PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per gli affari esteri PROGETTO DI RELAZIONE

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1 PARLAMENTO EUROPEO 2004 ««««««««««««Commissione per gli affari esteri 2009 PROVVISORIO 2005/2028(INI) PROGETTO DI RELAZIONE sulla richiesta della Romania di diventare membro dell'unione europea (2005/2028(INI)) Commissione per gli affari esteri Relatore: Pierre Moscovici PR\ doc PE v01-00

2 PR_INI INDICE Pagina PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO...3 PE v /6 PR\ doc

3 PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO sulla richiesta della Romania di diventare membro dell'unione europea (2005/2028(INI)) Il Parlamento europeo, vista la richiesta di adesione all'unione europea presentata dalla Romania il 22 giugno 1995, visto il parere della Commissione del 1997 sulla richiesta di adesione all'unione europea presentata dalla Romania, viste le relazioni periodiche della Commissione sui progressi realizzati dalla Romania in vista dell'adesione nell'arco degli anni e visto il documento strategico della Commissione sui progressi realizzati nel processo di allargamento (COM(2004)0657 C6-0150/2004) 1, viste le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 dicembre 2004, viste tutte le risoluzioni e le relazioni precedenti, dall'inizio del processo di allagamento ad oggi, visto il progetto di trattato di adesione all'unione europea della Romania, visto l'articolo 45 del suo regolamento, vista la relazione della commissione per gli affari esteri e i pareri della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e della commissione per i bilanci (A6-0000/2005), A. considerando che il nostro obiettivo comune è quello di preparare nel miglior modo possibile l'adesione della Romania all'unione, B. considerando che gli sforzi tesi a perseguire tale obiettivo devono far convergere la volontà politica delle autorità e la mobilitazione degli operatori socioeconomici della Romania, ampiamente sostenuti dalla società rumena, C. considerando che la portata delle riforme attuate dalla Romania in vista della sua adesione è notevole, in considerazione degli enormi ritardi che è stato necessario recuperare nei settori economico, sociale e politico, D. considerando che la prospettiva dell'adesione ha agito da catalizzatore dei cambiamenti, avendo riunito la maggioranza delle forze politiche del paese intorno allo stesso progetto, divenuto l'obiettivo strategico della Romania, E. considerando che i progressi realizzati dalla Romania hanno consentito di concludere i negoziati di adesione, ma che gli sforzi tesi a rimediare alle carenze esistenti, identificati nella relazione della Commissione sui progressi realizzati nel 2004 e nell'ultima 1 Non ancora pubblicato in GU. PR\ doc 3/6 PE v01-00

4 risoluzione del Parlamento europeo del 16 dicembre , devono essere proseguiti prima e dopo l'adesione, segnatamente nel settore della giustizia e degli affari interni per quanto concerne la lotta contro la corruzione, la criminalità organizzata e il controllo delle frontiere, nonché nel settore della concorrenza per quanto concerne gli aiuti di Stato e nel settore ambientale per quanto attiene all'attuazione della legislazione in tutti i settori e all'allineamento della legislazione orizzontale, F. considerando che se tali sforzi saranno attuati la Romania dovrebbe essere in grado di soddisfare gli impegni assunti in occasione dei negoziati nonché di rispettare gli obblighi che discendono dall'adesione per diventare membro dell'unione secondo il calendario previsto, ovvero nel 2007, 1. si compiace per la decisione del Consiglio europeo del dicembre 2004 di concludere i negoziati di adesione con la Romania, mettendo termine a quattro anni di negoziati e a diversi anni di preparativi, i quali hanno notevolmente modificato lo scenario sociopolitico, economico e culturale del paese, consentendogli di avviare una dinamica di cambiamento e di progresso; 2. sottolinea che la prospettiva di adesione all'unione è stata un potente volano per le riforme e che gli sforzi attuati dalla Romania hanno contribuito all'ammodernamento e alla democratizzazione del paese, ma ritiene che tale processo sia lontano dall'essere concluso; 3. constata con soddisfazione che il processo di trasformazione dell'economia e delle sue strutture, avviato nel 1997, è sfociato su un sostanziale miglioramento della capacità economica e sull'attuazione di un'economia di mercato durevole grazie alle importanti riforme strutturali; ritiene, tuttavia, che la stabilità macroeconomica deve essere ancora consolidata, al fine di consentire alla Romania di far fronte alla pressione concorrenziale e alle forze di mercato all'interno dell'unione; invita le autorità rumene a proseguire nei loro sforzi per contenere il deficit di bilancio se il paese intende poter raggiungere i propri obiettivi in materia di inflazione e di riduzione del disavanzo delle partite correnti, ed esorta le autorità rumene a proseguire il processo di privatizzazione e di ristrutturazione, in particolare nel settore dell'acciaio; 4. ricorda che per soddisfare agli impegni assunti in occasione dei negoziati di adesione nonché ai criteri di adesione in maniera tale da poter diventare membro dell'unione secondo il calendario previsto, ovvero nel 2007, è necessario che la Romania compia tutti gli sforzi necessari al fine di rimediare alle carenze identificate nell'ultima relazione della Commissione sui progressi della Romania e nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 16 dicembre 2004; 5. in tale contesto insiste in particolare sui seguenti aspetti: - l'effettiva realizzazione delle riforme amministrative e giudiziarie affinché l'amministrazione pubblica e l'apparato giudiziario si sostengano reciprocamente e funzionino in modo efficace, trasparente e indipendente; la necessità di limitare soprattutto i ricorsi ai "decreti d'urgenza"; 1 Testi approvati a tale data, PE_TA(2004)0111. PE v /6 PR\ doc

