20/04/2015. Retrospettivi Caso-controllo. Prospettici Per Coorte
|
|
- Silvio Manzoni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 OSSERVAZIONALI DATI AGGREGATI DATI INDIVIDUALI ECOLOGICI TRASVERSALI ANALITICI CASO-CONTROLLO PER COORTE malattia Retrospettivi Caso-controllo studio malattia Prospettici Per Coorte Un gruppo di persone (coorte) senza malattia ma che siano diverse fra loro per esposizione ad un supposto fattore di rischio vengono seguite nel tempo per determinare le differenze nei tassi di comparsa della malattia in relazione all esposizione a quel fattore (studi prospettici) Una coorte è un gruppo di persone che vivono un esperienza comune nell arco di un tempo definito il periodo di follow-up varia in relazione alle caratteristiche del fenomeno da seguire Per la riuscita di uno studio per coorte è indispensabile valutare correttamente l esposizione al fattore di rischio: misurazioni ambientali intervista 1
2 Nello studio per coorte ci si chiede: vediamo se (e quanto) l incidenza di malattia negli esposti é maggiore rispetto alla popolazione non esposta Popolazione Direzione dell indagine PERSONE SANE TEMPO Esposti esposti Malati malati Malati 5 malati La coorte arruolata deve essere composta da soggetti con 1 o più caratteristiche in comune L associazione tra l esposizione ad un presunto fattore di rischio e malattia viene misurata mediante il calcolo del RISCHIO RELATIVO (RR) E+ E- M+ a c M- b d I(e) = I(ne) = a a + b c c + d RR = I(e) I(ne) OR>1 OR=1 OR<1 Il RR rappresenta una misura di associazione: ci informa sulla forza del legame esistente fra un fattore di rischio ed una malattia La probabilità di malattia é maggiore nel gruppo dei soggetti esposti rispetto ai soggetti non esposti al fattore di rischio Tanto più elevato é il valore di RR, tanto più forte è l associazione Assenza di associazione fattore di rischio-malattia L esposizione al fattore di rischio fa diminuire la probabilità di malattia, pertanto non si tratta di un fattore di rischio ma di un fattore protettivo Ma se dovessimo rispondere alla domanda: quanti casi di malattia sono attribuibili al fattore di rischio? CIOÈ quanti casi di malattia si eviterebbero se venisse eliminato il fattore di rischio nella popolazione? il RR non risulta adeguato MISURE DI IMPATTO SULLA POPOLAZIONE 2
3 Rischio Attribuibile agli esposti RA = I(e)-I(ne) quantità di rischio supplementare (eccesso di rischio) attribuibile al fattore di rischio considerato (è una incidenza) RA può essere espresso anche come percentuale Rischio Attribuibile di Popolazione RAP Le stesse misure possono essere estese a tutta la proporzione se nota la prevalenza del fattore di rischio Lo scopo di queste misure è quello di valutare l impatto di eventuali interventi preventivi in una popolazione (attraverso l eliminazione del fattore di rischio): se il fattore di rischio è raro, pur allontanandolo, i benefici sarebbero quantitativamente modesti Rischio Attribuibile di Popolazione RAP = RA x P P = prevalenza del fattore di rischio quantità di casi nell intera popolazione che non ammalerebbero se fosse rimosso il fattore di rischio considerato È stato condotto uno studio multicentrico per verificare se il tumore al fegato è maggiormente frequente in soggetti consumatori abituali di alcolici rispetto alla popolazione astemia. A tale proposito nel 2000 è stato reclutato un gruppo di persone tutte sane delle quali consumatori di alcolici. Al termine dei 10 anni di studio si sono ammalati un totale di persone, delle quali tra gli astemi e i restanti tra i bevitori. Calcolare il valore di RR e il RA e commentare i risultati Alcool + Alcool - fegato I alcol+ = = 0.05 = I alcol- = = 0,025 = fegato RR = 50 = 2,00 25 RA = = 25 Considerando che la coorte di soggetti reclutati appartiene alla popolazione italiana e che in Italia il 26,7% della popolazione beve alcolici quotidianamente, calcolare il Rischio Attribuibile di Popolazione (RAP) RA = 25 RAP = 25 x 26.7 % = 668/ Sapendo che la popolazione italiana (dati censimento 2011) è pari a milioni, calcolare il numero di italiani a rischio di tumore al fegato conseguente al consumo di alcool RAP Italia 668/ = X/ RAP Italia X = ( x 668)/ =
