adottati interessanti l area d intervento. P.T.C. DELLA COSTA vigente, approvato con D.G.R. n. 64 del 29/12/2000. Il censimento dei porti turistici della Liguria del 1997, Allegato 2, classifica il porto di Santa Margherita quale Porto Rifugio di 1^ categoria, tipo 2. Nello specifico le tematiche da affrontare sono evidenziate nell ambito di progetto: AP28 SANTA MARGHERITA. _riordino e riqualificazione del porto da realizzarsi anche con un contenuto ampliamento del bacino e che preveda la tutela della funzione peschereccia; _il consolidamento delle spiagge destinate alla balneazione; Le conclusioni del quadro degli interventi (punto 4.20 del fascicolo 2.2.2) auspicano, per il porto di Santa Margherita, un intervento di tipo qualitativo migliorandone la sua funzionalità senza modificare sensibilmente la capacità del porto. L evoluzione prevista in termini quantitativi consiste nella sistemazione del bacino attuale portandone la capacità da 350 a 450 PE12. P.T.C. DELLA COSTA, adottato con D.G.R. n. 936 del 29/07/2011. AP28 SANTA MARGHERITA. 5

7 _riordino e riqualificazione del porto da realizzarsi anche con un contenuto ampliamento del bacino e che preveda la tutela della funzione peschereccia; _riqualificazione delle aree retro portuali prima occupate dai Cantieri Navali recentemente demoliti al fine di destinare le relative aree ad attività turisticoricreative e di balneazione da ottenersi attraverso l incremento dell ampiezza della spiaggia e non con l avanzamento dell attuale linea di riva artificiale secondo quanto indicato dal Piano di Tutela dell ambiente marino e costiero (DCR n.29/2009); _il consolidamento delle spiagge destinate alla balneazione; P.T.C.P., approvato con D.C.R. n. 6 del 26/2/1990 e succ.va variante di salvaguardia della fascia costiera D.C.R. n. 18 del 02/8/2011. ASSETTO INSEDIATIVO VIGENTE: AI MA - art.55 Attrezzature e Impianti a regime normativo di Mantenimento ASSETTO INSEDIATIVO (VARIANTE): AI MA - art.55 Attrezzature e Impianti a regime normativo di Mantenimento ASSETTO GEOMORFOLOGICO: MO B - art.17 modificabilità di tipo B ASSETTO VEGETAZIONALE: COL-ISS-MA - art.58 Colture Agricole, art. 60 Impianti sparsi in serre - regime normativo di Mantenimento P.R.G. Piano Regolatore Generale ZONA Zp: Zona portuale - art. 46 bis N.T.A. Servizi Progetto ZONA Fc: Fascia costiera - art. 46 N.T.A. ZONA S.U.A. cantiere navale - art. 46 ter N.T.A. ART ZONE PER ATTREZZATURE TURISTICHE DI INTERESSE PUBBLICO. Nelle aree costiere distinte negli elaborati cartografici con la sigla FC sono esclusivamente consentiti interventi volti alla riqualificazione e al ripascimento degli arenili, nonché all adeguamento ed al potenziamento stagionale delle esistenti attrezzature turistico-balneari. ART. 46 BIS - ZONA PORTUALE La zona comprende l area riguardante il porto di Santa Margherita, come perimetrata nell allegata scheda cartografica. L area dovrà essere sottoposta a uno Strumento Urbanistico Attuativo che si dia carico di affrontare le seguenti problematiche: L area individuata dovrà prevedere una equilibrata distribuzione delle diverse attività portuali e di servizio. Dovranno essere ripartiti all interno dello specchio acqueo gli spazi relativi alle varie attività presenti nel porto. Dovrà inoltre essere prevista un adeguata ripartizione fra i vari tipi di natanti sulla base di adeguate previsioni di utilizzo. Dovrà essere coordinato in termini di previsioni urbanistiche degli spazi pubblici l inserimento tra la città, il tessuto viario e le attrezzature portuali. Lo S.U.A. dovrà in particolare darsi carico delle connessioni relative a Piazza Martiri della Libertà, Sant Erasmo, zona fra pescheria ed arenili, arenile di Corte, molo foraneo. 6

