Stato di salute e stili di vita negli adulti tra i 18 e i 69 anni

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1 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Stato di salute e stili di vita negli adulti tra i 18 e i 69 anni I dati del Sistema di Sorveglianza Passi ULSS 16 Padova Anno a cura del DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA

2 2 Sistema di Sorveglianza PASSI AULSS 16 Veneto Anno 11-14

3 Anno La redazione del documento è stata curata da: Lorena Gottardello - Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 Con la collaborazione di: Angela Basile Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 Hanno contribuito Ivana Simoncello Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 Eustachio Cipolla Dipartimento di Prevenzione - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 Coordinatore Aziendale e Intervistatori Lorena Gottardello Elisabetta Cannizzo Stefania Dainese Renata Zonta Marisa De Marchi Nadia Gallocchio Anna Maria Guerriero Daniela Masiero Donatella Mazzucato Nicola Menegolli Liliana Pedruzzi Maria Grazia Pilotto Patrizia Ranzato Emanuele Rotondi Coordinatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Screening mammografico Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Screening mammografico Intervistatore - Servizio di Screening mammografico Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatrice - Servizio di Screening mammografico Intervistatrice - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Intervistatore - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Si ringrazia: Mara Dal Prà Dipartimento Information and Technology ULSS 16 Si ringraziano il Direttore Generale, il Direttore Sanitario, i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita. Un ringraziamento particolare a tutte le persone intervistate per il tempo e l attenzione dedicati al gruppo tecnico nazionale dello studio PASSI per il continuo supporto al gruppo tecnico regionale dello studio PASSI per l aiuto e la disponibilità Copia del volume può essere richiesta a: Segreteria del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS 16 Via Ospedale, Padova sisp.ulss16@sanita.padova.it Il volume è reperibile sul sito Internet dell ULSS 16 di Padova all indirizzo: 3

4 Anno Introduzione Questo rapporto presenta una selezione dei risultati delle interviste effettuate da gennaio 12 a dicembre 14 (nell anno 11 non sono state fatte interviste) del Sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) nell Azienda ULSS 16. PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia è un sistema di sorveglianza Italiano che ha lo scopo di valutare e monitorare nel tempo lo stato di salute (salute percepita, prevalenza nella popolazione di sintomi di depressione e di fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione e ipercolesterolemia), le abitudini di vita (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione, sicurezza stradale e domestica), la diffusione e l impatto delle misure e degli interventi di prevenzione (vaccinazioni, screening oncologici). La rilevazione è fatta attraverso interviste telefoniche effettuate direttamente da operatori della ULSS a cittadini scelti casualmente. La raccolta e la analisi di questi dati permette un confronto tra Regioni e tra le diverse aziende sanitarie all interno della stessa Regione, rilevandone le eventuali disuguaglianze; ne consegue la possibilità di programmare correttamente gli interventi correttivi. La Azienda ULSS 16, alla luce delle rilevazioni fatte nel corso dei singoli anni ha già avviato alcune iniziative di informazione e di prevenzione per favorire nei cittadini e negli operatori sanitari comportamenti coerenti con gli obiettivi di tutela della salute. Padova, marzo 16 Il Direttore Generale Dott. Claudio Dario 4

5 Anno INDICE Pagina INDICE OBIETTIVI METODI DESCRIZIONE DEL CAMPIONE STATO DI SALUTE Percezione dello stato di salute Sintomi di depressione STILI DI VITA Attività fisica Situazione nutrizionale ed abitudini alimentari Consumo di alcol Abitudine al fumo Gli operatori sanitari e gli stili di vita RISCHIO CARDIOVASCOLARE Punteggio del rischio cardiovascolare Ipertensione arteriosa Colesterolemia Diabete INTERVENTI DI PREVENZIONE Neoplasie del collo dell utero Neoplasia della mammella Neoplasie del colon retto Vaccinazione antinfluenzale Vaccinazione antirosolia COMPORTAMENTI SICURI Sicurezza stradale Sicurezza domestica

