Art. 115HD. Parapetto registrabile sottoveletta (Sistema di protezione bordi di classe "B" secondo UNI EN 13374/04). Certificato I.S.P.E.S.L.

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1 manuale d'uso Parapetto registrabile sottoveletta (Sistema di protezione bordi di classe "B" secondo UNI EN 13374/04). Certificato I.S.P.E.S.L. Rev. Set C.S.C. srl Sede Legale: Via Costituzione, Correggio (RE) Stabilimento di Rubiera: Via P. Nenni, Rubiera (RE) Italy Tel (r.a.) - Fax info@veroniedilizia.com

2 INDICE 1 IMPORTANZA DEL MANUALE CONDIZIONI DI GARANZIA CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE NORME DI RIFERIMENTO E CERTIFICAZIONE DATI DI IDENTIFICAZIONE MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO MOVIMENTAZIONE STOCCAGGIO MANUTENZIONE USO PREVISTO CONDIZIONI GENERALI DI IMPIEGO CARICHI TRASFERITI DAL MONTANTE AL MANUFATTO DI ANCORAGGIO (AGLI STATI LIMITE) ESEMPI DI APPLICAZIONE MONTAGGIO E SMONTAGGIO DEI COMPONENTI MONTAGGIO SMONTAGGIO DIMENSIONI DI INGOMBRO, PESI E MATERIALI COPIA CERTIFICAZIONE RILASCIATA DALL' I.S.P.E.S.L REGISTRAZIONI ISPEZIONI, MANUTENZIONI E/O RIPARAZIONI...29 NOTE:

3 Data e dettaglio di ispezione e/o di manutenzione e/o riparazione con relativo esito : 1 IMPORTANZA DEL MANUALE IMPORTANTE Il presente manuale è stato realizzato in riferimento alle disposizioni di legge, con lo scopo di fornire all utilizzatore una co no scen za ap pro pria ta dell attrezzatura e le in for ma zio ni per: - la corretta sensibilizzazione degli operatori alle problematiche della sicurezza; - l uso previsto dell attrezzatura; - la movimentazione, l installazione, l utilizzo e la manutenzione in condizioni di sicurezza; - la demolizione ed il suo smaltimento nel rispetto delle norme vigenti a tutela della salute dei lavoratori e dell ambiente. Si raccomanda pertanto di leggerlo con attenzione prima di utilizzare l attrezzatura, prestando particolare attenzione ai messaggi evidenziati. Il rispetto delle norme e delle raccomandazioni riportate nel manuale consentono un uso sicuro ed interventi appropriati. ATTENZIONE Il manuale costituisce parte integrante dell attrezzatura ed è quindi indispensabile conservarlo integro ed in luogo sicuro durante tutta la durata dell attrezzatura stessa. 2 CONDIZIONI DI GARANZIA IMPORTANTE Il costruttore garantisce l attrezzatura contro i difetti di fabbricazione o vizi di materiali difettosi per il periodo di legge. Il costruttore non risponde di eventuali danni diretti o indiretti a persone o cose conseguenti ad usi impropri dell attrezzatura o ad errata in stal la zio ne e comunque ad azioni non contemplate da questo manuale. La garanzia decade nei casi in cui l attrezzatura: - sia stata manomessa o modi cata; - sia stata utilizzata non correttamente; - sia stata utilizzata non rispettando i limiti indicati nel presente ma nua le e/o sia stata sottoposta ad eccessive sollecitazioni mec ca ni che; - non sia stata sottoposta alle necessarie manutenzioni o queste siano state ese gui te solo in parte e/o non cor ret ta men te; - abbia subito danni per in cu ria durante il tra spor to, l in stal la zio ne e l uti liz zo; - siano state inserite parti di ri cam bio non originali. Al ricevimento del l at trez zatura, il destinatario deve veri care che la stessa non presenti di fet ti, danni derivanti dal tra spor to e/o in com ple tez za della fornitura. Eventuali difetti, danni o in com ple tez za vanno im me dia ta men te se gna la ti al costruttore mediante co mu ni ca zio ne scritta e con tro rma ta dal vettore. 30 3

