Schede botaniche delle principali specie arbustive ed arboree planiziari. presenti nella pianura padana ( BOSCHI DI PIANURA )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Schede botaniche delle principali specie arbustive ed arboree planiziari. presenti nella pianura padana ( BOSCHI DI PIANURA )"

Transcript

1 Schede botaniche delle principali specie arbustive ed arboree planiziari 1. ACERO; 2. AILANTO; 3. BAGOLARO; 4. BIANCOSPINO; 5. CILIEGIO; 6. CORNIOLO; 7. FARNIA; 8. FRASSINO; 9. GELSO; 10. GLEDIZIA; 11. MELO; 12. NOCCIOLO 13. OLMO; 14. ORNIELLO; 15. PIOPPO; 16. PUNGITOPO; 17. ROBINIA; 18. ROVERELLA; 19. SAMBUCO. presenti nella pianura padana ( BOSCHI DI PIANURA ) INTRODUZIONE: L'ambiente planiziario è quello che ha subito le più importanti modificazioni negli ultimi anni, da quando cioè l'uomo ha cominciato a praticare l'agricoltura e ad allevare gli animali. Alla fine dell'era glaciale infatti la Pianura Padana era ricoperta da una rigogliosa, immensa foresta di latifoglie di farnie e carpini con frassini, tigli, olmi. Oggi di questa non rimangono che rari e piccoli lembi superstiti: l'uomo-agricoltore, nel tempo, ha conquistato tutta la fertile pianura. Al margine delle colture tuttavia possiamo trovare dei boschi in miniatura: le siepi campestri. I parchi che circondano ville antiche della pianura possono spesso conservare aspetti vegetazionali dei boschi planiziari. A volte, la monotonia del paesaggio agrario planiziario è interrotta da isole boschive, più o meno spontanee, che ricordano la vegetazione originaria di questi luoghi. La farnia è la specie più rappresentativa delle foreste planiziarie. Un tempo l'esercizio della caccia e la produzione legnosa hanno costituito un'importante fonte di sostentamento per le popolazioni locali; oggi la "produttività" dei boschi planiziari è nel campo naturalistico e didattico.

2 Distribuzione dei boschi in Italia boschi dell'ambiente mediterraneo boschi dell'ambiente planiziario e siepi campestri boschi dell'ambiente fluviale boschi dell'ambiente collinare boschi dell'ambiente montano boschi dell'ambiente alpino Naturalmente, Il clima, nel suo insieme, è il principale fattore fisionomico e distributivo della vegetazione. Dal momento che sono conosciuti i regimi termici e pluviometrici di una stazione è possibile classificare il clima della stazione stessa. Infatti, nel corso del secolo scorso si è sviluppata una nuova scienza, la fitoclimatologia, finalizzata a studiare le relazioni esistenti tra andamento delle temperature e dei regimi di precipitazione e distribuzione delle fitocenosi. La fitoclimatologia ha avuto una grande importanza negli ultimi decenni, anche in relazione alla sempre maggiore disponibilità di dati sperimentali, nonché, alla crescita e allo sviluppo delle discipline statistiche e informatiche. Infatti, diverse classificazioni climatiche sono state messe a punto nel xx secolo: di particolare interesse ecologico sono quelle fitoclimatiche, mediante le quali è possibile definire la possibilità di una determinata specie di poter vivere in un dato clima. Le classificazioni fitoclimatiche sono state definite a partire dall inizio del secolo scorso e la più comunemente adottata è quella formulata dal Pavari (1916) che suddivide il clima italiano in fasce fitoclimatiche sulla base della temperatura media annua, della temperatura media del mese più freddo e del mese più caldo, la temperatura media dei massimi e dei minimi, le precipitazioni annue e quelle del periodo estivo, l umidità atmosferica relativa. Sulla base di questi parametri, il territorio italiano è suddiviso in 5 fasce fitoclimatiche, ciascuna associata al nome di una specie vegetale rappresentativa: lauretum, castanetum, fagetum, picetum e alpinetum.

3 Mappa delle zone fitoclimatiche in Italia Lauretum caldo Lauretum freddo Castanetum Fagetum Picetum Alpinetum

4 ACERO CAMPESTRE: (Acer campestre) Ordine: Sapindales Famiglia: Aceracea Genere: Acer ; Specie: Acer campestre. Le foglie dell'acero campestre sono più piccole rispetto a quelle degli altri aceri (3-8 cm), a tre lobi principali. Il nome specifico deriva dal fatto che è spesso coltivato nei campi, in particolare come albero tutore della vite e nelle formazione di siepi. E' un albero caducifoglie, alto non più di 15 m e non molto longevo. E' una specie che preferisce le esposizioni soleggiate e si adatta a vivere anche su terreni argillosi. L'areale di diffusione è vasto e comprende quasi tutta l'europa centro-meridionale. L'acero campestre è una pianta mellifera. Le sue foglie vengono utilizzate come foraggio. Il legno è chiaro, duro e pesante e tende a deformarsi: viene quindi usato solo per la fabbricazione di piccoli oggetti. Essendo un albero di modeste dimensioni e sopportando bene il taglio, è stato ampiamente utilizzato come tutore per la vite. È inoltre un ottimo combustibile, un tempo particolarmente diffuso in pianura padana. Attualmente trova impiego come albero ornamentale e da siepe, per via della sua efficacia nel consolidamento dei terreni franosi.

5 AILANTO: ( Ailanthus altissima - ALBERO DEL PARADISO ) Ordine: Sapindales Famiglia: Simaroubaceae Genere: Ailanthus ; Specie: Ailanthus altissima. Le foglie dell ailanto sono composte, imparipennate, costituite da 6-15 paia di foglioline con la base dentata. I fiori sono riunite in infiorescenze unisessuali di cm la cui epoca di fioritura si svolge tra maggio e giugno. Frutti: samare lanceolate, bruno rossastre, persistenti in inverno sulla pianta. Portamento: altezza sino a 20 m. L'ailanto, originario della Cina, si è diffuso e naturalizzato in tutta l'europa centro-meridionale fin dal E' specie frugale, resistente, adattabile a qualsiasi tipo di terreno, purché al riparo da forte vento, a cui è sensibile per la fragilità del tronco e dei rami; s'incontra frequentemente in tutti gli incolti, lungo i torrenti, in terreni di aree marginali e nelle boscaglie, dove spesso si comporta da infestante. Si moltiplica abbondantemente ( tanto da essere considerato un infestante) per semi e rigetti basali: ha rapidissimo accrescimento, ma non è molto longevo. La pianta ha legno tenero, usato soprattutto nell'industria cartaria per la cellulosa di buona qualità, mentre l'uso come pianta ornamentale è limitatissimo per l'odore sgradevole delle foglie.

6 Bagolaro, spaccasassi ( Celtis australis L. ) Ordine: Urticales Famiglia: Ulmaceae Genere: Celtis ; Specie: Celtis australis. Le foglie sono decidue, con inserzione alterna, lanceolate, apice appuntito e base asimmetrica (tipica della famiglia). Margine seghettato. Fiori: ermafroditi o unisessuali (maschili) di piccole dimensioni, lungamente peduncolati, giallastri, solitari o in gruppi, fioritura in aprile/maggio contemporaneamente all' inizio della fogliazione. I frutti sono delle drupe peduncolate, nere a maturazione. Portamento: altezza sino a 25 m. Il bagolaro ha areale che comprende tutta l'europa mediterranea. E' spesso coltivato come pianta ornamentale, nonché, nelle alberature stradali, grazie anche al suo rapido accrescimento. Specie eliofila, frugalissima, vive in ambienti aridi,su terreni calcarei, sassosi, dove l'apparato radicale, robusto e assai sviluppato, penetra nelle fessure delle rocce favorendone lo sgretolamento: da ciò deriva un altro nome volgare, molto usato, "spaccasassi".