6 Anno Obiettivi Obiettivo generale Monitorare alcuni aspetti della salute della popolazione di età compresa fra i 18 e i 69 anni in rapporto ad interventi di programmi specifici (in atto o in via di realizzazione) relativi ai principali fattori di rischio comportamentali e all adozione di misure preventive previste. Metodi Tipo di studio PASSI è un sistema di sorveglianza locale, con valenza regionale e nazionale. La raccolta dati avviene a livello di ULSS tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato e validato a livello nazionale ed internazionale, da parte di personale della ULSS, specificamente formato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Le scelte metodologiche sono conseguenti a questa impostazione e pertanto possono differire dai criteri applicabili in studi che hanno obiettivi prevalentemente di ricerca. Popolazione di studio La popolazione di studio è costituita dalle persone di anni iscritte all Anagrafe Sanitaria della Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n.16 della Regione Veneto, periodicamente aggiornata. Criteri di inclusione nella sorveglianza PASSI sono: la residenza nel territorio di competenza della ULSS e la disponibilità di un recapito telefonico. I criteri di esclusione sono: la non conoscenza della lingua italiana per gli stranieri, l impossibilità di sostenere un intervista (ad esempio, per gravi disabilità), il ricovero ospedaliero o l istituzionalizzazione durante il periodo dell indagine. Strategie di campionamento Il tipo di campionamento scelto per la sorveglianza PASSI è il campionamento casuale stratificato proporzionale per sesso e classi di età (18-34, 35-49, 5-69) ed è direttamente effettuato dalla Anagrafe Sanitaria dell ULSS n.16. Il protocollo dello studio prevede inoltre che la dimensione minima del campione mensile di persone intervistate, per ciascuna ULSS, sia di 25 unità. Periodo di rilevazione Da gennaio 12 a dicembre 14. Etica e privacy Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono effettuate nel rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 3 giugno 3, n Codice in materia di protezione dei dati personali). Risultati Tutti i risultati sono espressi in, tranne dove diversamente specificato. I dati non rilevati o non trovati nel report regionale o nazionale sono stati indicati con il simbolo - 6

7 Anno I risultati principali Descrizione del campione Uomini Donne Distribuzione per età Livello di istruzione Nessuno/elementare Scuola media inferiore Scuola media superiore Laurea/Diploma universitario Stato civile coniugati celibi/nubili vedovi/e separati/divorziati Cittadinanza straniera Lavoro continuativo e non* Difficoltà economiche nessuna qualche molte Vive solo dato non disponibile * campione compreso tra 18 e 65 anni Nella ULSS 16 è stato intervistato un campione casuale di 858 persone tra i 18 e i 69 anni, selezionate con campionamento proporzionale stratificato per sesso e classe di età dalla lista degli iscritti alla Anagrafe Sanitaria. Rappresentato nel 51 da donne e nel 49 da uomini. Il 64.5 ha un livello di istruzione alto (licenza media superiore o laurea), la bassa scolarità (nessun titolo/licenza elementare/licenza media inferiore) è più frequente tra le generazioni più anziane (5-69 anni). Il 2.9 non ha cittadinanza italiana e la composizione per genere ed età della popolazione straniera residente nell ULSS 16 mostra una prevalenza di donne e di persone sotto i 49 anni. Il degli intervistati dichiara di lavorare (lavoro continuativo e non), si nota una differenza di genere con il 36.4 delle donne disoccupate vs il degli uomini. L 8.3 dichiara che ha molte difficoltà economiche, fenomeno più frequente nella fascia d età tra i 5 e i 69 anni (9.7). 7

8 Anno STATO DI SALUTE Percezione dello stato di salute Risponde bene/molto bene alla domanda sul proprio stato di salute Giorni in cattiva salute percepita negli ultimi giorni per motivi fisici giorni giorni giorni motivi psicologici giorni giorni giorni attività limitata giorni giorni giorni dato non disponibile Stato di salute percepito positivamente () PASSI Il 73 delle persone intervistate considera buono o molto buono il proprio stato di salute; a riferire buone condizioni di salute sono in particolare i giovani di anni (91.4), gli uomini (78.2), le persone con alto livello di istruzione (79.9), senza difficoltà economiche (79.2), senza malattie (76.5). Il 53 dei soggetti con almeno una patologia severa ha una percezione positiva del proprio stato di salute, contro il 76.5 di chi non ha malattie. Ogni intervistato dichiara di aver vissuto in media 4 giorni in cattiva salute (unhealthy days) nel mese precedente l intervista. In particolare sono mediamente poco più di due i giorni vissuti in cattive condizioni fisiche, per malattie e/o incidenti, circa due i giorni vissuti in condizioni di malessere psicologico, per problemi emotivi, ansia, depressione o stress, quasi un giorno vissuto con reali limitazioni nel normale svolgimento delle proprie attività. L 86 dichiara che non ha avuto giorni di limitazione della attività abituale negli ultimi 3 giorni. 8

9 Anno Sintomi di depressione Sintomi di depressione* donne uomini almeno 1 patologia cittadinanza straniera Risponde bene/molto bene alla domanda sul proprio stato di salute** Numero medio di giorni in cattiva salute per** motivi fisici motivi psicologici attività limitata Ha cercato aiuto da qualcuno** Figure a cui si è ricorso per sintomi di depressione nessuno medico/operatore sanitario famiglia * sintomi di depressione per una media di 15 giorni nel mese precedente l intervista, con poco interesse o piacere nel fare le cose o giù di morale, depresso/a o senza speranza ** calcolata sulle persone depresse - dato non disponibile 1 Persone con sintomi di depressione () PASSI Figure di riferimento per persone con sintomi di depressione PASSI Nessuno Medico/operatore sanitario famiglia Nell ULSS 16 il 2.4 delle persone intervistate riferisce di aver avuto, per una media di 15 giorni nel mese precedente l intervista, sintomi che potrebbero definire uno stato di depressione (scarso interesse o piacere nel fare le cose oppure essersi sentito giù di morale, depresso, senza speranza). Le donne, le persone con difficoltà economiche, le persone con bassa istruzione, in età più avanzata, con una diagnosi di patologia cronica, e la popolazione straniera (7.7 vs 2.3 popolazione italiana) sono le più colpite. Le persone depresse dell ULSS 16 ricorrono più frequentemente al medico o all operatore sanitario, rispetto la famiglia o altro. 9

