PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
|
|
- Bernarda Pisani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AVVIO DELL ATTIVITÀ DI VIGILANZA DELLO SPISAL DI VICENZA PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DELLA NORMATIVA SULL ALCOOL NEI LUOGHI DI LAVORO. (dott.ssa Gianna Tessadri SPISAL - AULSS n. 6) Lo SPISAL, per mandato storico, interviene su determinanti ambientali specifici di salute relativi alla sicurezza e all igiene del lavoro; gli ultimi Piani Regionali di Prevenzione prevedono lo sviluppo di nuove linee d azione relative anche ad altri determinanti che influenzano il benessere della popolazione lavorativa Venerdì 17 dicembre 2010 ore sala convegni ASCOM-CONFCOMMERCIO via L. Faccio, 38 VICENZA
2 PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO La promozione della salute nei luoghi di lavoro è il risultato dell impegno congiunto di datori di lavoro, lavoratori, referenti aziendali per la prevenzione (RSPP, RLS, MC), istituzioni, servizi sanitari e società tutta per accrescere il livello di salute e di benessere delle persone nei luoghi di lavoro
3 DETERMINANTI DI SALUTE Ambiente di lavoro
4 ALCOOL E LAVORO Il consumo di alcool costituisce uno dei principali rischi esterni aggiuntivi, al luogo di lavoro e legati alle abitudini di vita dei lavoratori, che può costituire causa o concausa di infortuni e malattie professionali. Per valutare e prevenire tali rischi è necessario indurre nei lavoratori un comportamento consapevole che si riflette anche sulla coscienza dei rischi lavorativi. Tutto ciò significa lavorare sugli stili di vita e sulla cultura dell organizzazione e della comunità.
5 INCIDENTI E TASSO ALCOLEMICO Il rischio di incidente cresce in maniera notevole all'aumento del tasso alcolemico. Fatto pari a 1 il rischio di quando si è sobri, cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5/l: in pratica l'incidente non è solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro. Ma anche con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/l il rischio è 11 volte superiore! (Performance e lavoro, V. Patussi, FI 2010) Dati ACI Italia
6 LIVELLI ALCOLEMICI ED INCIDENTI NON MORTALI: RISULTATI DI DUE STUDI PRESSO I SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO DEL VENETO A) Indagine dal novembre 2005 all ottobre 2007 su 430 soggetti: relazione positiva tra valori elevati di alcolemia e gravità dell incidente (il 79% erano incidenti stradali e i rimanenti suddivisi tra domestici e occupazionali) una frequenza di positività all alcool compresa tra 23-33% (Garzotti M. et al, 2009) B) Indagine nei primi sei mesi del 1995, con rilievo dell alcolemia sull aria espirata in 429 lavoratori infortunati: una piccola quota (range 1,4-2,3%) di soggetti con alcolemia elevata (> 80/mg/100 ml) una proporzione (36,8%) di soggetti con tracce di alcol nel sangue più alta di quelle riportate in letteratura, spiegabile con il dato culturale dell assunzione di bevande alcoliche e l importanza vinicola dell area geografica. (Patussi V. et al, 1998)
7 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO CONTESTO RIFERIMENTI NORMATIVI L. 125/2001 art.15 INTESA STATO-REGIONI D.Lgs 81/2008 e succ. mod. (art.41, comma 4 bis) Nota regionale 5 luglio 2010
8 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO CONTESTO I dati di letteratura stimano un coinvolgimento di comportamenti alterati dall assunzione di bevande alcoliche nel 5-15% degli infortuni sul lavoro; oltre alle normali funzioni di vigilanza nei luoghi di lavoro, i medici degli SPISAL sono individuati dalla norma sopra citata come possibili esecutori di determinazioni oggettive dei livelli di alcolemia nei lavoratori che svolgono le attività elencate nell allegato I dell intesa Stato-Regioni.