4 È stato condotto uno studio con l intento di verificare se il consumo alimentare di vegetali è un intervento protettivo nei confronti del tumore del colon. Per verificare tale ipotesi è stato reclutato un gruppo di soggetti sani e attraverso un questionario si è potuto appurare che soggetti consumavano giornalmente almeno 3 porzioni di frutta e verdura mentre i restanti riferivano di consumarli sono in rarissime occasioni. Lo studio si è protratto per 5 anni, durante i quali si sono ammalati di tumore al colon persone, delle quali non consumatori di frutta o verdura. Valutare i valori di RR e RA Illustrare le possibili conclusioni dello studio Verdura + Verdura - colon I verdura+ = = = colon I verdura- = = 0,233 = RR = 42 = 0, RA = = -191 Considerando che nella popolazione generale dalla quale è strato estratto il campione, risulta che il consumo di verdura è limitato al 10% della popolazione, calcolare il Rischio attribuibile di popolazione (RAP). Calcolare anche il RAP ipotizzando che dopo un intervento di educazione nutrizionale la percentuale di popolazione che consuma la verdura incrementi fino al %. RA = -191 RAP 10% = -191 x 10% = / RAP % = -191 x % = -11.4/ I risultati di studi epidemiologici di tipo ecologico hanno suggerito che l uso di un nuovo conservate alimentare (CA) potrebbe essere un fattore di rischio per l ulcera gastrica. Per verificare tale ipotesi è stata reclutata una popolazione costituita da 500 soggetti sani. Di questi, durante 2 anni di osservazione, 150 hanno sviluppato ulcera gastrica. Dalle informazioni ottenute attraverso un apposito questionario è emerso che: tra i soggetti con ulcera, 95 soggetti nei 2 anni appena trascorsi avevano consumato cibi nella cui etichetta era riportata la presenza di CA; tra i soggetti sani, erano 125 quelli che avevano consumato alimenti con presenza di CA. Calcolare una opportuna misura di associazione tra fattore di rischio e la malattia. 4
5 CA + Ulcera + 95 Ulcera Nel questionario veniva anche chiesto di indicare approssimativamente la quantità di alimenti con additivi consumati in una settimana e sono state ottenute le seguenti risposte: CA I CA+ = 95 = = 431 I CA- = 55 = 0, = RR = 431 = 2,20 RA = = 235 tra i soggetti che non si sono ammalati 100 hanno consumato ogni settimana almeno 2 volte cibi con CA e 25 hanno consumato tali cibi più di 3 volte a settimana; tra i soggetti con ulcera hanno consumato ogni settimana almeno 2 volte cibi con CA e 35 hanno consumato tali cibi più di 3 volte a settimana. Calcolare la stessa misura di associazione valutata nella prima parte dell esercizio considerando le 2 diverse categorie di esposizione al fattore di rischio; illustrare le possibili conclusioni dello studio. Ulcera + Ulcera - CA CA 2 volte/sett CA 3 volte/sett CA I CA- = 55 = 0, = I CA2 = = = I CA3 = 35 = = 583 RR CA2 = 375 = 1,91 RR CA3 = 583 = 2,97 RA CA2 = 375 = 179 RA CA3 = 583 = 387 5
La relazione causa-effetto
La relazione causa-effetto valutare il rischio in epidemiologia associazione statistica e rapporto causa-effetto gli studi analitici: generalità Misurare l incidenza di malattia in un gruppo di popolazione...
