MASSIME DIRITTO DI FAMIGLIA. Corte di Cassazione Sez. VI civ. 15 Settembre 2014, n (Pres.

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1 MASSIME DIRITTO DI FAMIGLIA Corte di Cassazione Sez. VI civ. 15 Settembre 2014, n (Pres. Di Palma; Rel. Dogliotti) Famiglia Matrimonio Cessazione degli effetti civili del matrimonio Assegno di mantenimento Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, l assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita da questo goduto durante la convivenza matrimoniale, indice di detto tenore di vita può essere l attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi 1. Corte di Cassazione Sez. I civ. 8 Settembre 2014, n (Pres. Luccioli; Rel. San Giorgio) Famiglia Figli Assegno di mantenimento Spese straordinarie In materia di mantenimento dei figli, le spese straordinarie, data la loro imprevedibilità ed imponderabilità, esulano dall ordinario regime di vita 1 Cass., n. 2156/2010; Nella fattispecie, rilevante il personale contributo dato dalla moglie all allevamento dei figli, ed in particolare l accudimento del primogenito, portatore di un handicap senso-motorio che ne limita la possibilità di autonomia; 1

2 della prole, di conseguenza la loro inclusione in via forfettaria nell ammontare dell assegno, posto a carico di uno dei genitori, può rivelarsi in contrasto con il principio di proporzionalità 2 e con quello dell adeguatezza del mantenimento, nonché dar luogo a grave nocumento alla prole, che potrebbe essere privata, non permettendolo le condizioni economiche del solo genitore beneficiario dell assegno cumulativo, di cure necessarie o di altri indispensabili apporti 3. Corte di Cassazione Sez. VI civ. 3 Settembre 2014, n (Pres. Di Palma; Rel. Cristiano) Famiglia Matrimonio Cessazione degli effetti civili del matrimonio Nullità del matrimonio Giurisdizione ecclesiastica e civile Rapporti I rapporti tra giurisdizione ecclesiastica e giurisdizione civile sono disciplinati sulla base di un principio di prevenzione in favore di quest ultima 4. Infatti la pendenza di un giudizio civile impedisce la delibazione della sentenza ecclesiastica, mentre, fino a quando la sentenza ecclesiastica non sia stata delibata, il processo canonico resta un semplice fatto incapace di 2 Art. 155 c.c.; 3 Cass., n. 9372/2012; 4 Cass., n /1999, Cass., n. 3345/1997; 2

3 produrre effetti, e quindi di determinare una litispendenza, nell ordinamento dello Stato 5. Ne consegue che, in difetto di delibazione della sentenza ecclesiastica, spetterà al giudice italiano valutare l ammissibilità e la fondatezza della domanda di nullità del matrimonio avanzata in via incidentale dal coniuge convenuto per il divorzio. Corte di Cassazione Sez. I civ. 20 Agosto 2014, n (Pres. Vitrone; Rel. Dogliotti) Famiglia Matrimonio Cessazione degli effetti civili del matrimonio- Patto intercorso tra i coniugi di trasferimento della casa coniugale al figlio minorenne Valido È ammissibile, a titolo di contributo per il mantenimento del figlio minore, il trasferimento di un immobile a suo favore, quale contratto atipico e gratuito, che si perfeziona per effetto del mancato rifiuto 6. La clausola di trasferimento di immobile tra coniugi, contenuta nei verbali di separazione o recepita dalla sentenza di divorzio congiunto o sulla base di conclusioni uniformi, è valida tra le parti e nei confronti dei terzi, essendo soddisfatta l esigenza della forma scritta 7, così come il trasferimento o la promessa di trasferimento di immobili, mobili o somme 5 Art. 797, n.6 c.p.c.; 6 Cass., 21/12/1987, n. 9500; 7 Cass., n. 2263/2014, Cass, 11/11/1992, n ; 3