8 Lo S.U.A. dovrà inoltre predisporre uno studio finalizzato all inserimento ambientale delle opere portuali. Sarà inoltre verificata la possibilità di rendere più idonei alla fruizione turistica gli spazi costituiti dagli arenili e delle connesse attrezzature accessorie attraverso una riqualificazione funzionale, garantendo un maggior coordinamento con le aree pubbliche. Dovrà essere prevista, in sede di progettazione dello S.U.A. una precisa suddivisione tra aree strettamente pertinenti all uso dei natanti (servizi di banchina e attracco, quali distributori di carburanti, elevatori, ormeggi, idranti, allacci di servizi a rete, ecc.) e aree a servizi connessi all attività portuale in genere. In tutti gli interventi dovranno essere impiegati materiali di tradizione locale, in modo da ridurre il più possibile l impatto delle opere di ingegneria. La quantificazione di nuove eventuali cubature connesse comunque all attività portuale è demandata alle analisi dello S.U.A. Sul manufatto denominato "casa del mare" ed individuato in cartografia con apposito segno grafico è ammesso nell ambito del suddetto SUA un intervento di ristrutturazione con incremento volumetrico massimo di mc 1.500, contenuto entro un altezza massima di m 11,00. Le destinazioni d uso consentite sono quelle già presenti cui possono affiancarsi attività con funzioni similari a queste. La ristrutturazione si dovrà dare carico di una ricomposizione architettonica coerente con gli spazi edificati già esistenti. Resta ferma la possibilità nelle more di attuazione del suddetto SUA di consentire per tale manufatto oltre a quanto previsto dall art. 2 della L.R. 25/1993, la realizzazione di ampliamenti volumetrici per motivi igienici-funzionali entro il limite del 20% e nel rispetto dell altezza massima sopra fissata. Nell intero ambito portuale in assenza dello S.U.A. saranno consentiti semplici interventi di risistemazione e di riordino degli spazi esterni nel rispetto delle destinazioni d uso e concessioni attuali. In ogni caso gli interventi non dovranno avere carattere definitivo e non dovranno in alcun modo essere pregiudizievoli della futura progettazione particolareggiata. Saranno inoltre consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo, e opere interne, fermo restando il disposto di cui all art. 2 della L.R. 25/1993. Art. 46 TER - ZONA FASCIA COSTIERA FC2 Nella porzione di area distinta nell'elaborato grafico con la sigla FC2 è prevista la demolizione delle strutture e dei manufatti esistenti al fine di consentire la riqualificazione integrale dell'area, da destinare all'attività turistico- balneare - ricreativa. Tale intervento di riqualificazione, subordinato alla redazione di uno strumento urbanistico attuativo, dovrà consentire la sistemazione dell' area per il suo reintegro e uniformità di destinazione con le aree costiere limitrofe di cui l'attuale situazione costituisce una frattura. Il nuovo assetto dovrà prevedere l'utilizzo turistico - balneare- ricreativo del tratto di litorale fornendolo, nella parte a monte e a margine dell'area, di servizi e funzioni connesse con tale destinazione, fermo restando che dovrà essere mantenuta a superficie scoperta una consistente parte dell'area, in funzione della prevalente destinazione balneare. In particolare la progettazione potrà prevedere la dislocazione delle volumetrie sino al confine con il marciapiede sulla via provinciale, con arretramento di almeno m 2 rispetto al confine con la Via Canevaro e l'altezza massima rispetto alla quota del marciapiede (sedime stradale sul lato in cui non c'è il marciapiede) di m 3,50. L'edificazione potrà essere realizzata in muratura intonacata o rivestita in pietra faccia a vista per eventuali porzioni sotto la quota stradale; è prevista copertura piana, parte della quale dovrà essere accessibile e aperta all'uso pubblico come zona pedonale e di belvedere. La progettazione dovrà inoltre darsi carico di risolvere in modo armonioso la connessione tra l'area in oggetto e l'adiacente area pubblica che ospita il monumento ad Umberto I, attualmente compromessa e soffocata dalle volumetrie esistenti. Tra i servizi ammessi nell'area potrà essere realizzata una piscina. Il piano dovrà prevedere inoltre la realizzazione di parcheggi necessari a far sì che le funzioni ed i servizi insediati nell'area in questione siano sufficientemente dotati di aree per la sosta. In convenzione verranno definite puntualmente le prestazioni connesse all'uso pubblico. ZONIZZAZIONE ACUSTICA CLASSE IV Aree di intensa attività umana P.T.C. PROVINCIALE, approvato con D.G.P. n. 1 del 22/1/2002 SISTEMA DEL VERDE: Aree verdi strutturate nei sistemi insediativi urbani soggette a vincolo monumentale (S-M) 7

9 PIANO DI BACINO AMBITO 15 FASCE DI INONDABILITA : FASCIA A - aree perifluviali inondabili al verificarsi dell evento di piena con portata al colmo corrispondente a periodo di ritorno T=50 anni; FASCIA B - aree perifluviali, esterne alle precedenti, inondabili al verificarsi dell evento di piena con portata al colmo corrispondente a periodo di ritorno T=200 anni; FASCIA C - aree perifluviali, esterne alle precedenti, inondabili al verificarsi dell evento di piena con portata al colmo corrispondente a periodo di ritorno T=500 anni RETICOLO IDROGRAFICO: I corsi d acqua significativi sono due. Il torrente Foce di Corte, la quale foce entra nello specchio acque portuale in corrispondenza di via n. Bixio via Garibaldi, e il Torrente S. Siro che sfocia in corrispondenza del molo Lanzarotto Maloncello. ZONIZZAZIONE SISMICA CLASSE 3B (p.g.a. = 0.10) S.I.D. Strumento Informatico del Demanio Marittimo L area di intervento riguarda aree di proprietà del demanio marittimo per cui si richiede contestuale concessione demaniale, vedasi tavola B14. P.U.D. Progetto di Utilizzazione del Demanio Marittimo ZONA gialla : attuale: stabilimento balneare progetto: stabilimento balneare ZONA verde : attuale: cantiere navale S. Margherita progetto: area turistico balneare ricreativa ZONA fucsia : scogliere artificiali P.T.A.M.C. Piano di Tutela dell ambiente Marino e Costiero ambito costiero 15 adottato con D.G.R. n del 17/12/2010. CARTA DELLE FASCE DINAMICHE DELLA SPIAGGIA E DELLA COSTA ALTA : Fascia Dinamica A - FDA (Tr = 1 anno) Fascia Dinamica B - FDB (Tr = 50 anni) Fascia Dinamica C - FDC (aree allagabili) CARTA DEL RISCHIO : RS2 (Rischio medio) RS3 (Rischio elevato) 8

