Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale. Answers for Infrastructure and cities.

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1 Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale Answers for Infrastructure and cities.

2 Parte 1 Parte 2 Disposizioni tecniche Pagina 5 Apparecchi per centralino Pagina 19 2 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

3 Parte 3 Parte 4 Configurazioni del centralino per tipologia di appartamento Pagina 25 Descrizione delle funzioni Pagina 37 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 3

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5 Disposizioni tecniche Parte 1

6 Parte 1 La nuova CEI 64-8 e la CEI 0-21 dettano un nuovo standard per gli impianti residenziali La norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua, sin dalla prima pubblicazione del 1984, rappresenta il documento base sul quale tutti i professionisti del mondo elettrico fondano il proprio lavoro. Nel giugno 2012 è stata pubblicata la Settima Edizione che recepisce, oltre a nuovi documenti di europei, anche le tre varianti precedentemente sviluppate, tra cui la V3 e in particolare l Allegato A che va a comporre la nuova Sezione 37 della parte 3 Caratteristiche generali. L introduzione di questo documento normativo vuole e deve essere uno stimolo per lo sviluppo di una nuova cultura nell ambito della realizzazione degli impianti elettrici residenziali. Oltre alle prescrizioni della Norma Impianti, dal 23 Dicembre 2012, occorre considerare un ulteriore documento: la nuova CEI 0-21 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica che va a formalizzare alcune importanti prescrizioni, mandatorie ai fini dell ottenimento della connessione alla rete. L Allegato A della CEI 64-8:V3 era stato pubblicato in data 2 Marzo 2011 ed è entrato a tutti gli effetti in vigore ai fini dei riferimenti amministrativi e legali (Dichiarazione di conformità come da Decreto Ministeriale DM 37/08) già dal 1 Settembre I primi mesi di applicazione pratica hanno consentito di rivederne alcune parti, rendendo così più semplice e armonica l applicazione delle prescrizioni ora contenute nella nuova Sezione 37 Ambienti residenziali Prestazioni dell impianto. 6 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

7 CEI 64-8 Sez. 37 Ambito di applicazione: i livelli Parte 1 La CEI 64-8 non è un imposizione di legge, ma uno standard tecnico. La legge 186 del 01 marzo 1968 impone la realizzazione degli impianti elettrici secondo la regola dell arte, riconoscendo allo stesso tempo alle normative CEI l automatica rispondenza. Seguire la CEI 64-8 risulta quindi sufficiente, ma non necessario, ai fini della conformità alla regola dell arte. Chiunque si appresti a realizzare un impianto elettrico può scegliere se seguire in modo completo ed esaustivo le prescrizioni della CEI 64-8, incluso quindi il capitolo 37 che a tutti gli effetti ne è parte integrante; oppure deve necessariamente omettere di citare la normativa sulla dichiarazione di conformità e farsi carico di dimostrare di aver realizzato l impianto secondo la regola dell arte. Eventuali formule di adesione parziale allo standard, anche se in accordo col committente, potrebbero facilmente degenerare in situazioni spiacevoli per l installatore. Ambito di applicazione: La Sezione 37 della CEI 64-8 va ad applicarsi a tutti i nuovi impianti elettrici di unità immobiliari a uso residenziale situate all interno dei condomini o poste entro unità abitative mono o plurifamiliari. Risultano inoltre inclusi nel campo di applicazione tutti i rifacimenti completi di impianti pre-esistenti se eseguiti a seguito di ristrutturazioni edili del bene immobiliare. Questo capitolo non è invece da prendere in considerazione nel caso in cui si debbano realizzare impianti in edifici pregevoli per arte e storia (soggetti al Decreto Legislativo 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell articolo 10 della Legge 6 Luglio 2002, N.37 ), o nelle parti comuni degli edifici residenziali. I requisiti minimi per la conformità alla CEI 64-8 sono legati, come vedremo in seguito, al raggiungimento del livello 1. I livelli: Premesso che il dimensionamento dell impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista, l installatore dell impianto e il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di quest ultimo e del livello qualitativo dell unità immobiliare, l Allegato fornisce le dotazioni minime con riferimento a tre diversi livelli prestazionali e di fruibilità: Livello 1 - Base: Livello minimo previsto da questa norma, al di sotto del quale non è consentito scendere. Livello 2 - Standard: Per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti Livello 3 - Domotico: Per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie e innovative (es.: domotica). I livelli prestazionali non risulteranno essere collegati né alle categorie catastali né alle classi di prestazione energetica degli immobili, ma concorreranno alla qualità dell unità immobiliare Impianto elettrico a livelli BASE STANDARD DOMOTICO Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 7