10 Anno STILI DI VITA Attività fisica Livello di attività fisica attivo* parzialmente attivo** sedentario*** Riferisce che un medico/operatore sanitario ha consigliato al proprio assistito di fare dell attività fisica**** tra le persone con almeno una patologia cronica tra le persone in eccesso ponderale (sovrappeso/obesi) Sedentari che percepiscono sufficiente il proprio livello di attività fisica * lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (3 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di min per almeno 3 giorni) ** non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati *** non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero **** vengono escluse le persone che non sono state dal medico negli ultimi 12 mesi - dato non disponibile Sedentari PASSI Consiglio di fare attività fisica da parte degli operatori sanitari PASSI E sedentario il 24.6 del campione, il 33.6 dichiara di svolgere attività fisica, il 41.7 la svolge solo parzialmente. Risulta ancora bassa l attenzione degli operatori sanitari al problema della scarsa attività fisica: meno di un intervistato su tre riferisce di aver ricevuto il consiglio dal medico o da un operatore sanitario di fare regolare attività fisica. Non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella effettivamente svolta: il 46.7 degli adulti parzialmente attivi ed il 15.7 delle persone sedentarie percepiscono, erroneamente, il proprio livello di attività fisica come sufficiente. Si rileva una percentuale di persone sedentarie inferiore rispetto alla media nazionale. 1

11 Anno Situazione nutrizionale ed abitudini alimentari Popolazione con eccesso ponderale sovrappeso obeso sovrappeso/obeso (BMI >25) Persone con eccesso ponderale: riferisce che un medico/operatore sanitario ha consigliato di perdere peso Riferisce che un medico/operatore sanitario ha consigliato di fare attività fisica sovrappeso obesi sovrappeso/obeso Almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno * solo tra chi è andato dal medico nell'ultimo anno; non so/non ricordo codificato come no - dato non disponibile Percentuale di persone in eccesso ponderale PASSI sovrappeso obeso Percentuale di persone in eccesso ponderale che hanno ricevuto il consiglio di perdere peso da un operatore sanitario PASSI Consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura PASSI

12 Anno Errata percezione del peso per sesso Persone in soprappeso/obese che considerano normale il loro peso; persone in sottopeso che pensano di pesare troppo ULSS 16 - PASSI Situazione nutrizionale della popolazione per sesso ULSS 16 - PASSI Obeso Sovrappeso Donne Uomini Sovrappeso Obeso Sottopeso 74 Sottopeso/Normopeso Uomini Donne Nell ULSS 16 il 25 del campione intervistato è in sovrappeso, mentre gli obesi sono il 1 (totale 35); gli uomini sono maggiormente in soprappeso (33.7) e obesi (11) rispetto alle donne rispettivamente (17 e 9), la fascia di età 5-69 anni (sovrappeso 32.9, obesi 17.9) rispetto le fasce più giovani (età 18-34: sovrappeso 11.6, obesi 2; età anni: sovrappeso 27, obesi 8). Le persone in soprappeso e obese spesso non si percepiscono tali: il 47 degli uomini ed il 29 delle donne in sovrappeso considerano normale il loro peso, così come il 7 degli uomini obesi ed il 2 delle donne obese. Dichiarano di seguire una dieta per perdere peso il 21.4 delle persone in sovrappeso/obese (donne 31, uomini 15) e di praticare un attività fisica il 73. Ancora bassa risulta essere l attenzione degli operatori sanitari al problema dell eccesso ponderale: il 57 delle persone in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto il consiglio di perdere peso ed il 39 quello di fare attività fisica. La percentuale di persone in soprappeso/obese è in linea con i dati regionali e nazionali. Il consumo di frutta e verdura risulta diffuso, anche se solo l 8 aderisce alle raccomandazioni internazionali consumandone cinque volte al giorno; quest ultima abitudine è scarsamente diffusa nelle persone tra i anni (6.6), più alta nella fascia d età 5-69 anni (1.3). 12

