Canto Luogo Peccato Pena Contrappasso Personaggi ADtlgu[Jatorig catone Spiaggia

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Simone Casini
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1 LICEO SCIENTIFICO E MUSICALE STATALE "G. MARCONI" - PESARO SOIEMA DEL PURGATORIO DANTESCO Questa parte del viaggio di Dante comincia il giorno di Pasqua (dell'anno 1300, naturalmente!) e termina il mercoledi successivo. Canto Luogo Peccato Pena Contrappasso Personaggi ADtlgu[Jatorig I - catone (custode del Purgatorio) Il III IV V Antiguratorlo AntlgY[Jalgrio ADtillurotgrio r Balzo Antigurotgrio r Balzo c) a) scomunicati b) che attesero a convertirsi in punto di morte. che morirono di morte violenta per un periodo di tempo 30 volte superiore a quello In cui vissero nella scomunica, procedendo lenti e mansueti. tanto tempo quanto vissero, sedendo all'ombra di grandi macigni in atteggiamento pigro e ozioso. tanto tempo quanto vissero, girando affannosamente Intorno al monte e cantando Il M/serere. ora ritardano il tempo della purgazlonei e poiché si ribellarono alla Chiesa, procedono lenti e mansueti. ora ritardano Il tempo della purgazionei e poiché furono pigri e oziosi, stanno seduti all'ombra di grandi maogni in atteggiamento pigro e ozioso. ora ritardano il tempo della purgazione; e poiché morirono di morte violenta, girano affannosamente intorno al monte e cantano il Miserere. Angelo nocchiero (che trasporta dalla foce del Tevere alla spiaggia del Purgatorio le anime di coloro che sono morti nella grazia di Dio) casella (che canta la canzone Amor che ne la mente mi ragiona) Manfredi (figlio dell'imperatore Federico Il) Belacqua Jacopo del cassero Bonconteda Montefeltro Pia de' Tolomei VI Sordello da Goito (e altri) 1

2 AntiRumatorig - VII VALUTTA FIORITA (in analogia col nobile castello del Limbo, InflV) VIII IX X AnllRumatorig Vofletto fiorito. PORTA DEL PURGATORIO Comlc:e I Custode: Angelo dell'umiltà d) principi che, distratti dalle cose terrene, trascurarono I doveri verso se stessi e verso I propri sudditi Sono costretti a stare nella valletta tanto tempo quanto vissero, cantandola Salve, Regina, e sogglacciono ogni sera alla tentazione del serpente. ora ritardano il tempo della pul1lazionei e poiché trascurarono i doveri verso se stessi e verso I propri sudditi, cantano la Salve, Regina e sogg/acciono ogni sera alla tentazione del serpente. Rodolfo d'asburgo e altri Ugolino Visconti COrrado Malspina Sogno di Dante (Durante Il sonno di Dante, Lucia discende nella Valletta e trasporta il poeta all'ingresso del Purgatorio) Superbi Sono costretti ci camminare curvi sotto pesanti macigni, recitando /I Pater Noster, considerano esempi di umiltà (scolpiti sul monte) e di superbia punita (scolpiti sul pavimento della cornice) Come in vita camminarono a testa alta, così ora camminano curvi sotto pesanti maclgnli e, poiché confidarono troppo nel proprio valore, fanno continuo atto di umiltà recitando il Pater Noster. Angelo portiere (che Incide sette P sulla fronte di Dante) XI Oderlsi da Gubbio Provenza n Salvani XII prima P dalla fronte di Dante e canta Beati pauperes splrltu XIII Cornice Il Invidiosi Sono costretti a stare seduti lungo la ripa del monte, coperti di vile dliclo, con gli occhi cudtl da un filo di ferro, sorreggendosl a vicenda con le spallei recitano le Utanle del Santi; considerano esempi di carità (gridati da voci soavi) e di Invidia punita (gridati da voci spaventose) Come In vita ebbero I volti lividi di Invidia, guardarono di malocchio Il bene degli altri, tentarono di danneggiarsi a vicenda, cosl ora sono coperti di vile cilicio, hanno gli occhi cuciti e si sorreggono scambievolmente; e, poiché non conobbero l'amore del prossimo, recitano le Utanle dei Santi. XIV 2

