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1 RISULTATI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULLE ABITUDINI di VITA DEGLI ASSISTITI E SULL ATTIVITA di PROMOZIONE DEGLI STILI di VITA da PARTE DEGLI OPERATORI SANITARI NELL ASL di BRESCIA 2 parte: ALIMENTAZIONE Nel 2006, l ASL di Brescia, grazie alla collaborazione tra Dipartimento di Cure Primarie, Dipartimento di Prevenzione Medico e Servizio di Educazione alla Salute, ha avviato la prima fase di un indagine conoscitiva sulle abitudini di vita degli assistiti e sull attività di promozione di stili di vita sani da parte degli operatori sanitari; l indagine è stata replicata nel 2008 e nel Si è scelto di utilizzare un questionario anonimo da somministrare agli utenti degli ambulatori medici dell ASL di Brescia per il rinnovo/conseguimento della patente di guida e, solo per il 2010, agli utenti di alcune autoscuole private iscritte all ABA (Associazione Bresciana Autoscuole), ai genitori che accompagnavano i bambini agli ambulatori per vaccinazione pediatrica e agli utenti degli ambulatori medici per il rinnovo del porto d armi. In questo inserto vengono presentati i risultati relativi all alimentazione; l indagine completa è scaricabile dal sito web dell ASL di Brescia: Operatori > Medici delle Cure Primarie > Strumenti Professionali per Medici delle Cure Primarie > Stili di Vita e Prevenzione. Le sezione del questionario relativa alla corretta alimentazione viene qui riportata: 11a) Quanta verdura mangia? (una porzione equivale ad un pugno chiuso o ad un piatto piccolo) tutti i giorni; indicare numero di giornaliere: una porzione 2-3 volte a settimana raramente o mai 11b) Quanta frutta mangia? (una porzione equivale ad un pugno chiuso o ad un piatto piccolo) tutti i giorni; indicare il numero medio di giornaliere: una porzione 2-3 volte a settimana raramente o mai 12) Per quanto riguarda le Sue abitudini alimentari cosa le ha consigliato il suo medico? Non mi ha mai chiesto nulla delle mie abitudini alimentari Mi ha dato consigli generici riguardo le mie abitudini alimentari Mi ha consigliato in modo preciso sull alimentazione sana che dovrei adottare 13) Indichi se e quali altri operatori sanitari nell ultimo anno Le hanno consigliato personalmente di adottare un alimentazione sana? NESSUNO farmacista infermiere medico ospedaliero assist. sanitario ostetrica medico del lavoro medico sportivo altro Nel questionario utilizzato nel 2006 e nel 2008 non era presenta la domanda 11b), relativa al consumo di frutta. Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 1 di 8

2 Consumo di verdura La figura 1 mostra la distribuzione dei partecipanti all indagine 2010 in base alla frequenza con cui consumano verdura. Le pro sono sovrapponibili a quelle delle precedenti indagini. Tra chi assume verdura tutti i giorni il 25% ne assume una sola porzione, il 56% circa 2 e il restante 19% più di 2. Figura 1: Distribuzione in base al consumo di verdura (Indagine 2010) 6.2% 1.9% 68.4% 23.5% Tutti i giorni Una porzione 2-3 volte alla settimana Raramente o mai Non risponde 1 sola porzione circa 2 più di due % Le tabelle 1 e 2 mostrano il consumo di verdura nelle varie classi d età e nei due sessi: il consumo è inferiore nelle classi d età più giovani e nei maschi. In particolare la proporzione di maschi di 25 anni o meno che non consumano mai verdura o solo raramente è del 25%, rispetto al 10% delle femmine (dato non mostrato in tabella). Tabella 1: Consumo di verdura per classe d età (Indagine 2010) <25 anni anni Consumo di verdura (n=227) (n=675) anni (n=743) >=60 anni (n=382) Non risponde 0,4% (n=1) 0,4% (n=3) 2,6% (n=19) 4,2% (n=16) Raramente o mai 17,7% (n=40) 7,3% (n=49) 3,9% (n=29) 1,8% (n=7) Una porzione 2 o 3 volte alla settimana Tutti i giorni almeno una porzione Consumo medio giornaliero (tra coloro che consumano almeno una porzione al giorno) 33,0% (n=75) 28,0% (n=189) 20,6% (n=153) 15,4% (n=59) 48,9% (n=111) 64,3% (n=434) 72,9% (n=542) 78,5% (n=300) 1,9 1,9 2,0 2,0 Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 2 di 8