7 BIANCOSPINO: Crataegus monogyna Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Genere: Crataegus; Specie: Crataegus monogyna. Il biancospino comune è un arbusto o un piccolo albero molto ramificato e dotato di spine, appartenente alla famiglia delle Rosacea. La pianta può raggiungere altezze comprese tra i 50 centimetri ed i 6 metri. Il fusto è ricoperto da una corteccia compatta e di colore grigio. I rami giovani sono dotati di spine che si sviluppano alla base dei rametti brevi. Le foglie sono caduche, alterne e di forma molto variabile; con lamina ovoidale a lobi acuti (da 3 a 7) e base tronca o cuneata; il margine fogliare è dentellato solo all'apice; la pagina inferiore è più chiara; sono lunghe 2-4 centimetri, dotate di picciolo, di forma romboidale ed incise profondamente. L'apice dei lobi è dentellato. I fiori sono raggruppati in corimbi, che ne contengono circa I petali sono di colore bianco-rosato e lunghi 5 o 6 millimetri. I frutti sono ovali, rossi a maturazione e con un nocciolo che contiene il seme. La fioritura avviene tipicamente tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra novembre e dicembre. I frutti del biancospino sono edibili, ma solitamente non vengono mangiati freschi, bensì lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. La pianta è distribuita in Europa, Nord Africa, Asia e America. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di boscaglia e tra i cespugli, in terreni prevalentemente calcarei. Vegeta a quote comprese tra 0 e metri. I frutti vengono impiegati a scopo alimentare; le foglie ed i fiori sono utilizzate a scopo medicinale per le loro proprietà antispasmodiche, cardioattive ed ipotensive.

8 CILIEGIO: Prunus avium L. Ordine: Rosales Famiglia: Rosaceae Genere: Prunus; Specie: Prunus avium. La pianta di ciliegio presenta foglie caduche o decidue, ovato-acuminate, alterne, provviste di 2 caratteristiche ghiandole rosse nel punto di inserzione della lamina; i fiori sono bianchi riunite in ombrelle: la fioritura avviene a seconda delle condizioni pedoclimatiche in aprile-maggio. Frutti: drupe globose, rosse. Portamento: altezza sino a 20 metri. Il ciliegio è una pianta molto rustica, diffusa allo stato selvatico praticamente ovunque ed è coltivata per le diverse varietà del frutto e per il legname pregiato dal tipico colore rossastro. Esistono anche varietà ornamentali derivate da incroci o selezioni con le specie Prunus, coltivate per l' abbondante fioritura.

9 CORNIOLO: Cornus mas L. Ordine: Cornales Famiglia: Cornaceae Genere: Cornus; Specie: Cornus mas L. Il corniolo è un arbusto o piccolo albero alto fino a 5 m, appartenente alla famiglia delle Cornacea, con foglie semplici ovate ed opposte, ricoperte parzialmente da peluria su entrambe le pagine con un picciolo breve (5-10 mm); la forma è arrotondata, integra e un po' ondulata ai margini, acuminata all'apice. È di colore verde, più chiaro di sotto. Presenta una nervatura al centro e 3-4 paia di nervature secondarie. I fiori sono ermafroditi, cioè che hanno organi per la riproduzione sia maschili sia femminili, di colore giallo, si presentano in forma di ombrelle semplici e brevi: la fioritura in Italia va da marzo ad aprile. Il frutto del corniolo è una drupa, sia di un bel colore rosso corallo che anche giallo, assomiglia a piccole ciliegie oblunghe ( forma di un uovo allungato ). I rami sono di colore rosso-bruno e rametti brevi, la corteccia è screpolata. Il corniolo, specie propria dell'europa centro-orientale sino al Caucaso e all'asia minore, in Italia si trova in tutta la penisola ma è più frequente nelle regioni settentrionali. È una specie che predilige i terreni calcarei, e vive in piccoli gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie, tra gli arbusti e nelle siepi del piano sino a m; spesso è coltivata anche come specie ornamentale e per i suoi frutti commestibili.

10 Farnia: Quercus robur. Ordine: Fagales; Famiglia: Fagaceae; Genere: Quercus; Specie: Quercus robur. La farnia è un albero a foglie decidue appartenente alla famiglia delle Fagacee. Essa è la specie tipo attraverso cui il genere Quercus è definito. È la quercia più diffusa in Europa, e il suo areale è alquanto vasto. La farnia è un albero dal portamento maestoso ed elegante, con una chioma espansa, molto ampia e di forma globosa ed irregolare. Le foglie, lunghe dai 7 ai 14 cm, sono decidue, alterne, subsessili ( cioè, con picciolo molto breve ), glabre, di forma obovata con margini lobati: da 4 a 7 lobi per lato, e due vistose orecchiette alla base della foglia. La pagina superiore è di colore verde scuro, quella inferiore mostra un riflesso bluastro. Essendo una pianta monoica, ogni esemplare porta fiori di entrambi i sessi, molto simili a quelli delle altre querce. I fiori maschili si presentano in amenti filiformi di colore giallognolo; quelli femminili sono da 1 a 3 su un lungo peduncolo. La fioritura avviene nel periodo di aprile-maggio. I frutti sono acheni, più precisamente ghiande. Esse sono lunghe fino a 4 cm, di forma ovale-allungata, con cupola ruvida e ricoperta di squame romboidali che le ricopre per circa un quarto. Il colore va dal verde chiaro al marrone con il procedere della maturazione. Crescono singolarmente o a gruppi di fino 4 ghiande su lunghi gambi (da 3 a 7 cm). Maturano l'autunno seguente alla fioritura. Questa pianta è caratterizzata da notevoli dimensioni ( raggiunge un'altezza che va dai 25 ai 40 m), crescita lenta e da rinomata longevità: se lasciata crescere in autonomia può vivere sino a qualche secolo, mentre con interventi di potatura o di taglio alla base del fusto la vita può estendersi in maniera rilevante. Nel Parco del Delta del Po Veneto, in provincia di Rovigo, c'è la Quercia di San Basilio, una farnia di oltre 500 anni di età, una delle ultime testimoni dell'antico bosco che ricopriva la Pianura Padana.

11 Frassino: Fraxinus excelsior. Ordine: Scrophulariales; Famiglia: Oleaceae; Genere: Fraxinus; Specie: Fraxinus excelsior. È un albero di notevoli dimensioni fino a 40 m di altezza, lo si trova in tutta la penisola italiana, meno sporadicamente nell'appennino centro settentrionale, dove prospera nelle zone fitoclimatiche del Castanetum, del Fagetum e più raramente del Lauretum; ha il tronco dritto e cilindrico con corteccia dapprima liscia e olivastra, successivamente grigio-brunastra e screpolata longitudinalmente; ha grandi foglie caduche composte imparipennate formate da 4-7 paia di foglioline sessili opposte e minutamente seghettate di colore verde cupo e lucente sulla pagina superiore più chiare su quella inferiore; i fiori, ermafroditi, sono riuniti in infiorescenze ascellari a pannocchia e sono piccoli, di colore verdastro e compaiono prima delle foglie; sono privi di calice e di corolla con stami brevissimi sormontati da un'antera globosa di colore porpora scuro; i frutti sono samare bislunghe a forma variabile con base arrotondata o troncata, con un unico seme, riunite in grappoli pendenti. Il Frassino maggiore è una specie interessante per l'arboricoltura da legno, lucivaga mesofila ed esigente, richiede terreni fertili, umidi ricchi di humus e profondi, viene governato a fustaia con turni di anni e raramente a ceduo, si moltiplica facilmente con la semina o trapiantando piantine di 2-4 anni; il nome proviene dal latino "phraxis" che significa siepe, in quanto queste piante venivano usate per formare delle siepi o come piante di confine. Il genere comprende circa 70 specie arboree ed arbustive, per la maggior parte appartenenti alle regioni temperate dell'emisfero boreale. In Italia il Frassino maggiore (Fraxinus excelsior) è presente dal piano fino all'area montana.