5 - la necessità di proseguire la lotta contro la corruzione, in particolare contro la corruzione ad alto livello che, nonostante gli sforzi attuati di recente, continua a minare la vita socioeconomica e politica del paese, deteriorando l'immagine della Romania in seno alla comunità internazionale; - la necessità di garantire la totale indipendenza dei mezzi di informazione e la libertà di espressione senza ostacoli; - il rafforzamento della governance locale e regionale al fine di garantire un'adeguata attuazione dell'acquis a tale livello; la promozione del concetto di "buona governance" e di cultura amministrativa nonché del rispetto dei principi etici nella gestione degli affari pubblici; - l'attuazione della legislazione sulla protezione dei minori, entrata in vigore il 1 gennaio 2005, nonché l'urgenza di individuare una soluzione ai casi di adozioni internazionali e di migliorare sensibilmente la situazione dei disabili e dei malati ricoverati negli ospedali psichiatrici; - l'applicazione corretta e trasparente della nuova legge sugli aiuti di Stato e il controllo rigoroso di tali aiuti da parte del Consiglio rumeno della concorrenza, conformemente alle disposizioni dell'accordo europeo e agli impegni assunti dalla Romania nel corso dei negoziati; - gli sforzi supplementari in materia di protezione dell'ambiente che richiedono investimenti adeguati ed una maggiore vigilanza sui rischi di inquinamento industriale e di gestione dei rifiuti, delle sostanze chimiche e degli organismi geneticamente modificati; 6. prende atto dell'ambizioso programma del nuovo governo rumeno e si compiace per la sua determinazione di accelerare i preparativi per l'adesione e di approfondire le riforme intese a migliorare il benessere e la qualità di vita del cittadino rumeno; 7. constata che, nonostante i progressi nella lotta contro l'esclusione sociale e nella legislazione sulla protezione sociale, è necessario raddoppiare gli sforzi tesi a diminuire la povertà e ad assicurare la coesione economica e sociale del paese, che permane alquanto fragile; 8. sostiene la Commissione nel "monitoraggio" minuzioso dei progressi realizzati nell'attuazione degli impegni assunti dalla Romania nel corso dei negoziati; ritiene che tale controllo sia uno strumento necessario ed efficace per identificare le carenze e tentare di porvi rimedio a breve termine, mobilitando tutti gli sforzi necessari sia a livello delle risorse umane che materiali; chiede alla Commissione di vigilare affinché l'assistenza accordata attraverso i diversi strumenti finanziari (PHARE, SAPARD, ISPA) sia la più appropriata e la più efficace; 9. auspica che la Romania sia in grado di soddisfare ai suoi impegni in tutti i settori dell'acquis nei termini previsti, in particolare nel settore dell'ambiente, ma soprattutto in materia di giustizia, affari interni e concorrenza; ritiene che, nel caso in cui la Romania non riuscisse a conseguire tale obiettivo, sarebbe giustificato che il Consiglio, sulla base PR\ doc 5/6 PE v01-00

6 della raccomandazione della Commissione e alle condizioni garantite nella conferenza di adesione, decidesse di rinviare l'adesione di un anno; 10. richiama l'attenzione sul fatto che l'eventualità del ricorso alle clausole di salvaguardia non dovrebbe essere percepita come una sanzione, bensì come un meccanismo inteso a concedere alla Romania il tempo necessario per prepararsi a integrare il mercato interno senza contraccolpi né per il paese né per le politiche comunitarie, nella misura in cui il loro buon funzionamento è nell'interesse comune degli Stati membri e dei paesi candidati ed ha un'incidenza diretta sulla vita dei cittadini; 11. è convinto che l'adesione della Romania all'unione europea apporterà un autentico valore aggiunto alla costruzione europea nella sua dimensione culturale e politica, in particolare negli sforzi tesi a stabilizzare la regione dei Balcani e nell'ambito della nuova politica europea di vicinato; 12. sottolinea che il successo dell'adesione dipende in larga misura dal sostegno e dall'impegno dei cittadini del paese aderente; incoraggia pertanto le autorità rumene e le associazioni non governative a lanciare una campagna di informazione ampia, seria ed obiettiva sull'unione e i suoi traguardi, nonché sui vantaggi e gli obblighi che discendono dall'adesione, in maniera tale che il cittadino rumeno sia pienamente cosciente della propria scelta e coinvolto il più possibile nei preparativi in corso; 13. sottolinea che l'adesione della Romania all'unione non dovrebbe essere percepita come fine a se stessa, bensì come l'opportunità di contribuire al progetto di integrazione europea teso a promuovere la pace e i suoi valori e a creare uno spazio di solidarietà e di prosperità, estendendo le sue prerogative a tutti gli Stati membri e ai loro popoli; 14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Romania. PE v /6 PR\ doc

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