13 Anno Consumo di alcol Bevuto 1 unità di bevanda alcolica nell ultimo mese* Bevitori (prevalentemente) fuori pasto Bevitori binge** Consumo abituale elevato*** Bevitori a rischio**** Percentuale di bevitori a rischio che sono stati dal medico negli ultimi 12 mesi a cui un medico/operatore sanitario ha dato il consiglio di bere meno bevitori fuori pasto bevitori binge bevitori con consumo abituale elevato * una unità di bevanda alcolica equivale ad una lattina di birra o ad un bicchiere di vino o ad un bicchierino di liquore ** nell ultimo mese consumo almeno una volta in una sola occasione di 5 (uomini) e 4 (donne) o più unità alcoliche *** più di 2 unità alcoliche/gg per gli uomini e più di 1 unità alcoliche/gg per le donne **** bevitori fuori pasto e/o bevitori binge e/o consumo abituale elevato - dato non disponibile Percentuale di bevitori a rischio PASSI Percentuale di bevitori "binge" PASSI ULSS 16 Regione Italia ULSS 16 Regione Italia Nella ULSS 16 più di 2/3 della popolazione tra 18 e 69 anni consuma bevande alcoliche (68.5) ed il 22 ha abitudini di consumo considerate a rischio (complessivamente l 11 beve fuori pasto, l 11 è bevitore binge ed il 5 è forte bevitore), sono prevalentemente uomini (28 vs 16 donne), giovani (18-24 anni) e persone con alto livello di istruzione uomini. Sembrano esserci meno bevitori a rischio rispetto alla media regionale, percentuale però superiore alla media nazionale. L interesse dei sanitari al problema dell abuso di alcol è ancora insufficiente, solo il 9 dei consumatori considerati a maggior rischio riferisce di aver ricevuto il consiglio di ridurre il consumo di alcol (in particolare il 9.3 dei consumatori binge, il 4 di quelli fuori pasto ed il 21.8 di chi ne fa un consumo abituale elevato). 13

14 Anno Abitudine al fumo Abitudine al fumo fumatori* uomini donne ex fumatori** non fumatori*** Fumatori Fumatori: livello di istruzione basso nessun titolo/elementare scuola media inferiore Fumatori: livello di istruzione alto scuola media superiore laurea Fumatori: difficoltà economiche molte qualche nessuna Numero medio di sigarette 1 sigarette 13 sigarette Riferisce che un medico/operatore sanitario ha chiesto se fuma a coloro che sono stati dal medico negli ultimi 12 mesi ai fumatori Riferisce che un medico/operatore sanitario ha consigliato - ai fumatori attuali - di smettere Fumatori: ha tentato di smettere nell ultimo anno Ex fumatori che hanno smesso da soli Esito tentativo fallito in corso riuscito Rispetto del divieto di fumo al lavoro in ambienti chiusi: sempre o quasi sempre Rispetto del divieto di fumo nei luoghi pubblici: sempre o quasi sempre Rispetto del divieto di fumo in casa * più di 1 sigarette nella propria vita e attualmente fumano tutti i giorni o qualche giorno o hanno smesso da meno di sei mesi ** più di 1 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano da almeno 6 mesi *** meno di 1 sigarette nella propria vita e attualmente non fumano o non hanno mai fumato - dato non disponibile 14

15 Anno Abitudine al fumo di sigaretta per sesso ULSS 16: PASSI Abitudine al fumo di sigaretta per sesso PASSI Uomini Donne Uomini fumatori Donne fumatrici Fumatori Ex Fumatore Non Fumatore ULSS 16 Italia Frequenza percepita () del rispetto del divieto di fumo nei luoghi pubblici PASSI Frequenza percepita () del rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro PASSI Consiglio ai fumatori di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario PASSI Un operatore sanitario ha chiesto se fuma PASSI Nell ULSS 16 il 23 degli intervistati si dichiara fumatore ed il 24 ex fumatore. Fuma il 26 degli uomini ed il delle donne; fumano di più i giovani (18-24 anni: 27, anni: 23) rispetto ai meno giovani (21 fascia di età 5-69), le persone con bassa istruzione e le classi socioeconomiche con maggiori con difficoltà economiche. Tutti i fumatori hanno tentato di smettere di fumare da soli (1). Il 96 e il 97 dichiarano rispettivamente che nei luoghi di lavoro e nei luoghi pubblici, viene sempre o quasi sempre rispettato il divieto di fumo. Il 9 dichiara che nella propria abitazione si fuma (ovunque nel 2, in alcuni luoghi nel 7). La percentuale di fumatori della ULSS 16 è inferiore rispetto alla media regionale e nazionale. L interesse degli operatori sanitari nell informarsi sull abitudine al fumo e nel dare il consiglio di smettere di fumare è ancora insufficiente ma in linea con i dati nazionali e regionali, solo la metà dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere (5). 15