4 3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Il parapetto è costituito da: 1- Mensola sottoveletta formata da due piastre tassellabili (1/1) e da un tubolare orizzontale (1/2) di supporto e scorrimento montante. 2- Asta verticale composta da un montante (2/1) in tubolare su cui sono saldate due staffe sse (2/2) di supporto delle tavole di corrimano e parapetto, e con alla base un tubolare (2/3) per il ssaggio sul corrente orizzontale della mensola. Il ssaggio alla mensola, una volta scelta la corretta posizione, si effettua mediante vite a testa esagonale (1/3) e dado ad alette (1/4). 3- Due staffe mobili (3/1) inserite sul montante e ssate con viti a testa tonda con quadro sottotesta (3/2) e dadi di bloccaggio ad alette (3/3), costituiscono il supporto per tavole fermapiede e per un ulteriore corrente intermedio dove si renda necessario. Estensione orizzontale = 300 mm. 1/ /4 2/3 3/1 3/2 1/3 3/1 1/2 1/1 3/2 2/2 2/1 2/2 g.1 3/3 3/3 Data e dettaglio di ispezione e/o di manutenzione e/o riparazione con relativo esito : 4 NORME DI RIFERIMENTO E CERTIFICAZIONE - Decreto legislativo n 81 del 9 Aprile Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. - Norma UNI EN 13374/04. Sistemi temporanei di protezione dei bordi - speci ca di prodotto, metodi di prova. Il presente manuale contiene disposizioni per il parapetto conforme anche dimensionalmente a quello provato di cui al certi cato ISPESL: n DTS-XI/01/10/PPP del 16 Febbraio

5 5 DATI DI IDENTIFICAZIONE Su una delle staffe saldate al montante verticale ( g.2), è stampigliata la marcatura di con tras se gno contenente: - norma di riferimento; - classe prodotto; - anno di costruzione; - identi cazione costruttore. La marcatura tutela il costruttore da eventuali manomissioni e ga ran ti sce si cu rez za all utilizzatore. M A R C A T U R A g.2 6 MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO ATTENZIONE Tutto il personale che in qualche modo viene ad interagire con l at trez za tu ra deve rispettare rigorosamente le raccomandazioni di seguito de scrit te: - le operazioni di imballaggio, movimentazione, trasporto e disimballo, devono essere effettuate solo da per so na le quali cato, perfetto co no sci to re dell attrezzatura, facendo ri fe ri men to alle norme antinfortunistiche vigenti in materia; - i mezzi di movimentazione, sollevamento e trasporto, devono essere integri ed idonei ad eseguire in sicurezza le operazioni richieste, tenuto conto delle dimensioni, del peso, delle parti sporgenti, delle parti delicate e del baricentro dell attrezzatura; - evitare usi e manovre improprie, soprattutto evitare di compiere manovre al di fuori del proprio campo di competenza e re spon sa bi li tà; - usare sempre guanti da lavoro e scarpe antinfortunistiche; - non inserire mai le mani od altre parti del corpo sotto componenti sollevati; - non indossare anelli, orologi, bracciali o indumenti troppo ampi e penzolanti durante le operazioni di mon tag gio e smontaggio del l at trez za tu ra. 28 5

6 6.1 MOVIMENTAZIONE L attrezzo di norma viene spedito in confezioni multipezzi, im bal la to ed assicurato su pallets. La movimentazione dell imballo deve essere effettuata con carrello elevatore munito di forche in grado di sollevare e mo vi men ta re un peso almeno pari a quello dell imballo indicato sulla bolla di ac com - pa gna men to. Le operazioni di disimballaggio sono limitate alla eliminazione della plastica di protezione ed ai legacci utilizzati per assicurare gli attrezzi sul pallet. g.3 ATTENZIONE La plastica è un materiale inquinante, e come tale non deve essere né bruciata (provoca fumi tossici), né dispersa nell ambiente, ma smaltita secondo le leggi vigenti. Raccogliere ogni elemento di scarto in appositi contenitori, secondo le indicazioni per la raccolta differenziata dei ri uti. IMPORTANTE La movimentazione manuale di pezzi singoli sul cantiere, deve essere fatta rispettando le indicazioni di sicurezza sopra riportate. 6.2 STOCCAGGIO I parapetti devono essere stivati possibilmente in posizione tale da non essere sottoposti a forze che possano danneggiare i loro com po nen ti ed in modo da evitare il contatto di spigoli vivi sulle parti verniciate o trattate per non creare punti di potenziale inizio di corrosione. Devono essere conservati, quando non utilizzati, in ambiente asciutto ed op por tu na - men te ventilato e comunque non in presenza di acqua o di altri agenti contaminanti o corrosivi. 6 27

