Il Vescovo di Senigallia

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1 Prot.n.65/15/V Il Vescovo di Senigallia Senigallia, 2 settembre 2015 A tutti i Sacerdoti e diaconi permanenti ai membri del Consiglio pastorale diocesano ai responsabili degli Uffici pastorali diocesani ai membri della Consulta delle associazioni laicali LL.SS. Oggetto: martedì 22 settembre convegno pastorale in Seminario a Senigallia. Carissimi, all inizio del nuovo anno pastorale come di consueto ci incontriamo a livello diocesano per presentare le linee pastorali. Ci incontriamo per il convegno pastorale diocesano martedì 22 settembre in Seminario a Senigallia secondo il seguente programma. ore ore ore ore ore ore ore arrivi e preghiera iniziale presentazione dell anno pastorale da parte del Vescovo presentazione dei dati emersi dalle schede sull annuncio della fede agli adulti cena insieme confronto nei gruppi secondo quanto indicato nella scheda allegata ritorno insieme termine dell incontro Chi invitare all incontro. Tutti i membri dei consigli pastorali parrocchiali, in particolare almeno i membri della presidenza dei consigli pastorali, oltre ai membri del consiglio pastorale diocesano, delle commissioni pastorali diocesane e della Consulta delle aggregazioni laicali. Obiettivo dell incontro. Fare il punto sulla pastorale degli adulti e individuare alcune piste concrete di lavoro a livello parrocchiale e diocesano. Per far questo è importante arrivare preparati all incontro grazie e due strumenti: - La scheda di rilevazione sull annuncio della fede agli adulti che è importante compilare e rispedire entro il 18 settembre; - La traccia per i gruppi di studio su cui riflettere almeno da parte dei consigli di presidenza dei consigli pastorali parrocchiali (in allegato). Trovate il materiale in preparazione al Convegno sul numero di la Voce Misena di giovedì 10 settembre e sul sito della Diocesi. Certo della presenza di ciascuno di voi, vi imparto la mia paterna benedizione estendendola a tutte le persone a voi care. Vescovo

2 Diocesi di Senigallia Assemblea pastorale di inizio anno Martedì 22 settembre 2015 Traccia per i gruppi di lavoro Premessa Occorre continuare a mettere con rinnovata energia al centro dell attenzione pastorale delle comunità cristiane la vita dell adulto, vero snodo della pastorale. L adulto non in astratto, ma nelle situazioni di vita (luoghi antropologici) che e in cui vive. Il Convegno ecclesiale di Verona e il nostro Sinodo ci hanno aperto la strada, anche se è evidente che la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tradizione e la cittadinanza sono un elenco esemplificativo e non esaustivo. Questa attenzione alla vita degli adulti per annunciare loro il Vangelo ha bisogno di essere concretizzata in atteggiamenti e percorsi concreti. Non siamo naturalmente all anno zero e diverse esperienze sono già in atto nella nostra diocesi. Nelle schede che trovate qui di seguito sono elencato alcune attenzioni già presenti nella vita delle nostre comunità (alcune sono già abbastanza sviluppate in diocesi altre meno). Lo scopo della scheda è riflettere su queste attenzioni e, a partire da ciò che già c è, individuare dei percorsi futuri che possono essere intrapresi e sviluppati. In altre parole per ogni punto delle schede ci possiamo domandare: - Questa attenzione è già presente? Come è vissuta? Come può crescere? Se non c è: come può nascere? - Di cosa abbiamo bisogno perché questa attenzione nasca o cresca? Abbiamo individuato nove possibili percorsi che abbiamo diviso in due gruppi. Nell assemblea diocesana metà dei gruppi di studio rifletterà sui temi della scheda A e metà sui temi della scheda B. Scheda A Scheda B - Centralità della parola di Dio e gruppi di ascolto del vangelo - Attenzione pastorale alle coppie prima del matrimonio - Attenzione pastorale ai genitori dei ragazzi della iniziazione cristiana - Attenzione alle professioni - Ruolo fondamentale della testimonianza e giubileo della misericordia - Attenzione pastorale alle famiglie - Formazione dei formatori e corso di teologia e formazione ai ministeri laicali - Attenzione alla Pastorale battesimale - Esperienze di secondo annuncio