3 Tabella 2: Consumo di verdura per sesso (Indagine 2010) Consumo di verdura Maschi (n=894) Femmine (n=1.133) Non risponde 2,7% (n=24) 1,3% (n=15) Raramente o mai 7,8% (n=70) 4,8% (n=55) Una porzione 2 o 3 volte alla settimana 26,8% (n=240) 20,8% (n=236) Tutti i giorni almeno una porzione 62,6% (n=560) 73% (n=827) Consumo medio giornaliero (tra coloro che consumano almeno una porzione al giorno) 1,8 2,1 L analisi tramite regressione multipla mostra una correlazione statisticamente significativa tra il numero di di verdura consumate settimanalmente e il sesso femminile (2,8 in più alla settimana; p<0,0005), l età (0,08 in più per anno d età, p<0,0005), il titolo di studio (0,7 per livello di studio; p<0,0005) e l attività fisica più intensa (1,2 per livello di attività come descritto in seguito; p<0,0005). Non si rileva alcuna associazione con lo stato di fumatore e con l IMC. Consumo di frutta Il consumo di frutta è stato indagato solo nel 2010 (figura 2) e il campione è così suddiviso: 67,7% (n=1.372) ne assume tutti i giorni 23,0% (n=467) ne assume una porzione 2-3 volte a settimana 7,1% (n=144) non assume frutta o solo raramente Tra chi assume frutta tutti i giorni il 23% ne assume una sola porzione, il 48% circa 2 e il restante 30% più di 2. Figura 2: Prevalenza abitudine consumo di frutta (Indagine 2010) 7.1% 2.2% 67.7% 1 sola porzione 23.0% circa 2 Tutti i giorni Una porzione 2-3 volte alla settimana Raramente o mai Non risponde più di due % Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 3 di 8

4 Le tabelle 3 e 4 mostrano, così come per la verdura, un minor consumo da parte delle classi d età inferiori e dei maschi. Tabella 3: Consumo di frutta per classe d età (Indagine 2010) Consumo di frutta <25 anni (n=227) anni (n=675) Classi d età anni (n=743) >=60 anni (n=382) Non risponde 1,8% (n=4) 0,7% (n=5) 2,8% (n=21) 3,7% (n=14) Raramente o mai 15% (n=34) 8,3% (n=56) 6,2% (n=46) 2,1% (n=8) Una porzione 2 o 3 volte alla settimana Tutti i giorni almeno una porzione Consumo medio giornaliero (tra coloro che consumano almeno una porzione al giorno) 28,2% (n=64) 28% (n=189) 21,9% (n=163) 13,3% (n=51) 55,1% (n=125) 63% (n=425) 69% (n=513) 80,9% (n=309) 2,0 2,1 2,2 2,3 Tabella 4: Consumo di frutta per sesso (Indagine 2010) Maschi Consumo di frutta (n=894) Femmine (n=1.133) Non risponde 2,7% (n=24) 1,8% (n=20) Raramente o mai 7,4% (n=66) 6,9% (n=78) Una porzione 2 o 3 volte alla settimana 27,3% (n=244) 19,7% (n=223) Tutti i giorni almeno una porzione 62,6% (n=560) 71,7% (n=812) Consumo medio giornaliero (tra coloro che consumano almeno una porzione al giorno) 2,1 2,2 L analisi tramite regressione multipla mostra una correlazione statisticamente significativa tra di verdura consumate settimanalmente e sesso femminile (2,5 in più alla settimana; p<0,0005), età (0,09 in più per anno d età, p<0,0005), titolo di studio (0,5 per livello di studio; p<0,0005) e attività fisica più intensa (1,2 per livello di attività come descritto in seguito; p<0,0005). Non si rileva alcuna associazione con lo stato di fumatore e l IMC. Come atteso si è riscontrata una forte correlazione tra consumo di frutta e verdura (indice di correlazione=0,59; p<0.0005) L OMS consiglia un consumo minimo giornaliero di 400 grammi al giorno di frutta e verdura, corrispondente a circa 5 complessive: circa il 14% del campione partecipante all indagine del 2010 segue correttamente tale pratica (Figura 3). Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 4 di 8