3 ~u. XV seconda p dalla fronte di Dante e canta Beati mlsericordes..n lracondl Sono costretti a camminare dentro una zona di fumo denso e soffocante, recitando l'agnus Dei e considerando esempi di mansuetudine e di ira punita. Come in vita si lasciarono vincere dai fumi dell'ira, così ora camminano dentro Il fumo denso e soffocante; e, poiché non conobbero la mansuetudine, recitano la preghiera dell' Agnus Dei. Coralce III Pace XVI Marco LombardO XVII terza P dalla fronte di Dante e canta Beati pacifici... ComlcelV Sollecitudine. u Accidiosi. Sono costretti a correre frettolosamente per la cornice, Incitandosl a vicenda a non perdere tempo e gridando esempi di sollecitudine e di accidia punita. Come In vita furono lenti a compiere /I loro dovere, così ora corrono frettolosamente, Incitandosl a vicenda a non perdere tempo. In attesa di incontrare le anime della quarta cornice, Virgilio espone a Dante l'ordinamento morale del Purgatorio. XVIII Abate di San Zeno XIX quarta P dalla fronte di lugent ComiceV Giustizia u Avari e prodighi Sono costretti a giacere bocconi per terra, con le mani e i piedi legati, recitando il Salmo 118 (Adhaesit pavimento anima mea)e durante il giorno ripetono esempi di povertà e liberalità, durante la notte esempi di avarizia punita. Come In vita non volsero lo sguardo al cielo, perché impigliati nel beni terreni, così ora giacciono bocconi per terra, con le mani e I piedi legati; e, poiché non ebbero coscienza del loro attaccamento ai beni terreni, recitano le parole del Salmo 118. Mentre si trova nella quarta cornice, Dante si addormenta e sogna unafemmina balba (balbuziente), che simboleggia le lusinghe del beni terreni e una donna onesta, forse Santa Lucia.. Papa Adriano V XX Ugocapeto XXI Stazio 3

4 quinta P dalla fronte di sltluntjustitiam. XXII Cornice VI Custode: Angelo dell'astinenza Golosi Sono costretti a soffrire fame e sete, passando sotto due alberi carichi di frutti odorosi e freschi di acqua. Recitano la preghiera Labla mea, Domine e considerano esempi di temperanza (gridati da una voce tra le fronde del primo albero) e di gola punita (gridati da un'altra voce tra le fronde del secondo albero). Come in vita indulsero troppo al cibo e alle bevande, così ora soffrono la fame e la sete; e, poiché aprirono le labbra solo per soddisfare I desideri della gola, recitano la preghiera Labia mea, Domine. XXIII Forese Donati XXIV XXV XXVI XXVII sesta P dalla fronte di esuriunt justitiam Cornice VII Castità Bonaglunta Orblcclanl e altri Lussuriosl Sono costretti a camminare tra le fiamme, scambiandosi baci brevi e fraterni. Cantano l'inno Summae Deus clementlae e gridano esempi di castità e di lussuria punita. Come In vita furono arsi dalle fiamme dell'amore peccaminoso, così ora si purificano tra le fiamme, scambiandosi baci In segno di purissimo affetto; e, poiché non seppero preservare Il corpo dalle tentazioni della lussuria, cantano l'inno. Guido Guinlzzelli Arnaut Danlel settima P dalla fronte di mundocorde SALITA AL PARADISO TERRESTRE Un Angelo, al di là della fiamma, che canta Venite, benedictl Patris mei. Prima di salire al Paradiso terrestre, Dante si addormenta e sogna una donna giovane e bella che afferma di essere Ua, simbolo della vita attiva. 4

5 XXVIII La divina foresta e Il fiume Letè Matelda, che spiega l'origine del vento e dell'acqua nel Paradiso terrestre. XXIX XXX XXXI Matelda risale con Dante Il corso del fiume Letè Beatrice rimprovera Dante Dopo la confessione, Dante è Immerso da Matelda nelle acque del Letè. Beatrice si svela, Infine, apparendo al poeta nella sua divina bellezza. XXXII Vicende del Carro della Chiesa, che si trasforma in un mostro, presso cui appaiono una meretrice e un gigante. XXXIII Dopo la profezia di Beatrice (cinquecento diece e cinque), Matelda immerge Dante nelle acque del fiume Eunoè. La mistica processione Apparizione di Beatrice e scomparsa di Virgilio 5

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