12 GELSO: Morus nigra L. Regno: Plantae; Ordine: Urticales; Famiglia: Moraceae; Genere: Morus; Specie: Morus nigra L. Il gelso è una pianta originaria dell'asia: diffusa, allo stato naturale, anche in Africa e in Nord-America. Comprende alberi o arbusti di taglia media. Le foglie sono caduche, alterne, di forma ovale o a base cordata con margine dentato. Il gelso nero (Morus nigra ) o moro nero è un albero alto fino a 8-15 m. È simile al Gelso bianco, ma si differenzia per alcuni caratteri salienti: rispetto al Gelso bianco; infatti, il Gelso nero ha foglie più piccole e produce frutti neroviolacei e più saporiti; la foglia è pubescente nella pagina inferiore, ruvida nella pagina superiore, cuoriforme alla base, ed il frutto è un sorosio costituito da piccole bacche carnose, che assumono a maturità un colore rosso-violaceo ed un sapore dolce. Le foglie presentano il margine dentato. La chioma è caratterizzata da rami robusti e grossolani. Nell'Europa meridionale veniva ampiamente coltivato per la produzione dei frutti. Oggi è maggiormente usato come albero ornamentale. Il gelso bianco, invece è stato introdotto in Europa verso il XV secolo principalmente per la bachicoltura ( assieme al gelso nero ). Nell' ottocento, quindi, in molte regioni italiane il gelso era diventato una coltura fondamentale: tuttavia, la successiva decadenza dell'allevamento del baco da seta, non solo in Italia, ma nell'intera Europa, ha portato anche alla quasi scomparsa di un interesse agricolo, almeno in tali parti del mondo.

13 Gleditsia (Spino di Giuda) - Gleditsia triacanthos. Regno: Plantae; Ordine: Fabales; Famiglia: Fabaceae; Genere: Gleditsia; Specie: Gleditsia triacanthos. Il genere Gleditsia comprende alberi della famiglia delle Leguminose o Fabacee, diffusi nelle regioni temperate e subtropicali delle due Americhe e anche in parte dell'asia e dell'africa. La Gleditsia triacanthos (Spino di Giuda) è presente anche in Italia, dove non è indigena, ma si è naturalizzata in alcune località. La maggior parte delle specie di Gleditsia presentano vistose spine ramificate sul tronco. Infatti, il nome specifico (triacanthos) vuol dire "a tre spine", e si riferisce alla tipica ramificazione delle spine. Il nome comune "Spino di Giuda", fa riferimento alla corona di spine, usata durante la Passione di Gesù, secondo il racconto dei Vangeli. Portamento: la pianta è alta da 15 a 30 m. Le foglie, caduche, pennato-composte, sono costituite da piccole foglioline verdi, ovali. In tarda primavera compaiono numerose infiorescenze di piccoli fiori bianco-verdastri poco appariscenti. Fruttifica in estate, producendo baccelli lunghi cm, inizialmente verdi con polpa pastosa e dolce, e, successivamente, a maturazione, semilegnosi, rossobrunastri, con all'interno numerosi semi scuri. Pianta a crescita rapida e relativamente longeva, ( anni), si adatta a molti ambienti e tollera il freddo, la salsedine e l'inquinamento: infatti, viene usata per alberature stradali in località marittime. Grazie al rapido ritmo di crescita e alla tolleranza a cattive condizioni ambientali, viene utilmente impiegata anche per piantumare aree verdi appena costituite (edilizia nuova, discariche, miniere abbandonate).

14 Melo selvatico: Malus sylvestris Ordine: Rosales; Famiglia: Rosaceae; Genere: Malus; Specie: Malus sylvestris. Il melo selvatico è un albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae, alto fino a 10 metri, con chioma densa e rotondeggiante; le foglie sono decidue, alterne, semplici, picciolate, ovate con apice acuto e base arrotondata, lunghe 3-4 cm, col bordo seghettato; la pagina inferiore presenta una certa pelosità o tomentosità che tende a scomparire con l'avanzare della stagione. I fiori sono ermafroditi con una corolla di 5 petali, bianchi internamente o con macchie rosa, esternamente macchiati di rosa o rosso; riuniti in infiorescenze con 3-7 fiori terminali ed erette; il peduncolo fiorale è lungo 1-3 cm. Il frutto è un pomo globoso largo 2-4 cm, prima verde, poi più o meno arrossato. Giunge a maturazione tra luglio e ottobre. Il torsolo (pericarpo) contiene alcuni semi neri e lisci. Il melo domestico (Malus domestica), ottenuto per domesticazione del selvatico, si differenzia, oltre che per i frutti più grossi, succosi e dolci a maturità, per le foglie, inferiormente tomentose anche in estate; inoltre i rami non sono spinescenti. È una pianta, repetita juvant, che cresce prevalentemente in forma di arbusto o alberello, ma che in condizioni ottimali può anche superare i 10 m di altezza.

15 Nocciolo: Corylus avellana Ordine: Fagales; Famiglia: Betulaceae; Genere: Corylus; Specie: Corylus avellana. Il nocciòlo è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae, con portamento a cespuglio o ad albero: raggiunge l'altezza di 5-7 m. Ha foglie decidue, semplici, obovate a margine dentato. È una specie monoica dicline: le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Ogni cultivar di Nocciolo è autosterile ed ha bisogno di essere impollinata da un'altra cultivar. Il frutto, detto nocciola, è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione. Esso è commestibile ed è ricco di un olio, usato sia nell'alimentazione che nell'industria dei colori e in profumeria. Il suo areale spazia dall'area mediterranea a quella montana, spingendosi sino a quote intorno ai 1200 metri. Vengono coltivate numerose varietà da frutto e ornamentali. Infatti, il nocciolo è pianta molto comune dalla zona mediterranea a quella montana, dove si spinge, repetita juvant fino a circa m. Partecipa alla costituzione di boschi misti di latifoglie, prestandosi bene anche alla colonizzazione di suoli denudati e franosi. Molto frugale, si adatta a substrati diversi, pur preferendo terreni calcarei, fertili, profondi. E' coltivato come pianta da frutto in numerose regioni; i frutti (nocciole) hanno seme edule, ricco di olio. Il legno biancastro, di qualità mediocre e ridotte dimensioni è impiegato soprattutto per pali, botti, o come combustibile per produrre carbone.

16 Olmo campestre: Ulmus minor Ordine: Urticales; Famiglia: Ulmaceae; Genere: Ulmus; Specie: Ulmus minor. L'Olmo campestre è un albero deciduo di media grandezza, potendo raggiungere altezze comprese tra i 20 e i 30 m. Ha habitus deciduo: le foglie sono alterne, ovate, asimmetriche alla base e appuntite all'estremità, lunghe 6-8 cm (di forma ellittica). Hanno margine dentellato e sono dotate di un breve picciolo. Inoltre, il colore delle foglie è verde, che vira al giallo durante l'autunno, prima della caduta. La pagina inferiore è di colore grigio verde. I fiori sono piccoli, ermafroditi e dotati di tepali verdastri. Gli stami sono 5 ed i carpelli 2, formanti un ovario supero. Il frutto è una samara. La fioritura avviene prima dell'emissione delle foglie, nel periodo a cavallo di inverno e primavera compreso tra i mesi di febbraio e marzo. Le radici sono molto estese e ramificate e si sviluppano in profondità. La specie è diffusa in Europa continentale, Asia Mediterranea e America settentrionale. Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Lo si ritrova anche lungo il greto di torrenti e ruscelli. Mostra una buona tolleranza al freddo ed alla siccità. Vegeta ad altitudini comprese tra 0 e metri. l'olmo campestre si trova in Italia ormai soprattutto nei filari ai bordi dei campi o nelle alberature stradali. Un tempo molto più frequente, è stato decimato negli ultimi decenni da una grave malattia: la Grafiosi. Tuttavia, fornisce un legno di bell'aspetto, resistente e di lunga durata, per questo ha molti impieghi. In passato il legno veniva particolarmente ricercato per lavori da carradore (mozzi e raggi di ruote), mentre le foglie costituivano ottimo foraggio per il bestiame.