9 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO OBIETTIVI SPECIFICI 1. Verificare il rispetto della normativa in 30 aziende medio-grandi (con mensa) del territorio di competenza 2. Presentare il risultato dell indagine alle associazioni degli imprenditori, alle organizzazioni sindacali e ai medici competenti
10 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO AZIONI Controllo attività delle Aziende con mensa o cucina interna 1.verificare presenza di lavorazioni per le quali vige il divieto 2.verificare il rispetto della normativa con: sopralluoghi presso le aziende con mensa interna che rientrano nelle attività con divieto somministrazione di questionario a DDL-RSPP, RLS; MC (se presente) 3. elaborazione dei dati
11 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO MATERIALI DI LAVORO: lista mense aziendali (fornita dal SIAN) elenco attività lavorative nelle quali vige il divieto di somministrazione e assunzione di bevande alcoliche (allegato 1) questionario pieghevole l alcool non aiuta chi lavora
12 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO RISORSE UMANE 2 Assistenti Sanitarie 1-2 Medici 1 amministrativo 1 Statistica
13 PROGETTO: VERIFICA SULL APPLICAZIONE DEL PROVVEDIMENTO STATO-REGIONI DEL RELATIVO AL DIVIETO DI ASSUNZIONE E SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE SUL LAVORO RISORSE MATERIALI automobile etilometro materiale cartaceo TEMPI: ottobre- dicembre 2010 con eventuale prosecuzione nel 2011 in relazione ai risultati.
14 PIEGHEVOLE ALCOL per i LAVORATORI
15 QUESTIONARIO Verifica del rispetto di divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche a particolari categorie di lavoratori
16 QUESTIONARIO Verifica del rispetto di divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche a particolari categorie di lavoratori: PRIMI RISULTATI n. Aziende visitate 21 n. Aziende informate sulla norma 19 con valutazione alcol nel DVR 06 n. Aziende con informazione ai lavoratori 13 n. Aziende con consumo di alcolici in mensa 01 n.aziende con casi problematici per alcol 10 n. Aziende con presenza di alcolici in mensa 01 Nessuna azienda con presenza di cartellonistica di regolamentazione in mensa e/o nel locale bar/ristoro
Il PROGETTO ALCOL E LAVORO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: tra promozione di sani stili di vita e applicazione della normativa
CONVEGNO Il PROGETTO ALCOL E LAVORO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: tra promozione di sani stili di vita e applicazione della normativa RISULTATI DI UN INTERVENTO DI PREVENZIONE E CONTROLLO SUL CONSUMO DI
Dettaglidott. Pierantonio Zanon, AS Antonella Volpato, AS Roberta Pozzato
Primi risultati dell intervento dello SPISAL su stili di vita ed ambiente di lavoro: questionario su stupefacenti, alcool e fumo (nell ambito del Piano Strategico della Prevenzione 2013-2015) dott. Pierantonio
DettagliProgetto Regione Marche IL LAVORO ALLA GUIDA E L'ALCOL
IL LAVORO ALLA GUIDA E L'ALCOL Programma di sensibilizzazione, informazione e consulenza finalizzato all uso inadeguato di alcol diretto al personale di aziende Regioni coinvolte nel progetto Valle D Aosta
DettagliIl ruolo del Servizio PSAL nella prevenzione del rischio alcol correlato
Dipartimento di Prevenzione Medico Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Rezzato 20 settembre 2014 Il ruolo del Servizio PSAL nella prevenzione del rischio alcol correlato Dott.ssa
DettagliStatistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana
Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana Alcol e salute In Europa (OMS) terza causa di mortalità prematura, dopo
DettagliR e g i o n e L a z i o
R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: Promozione del rispetto del divieto di assunzione di bevande alcoliche