10 VINCOLI PAESISTICI AMBIENTALI, D. Lgs. 42/2004, Parte III^ L area d intervento è soggetta a vincolo di interesse paesaggistico ai sensi dell Art. 136, D. Lgs. 42/2004. _Decreto Ministeriale 11 giugno 1954, Dichiarazione di notevole interesse pubblico del promontorio di Portofino, sito nell ambito dei comuni di Recco, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo e Camogli. E inoltre soggetta al vincolo di area tutelata per legge ai sensi delle lettere a) e c), comma 1, Art. 142, D. Lgs. 42/2004. _territori costieri compresi nella fascia di 300 ml. dalla linea di battigia, _aree ricomprese nei 150 ml. dai fiumi significativi VINCOLI ARCHITETTONICI MONUMENTALI, D. Lgs. 42/2004, Parte II^ L area d intervento ricomprende alcuni beni culturali, edifici e manufatti pubblici soggetti a vincolo ai sensi dell Art. 10 e Art. 12, D.Lgs. 42/2004. ALTRI VINCOLI riferiti allo specchio acqueo: All interno e a confine dello specchio acqueo del Porto di SML e del litorale posto a Sud, sono presenti diversi HABITAT MARINI, censiti nella sottostante cartografia regionale. L area d intervento NON RICADE all interno dell area marina protetta di Portofino, la quale si sviluppa a ponente di P.ta Pedale, sino a Camogli. Nello specchio acqueo preso in esame NON ricadono impianti di pesca,di maricoltura e barriere di ripopolamento ittico. L area d intervento NON RICADE all interno di S.I.C. (siti di interesse comunitario), né marini ne terrestri. Si ritiene comunque doveroso segnalare la presenza di tre SIC nelle vicinanze: _ a levante, il SIC marino: fondali golfo di Rapallo, cod. IT , _a ponente, il SIC marino: fondali M. Portofino, cod. IT , _a ponente, il SIC terrestre: Monte di Portofino, cod. IT

11 Estratto dall atlante HABITAT MARINI -2009, Regione Liguria P = ambiente portuale CYM = prato di cymodocea nodosa AF = popolamenti algali fotofili infralitorali di substrato duro ASI = popolamenti delle alghe sciafile infralitorali SITI di INTERESSE COMUNITARIO 10

12 3. RIFERIMENTI STORICI, ANALISI DELLO STATO ATTUALE E CRITICITÀ Le prime notizie storiche del porto risalgono all epoca napoleonica. Nel 1812 l'imperatore Napoleone Bonaparte unì con un apposito decreto imperiale le due municipalità in un unico ente amministrativo che assunse la denominazione di "Comune di Porto Napoleone". Le due municipalità distinte erano quelle di S. Giacomo di Corte, giacobini, e quella di S. Margherita, margheritini, i cui rapporti s'incrinarono più volte con aspri confronti tra le parti. Quale testimonianza del confine amministrativo di quell epoca è lo scoglio in via Marconi, sotto il Castello, oggi poco visibile a causa dell inglobamento con la scogliera artificiale del porto. La denominazione di Comune di S. Margherita compare nel 1818 con il Regno di Sardegna. Successivamente con l unità d Italia, in un periodo di modernizzazione economica, industriale e politico-culturale della società italiana, si costruì il porto voluto da Cavour, la porzione della diga foranea in testata alla casa del mare ne testimonia il periodo storico. L impulso all attività portuale a Santa Margherita Ligure risale a questo periodo e si protrae sino ai primi anni del novecento, quando con l avvento del Leudo (tipica imbarcazione ligure) si trasportavano vino, formaggi, ardesia, ceramiche, sale, sabbia, ecc. Successivamente dagli anni sessanta e settanta del secolo scorso il porto si è ampliato seguendo principalmente la vocazione turistica della nautica da diporto, ma a differenza di altre strutture divenuti porti marina a Santa Margherita si sono preservate e mantenute molte attività sociali e lavorative legate al mare. Prima tra tutte la pesca. Anche se la pesca non rappresenta oggi la principale attività del porto essa è comunque presente in modo dominante rispetto a tutto il golfo del Tigullio. Santa Margherita è infatti il porto che conta il maggior numero di pescherecci, organizzati con una propria cooperativa ed il mercato del pesce. Il Piano di Tutela dell ambiente marino e costiero ha censito la flotta peschereccia presente nell ambito del Tigullio, da Portofino a Riva Trigoso, in un totale di 78 imbarcazioni. La flotta più numerosa risulta essere quella di Santa Margherita Ligure con un numero di 32 pescherecci. Questo mestiere dal sapore antico offre uno spettacolo e una vivacità di attività artigianali e commerciali sulle banchine del porto. 11

13 Banchine e calate sono a Santa il naturale affaccio del tessuto urbano, non c è infatti separazione tra la città e il porto. Ad eccezione di qualche criticità che il progetto vuole risolvere, le banchine sono da sempre lo spazio urbano per eccellenza, collegate alle case, ai giardini pubblici e alla passeggiata. Succede così che percorrendo la passeggiata a mare ci si incanti dinnanzi all attracco di un peschereccio o alla partenza di un gruppo di optimist (piccole barche della scuola a vela), o al passaggio dei canottieri, o ancora ai preparativi di un gruppo diving in partenza per l immersione. Le banchine quindi, non fanno solamente parte del sistema turistico, produttivo e commerciale della Città, ma sono piazza, sono luogo di incontro e discussione. Sono l identità dei sammargheritesi, l autenticità della Città. Il giornalista Marco Delpino, a proposito delle spiagge e delle calate del porto, in Una lunga storia di mare, testo pubblicato in occasione della commemorazione del centenario della Società Mutuo soccorso tra armatori e marinai pescatori di Santa Margherita Ligure, scrive: le discussioni sul tempo e sul mare si intrecciavano alle lezioni sulla rosa dei venti o sulle storie di viaggi avventurosi o sulla vita di sacrificio dei padri. Quella fioritura di cicaleggi e discussioni marinaresche davano a quel luogo l importanza di una specie di arengo. Tutto, infatti, avveniva sulla spiaggia: le decisioni più importanti, comprese quelle delle vicende politiche o amministrative dei paesi. Ancora oggi il porto è la sede di moltissime associazioni di Santa Margherita, è il centro sociale cittadino per eccellenza. Le associazioni presenti e attive nell ambito portuale di Santa Margherita sono ancora oggi le seguenti: _la cooperativa pescatori; _le quattro società fondatrici della casa del mare: Argus, Mutuo soccorso tra armatori e marinai pescatori, Circolo velico e Lega Navale; _la Cooperativa la calata piccola pesca; _Società remiera Gianni Figari; _Circolo nautico S.M.L.; _Associazione marinai d Italia; 12