16 Anno L attenzione agli stili di vita da parte degli operatori sanitari L intervento breve sull assistito nel corso di occasioni opportune si è dimostrato efficace nell innescare e nell aiutare a mantenere comportamenti favorevoli alla salute. Gli operatori sanitari però non riservano la stessa attenzione ai diversi fattori di rischio: l alcol è spesso dimenticato e raramente i bevitori a rischio sono invitati a modificare il loro comportamento; più frequente ma ancora del tutto insufficiente sembra essere l interesse per la pratica dell attività fisica e per l abitudine al fumo. L invito a diminuire il peso corporeo è invece rivolto alla maggior parte delle persone in eccesso ponderale. Sembra invece venga riservata una buona attenzione alle persone ipertese ed ipercolesterolemiche. Attività fisica 31 Le persone a cui è stato raccomandato di svolgere attività fisica regolarmente 4 Le persone con almeno una patologia cronica a cui è stato raccomandato di svolgere attività fisica regolarmente Controllo del peso 59 le persone in sovrappeso a cui è stato raccomandato di perdere peso 74 le persone obese a cui è stato raccomandato di perdere peso 36 le persone in sovrappeso a cui è stato raccomandato di fare attività fisica 48 le persone obese a cui è stato raccomandato di fare attività fisica Alcol 9 I bevitori a rischio che hanno ricevuto il consiglio di bere meno Fumo 37 Le persone a cui è stato chiesto se fumano 5 i fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere Ipertensione 82 Gli ipertesi che hanno ricevuto il consiglio di diminuire il consumo di sale 81 Gli ipertesi che hanno ricevuto il consiglio di controllare/perdere peso 82 Gli ipertesi che hanno ricevuto il consiglio di svolgere attività fisica Ipercolesterolemia 89 Gli ipercolesterolemici che hanno ricevuto il consiglio di ridurre il consumo di carni e formaggi e di mangiare frutta e verdura (85) 85 Gli ipercolesterolemici che hanno ricevuto il consiglio di controllare/perdere peso 89 Gli ipercolesterolemici che hanno ricevuto il consiglio di svolgere attività fisica 16

17 Anno RISCHIO CARDIOVASCOLARE Punteggio del rischio cardiovascolare Persone a cui un medico ha calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare* Presenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare * * * su tutte le persone 35 anni, senza patologie CV. ** su tutta la popolazione di anni senza patologie CV. Fattori di rischio considerati: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, fumo, eccesso ponderale,scarso consumo di frutta e verdura. Persone cui un medico ha calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare PASSI L uso della carta del rischio o punteggio cardiovascolare è indicato come strumento di valutazione clinico - prognostica nelle persone con 35 anni di età o più. E uno strumento che il medico può utilizzare per stimare la probabilità, in termini assoluti, che il proprio paziente ha di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 1 anni successivi, conoscendo il valore di sei importanti fattori di rischio (diabete, abitudine al fumo, pressione arteriosa sistolica, colesterolemia, sesso ed età). Tale strumento è ancora poco utilizzato e solo il 6 degli intervistati senza patologie CV con età 35 anni ha dichiarato che un medico ha calcolato il punteggio del rischio cardiovascolare. La percentuale di persone intervistate di anni senza patologie CV ma con presenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, fumo, eccesso ponderale, scarso consumo di frutta e verdura) è risultata essere del 97, in linea con i dati regionali e nazionali. 17

18 Anno Ipertensione arteriosa Persone che riferiscono di essere ipertese Misurazione di P.A. negli ultimi 2 anni Persone con diagnosi riferita di ipertensione arteriosa () PASSI Persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi due anni () PASSI Si stima che sia iperteso più di un quinto della popolazione dell ULSS 16 intervistata (22) con prevalenza per le età più elevate. Il 7.6 degli ipertesi è in trattamento farmacologico. Al 6 non è mai stata misurata la pressione arteriosa. Rispettivamente l 82, 81, 82 delle persone ipertese dichiara di aver ricevuto il consiglio, da parte di un medico o di un operatore sanitario, di ridurre il sale, controllare/perdere peso, svolgere attività fisica regolare. Colesterolemia Persone che riferiscono di essere ipercolesterolemiche Misurazione del colesterolo almeno una volta Persone con ipercolesterolemia riferita () PASSI Colesterolo misurato almeno una volta () PASSI Circa un quinto della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia (25) con prevalenza per le età più elevate. Il 29 degli ipercolesterolemici dichiara di essere in trattamento farmacologico. Quasi una persona su cinque (19) dichiara di non aver mai misurato il colesterolo. Rispettivamente l 89, 85, 89, 85 degli ipercolesterolemici dichiara di aver ricevuto il consiglio di ridurre il consumo di carni e formaggi, controllare/perdere peso, svolgere attività fisica regolare, mangiare frutta e verdura. 18