DettagliL alcol, il lavoro e la guida
L alcol, il lavoro e la guida Rischi e prevenzione L alcool è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, con una elevata capacità di indurre dipendenza L Organizzazione Internazionale per il Lavoro
DettagliAccertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza. dott.ssa Edi Casagrande Servizio aziendale medicina del lavoro - Sezione ispettorato medico
Accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza dott.ssa Edi Casagrande Servizio aziendale medicina del lavoro - Sezione ispettorato medico Alcol e lavoro Normativa L. 125, 30.03.2001 Legge quadro
DettagliALCOL E LUOGHI DI LAVORO
Confindustria Udine Seminario: Il rischio alcol sul luogo di lavoro ed in itinere PROGETTO ABS ALCOL E LUOGHI DI LAVORO Ing. G. Giacomini Cargnacco, 15.02.2017 Il progetto ALCOL E LUOGHI DI LAVORO nasce
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale
DettagliLA SICUREZZA PARTECIPATA:
Convegno di studio e approfondimento RAPPORTO AiFOS 2018 LA SICUREZZA PARTECIPATA: LA COLLABORAZIONE TRA RLS, RSPP E MEDICO COMPETENTE Relatore: Rocco Vitale Presidente AiFOS, docente universitario di
DettagliALCOL: riferimenti normativi, orientamenti regionali, esperienze ed azioni dei SPSAL
Cosa può fare il Medico Competente per gestire i Lavoratori con stili di vita dannosi alla salute? ALCOL: riferimenti normativi, orientamenti regionali, esperienze ed azioni dei SPSAL Dr.ssa Loredana Guidi
DettagliDIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE NEI LUOGHI DI LAVORO (Legge 125/01- D.Lgs. 81/08)
DIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE NEI LUOGHI DI LAVORO (Legge 125/01- D.Lgs. 81/08) Nelle attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado è fatto divieto di assunzione
DettagliGUIDA STRESS LAVORO CORRELATO. dott.ssa Valentina Gozzi
GUIDA STRESS LAVORO CORRELATO dott.ssa Valentina Gozzi COSTI DELLO STRESS DA LAVORO 20 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO! Nell'Unione Europea, lo stress legato al lavoro è il secondo problema di salute più comune
DettagliSalute sicurezza ambiente: uno sguardo al futuro. Cairo M. tte organizzativo? Dott.ssa Denise Marenco, HR Sito di Cairo Montenotte (SV)
Salute sicurezza ambiente: uno sguardo al futuro Come aumentare il benessere organizzativo? Cairo M. tte 2009-2010 Dott.ssa Denise Marenco, HR Sito di Cairo Montenotte (SV) Una risposta: Attraverso un
DettagliINFORMATIVA USO SOSTANZE ALCOLICHE AI SENSI DEL D.Lgs.81/08 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI.
INFORMATIVA USO SOSTANZE ALCOLICHE AI SENSI DEL D.Lgs.81/08 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SANTA CROCE SULL ARNO..VIA PISACANE N.15 SANTA CROCE SULL ARNO (PI). SANTA CROCE S.A.
DettagliAlcol e lavoro: un indagine conoscitiva Benedetta Persechino
Alcol e lavoro: un indagine conoscitiva Benedetta Persechino Convegno Analisi dei rischi e degli infortuni lavorativi per lo sviluppo di strumenti ed azioni finalizzati al miglioramento delle condizioni
DettagliAlcol e Guida. Conferenza Nazionale sulle Tossicodipendenze Trieste Marzo 2009 VALENTINO PATUSSI
Alcol e Guida Conferenza Nazionale sulle Tossicodipendenze Trieste 12-14 Marzo 2009 VALENTINO PATUSSI INFORTUNISTICA STRADALE (DATI POLIZIA STRADALE-I CONFERENZA NAZIONALE SULL ALCOL) Nei primi 9 mesi
DettagliLombardia Statistiche Report
Lombardia Statistiche Report N 4 / 2017 8 maggio 2017 Il consumo di alcool in Italia e in Lombardia nel 2016 Secondo l indagine multiscopo sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana, in Lombardia coloro
DettagliValutazione e consapevolezza dei rischi
Valutazione e consapevolezza dei rischi Dr.ssa Cristina Peverelli XVIII GIORNATA della SICUREZZA sul LAVORO Unità Operativa Complessa - Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro sede territoriale di Como