14 Associazione marinai diportisti - A.MA.DI; _Associazioni di diving ( quattro centri d immersione). E inoltre presente all interno del porto l Università di Genova con il Dipartimento Studio del Territorio e sue Risorse e l Ente Area Marina Protetta di Portofino. La criticità attuale più evidente è costituita dalla distribuzione delle concessioni demaniali con evidenti sovrapposizioni di aree ed ormeggi, incongruenze che di fatto non consentono un coordinamento delle attività nautiche e sociali che gravitano nel porto. Negli anni il porto si è evoluto senza una reale pianificazione. Frutto di questa gestione sono le problematiche connesse alle concessioni in essere. Le stesse risultano sovrapposte fra loro e carenti degli adeguati spazi di sicurezza. Anche gli spazi a terra sono gestiti in modo disordinato e caotico. Le sedi delle associazioni nautiche sono spesso raggruppate in piccoli spazi, disordinati e non sufficienti per i fini sociali e sportivi per le quali sono nate. Le operazioni quali il sollevamento in banchina delle barche per lavorazioni di emergenza avvengono in banchina precludendo il passaggio di pedoni, spesso mediante lo stazionamento di automezzi che limitano le visuali panoramiche verso lo specchio acque. La viabilità in via Canevaro non consente l accesso agli automezzi di servizio al porto, gru e trasporto carburanti. Con i limiti delle concessioni in essere le imbarcazioni ormeggiate risultano invasive in quanto da terra, nella stagione estiva, non si percepisce lo specchio d acqua, ma solamente una frapposizione di scafi che precludono gli scorci prospettici verso il mare. 13

15 Inoltre altrettanto importante è la mancanza degli spazi di sicurezza in fase di ormeggio tra le imbarcazioni. Le aree di rifornimento con i loro pontili sono in posizioni difficilmente accessibili e visibili dalle imbarcazioni. I principali pregi del porto di Santa a mio avviso sono disattesi. Il primo pregio è l ampia presenza di attività sociali, sportive, produttive e istituzionali, il secondo, è il rapporto diretto fra tessuto urbano e porto, caratterizzato dall assenza di confine, le banchine del porto sono anche passeggiata, verde, ecc. Questi due aspetti sono oggi penalizzati dall organizzazione degli ormeggi e dei servizi a terra. La commistione senza regole fra barche e imbarcazioni da diporto, mezzi d emergenza e natanti sportivi, anziché essere una risorsa per la Città risulta penalizzante. Anche il concetto d ingresso alla Città dal mare non è sfruttato al meglio. La zona transito per le imbarcazioni è lontana dal centro cittadino e lo sbarco dei croceristi non è adeguatamente organizzato per una visita della Città. Il porto è sprovvisto di un isola ecologica, area necessaria per lo smaltimento di olii esausti, batterie, e vari rifiuti speciali provenienti dalla nautica. L isola ecologica dovrà rispondere ai requisiti disposti dal Codice della Navigazione. Bisogna inoltre segnalare l inesistenza di spogliatoi e wc a terra a servizio dei diportisti. Altre criticità non strettamente collegate al porto, ma alla città e al mare di Santa Margherita sono la carenza di spiagge libere, e la mancanza di un elisoccorso. L elisuperficie è indispensabile per il soccorso e l emergenza in generale, anche in virtù degli scenari di pericolosità individuati dai piani di protezione civile provinciali e comunali. Oggi il mezzo più avanzato per il soccorso in area urbana e, soprattutto in territori montani e marittimi, è l elicottero. La centrale operativa di soccorso 118 utilizza l elicottero congiuntamente con le ambulanze di soccorso di base (in gergo rendez vous). Le spiagge libere su tutto il territorio comunale risultano insufficienti rispetto alle indicazioni di dimensionamento del PTC della costa. 14

