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1 INTRODUZIONE Il presente lavoro di tesi vuole essere la trattazione di un fenomeno che diventa sempre più esteso, il Turismo verde, che nel nostro caso si realizzerà attraverso lo studio dell istituzione e gestione di un Parco Naturale. La trattazione dell argomento è basata su studi e ricerche effettuati su libri, pubblicazioni e siti internet sui parchi naturali e nello specifico sul Parco Fluviale dell Alcantara. Inoltre, le considerazioni che scaturiscono dalla trattazione sono basate su ricerche e visite effettuate direttamente sul campo, sia sul territorio del Parco sia presso gli uffici competenti. Nelle pagine seguenti vengono descritti i vari aspetti economici e strutturali di un parco, con specifici riferimenti e notizie sul Parco Fluviale dell Alcantara. In particolare: Il Capitolo Primo inizia con una breve descrizione geografica del Parco, delle aree protette in Sicilia e le problematiche relative alla realizzazione di un Parco, con riferimento alle fasi effettive di istituzione del Parco Fluviale dell Alcantara. Si presenterà, poi, lo statuto del Parco, commentandone le parti più interessanti, e si parlerà degli organi del Parco, strumenti della gestione dell area protetta. Si analizzeranno le ripartizioni del territorio in varie zone (zonizzazione) e si passerà all analisi della gestione, con i suoi vincoli e divieti. Nel Capitolo Secondo si tratterà delle Organizzazioni che sono collegate ad un area protetta e, in particolare, di quelle legate al Parco 3

2 dell Alcantara. E importante per capire il vasto panorama di attività che gravitano attorno ad un parco. Nel capitolo Terzo si incentrerà l attenzione sul ruolo dell agricoltura nei confronti di un area protetta. Con l istituzione del Parco, infatti, il comparto agricolo subisce dei cambiamenti a causa dei vincoli e divieti che il Piano del Parco dispone. Certi tipi di agricoltura che hanno un elevato impatto sul territorio vengono proibiti o limitati, favorendo invece altre forme di sfruttamento del territorio che vanno verso un uso eco-compatibile delle aree del Parco. Nel Capitolo Quarto si parlerà della Gestione delle Attività Turistiche. In riferimento alla domanda si analizzerà un tipo di turista che ha delle particolari esigenze e che cerca determinate condizioni per una vacanza lontano dal trambusto della vita di città. Si descriverà poi l offerta di un Parco, da una visione generale fino ad elencare le componenti delle proposte del Parco Fluviale dell Alcantara. Nel Capitolo Quinto si darà spazio alla descrizione delle varie attività delle popolazioni che gravitano attorno all area del Parco. Si cercherà di capire come la creazione di un area protetta possa influire, positivamente o negativamente, sulla vita e lo sviluppo dei comuni del Parco. Nel Capitolo Sesto, infine, analizzeremo le opportunità occupazionali che può offrire un Parco, sia direttamente, lavorando all interno della struttura, sia indirettamente, lavorando nell indotto. 4

3 Capitolo Primo IL PARCO FLUVIALE DELL ALCANTARA DALL ISTITUZIONE ALLA GESTIONE PREMESSA E bene, prima di esaminarne il percorso di nascita e sviluppo, fornire alcune basilari informazioni sull area protetta oggetto dello studio. La Valle dell Alcantara è posizionata tra il Parco dell Etna e il Parco dei Nebrodi, e rispetto agli stessi costituisce una significativa area di contatto. La sua posizione strategica (di cerniera) in un sistema di paesaggi protetti rende perfettamente il concetto di biodiversità, dato dall insieme dei fattori naturalistici, biologici, paesistici, storici, culturali. Il Parco si estende nell area geografica chiamata bacino imbrifero del fiume Alcantara cioè l area di raccolta delle acque piovane e delle precipitazioni nevose che lo alimentano. I confini fisici si muovono a nord sulle creste dei Peloritani, ad ovest sui crinali dei Nebrodi, a sud sui terreni vulcanici dell Etna, ad est sulla costa del 5

4 mar Ionio. L estensione della sua superficie è di circa 570 km 2, la sua massima altitudine coincide con la sommità dell Etna, cioè metri, mentre quella media è sui 900 metri. Il fiume Alcantara ha un percorso relativamente breve (circa 50 Km) ma ha regime perenne ed è annoverato fra i maggiori dell Isola. Il territorio del bacino, da un punto di vista amministrativo, ricade nelle province di Messina e Catania, in cui insistono i territori di quindici comuni. Castelmola, Floresta, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Giardini-Naxos, Graniti, Malvagna, Moio-Alcantara, Motta Camastra, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria e Taormina in provincia di Messina; Calatabiano, Castiglione di Sicilia e Randazzo in provincia di Catania. 6