17 Orniello: Fraxinus ornus Ordine: Scrophulariales; Famiglia: Oleaceae; Genere: Fraxinus; Specie Fraxinus ornus. L'Orniello è un piccolo albero, molto diffuso in tutta Italia, dal piano fino all'area collinare. Ha foglie caduche composte, imparipennate con foglioline picciolate formate da 7-9 foglioline, lanceolate a margine dentato, maggiormente ovate. Le foglie dell'orniello sono più corte e ovali di quelle del Frassino maggiore. I fiori: riuniti in vistose infiorescenze, gradevolmente profumate, di colore biancastro a formare una pannocchia nella parte terminale dei rami; la fioritura avviene ad aprile maggio. Il frutto è una samara appiattita, con un'ala lunga 3-4 cm, riunita a grappolo, permane sulla pianta per tutto l' inverno Portamento: albero che raggiunge i m di altezza. L' orniello ha un areale esteso sino a m di altitudine. S' incontra frequentemente nei boschi degli ambienti collinari e montani; è specie poco esigente per quanto riguarda il terreno, adattandosi anche a rimboschimenti su terreni aridi, sia calcarei che argillosi. L'orniello produce legno con caratteristiche simili a quelle dei frassino maggiore, ma di più ridotte dimensioni ed è usato essenzialmente per paleria, manici di attrezzi e come combustibile. Oltre al legno, importante prodotto dei frassini, soprattutto dell'orniello, è la manna; infatti, da incisioni praticate nel fusto di piante che abbiano da sette a dodici anni di età, sgorga un liquido linfale che si rapprende rapidamente all'aria.

18 Pioppo nero: Populus nigra Regno: Plantae; Divisione: Spermatophyta o Magnoliophyita; Ordine: Salicales; Famiglia: Salicaceae; Genere: Populus; Specie: Populus nigra. Il nome specifico allude alla corteccia nerastra, differente da quella biancastra del Pioppo bianco. E' un albero caducifoglie che può raggiungere le stesse dimensioni del Pioppo bianco (circa 30 m di altezza). Anche nella diffusione presenta un areale molto simile al precedente. In Italia è molto coltivato nelle alberature stradali, in parchi e giardini. Nella pianura Padana è spesso diffusa la varietà "Italica" (pioppo cipressino) dalla chioma stretta e allungata. Predilige terreni freschi, profondi, e sciolti, ma si adatta anche a ghiaioni. Il legno, tenero, è utilizzato per tavolame, imballaggi, fiammiferi e per la produzione di cellulosa nell'industria cartaria. Il Pioppo nero si estende per tutta l'europa meridionale, l'asia occidentale, l'africa settentrionale. Viene largamente coltivato ovunque. Lo si trova dal piano fino a 1400 metri di altitudine; ovvero, lungo le rive dei corsi d'acqua, dove forma boscaglie insieme ai salici e agli ontani su suoli permeabili periodicamente inondati. E un albero con chioma ampia e formata da grossi rami. Le gemme sono grosse e acute. Le foglie sono grandi, alterne, caduche e semplici. Esse hanno la base dritta o cuoriforme e sono piuttosto acuminate all apice. La lamina si presenta di un colore verde scuro di sopra, più chiaro nella pagine inferiore. Questo pioppo di rapido accrescimento, viene coltivato soprattutto per scopi ornamentali.

19 Pungitopo: Ruscus aculeatus Regno: Plantae; Divisione: Spermatophyta o Magnoliophyita; Classe: Liliopsida; Ordine: Asparagales; Famiglia: Ruscaceae; Genere: Ruscus; Specie: Ruscus aculeatus. Il Pungitopo è un basso arbusto sempreverde con tipiche bacche rosse, appartenente alla famiglia delle Ruscaceae, comune nella macchia mediterranea, è una pianta cespugliosa sempreverde alta dai 30 agli 80 cm, provvisto di cladodi, fusti trasformati che hanno assunto la funzione delle foglie, divenendo ovali, appiattiti e rigidi, con estremità pungenti. Poco sopra la base dei cladodi, in primavera, si schiudono i minuscoli fiori verdastri, e quindi i frutti, che maturano in inverno, e che sono vistose bacche scarlatte grosse come ciliegie. È specie indicatrice di mediterraneità, costituendo una delle componenti del sottobosco delle pinete e delle leccete. Il pungitopo viene coltivato come pianta ornamentale, soprattutto come decorazione durante le feste natalizie. Il nome fa riferimento al fatto che anticamente veniva messo attorno alle provviste, per salvaguardarle dai topi.

20 Robinia pseudoacacia Regno: Plantae; Divisione: Spermatophyta o Magnoliophyita; Classe: Magnoliopsida; Ordine: Fabales; Famiglia: Fabaceae; Genere: Robinia; Specie: Robinia pseudoacacia. La Robinia pseudoacacia è una pianta della famiglia delle Fabaceae, note anche come leguminosa. Il significato del nome specifico deriva da "pseudo" (=falso) e Acacia, quindi "Falsa acacia. ".E' un albero caducifoglie, alto fino a 25 m, originario del Nord America e introdotto in Europa dal In Italia si è naturalizzata diventando specie invadente, grazie alla rapida crescita: ovvero, per la capacità di diffondersi facilmente e di adattarsi anche a terreni sassosi e argillosi. Per queste sue caratteristiche e anche per il suo apparato radicale forte, ha spesso trovato impiego in campo forestale per il consolidamento di scarpate franose e terreni sabbiosi. La Robinia è presente in tutta la penisola dal piano fino ai 1000 m di altitudine. La pianta di Robinia ha portamento eretto con chioma irregolare, aperta. Le foglie sono composte imparipennate, lunghe cm, formate da 4-10 paia di foglioline lunghe 3-4 cm. I fiori, bianchi, a grappoli profumati compaiono in maggio-luglio. Pianta con portamento arboreo o arbustivo,alta fino a 25 metri; spesso ceduata, con forte attività riproduttiva agamica: i polloni spuntano sia dal colletto sia dalle radici. Frutti a forma di baccello prima verdi poi marroni lunghi circa 10 cm, deiscenti a maturità. Questa pianta in Europa è ormai ampiamente naturalizzata ed è considerata una specie invasiva a causa della sua velocità di crescita, soprattutto se repetita juvant, ceduata: i ricacci (polloni), che fuoriescono sia dalla ceppaia che dal suo esteso apparato radicale, crescono molto velocemente e soffocano le piante di specie autoctone, soprattutto le querce, in quanto sono caratterizzate da una crescita più lenta. La conseguenza è la formazione di boschi con una ridotta varietà di specie arboree. Per ridurre la diffusione della robinia all'interno dei boschi nei quali si è insediata, è necessario lasciare invecchiare le piante, in quanto la relativamente modesta longevità della specie determina un deperimento relativamente precoce delle stesse piante. È da evitare il taglio dei polloni in quanto ciò non farebbe che rinvigorire le piante.

21 Roverella: Quercus pubescens Regno: Plantae; Divisione: Spermatophyta o Magnoliophyita; Classe: Magnoliopsida; Ordine: Fagales; Famiglia: Fagaceae; Genere: Quercus; Specie: Quercus pubescens. La Roverella è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Resistente all'aridità, è facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere diagnostico per identificare la specie è quello di sentire al tatto le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria che si può facilmente apprezzare. Distribuita nel bacino del Mediterraneo e in tutta Italia, con esclusione delle zone più interne e più elevate. Si trova principalmente nelle località più assolate, nei versanti esposti a sud ad un'altitudine compresa tra il livello del mare e i 1000 m s.l.m. Portamento: la pianta non supera i 20 metri di altezza ed è molto pollonifera. Presenta un fusto contorto, corto, con branche sinuose e rami sottili. Le foglie sono decidue, semplici, con lamina ovoidale allungata, lobata a lobi arrotondati. Pianta monoica a fiori unisessuali; il frutto è una ghianda con pericarpo ovoide, di colore bruno lucido a maturità. Il legno di Roverella è simile a quello di Farnia, anche se più irregolare e di più difficile lavorazione. Viene usato per le traverse ferroviarie e come combustibile.

22 Sambuco nero: Sambucus nigra Regno: Plantae; Divisione: Spermatophyta o Magnoliophyita; Classe: Magnoliopsida; Ordine: Dipsacales; Famiglia: Caprifoliaceae; Genere: Sambucus; Specie: Sambucus nigra. Il sambuco è una pianta angiosperma dicotiledone legnosa, diffusa in Italia soprattutto negli ambienti rurali, boschi umidi e rive di corsi d'acqua. Infatti, il Sambuco è un piccolo albero caducifoglie ( arbusto, alto 4 6 m ) che predilige terreni freschi e si trova spesso nei boschi di ripa, nelle siepi e tra le macerie di vecchie case; tuttavia, può arrivare ad una altezza massima di 8-10 m. Fornisce un legno biancastro, tenero e di scarsa durata. E' coltivato anche come pianta ornamentale. Le foglie del Sambuco sono composte da 5-7 foglioline ovali, di colore verde scuro: le foglie sono imparipennate con margine dentato-seghettato; la forma delle foglioline è lanceolata con apice acuminato. I fiori sono ermafroditi e portati in corimbi molto vistose, larghe cm. Fiorisce tra aprile e giugno. I frutti sono delle bacche nerastre, lucide. Il sambuco presenta proprietà medicinali-erboristiche riscontrabili nei frutti e nei fiori. Tutto il resto della pianta, semi compresi, è velenoso poiché contiene il glicoside sambunigrina. La pianta, repetita juvant, viene utilizzata anche a scopo ornamentale, mentre dal legno del tronco si ricava un legno duro e compatto, utilizzato come combustibile; il legno dei giovani rami al contrario è tenero e fragile e non trova applicazioni pratiche.