4 di denaro, quale adempimento dell obbligazione di mantenimento o assistenziale ad opera di un coniuge nei confronti dell altro. Corte di Cassazione Sez. I civ. 22 Luglio 2014, n (Pres. Vitrone; Rel. Bisogni) Famiglia Figli Affido congiunto Mantenimento Il passaggio dal regime di affidamento esclusivo a quello condiviso dei figli non comporta, tanto meno automaticamente, una riduzione della misura del contributo al mantenimento dei figli stabilito nel regime di affidamento esclusivo. Tale riduzione può essere disposta soltanto con riguardo ad effettive evidenze di riduzione del carico di spesa e di impiego di disponibilità personali derivanti dall affido condiviso. L affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori è istituto che, in quanto fondato sull esclusivo interesse del minore, non comporta il venir meno dell obbligo patrimoniale di uno dei genitori di contribuire, attraverso la corresponsione di un assegno, al mantenimento dei figli, in base alle loro esigenze di vita, sulla base del contesto familiare e sociale di appartenenza, rimanendo per converso escluso che l istituto stesso implichi, come conseguenza automatica, che ognuno dei genitori debba far fronte paritariamente, in maniera diretta ed autonoma, alle predette esigenze 8. 8 Cass., Sez. I civ., 18/08/2006, n ; Cass., 29/07/2011, n ; 4

5 Corte di Cassazione Sez. I civ. 16 Luglio 2014, n (Pres. Salvago; Rel. Bisogni) Famiglia Minori Stato di abbandono Nonni Disponibilità ad occuparsene- Condizioni In tema di dichiarazione dello stato di abbandono del minore, la disponibilità ad occuparsene manifestata da uno dei parenti entro il quarto grado, nonni, che alleghi di aver mantenuto rapporti significativi con il minore, occorre sia valutata in maniera particolarmente rigida qualora il bambino sia stato oggetto di abusi sessuali e/o maltrattamenti nella famiglia d origine, e pertanto colpito in maniera estremamente grave nella sua più profonda dimensione emotiva; questo fa si che lo stato di abbandono possa essere escluso soltanto in presenza di rapporti pregressi ed attuali, tra il minore ed il predetto parente, caratterizzati da una sufficiente autonomia di tale congiunto dai genitori e tali da garantire, direttamente o attraverso sostegni esterni, una situazione affettiva, morale e materiale, da accertare con riscontri obbiettivi, idonea a prefigurare un adeguato equilibrio psicofisico e l armonioso sviluppo della sua personalità 9. Corte di Cassazione Sez. I civ. 16 Luglio 2014, n (Pres. Luccioli; Rel. Cristiano) 9 Cass., Sez. I civ., 29/01/2010, n. 2123; 5

6 Famiglia Matrimonio Annullamento È valido l annullamento del vincolo coniugale qualora si accerti l incapacità di uno dei due coniugi a contrarre matrimonio per difetto di discrezione e giudizio, in quanto affetto da disturbo bipolare di tipo I. I dati personali oggetto di trattamento vanno gestiti rispettando i canoni della correttezza, pertinenza e non eccedenza rispetto alle finalità del loro utilizzo ma, art. 24 d.lgs. n. 196/03, non serve il preventivo consenso dell interessato laddove essi vengano impiegati per esigenze di difesa nel giudizio negli stretti limiti in cui ciò sia necessario. Corte di Cassazione Sez. I civ. 30 Giugno 2014, n (Pres. Luccioli; Rel. Lamorgese) Famiglia Matrimonio Incapacità di intendere e volere Eredi Domanda di annullamento Condizioni La natura di atto personalissimo propria del matrimonio pone un preciso limite alla possibilità che soggetti terzi, seppur qualificati come gli eredi, possano impugnare il matrimonio contratto da uno dei coniugi affetto da vizi della volontà; che l azione sia stata già esercitata dal coniuge il cui consenso o la cui capacità di intendere e volere risulti viziata, nel qual caso 6

7 l azione è trasmissibile agli eredi qualora il giudizio sia già pendente alla morte dell attore 10. Dott.ssa Fortunata Serena Sciotto 10 Il coniuge incapace di intendere e volere è legalmente capace e, pertanto, esclusivo titolare del potere di decidere se impugnare il proprio matrimonio, a differenza del coniuge interdetto il cui matrimonio può essere impugnato da tutti coloro che abbiano un interesse legittimo oltre che dal tutore e dal pubblico ministero. 7