5 Sotto il profilo naturalistico, motivo principale di conservazione del territorio in esame, vi sono elementi assai rilevanti: il percorso del fiume, il Monte Moio, le Gole dell Alcantara, il lago Gurrida, le grotte vulcaniche del settore settentrionale dell Etna e le aree boscate. La Sicilia, territorio intensamente diversificato e antropizzato, può vantare un nutrito numero di aree protette: 227 migliaia di ettari di superficie in cui si trovano circa 43 riserve naturali orientate e 4 parchi naturali regionali. Dal punto di vista della gestione, per quanto riguarda le riserve si va dalla gestione dell Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana alla Provincia Regionale, dalla L.I.P.U. ai Rangers d Italia, dal WWF Italia al C.A.I. (Club Alpino Italiano), a Legambiente. Per quanto riguarda la gestione di un parco regionale, è l Ente Parco che si occupa dell amministrazione e del controllo di un parco naturale, e in questa figura confluiscono vari attori che sono coinvolti nello svolgimento delle attività del Parco. In questo capitolo andremo ad esaminare la nascita del Parco Naturale dell Alcantara, elencando i vari passaggi che si sono avvicendati dalla creazione alla gestione. fonte Istat

6 I PARCHI E LE RISERVE IN SICILIA 8

7 LEGENDA 1 Parco Regionale dell Etna 2 Parco Regionale dell Alcantara 3 Parco Regionale dei Nebrodi 4 Parco Regionale delle Madonie 5 RR Fiume Fiumefreddo 6 RR Bosco di Malabotta 7 RR Monte Soro 8 Isola di Stromboli e Strombolicchio 9 RR Isola di Panarea 10 RR Montagne Felci e Porri 11 RR Isola di Filicudi 12 RR Isola di Alicudi 13 RM Isola di Ustica 14 RR Monte Pellegrino 15 RR Grotta Conza 16 RR Isola delle Femmine 17 RR Grotta di Carburangeli 18 RR Zingaro 19 RR Monte Cofano 20 RR Saline di Trapani e Pacco 21 RM Isole Egadi 22 RR Isole dello Stagnone di Marsala 23 RR Bosco di Alcamo 24 RR Grotta di Santa Ninfa 25 RR Foce Fiume Belice 26 RR Grotta di Entella 27 RR Monte Genuardo e S. M. del Bosco 28 RR Foce Fiume Platani 29 RR Monti di Palazzo Adriano e Valle 30 RR Monte Carcaci del Sosio 31 RR Serre di Ciminna 32 RR Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella 33 RR Bosco di Favara e Bosco Granza 34 RR Macalube di Aragona 35 RR Monte Conca 36 RR Contrada Scaleri 37 RR Lago Sfondato 38 RR Lago di Pergusa 39 RR Monte Altesina 40 RR Sughereta di Niscemi 41 Biviere di Gela 42 RR Pino D Aleppo 43 RR Macchia Foresta Fiume Irminio 44 RR Isola di Capopassero 45 RR Oasi Faunistica di Vendicari 46 RR Cavagrande del Cassibile 47 RR Fiume Ciane e Saline di Siracusa 48 RR Pantalica, Valle dell Anapo, Torrente Cava Grande 49 RR Oasi del Simeto 50 RM Isole Ciclopi 51 RR Isola di Lampedusa 52 RN Capo Peloro 53 RN Laghetti di Marinello 9

8 1.1 ISTITUZIONE DEL PARCO La valle dell Alcantara era già stata individuata nel 1991 dalla pianificazione regionale come R.N.O. gestita dall Azienda Foreste Demaniali, ma la riserva non risultava ancora istituita e rischiava di rimanere fuori dalla programmazione dei fondi strutturati di Agenda Il Parco Fluviale dell Alcantara è stato istituito con la legge regionale del 3 maggio 2001 n.6, art.129 per consentire il completamento della rete ecologica siciliana secondo i principi e le linee guida del P.O.R. (Programma Operativo Regionale) Sicilia Con il D.P.R. 616/77, che ha trasferito le competenze in materia di aree protette dallo Stato alle Regioni, si è avuto un aumento rilevante della superficie complessiva di territorio nazionale protetto. La novità delle aree protette regionali, tra le quali si evidenzia il Parco Fluviale dell Alcantara, è stata quella di aver cercato di coniugare la conservazione delle risorse naturali con l uso sociale delle stesse e con lo studio dello sviluppo compatibile per le popolazioni insediate. 10

9 FASI ISTITUTIVE DI UN PARCO 1 Delimitazione dei confini del parco e delle eventuali aree pre-parco (zonizzazione e misure di salvaguardia da adottare) Individuazione dell ente gestore del parco e delle sue competenze Definizione delle caratteristiche del parco, che si riflettono sulla zonizzazione e sulle misure di salvaguardia da adottare Pianificazione del territorio e suo raccordo con gli altri strumenti di pianificazione territoriale Valutazione dei costi e benefici a carico della collettività e dei gruppi sociali presenti all interno del parco, in particolare dell agricoltura, che rappresenta in genere la maggiore utilizzazione della superficie Finanziamenti necessari per l istituzione e la gestione del parco 1 fonte: Gambino R. (1994), I Parchi naturali europei. Dal Piano alla gestione. NIS, Roma 11

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