8 Parte 1 Dotazioni minime per le unità abitative Dotazione dispositivi di sezionamento e protezione per ogni unità abitativa Interruttore generale centralino Numero minimo dei circuiti (esclusi eventuali circuiti destinati all alimentazione di scaldacqua, caldaie, condizionatori, estrattori e anche circuiti di box, cantina e soffitte) Numero minimo di interruttori differenziali su cui suddividere i circuiti Superficie unità abitativa (A) A 50 m 2 50 m 2 < A 75 m 2 75 m 2 < A 125 m 2 A > 125 m 2 Protezione conro le sovratensioni (SPD) secondo CEI e CEI 64-8 Sezione 534 Dotazione lampade anti black-out per ogni unità abitativa Unità abitativa A 100 m 2 Unità abitativa A > 100 m 2 Dimensione Dotazioni prese e illuminazione per ambiente locale 8 m 2 < A 12 m 2 Per tutti i locali, a esclusione di quelli sotto elencati (per es.: soggiorno, studio,...) 12 m 2 < A 20 m 2 A > 20 m 2 8 m 2 < A 12 m 2 Camera da letto 12 m 2 < A 20 m 2 A > 20 m 2 Ingresso Angolo cottura (di cui su piano cottura) Locale cottura (di cui su piano cottura) Lavanderia (locale lavatrice) Locale da bagno o doccia con attacco lavatrice Locale da bagno o doccia senza attacco lavatrice Locale servizi (WC) 5 m 2 Corridoio > 5 m 2 Balcone e/o terrazzo 10 m 2 Ripostiglio 1 m 2 Cantina e/o soffitta Box auto Giardino 10 m 2 Dotazione prese telefono e/o dati per ogni unità abitativa Superficie unità abitativa Unità abitativa A 50 m 2 Unità abitativa 50 m 2 < A 100 m 2 Unità abitativa A > 100 m 2 Dotazioni apparecchiature ausiliarie per unità abitativa Campanello Citofono Videocitofono Dispositivo controllo carichi Allarme antintrusione Impianto domotico * Il valore indicato tra parentesi [ ] indica il numero di punti presa che possono essere spostati da un locale all altro purché non vari la somma totale, 8 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

9 Livello 1 Livello 2 Livello 3 BASE STANDARD DOMOTICO Parte SPD all arrivo linea se necessario per rendere tollerabile il rischio 1 (rischio di perdita di vite umane) Punti presa energia SPD all arrivo linea se necessario per rendere tollerabile il rischio 1 (rischio di perdita di vite umane) SPD nell impianto ai fini della protezione contro le sovratensioni impulsive, oltre a quanto stabilito per i livelli 1 e 2 (protezione degli apparecchi) Livello 1 Livello 2 Livello Livello 1 Livello 2 Livello 3 Punti luce Prese radio/tv Punti presa energia Punti luce Prese radio/tv Punti presa energia Punti luce 4 [1]* [2]* [3]* [1]* [2]* [3]* [1]* 2 (1) 1 3 (2) 1 5 [2]* (2) (3) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Prese radio/tv Livello 1 Livello 2 Livello 3 (integrabile nel sistema dornotico) (integrabile nel sistema dornotico) dei punti presa stessi, prevista per l abitazione. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 9

10 Parte 1 CEI 0-21 Punto di connessione, cavo di collegamento e dispositivo generale La nuova CEI 0-21 (a differenza della CEI 64-8) è una normativa obbligatoria, che va a definire un contratto tra il distributore dell energia elettrica e l utente finale. Le prescrizioni contenute in questo documento sono imprescindibili al fine di ottenere l allacciamento dell impianto alla rete di distribuzione nazionale. Nel caso specifico delle utenze domestiche, i punti salienti da tenere in considerazione sono tre: Il punto di consegna Il cavo di collegamento Il dispositivo generale. Rete del distributore Contatore C Pdc DG Utenza Il punto di connessione Precedentemente detto punto di consegna, ha formalmente cambiato denominazione. A seguito del forte sviluppo della generazione distribuita, in particolar modo legata al settore fotovoltaico, le utenze finali che prima erano solo dei carichi per la rete, ora sono in grado di prelevare e immettere energia in funzione delle loro necessità. La CEI 0-21 fa coincidere il punto di connessione con i morsetti del contatore di energia dell ente distributore. Da qui ha inizio la parte di impianto di competenza dell utente finale. La definizione di punto di connessione è importante anche perché, essendo la CEI 0-21 un contratto tra ente distributore e utente finale, va a definire, in caso si rendano necessari lavori di manutenzione o adeguamento, chi dovrà accollarsene l onere. 10 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