3 Scheda A 1. Centralità della parola di Dio e gruppi di ascolto del vangelo Esiste una modalità concreta per ascoltare quello che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per lasciarci trasformare dal suo Spirito. È ciò che chiamiamo lectio divina. Consiste nella lettura della Parola di Dio all interno di un momento di preghiera per permetterle di illuminarci e rinnovarci (Evangelii Gaudium, 152). Sono occasioni privilegiate di incontro con il Signore anche le celebrazioni comunitarie della Parola di Dio. Queste celebrazioni, da intendere quale strumento della pastorale liturgica della parrocchia, assumono particolare significato sia in rapporto all ascolto della Parola di Dio da proclamare o già proclamata nell Eucaristia domenicale sia come luogo di sintesi e di convergenza di cammini ed esperienze vissuti dalla comunità parrocchiale. Tali celebrazioni potranno inoltre esprimere la propria rilevanza anche nei piccoli centri e località ove i fedeli non possono avvalersi della presenza stabile del sacerdote (Libro del Sinodo, 255). In ogni parrocchia ci dovrebbe essere un momento in cui chi vuole può incontrarsi con la Parola di Dio e in particolare con il Vangelo. Varie possono essere le modalità dell incontro ma è importante offrire a ogni persona un occasione di spiritualità che da una parte faccia diventare familiare il Vangelo e dall altra riesca a calare nel concreto della vita la Parola di Dio. Questa modalità diventa anche occasione per i sacerdoti di preparare l omelia in un confronto aperto e sincero con i laici. 2. Attenzione pastorale alle coppie prima del matrimonio Molte parrocchie o unità pastorali sono organizzate per promuovere un adeguato accompagnamento per i giovani che hanno deciso e chiesto di sposarsi: accanto alla consueta prassi di chiamare esperti che presentino le varie dinamiche del matrimonio (sessualità, vita spirituale di coppia, dimensione giuridica, pastorale e sociale della famiglia) è bene che nelle parrocchie vi siano famiglie adeguatamente preparate che possano farsi carico di questi cammini. Non c è infatti testimonianza più efficace di chi, seppur tra fatiche e scoraggiamenti, sceglie di vivere e incarnare quell amore sponsale che Cristo propone agli sposi. Indipendentemente dalla loro buona volontà, la realtà è che tanti giovani arrivano al matrimonio senza la coscienza adeguata della natura dell avventura che stanno per intraprendere. Ciò non si può dare per scontato neanche per i giovani cristiani, che in non poche occasioni si avvicinano al matrimonio in condizioni non dissimili da quelle dei loro amici non cristiani, con l unica differenza che si sposano in chiesa e hanno quanto meno un desiderio di sposarsi secondo la concezione del matrimonio che la Chiesa difende e testimonia. Grande è la sfida che si presenta all intera comunità cristiana: è messa alla prova la sua capacità di generare personalità adulte, uomini e donne, in grado di accostarsi al matrimonio con la prospettiva di una vita piena (Libro del Sinodo, 201). Per quanto riguarda la pastorale con le coppie prima del matrimonio occorre allargare lo sguardo alla educazione all affettività e per ragazzi e adolescenti e per le coppie che non hanno ancora messo in programma il matrimonio. In questo senso è da valorizzare il percorso per le coppie lontane dal matrimonio presente in diocesi da alcuni anni. 3. Attenzione pastorale ai genitori dei ragazzi della iniziazione cristiana La famiglia deve essere aiutata a riappropriarsi del proprio ruolo nel comunicare la fede ai figli. Occorre passare dal catechismo, inteso come responsabilità esclusiva della parrocchia, all annuncio della fede come impegno dei genitori. Il cammino di catechesi potrà diventare una preziosa opportunità pastorale per avvicinare adulti e riaccendere in loro il desiderio di vivere l esperienza di Gesù Cristo. Nel cammino di fede genitori e figli