Erbario delle specie arboree

Erbario delle specie arboree Erbario delle specie arboree Specie arboree individuate nel bosco dei dossi Acero Orniello Corniolo Nocciolo Ciliegio Bagolaro Robinia Gleditia Ailanto Frassino Olmo Gelso Quercia comune Pungitopo Acero

Dettagli

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco)

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco) SALICACEE Nella famiglia delle Salicacee fanno parte piante per lo più legnose distribuite nelle zone temperate dell'emisfero boreale. Nella flora italiana la famiglia è rappresentata da due generi, Populus

Dettagli

Abete Famiglia: PINACEE Genere: ABIES bianco Abies alba Silver fir Caratteristiche morfologiche In Basilicata Utilizzo principale Aspetti botanici

Abete Famiglia: PINACEE Genere: ABIES bianco Abies alba Silver fir Caratteristiche morfologiche In Basilicata Utilizzo principale Aspetti botanici SCHEDE DESCRITTIVE Abete bianco Famiglia: PINACEE Genere: ABIES Abies alba Silver fir Caratteristiche morfologiche Grande albero, alto anche 40-50 metri e con diametro sino a 3 metri, con fusto dritto

Dettagli

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FRUTTI FLORA ESOTICA

CHIOMA E PORTAMENTO FOGLIE FIORI FRUTTI FRUTTI FLORA ESOTICA ALBERI I GRANDEZZA (anomala poiché gymnospermae) GINKO BILOBA Ginko biloba FLORA ESOTICA 25-30 m 10 m Eretto nelle piante maschili, espanso nelle femminili Primaverile, poco significativa Carnosi, ovoidali

Dettagli

Abies, Abete (Pinaceae)

Abies, Abete (Pinaceae) , Abete (Pinaceae) Conifera dalla forma elegante e imponente, quasi sempre conica, molto diffusa come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici e privati, in particolare per il colore degli

Dettagli

Completa e Colora GIOCO 01

Completa e Colora GIOCO 01 GIOCO 01 ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA www.sardegnaforeste.it REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Completa e Colora stropicciato I suoi fiori sono grandi e rosa, con petali dal caratteristico aspetto......................

Dettagli

PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME?

PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME? PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME? PALO BORRACHO Nome volgare: Palo borracho, yuchán Nome scientifico: Chorisia

Dettagli

ILEX AQUIFOLIUM L. Agrifoglio; Pungitopo maggiore; Alloro spinoso FAMIGLIA AQUIFOLIACEAE

ILEX AQUIFOLIUM L. Agrifoglio; Pungitopo maggiore; Alloro spinoso FAMIGLIA AQUIFOLIACEAE ILEX AQUIFOLIUM L. Agrifoglio; Pungitopo maggiore; Alloro spinoso FAMIGLIA AQUIFOLIACEAE Si presenta come arbusto sempreverde con portamento cespuglioso o come albero, a tronco diritto e corteccia di colore

Dettagli

Struttura della foglia

Struttura della foglia Struttura della foglia La struttura delle foglie varia per grandezza e forma apice nervatura lamina fogliare base stipole picciolo Forma della lamina fogliare a squama ad ago lineare ellittica ovale lanceolata

Dettagli

Citrus, Agrumi (Rutaceae)

Citrus, Agrumi (Rutaceae) Citrus, Agrumi (Rutaceae) Nel genere Citrus sono compresi molti alberi e arbusti originari del dell'asia sud-orientale dalle dimensioni medie e dalla crescita lenta. Sono famosi per le loro foglie profumate,

Dettagli

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva 1 COMUNE DI CALCIO allegato H PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva Via Covo (SP 102) nuova SP 98 Calciana conforme al PGT (Artt. 12 e 14, legge regionale 11

Dettagli

LABORATORIO C.R.E.A. "S.O.S. NATURA - SPECIALE FORESTE" CLASSE 1 a sez. C a.s. 2010-2011

LABORATORIO C.R.E.A. S.O.S. NATURA - SPECIALE FORESTE CLASSE 1 a sez. C a.s. 2010-2011 LABORATORIO C.R.E.A. "S.O.S. NATURA - SPECIALE FORESTE" CLASSE 1 a sez. C a.s. 2010-2011 NELL ANNO INTERNAZIONALE DEDICATO ALLE FORESTE LA CLASSE 1 a C HA PARTECIPATO AL LABORATORIO C.R.E.A. CON LA SUPERVISIONE

Dettagli

AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO

AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO AREA VERDE COMPRESA TRA VIA SPALATO, VIA II GIUGNO E SECONDA TRAVERSA, LOCALITA MILANO MARITTIMA RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICA STATO DI FATTO Dott. Agr. Alessandra Bazzocchi L area verde oggetto di studio,

Dettagli

Scuola Secondaria di Primo Grado G.F. da Tolmezzo. CORSO DI TECNOLOGIA Studio dei materiali IL LEGNO

Scuola Secondaria di Primo Grado G.F. da Tolmezzo. CORSO DI TECNOLOGIA Studio dei materiali IL LEGNO Scuola Secondaria di Primo Grado G.F. da Tolmezzo CORSO DI TECNOLOGIA Studio dei materiali IL LEGNO IL LEGNO E uno dei materiali più antichi ed ha rappresentato per l uomo il modo di risolvere, per molti

Dettagli

Hydrangea (Ortensia)

Hydrangea (Ortensia) Hydrangea (Ortensia) Origine: Cina, Giappone, Stati Uniti. Habitus di crescita: Arbusto con portamento cespuglioso. Raggiunge altezze di 1-2 m (raramente fino a 3-4 m). Persistenza fogliame: deciduo. Foglie:

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN I Biomi Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN La vita delle piante e degli animali delle comunità naturali è determinata principalmente dal clima

Dettagli

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA UNITA N 10 I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA Quali sono i fattori che influenzano il clima? Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante

Dettagli

INDICE&PAGINE! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!VAR.!ATROPURPUREUM!! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!! AGRIFOGLIO!ARGENTEO!MARGINATA!! PAG.!210!!

INDICE&PAGINE! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!VAR.!ATROPURPUREUM!! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!! AGRIFOGLIO!ARGENTEO!MARGINATA!! PAG.!210!! INDICE&PAGINE!!! PAG.!1!!! ABETE!ROSSO! PAG.!8!! CERO!NEGUNDO! PAG.!14!! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!VAR.!ATROPURPUREUM!! PAG.!22!! ACERO!PSEUDOPLATANOIDE!! PAG.!36!! ACERO!SACCARINO!! PAG.!44!! AGRIFOGLIO!ARGENTEO!MARGINATA!!

