Comune di Gonzaga. Progetto ESECUTIVO LOTTO B UN CIELO DI STELLE PER GONZAGA riqualificazione via Principe Santo INDICE DEL DOCUMENTO

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1 Regione Lombardia Provincia di Mantova Comune di Gonzaga Progetto ESECUTIVO LOTTO B UN CIELO DI STELLE PER GONZAGA riqualificazione via Principe Santo INDICE DEL DOCUMENTO 1. RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO ESECUTIVO p Relazione illustrativa p.3 Finalità dell opera p.3 Interferenze sul paesaggio e criteri progettuali p Inquadramento urbanistico p Relazione tecnica p Cave e discariche p Barriere architettoniche p Reti tecnologiche p Andamento dei lavori p Variazioni apportate al progetto definitivo p Opere di abbellimento artistico o di valorizzazione p.5 2. RELAZIONI SPECIALISTICHE p Relazione geologica e geotecnica p Relazione idrologica ed idraulica p.6 3. PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA p.6 4. QUADRO ECONOMICO DELL OPERA p.6

2 5. QUADRO DI INCIDENZA PERCENTUALE DELLA QUANTITÀ DI MANODOPERA p.6 6. PLANIMETRIA GENERALE E SCHEMI GRAFICI p.7

3 1. RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO ESECUTIVO (ai sensi dell art. 36 DPR n.554/99) 1.1 Relazione illustrativa Finalità dell opera L intervento in progetto riguarda la riqualificazione del marciapiede in via Principe Santo. Il progetto si articola lungo la parte sinistra di via Principe Santo che attualmente è caratterizzata da uno spazio pedonale in terra e ghiaia diviso dalla sede viaria da una cordolatura in pietra; il progetto è legato agli interventi di ristrutturazione degli impianti di pubblica illuminazione. Il materiale utilizzato per la pavimentazione del marciapiede sarà il porfido in formato opus incertum, peraltro già presente come pavimentazione sul lato destro della via. La delimitazione tra pavimentazione pedonale e sede stradale, sarà realizzata mediante la posa in opera di cordolatura in porfido. La scelta è caduta su questo materiale perché ampiamente utilizzato nel centro storico di Gonzaga sin dagli anni 60; data la non particolare importanza della strada, si è ritenuto corretto lavorare in continuità all'esistente privilegiando un materiale naturale, che pur non certamente usato nel formato migliore, garantisce durabilità e qualità estetiche superiori ad eventuali materiali alternativi a base cemento. Inoltre non è da trascurare la sostenibilità economica di tale formato. 1.2 Inquadramento urbanistico L intervento precedentemente definito, ricade completamente nel comune di Gonzaga, su aree a destinazione viaria interna di proprietà comunale. 1.3 Relazione tecnica L intervento in progetto è finalizzato all approntamento di forniture e lavorazioni destinate alla riqualificazione di via Principe Santo. Sul lato sinistro di via Principe Santo, tra il bordo dalle recinzioni private e la sede stradale attuale, sarà realizzata, in continuità con la pavimentazione esistente di piazza della Vittoria e riprendendo la stessa pavimentazione del marciapiede presente sul lato destro della stessa via, una pavimentazione in lastre di porfido grigio tipologia opus incertum, a completamento della riqualificazione dell impianto di illuminazione pubblica così come definito nel lotto A. Il nuovo bordo sarà realizzato con diversi formati e materiali: per la realizzazione del marciapiede di sosta e passaggio dei pedonali, sarà utilizzato il porfido grigio a tipologia opus incertum ; per la separazione tra il marciapiede pavimentato e la sede stradale, sarà utilizzata una cordolatura in porfido grigio. Per la realizzazione dei tratti della pavimentazione del marciapiede a raso e ad uso promiscuo pedonale veicolare, sarà utilizzata una pavimentazione in autobloccante con finitura superficiale in pietra. Saranno presenti tratti in pietra grigia scura, e grigia chiara per la segnalazione degli attraversamenti. Lo smaltimento delle acque meteoriche sarà modificato, in quanto il sistema esistente non