4 diventano talvolta compagni di viaggio: avviene tra essi una relazione di scambio continua nella quale gli stessi genitori sono educati dai figli attraverso la loro presenza, le loro domande, i loro comportamenti. Dal concepimento alle piccole e grandi conquiste di ogni giorno i figli rivelano ai propri genitori il volto di Dio Padre e i prodigi del suo amore. Verranno così attuate scelte diverse, che vanno dal loro coinvolgimento diretto (genitori catechisti) a forme di collaborazione intermedie e graduali, affinché nessuno si senta escluso o inadeguato. Una proposta percorribile potrebbe essere quella di formare i genitori, affinché siano loro stessi a diventare i catechisti dei figli. La comunità parrocchiale, attraverso il supporto di famiglie più sensibili, rivolgerà una cura particolare a quei bambini, le cui famiglie non collaborano in modo esplicito (Libro del Sinodo, 259). Il Progetto diocesano per la catechesi dei fanciulli e dei ragazzi, ormai pronto, sarà la Magna Carta per questa attenzione. Si tratta di passare dalla sperimentazione alla impostazione pastorale. Per fare questo è necessario un cambio di mentalità e una formazione e dei catechisti e della comunità cristiana. 4. Attenzione alle professioni I laici sono semplicemente l immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servizio c è una minoranza: i ministri ordinati. È cresciuta la coscienza dell identità e della missione del laico nella Chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non sufficiente, con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all impegno della carità, della catechesi, della celebrazione della fede. Ma la presa di coscienza di questa responsabilità laicale che nasce dal Battesimo e dalla Confermazione non si manifesta nello stesso modo da tutte le parti. In alcuni casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in altri casi per non aver trovato spazio nelle loro Chiese particolari per poter esprimersi ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene al margine delle decisioni. Anche se si nota una maggiore partecipazione di molti ai ministeri laicali, questo impegno non si riflette nella penetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico. Si limita molte volte a compiti intraecclesiali senza un reale impegno per l applicazione del Vangelo alla trasformazione della società. La formazione dei laici e l evangelizzazione delle categorie professionali e intellettuali rappresentano un importante sfida pastorale (Evangelii Gaudium, 102). Questa attenzione è completamente nuova nella vita della nostra comunità. La possiamo pensare in due modi: il primo e più classico è quello di mettersi al servizio delle varie professioni offrendo momenti di riflessione e approfondimento (es.: incontri spirituali per i politici; ascolto del mondo del lavoro fatto durante il Sinodo...) per aiutarli a essere sempre più efficaci nel loro servizio quotidiano. Inoltre mettere insieme le risorse delle professioni diventa uno strumento per una maggiore efficacia nella vita della società (es.: potenziare le associazioni già presenti, far collaborare gli architetti per una città più bella ). Ma c è un secondo modo e cioè permettere ai laici con la loro professionalità di contribuire alla vita della comunità mentre a volte non sono valorizzati per il loro specifico (es.: progetti educativi fatti da chi è esperto in educazione; sviluppo della carità con chi lavora nel sociale; gestione delle risorse umane con chi è esperto nel settore ). 5. Ruolo fondamentale della testimonianza e giubileo della misericordia A tutte le persone di buona volontà è chiesto un effettivo cambiamento di mentalità per avere uno stile di vita evangelico che fa della ricerca del bene comune il proprio obiettivo e che ha come conseguenze scelte che adottino nuovi stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti (Caritas in veritate, 51). Nel prossimo anno pastorale la Chiesa è chiamata a vivere l anno del Giubileo della Misericordia (con al centro: il perdono, il pellegrinaggio, le opere di misericordia). E necessario che la comunità cresca nella dimensione dell accoglienza e l anno del Giubileo può essere occasione per sviluppare in modo concreto e preciso una o più opere di misericordia. Se la comunità è accogliente verso le fragilità crea anche un terreno accogliente per la fede. Forse è importante pensare a un progetto concreto per le parrocchie.