19 Anno Diabete Persone che riferiscono una diagnosi di diabete Diabetici ipercolesterolemici ipertesi sedentari in sovrappeso obesi Diabetici che hanno ricevuto il consiglio di fare attività fisica di perdere peso di smettere di fumare dato non disponibile Persone diabetiche con colesterolo alto, ipertensione, sedentarie, in sovrappeso, obese PASSI Persone con diagnosi riferita di diabete PASSI colesterolo alto ipertesi sedentari in sovrappeso ULSS 16 Italia obesi Il 2.9 della popolazione adulta di anni riferisce una diagnosi di diabete. La prevalenza di diabetici cresce con l età, nella fascia d età 5-69 anni arriva al 6.4, è più frequente fra gli uomini (3.1), nella popolazione con difficoltà economiche (4), bassa istruzione (4), obesa (11.2) e fra i cittadini italiani (2.9) rispetto agli stranieri (.). Il diabete risulta essere associato ad altri fattori di rischio cardiovascolari, quali l ipertensione, l ipercolesterolemia, l eccesso ponderale, la sedentarietà che risultano essere molto più frequenti fra le persone con diabete rispetto agli altri. Circa la metà delle persone con diabete riferisce anche una diagnosi di ipertensione (48) o di ipercolesterolemia (48) (contro il 21.5 e il 25 osservati rispettivamente nella popolazione libera da diabete), il 75 risulta in eccesso ponderale (IMC 25) (vs. 34 dei non diabetici) e meno della metà di loro (42) sta seguendo una dieta per cercare di perdere peso; oltre il 4 risulta completamente sedentario (vs 24 nei non diabetici). L 83 dei diabetici riferisce di aver ricevuto il consiglio di perdere peso da parte di un medico o un operatore sanitario ed il 1 il consiglio di smettere di fumare, mentre solo il 51 riferisce di aver ricevuto il consiglio di fare attività fisica. Si rileva una maggiore percentuale di diabetici obesi nell ULSS 16 (4) rispetto alla media nazionale (31), gli altri dati sono in linea con i dati nazionali. I dati regionali non sono al momento disponibili. 19

20 Anno INTERVENTI DI PREVENZIONE Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero (donne anni) Effettuato un paptest/hpv preventivo negli ultimi 3 anni Donne che hanno aderito allo screening organizzato Donne che hanno fatto il test spontaneamente Donne che hanno ricevuto la lettera della ULSS Donne che hanno ricevuto il consiglio dell operatore sanitario Donne che hanno visto una campagna informativa dato non disponibile Percentuale di donne di anni che hanno effettuato il Pap test/hpv negli ultimi tre anni PASSI Percentuale di donne di anni che hanno aderito allo screening organizzato o hanno fatto il test spontaneamente PASSI screening organizzato test spontaneamente Nella ULSS 16 a partire dal 12 il paptest è stato sostituito da test hpv. Tuttavia il Pap test viene tutt ora eseguito come screening negli ambulatori privati. La percentuale delle donne che riferisce di aver effettuato un paptest/hpv a scopo preventivo negli ultimi 3 anni, come raccomandato dalle linee guida, è alta (9) e superiore alla media nazionale (79) ed in linea con quella regionale. Osservando le percentuali grezze, sembrerebbe che le donne che effettuano con regolarità il paptest/hpv preventivo siano soprattutto quelle della fascia di età anni e con un livello di istruzione elevato. Lo studio PASSI fornisce informazioni sulla copertura totale comprendendo, oltre le donne anni che hanno effettuato l esame all interno del programma regionale di screening, anche quelle che lo hanno effettuato fuori il programma di screening organizzato; rientrano nel programma di screening organizzato tutte quelle donne che hanno fatto una paptest/hpv negli ultimi tre anni senza pagare, mentre si parla di programma di prevenzione individuale nel caso in cui le donne abbiano effettuato il paptest/hpv negli ultimi tre anni, pagando il ticket o l intero costo dell esame. La quota di adesione spontanea (al di fuori dello screening organizzato) è rilevante (53 ULSS 16, 36 Regione Veneto, 37 Italia), mentre è bassa l adesione allo screening organizzato (37 ULSS 16, 53 Regione Veneto, 42 Italia), nonostante il 75 delle donne intervistate con 25 anni o più (escluse quelle che hanno subito un intervento chirurgico per asportazione dell utero) dichiari di avere ricevuto la lettera di invito della ULSS. Questi dati si basano sul ricordo e non corrispondono a quanto rilevato negli archivi della