DettagliLe politiche della Regione del Veneto in tema di promozione della salute negli ambienti di lavoro
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 24 MARZO 2017 Piazza Cittadella 12 Sala Convegni presso Confindustria Verona Le politiche della Regione del Veneto in tema di promozione della salute
DettagliPROGETTO IO LAVORO SOBRIO
PROGETTO IO LAVORO SOBRIO Regione Piemonte gruppo ASL Cuneo 2 Progetto avviato nell'anno 2006 - Ultimo anno di attività : 2009 Abstract Il progetto è stato finanziato nell'ambito del Bando Regionale HP
DettagliSorveglianza Sanitaria e Medico Competente
Sorveglianza Sanitaria e Medico Competente IL MEDICO COMPETENTE Art.2 comma 2 lettera h del D. Lgs. 81/08 in possesso Titolo di CORSO uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali (art.38) collabora
DettagliIl ruolo del medico del lavoro nella prevenzione e trattamento dei lavoratori con problemi alcol correlati
Il ruolo del medico del lavoro nella prevenzione e trattamento dei lavoratori con problemi alcol correlati Lo sviluppo delle sinergie tra servizi per la prevenzione ed il trattamento delle PPAC nei luoghi
DettagliLA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il percorso della progettazione
DIPARTIMENTO PATOLOGIA DELLE DIPENDENZE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il percorso della progettazione Novara Relatori 24 ottobre 2014 Dr.ssa VALLONE Maria Cristina - Dirigente Medico
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A4 Sorveglianza Sanitaria in collaborazione
DettagliCOPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE
DECRETO 30 luglio 2008. Disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione. IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
DettagliIL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE
Seminario di approfondimento per RLS FIOM CGIL Brescia, 28 novembre 2014 A cura del Servizio Ambiente e Sicurezza della FIOM-CGIL di Brescia LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI IL
DettagliSorveglianza e prevenzione dell obesità. Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro
Sorveglianza e prevenzione dell obesità Il gruppo di lavoro regionale n.6 Promozione della salute nei luoghi di lavoro Sandro Palese Regione Piemonte - Direzione Sanità Grugliasco, 15 novembre 2007 Progettare
Dettaglilegge alcol guida 83FCCAFA4343F728E1A6A969A20E0C44 Legge Alcol Guida 1 / 6
Legge Alcol Guida 1 / 6 2 / 6 3 / 6 Legge Alcol Guida Sei in Home / L'ACI / Sicurezza stradale / Alcool e guida / Cosa dice la legge. Cosa dice la legge. La normativa attuale italiana stabilisce come valore
DettagliLISTE DI CONTROLLO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE LISTE DI CONTROLLO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2015 2018 Estratto lista di controllo valutazione specifica del rischio infortunio stradale in
DettagliI programmi regionali per la prevenzione del rischio. il coinvolgimento del RLS. Liviano Vianello. SPISAL AULSS 7 Pedemontana
I programmi regionali per la prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e per il coinvolgimento del RLS Liviano Vianello SPISAL AULSS 7 Pedemontana Programma Regionale per l Ergonomia Occupazionale
DettagliCHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Via Padova, 11-25125 BRESCIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Corso Matteotti, 21 25122 BRESCIA CHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DettagliEffetti dell alcol sulla guida
Effetti dell alcol sulla guida Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le principali cause di incidenti stradali che provocano decessi sono: 1. l eccesso di velocità; 2. il mancato utilizzo
DettagliMOBBING & DISCRIMINAZIONI. Castelfranco Veneto 18 febbraio Dr.ssa Emanuela. Guarise.