Dettagli

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1 U N I T A N 1 1 IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE Libro di geografia classe 1 - Scuola secondaria di primo grado Pagina

Dettagli

Le piante infestanti

Le piante infestanti Le piante infestanti Introduzione Le piante infestanti si possono definire come tutte le piante che con la loro presenza tra le colture ne diminuiscono la produzione o il loro valore commerciale. Questa

Dettagli

Alla scoperta degli alberi

Alla scoperta degli alberi Alla scoperta degli alberi Indice La festa dell albero...3 Glossario...4 Come stimare l altezza di un albero...5 Cenni di botanica...5 Il fiore...6 Laurus nobilis - Alloro...8 Cercis siliquastrum - Albero

Dettagli

Ambrosia artemisiifolia: inquadramento botanico, diffusione e ecologia

Ambrosia artemisiifolia: inquadramento botanico, diffusione e ecologia Ambrosia artemisiifolia: inquadramento botanico, diffusione e ecologia Parco del Roccolo 27 ottobre 2007 Massimo Celé Servizio Fitosanitario Regionale 1 Ambrosia: Inquadramento botanico Genere Ambrosia:

Dettagli

ALBIZIA JULIBRISSIN. www.casanaturavivaio.it

ALBIZIA JULIBRISSIN. www.casanaturavivaio.it ALBIZIA JULIBRISSIN L'Albizia Julibrissin presenta il fusto eretto, con corteccia liscia, di colore verde scuro, che tende a fessurarsi con il passare degli anni. Gli alberi adulti raggiungono i 10-12

Dettagli

C1202. Riferimento commessa: giugno 2013. ing. Michele D Alessandro Direzione tecnica. Viale Lombardia 5 20131 Milano

C1202. Riferimento commessa: giugno 2013. ing. Michele D Alessandro Direzione tecnica. Viale Lombardia 5 20131 Milano Riferimento commessa: Viale Lombardia 5 20131 Milano Tel. 02.70632650/60 fax 02.2361564 citra@citrasrl.it www.citrasrl.it C1202 giugno 2013 REV prof. arch. Giorgio Goggi Responsabile tecnico-scientifico

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA DA REALIZZARSI A EST DEL RIO MARTIGNONE, LOCALITA VIA LUNGA, COMPARTO PRODUTTIVO D4 8, SCHEDA 10/15 RELAZIONE ILLUSTRATIVA PROGETTO DEL VERDE Il progetto del

Dettagli

Periodo di potature? Fate attenzione...

Periodo di potature? Fate attenzione... Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per

Dettagli

COMPOSITE. ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio

COMPOSITE. ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio COMPOSITE Quella delle Composite è una delle famiglie più ricche di generi e specie. Sono diffuse in tutto il mondo e si adattano a tutti gli ambienti, sono prevalentemente piante erbacee, ma non mancano

Dettagli

Le varietà forestali dell arco prealpino. BANDO CARIPLO Scuola 21 Fase 1 U.A. N 3 L ecosistema del bosco Classe II A.S. 2013/2014

Le varietà forestali dell arco prealpino. BANDO CARIPLO Scuola 21 Fase 1 U.A. N 3 L ecosistema del bosco Classe II A.S. 2013/2014 Le varietà forestali dell arco prealpino BANDO CARIPLO Scuola 21 Fase 1 U.A. N 3 L ecosistema del bosco Classe II A.S. 2013/2014 Nello studio delle varietà vegetali tipiche di una determinata area geografica

Dettagli

CORYLACEAE. Polline di Corylus. ARPAC Laboratorio Biomonitoraggio Aria Dipartimento Provinciale di Napoli

CORYLACEAE. Polline di Corylus. ARPAC Laboratorio Biomonitoraggio Aria Dipartimento Provinciale di Napoli CORYLACEAE Divisione: Spermatophyta Sodivisione:Angiospermae Classe: Dicotyledones Famiglia: Corylaceae Generi: Carpinus (carpino bianco), Ostrya (ostria o carpino nero), Corylus (nocciolo) La famiglia

Dettagli

La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale

La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale La Misura 222 del Programma regionale di Sviluppo rurale Roberto Zampieri Regione del Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi Legnaro, 20 febbraio 2012 Azione Realizzazione di sistemi silvoarabili (filari

Dettagli

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima.

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima. ERIICA Climi e biomi Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Il clima della fascia mediterranea è caratterizzato da estati calde e siccitose La regione della vite corrisponde all incirca alla fascia climatica

Dettagli

Scuola E. DE AMICIS S. Maria del Giudice anno scolastico 2011/12 Classe IV INS. Bandini Monica

Scuola E. DE AMICIS S. Maria del Giudice anno scolastico 2011/12 Classe IV INS. Bandini Monica Scuola E. DE AMICIS S. Maria del Giudice anno scolastico 2011/12 Classe IV INS. Bandini Monica Oggi 10 Novembre abbiamo osservato alcuni semi: semi di lenticchie, di fagiolo, di mais. Tutti i semi al tatto

Dettagli

!!!!! ! " # $!! %! $! & "! '! %! $ % $ #

!!!!! !  # $!! %! $! & ! '! %! $ % $ # " # $ % $ & " ' % $ % $ # ( ) $ * + ( 1 La definizione di tipo richiama a: possesso di caratteri qualitativi che consentono di accomunare ad un modello. Nel caso dell applicazione della definizione al

Dettagli

Giornate tecniche 2011

Giornate tecniche 2011 Giornate tecniche 2011 Seminario: Aspetti teorici e applicativi della potatura delle piante da frutto Relatore: dott. agr. Salvatore Gaudio Data: 12 febbraio 2011 Aspetti teorici ed applicativi della potatura

Dettagli

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto

Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Palme Progettista: Euro (si, magari ) Manovale: Hoot (ma che manovale!!!!) Hoot: confesso: ero da poco iscritto al forum e ancora non sapevo chi fosse. Eppure dalla foto Euro: SEI UN DELINQUENTE Nico!!!!!

Dettagli

Asteraceae (o composite)

Asteraceae (o composite) Asteraceae (o composite) E la famiglia più ricca in specie delle Dicotiledoni, contando circa 19.000 specie. Ha una distribuzione cosmopolita (diffusa in tutto il mondo). Comprende in prevalenza piante

Dettagli

Zone fitoclimatiche GLI AR I BUSTI DEL CAS C T AS ANETUM T

Zone fitoclimatiche GLI AR I BUSTI DEL CAS C T AS ANETUM T Zone fitoclimatiche GLI ARBUSTI DEL CASTANETUM IL TERRITORIO ITALIANO La morfologia e le condizioni climatiche sono così varie che sono presenti numerosi ecosistemi. La vegetazione si è diffusa e affermata

Dettagli

Acer campestre L. Nome comune: acero oppio, loppio, testuccio Famiglia Aceraceae Area di distribuzione: Europa ed Asia Minore.

Acer campestre L. Nome comune: acero oppio, loppio, testuccio Famiglia Aceraceae Area di distribuzione: Europa ed Asia Minore. Acer campestre L. Nome comune: acero oppio, loppio, testuccio Famiglia Aceraceae Area di distribuzione: Europa ed Asia Minore. Apparato radicale: superficiale, ampio. Apparato fogliare: caduco, colore

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

SCHEDA'IDENTIFICAZIONE'PINO'DOMESTICO'O'PINO'DA'PINOLI' ' ' Nome%Comune:'Pino'domestico'o'Pino'da'pinoli' Nome%scientifico:'Pinus'pinea'L.

SCHEDA'IDENTIFICAZIONE'PINO'DOMESTICO'O'PINO'DA'PINOLI' ' ' Nome%Comune:'Pino'domestico'o'Pino'da'pinoli' Nome%scientifico:'Pinus'pinea'L. SCHEDAIDENTIFICAZIONEPINODOMESTICOOPINODAPINOLI Nome%Comune:PinodomesticooPinodapinoli Nome%scientifico:PinuspineaL. Classificazione:%Spermatophyta,Gymnospermae,Coniferae Famiglia:%Pinaceae Genere:%Pinus%

Dettagli

Alberi arbusti Aceri Acero campestre oppio Tronco Corteccia Foglie Fiori Frutti Acero riccio

Alberi arbusti Aceri Acero campestre oppio Tronco Corteccia Foglie Fiori Frutti Acero riccio Alberi ed arbusti sono vegetali con fusto legnoso e perenne, quindi a differenza di molte piante erbacee non muoiono tutti gli anni, ma tutti gli anni crescono, condizioni ambientali permettendo naturalmente.