21 Anno ULSS 16 che dimostrano di avere inviato l invito a tutte le donne delle coorti interessate nell arco dei 4 anni considerati (11-14). Il 74 ha riferito di essere stata consigliata da un operatore sanitario di effettuare con periodicità il paptest/hpv, il 75 ha riferito di aver visto o sentito una campagna informativa. Per raggiungere il maggior numero di donne è quindi necessario mettere in atto tutte le azioni di promozione previste: lettera di invito dell ASL, consiglio di un operatore sanitario e campagne informative (ancor più se associati come avviene all interno dei programmi di screening). Il 49 delle donne ha riferito di aver ricevuto i tre interventi di promozione del paptest/hpv considerati, il 31 due interventi di promozione, il 17 uno solo, il 3.5 riferisce di non aver ricevuto nessuno degli interventi di promozione considerati. Strumenti che la maggior parte delle donne giudica molto importanti per l esecuzione del paptest/hpv; tra le donne raggiunte da questi interventi la percentuale di effettuazione dell esame cresce significativamente. La non effettuazione dell esame pare associata ad una molteplicità di fattori: non corretta percezione del rischio, pigrizia, mancanza di tempo, paura del risultato dell esame. Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella (donne 5-69 anni) Effettuato una mammografia preventiva negli ultimi 2 anni Donne che hanno aderito allo screening organizzato Donne che hanno effettuato il test spontaneamente Donne che hanno ricevuto la lettera della ULSS Donne che hanno ricevuto il consiglio dell operatore sanitario 75. Donne che hanno visto una campagna informativa dato non disponibile Percentuale di donne che hanno effettuato la mammografia negli ultimi due anni (5-69 anni) PASSI Percentuale di donne di anni che hanno aderito allo screening organizzato od hanno fatto il test spontaneamente PASSI screening organizzato test spontaneamente L 87 delle donne tra i 5 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia preventiva in assenza di segni o sintomi negli ultimi 2 anni come raccomandato. Il 36 ha eseguito la mammografia fuori dal programma di screening, contro il regionale ed il 19 nazionale. L età media della prima mammografia nelle donne di 5-69 anni è di 41 anni, quindi prima dell età prevista dallo screening. Nella fascia pre-screening (4-49 anni), il 75.4 ha eseguito una mammografia almeno una volta nella vita. Questi dati dimostrano la tendenza ad anticipare spontaneamente l età dello screening, mantenendo la spontaneità anche quando viene acquisita l età per lo screening. Nella 21

22 Anno fascia di età 5-69 anni, il 75 dichiara di avere ricevuto almeno una volta una lettera di invito dalla ULSS, il 71 il consiglio da un medico/operatore sanitario, il 76 aver visto o sentito una campagna informativa. Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto (5-69 anni) Eseguito un test per la ricerca di sangue occulto a scopo preventivo, nei tempi raccomandati (entro 2 anni) Eseguito un test per la colonscopia a scopo preventivo, nei tempi raccomandati (entro 5 anni) Adesione allo screening (ricerca sangue occulto negli ultimi 2 anni o colonscopia negli ultimi 5 anni) Adesione allo screening organizzato (ricerca sangue occulto negli ultimi 2 anni o colonscopia negli ultimi 5 anni) Adesione allo screening spontaneo (ricerca sangue occulto negli ultimi 2 anni o colonscopia negli ultimi 5 anni Persone di 5-69 anni che hanno eseguito almeno una ricerca di Sangue occulto negli ultimi 2 anni () PASSI Persone di 5-69 anni che hanno eseguito almeno una Colonscopia negli ultimi 5 anni () PASSI Nel Veneto lo screening del tumore colon rettale è stato avviato con differenti modalità a partire dal 2. Nella ULSS 16, lo screening mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF) è stato avviato alla metà dell anno 9. Il 66 delle persone intervistate di età 5-69 anni riferisce di avere effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colon rettali (sangue occulto o colonscopia) nei tempi raccomandati. Il 6 dichiara di aver eseguito la ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni, in linea con il dato regionale, ed il 16 dichiara di avere eseguito la colonscopia negli ultimi 5 anni. 22

23 Anno Vaccinazione antinfluenzale Vaccinati anni Vaccinati anni con almeno patologia Vaccinati anni senza patologie croniche dato non disponibile Vaccinazione antinfluenzale 1-11/ 11-12/ 12-13/ in persone di anni PASSI Vaccinazione antinfluenzale in persone di 18 e 64 anni affette da almeno una malattia cronica PASSI Percentuale dei vaccinati (18-64enni) contro l influenza durante le ultime sei campagne vaccinali per anno di intervista nella ULSS 16 PASSI

24 Anno Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue complicanze è necessario raggiungere coperture vaccinali molto elevate. Le indicazioni emanate annualmente dal Ministero della Salute e le strategie adottate nel Veneto hanno permesso di raggiungere nella AULSS 16 il 6, il 56 ed il 52 degli ultrasessantacinquenni nelle campagne antiinfluenzali 12/13, 13/14, e 14/15 rispettivamente secondo i dati del Servizio Sanità Pubblica e Screening della Direzione per la Prevenzione Regionale. La percentuale di copertura vaccinale negli anziani pari al 52 è in diminuzione rispetto gli anni passati e notevolmente inferiore rispetto al 75 fissato dalla Regione Veneto. Durante la campagna antiinfluenzale tra le persone nella fascia d età anni con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell'influenza (diabete, tumore, malattie cardiovascolari), la copertura stimata risulta essere ancora insufficiente: si stima infatti con i dati PASSI che solo il 18 degli intervistati si sia vaccinato in questo sottogruppo a rischio. La copertura vaccinale antinfluenzale, specie nei gruppi a rischio, deve essere pertanto ancora migliorata. Si ritiene importante integrare l attuale strategia, che prevede il coinvolgimento dei medici di medicina generale, con programmi di offerta attiva ai gruppi target, in collaborazione con i medici specialisti ed altre istituzioni territoriali. Dai dati PASSI durante le ultime quattro campagne antinfluenzali 11-11/ 11-12/ 12-13/ in persone di anni, nella ULSS 16 sembra registrasi una simile adesione alla vaccinazione antinfluenzale per le persone della fascia d età 35-49anni (11) e della fascia d età 5-64 anni (13), per le donne (11), per le persone con alta istruzione (1). 24