Dettagli16/04/2015. L epidemiologia osservazionale può essere classifica anche in base al tipo di dati che raccoglie. Studi osservazionali: studi analitici
Le inchieste epidemiologiche, a seconda della posizione assunta dal ricercatore nei confronti della realtà allo studio, possono essere distinte in osservazionali e sperimentali EPIDEMIOLOGIA Studi osservazionali:
DettagliMisure epidemiologiche di rischio. Rischio Relativo (RR)
Misure epidemiologiche di rischio Individuali (e di popolazione) Rischio Relativo (RR) Odds Ratio (OR) = Stima del rischio relativo Calcolo Incidenza: riepilogo Le persone sono tutte sane all inizio del
DettagliEpidemiologia descrittiva
Epidemiologia descrittiva Un evento morboso deve essere descritto in termini di Tempo Luogo Persona Epidemiologia descrittiva Variazioni temporali Tendenze a lungo termine Variazioni cicliche Regolari
DettagliMisure epidemiologiche di rischio!
Misure epidemiologiche di rischio! Individuali (e di popolazione) Rischio Relativo (RR) Odds Ratio (OR) = Stima del rischio relativo Calcolo Incidenza: riepilogo! Le persone sono tutte sane all inizio
DettagliMisure epidemiologiche di rischio!
Misure epidemiologiche di rischio! Individuali (e di popolazione) Rischio Relativo (RR) Odds Ratio (OR) = Stima del rischio relativo CONFRONTO TRA FREQUENZE DI MALATTIE 1! Negli studi epidemiologici si
DettagliDisegni di studio nella ricerca epidemiologica
Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici!
Classificazione degli studi epidemiologici! STUDI DESCRITTIVI - DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI - CASE REPORT/SERIES - DI PREVALENZA O TRASVERSALI STUDI ANALITICI O OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO
DettagliSTUDIO DI COORTE. Lezione 5. Obiettivi di uno studio di coorte:
Lezione 5 STUDIO DI COORTE Obiettivi di uno studio di coorte: Calcolare i tassi di incidenza di un fenomeno o di una malattia Calcolare il rischio relativo e attribuibile attraverso l analisi delle esposizioni
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici
Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI
DettagliObiettivi di uno studio trasversale o di prevalenza:
Lezione 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI CLINICHE SPERIMENTAZIONI SUL CAMPO SPERIMENTAZIONI
DettagliNicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44
Nicola Bartolomeo Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro Pag. 1 di 44 La ricerca scientifica svolge un ruolo determinante nell evoluzione di tutte le
DettagliGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI DI COORTE
GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI DI COORTE CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI
DettagliEpidemiologia analitica
Epidemiologia analitica DISEGNO DI UNO STUDIO TRASVERSALE (CROSS-SECTIONAL) TEMPO DIREZIONE DELL INDAGINE Popolazione Persone con una determinata esposizione Persone senza una determinata esposizione
DettagliFATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE
FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE Dr.ssa Federica Carfagnini Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche FATTORI DI RISCHIO Attività fisica
DettagliEPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA- EPIDEMIOLOGIA ANALITICA Prof. Silvano Monarca Modalità di applicazione del metodo epidemiologico EPIDEMIOLOGIA
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliValutazione del rischio
Valutazione del rischio La misura (o quantificazione) di una associazione rappresenta uno dei passaggi più importanti da compiere nell'indagine sulle cause delle malattie oppure nella valutazione degli
DettagliEPI OVERVIEW
EPI OVERVIEW ANNARITA.VESTRI@UNIROMA1.IT L EPIDEMIOLOGIA MODERNA EPIDEMIOLOGIA Studio della distribuzione e dei determinanti degli stati e degli eventi di pertinenza sanitaria in specifiche popolazioni
DettagliMetodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari
Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI
DettagliPARTE SECONDA CEM: EFFETTI BIOLOGICI E SANITARI
PARTE SECONDA CEM: EFFETTI BIOLOGICI E SANITARI Cap. 4: Epidemiologia (principi metodologici) Cap. 5: Rapporti e Convegni Internazionali: posizioni conservative (5A) e cautelative (5B) 1 CAPITOLO 4 EPIDEMIOLOGIA
DettagliGli studi di coorte COORTE RISULTATO. Stime del rischio INCIDENZA RAPPORTO TRA TASSI DIFFERENZA TRA TASSI