16 4. OBBIETTIVI E SCELTE PROGETTUALI DESCRIZIONE DELLE OPERE ARCHITETTONICHE Il principale obiettivo del progetto è migliorare ed ottimizzare l attuale porto alle esigenze di funzionalità prossime, quanto più possibile, agli standard richiesti dalla normativa nazionale ed europea. Il porto antico nasce dal tessuto urbano della Città e la nuova riorganizzazione progettata non è, e non deve essere, estranea al suo contesto, alle sue attività produttive, sportive e sociali. Quindi migliorare gli standard del porto senza alterare il suo valore caratteristico, sociale e paesaggistico, proprio della città, senza correre il rischio di creare un porto marina - sicuramente perfetto in termini di servizi ma stravolgente per l assetto cittadino. Pertanto l intervento non riguarderà soltanto tutta l area portuale, ma anche alcuni spazi pubblici al contorno ritenuti strategici, quali la passeggiata a mare, il verde, la viabilità (carrabile e ciclabile), il potenziamento degli scorci prospettici dalla città al mare e viceversa. Gli edifici pubblici interessati dal progetto sono il Cantiere navale dismesso, la Casa del Mare, il Mercato del Pesce e i servizi igienici in C.so Marconi. 4.1 Casa del mare L edificio Casa del mare Guido Prina fa parte degli edifici ritenuti strategici e fondamentali per la riorganizzazione e riqualificazione del Porto. Innanzitutto è doveroso evidenziare che si tratta di un edificio appartenente al periodo dell architettura razionalista, voluto e organizzato anche per contenere al suo interno le quattro associazioni storiche del porto di Santa come rappresentano i quattro stemmi sul prospetto principale. Le quattro associazioni sono: Mutuo soccorso tra armatori e marinai pescatori -1906, Argus , Circolo Velico e Lega Navale Italiana, Sez. Santa Margherita Il piano terra della casa del mare non verrà modificato, oggi è in uso alla Lega Navale, Circolo Velico e Capitaneria di Porto. L'intervento prevede la ristrutturazione dell'edificio con un modesto ampliamento volumetrico sulla terrazza esistente al piano primo, accessibile anche da via Canevaro mediante la realizzazione di una nuova scala esterna. La nuova scala garantirà anche una nuova via di esodo in caso di emergenza. Oggi al primo piano si trova un ristorante, la Capitaneria e le sedi di quasi tutte le associazioni nautiche di Santa (dislocate in due stanze). La sala ristorante è anche utilizzata per convegni pubblici e/o manifestazioni in occasione dei trofei organizzati dalle associazioni e dal Comune. 15

17 Con il presente progetto si prevede lo spostamento delle sedi di tutte le associazioni presenti, ricollocandole in spazi più grandi ed autonomi, quali Mercato del Pesce, nuovo edificio dello Spertini e nuovi locali in Piazzale Cagni. Il piano primo è stato progettato con l'intento di creare un luogo di prestigio e rappresentativo per il porto e per la Città. Si prevede la creazione degli uffici della direzione del porto e un nuovo Yachting Club completo di ristorante con spazi di soggiorno e l'organizzazione di grandi eventi. L'ampliamento previsto al piano primo consiste in un nuovo locale connesso allo Yacht Club e sarà realizzato con struttura in acciaio e vetro. Anche i locali al piano terra verranno ristrutturati, ma qui i locali/depositi in uso alle associazioni e alla capitaneria verranno confermati. 4.2 Area cantieristica dismessa Per quest area si prevede la realizzazione di un nuovo edificio dalla volumetria contenuta e proporzionata al luogo che avrà molteplici funzioni. Dal punto di vista urbanistico avrà la funzione di collegare la passeggiata a mare di ponente all asse principale del porto, prolungando la stessa passeggiata sino al muro paraonde. La nuova passeggiata sarà anche collegata, attraverso la riqualificazione dei percorsi sulla banchina della Casa del Mare, alla passeggiata di via Garibaldi (nella quale si stanno realizzando i lavori di riqualificazione). In questo modo la passeggiata a mare cittadina risulterà continua dal parco di P.za della Libertà sino alla nuova area pedonale attrezzata dell ex area Spertini. L assetto planimetrico dell edificio è stato progettato per garantire gli scorci e le visuali panoramiche verso il mare. In questo modo la città si riappropria di uno spazio pubblico attrezzato e di sosta, davanti e al lato del nuovo edificio, che costituirà uno spazio urbano focale all estremo opposto di Piazza della Libertà. Il nuovo edificio ha una superficie coperta pari a mq. 520 c.ca, una superficie complessiva pari a mq ,00 c.ca, oltre alla terrazza in copertura e all autorimessa interrata.. L edificio si sviluppa su due piani, oltre il piano terra ed un piano interrato adibito ad autorimessa. L altezza dell edificio su via Canevaro e via Milite ignoto è variabile pari complessivi ml , L edificio rispetto alla strada principale è arretrato di c.ca ml. La destinazione d uso sarà quella di un edificio polivalente contenente al suo interno un centro Wellness mirato anche alle attività sportive del mare, uffici con sala riunioni e 16

18 conferenze a servizio delle associazioni presenti all interno del porto ed altri Enti quali l Area marina protetta e l Università di Genova per attività didattiche e formative. L autorimessa al piano interrato, prevede n.ro 54 - posti auto di cui due per disabili. L accesso carrabile avverrà da via Canevaro, mentre quello pedonale organizzato con scala e ascensore sarà al livello della nuova piazza. Il centro Wellness si sviluppa su tutto il piano terra e piano primo, per complessi mq. 950,00 c.ca di S.L.P., l ingresso avverrà al piano primo. La scelta del centro Wellness è data dalla necessità di coniugare le attività nautiche sportive che gravitano nell ambito portuale sammargheritese, e non solo, con un luogo di lavoro dedicato alla tutela della salute in termini psico-fisici. Un luogo di formazione e rieducazione per l attività motoria, orientato al miglioramento della qualità della vita attraverso l educazione ad una regolare attività fisica e un alimentazione equilibrata. Al secondo piano si prevede la realizzazione di una sala convegni, uffici e bar con terrazza panoramica. La sala riunioni adeguatamente allestita per conferenze potrà diventare punto di riferimento per le varie associazioni, ma anche per attività didattiche connesse al centro Wellness, al Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse dell'ateneo genovese, all Ente Area Marina Protetta di Portofino e all'asl. Un ufficio posto al piano 2 potrà ospitare le sedi delle Società Argus e Società remiera G. Figari conseguentemente al riordino e alla ridistribuzione delle varie associazioni presenti nell ambito portuale. Il nuovo edificio avrà una composizione architettonica contemporanea, consona agli edifici specialistici, ma anche per certi aspetti tipologici agli stabilimenti balneari. La copertura sarà piana terrazzata come l edificio vicino denominato la valletta. Le facciate saranno rivestite con lastre di pietra a taglio di sega e finitura superficiale naturale. La facciata a Sud è stata pensata con una tessitura vuoto-pieno, con predominanza del vuoto, che riprende i loggiati e gli spazi aperti dell edificio la valletta, questa composizione ha inoltre il vantaggio di creare molte zone d ombra, non riflettenti, al fine di limitare l impatto dalle visuali panoramiche. Al piano terra del prospetto Ovest, sono stati progettati due spogliatoi ed un wc, servizi pubblici fruibili dalla nuova spiaggia libera che verrà realizzata in sostituzione della massicciata in calcestruzzo esistente (ex scalo del cantiere). La nuova spiaggia sarà libera, non attrezzata, ma decisamente organizzata per renderla fruibile a chiunque. L accesso avverrà mediante ampia scalinata e rampa pedonale per consentire l accesso alle persone con ridotta capacità motoria, ma anche a passeggini. In piena conformità a quanto disposto dal P.T.A.M.C. regionale non è stato previsto 17