7 7 MANUTENZIONE Le operazioni di manutenzione e veri ca devono essere eseguite da personale autorizzato perfetto conoscitore dell attrezzatura e delle norme di sicurezza esistenti in materia. E consigliato veri care periodicamente lo stato di conservazione del l at trez za tu ra in dotazione, ingrassando le parti di movimento come viti e perni. Una buona conservazione delle parti super ciali dell attrezzo elimina possibili pericoli derivanti da indebolimenti dovuti alla corrosione. ATTENZIONE Il parapetto deve essere sottoposto ad ispezione annuale da parte di personale competente. Le manutenzioni straordinarie devono essere registrate in riferimento alle tipologie di intervento effettuato ed in base al suo esito. Nel caso il parapetto abbia subito arresto di caduta, deve essere immediatamente ritirato dal servizio e sottoposto al controllo di personale competente. Le attività di ispezione devono essere registrate su scheda, la quale deve essere a disposizione dell'utilizzatore. 8 USO PREVISTO Il parapetto è stato realizzato e certi cato per essere utilizzato come sostegno di protezioni provvisorie contro le cadute dall'alto durante attività di costruzione, riparazione e/o ristrutturazione, permettendo di lavorare su edi ci civili ed industriali in completa sicurezza. Esso è in grado di sostenere una persona che camminando si appoggi alla protezione, e/o arrestare una persona in caduta nella direzione della protezione anche per scivolamento da super cie inclinata. L'utilizzatore deve veri care l'ef cacia dell'ancoraggio con riferimento ai carichi trasferiti allo stesso e indicati dal presente manuale, in base alle effettive condizioni del manufatto al quale ci si ancora. g.4 ATTENZIONE L'uso non corretto del parapetto potrebbe causare pericolo di caduta o infortunio. 26 7

8 9 CONDIZIONI GENERALI DI IMPIEGO ( g.5). IMPORTANTE L utilizzo dei sistema di protezione di classe "B" richiede alcune condizioni di impiego come: - la pendenza della super cie di lavoro (piano di calpestio) non deve essere superiore a 30 gradi; - l'inclinazione del parapetto non deve scostarsi dalla verticale di oltre15 gradi; - la distanza tra la parte più alta della protezione e la super cie di lavoro (misurata sulla perpendicolare alla super cie) deve essere di almeno 1 metro; - lo spazio tra i parapetti deve essere colmato con tavole di corrimano, intermedi e fermapiede in legno di abe te o di altra essenza -classe minima C16- UNI EN 338, e/o altri pro li metallici in grado di resistere ai carichi richiesti dalla normativa (ved. UNI EN 13374). - le tavole o i pro li utilizzati devono essere integri sotto l aspet to della re si sten za e la loro lun ghez za minima deve essere su pe rio re di almeno 400 mm rispetto a due campate.(a+b ); - lo spazio in altezza tra i correnti (corrimano, intermedi e fermapiede) non deve essere superiore a 250 mm; - il bordo superiore del fermapiede deve essere almeno 150 mm sopra la super cie di lavoro; - lo spazio tra il piano di calpestio ed il bordo inferiore del fermapiede non deve essere superiore a 20 mm; g.5 A+B A B 200 corrimano intermedi fermapiede parapetto super cie di lavoro Max.15 - quando la velocità del vento supera i 30 m/sec e/o l'altezza della super cie di lavoro è maggiore di 20 metri dal suolo, le condizioni di carico ed il passo dei parapetti, indicati al paragrafo "10 carichi trasferiti dal montante...", dovranno essere opportunamente adeguati come indicato dalla UNI EN 13374/04 al punto "valutazione delle forze del vento"; - trattandosi di protezione provvisoria, il periodo di installazione, con controlli periodici dello stato degli elementi componenti il parapetto e dello stato del manufatto, è limitata all'utilizzo provvisionale (ved. UNI EN 13374/04). Max.30 min.1000 min.150 verticale Max.250 Max.250 Max.250 Max