5 Figura 3: Consumo quotidiano di di frutta e verdura (Indagine 2010) 42.0% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 17.0% % 14.0% 5 o più Come mostrato in figura 4 il 17,5% (IC 95% 16,4-18,6) degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto consigli precisi dal proprio MMG riguardo le abitudini alimentari da seguire, il 30,6% di aver ricevuto consigli generici e il 51,9% (1.658, IC95% 50,5-53,3) di non aver mai ricevuto consigli riguardanti l alimentazione da parte del proprio MMG. Le pro sono simili nelle tre fasi dell indagine (p=0,4, Tabella 5). Figura 4: Consigli forniti dal MMG riguardo il consumo di verdura Consigli generici; 30.6% Mai consigliato; 51.9% Consigli precisi; 17.5% Tabella 5: Azioni del MMG riguardo ai consigli sull alimentazione nei confronti degli assistiti AZIONE del MMG 1 indagine (Anno 2006) 2 indagine (Anno 2008) 3 indagine (Anno 2010) Totale Nessun consiglio 50,2% 51,9 53,4% 51,9% Consigli generici 31,6% 30,9% 29,5% 30,6% Consigli precisi 18,2% 17,2% 17,1% 17,5% Totale Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 5 di 8

6 Come si può notare dalla sottostante tabella 6 i consigli alimentari da parte del MMG sono stati dati maggiormente ai pazienti con IMC più elevato: il 33,3% dei soggetti obesi ha ricevuto consigli precisi a riguardo. Il trend era simile in tutte le fasi dell indagine. Tabella 6: Consigli alimentari forniti dal MMG in relazione all IMC dell assistito Magro Normopeso Soprappeso Obeso AZIONE del MMG (<18,5) (18,5-24,9) (25-29,9) (>=30) Totale Nessun consiglio 61,6% 56,7% 46,6% 31,5% 51,9% Consigli generici 29,5% 29,7% 31,4% 35,1% 30,6% Consigli precisi 8,9% 13,6% 22% 33,3% 17,4% Totale Assegnando un valore progressivo in base al tipo di consiglio alimentare fornito dal MMG: 0 = nessun consiglio 1 = consigli generici 2 = consigli precisi è stato possibile effettuare un analisi tramite regressione multipla che ha dimostrato l esistenza di una correlazione statisticamente significativa tra i consigli alimentari del MMG, l età, l IMC dell assistito (p<0,0005 per entrambi), il titolo di studio dell assistito (p=0,05) e il fatto che il paziente si sia recato recentemente dal MMG per una visita o un colloquio (p<0,0005). Non vi sono differenze tra le 3 fasi dello studio (p = 0,7). Il 22,5% (n=1.211) dell intero campione ha dichiarato di aver ricevuto consigli alimentari da operatori sanitari diversi dal proprio MMG. Confrontando le tre fasi si nota, nel 2010, una percentuale significativamente più alta rispetto agli anni precedenti (27%; p< 0,0001; figura 6). Figura 6: Consigli alimentari da parte di altri operatori sanitari nelle tre fasi dell indagine 80.0% 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 22% 18% 27% 10.0% 0.0% SI NO NON RISPONDE Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 6 di 8