25 Anno Vaccinazione antirosolia (donne anni) Donne vaccinate (18-49 anni) Donne (18-49 anni) suscettibili * Donne vaccinate (18-49 anni) per anno *donna suscettibile = non è stata vaccinata o non ha mai effettuato il rubeotest - dato non disponibile Vaccinazione antirosolia (donne anni) PASSI Suscettibili alla rosolia (donne anni) PASSI Vaccinazione antirosolia (donne anni) per anno di intervista ULSS 16: PASSI Il sistema Passi ha rilevato che il 61 delle donne di età compresa tra anni (il 61 di età anni, il 68 dei età anni, 58 di età anni) dichiara di essere stato vaccinato contro la rosolia, con una percentuale maggiore per le donne con elevata istruzione (63.3) rispetto alle donne con bassa istruzione (5.5). Il 32 dichiara di essere suscettibile (non è stato vaccinato o non ha mai fatto il rubeo test). Nell ultimo anno si nota un incremento delle donne che riferiscono di essere state vaccinate per la rosolia. Questi dati si basano sul ricordo e non corrispondono a quanto rilevato negli archivi vaccinali della ULSS 16 che dimostrano una copertura vaccinale maggiore in tutte le età. 25

26 Anno COMPORTAMENTI SICURI Sicurezza stradale Persone che utilizzano i vari dispositivi di sicurezza* casco sempre cintura anteriore sempre cintura posteriore sempre Uso inadeguato/non uso dispositivi di sicurezza sempre per i minori di -6 anni Campagne informative recepite sull uso dei dispositivi di sicurezza, nei minori di 14anni Guida sotto effetto dell alcol nell ora precedente** Persone che erano alla guida di auto/moto fermate dalle forze dell ordine negli ultimi 12 mesi Trasportato da un conducente sotto effetto dell alcol nell ora precedente*** Effettuato l etilotest**** * calcolata su tutta la popolazione, escluso chi non viaggia in moto o in automobile ** aver guidato entro un ora dall aver bevuto 2 unità di bevanda alcolica nell ultimo mese, calcolata sulla popolazione che dichiara di aver bevuto e guidato negli ultimi 3 gg. *** aver viaggiato come passeggeri di veicoli guidati da persona che ha consumato 2 o più unità alcoliche entro un ora prima di mettersi alla guida (su tutti quelli che hanno viaggiato come passeggeri negli ultimi 3 giorni) **** su chi ha riferito di essere stato fermato per un controllo dalle forze dell ordine Uso dei dispositivi di sicurezza PASSI Percentuale di persone che riferiscono di aver guidato sotto l effetto dell alcol PASSI cintura anteriore 3 37 cintura posteriore casco guida sotto effetto alcol nell'ora precedente L uso dei dispositivi di sicurezza risulta soddisfacente per l uso del casco ma non per le cinture di sicurezza: il 99.7 usa sempre il casco, il 92.7 delle persone intervistate dichiara di utilizzare con continuità la cintura anteriore, mentre la cintura di sicurezza sui sedili posteriori viene utilizzata solo dal 3 degli intervistati. Il 7 degli intervistati dichiara di aver guidato in stato di ebbrezza, dopo aver bevuto almeno due unità alcoliche nell ora precedente, nel mese precedente all intervista, i giovani sono risultati maggiormente a rischio per l associazione alcol-guida (9.9 di età anni, 1.6 di età anni, 6.1 di età anni, 6.5 di età 5-69 anni), mentre la percentuale è più elevata negli uomini (1.3) rispetto le donne (3.), e nelle persone con nessun titolo di studio (16.4). Il 7 dichiara di aver guidato dopo aver bevuto almeno due unità alcoliche nell ora precedente negli ultimi 3 giorni. 26

27 Anno Sicurezza domestica Consapevolezza del rischio di infortunio domestico Distribuzione della possibilità di subire infortuni domestici uomini donne anziani (> 64 anni) convivenza con ultra 64enni convivenza con bambini < 14 anni molte difficoltà economiche Persone ricorse al MMG, pronto soccorso od ospedale per aver subito un infortunio domestico Tecnici dato non disponibile Percentuale di persone ricorse al MMG,pronto soccorso, ospedale per infortunio domestico PASSI Nonostante la frequenza degli infortuni, la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico, nella nostra ULSS è molto bassa; il 96 degli intervistati, infatti, ritiene questo rischio basso o assente. La percezione del rischio è più elevata nelle donne (5.4) rispetto agli uomini (2.3), nelle classi più a rischio anziani (3.3) e nelle persone con molte difficoltà economiche (8.8). Tra le persone che dichiarano di avere ricevuto informazioni il 3.4 è ricorso al MMG, pronto soccorso, o all ospedale, per un infortunio domestico, in linea con il dato nazionale. 27

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