9 10 CARICHI TRASFERITI DAL MONTANTE AL MANUFATTO DI ANCORAGGIO (ALLO STATO LIMITE). g.6 Fv i Fo i Fo e Condizioni di carico previste dalla UNI EN 13374/04 S.L.U. (Stato Limite Ultimo) S.L.A. (Stato Limite Accidentale) Fo i =Fo e (dan) Fv e (dan) Fv i (dan) Fv e Fo i -Fo e = forze orizzontali - Fv e -Fv i = forze verticali Distanza consigliata

10 verticale Tasselli di ssaggio 11 ESEMPI DI APPLICAZIONE 20 Max. g.7 Max.15 gradi Super cie di lavoro pendenza Max.30 gradi Tasselli di ssaggio Fissaggio con chiodi e/o viti Tavole ausiliarie (mettere in sicurezza, ssando con chiodi e/o viti) Super cie di lavoro pendenza Max.30 gradi Max. 20 Max.250 Max.250

11 12 MONTAGGIO E SMONTAGGIO DEI COMPONENTI ATTENZIONE g.8 - E compito dell utilizzatore ve ri - ca re che la struttura alla quale il sistema di protezione viene ancorato sia idoneo a sop por ta re i carichi tra sfe ri ti (ved. paragr. 10 pag.8). - Le tavole da usare per il corrimano, il corrente intermedio ed il fermapiede devono essere adeguate alle sollecitazioni previste dalla UNI EN /04. Per le prove di certificazione I.S.P.E.S.L., da noi effettuate con ottimi risultati, sono state usate tavole in legno di abete (classe minima C16-UNI EN 338) di 200x25 mm per corrimano e intermedi, e di 200x30 mm per il fermapiede. - Durante le fasi di montaggio e smontaggio, oltre ai rischi connessi alla movimentazione manuale dei carichi, all'uso delle attrezzature (trapano o strumenti di ssaggio manuali), può sussistere il pericolo di caduta nel vuoto. Pertanto è necessario l'utilizzo di altri sistemi di prevenzione e protezione, tipo funi anticaduta, piattaforme di lavoro o altri sistemi certi cati equivalenti. - Prima di ogni impiego, l utilizzatore deve veri care l assenza di corrosione, l assenza di danni ai materiali ed alle saldature, e l assenza di deformazioni o ammaccature di tutti i componenti. - Prima di ogni installazione, veri care la movimentazione delle parti mobili e l ef cacia dei dispositivi di blocco e sblocco. - Dopo ogni impiego, l utilizzatore deve veri care l assenza di cor ro sio ne e l assenza di danni (materiali e saldature) o am mac ca tu re dei suoi componenti. - Eliminare eventuali ristagni d acqua ed effettuare una ac cu ra ta pulizia di tutte le parti. Nel caso si rilevasse presenza di cor ro sio ne o deformazioni, gli attrezzi devono essere sostituiti e sottoposti al con trol lo di personale competente il cui parere scrit to abbinato alla rintracciabilità, saranno vin co lan ti al ne del riutilizzo. - I parapetti devono comunque essere sottoposti a ispezione annuale da parte di personale competente. - Nel caso i di spo si ti vi abbiano subito arresto di caduta, devono essere im me dia - ta men te ritirati dal ser vi zio e sot to po sti al con trol lo di per so na le com pe ten te

12 12.1 MONTAGGIO ( g.9-10) - Fissare la mensola (1) alla parte inferiore della veletta mediante 8 tasselli meccanici ad espansione M12 (2) adeguati alle caratteristiche del supporto (veletta) ed alle condizioni di carico richieste al paragr. 10 pag.8. NB.: La mensola deve essere posizionata in modo tale che al montaggio del montante (3) sulla mensola, la parte verticale sia il più possibile vicino alla veletta. - Pro ce de re al posizionamento di ul - te rio ri men so le nello stesso modo so pra indicato, ponendole ad una distanza consigliata di 1500 mm circa, a co per tu ra totale del bordo da proteggere. - Inserire la parte orizzontale dei montanti (3) all'interno del le mensole (1) e bloccare mediante le viti passanti a testa esagonale (4) ed i dadi ad alette (5) - in dotazione. - Montare una o due staffe mobili (6) (distanza massima tra le tavole = 250 mm), posizionandola/e in modo che la tavola fermapiede (7) risulti ad una distanza max. di 20 mm dal piano di lavoro, in caso contrario procedere a colmare la differenza con tavole au si lia rie (ved. anche paragr. "11 esempi di applicazione"). - Completare il montaggio del si ste - ma di pro te zio ne bordi (corrimano, correnti intermedi e fermapiede) inserendo, nelle apposite staffe dei parapetti, tavole di legno o altri pro li metallici in grado di resistere ai carichi richiesti dalla normativa ( ved.uni EN 13374) Max.250 Max Max. Min. 150 mm Super cie di lavoro pendenza Max.30 gradi g.9 corrimano correnti intermedi 7 fermapiede Tasselli di ssaggio 12 21

13 ATTENZIONE Le tavole o i pro li utilizzati de vo no essere integri sotto l aspet to della re si sten za e la loro lun ghez za minima deve essere su pe rio re di almeno 400 mm a due campate. (es.: = 3400) ( g.10). g Corrimano 1002 MAX. 250 Correnti intermedi Fermapiede Viti fermatavole (fornibili su richiesta) Fissare le tavole con almeno n 2 viti o chiodi per ogni staffa di sostegno SMONTAGGIO - Utilizzando una piat ta for ma di lavoro in sicurezza, o attrezzatura equi va len te cer ti ca - ta, dopo avere smontato le tavole di pro te zio ne (corrimano, in ter me di e fermapiede), togliere le viti e s lare i montanti quindi, dopo aver estratti i tasselli di ssaggio a parete, asportare le mensole. ATTENZIONE La sequenza delle operazioni di smontaggio del parapetto deve essere tale da mantenerlo il più possibile in opera, provvedendo prima allo smontaggio degli elementi orizzontali. Nello smontaggio delle protezioni occorre tenere sempre ben stretti i componenti per evitare che possano cadere con con se guen ze di pericolo

14 13 DIMENSIONI DI INGOMBRO,PESI E MATERIALI g Peso 11,3 kg circa misure in mm / /1 2/ D peso 5,1 kg circa 1/4 115H peso 6,2 kg circa 3/1 3/2 1/3 3/1 1/2 1/1 1/5 2/3 3/2 1/1 Piatto 120x4... Fe 360 B-FN 1/2 Tubo rettang. 60x40x4... Fe 360 B-FN 1/3 Vite a testa esagonale M8x55... / 1/4 Dado ad alette M8.../ 1/5 Tubo rettang. 50x50x4... Fe 360 B-FN 3/3 3/3 2/1 Tubo rettang. 60x30x2... Fe 360 B-FN 2/2 Staffa in piatto 30x4... Fe 360 B-FN 2/3 Tubo rettang. 50x30x3... Fe 360 B-FN 3/1 Staffa scorrevole composta... Fe 360 B-FN 3/2 Vite a testa tonda con quadro sottotesta M8x50... / 3/3 Dado ad alette M8.../ 14 19

15 COPIA CERTIFICAZIONE COMPOSTA DA RELAZIONE ED ALLEGATI RIPORTANTI GLI SCHEMI SPERIMENTALI. Foto delle prove statiche e dinamiche di conformità alla presenza di funzionari I.S.P.E.S.L

16 16 17

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