19 l avanzamento dell attuale riva, ma solamente una risagomatura naturale in sostituzione dello scalo e avanscalo artificiale in calcestruzzo. Con la realizzazione dell intervento progettato è auspicabile una ridistribuzione delle due spiagge attigue mediante l accorpamento della vicina spiaggia libera esistente con la nuova. In questo modo si potrebbero liberare anche i pontili esistenti dalle cabine balneari, aumentando ulteriormente le visuali panoramiche verso il mare e magari consentire al pedone di passeggiare e sedersi sul mare. SPIAGGIA LIBERA ESISTENTE NEI PRESSI DELL AREA EX CANTIERE SPERTINI 4.3 Mercato del pesce E previsto il mantenimento della flotta dei pescherecci e delle attività di supporto (mercato del pesce) che hanno caratterizzato storicamente e tradizionalmente l attività economica di Santa Margherita. L attività contribuisce alla qualità della ristorazione, in quanto il pescato è generalmente rivolto al mercato locale, e costituisce un elemento tipico della vivacità dell ambito portuale divenuto un elemento anche di attrazione turistica. La pesca ha negli anni assunto un ruolo marginale nel sistema economico regionale col rischio sempre più diffuso che vadano a scomparire le flotte oggi presenti. Il progetto proposto vuole favorire e valorizzare queste attività evitando che scompaiano del tutto. A tal fine si può inoltre ipotizzare e prevedere che possano essere intraprese attività di pesca turistica, pescatour o altro collegato direttamente alle strutture ricettive e di ristorazioni presenti. 18

20 Per l edificio del Mercato del pesce si prevede la ristrutturazione dell immobile al fine di ottenere una migliore distribuzione interna. La progettazione definitiva dovrà preservare e mantenere inalterate le caratteristiche storico testimoniali della struttura e dell arredo. Gli spazi interni all edificio che oggi non sono occupati dal mercato del pesce verranno trasformati in uffici a servizio di alcune associazioni connesse all ambito portuale e alla pesca. Le associazioni per le quali si ipotizza l insediamento sono: la Cooperativa dei pescatori, la Società Mutuo soccorso tra armatori e marinai pescatori, la cooperativa La calata piccola pesca e l associazione Marinai d Italia. All esterno dell edificio, in corrispondenza del porticato, verrà pavimentata la sede stradale sino alla banchina S. Erasmo con basoli di arenaria in sostituzione dell asfalto e l eliminazione dei posti auto a raso che occludono la visuale verso il mare. Questa semplice modifica delle pavimentazioni farà maggiormente risaltare il mercato ittico enfatizzando il collegamento visivo e fisico con la banchina dei pescherecci. 4.4 Sistemazione banchine piazzale cagni e molo rizzo Si è riscontrata la necessità di progettare la sistemazione e il completamento delle opere recentemente realizzate lungo il Molo sopraflutto. Il progetto prevede lo spostamento dell area bunkeraggio per il rifornimento delle imbarcazioni in testa alla diga, i nuovi serbatoi verranno totalmente interrati nella posizione attuale, ma ad una quota più bassa e con orientamento trasversale. Questa nuova collocazione consente di razionalizzare l area posta alle spalle di Piazzale Cagni, ricavando ulteriori volumi interrati e seminterrati per autorimessa e servizi eliminando così gli attuali prefabbricati posti sulla banchina. Le volumetrie progettate nel terrapieno retrostante la banchina Cagni conterranno le seguenti funzioni: _gli spogliatoi ed i wc, divisi per sesso, esclusivi per le imbarcazioni; _due wc pubblici, entrambi privi di barriere architettoniche; _due locali spogliatoi con annesso wc dedicati ai sommozzatori e al Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse dell'ateneo genovese; _un isola ecologica predisposta per i rifiuti speciali dell attività portuale come disposto dal Codice della Navigazione (olii esausti, batterie, ecc.) _l ufficio del raccomandatario marittimo con funzione anche di ufficio informazioni e accoglienza diportisti e croceristi; _l ufficio per l associazione A.MA.DI associazione marinai Diportisti; _tre magazzini a servizio degli ormeggiatori; _due locali tecnici o locali deposito; 19