11 Il cavo di collegamento È il tratto di impianto che va dal punto di connessione ai morsetti del dispositivo generale. Questo cavo deve essere realizzato utilizzando un solo conduttore per ogni morsetto, nel caso in cui siano installati a valle più di un dispositivo generale di linea, andrà interposta una morsettiera come in figura. In alternativa sono impiegabili interruttori di manovra sezionatori con fusibili. Il dispositivo generale può essere sostituito da massimo tre dispositivi generali di linea. Parte 1 SÌ NO PdC kwh Cavo di collegamento PdC kwh Cavo di collegamento Rete del distributore Contatore C Pdc DGL DGL DGL Linee di utenza Il cavo di collegamento non può attraversare luoghi a maggior rischio in caso di incendio. Va dimensionato in modo tale da garantire la portata richiesta dalla potenza impegnabile dichiarata, e protetto adeguatamente dalle sovracorrenti. Il dispositivo generale Come dispositivo generale può essere impiegato un interruttore automatico onnipolare conforme alla CEI EN (o alla CEI EN solo se idoneo al sezionamento e con correnti nominali superiori ai 125 A), il cui potere di cortocircuito sia conforme alla tabella 1 (estratto dall art della CEI 0-21). Note installative L interruttore di protezione all interno del contatore di energia non è di fatto parte integrante dell impianto utente, perché installato a monte del punto di connessione. Essendo di fatto impossibile proteggere dal cortocircuito il cavo di collegamento tramite dispositivi a valle, è consentito impiegare il dispositivo del distributore per questa funzione in base a quanto citato dalla CEI 0-21, articolo , a patto che se ne conoscano le caratteristiche. Resta però essenziale fare in modo che il cavo di collegamento sia il più corto possibile (entro i 3 metri) in modo tale da ridurre le possibilità che sia affetto da guasti, in quanto l ente distributore non è comunque tenuto a garantire né la presenza, né l efficacia di questa protezione. La protezione del cavo di collegamento dal sovraccarico può essere fatta da valle impiegando il DG o i DGL che andranno dimensionati anche in tal senso. Potenza disponibile della fornitura Fasi di alimentazione Corrente di cortocircuito massima 6 kw Monofase 6 ka Fino a 33 kw Trifase 10 ka 6 ka monofase Oltre 33 kw Trifase 15 ka trifase 6 ka monofase Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 11

12 Parte 1 CEI 64-8 Potenza impegnabile e dimensionamento del montante Potenza impegnabile La Cei 64-8 introduce un legame tra la potenza impegnabile e la superficie dell appartamento, che va presa in considerazione ai fini del dimensionamento dell impianto. Superficie Potenza impegnabile < 75 m 2 3 kw 75 m 2 6 kw La superficie indicata è quella calpestabile, espressa in metri quadrati, non conteggiando eventuali pertinenze dell abitazione (come box, cantine o giardino). Il vincolo è legato al minimo valore di potenza per cui va dimensionato l impianto, tale valore va indicato nella Dichiarazione di conformità. La potenza impegnabile può differire dalla potenza impegnata, per esempio: in un appartamento con una superficie superiore a 75m 2, l utente può comunque stipulare un contratto di fornitura inferiore a 6 kw, ma l impianto deve essere dimensionato per garantire eventuali incrementi di potenza senza dover ricorrere a modifiche sostanziali. Il montante Il montante di fatto rappresenta un continuum del cavo di collegamento, e può essere definito come quel tratto di conduttura che collega il dispositivo generale DG al centralino dell appartamento. La protezione del montate dal cortocircuito deve essere realizzata tramite il dispositivo generale DG installato a monte, che andrà dimensionato anche per garantire la protezione dal sovraccarico nel caso in cui le protezioni installate, in corrispondenza dell entrata delle unità abitative, non siano in grado di garantirla (nello specifico qualora venga usato come interruttore generale del centralino un sezionatore). La nuova CEI 64-8 definisce la minima sezione da adottare per il dimensionamento del montate.... La sezione del montante che collega il contatore all unità abitativa non deve essere inferiore a 6 mm 2... Qualora il montante non venga realizzato in doppio isolamento (o isolamento equivalente), occorre installare un interruttore differenziale a bordo del DG per garantire la protezione dai contatti indiretti. L eventuale interruttore differenziale alla base del montante deve garantire la selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle. Note installative: la caduta di tensione sul montante. Va tenuto presente che l indicazione della CEI 64-8 fa riferimento alla minima sezione impiegabile, in funzione delle condizioni installative e della lunghezza del cavo si dovrà valutare un corretto dimensionamento del montante. La CEI 64-8 infatti raccomanda inoltre di contenere la caduta di tensione tra il punto di connessione e gli apparecchi utilizzatori entro il 4%. Usualmente la caduta di tensione massima sul montante deve essere contenuta entro il 2%, e il restante 2% è da intendersi all interno dell abitazione. Tenendo conto che la potenza impegnabile è uno dei dati che va inserito nella Dichiarazione di Conformità (Modulo DM 37/08), ai fini di realizzare correttamente l impianto, va tenuto conto della lunghezza massima che il cavo può avere per garantire il valore dichiarato. Potenza dell impianto Sezione del montante Lunghezza massima 3 kw 6 mm 2 40 m 6 kw 6 mm 2 20 m 12 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

