Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro.
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- Giulietta Caselli
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1 Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro. PROCEDURE PER L'UTILIZZAZIONE DEI VOUCHER FORMATIVI FINANZIATI L. 53/2000 ART. 6 COMMA PREMESSA In riferimento all Avviso pubblico per l attribuzione di incentivi alle persone per la formazione (voucher formativi individuali), le attività formative devono svolgersi, di norma, entro 12 mesi dalla data di consegna del voucher, salvo i corsi Riconosciuti di qualifica biennali dei repertori regionali delle figure e profili professionali e i corsi post laurea legati alle programmazioni accademiche. 1) ADEMPIMENTI PRELIMINARI ALL AVVIO DELL'ATTIVITÀ Il Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro. della Provincia di Lucca provvede, sulla base degli esiti dell avviso pubblico per l attribuzione di incentivi alle persone per la formazione (voucher formativi individuali) a comunicare ai Beneficiari l'avvenuta approvazione del finanziamento del progetto, consegnando il BUONO FORMATIVO e illustrando le modalità operative per la fruizione di tale buono. Contestualmente consegna copia delle presenti procedure e del registro delle presenze. Tutta la modulistica necessaria, per assolvere agli adempimenti previsti, è scaricabile dal sito della Formazione Professionale della Provincia di Lucca al link nella sezione Beneficiari Voucher. IL BENEFICIARIO - Entro 30 giorni dalla consegna del voucher, provvede a produrre e consegnare direttamente o delegando l Ente erogatore, mediante l utilizzo dell apposita NOTA D ACCOMPAGMAMENTO, alla Provincia Servizio Formazione i seguenti documenti preliminari all avvio delle attività: 1. ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO (in questo documento il BENEFICIARIO deve scegliere la modalità con la quale desidera che gli sia erogato il finanziamento vedere nota (*)) 2. PATTO FORMATIVO con la data prevista per l inizio delle attività ed il calendario delle lezioni; 3. DOMANDA DI ISCRIZIONE redatta sull'apposito modello della R.T. avendo cura di allegare copia di un documento di identità leggibile ed in corso di validità; Qualora, a causa di rimodulazione dei costi previsti, l importo del finanziamento risultasse inferiore rispetto alle previsioni contenute nel progetto presentato, la redazione dei modelli suddetti dovranno rispettare le modificate necessità finanziarie. Inoltre, provvede a richiedere la vidimazione del REGISTRO DELLE PRESENZE se non già fornito vidimato. I beneficiari che secondo le indicazioni dell Avviso Pubblico hanno già avviato le attività formative, devono oltre che adempiere alle procedure di cui sopra, comunicare e regolarizzare presso gli uffici della Provincia Servizio Formazione lo stato di avanzamento del percorso.
2 DECORSO IL TERMINE DEI 30 GIORNI suddetto SENZA AVER ADEMPIUTO a quanto previsto, o fornito adeguata comunicazione in merito, DECADE IL BENEFICIO del finanziamento, SENZA necessità di ulteriore COMUNICAZIONI da parte della Provincia di Lucca. LA PROVINCIA SERVIZIO FORMAZIONE - Verifica la documentazione suddetta, riservandosi di richiedere al Beneficiario eventuali integrazioni o chiarimenti, anche in riferimento al progetto presentato in sede di avviso pubblico. Rilascia parere favorevole per l avvio dell'attività formativa. (*) MODALITA DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO La corresponsione del finanziamento, come esplicitato dal BENEFICIARIO nella domanda di voucher e confermato sull ATTO UNILATERALE D IMPEGNO avverrà con una delle seguenti modalità: al Beneficiario in una unica soluzione alla conclusione dell attività a rimborso delle spese sostenute, previa consegna e superamento della verifica di regolarità della documentazione didattica e contabile prevista ai fini della determinazione della spesa ammissibile e del finanziamento pubblico concesso. I documenti contabili indirizzati al Beneficiario dall Ente Erogatore dovranno essere quietanzati; al Beneficiario in più soluzioni, quando si tratti di attività pluriennali. Le liquidazioni intermedie potranno essere richieste al termine di ciascun anno di attività, previa consegna e superamento della verifica di regolarità della documentazione didattica e contabile prevista ai fini della determinazione della spesa ammissibile e della quota di finanziamento pubblico annuale. I documenti contabili indirizzati al Beneficiario dall Ente Erogatore dovranno essere quietanzati. Il saldo sarà erogato a conclusione dell attività a fronte della presentazione e verifica della restante documentazione didattico e contabile richiesta ai fini della determinazione della spesa ammissibile e del finanziamento pubblico concesso finale; all Ente Erogatore alla conclusione