4 garantisce un deflusso omogeneo e capillare durante le forti precipitazioni. É prevista l adeguamento della segnaletica stradale orizzontale e la riposa di quella verticale, secondo norma di legge. 1.4 Cave e discariche Le lavorazioni in progetto non prevedono la produzione significativa di quantità di materiale da scavo da smaltire in discariche autorizzate, ai sensi dell art. 266 comma 7. D.Lgs.n 152/06 e s.m. I rifiuti più significativi, ipotizzabili prodotti durante le fasi di lavorazione saranno: - rifiuti da opere in c.a.; - rifiuti da rimozione di asfalti; - materiale terroso eterogeneo, proveniente dagli scavi. Tali materiali, classificati come rifiuti non pericolosi, saranno accumulati in idonee aree individuate nell ambito del cantiere, e successivamente smaltiti in discariche autorizzate e controllate oppure nei centri autorizzati per il riciclaggio, secondo quanto stabilito dalle normative vigenti. Tutti i materiali, rimanenti dalle lavorazioni previste nell area in progetto, saranno resi agli impianti o cave, per l'eventuale reimpiego o smaltimento. Tutti i rilevati o riporti stradali, saranno costituenti da terreni e materiali inerti, provenienti da cave o impianti autorizzati. 1.5 Barriere architettoniche Sotto il profilo progettuale si è compiuta la scelta di realizzare i percorsi pedonali in modo da eliminare gli ostacoli architettonici e facilitare la percettibilità e gli attraversamenti di via Principe Santo questi saranno raccordati con rampe di pendenza adeguata. La sede pedonale è stata prevista in lastre di porfido, che presentano il vantaggio di poter essere più facilmente percorse dai soggetti con ridotte capacità motorie. La quota superficiale della nuova pavimentazione sarà uguale a quella esistente, mantenendo inalterati i dislivelli con le soglie esistenti delle attività e degl ingressi privati circostanti. 1.6 Reti tecnologiche In riferimento alla rete fognaria esistente, non sono richiesti e non si prevedono interventi di sorta sulla linea, se non la ridefinizione dei punti di captazione delle acque meteoriche e l eventuale rifacimento di stacchi privati deteriorati. Per ciò che concerne l illuminazione pubblica della via, questa sarà riqualificata da altro appalto, così come definito nel lotto A. Per quanto concerne la conoscenza delle altre reti dei sottoservizi presenti ed eventualmente interferenti, col progetto, al fine di poter gestire con precisione e flessibilità, l'alto grado di

5 indeterminatezza, si è ritenuto necessario individuare una somma da destinarsi per eventuali lavori in economia che si dovessero rendere necessari durante la conduzione del cantiere. 1.7 Andamento dei lavori Il cantiere nel complesso dovrebbe comportare un tempo di esecuzione reale di circa 30 gg; tale termine, è opportuno che venga tramutato in un tempo contrattuale di 60 gg. che tenga conto degli inevitabili tempi morti dovuti alla realizzazione dell impianto di illuminazione, così come definito da altro appalto nel lotto A. Pertanto il cronoprogramma sarà definito di concerto con la direzione dei lavori, tenendo conto che l ambito interessato dalle opere, sarà scandito temporalmente in funzione della possibile influenza con l appalto di riqualificazione della pubblica illuminazione lotto A. All Appaltatore è concessa la facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché a giudizio della Direzione dei Lavori, ciò non pregiudichi la buona riuscita delle opere e non leda gli interessi della Stazione appaltante. Il tutto meglio specificato nell'allegato cronoprogramma delle lavorazioni. Alla Direzione dei Lavori, è comunque data potestà di ordinare uno specifico andamento dei lavori e di richiedere che determinati interventi vengano eseguiti entro un congruo termine perentorio, in un periodo prestabilito. 1.8 Variazioni apportate al progetto definitivo Non sono state apportate sostanziali variazioni al progetto definitivo; sono stati migliorati alcuni aspetti di dettaglio. 1.9 Opere di abbellimento artistico In base alla tipologia del progetto non viene prevista la fornitura e posa di opere d'arte, come sculture o reperti da dislocare all'interno delle aree da riqualificare, in quanto per la particolare la conformazione del sito, non si è ritenuto di dovere intervenire con l'introduzione di elementi figurativi a carattere artistico di valenza storica. 2. RELAZIONI SPECIALISTICHE (ai sensi dell art. 37 DPR n.554/99) 2.1 Relazione geologica e geotecnica Il tipo di intervento in progetto, interessa la natura del sottosuolo per una profondità media di circa 40 cm, rispetto al piano attuale.