13 CEI 64-8 Il centralino: dimensionamento, predisposizioni e scelta dell interruttore generale Parte 1 Dimensionamento Nella scelta del centralino è necessario tener conto di possibili futuri ampliamenti o modifiche all impianto. La nuova CEI 64-8 prevede la presenza di alcuni moduli liberi destinati a una possibile futura implementazione dell impianto senza che l utente debba ricorrere a opere di muratura. Per permettere successivi ampliamenti, i quadri devono essere dimensionati per il 15% in più dei moduli installati, con un minimo di due moduli. Quanto citato nella normativa si riferisce a ogni quadro presente nell impianto elettrico, non solamente al centralino principale. La capacità massima di tutte le carpenterie presenti nell unità abitativa va ricalcolato come da tabella seguente: Risulta invece obbligatorio installare anche un limitatore di sovratensioni in classe II, per raggiungere il livello 3 dove è prevista anche la protezione dei carichi. Come realizzare il collegamento degli SPD Gli SPD Siemens sono realizzati con lo schema 1+1 che, grazie alla presenza di uno spinterometro verso terra, fa si che eventuali danneggiamenti del varistore possano dar luogo a correnti di dispersione permanenti e quindi rendendo non necessario l impiego di un interruttore differenziale a monte. Qualora venga installato un limitatore di sovratensione con schemi interni a varistori classici deve essere predisposto nel DG un differenziale di tipo Selettivo. N Dimensioni centralino Moduli impiegabili Predisposizioni Il quadro di arrivo (principale) dell unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall impianto di terra dell edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno mezzo di connessione. Il centralino deve essere predisposto per l installazione di un dispositivo di protezione dalle sovratensioni. L installazione di un SPD nell appartamento, per gli impianti di livello 1 e 2, non è mandataria (ma richiesta unicamente per rendere tollerabile il rischio 1 in accordo alla CEI e alla sezione 534 della CEI 64-8). PE È inoltre importante valutare che per evitare il surriscaldamento del varistore a fine vita, andrebbe prevista una protezione di back-up oltre a quella termica integrata. Gli SPD Siemens possono essere impiegati nel centralino domestico senza la necessità di aggiungere delle protezioni dedicate, in quanto la funzione è già svolta dal DG (sicuramente di corrente nominale inferiore a 80 A). L1 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 13

14 Parte 1 L interruttore principale Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un interruttore generale, facilmente accessibile all utente. È necessario che l appartamento disponga di un interruttore generale atto a disconnettere tutte le utenze dell unità abitativa. Questo dispositivo deve essere opportunamente segnalato in modo tale da permettere anche a persone non addestrate di identificarlo in modo semplice. La scelta di questo dispositivo può ricadere su una di queste tre tipologie: Interruttore magnetotermico Interruttore magnetotermico differenziale Interruttore di manovra sezionatore. Dal punto di vista tecnico economico la soluzione ottimale sarebbe optare per un interruttore magnetotermico, al quale si potrebbe affidare anche la protezione dal sovraccarico del montante (un corretto dimensionamento eviterebbe l intervento del DG a fronte di un prelievo eccessivo dalla rete, rendendo così più semplice e veloce il ripristino in servizio dell impianto). Qualora si scegliesse un interruttore magnetotermico differenziale si dovrebbe considerare che la normativa prevede che lo stesso sia Selettivo. L interruttore generale, qualora sia differenziale, deve essere selettivo (selettività totale differenziale) nei confronti degli interruttori differenziali a valle... La scelta del sezionatore non ha controindicazioni particolari a patto che la protezione del montante sia già stata realizzata mediante il DG o i DGL. Come scegliere il dispositivo generale Corrente Nominale Per la scelta della taglia in corrente del dispositivo, qualora si intenda andare a realizzare la selettività con il DG, è opportuno considerare che quest ultimo deve avere una Corrente nominale (I n ) almeno 1,28 volte maggiore. È altrettanto importante tenere presente la potenza impiegabile che andrà dichiarata, per fare in modo che l utente possa fruirne completamente. Per esempio per un appartamento con una superficie inferiore ai 75 m 2 è possibile impiegare come DG un interruttore da 32 A e predisporre un interruttore generale nel centralino da 25 A. Potere di interruzione Come indicato precedentemente, in caso di connessioni monofase il DG deve essere dimensionato con un potere di interruzione di almeno 6000 A in quanto prossimo al punto di connessione. Ciò premesso, non è necessario che tutti gli apparecchi dell impianto debbano avere questa caratteristica. Per la scelta del potere di interruzione dell interruttore generale e di tutti gli altri apparecchi del centralino è necessario considerare che il montante contribuisce nell abbattimento della corrente di cortocircuito massima. Considerando la sezione del montante (6 mm 2 ) sono sufficienti circa 3 metri di cavo per ottenere un abbassamento della corrente di cortocircuito da 6 ka a 4,5 ka. Di conseguenza è corretto installare, all interno del centralino, interruttori con potere di interruzione da 4,5 ka. Il software di progettazione Sienergy-Integra è in grado di effettuare questa verifica e di produrre l opportuna documentazione, da allegare alle specifiche dell impianto. Corrente di cortocircuito [ka] ANDAMENTO DELLA CORRENTE DI CORTOCIRCUITO SISTEMA MONOFASE - TENSIONE: 230 V - SEZIONE CAVO: 6 mm 2 6,2 6,0 5,8 5,6 5,4 5,2 5,0 4,8 4,6 4,4 4,2 4,0 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 Cosϕ fornitura = 0,5 Lunghezza del cavo [m] 14 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