Gli studi di coorte detti anche studi di "incidenza o follow-up sono l'unico modello, fra i non sperimentali, che permette di ottenere informazioni precise e spesso definitive sul rapporto causa-effetto
DettagliMarika Vezzoli. Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale Università degli Studi di Brescia
Marika Vezzoli Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale Università degli Studi di Brescia Quando X e Y hanno 2 modalità (ovvero sono entrambe binarie) ci troviamo dinanzi al caso particolare
DettagliGli studi epidemiologici
ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE: Gli studi epidemiologici Età Sesso Razza Luogo di nascita Caratteristiche familiari Stato di nutrizione Rappresentazione cartografica della mortalità per
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliSTUDIO CASO-CONTROLLO
Lezione 4 STUDIO CASO-CONTROLLO Obiettivi di uno studio caso-controllo: Valutare il ruolo di uno o più fattori di rischio nella eziopatogenesi di una sola malattia, valutando la diversa esposizione al
DettagliIgiene nelle Scienze motorie
Il metodo epidemiologico consiste nel : Igiene nelle Scienze motorie Studi epidemiologici 1. Porre un ipotesi 2. Verificarla per mezzo di una ricerca specifica 3. Utilizzare le conclusioni per porre nuove
DettagliMISURE di FREQUENZA (CONTINUAZIONE) LA PREVALENZA. Quale è il CASO? Come viene definito?
Quale è il CASO? Come viene definito? MISURE di FREQUENZA (CONTINUAZIONE) Il caso (di ) di cui si sta valutando la frequenza deve essere definito in modo univoco perché i criteri usati per identificare
DettagliNozioni di demografia: piramidi dell età
Epidemiologia Studia lo stato di salute e di malattia della popolazione e dei relativi fattori di rischio (ambientali, comportamentali, genetici) che agiscono come determinanti nel continuum salute-malattia.
DettagliMisure di associazione (Misure della relazione di occorrenza)
Misure di associazione (Misure della relazione di occorrenza) Docente: Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Misure di associazione Esprimono il grado
DettagliEpidemiologia. disciplina che studia la distribuzione e le cause delle malattie nell uomo
Epidemiologia disciplina che studia la distribuzione e le cause delle malattie nell uomo Epidemiologia osservazionale: epidemiologia descrittiva : lo studio della frequenza e della distribuzione geografica
DettagliEPIDEMIOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, NEUROSCIENZE, MEDICINA SPERIMENTALE E FORENSE SEZIONE DI IGIENE EPIDEMIOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA CORSO DI IGIENE Prof.ssa Marisa
DettagliGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO
GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI
DettagliDisegno dello studio
Disegno dello studio Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università di Verona Osservazionale Epidemiologia Sperimentale Descrittiva Analitica Valutativa Epidemiologia Clinica
DettagliDisegno dello studio
Disegno dello studio Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università di Verona Osservazionale Epidemiologia Sperimentale Descrittiva Analitica Valutativa Epidemiologia Clinica
DettagliEPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA- EPIDEMIOLOGIA ANALITICA Prof. Silvano Monarca Modalità di applicazione del metodo epidemiologico EPIDEMIOLOGIA
DettagliCdL in INFERMIERISTICA DOMANDE RECENTEMENTE UTILIZZATE PER GLI ESAMI
CdL in INFERMIERISTICA DOMANDE RECENTEMENTE UTILIZZATE PER GLI ESAMI DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA (LEZIONE 3) 1) La tabella seguente riporta il numero delle dita delle due mani in un gruppo di falegnami
DettagliEPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA PUBBLICA- EPIDEMIOLOGIA ANALITICA Prof. Silvano Monarca Modalità di applicazione del metodo epidemiologico EPIDEMIOLOGIA
DettagliFumare fa male alla salute, ma quanto fa bene smettere? Alessandra Tavani
Fumare fa male alla salute, ma quanto fa bene smettere? Alessandra Tavani Dipartimento di Epidemiologia Scopo della epidemiologia Individuare i fattori di rischio delle malattie Ottenere stime quantitative
DettagliEpidemiologia e disegni di studio
Epidemiologia e disegni di studio L epidemiologia valuta le associazioni tra fattori di esposizione ed esiti di salute all interno di predefinite cornici logico-formali Esposizione X Malattia Y Tali cornici