Dettagli

ALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI

ALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE U.O. Tutela dell aria ed agenti fisici PIANO PROVINCIALE DI TUTELA DELLA QUALITÀ DELL ARIA ALLEGATO D ANALISI STATISTICA

Dettagli

Olmo campestre. Famiglia: ULMACEE Genere: ULMUS Ulmus campestris Common elm

Olmo campestre. Famiglia: ULMACEE Genere: ULMUS Ulmus campestris Common elm Olmo campestre Famiglia: ULMACEE Genere: ULMUS Ulmus campestris Common elm Caratteristiche morfologiche E un albero caducifoglie, molto longevo (anche più di 5 secoli), il cui tronco può arrivare fino

Dettagli

FORESTAZIONE ARBUSTI DI PIANURA SCHEDE DI DIVULGAZIONE

FORESTAZIONE ARBUSTI DI PIANURA SCHEDE DI DIVULGAZIONE FORESTAZIONE ARBUSTI DI PIANURA Gli arbusti comunemente diffusi nelle nostre campagne rivestono un ruolo molto importante per diversi motivi. Ciò che maggiormente colpisce in prima battuta è sicuramente

Dettagli

FRUTTICOLTURA: La scelta dei portainnesti.

FRUTTICOLTURA: La scelta dei portainnesti. FRUTTICOLTURA: La scelta dei portainnesti. I portainnesti hanno una importanza fondamentale sullo sviluppo e la produttività delle piante. Devono essere scelti con criteri di adattamento all ambiente,

Dettagli

LE PIANTE. acqua anidride carbonica

LE PIANTE. acqua anidride carbonica Unità La foglia e la fotosintesi La foglia è la parte principale della pianta, perché nelle foglie la pianta produce il proprio cibo. luce solare acqua anidride carbonica clorofilla glucosio ossigeno Nella

Dettagli

BETULLA IMPIEGHI PANNELLO: mobili, piani per tavoli,cucine,

BETULLA IMPIEGHI PANNELLO: mobili, piani per tavoli,cucine, BETULLA mobili, piani per tavoli,cucine, arredamento in genere. Legno di colore biancastro di provenienza euro-asiatica di grana finissima e dalla fibra generalmente diritta Modulo di elasticità longitudinale:

Dettagli

FORRICALE Varietà di origine spagnola

FORRICALE Varietà di origine spagnola FORRICALE Varietà di origine spagnola LETIZIA ERBA MEDICA LA VARIETÁ Origine: sintetica a 3 costituenti (70% ecotipo romagnolo, 20% ecotipo polesano, 10% varietà francese) Costitutore/responsabile selezione

Dettagli

La vegetazione dei Monti Simbruini APPUNTI

La vegetazione dei Monti Simbruini APPUNTI La vegetazione dei Monti Simbruini FOTO VEGETAZIONE MONTI SIMBRUINI APPUNTI Il massiccio calcareo dei Monti Simbruini presenta una ben conservata copertura forestale, che occupa il 75% dell intero areale

Dettagli

Contributi regionali per le siepi.

Contributi regionali per le siepi. Contributi regionali per le siepi. Finalmente una buona notizia, specifica per l`agricoltura biologica. Un contributo regionale per siepi, filari ed aree umide. Le aziende biologiche infatti hanno la necessità

Dettagli

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA INDICE DEI CONTENUTI 1. PREMESSA 2 2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA 2 3. PROPOSTE DI INTERVENTO 6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 9 1 1. PREMESSA Come indicato nell Allegato A Relazione tecnica

Dettagli

VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA. Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010

VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA. Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010 VISITA DI ISTRUZIONE A PANTALICA Classe III Sez. H Anno scolastico 2009-2010 1 Pantalica ( da pantargo o pantalictos luogo pieno di pietre ) è il più importante sito archeologico della Sicilia orientale

Dettagli

si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi

si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi LA PATATA Famiglia delle solanacee Genere solanum Pianta erbacea coltivata come annuale ma che in natura si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi I fiori sono riuniti a

Dettagli

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione.

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Destinatario: alunno con deficit cognitivo di grado lieve e sindrome ipercinetica da danno cerebrale lieve

Dettagli

LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it. www.entecra.it. Badoere di Morgano 20 settembre 2013

LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it. www.entecra.it. Badoere di Morgano 20 settembre 2013 1 www.entecra.it LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it Badoere di Morgano 20 settembre 2013 21/09/2013 CRA-Unità di Ricerca per l Orticoltura (Montanaso

Dettagli

A COSA SERVONO LE FOGLIE?

A COSA SERVONO LE FOGLIE? A COSA SERVONO LE FOGLIE? Le foglie fabbricano il cibo della pianta, trasformando aria e acqua in glucosio (zucchero). Una foglia è formata da: Di solito la foglia è formata LAMINA da una parte appiattita

Dettagli

NOME COMMERCIALE: Pino comune NOMI BOTANICI: Pinus linneo, pinus sylvestris, pinus mugo, pinus cembra, pinus edulis, pinus strobus.

NOME COMMERCIALE: Pino comune NOMI BOTANICI: Pinus linneo, pinus sylvestris, pinus mugo, pinus cembra, pinus edulis, pinus strobus. NOME COMMERCIALE: Pino comune NOMI BOTANICI: Pinus linneo, pinus sylvestris, pinus mugo, pinus cembra, pinus edulis, pinus strobus. PROVENIENZA: si è naturalizzato in Africa meridionale dov è considerata

Dettagli

CREST. Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio

CREST. Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST s.n.c. di Perosino Gian Carlo & c. 10136 Torino (Italia) - Via Caprera, 15 - E-mail info@crestsnc.it - tel. 011/3299419/3299165 r.a. - fax

Dettagli

Selezione di agrumi a duplice attitudine da utilizzare nel verde pensile intensivo nell habitat mediterraneo

Selezione di agrumi a duplice attitudine da utilizzare nel verde pensile intensivo nell habitat mediterraneo Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale Selezione di agrumi a duplice attitudine da utilizzare nel verde pensile intensivo nell habitat

Dettagli

Vivaio aperto - Perugia

Vivaio aperto - Perugia Vivaio aperto - Perugia Corso di potatura dei frutti INTRODUZIONE ALLA POTATURA 13 e 20 Febbraio 2010 - Bricocenter Perugia Estratto lezione dott. Agronomo Luca Crotti Questo documento è un estratto del

Dettagli

Specie legnose e colori

Specie legnose e colori Pino Il legno di pino utilizzato dalla falegnameria Cortese è ricco di resina e unto al tatto. In questa conifera il limite tra gli anelli annuali è chiaramente riconoscibile per la chiara differenza nello

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

Supporto freeware associato al testo di educazione tecnica Tecnica per il tuo futuro, fascicolo 06.

Supporto freeware associato al testo di educazione tecnica Tecnica per il tuo futuro, fascicolo 06. Supporto freeware associato al testo di educazione tecnica Tecnica per il tuo futuro, fascicolo 06. Tutti i contenuti freeware sono distribuiti con licenza CommonCreative. Puoi quindi visualizzarli, scaricarli,

Dettagli

FARNIA. Nome scientifico Quercus robur L. Ambiente Principalmente in pianura e sui primi rilievi collinari. Necessità ecologiche

FARNIA. Nome scientifico Quercus robur L. Ambiente Principalmente in pianura e sui primi rilievi collinari. Necessità ecologiche ERSAF - CENTRO VIVAISTICO FORESTALE REGIONALE LE SPECIE ARBOREE FARNIA Quercus robur L. Principalmente in pianura e sui primi rilievi collinari. Profondo, fertile e soprattutto costantemente rifornito

Dettagli

piante da coltivazione

piante da coltivazione piante da coltivazione Zampe di Asparago I Magnifici Blu è un azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di zampe di asparago per il coltivatore professionale. Possediamo campi sperimentali

Dettagli

Alla scoperta del PARCO della

Alla scoperta del PARCO della Alla scoperta del PARCO della STORGA I.C.S. Ponzano (TV) Scuola Primaria di Ponzano Classi 2A, 2B e 2C Ha collaborato al progetto BaldanEmanuele dott. in Scienze Biologiche Guida naturalistico ambientale

Dettagli

Stazione di Verona Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Verona Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Verona Inquadramento territoriale Verona sorge lungo le rive del fiume Adige, nel punto in cui questo entra nella pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, a una trentina di

Dettagli

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a L ACQUA L elemento acqua è costituente degli esseri viventi, sia animali che vegetali, superando in alcuni casi anche il 90% della composizione. L acqua per le piante è un elemento indispensabile in quanto

Dettagli

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Classe 1 A Liceo Nazione: Romania La Romania è un paese dell est europeo, confinante con Bulgaria, Ucraina, Ungheria e Moldavia, ma anche con il Mar Nero. La sua capitale