15 CEI 64-8 Il centralino: protezione differenziale e suddivisione su più circuiti Parte 1 Protezione differenziale Nel capitolo 37 della CEI 64-8 Ambienti residenziali. Prestazioni dell impianto è indicata la seguente prescrizione: Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori. Questo impone l installazione di almeno due dispositivi differenziali in parallelo tra loro in modo tale che, in caso di intervento di uno degli interruttori, almeno parte dell appartamento resti fruibile. Per quanto riguarda la tipologia di intervento differenziale non sono presenti delle indicazioni vincolanti, ma soltanto due suggerimenti: È consigliabile l impiego di interruttori differenziali di Tipo A, per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e/o condizionatori fissi.... si raccomanda anche l uso di interruttori differenziali caratterizzati da una aumentata resistenza contro gli scatti intempestivi secondo le indicazioni del costruttore e/o di interruttori differenziali dotati di SRD (dispositivi di richiusura automatica). Queste due precisazioni non sono vincolanti ai fini della conformità alla normativa, ma è importante considerare che, data la natura dei carichi diffusi nelle abitazioni (per esempio: computer, elettrodomestici e dispositivi elettronici vari), i differenziali di Tipo AC non sono sempre in grado di offrire una protezione efficace. La selettività verticale per gli interruttori differenziali La selettività verticale è obbligatoria per gli interruttori differenziali. Di norma gli interruttori differenziali intervengono senza ritardo. Ciò significa che il collegamento in serie di questi interruttori differenziali a scopo di disinserimento selettivo in caso di guasto non funziona. Per garantire selettività nel collegamento in serie di interruttori differenziali, gli apparecchi collegati in serie devono essere scaglionati sia per quanto riguarda il tempo di intervento, sia nella corrente differenziale nominale. Gli interruttori differenziali Selettivi presentano un ritardo di intervento temporizzato. Inoltre questo tipo di interruttori differenziali devono presentare una elevata resistenza alla corrente impulsiva di almeno 3 ka, secondo la Norma CEI EN (gli apparecchi Siemens hanno una resistenza alla corrente impulsiva 5 ka). Gli interruttori differenziali Selettivi sono contrassegnati con S. La tabella mostra il possibile scaglionamento di interruttori differenziali per il disinserimento selettivo in un collegamento in serie, con apparecchi istantanei standard e in esecuzione antidisturbo. Rete DG Esecuzione selettiva S Centralino Int. diff. Int. diff. Int. diff. Senza ritardo Interruttore differenziale a monte Interruttore differenziale a valle per disinserimento selettivo S Esecuzione istantanea Esecuzione antidisturbo Tempo di disinserimento Tempo di disinserimento Tempo di disinserimento I Dn I (con 5 x I Dn ) Dn (con 5 x I Dn ) (con 5 x I Dn ) 300 ma ms 30 ma < 20 ms < 40 ms Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 15

16 Parte 1 Numero minimo di circuiti La nuova Norma CEI 64-8 prescrive il numero minimo dei circuiti (linee separate alimentanti carichi singoli o zone dell appartamento) che devono essere presenti nell abitazione. Il numero di circuiti varia in funzione della superficie dell appartamento e del livello di performance che si intende far raggiungere all impianto secondo la seguente tabella: Numero minimo di circuiti esclusi i circuiti dedicati Superficie dell unità abitativa Livello 1 Livello 2 Livello 3 50 m m m m Oltre a quanto riportato in tabella vanno previste delle ulteriori linee per l alimentazione di eventuali: box, cantine, scaldacqua, condizionatori e caldaie. La suddivisione delle aree e delle apparecchiature destinate ai vari circuiti è lasciata a discrezione del progettista. È buona norma dividere i circuiti luce dai circuiti presa e le varie aree dell appartamento (zona giorno e zona notte), oltre ad alimentare separatamente i grandi elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, forno, ecc.). La presenza di più linee contribuisce a migliorare la continuità di servizio dell impianto e la sicurezza all interno dell abitazione, oltre a rendere più semplice l individuazione e la rimozione di eventuali guasti. La normativa ricorda inoltre che: gli interruttori dei singoli circuiti devono essere facilmente identificabili, ad esempio, tramite targa (art ). Quindi è da prevedere la presenza di etichette che segnalino all utente la funzione ricoperta dai singoli interruttori installati nel centralino domestico. 16 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