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliLa sorveglianza PASSI per Guadagnare Salute I dati nella ASL Roma D. La sorveglianza PASSI
La sorveglianza PASSI per Guadagnare Salute I dati 2010-2013 nella ASL Roma D La sorveglianza PASSI a cura di Rosanna Trivellini e Domenico Follacchio P.A.S.S.I. (Progressi delle Aziende Sanitarie per
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliVia Cantore 20 - Brescia Il consumo di alimenti prodotti localmente quale via di contaminazione da PCB nella popolazione generale di Brescia
Direzione Sanitaria Servizio Epidemiologico Via Cantore 20 - Brescia Cattedra di Igiene Università di Brescia 13.3 Il consumo di alimenti prodotti localmente quale via di contaminazione da PCB nella popolazione
DettagliLe Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari
Le Misure di Associazione Esercizio 3 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Negli anni 20, sulla base di osservazioni
DettagliAlimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie
DettagliEpidemiologia. Vittorio Krogh S.C. Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCSS, Istituto Nazionale Tumori - Milano
Epidemiologia Nutrizionale Vittorio Krogh S.C. Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCSS, Istituto Nazionale Tumori - Milano "Strumenti di Sorveglianza Nutrizionale: luci ed ombre 28 Novembre 2014,
DettagliUN PROFILO DI SALUTE Dr. Antonio Fanolla Osservatorio Epidemiologico
GUADAGNARE SALUTE IN PROVINCIA DI BOLZANO UN PROFILO DI SALUTE Dr. Antonio Fanolla Osservatorio Epidemiologico GUADAGNARE SALUTE Promuovere stili di vita in grado di contrastare il peso delle malattie
DettagliLe sezione del questionario relativa alla corretta alimentazione viene qui riportata:
RISULTATI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULLE ABITUDINI di VITA DEGLI ASSISTITI E SULL ATTIVITA di PROMOZIONE DEGLI STILI di VITA da PARTE DEGLI OPERATORI SANITARI NELL ASL di BRESCIA 2 parte: ALIMENTAZIONE
DettagliDipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Definizione ed obiettivi dell epidemiologia. Classificazione degli studi epidemiologici. Metodologie e strumenti dell epidemiologia descrittiva. Misure di frequenza di malattia. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
DettagliLa Sorveglianza P.A.S.S.I. negli stili di vita: promozione di comportamenti alimentari salutari
GIORNATE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE CIBO E BENESSERE SIAN - DSM ASL ROMA D 13-14 settembre 2012 Biblioteca Elsa Morante Ostia Lido La Sorveglianza P.A.S.S.I. negli stili di vita: promozione di comportamenti
DettagliBruno FEDERICO Cattedra di Igiene
METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE Misure di effetto Anno Accademico 2009/2010 Bruno FEDERICO Cattedra di Igiene 1 Nesso di Causalità E ciò che mette in relazione le cause con gli effetti che esse
DettagliL epidemiologia nei secoli
Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. L epidemiologia nei secoli V sec. A.C.: Ippocrate osserva che alcune
DettagliRischio per categorie
SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Rischio per categorie 14/2/2005 Il rischio si può misurare Rischio in termini proporzionali o non proporzionali ossia come rapporto tra due
Dettagli11/03/2014. Esempio. Il P-esimo percentile di una variabile ordinata è quel valore sotto il quale si trova il P % delle osservazioni
Principali misure in epidemiologia Tassi Tassi di mortalità Curva di Lexis Piramidi delle età Tassi di incidenza e prevalenza Densità di incidenza Misure di posizione e di dispersione Media Mediana Moda
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliERRATA ALIMENTAZIONE: - sovrappeso/obesità e malattie non trasmissibili (NCD) - costi sanitari (75% connessi alle NCD) - 86% dei decessi - 77% degli a
ROMA 12 GIUGNO 2009 ALIMENTAZIONE E SALUTE ROBERTO COPPARONI MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ERRATA ALIMENTAZIONE:
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliI COMPORTAMENTI A RISCHIO
Consumo di Alcool I COMPORTAMENTI A RISCHIO Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie:
DettagliLombardia Statistiche Report
Lombardia Statistiche Report N 4 / 2017 8 maggio 2017 Il consumo di alcool in Italia e in Lombardia nel 2016 Secondo l indagine multiscopo sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana, in Lombardia coloro