6 L'intervento, non rientra quindi in quella categoria di interventi per i quali è necessario conoscere la stratigrafia del terreno ed i valori di resistenza meccanici dello stesso, in quanto il terreno viene interessato solo nelle sua componente superficiale. Infatti l'assenza di strutture murarie realizzate con l'ausilio di fondazioni dirette od indirette, non rende necessaria una conoscenza dettagliata del sottosuolo al fine di conoscere la capacità portante e di valutare eventuali interazioni con fondazioni di edifici adiacenti. 2.2 Relazione idrologica ed idraulica La conformazione topografica di via Principe Santo, comporta attualmente lo sgrondo di gran parte delle acque meteoriche nelle bocche di lupo, poste ai lati della carreggiata. Tali bocche di lupo, risultano allo stato attuale deteriorate, in quanto la cordolatura sagomata per la formazione del foro di captazione, è rotta o semi coperta dagli strati di asfaltatura stradali; pertanto in concomitanza di forti precipitazioni meteorologiche e di conseguenza con lo scorrimento di grosse quantità di acqua lungo la sede stradale, verrebbe messo in crisi il sistema esistente, non garantendo un deflusso omogeneo e capillare delle precipitazioni. Con l intervento di riqualificazione del marciapiede, sarà aumentato il numero dei punti di captazione delle acque meteoriche, al fine di evitare l'accumulo in pochi punti di deflusso, consentendo un assorbimento più omogeneo su tutta la superficie stradale sgrondante in quella direzione. A tale proposito sono stati adottati le seguenti soluzioni progettuali: - introduzione di n 12 caditoie dislocate lungo bordo esterno del marciapiede, interne alla zona di banchina stradale, composte da pozzetto in CLS prefabbricato tipo SIR 150 ditta Pircher o similare, completo di: griglia in ghisa di portata classe C250, a feritoie passanti, avvitata al pozzetto; nonché di vaschetta in moplen per la sifonatura, atta ad abbattere eventuali odori di risalita dalla condotta. Il tutto come da come indicato da Tav.E2.03 allegata. L acqua meteorica così raccolta, dai punti di captazione suddetti, sarà convogliata, nella linea fognaria di acque miste esistente, tramite la posa di tubi in PVC Ø160mm UNI EN SN4 (SDR41). 3. Piano di manutenzione dell opera (ai sensi dell art. 40 DPR n.554/99) Vedasi documentazione allegata. 4. Quadro economico dell'opera (ai sensi dell art. 17 DPR 554/99) Non viene prevista la voce relativa all accantonamento di cui all art.133, comma 3, del D.Lgs.n 163, in quanto la durata prevista dei lavori è inferiore ad un anno. Vedasi documentazione allegata.

7 5. Quadro dell incidenza percentuale della quantità di manodopera (ai sensi dell art. 35 DPR n.554/99) Vedasi documentazione allegata. 6. Planimetrie generali e schemi grafici Si allegano alla presente relazione i seguenti documenti: E1.01 Elenco Elaborati; E1.02 Relazione descrittiva del progetto esecutivo, contenente: - Attestazione di cantierabilità; - Attestazione di conformità; E1.03 Quadro economico dell opera; E1.04 Cronoprogramma; E1.05 Quadro dell incidenza percentuale della quantità di manodopera; E1.06 Computo metrico estimativo definitivo; E1.07 Schema di contratto e capitolato speciale di appalto E1.08 Elenco prezzi unitari E1.09 Lista delle forniture e delle lavorazioni E1.10 Piano di sicurezza e coordinamento, contiene: - All.n 1 Diagramma di Gantt; - All.n 2 Lavorazioni, Valutazione Rischi, e Misure sulla Sicurezza; - All.n 3 Verbali di presa visione del PSC; - All.n 4 Lay-out di cantiere; - All.n 5 Fascicolo Informazioni. E1.11 Piano di manutenzione, contiene: - Manuale d uso; - Programma di manutenzione. E2.01 Tavola: Inquadramento delle opere in progetto; E2.02 Tavola: Progetto architettonico e particolare costruttivi; E2.03 Tavola: Adeguamento della linea di raccolta acque meteoriche. Mantova, lì giugno 2010 Il tecnico incaricato Stefano Gorni Silvestrini architetto