17 CEI 64-8 Livello 2 Parte 1 Al fine di realizzare un impianto di livello 2, oltre a quanto prima citato, occorre dotare l appartamento di alcune ulteriori funzioni: Controllo carichi Videocitofono Sistema antintrusione. È prevista inoltre una maggiorazione dei punti presa e dei punti luce. Questo per ottimizzare i consumi energetici e aumentare la tutela degli utenti da minacce esterne. Controllo carichi Il sistema di controllo carichi ha la funzione di evitare l intervento del dispositivo di limitazione dell ente distributore, in caso di prelievo superiore alla soglia di potenza contrattuale. La soluzione più semplice per ottemperare alla richiesta è l installazione del relè di priorità IT2:5TT6, a valle dell interruttore generale del centralino. Questo relè, misurando in tempo reale il prelievo della rete elettrica, avvisa l utente in caso di avvicinamento alla soglia di massimo consumo ed è in grado di scollegare automaticamente i carichi non prioritari, evitando che l utenza venga sganciata dalla rete. È possibile implementare anche sistemi di controllo più complessi e diversificati facendo ricorso alla microautomazione. Videocitofono La richiesta di installazione del videocitofono è vincolante, fatto salvo alcune situazioni particolari. Nel caso di rifacimenti di impianti esistenti in unità immobiliari facenti parte di un condominio, le prescrizioni relative a impianti videocitofonici non si applicano per il raggiungimento del livello 2, se incompatibili con l impianto condominiale esistente (in quanto parte integrante dei servizi comuni dello stabile). Sistemi antintrusione L installazione di sistemi antintrusione è di fatto una prescrizione che esula dal concetto di prestazione dell impianto elettrico, ma rientra in un discorso più globale di comfort e sicurezza dell unità abitativa. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 17

18 Parte 1 CEI 64-8 Livello 3 Per la realizzazione di un impianto di livello 3 va prevista l implementazione di alcune funzioni domotiche. L impianto domotico è l insieme dei dispositivi e delle loro connessioni, che realizzano una determinata funzione, utilizzando uno o più supporti di comunicazione comune a tutti i dispositivi. La comunicazione dei dati tra questi dispositivi è attuata da un protocollo prestabilito. L elenco è da considerarsi esemplificativo e non esaustivo. L utilizzo di singole funzioni domotiche può essere integrato anche nei livelli 1 e 2. A tale scopo possono essere impiegati i prodotti Siemens GAMMA su bus KNX, oppure la Micro Automazione con il modulo logico Siemens LOGO! Il livello 3 per essere considerato domotico deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni: Antintrusione Controllo carichi Gestione comando luci Gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata) Gestione scenari (tapparelle, ecc.) Controllo remoto Sistema diffusione sonora Rilevazione incendio (UNI 9795), se non è prevista gestione separata Sistema antiallagamento e/o rilevazione gas. 18 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

19 Apparecchi per centralino Parte 2

20 Parte 2 Una gamma completa al servizio della casa Dispositivi idonei per la funzione di DG o DGL Interruttori magnetotermici 1P+N in 1 u.m. accessoriabili con CA e CS, 6000 A 5SY60-7 Poli Caratteristica P.d.I. I n U.M Nr. di ordinazione _ i (A) (A) P+N C SY SY SY Interruttori magnetotermici in 2 u.m. accessoriabili con CA e CS, 6000 A 5SL6-7 Poli Caratteristica P.d.I. I n U.M Nr. di ordinazione _ i (A) (A) 1P+N C SL SL SL P C SL SL SL Interruttori differenziali 1P+N Selettivi 5SM3-8 _ i Poli Tipo I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N A S SM Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

21 Una gamma completa al servizio della casa Parte 2 Dispositivi per il Centralino Interruttori magnetotermici 1P+N in 1 u.m. accessoriabili con CA e CS, 4500 A 5SY3 0-7 _ i Poli Caratteristica P.d.I. I n U.M Nr. di ordinazione (A) (A) 1P+N C SY SY SY SY SY SY SY SY SY SY SY Interruttori magnetotermici in 2 u.m. accessoriabili con CA e CS, 4500 A 5SL3-7 _ i Poli Caratteristica P.d.I. I n U.M (A) (A) Nr. di ordinazione 1P+N C SL SL SL SL SL SL P C SL SL SL SL SL SL Interruttori differenziali 1P+N non accessoriabili, Tipo AC 5SM3-0FB _ i Poli Tipo I Dn I n U.M (ma) (A) Nr. di ordinazione 1P+N AC SM FB 1P+N AC SM FB Interruttori differenziali 1P+N, Tipo A 5SM3-6 _ i Poli Tipo I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N A SM P+N A SM Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 21