dell attività (o a conclusione degli anni intermedi delle attività pluriennali) se c è accordo tra il Beneficiario e l Ente stesso, previa consegna e superamento della verifica di regolarità della documentazione didattica e contabile prevista ai fini della determinazione della spesa ammissibile e del finanziamento pubblico concesso. I documenti contabili indirizzati al Beneficiario dall Ente Erogatore non dovranno essere quietanzati. Per attuare tale procedura il Beneficiario dovrà sottoscrivere con autentica di firma un atto di delega alla riscossione a favore dell Ente erogatore. Nei casi di voucher che prevedono la quota di compartecipazione privata a carico del beneficiario questa dovrà risultare quietanzata alla presentazione della documentazione. Al Beneficiario con anticipazione di una quota del finanziamento concesso, previo presentazione di polizza fidejussoria a garanzia dell importo anticipato, e pagamento della residua parte del finanziamento (saldo) dietro consegna e superamento della verifica di regolarità della documentazione didattica e contabile prevista ai fini della determinazione della spesa ammissibile e del finanziamento pubblico concesso. L importo garantito con la fideiussione può arrivare fino al 90% del finanziamento pubblico concesso. Il primo acconto non può superare il 40% del finanziamento assegnato ed i rimborsi successivi possono essere concessi a fronte di presentazione di spese intermedie sostenute fino alla concorrenza dell'importo garantito. La quietanza di pagamento dovrà essere costituita da uno dei seguenti documenti: 1) ricevuta c.c.p.; 2) bonifico bancario; 3) copia assegno bancario ed estratto conto attestante l avvenuto incasso da parte dell Ente erogatore. 2) SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA ED EVENTUALI VARIAZIONI IL BENEFICIARIO antecedentemente all avvio delle attività formative comunica con l apposito modello DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA E CALENDARIO DELLE LEZIONI l inizio delle attività stesse se non già comunicati alla presentazione dei modelli del punto 2. IL BENEFICIARIO registrerà puntualmente le presenze sul REGISTRO INDIVIDUALE DELLE PRESENZE attenendosi scrupolosamente alle modalità di tenuta sullo stesso indicate. Nel caso che le pagine del registro delle presenze risultassero insufficienti per la registrazione dell intero percorso, il BENEFICIARIO dovrà richiedere alla Provincia ulteriori pagine vidimate. 2/5
3 Eventuali variazioni di calendario delle lezioni e sede del corso che dovessero intercorrere durante lo svolgimento delle attività dovranno essere tempestivamente comunicate e motivate alla PROVINCIA SERVIZIO FORMAZIONE. Eventuali variazioni del progetto iniziale (n. ore, Ente erogatore, contenuti didattici, percorso didattico, ecc.) dovranno essere formalizzate e motivate alla PROVINCIA SERVIZIO FORMAZIONE, la quale a seguito delle necessarie valutazioni potrà autorizzare tali richieste. Qualora le variazioni comportino una riduzione del numero delle ore sul progetto iniziale il finanziamento dovrà essere ritenuto automaticamente e proporzionalmente ridotto. L'originale delle autorizzazioni di variazione dovrà essere allegato al rendiconto. Le lezioni tenute fuori dalla programmazione stabilita, senza che sia stata fatta pervenire preventiva comunicazione, saranno considerate come non effettuate. NON RICONOSCIMENTO DELLE ORE SVOLTE E DELLE SPESE SOSTENUTE. In riferimento all Avviso pubblico per l attribuzione di incentivi alle persone per la formazione (voucher formativi individuali) si ricorda che se il corso non viene portato a termine (vale a dire la frequenza è inferiore al 70% minimo richiesto e non vi sono cause oggettive e documentate che giustifichino le assenze) o si verifichi un anomalo e immotivato cumulo di ore di assenza nell'ultima parte del percorso formativo o comunque non si verificano tutte le condizioni sopra previste e finalizzate alla determinazione della spesa ammessa a finanziamento, IL COSTO NON POTRA ESSERE RIMBORSATO e rimarrà a carico del titolare del buono. Eventuali anticipi già erogati saranno recuperati. 3) ADEMPIMENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA IL BENEFICIARIO entro 60 giorni dal termine del percorso formativo, utilizzando la NOTA D ACCOMPAGNAMENTO predisposta, dovrà restituire: il BUONO FORMATIVO; il REGISTRO INDIVIDUALE DELLE PRESENZE, debitamente compilato; i DOCUMENTI CONTABILI attestanti le spese sostenute. la DICHIARAZIONE FINE ATTIVITA sottoscritta congiuntamente con l Ente Erogatore, attestante il regolare svolgimento dell'attività formativa. il MODELLO PER LA DELEGA ALLA RISCOSSIONE nel caso di scelta della erogazione del finanziamento all Ente Erogatore; la LETTERA PER LA RICHIESTA DI RIMBORSO; il QUESTIONARIO DI GRADIMENTO; la DICHIARAZIONE DELLA POSIZIONE IVA solo per i lavoratori autonomi (liberi professionisti). DECORSO IL TERMINE DI 60 GIORNI suddetto SENZA AVER ADEMPIUTO a quanto indicato, sarà avviato il procedimento di REVOCA del finanziamento assegnato e di recupero degli eventuali acconti già erogati. LA PROVINCIA SERVIZIO FORMAZIONE - verifica la documentazione suddetta e, appurata la completezza e la rispondenza alle disposizioni in materia, provvede a liquidare la somma riconosciuta. Per quanto non espressamente indicato nelle presenti procedure, si deve fare riferimento sia agli specifici Avvisi Pubblici emananti che alle norme vigenti in materia. 3/5