DettagliRisultati dello studio PASSI 2006 (AUSL Modena, Regione Emilia- Romagna)
Studio PASSI 2006 Tabella riassuntiva Risultati dello studio PASSI 2006 (, Regione Emilia- Romagna) Descrizione del campione aziendale donne 49 51 età media 44 anni 44 anni 18-34 31 29 35-49 34 34 50-69
DettagliFREQUENZA DI MALATTIA IN UNA POPOLAZIONE
MISURE di FREQUENZA FREQUENZA DI MALATTIA IN UNA POPOLAZIONE la malattia come evento: frequenza di comparsa di nuovi casi >> misure di incidenza. la malattia come stato: frequenza dell essere malati >>
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari
Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante
DettagliL EPIDEMIOLOGIA MILITARE
L EPIDEMIOLOGIA MILITARE Cos'è l'epidemiologia e a cosa serve: la parola epidemiologia deriva dal greco e significa studio intorno alla popolazione. L'epidemiologia moderna nasce con John Snow nella seconda
DettagliIl disegno dello studio
Il disegno dello studio Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia o le correlazioni tra eventi, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni
DettagliEpidemiologia sperimentale: quali caratteristiche
Epidemiologia sperimentale: quali caratteristiche Sono studi assimilabili a quelli di coorte Il ricercatore DECIDE a priori l allocazione dell esposizione (ricercatore attivo ) Si conducono per valutare
DettagliConsumo di alcol CONSUMO DI ALCOL
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO CONSUMO DI ALCOL L alcol determina molteplici problemi sanitari e sociali: dalla sindrome feto-alcolica nei neonati agli incidenti stradali - prima causa di morte in età giovanile
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici
Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI
DettagliAlcol e rischio di cancro nella popolazione anziana italiana. Claudio Pelucchi IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Alcol e rischio di cancro nella popolazione anziana italiana Claudio Pelucchi IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Background (1) Il consumo di alcol è causa di tumori di cavo orale, faringe,
DettagliMetodologia epidemiologica Gli studi epidemiologici
Metodologia epidemiologica Gli studi epidemiologici STUDI EPIDEMIOLOGICI Perseguono finalità diverse e rispondono a diversi disegni di studio (uno di carattere orientativo, l altro di carattere specifico).
DettagliStudi caso-controllo
Studi caso-controllo Con gli studi di tipo descrittivo e trasversale si possono formulare ipotesi sulla presenza di fattori di rischio, ma non dimostrare la presenza reale di un nesso causale tra il fattore
DettagliCalcolo delle probabilità in ambito sanitario
Calcolo delle probabilità in ambito sanitario Prof. Lucio Torelli Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute Università degli Studi di Trieste Trieste, 20 gennaio 2017 che ci sta a fare
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno
Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 21-213 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Lo stato nutrizionale di una popolazione
DettagliDistribuzione del campione e della popolazione per classi di età Provincia Rimini - PASSI (n=1100)
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Igiene e Sanità Pubblica Rimini Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Profilo di salute e fattori di rischio comportamentali nelle donne adulte
DettagliIn alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI
In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime
DettagliNell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché
CONSUMO DI ALCOL Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, diabete
DettagliL alimentazione: dallo stato nutrizionale alla sicurezza alimentare
L alimentazione: dallo stato nutrizionale alla sicurezza alimentare dott. Fausto Fabbri Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda U.S.L. Rimini patologie cardiache ictus Una dieta equilibrata previene e
DettagliMisure di frequenza in epidemiologia. Rapporti Proporzioni Tassi
Misure di frequenza in epidemiologia Rapporti Proporzioni Tassi Cosa c è nel numeratore? Cosa c è nel denominatore? Rapporto Esempi E il quoziente di due numeri Il numeratore non è necessariamente incluso
DettagliEpidemiologia. Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione.
Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. Epidemiologia descrittiva comprende gli strumenti metodologici necessari
DettagliADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni
ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale
DettagliI dati della sorveglianza PASSI in Area Vasta Emilia Nord
I dati della sorveglianza PASSI in Area Vasta Emilia Nord Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi Dipartimento di Sanità Pubblica, Ausl di Modena Conferenza stampa di presentazione del rapporto
DettagliMisure di frequenza di malattia
Misure di frequenza di malattia la malattia come stato: prevalenza la malattia come evento: incidenza, incidenza cumulativa Docente: Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica,
DettagliCHI BEVE PIANO VA SANO E VA LONTANO
CHI BEVE PIANO VA SANO E VA LONTANO Consumo di alcol e salute in provincia di Treviso A cura di Valentina Gobbetto, Cinzia Piovesan, Mauro Ramigni Servizio Epidemiologia ULSS 2 Con la collaborazione di
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliCAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE
Attenzione dei sanitari e promozione alla salute CAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE Sintesi. L indagine ISTMO indaga l attenzione dei sanitari nei confronto dei fattori di rischio
DettagliFasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio
Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1
DettagliScelta del disegno dello studio
Scelta del disegno dello studio La scelta del disegno dipende da: 1) Tipo di domanda a cui vogliamo rispondere determinare il livello di malattia in una popolazione identificare cause di malattia o sottogruppi
DettagliProgressi delle Aziende Sanitarie per la Salute nel 2008
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute nel 2008 Paolo D Argenio, Gianluigi Ferrante, Valentina Minardi, Valentina Possenti per il Gruppo Tecnico PASSI Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
DettagliLa misura della frequenza di malattia nelle popolazioni. Popolazione e casi
La misura della frequenza di malattia nelle popolazioni Popolazione e casi 1) Tutti gli studi epidemiologici sono basati su una particolare popolazione ( popolazione sorgente o base dello studio) che viene
DettagliStato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
DettagliTutorato 1 - Statistica descrittiva
Tutorato 1 - Statistica descrittiva 1) Il numero di nascite di 10 centri ospedalieri è la seguente serie: 81 84 73 83 87 80 79 79 74 82 a) Calcolare: la moda, la mediana, la media, la varianza, la deviazione
DettagliTUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza
TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza 1) Nel corso della sperimentazione del farmaco si rilevò la frequenza cardiaca in 9 pazienti, prima e dopo il trattamento, riscontrando i valori
DettagliL obeso questo conosciuto: chi è, come si sente, come sta e come si comporta
L obeso questo conosciuto: chi è, come si sente, come sta e come si comporta Carla Bietta UOSD Epidemiologia Dipartimento di Prevenzione Azienda USL Umbria 1 carla.bietta@uslumbria1.it Introduzione La
DettagliINCONTRO PUBBLICO. GEOTERMIA e SALUTE Al via l indagine di popolazione. 24 Febbraio Saletta Comunale, Comune di Piancastagnaio
INCONTRO PUBBLICO GEOTERMIA e SALUTE Al via l indagine di popolazione 24 Febbraio 2017 16.00-18.30 Saletta Comunale, Comune di Piancastagnaio Osservatorio di epidemiologia Agenzia regionale di sanità della
DettagliLa misura del rischio Misurare la probabilità di malattia Rischi assoluti e rischi relativi
SCINZ MOTORI UNIVRSITA DI CASSINO Insegnamento di IGIN La misura del rischio Misurare la probabilità di malattia Rischi assoluti e rischi relativi IGIN Prof. Giovanni Capelli Cattedra di Igiene 80 SCINZ
DettagliMalattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO
Malattie trasmesse da alimenti Procedura ASL VCO Dott. Paolo Ferrari Torino 4.10.2012 Perchè sono nate? Nell ASL VCO la Pronta Disponibilità viene svolta in modo alternato da Medici SIAN e SISP. Una procedura
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
Dettagli