21 _l autorimessa interrata per complessivi n.ro 52 posti auto. Posti auto pertinenziali per i residenti degli edifici della calata del porto, per i diportisti e per i vari addetti che operano nell ambito portuale. In copertura alle volumetrie sopra evidenziate verrà riorganizzata e ampliata la sede stradale di via Canevaro creando n.ro 10 posti auto a raso e la formazione di un marciapiede per il collegamento della passeggiata lato interno del muro paraonde con la nuova piazza antistante l edificio polivalente ex Spertini. I parcheggi a raso su via A. Canevaro potranno essere riservati ai mezzi d emergenza (elisoccorso) e Capitaneria, in modo da poter liberare le banchine dalle auto. La parte terminale della via consentirà l accesso alla nuova piazzola dell elisoccorso, la quota di atterraggio degli elicotteri sarà leggermente ribassata rispetto alla quota del muro paraonde al fine di limitarne l impatto visivo dalle principali visuali panoramiche pubbliche. Si prevede anche la modifica dell accesso di via Canevaro da via Milite Ignoto per garantire la percorrenza degli automezzi di servizio al porto. SITUAZIONE ATTUALE DI PROMISCUITA PEDONI, AUTO E OPERAZIONI DI ALAGGIO Tra gli obiettivi del progetto vi è regolamentazione delle operazioni di alaggio e varo con autogru che attualmente avvengono esclusivamente dalla banchina Sant Erasmo, con stazionamento permanente dell automezzo. La nuova norma dovrà prevedere la possibilità di effettuare solamente le operazioni di emergenza dalla banchina di Piazzale Cagni e dalla banchina Sant Erasmo, anche con 20

22 operazioni di alaggio, ma con contestuale trasporto del mezzo da diporto e dell autogru presso capannoni e/o aree nelle due zone artigianali di Santa Margherita. Mentre gli alaggi non d emergenza ed i vari dovranno avvenire presso altri porti del Tigullio, Chiavari in primis in quanto dotato di viabilità che consente il trasporto anche di carichi eccezionali. Infine le riparazioni d emergenza riguardanti solamente piccoli natanti potranno avvenire nell area cantieristiche posta alla radice dei pontili di via Garibaldi. Queste lavorazioni dovranno essere organizzate limitando il deposito di barche e materiali che ne limiterebbero le visuali verso lo specchio acqueo. Il progetto prevede l eliminazione delle autovetture in genere su tutte le banchine, ad eccezione di tutti gli automezzi di soccorso, di quelli della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri e dei mezzi per carico e scarico. Il rifornimento carburante potrà avvenire nella parte terminale di via A. Canevaro mediante appositi chiusini in copertura alle cisterne. Come evidenziato nella tavola di progetto n. B20 si prevede di riservare uno stallo del parcheggio a raso su via Canevaro per effettuare un servizio navetta, con Bus elettrico, per l accessibilità al Porto dai principali parcheggi pubblici cittadini (Miramare, via Favale, zona campo sportivo, stazione ferroviaria e capolinea autobus). In corrispondenza della banchina Rizzo, sul lato interno del muro paraonde si prevede la creazione di piccoli magazzini, cave a bateaux a servizio degli ormeggiatori e dei diportisti. In copertura verrà realizzata la nuova passeggiata a mare con impalcato in legno. L accesso alla parte terminale della nuova passeggiata dovrà essere regolamentato per limitarne l accesso in caso di condizioni meteomarine avverse. 4.5 Nuova passeggiata a mare Un altro obiettivo del progetto è legato al potenziamento delle caratteristiche urbane e paesaggistiche del litorale cittadino. Pertanto si sono adottate scelte progettuali che tutelino ed enfatizzino il caratteristico e pregevole rapporto diretto fra tessuto urbano e porto. Gli spazi pubblici adiacenti al porto maggiormente frequentati, o quelli a mio avviso più pregevoli, sono i giardini di P.za della Libertà, la banchina Sant Erasmo e la Calata del Porto, ma sono purtroppo vissuti come episodi. Manca continuità, manca un unica passeggiata che colleghi i due estremi del porto. Per questo motivo il progetto prevede una riqualificazione di tutto il litorale dall area ex cantiere Spertini sino ai giardini di P.za della libertà al fine di ottenere una passeggiata a mare continua, dal lungomare di ponente (zona Miramare) sino ai giardini pubblici. 21

23 Innanzitutto si è volutamente creato, un nuovo episodio, una nuova piazza pubblica fatta di verde, di visuali panoramiche verso il mare, ma soprattutto di accessibilità all acqua tramite la spiaggia libera. Un luogo pubblico, fruibile, altrettanto importante quanto i giardini di P.za della Libertà La nuova passeggiata prevede l estensione verso mare dei giardini pubblici, il collegamento con la banchina Sant Erasmo, la creazione di spazi di sosta, di verde ed una fontana in corrispondenza del Castello. La fontana contribuisce a ricreare l immagine del castello a picco sull acqua, come doveva essere in passato. Si è pensato di mantenere e far risaltare lo scoglio che rappresenta simbolicamente la separazione storica tra il quartiere di Corte con quello del capoluogo. L isola ecologica esistente sulla banchina S. Erasmo verrà spostata in prossimità dell area di servizio carburante per autovetture posta all incrocio con via Favale. Entrambi gli impianti verranno schermati da aiuole piantumate con essenze arboree e arbustive. Quest ultime saranno quelle tipiche della macchia mediterranea (mirto, ginestra, ecc). Al fine di migliorare le visuali prospettiche verso lo specchio acqueo sono stati riorganizzati i parcheggi su Corso Marconi prevedendo l eliminazione degli stalli in 22