22 Parte 2 Una gamma completa al servizio della casa Dispositivi per il Centralino Interruttori differenziali 1P+N Antidisturbo, Tipo A G e Tipo AC G 5SM3-LA01 _ i Poli Tipo I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N AC G SM LA01 1P+N A G SM LA01 Interruttori differenziali 1P+N, Tipo F 5SM3-3 _ i Poli Tipo I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N F SM P+N F SM Interruttori magnetotermici differenziali 1P+N, Tipo A 4500 A 5SU1353-1KK _ i Poli Tipo Caratteristica I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N AC C SU KK06 8 5SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK40 Interruttori magnetotermici differenziali 2P in 4 u.m., Tipo AC 4500 A 5SU1353-1BB _ i Poli Tipo Caratteristica I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 2P AC C SU BB SU BB SU BB SU BB SU BB SU BB32 22 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

23 Una gamma completa al servizio della casa Parte 2 Dispositivi per il Centralino Interruttori magnetotermici differenziali 1P+N in 2 u.m., Tipo A 4500 A 5SU1353-7KK _ i Poli Tipo Caratteristica I Dn (ma) I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N A C SU KK06 8 5SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK40 Interruttori magnetotermici differenziali Antidisturbo 1P+N in 2 u.m., Tipo A G e Tipo AC G A 5SU1 354-LB Poli Tipo Caratteristica I Dn I n U.M Nr. di ordinazione _ i (ma) (A) P+N AC G C SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB40 1P+N A G C SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB SU LB40 Interruttori magnetotermici differenziali 1P+N in 2 u.m., Tipo F A 5SU Poli Tipo Caratteristica I Dn (ma) 3 I n (A) U.M Nr. di ordinazione 1P+N F C SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK SU KK40 Dispositivi antincendio Arc Fault Detection Devices 5SM6 5SM6 Apparecchio da abbinare U.M Nr. di ordinazione _ Interruttore magnetotermico 1P+N in 1 u.m. (5SY3 0 1) e 5SY6 0 1) ) 1 5SM Interruttore magnetotermico 1P+N (5SY3 1) - 5SY4 1) - 5SY6 1) - 5SY7 1) - 5SY8 1) ) e Interruttore magnetotermico differenziale (5SU1-.KK 1) - 5SU1-.VK 1) - 5SU1-.LB 1) -) 1 5SM ) I dispositivi Arc Fault Detection Devices 5SM6 possono essere abbinati solo a interruttori con I n 16 A. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 23

24 Parte 2 Una gamma completa al servizio della casa Dispositivi per il Centralino Controllo carichi IT2:5TT6105 _ Descrizione U.M Nr. di ordinazione Interruttore di priorità regolabile da 0 a 6,5kW per il controllo dei carichi 2 IT2:5TT6105 in applicazioni residenziali Limitatore di sovratensione 5SD7 Descrizione U.M Nr. di ordinazione _ Limitatore di sovratensione di linea in classe II, 2P per sistemi TT e TN-S I n = 20 ka, I max = 40 ka 1½ 5SD Trasformatori per suonerie e ronzatori 4AC3 Descrizione _ Tensione del primario (V c.a.) Tensione del secondario (V c.a.) Potenza nominale (VA) U.M Nr. di ordinazione Trasformatore per campanello con PTC 230 8/12/ AC Trasformatore per campanello con PTC 230 8/12/ AC Biorelè per la riduzione dei campi elettromagnetici 5TT3 1 _ U c (V c.a.) I c (A) Regolazione carico (VA) Contatti U.M Nr. di ordinazione NC 1 5TT3 171 Orologio interruttore e temporizzatore luce scale 7LF _ Descrizione Esecuzione U c (V c.a.) Orologio interruttore settimanale, 28 commutazioni (1 commutazione = ON + OFF), con riserva di carica di 6 anni, modello Mini Temporizzatore luce scale le = 16 A, regolazione da 0,5 10 min. 1 canale di scambio U.M Nr. di ordinazione 7LF luce scale - 4 fili LF6 111 Relè per comando tapparelle 5TT4 Descrizione U c U e Contatti U.M Nr. di ordinazione _ (V c.a.) (V) Relé per il comando di tapparelle NA 1 5TT Quadri centralino da incasso IP40 IT2:8GB Descrizione _ Quadro centralino da incasso IP40 per 4 unità modulari Quadro centralino da incasso IP40 per 8 unità modulari Quadro centralino da incasso IP40 per 12 unità modulari Quadro centralino da incasso IP40 per 18 unità modulari Quadro centralino da incasso IP40 per 24 unità modulari Quadro centralino da incasso IP40 per 36 unità modulari Nr. di ordinazione IT2:8GB5504-0YN IT2:8GB5508-0YN IT2:8GB5512-0YN IT2:8GB5518-0YN IT2:8GB5524-0YN IT2:8GB5532-0YN 24 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