www.ulss.tv.it MOBBING & DISCRIMINAZIONI Castelfranco Veneto 18 febbraio 2016 Guarise Dr.ssa Emanuela Legge Regionale n. 8 del 22 gennaio 2010 Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della
DettagliRELAZIONE DIVIETO DI ASSUNZIONE DI BEVANDE ALCOLICHE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LUCILIO Con Sezione ad Indirizzo Musicale VIALE TRIESTE 81037 SESSA AURUNCA (CE) - DISTR. N 19 TEL. 0823/937127 FAX 0823/681856 E-Mail ceic8az004@istruzione.it Cod. Mecc. CEIC8AZ004
DettagliRiepilogo iniziativa CF_2178_I_2018
Riepilogo iniziativa CF_2178_I_2018 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono Med & Sport 2000 S.r.l. 079866014 Organismi di formazione, accreditati per lo svolgimento di attività
DettagliAzione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano
DettagliProf.ssa Dina Guglielmi Ordine delgli Psicologi Emila Romagna Bologna, 26 marzo 2011
Alma Mater Studiorum Università di Bologna Equipe di Psicologia del Lavoro (Facoltà di Psicologia e Dipartimento di Scienze dell Educazione) Sezione Medicina del Lavoro (Dipartimento di Medicina Interna,
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI
LISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI Ragione sociale della Ditta COMMITTENTE: sede legale: unità locale oggetto del sopralluogo: Attività svolta
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO «RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO» DOTT.SSA ANNA VENDITTI DOTT.SSA LAURA BARNABA Argomenti: Introduzione alla salute
DettagliVenezia, 22 Febbraio 2013
Venezia, 22 Febbraio 2013 Sicurezza - Rilievo civile e sociale non solo giuridico - Valore condiviso cultura Motivazione lavoratori - Ritorni economici: Continuità ciclo produttivo Immagine Un contesto
DettagliLA FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RLS IN PROVINCIA DI VERONA
LA FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RLS IN PROVINCIA DI VERONA Il quadro normativo e contenuti dell accordo organismo paritetico provinciale e spisal Percorso formativo RLS
DettagliIl ruolo del medico competente e il compito della sorveglianza sanitaria alla luce della nuova normativa italiana
Il ruolo del medico competente e il compito della sorveglianza sanitaria alla luce della nuova normativa italiana Lucia Isolani, SPSAL ASUR Marche ZT9, Macerata 1 Medico Competente e Normativa DPR 303/56
DettagliLezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA
Alternanza scuola lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. Salute e sicurezza
DettagliCompiti del Ministero della salute nella prevenzione sui luoghi di lavoro e piano nazionale della prevenzione
Compiti del Ministero della salute nella prevenzione sui luoghi di lavoro e piano nazionale della prevenzione Dott.ssa Maria Giuseppina Lecce Ufficio 4 DGPREVENZIONE Ministero della Salute Piano nazionale
DettagliLA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO
LA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO Belluno, 7 aprile 2011 avv. Alberto Chinaglia Direzione Regionale Prevenzione Sistema istituzionale Sistema Istituzionale Art. 5,
DettagliSorveglianza sanitaria obbligatoria
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza
DettagliCorso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro Percorso di formazione per responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Ipotesi di sviluppo nel percorso di
DettagliRLS - D.Lgs.81/ ore Online
RLS - D.Lgs.81/08 32 ore Online Descrizione del corso Obbiettivi Il corso per RLS costituisce corso di base per lo svolgimento del ruolo di R.L.S. in applicazione all art. 37 del D.Lgs. 9 Aprile 2008,
DettagliValutazione e gestione del rischio legato all assunzione di alcol
Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni Testo Unico in materia di igiene e sicurezza nei luoghi
DettagliIl Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna (2019)
AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO PRESENTAZIONE P.R.P. 2015-2019 MEDICI COMPETENTI 14 Dicembre 2018 I luoghi di lavoro sono
DettagliINFO 31 Ultimo aggiornamento 03 luglio Breve guida divieto di assunzione «Alcol e Droghe»
INFO 31 Ultimo aggiornamento 03 luglio 2013 Breve guida divieto di assunzione «Alcol e Droghe» ALCOL INDICAZIONI GENERALI Le bevande alcoliche sono costituite per la maggior parte da acqua, etanolo (o