4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La Provincia di Lucca, Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro adotta il presente avviso in coerenza ed attuazione: - del Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999; - del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999; - del Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell 8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione; - della Deliberazione del C.I.P.E. n. 36 del 15 giugno 2007 (pubblicata sulla GU n. 241 del 16/10/2007) concernente Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013 ; - della Decisione comunitaria di approvazione del Quadro Strategico Nazionale n. C(2007)3329 del 13 luglio 2007; - del Programma Operativo Ob Competitività regionale e occupazione della Regione Toscana, approvato con Decisione della Commissione delle Comunità Europee C(2007) 5475 del 07/11/2007; - della DGR n. 832 del 20/11/2007, che prende atto dell approvazione del Programma Operativo Ob della Regione Toscana da parte della Commissione con Decisione C(2007) 5475 del 07/11/2007; - del Provvedimento Attuativo di Dettaglio del Programma Operativo Ob. 2 FSE Competitività regionale e occupazione della Regione Toscana, approvato con DGR n. 595 del 28/07/2008 e s.m.i; - della Legge Regionale n. 32/2002 "Testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro e successive modifiche e/o integrazioni; - del Regolamento di esecuzione della LR 32/2002 approvato con DGR n. 787 del 4/08/2003 ed emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003 e successive modifiche e/o integrazioni; - del Piano di indirizzo integrato ex articolo 31 LR 32/2002 approvato con delibera del Consiglio regionale n. 32/2012; - del Regolamento (CE) n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d importanza minore ( de minimis ); - del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione Europea del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria); - della DGR 1192/08, che istituisce un regime di aiuti alla formazione ai sensi del Regolamento 800/2008; - della DGR 968/2007 (come integrata dalla DGR 910/2009) che approva la direttiva regionale in materia di accreditamento; - della DGR 532/2009 e s.m.i. che approva il disciplinare per l attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della LR 32/2002; - dei criteri di selezione delle operazioni da ammettere a cofinanziamento FSE approvati dal Comitato di Sorveglianza del 16/06/2009 come integrati il 15/06/2011; - della DGR 1005/2011 P.O.R. CRO FSE : Indirizzi vincolanti finalizzati all'accelerazione della spesa del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo ; - della DGR 1179/2011che approva le Procedure per la progettazione, gestione e rendicontazione degli interventi formativi ex art. 17 L.R. n 32/2002 e s.m.i.; - della Deliberazione della Giunta Provinciale n. 14 del 21/02/2012 relativa all'assegnazione finanziaria delle risorse annualità di cui al Por Ob 2 FSE e conseguente ripartizione tra le Politiche Formative e del Lavoro; - della Legge 236/93 art. 9 che dispone in merito alla promozione ed al sostegno di interventi di formazione continua; - del Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 40/Cont/V/2007 mediante il quale sono fissati gli indirizzi per l attuazione della Legge 236/93 art. 9; - della Delibera della Giunta Regionale 22/12/2008 n con la quale la Regione Toscana definisce le modalità di attuazione del Decreto Direttoriale n. 40/2007 ed il riparto delle risorse; 4/5
5 - della Legge 53/2000 art.6 comma 4 che dispone in merito alla promozione ed al sostegno di interventi di formazione continua; - del Decreto Interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze n. 349/V/2004 del 17/12/2004 mediante il quale sono fissati gli indirizzi per l attuazione della legge 53/2000 art. 6; - della DGR n. 839 del 13/11/2006 con la quale la Regione Toscana definisce le modalità di attuazione del Decreto Interministeriale n. 349/V/2004 del 17/12/2004 ed il riparto delle risorse; - della DGP 176 del 02/10/2012 Manuale operativo della Provincia di Lucca per la gestione degli incentivi per la Formazione Individuale. 5/5
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