25 Parte 3 Configurazioni del centralino per tipologia di appartamento

26 Parte 3 Sicurezza e Prestazioni per un nuovo modo di vivere la casa Come realizzare l impianto elettrico secondo la nuova CEI 64-8 Per ottenere il livello 2 è necessario installare un dispositivo di controllo carichi Ogni centralino va equipaggiato con almeno due interruttori differenziali Nei nuovi centralini è necessario predisporre sempre un interruttore generale Il numero di circuiti si determina in funzione del livello e della metratura L impiego di limitatori di sovratensione è facoltativo ma è da prevederne la predisposizione È raccomandato l impiego di differenziali di Tipo A a protezione di lavatrici, condizionatori, ecc. È raccomandato l'impiego di differenziali antidisturbo in esecuzione G a protezione di carichi importanti Completa il centralino con: trasformatori per campanello, biorelè e orologi digitali Siemens 26 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

27 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Parte 3 Livello 1 - Superficie appartamento 50 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 3 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 25 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. La suddivisione dei circuiti va prevista su due linee. Soluzioni minime consentite Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU KK10 Int. Mag. Diff. C10 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:8GB5508-0YN Centralino 8 u.m. Esempio 2 1 5SL Int. Mag. C25 1P+N 4,5 ka 1 5SU KK10 Int. Mag. Diff. C10 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:8GB5508-0YN Centralino 8 u.m. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 27

28 Parte 3 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Livello 1 - Superficie appartamento tra 51 m 2 e 75 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 3 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 25 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. La suddivisione dei circuiti va prevista su tre linee. Soluzioni minime consentite Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 2 1 5SL Int. Mag. C25 1P+N 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 1 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo A 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 5 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU LB16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC G 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 4 1 5SL Int. Mag. C25 1P+N 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 1 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo A 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 6 1 5SL Int. Mag. C25 1P+N 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 1 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 5SU LB16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC G 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. 28 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

29 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Parte 3 Livello 1 - Superficie appartamento tra 76 m 2 e 125 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 6 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 32 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. La suddivisione dei circuiti va prevista su quattro linee. Soluzioni minime consentite Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 2 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 2 1 5SL Int. Mag. C32 1P+N 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 2 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 2 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 5 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 2 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 4 1 5SL Int. Mag. C32 1P+N 4,5 ka 1 5SM Diff. Puro 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. Puro 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 2 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Esempio 6 1 5SL Int. Mag. C32 1P+N 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 2 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 29

30 Parte 3 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Livello 1 - Superficie appartamento > 125 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 6 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 32 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. La suddivisione dei circuiti va prevista su cinque linee. Soluzione minima consentita Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 2 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. 30 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

31 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Parte 3 Livello 2 - Superficie appartamento < 75 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 3 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 25 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. Inoltre la Normativa prevede l impiego di un dispositivo di controllo carichi. La suddivisione dei circuiti va prevista su cinque linee. Soluzioni minime consentite Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 2 1 5SL Int. Mag. C25 1P+N 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SL Int. Mag. C10 1P+N 4,5 ka 1 5SL Int. Mag. C16 1P+N 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU KK16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo A 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 4 1 5SY Int. Mag. C25 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SU LB16 Int. Mag. Diff. C16 30 ma 1P+N 4,5 ka Tipo AC G 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 31

32 Parte 3 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Livello 2 - Superficie appartamento tra 76 m 2 e 125 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 6 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 32 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. Inoltre la Normativa prevede l impiego di un dispositivo di controllo carichi La suddivisione dei circuiti va prevista su cinque linee. Soluzione minima consentita Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo AC 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 2 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5512-0YN Centralino 12 u.m. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM FB Diff. 1P+N 25 A 30 ma Tipo A 1 5SM LA01 Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC G 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 3 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. 32 Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale

33 Soluzioni applicative in conformità alla CEI 64-8 Parte 3 Livello 2 - Superficie appartamento > 125 m 2 In questa situazione l impianto va dimensionato per una potenza impegnabile di 6 kw. Come interruttore generale è impiegato un interruttore magnetotermico da 32 A. Risulta obbligatorio l impiego di due interruttori differenziali in parallelo. Inoltre la Normativa prevede l impiego di un dispositivo di controllo carichi La suddivisione dei circuiti va prevista su cinque linee. Soluzione minima consentita Esempio 1 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 2 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 4 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Soluzioni consigliate La normativa consiglia l impiego di differenziali di Tipo A o antidisturbo in esecuzione G. Può inoltre rendersi necessario l impiego di un SPD a protezione dei carichi. Esempio 2 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo A 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 4 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Esempio 3 1 5SY Int. Mag. C32 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SM LA01 Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC G 1 5SM FB Diff. 1P+N 40 A 30 ma Tipo AC 2 5SY Int. Mag. C10 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 4 5SY Int. Mag. C16 1P+N 1 u.m. 4,5 ka 1 5SD SPD Classe II 1 IT2:5TT6105 Controllo carichi 1 IT2:8GB5518-0YN Centralino 18 u.m. Siemens - Guida alla realizzazione degli impianti elettrici nel settore residenziale 33

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