Dettagli

Le siepi sono costituite da filari di piante, spesso sempreverdi, e sono utilizzate per vari scopi: segnare il confine e separare le proprietà;

Le siepi sono costituite da filari di piante, spesso sempreverdi, e sono utilizzate per vari scopi: segnare il confine e separare le proprietà; LE SIEPI Le siepi sono esseri viventi che appartengono al mondo vegetale; le loro foglie infatti contengono la clorofilla e altre sostanze. Le siepi possono essere fogliose, lisce, verdi, spinose, diramate,

Dettagli

GLI AMBIENTI L Antartide L Antartide è un continente, sepolto sotto una calotta di ghiaccio Dai suoi bordi si staccano degli iceberg Dalla calotta di ghiaccio emergono cime di montagne fra cui un grande

Dettagli

LE ESSENZE LEGNOSE ESSENZE TENERI O DOLCI Le essenze tenere o dolci sono facilmente lavorabili e si prestano bene al taglio, ma con altrettanta facilità sono sensibili a urti, graffi e scalfitture e hanno

Dettagli

Verifica - Conoscere le piante

Verifica - Conoscere le piante Collega con una linea nome, descrizione e disegno Verifica - Conoscere le piante Erbe Hanno il fusto legnoso che si ramifica vicino al terreno. Alberi Hanno il fusto legnoso e resistente che può raggiungere

Dettagli

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Il macro ambito coincide a Nord, per tutta la sua lunghezza, con l alto corso del Fiume Chienti dalla sorgente fino alla località Caccamo, in Comune di

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE 2014

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE 2014 Classe I SEZ. E Prof.ssa Verena Libardi COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE 2014 Consolidamento IMPARIAMO A GUARDARE UNA FOGLIA In una foglia possiamo distinguere la lamina (1), che è la parte più larga che

Dettagli

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. La, pianta, tramite le sue parti verdi, è un sensore recettivo

Dettagli

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE 1 I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE Nella fascia tropicale ci sono tre paesaggi: la foresta pluviale, la savana, il deserto. ZONA VICINO ALL EQUATORE FORESTA PLUVIALE Clima: le temperature sono

Dettagli

Le professoresse: Sabbatini Nacchia

Le professoresse: Sabbatini Nacchia Le professoresse: Sabbatini Nacchia La malva silvestre, pianta molto diffusa nel nostro paese, predilige i terreni erbosi; la si può trovare soprattutto nei campi abbandonati, lungo le strade di campagna

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte D. Delleani, F. Spanna, F. Valfrè, R. Caramiello,V. Fossa, R. Pelosini4, N. Loglisci4 Regione Piemonte - Settore Pianificazione e Gestione delle Aree protette

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Douglasia. Famiglia: PINACEE Genere: PSEUDOTSUGA Pseudotsuga menziesii Douglas fir

Douglasia. Famiglia: PINACEE Genere: PSEUDOTSUGA Pseudotsuga menziesii Douglas fir Douglasia Famiglia: PINACEE Genere: PSEUDOTSUGA Pseudotsuga menziesii Douglas fir Caratteristiche morfologiche Albero di rilevanti dimensioni, alto 50-70 metri e con diametro sino a 1,80 metri, con fusto

Dettagli

Le piante si presentano

Le piante si presentano Estinzione e conservazione Unità didattica 1 Le piante si presentano Durata 2 ore Materiali per ciascun gruppo - schede di lavoro reperibili nelle risorse multimediali, estinzione e conservazione, unità

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

LA CAPITOZZATURA: COME ROVINARE UN ALBERO

LA CAPITOZZATURA: COME ROVINARE UN ALBERO LA CAPITOZZATURA: COME ROVINARE UN ALBERO LA CAPITOZZATURA Per capitozzatura si intende il taglio della parte apicale del fusto e di grossi rami la capitozzatura NON E UNA TECNICA DI POTATURA ma UN DANNEGGIAMENTO

Dettagli

Definizione onda di calore:

Definizione onda di calore: AGGIORNAMENTO DELLA TESI : ASPETTI CLIMATICI E METEOROLOGICI DELLE ONDATE DI CALORE IN VENETO NEL PERIODO 99-. Definizione onda di calore: T e 3 C per 3 giorni consecutivi ONDATE DI CALORE Nel il tempo

Dettagli

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta LE TARTARUGHE Testudo hermanni & Caretta caretta CLASSIFICAZIONE: Regno Animalia Classe Reptilia Ordine Testudines Testudo hermanni (o tartaruga di Hermann) L HABITAT Tipicamente mediterraneo. La Testudo

Dettagli

La Processionaria del Pino

La Processionaria del Pino La Processionaria del Pino Thaumetopoea pityocampa www.gruppoindaco.com Thaumetopoea pityocampa (Den. et Schiff.) Lepidoptera, Fam. Thaumetopoeidae Cos'è la Processionaria o a del pino La Processionaria

Dettagli

Centro Vivaistico Forestale Regionale di Curno. Gli arbusti

Centro Vivaistico Forestale Regionale di Curno. Gli arbusti Gli arbusti LEGENDA Per ciascuna specie sono riportate le caratteristiche ecologiche più importanti e le principali destinazioni d impiego. Ambienti: pianura collina montagna Necessità ecologiche: luce:

Dettagli

ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio. Calendario fiorale. Fagacee Quercus G F M A M G L A S O N D

ARPA Servizio IdroMeteoClima Area Agrometeorologia e Territorio. Calendario fiorale. Fagacee Quercus G F M A M G L A S O N D FAGACEE La famiglia delle Fagacee riunisce unicamente piante legnose, distribuite nelle regioni temperate dell'eurasia e delle Americhe con i generi Quercus, Fagus e Castanea. Si tratta di una famiglia

Dettagli

Scuola Media Cap. D. Marocco Supino Gruppo di progetto: gli alunni:, Angelica Torriero, Lavinia Ferragni e Federica Borgetti.

Scuola Media Cap. D. Marocco Supino Gruppo di progetto: gli alunni:, Angelica Torriero, Lavinia Ferragni e Federica Borgetti. Associazione Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento Progetto Uno PROGETTO per la creazione di un scheda di rappresentazione delle o Erbe Officinali presenti sui Monti Lepini con

Dettagli

RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO

RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO DATABASE DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO Forum Plenario di Agenda 21 Locale 18 Giugno 2007 Castello Estense Provincia di Ferrara Centro Agricoltura e Ambiente G.Nicoli ELEMENTI DELLA

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

LE FOGLIE. classe 2^ scuola primaria

LE FOGLIE. classe 2^ scuola primaria LE FOGLIE classe 2^ scuola primaria Per i bambini, scoprire ciò che li circonda è sempre un avventura magica e piena di risorse. La realtà nella quale si trova la nostra scuola offre diversi stimoli dal

Dettagli

salici da ceste CORSO DI CESTERIA

salici da ceste CORSO DI CESTERIA Ecomuseo delle Acque Largo Beorcje 12 - Borgo Molino 33013 Gemona del Friuli (UD) info@ecomuseodelleacque.it www.ecomuseodelleacque.it CORSO DI CESTERIA salici da ceste Il salice da vimini (S. viminalis)

Dettagli

COS'È PIÙ ALBERI = ARIA PIÙ PULITA. Questo progetto nasce dalla volontà del tuo Comune di regalarti alberi da piantare nella tua proprietà.

COS'È PIÙ ALBERI = ARIA PIÙ PULITA. Questo progetto nasce dalla volontà del tuo Comune di regalarti alberi da piantare nella tua proprietà. COS'È Questo progetto nasce dalla volontà del tuo Comune di regalarti alberi da piantare nella tua proprietà. Vogliamo che il nostro territorio sia immerso nella natura per migliorare la qualità diretti

Dettagli

Di Elisa Rossi & Marina Capria. Le essenze legnose

Di Elisa Rossi & Marina Capria. Le essenze legnose Di Elisa Rossi & Marina Capria Le essenze legnose ESSENZE TENERE O DOLCI Le essenze tenere o dolci sono facilmente lavorabili, sono sensibili a urti, graffi e scalfitture e hanno una scarsa resistenza;

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli