LIUC Competitività e sostenibilità a.c DOCENTE : Aurora Magni

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1 LIUC Competitività e sostenibilità a.c DOCENTE : Aurora Magni

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3 NATURALI MAN MADE (artificiale e sintetiche)

4 Totale fibre (migliaia di tonnellate) Cotone % Lana % Fibre artificiali % Fibre sintetiche % Totale Fibre man made % ,5 18, ,5 12, , ,1 0,7 17, ,7 9,7 4,7 17,8 22, ,4 2,4 5, , ,5 5,4 62,1 67.5

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6 Classificazione Fibre Naturali Animali da seritteri Vegetali da seme Minerali da amianto seta bisso da bulbo pilifero lana alpaca lama cammello cachemire mahair angora vigogna yack guanaco cashgora castoro lontra da frutto da libro da foglia cotone kapoc cocco lino canapa juta ramiè ibisco ortica ginestra sunn menequen maguay kenaf abaca sisal alfa rafia da lattice da laminati e trafilati da silicati amianto absesto oro argento alluminio vetro filato caucciù - gomma

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8 Il cotone è il rivestimento del seme che è piantato e coltivato negli stati del sud per rovinare il produttore e fare impazzire il compratore. La fibra varia in colore ed in peso e l uomo che può indovinare più da vicino la lunghezza della fibra è chiamato uomo del cotone dal pubblico, un matto dal coltivatore e un povero uomo d affari dai suoi creditori. Il prezzo del cotone è fissato a New York ed aumenta quando hai venduto e diminuisce quando hai comperato. Un compratore che lavorava per un gruppo di fabbriche fu mandato a New York per vedere il mercato del cotone e dopo alcuni giorni di riflessione telegrafò alla sua ditta questo risultato: alcuni pensano che salirà, alcuni pensano che scenderà, anch io. Qualsiasi cosa tu faccia sarà sbagliata. Agisci all istante. Il cotone è seminato in primavera, ipotecato in estate ed abbandonato nel campo in inverno. Ci sono altre definizioni, ma nessuna migliore di questa. Tratto da The Boston News Bureau 1920

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10 Caratteristiche fibra Assorbimento umidità (fino al 65% del suo peso senza gocciolare) Resistenza: buona, migliora con il bagnato Allungabilità: scarsa (fino al10%) Elasticità: scarsa Isolamento termico: migliorabile con il processo di garzatura Infiammabilità: elevata Lunghezza della fibra: filabile se superiore ai 16 mm Finezza: da 1 a 4 Dtex

11 La certificazione ICEA dei prodotti tessili biologici garantisce che i prodotti tessili biologici sono con fibre naturali (cotone, lino, canapa, seta, lana) da Agricoltura Biologica, senza l uso di pesticidi chimici di sintesi né di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) Nella manifattura dei prodotti tessili non sono state impiegati prodotti chimici cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione e pericolosi per l ambiente e tutte le sostanze provate o sospette di essere allergeniche sono stati rispettati i diritti sociali fondamentali Gli schemi di certificazione tessile sono sviluppati in accordo agli standard internazionali di riferimento per la certificazione di prodotto (ISO/IEC Guide 65) e con l Autorizzazione rilasciata dal Global Standard GmbH per la certificazione GOTS e datextile Exchange per la certificazione Organic Exchange e Global Recycle Standard PE International, leader mondiale nella consulenza strategica nei temi della sostenibilità - basata su dati provenienti da produttori in India, Cina, Turchia, Tanzania e Stati Uniti, che da soli rappresentano il 97% della produzione mondiale di cotone biologico. Risultati: 46% riduzione delle emissioni di gas climalteranti 70% riduzione delle emissioni responsabili dell acidificazione 26% riduzione dell eutrofizzazione, ovvero dell eccessivo arricchimento di sostanze nutritive dell ecosistema 91% riduzione consumi di acqua destinata principalmente all irrigazione (esclusa l acqua piovana) 62% riduzione consumi di energia primaria.

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13 Da sempre gli uomini addomesticano le piante, cioè selezionano progressivamente quelle che hanno minori difese (ad esempio: pessimo sapore) e risultano meno tossiche per l alimentazione umana. Una volta identificato il vegetali più redditizio per l alimentazione le tipologie meno competitive venivano abbandonate (dagli anni 30 ad oggi -400 varietà di grano in Italia). Dopo la 2 Guerra mondiale: uso delle radiazioni nucleari ionizzanti per accelerare la frequenza delle mutazioni spontanee nel dna portarono alla creazione di migliaia di piante selezionate ancora oggi presenti nella nostra alimentazione. La rivoluzione verde. Messico, anni 50 Norman Bourlaug incrocia varietà di grano per aumentare resa produttiva e resistenza al fungo. In pochi anni la produzione cresce del 600%, poi si spostò in India. Obiettivo: combattere la fame nel mondo (Premio Nobel per la pace 1970). Punti di forza della rivoluzione verde: selezione delle sementi, disponibilità di efficaci fertilizzanti, meccanizzazione delle lavorazioni agricoli, uso di agrofarmaci (erbicidi, insetticidi, fungicidi, fertilizzanti). La rivoluzione verde ha ridotto di quasi 1/3 la percentuale delle persone che morivano di fame. Gli agrofarmaci hanno però contribuito a inquinare falde acquifere e atmosfera.

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15 Nel 1951 un campo di 2,3 ettari produceva cibo per circa 6 persone, oggi alla terra si chiede di produrre 5 volte di più, cioè per quasi 30 persone. Al mondo sono 800 milioni gli individui sottonutriti (sotto la soglia delle 2500 calorie al giorno). Negli anni 50 erano il 30% della popolazione.

16 Il core business prevalente per l industria chimica alimentare europea è la produzione di agrofarmaci, negli Usa si punta su semi OGM. Cotone e Mais Bt hanno evitato l impiego di tonn di insetticidi in 16 anni

17 Il 1^ pomodoro Ogm arriva nei negozi nel E stato modificato per deperire più lentamente ma il sapore è identico a quello convenzionale. Si scatena uno scontro pro-contro OGM che culmina in allarmismo di massa e in episodi quali il rifiuto di aiuti umanitari da parte di alcuni paesi africani in stato di carestia a seguito di una prolungata siccità (Zambia 2002) Può l OGM combattere la fame nel mondo? Può contribuirvi ma: Le aziende che producono semi OGM sono imprese di business non filantropiche, L uso di OGM necessità di competenze, tecnologie, sistemi di irrigazione avanzati

18 SALUTE LA VARIETÀ TRANSGENICA MON810 NUOCE ALLA SALUTE IL MAIS CHE FA PAURA Le inquientanti conclusioni di una ricerca dell Inran sui cereali Ogm: possono alterare il sistema immunitario. Ha un nome che ai più non dice nulla: Mon810. Una strana sigla attribuita dalla multinazionale Monsanto a una varietà di mais Ogm (Organismo geneticamente modificato) che finisce regolarmente sulle nostre tavole sotto forma di bistecche o direttamente in alcuni cibi. Ora il ministero delle Politiche agricole ha reso noto che può essere pericoloso per la nostra salute. Meglio tardi che mai, dato che le ricerche all estero avevano già indotto sei Paesi europei a vietare il mais creato nei laboratori della Monsanto. Il Mon810, un "mostro" vegetale ottenuto inserendo nel Dna il gene cry1ab, estratto dal Bacillus thuringiensis subsp, è così finito sotto accusa. Questa sorta di incrocio tra un microbo e un cereale è stato inventato con lo scopo di ottenere una varietà di mais resistente alla piralide e alla sesamia, parassiti che distruggono la pianta. Grazie alla mutazione transgenica, il mais diventa tossico per gli insetti. Ora la ricerca dell Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), finanziata dal ministero dell Agricoltura, ha scoperto che la tossina del mais Ogm fa male ai topi di laboratorio e forse agli umani. Variazioni del sistema immunitario sono state infatti riscontrate nei roditori nutriti con Mon810. Variazioni che possono provocare forti reazioni allergiche. Indagini, certo, ancora da approfondire, ma in base al principio di precauzione, il nostro Paese dovrebbe vietarne la commercializzazione. Fonte: Ne nacque una vicenda giudiziaria tra la testata e alcuni ricercatori che l accusavano di aver scritto affermazioni non sostenute dai fatti si è conclusa con l assoluzione dei ricercatori.

19 1953 scoperta del DNA da parte di James Watson, Francis Crick, Maurice Wilckins e Rosalind Franklin Anni 79 Werner Arber studiando le reazioni tra batteri e virsu batterici (batteriofagi) intuisce l esistenza di proteine in grado di tagliare e disattivare DNA estraneo quando il batterio viene attaccato. Un caso concreto: Bt (Bacillus thuringgiensis), utilizzato per mais e cotone Tagliando il dna di un batterio i ricercatori sono in grado di isolare un gene di codifica di una proteina che può trasformarsi in tossina per l apparato digerente di un determinato insetto ed ucciderlo. La preoccupazione che il mais così modificato potesse rappresentare un pericolo per i consumatori è argomento di discussioni politiche a livello internazionale e nazionali.

20 Si stima che per portare una pianta OGM dal laboratorio di ricerca al consumatore finale siano necessari dai 50 ai 100 milioni di euro. L impresa deve infatti sottoporre i prodotti a test, analisi dell impatto ambientale e della sicurezza alimentare con investimenti che solo le gradi aziende sono in grado di sopportare. Ne consegue la concentrazione di prodotti ogm nelle mani di pochi produttori globali

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23 Lago d Aral

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25 Dopo essere stati pulite da materiali prelevati durante la raccolta, le fibre di cotone vengono mischiate e distribuite su un nastro trasportatore formando una sorta di tappeto. Attraverso passaggi successivi le fibre sono pressate, orientate nella stessa direzione e parallilizzate formando un nastro che sarà stirato fino a formate un filo. Il filo può essere ritorto e unito ad altri fili per avere maggior resistenza

26 Altre fibre naturali vegetali

27 in Europa la canapa esisteva già nel V^ e IV^ secolo a.c mentre tra i popoli che si affacciavano sul Mediterraneo prosperava il lino. E una fibre ruvida e resistente adatta per fabbricare vele e corde ma usata anche nell abbigliamento e nella casa

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29 Lino Fibra cellulosica liberiana Isolamento termico: basso Assorbimento umidità: alto Resistenza: elavata Allungabilità: bassa (2%) Elasticità: bassa (si sgualcisce) Combustione: rapida

30 Filatura liniera Seminata a fine marzo/primi di aprile a luglio la pianta del lino ha già raggiunto un metro, un metro e venti centimetri di altezza Macerazione: le piante vengono lasciate sul terreno 3 settimane circa affinchè piogge e sole sviluppino il processo di decomposizione facilitando il distacco delle fibre dalla corteccia. In alternativa la macerazione può essere svolta immergendo le piante in acqua. (Ora vengono utilizzati trattamenti enzimatici) Liberate dai rivestimenti più legnosi le fibre sono ora pronte per essere essiccate e avviate alla stigliatura. E un azione combinata di battitura e scuotimento che anticamente veniva fatta a mano con bastoni e molta fatica, oggi con macchine dette turbine costitute da cilindri scanalati in cui passa la filaccia macerata. Di nuovo il lino è sottoposto a scuotimento e pettinatura per liberare la fibra da ogni materiale non filabile. La parte nobile viene poi raccolta e inviata alla filatura dove sarà trasformata in filo. I nastri delle fibre ottenute dopo la pettinatura vengono assottigliati progressivamente su stiratoi che in passaggi successivi li rendono sempre più sottili. In alcuni casi prima di essere stirate le fibre sono ancora immerse nell acqua calda per renderle più scorrevoli nelle fasi di lavorazione successive. I filati finalmente ottenuti saranno quindi ritorti (ruotati su se stessi per renderli più resistenti) e avvolti in rocche pronte per essere candeggiate o tinte oppure inviate direttamente alle tessiture

31 Fanno anch esse parte della tradizione agro tessile italiana, poi abbandonata. Recentemente alcuni istituti di ricerca e privati (Cnr Ibinet Firenze) hanno rilanciato almeno a livello sperimentale- la coltivazione di queste fibre ipotizzando la riorganizzazione di una filiera produttiva. Tra i vantaggi: lo sfruttamento di aree coltive altrimenti di difficile valorizzazione.

32 Altre fibre cellulosiche nome Parte utilizzabile della pianta caratteristiche Canapa Stelo Fibra liberiana molto resistente, simile al lino, usata per teli (vele, tappeti, arredo), cordame Juta stelo Fibre legnose e irregolari, simile al lino ma più grossolana, usata per imballaggi, rivestimenti pareti, pavimentazioni, edilizia Ramiè stelo Simile al lino ma meno pregiata, usata nell abbigliamento e in passamaneria Sisal foglia Molto resistente, usata per arredamento Capoc Peli dei semi Usato come materiale da imbottitura Ortica stelo Simile al lino, lucida, piacevole al tatto, usata per abbigliamento Cocco noce Fibra dura, usata per interni auto, tappeti Ginestra stelo Simile alla canapa

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34 Il baco a circa 30 gg dalla schiusa delle uova, dopo aver fatto 4 volte la muta è lungo circa 5 cm e inizia a trasformarsi in crisalide. L allevatore fornisce rami e foglie di gelso: La seta viene estrusa da un foro sul labbro inferiore. Il filamento lungo circa 3000 metri è prodotto in ca 3 gg. Nei successivi 14 gg il baco si trasforma in farfalla che rompe il bozzolo e vola via.

35 La sostanza base è la fibroina. La sericina è una sostanza gommosa che tiene uniti i filamenti di fibroina. Viene eliminata mediante lavaggio per rendere più morbida la fibra (sgommatura) I bozzoli vengono immersi in acqua calda o vapore per sopprimere le crisalidi ed ammorbidire il filamento. Per ottenere un filo ne servono da 7 a 10 che vengono filati su aspi La seta selvatica (tussah) è raccolta da alberi e cespugli, è rossiccia ed irregolare

36 Assorbimento umidità: può trattenere fino a 1/3 del suo peso in vapore d acqua senza dare la sensazione di bagnato Resistenza: alta Allungabilità: elevata Elasticità: elevata, non si stropiccia facilmente Sensibilità alle sostanze chimiche ( spray, sudore, profumi) elevata

37 Chasmere La capra delchasmere vive in Mongolia e sulle montagne dell Himalaya. Al momento della muta annuale i suoi peli più fini vengono spazzolati e liberati da quelli più grossolani (giarre)

38 Mohair Yak Alpaca Lama Vigogna Guanaco Cammello Angora

39 Dopo la tosa il vello viene classificato in base alla finezza, all arricciatura, alla lunghezza della fibra, al colore e al grado di pulizia e sottoposto alle fasi di sgrassaggio e lavaggio. Iniziano poi le fasi di filatura cardata (filati più grossolani) e pettinata (filati fini)

40 La lana sucida viene selezionata e lavata con acqua, sapone e soda, quindi asciugata e battuta. Le fibre sono mischiate per diversi tipi e colori e oliati per renderle filabili, quindi cardate per liberarle dalle ultime impurità e parallelizzarle. I nastri di fibre parallelizzate vengono stirati e accoppiati quindi sottoposti a pettinatura e stirati. Si ha così la formazione dello stoppino a cui con un nuovo processo di stiro viene data una torsione. Si procede per assottigliaemnti progressivi quindi alla torcitura e all avvolgimento.

41 Caratteristiche della fibra: Resistenza non eccezionale Allungabilità (specie da bagnata) Modellabilità Infeltrimento Ininfiammabilità Buona elasticità Idroscopia: assorbe fino a 1/3 del suo peso Morbidezza: a seconda della finezza della fibra Finezza/diametro: da 15 (merino) a 30 micron Lunghezza del fiocco: da 3,8 a 35 cm Arricciatura

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43 Luisa Spagnoli, Operaie intente alla spazzolatura dei conigli d angora

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