24 seconda fila, quella interna alla banchina S. Erasmo. Un ulteriore soluzione potrebbe prevedere lo spostamento di tutti i parcheggi lungo la carreggiata nord o addirittura la loro eliminazione. Quest ultima soluzione è coerente con gli indirizzi del Piano regionale della Costa e con gli obiettivi del redigendo P.U.C.. Obiettivi prefissati negli Atti resi pubblici dall amministrazione comunale nei quali, a proposito dei nuovi parcheggi pubblici in struttura realizzati nella Città, si parla di parcheggi sostitutivi e non integrativi. Si rimanda quindi al progetto definitivo la verifica dello standard parcheggio di P.R.G. Il marciapiede esistente lungo via Milite Ignoto nel tratto tra la Calata del porto e via Canevaro verrà ampliato per consentire il prolungamento della nuova passeggiata sino alla nuova Piazza pubblica antistante il centro polivalente ex spertini. L ampliamento del marciapiede è previsto con sbalzo sul lato della calata del porto, sotto lo sbalzo si prevede la costruzione di un isola ecologica (di tipo incassata) in sostituzione dei cassonetti esistenti. Questa nuova porzione di passeggiata verrà addossata al piccolo edificio esistente che ha accesso dalla Calata del porto. L edificio verrà ristrutturato e potrà ospitare l ufficio della Cooperativa la Calata (piccola pesca). 4.6 Specchio acqueo, organizzazione pontili Come evidenziato sopra, e nell allegata planimetria raffigurante lo stato attuale, la maggiore criticità presente nel porto è dovuta alla carenza di una pianificazione delle concessioni in essere. Dall analisi progettuale fatta, mediante la restituzione grafica di tutte le concessioni presenti, emerge che le stesse risultano tra loro sovrapposte. Questa condizione di sovrapposizione e di costante affiancamento senza un opportuna pianificazione dello specchio acqueo crea disordine e mancanza di adeguati spazi per la sicurezza dei natanti e delle persone. Il progetto non ha la pretesa di condurre il porto agli standard progettuali di comfort e sicurezza tipici dei porti turistici marini, dedicati esclusivamente all imbarcazione turistica, ma sicuramente raggiunge lo scopo di ricondurre a sufficienti condizioni di sicurezza nella movimentazione interna, ed alla riduzione dell agitazione interna dovuta alla penetrazione del moto ondoso. Quest ultima viene drasticamente ridotta con opere marittime puntuali, non invasive, che non alterano le caratteristiche paesaggistiche. (si rimanda alla relazione tecnica). Il progetto prevede la riorganizzazione di tutti i posti barca al fine di ottenere una razionale e sicura distribuzione dello specchio acqueo. In base agli indirizzi del Piano regionale della Costa si è progettato un lieve incremento dei posti barca pari a 23

25 complessini n.61 posti barca, di cui 35 dedicati al transito e 24 per la nautica sociale dei residenti. La distribuzione e la destinazione dei posti barca previsti dal progetto è la seguente: n. Categoria Lunghezza Larghezza Esistenti Nuovi TOTALE m m 25 posti da 5/6 m 6,00 2,30 23 posti da 6 m 6,00 2,40 7 posti da 6,5 m 6,50 2,40 1 posto da 7,50 7,50 3,50 60 posti da 7/8 m 8,00 3, posti da 9/10 m 10,00 3, posti da 11/12 m 12,00 3,70 44 posti da 13/14 m 14,00 4,20 20 posti da 15/16 m 16,00 5,00 31 posti da 17/20 m 20,00 5,50 5 posti da 21/24 m 24,00 6, posto da 25/40 m 40,00 7, Per il transito: 11 posti da 15/16 m 16,00 5,00 12 posti da 23/24 m 24,00 6,00 3 posti da 35 m 35,00 9,00 9 posti da 11/12 m 12,00 3,70 35 Per i pescatori dilettanti: 10 posti da 3x 7,50 m 7,50 3,00 10 Per la Lega navale 60 posti da 2,70 x 7,5 m 7,50 2,70 3 posti da 3,7 x 12 m 12,00 3,70 63 Per i diving: 9 posti da 2,70 x 7,50 m 7,50 2,70 9 Marinai d'italia 1 posto da 7,50 7,50 3,00 1 ARGUS 1 posti da 2,70 x 7,50 m 7,50 2,70 1 Pescherecci 19 pescherecci 19 Battellieri 9 posti battelli 9 Piccola pesca area 34,60 x 7,50 m 15 Capitaneria di porto/guardia costiera - Carabinieri - Riserva Marina - ITEK - Antincendio 800 mq Comune 5 posti da 50 m 50,00 11,00 4 posti da 40 m 40,00 10,00 1 posti da 26 m 26,00 7,00 1 posti da 17/20 m 20,00 5,50 1 posti da 15/16 m 16,00 5,00 1 posti da 13/14 m 14,00 4,20 3 posti da 11/12 m 12,00 3,70 8 posti da 26 m 26,00 7,00 12 posti da 15/16 m 16,00 5,00 36 Residenti 24 posti da 2,70 x 7,5 m 7,50 2,70 24 TOTALI

26 Nella nuova riorganizzazione degli ormeggi non si prevede lo spostamento delle imbarcazioni da pesca in quanto si ritiene che l attuale posizione sia caratteristica e funzionale con il vicino mercato del Pesce. Caratteristico e pregevole è l aspetto di ordine/disordine dato dai pescherecci antistanti la banchina Sant Erasmo. Si prevede la realizzazione di una banchina a sbalzo in legno in prossimità dei pescherecci per migliorare il carico e scarico delle merci. Nell estremità ad Ovest della stessa è previsto l imbarco e lo sbarco dei sommozzatori dei centri diving. Sul Molo Maloncello è previsto l ampliamento della banchina per l attracco dei battelli turistici e la realizzazione di una pensilina per l accoglienza e l attesa dei turisti stessi. L attracco dei tender dei croceristi verrà organizzato mediante sbarco sulla banchina Cagni, in corrispondenza del nuovo ufficio informazioni/accoglienza, ed imbarco presso il Molo Maloncello. La differente banchina tra sbarco/imbarco è stata pensata per consentire una visita turistica complessiva del Borgo e garantire un impulso commerciale maggiore alla Città. 25

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