DettagliAlcol e Lavoro: risultati di una ricerca in ambito sanitario
CONVEGNO Il PROGETTO ALCOL E LAVORO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: tra promozione di sani stili di vita e applicazione della normativa Alcol e Lavoro: risultati di una ricerca in ambito sanitario Dott.ssa
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA TITOLO I CAPO TERZO SEZIONE V
Art.25 c.1 lett.c Obblighi del MC Tenuta delle cartelle sanitarie: per le aziende fino a 15 lavoratori la responsabilità è a carico del MC. Per le altre aziende il MC concorda con DdL il luogo di custodia:
DettagliL esperienza della Unità Sanitaria Territoriale Torino- Genova della Direzione Sanità R.F.I. in materia di idoneità nel comparto dei trasporti
L esperienza della Unità Sanitaria Territoriale Torino- Genova della Direzione Sanità R.F.I. in materia di idoneità nel comparto dei trasporti 08/05/2019 Direzione Sanità Unità Sanitaria Territoriale Torino-Genova
DettagliLa procedura per la rilevazione degli infortuni e quasi infortuni
UN PROGETTO PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEL SETTORE SOCIO SANITARIO La procedura per la rilevazione degli infortuni e quasi infortuni C. Esposito, B. Principe, G. Tamigio CONsulenza Tecnica Accertamento
DettagliPRINCIPALI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
PRINCIPALI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO Settore: Qualità e Sicurezza Circolarei n. 2/16 02 dicembre 2016 INDICE Introduzione Chi sono i destinatari della normativa Cosa è obbligatorio
DettagliInfortuni e malattie professionali nei lavoratori veneti
Infortuni e malattie professionali nei lavoratori veneti I Centri regionali che forniscono dati alla pianificazione dell attività negli ambienti di lavoro Dr.ssa Maria Lovison Direzione Regionale per la
DettagliIl ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze
Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Enti preposti al controllo: ASL Azienda USL (Unità funzionali
Dettagli1 INTRODUZIONE SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI PROTOCOLLO... 3
1 INTRODUZIONE... 2 2 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 3 5 PROTOCOLLO... 3 5.1 OGGETTO E FINALITA... 3 5.2 COMPITI DEL DATORE DI LAVORO... 3 5.3 COMPITI
DettagliTecnico della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro A.S.P.P. con posizione organizzativa ufficio S. P. P.
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome BENZI Nicoletta Luogo e Data di nascita Ivrea (TO) 29 Maggio 1962 Qualifica Incarico attuale Nome e indirizzo Datore di Lavoro Tecnico della Prevenzione
DettagliLe attività di prevenzione e di vigilanza Lo stato dell'arte del territorio
SEMINARIO DI STUDIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI BENESSERE ORGANIZZATIVO STILI DI VITA RESPONSABILITA' SOCIALE L e D'IMPRESA Ferrara 13 Dicembre 2017
Dettagli1 a PARTE SULLA CONOSCENZA DI BASE E GENERALE
Allegato 1 1 a PARTE SULLA CONOSCENZA DI BASE E GENERALE Modulo 1 Le direttive comunitarie, i principi costituzionali e civilistici. Cenni sull evoluzione storica della normativa (c.c., c.p., assicurazione
DettagliIDONEITÀ. Sanitaria. PDF created with pdffactory trial version
IDONEITÀ Sanitaria Dott. Giancarlo Bianucci Idoneità sanitaria alle mansioni specifiche, relativi adempimenti e prescrizioni. D.Lgs. n 81/2008, n TITOLO IV, Art.90 (Obblighi del committente o del responsabile
DettagliILLUSTRAZIONE DELLA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE. Marco Di Bella Servizio PSAL ATS Brianza
ILLUSTRAZIONE DELLA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE Marco Di Bella Servizio PSAL ATS Brianza NB: i numeri riportati nelle successive diapositive accanto alle risposte a), b), c) e d) per ognuna delle 14
DettagliAmbienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età Promuovere una vita lavorativa sostenibile Le Buone Pratiche
Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età Promuovere una vita lavorativa sostenibile Le Buone Pratiche La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l'azienda. Presentazione
DettagliPiano Mirato di Prevenzione ABBASSA L INDICE CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO DEGLI INDICI INFORTUNISTICI
DIPARTIMENTO DI IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro Piano Mirato di Prevenzione Processo Prevenzione e Sicurezza CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO
DettagliIl Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione
Pisa, Congresso. Il Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione Dott. Dino Rina Medico Competente Dal D.Lvo 626/94 al D.Lvo 81/08 Il T.U. definisce il medico competente
DettagliPROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO
PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Agostino ROFFIN Referente area Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Dipartimento
DettagliLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E DA STRESS OCCUPAZIONALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. 7 dicembre 2013
LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E DA STRESS OCCUPAZIONALE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 7 dicembre 2013 Via Giberti 11 - Sala Convegni Ordine dei Medici di Verona Aggiornamenti per i medici competenti
DettagliAlcol e guida. di Giuseppe Balducci
Alcol e guida di Giuseppe Balducci Alcol Etilico: formula e struttura L ALCOL ETILICO (ETANOLO) È UNA MOLECOLA ASSAI SEMPLICE ESSENDO COMPOSTA DI 2 SOLI ATOMI DI CARBONIO (C), 1 ATOMO DI OSSIGENO (O) E
DettagliCorso di formazione per Dirigenti
Presentazione Corso di formazione per Dirigenti PES MOD 4 Ed 2 del 19/06/13 Rev2 del 20/11/2014 Redatto da NV Perchè D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 - Art. 37, comma 7: I dirigenti e i preposti ricevono a
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO E FONTI STATISTICHE
SICUREZZA SUL LAVORO E FONTI STATISTICHE Luglio 2018 Roberta Vaia Dipartimento salute e sicurezza Cisl Lombardia Per inquadrare l argomento la salute normativa di riferimento concetto di rischio e danno
DettagliVisti: - la legge 30 marzo 2001 n. 125 Legge Quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati ; - il provvedimento del 16 marzo 2006 della
Visti: - la legge 30 marzo 2001 n. 125 Legge Quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati ; - il provvedimento del 16 marzo 2006 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni
DettagliDistribuzione degli Infortuni in Veneto 14% aziende > 30 dip. Edilizia 45 % Agricoltura. (in 5700 aziende, pari all 1,5%) 35 % Altro
TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO L Attività di prevenzione svolta dalle Ulss in Veneto e la pianificazione 2009 Dott. Luciano Marchiori DIREZIONE PREVENZIONE, Regione Veneto Venezia
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Presentazione del Servizio e finalità intervento di comparto SCALETTA INTERVENTI
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO H.A.C.C.P. SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ
SICUREZZA SUL LAVORO H.A.C.C.P. SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ www.effe-emme.com La EFFEMME ENGINEERING s.r.l., con sedi a Parma e Crotone, nasce dalla volontà dei suoi soci fondatori (un ingegnere,
DettagliREGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 11 Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 204-208 SCHEDA Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti MO 7 Prevenire infortuni e malattie professionali Obiettivi e codici
DettagliRuoli e contenuti professionali nella prevenzione e sicurezza sul lavoro
Ruoli e contenuti professionali nella prevenzione e sicurezza sul lavoro L. Dal Corso, N.A. De Carlo, G.B. Bartolucci Università di Padova R. Bizzotto, D. Magosso, L. Vianello Servizi Pubblici di Prevenzione
DettagliMaria Teresa Riccio Medico SPISAL - ULSS 1 Belluno Belluno 29 giugno 2016
INCONTRO INFORMATIVO L attività di prevenzione e vigilanza dei Servizi SPISAL Provinciali sul rischio SLC nel periodo 2012-2015: considerazioni e riflessioni. Maria Teresa Riccio Medico SPISAL - ULSS 1
DettagliANALISI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO
ANALISI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO Il fenomeno infortunistico occupazionale è misurato secondo indicatori che ne valutano frequenza e gravità, nonché le forme di accadimento e quindi le possibili cause.
DettagliPiano Regionale della Prevenzione
Piano Regionale della Prevenzione Obesità Recidive cardiovascolari Complicanze diabete Vaccinazioni Screening oncologici Incidenti stradali e domestici Infortuni sul lavoro 2005-2007 Dipartimento Salute
DettagliPIANI REGIONALI di PREVENZIONE (PRP)
PIANI REGIONALI di PREVENZIONE (PRP) 2010-2013 1 / 11 I problemi di salute oggi prevalenti nella popolazione necessitano lo sviluppo di vere e proprie politiche di prevenzione, che richiedono l apporto
DettagliDott.ssa Tina Panzone TdP Carmine Prisco Pistoia 13 Ottobre 2012
Dott.ssa Tina Panzone TdP Carmine Prisco Pistoia 13 Ottobre 2012 Sopralluogo quando? Inchiesta infortunio Inchiesta Malattia Professionale Denuncia/segnalazione di M.P. da parte di medici competenti, medici
DettagliDATI ANAGRAFICI DATI GENERALI
Referente da contattare: funzionario: AS Giulia Goi telefono: +39 0434369708 mail: giulia.goi@aas5.sanita.fvg.it via della Vecchia Ceramica, 1-33170 Pordenone (PN) - Italy C.F. e P.I. 01772890933 PEC:
DettagliCON LE BUONE SI OTTIENE TUTTO
CON LE BUONE SI OTTIENE TUTTO un protocollo operativo condiviso dalle parti al fine di dare applicazione alla normativa vigente su alcol e lavoro ASS n.1 Triestina, Medici Competenti^, AgeGas Trieste,
DettagliD. lgs. n. 81/2008 Sezione VII
D. lgs. n. 81/2008 Sezione VII CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Art. 47 RLS Art. 48 RLST Art. 49 RLS di sito produttivo Art. 50 Attribuzioni del RLS Art. 51 Organismi paritetici
DettagliAlcol, droga e giovani
Alcol, droga e giovani L impegno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per la prevenzione e il contrasto degli illeciti Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze Trieste 2009 Intervento del Primo
DettagliQuanto costa una malattia professionale ad un azienda?
Quanto costa una malattia professionale ad un azienda? In letteratura si trovano dei costi che oscillano tra i 10.000 e i 30.000 euro. I costi sono di due tipi: diretti e indiretti. 1. costi sostenuti
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA. (Edizione Dicembre 2007 pag. da 3 a 7)
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA (Edizione Dicembre 2007 pag. da 3 a 7) E INTEGRAZIONI (Edizione settembre 2012 pag. 8) PRODOTTE DALLO SPISAL DELL
DettagliI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro
DettagliCOORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA
COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA
DettagliSCHEDA GUIDA PER L INTERVISTA DI RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI IN
SCHEDA GUIDA PER L INTERVISTA DI RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI IN TEMA DI PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO CARATTERISTICHE DELL IMPRESA RAGIONE SOCIALE CODICE FISCALE/PARTITA IVA UBICAZIONE REGIONALE
DettagliSICURA LA NOTTE PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI
SICURA LA NOTTE Progetto di promozione della salute ( Bando della Regione Piemonte 2004-2005) Responsabile del progetto Dr.ssa Chiara Crosa Lenz Sul filone tematico PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI
DettagliI progetti di promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro a sostegno di imprese e lavoratori
Organismo Provinciale di Coordinamento per la Prevenzione e la Vigilanza sul Lavoro Ispettorato Territoriale del Lavoro BELLUNO Confederazione italiana agricoltori I progetti di promozione della cultura
DettagliGarantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio
Azienda Sanitaria Firenze L importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L approccio dell organo di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione
DettagliSicurezza in cattedra
Sicurezza in cattedra 2006-07 SPP strategia d intervento didattica SiC gestione sicurezza Integrazione all interno delle discipline tra contenuti nuovi e tradizionali tra discipline tra azione didattica
DettagliTutela della salute e sicurezza dei lavoratori
DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Corso di aggiornamento per RSPP ASPP RLS e Datori di lavoro autonominati RSPP LE INDAGINI PER INFORTUNI SUL LAVORO METODI
Dettagli