7 Anche in questo caso è evidente la tendenza, da parte dei vari operatori sanitari, a consigliare soprattutto i soggetti con IMC più elevato (dal 17% dei soggetti magri fino al 36% dei soggetti obesi). Gli operatori sanitari (tabella 7) che più spesso sono stati menzionati per aver dato consigli alimentari sono i medici ospedalieri (8,3%) e i medici dello sport (3,4%), in aumento nel Tabella 7: Percentuale di soggetti che hanno ricevuto consigli alimentari da parte degli operatori sanitari nelle tre fasi dell indagine Operatori 1 fase: anno 2006 (n= 1.779) 2 fase: anno 2008 (n=1.713) 3 fase: anno 2010 (n=2.027) p Farmacista 2,9% (n=51) 3,3% (n=57) 4,5% (n=91) 0,02 Infermiere 1,1% (n=19) 0,7% (n=12) 1,3% (n=27) 0,17 Medico ospedaliero 6,3% (n=113) 3,2% (n=55) 8,3% (n=168) 0,00 Assistente Sanitario 2,0% (n=36) 1,5% (n=25) 2,1% (n=42) 0,32 Ostetrica 2,5% (n=44) 1,2% (n=20) 2,8% (n=56) 0,002 Medico del lavoro 1,9% (n=33) 1,8% (n=30) 2,5% (n=51) 0,20 Medico sportivo 1,8% (n=32) 1,7% (n=29) 3,4% (n=70) 0,00 Altri operatori 4,0% (n=71) 3,8% (n=66) 4,6% (n=93) 0,48 Totale operatori 22,4% (n=399) 17,2% (n=294) 29,5% (n=598) Complessivamente il 59% degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto dal MMG e/o da altro operatore sanitario consigli sull alimentazione. Il confronto con le indagini nazionali mostra, nel territorio dell ASL di Brescia, una maggior tendenza al consumo di frutta e di verdura. In particolare il 68% dei partecipanti all indagine del 2010 ha dichiarato di consumare giornalmente almeno una porzione di verdura, una percentuale molto più elevata rispetto a quella dell indagine ISTAT del 2008 (51%); va comunque fatto notare che la variabilità regionale dei dati Istat è molto elevata, con una media, nel Nord est, del 59%. La proporzione di coloro che consumano frutta tutti i giorni (67%) è invece in linea con i dati nazionali ISTAT. E importante osservare che la proporzione di coloro che consumano almeno 5 dosi al giorno di frutta e verdura nell ASL di Brescia è del 14%, più elevata rispetto alla media nazionale (9%), ma in linea con quanto riscontrato nel Nord Italia, come mostrato nella figura a lato. Nel triennio , a livello nazionale, si è notato un calo del consumo delle 5 al giorno: nel 2007 era del 10,3%, nel 2008 del 9,7% e nel 2009 del 9,1%. Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 7 di 8

8 Anche a Brescia, come nel resto del paese, lo stile alimentare femminile si caratterizza maggiormente, rispetto a quello maschile, per una dieta basata sul consumo giornaliero di frutta e verdura: il 73% delle donne ne consuma almeno una porzione/die, contro il 63% degli uomini. Preoccupante notare che ben 1/4 dei giovani consuma verdure raramente o mai e 1/5 non consuma frutta. Oltre ad età e sesso maschile anche il basso titolo di studio e la sedentarietà sono associati ad un minor consumo di verdura e frutta. Poco più della metà degli intervistati ha dichiarato di non aver mai ricevuto consigli sull alimentazione da parte del proprio MMG, mentre il 17% ha dichiarato di aver ricevuto dei consigli precisi riguardo l alimentazione. Considerando i consigli dati anche da altri operatori, il 59% ha ricevuto consigli sulla corretta alimentazione. Nel 2010 vi è stato un aumento della percentuale di coloro che hanno ricevuto consigli sull alimentazione (da circa il 20% al 27%). Bibliografia Preventing Chronic Diseases. A Vital Investment: WHO Global Report. Geneva: World Health Organization, pp 200. CHF ISBN WHO. The world health report reducing risks, promoting healthy life. Ginevra OMS PASSI: Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia ( Il fumo in Italia (DOXA 2008). OSSFAD Istituto Superiore di Sanità. Rapporto nazionale Passi 2009: abitudine al fumo ( ISTAT La vita quotidiana nel 2008 Indagine multiscopo annuale sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana Anno n Rapporto nazionale Passi 2009: attività fisica ( Rapporto nazionale Passi 2009: situazione nutrizionale ( Lo studio Passi: rilevazione e analisi dei carichi di lavoro e dei costi dello studio nell'azienda ULSS 22 di Bussolengo (VR) (Ben - Notiziario ISS - vol. 19, n. 9 - settembre 2006) Il "salto" del Passi da studio trasversale a sistema di sorveglianza di popolazione (Ben - Notiziario ISS - vol. 19, n. 9 - settembre 2006) Allegato al numero di Assistenza Primaria - marzo 2011 Pagina 8 di 8

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