5 Scheda B 1. Attenzione pastorale alle famiglie La realtà della famiglia rappresenta un capitale sociale fondamentale per la collettività, tanto più lo è nella vita della Chiesa che in essa trova l immagine più bella della pienezza della vita di relazione. La famiglia è la via maestra e la prima insostituibile scuola di comunione, la cui legge è il dono totale di sé. I cristiani, proponendola in tutta la sua bellezza al di là delle loro fragilità, intendono testimoniare agli uomini e donne del nostro tempo, qualunque sia la loro visione della vita, che l oggettivo desiderio di infinito che sta al cuore di ogni esperienza di amore si può realizzare. La famiglia così concepita è un patrimonio prezioso per l intera società (Libro del Sinodo, 198). Un attenzione particolare va riservata alle coppie nei primi anni di matrimonio. Sempre più spesso alcune delle coppie che terminano il percorso di preparazione al matrimonio manifestano la volontà di proseguire il cammino di gruppo anche dopo la celebrazione del Sacramento, per coltivare i rapporti che si sono creati tra le persone e anche perché sono rare le occasioni di confronto aperto su temi che toccano la loro vita in profondità. Tali richieste devono sollecitare le comunità parrocchiali, le unità pastorali e le vicarie ad attivare percorsi di fede per famiglie appena formate o nei primi anni di matrimonio. Per accompagnare le giovani coppie nei primi passi della vita familiare è prezioso l aiuto di gruppi di famiglie tutor che si assumono l impegno di essere vicine e di essere pronte a sostenerle nelle difficoltà (Libro del Sinodo, 202). È fondamentale che la Chiesa si faccia vicina e compagna della famiglia, soprattutto di quelle che per ragioni loro proprie stanno vivendo momenti di difficoltà senza l aiuto di qualcuno. Sono necessari pertanto corsi di formazione per laici e sacerdoti che possano accompagnare tali famiglie attraverso percorsi di sostegno e vicinanza che mostrino realmente, e non solo a parole, la passione e lo zelo che la Chiesa è chiamata ad incarnare nei confronti della famiglia. La Chiesa di Senigallia è sollecitata ad impegnarsi per formare laici e sacerdoti preparati nel lavoro con le coppie in difficoltà (Libro del Sinodo, 200). 2. Formazione dei formatori e corso di teologia e formazione ai ministeri laicali Certamente tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. Al tempo stesso ci adoperiamo per una migliore formazione, un approfondimento del nostro amore e una più chiara testimonianza del Vangelo. In questo senso, tutti dobbiamo lasciare che gli altri ci evangelizzino costantemente; questo però non significa che dobbiamo rinunciare alla missione evangelizzatrice, ma piuttosto trovare il modo di comunicare Gesù che corrisponda alla situazione in cui ci troviamo (Evangelii Gaudium, 121). Sarà opportuno, dunque, dedicare tempo ed energie alla formazione di adulti e allo scambio di esperienze sul territorio per comprendere i limiti delle proposte ed individuare nuovi percorsi (Libro del Sinodo, 252). Occorre infine promuovere maggiormente il Corso per i ministeri diocesano, così da proporre un cammino unitario e condiviso di crescita e di formazione teologica, pastorale e spirituale per le persone che, in forme e modi diversi, sono chiamate a esercitare un ministero nella comunità parrocchiale (Libro del Sinodo, 83). Nelle nostre comunità ci vogliono adulti maturi che sappiano annunciare la fede nei momenti concreti della vita delle persone, con la capacità di saper cogliere le domande delle persone; nello stesso tempo questi adulti possono far crescere tutta la comunità per accompagnare le persone nelle varie situazioni di vita che attraversano, tenendo conto che gli adulti vivono momenti importanti non tutti allo stesso tempo. E necessari scommettere sulla crescita di adulti a servizio di altri adulti con un percorso di formazione per formatori adulti nella fede.

6 3. Attenzione alla pastorale battesimale La richiesta del Battesimo per un figlio rappresenta, talvolta, il primo contatto con la comunità parrocchiale; va curata in modo particolare l accoglienza e la conoscenza della coppia, mostrando il volto di una comunità accogliente, aperta, disponibile e gioiosa. Ai genitori viene fatta la proposta di un percorso di accompagnamento con il parroco ed alcuni laici della parrocchia, preferibilmente coppie di sposi, in preparazione al Sacramento e all educazione cristiana del bambino. In questa ottica di cammino si può valutare, in via sperimentale, la possibilità di svolgere il rito del Battesimo dei bambini in più passaggi, ad imitazione del catecumenato degli adulti. In ogni parrocchia siano individuati e formati alcuni referenti della catechesi battesimale. Il tempo dell attesa di un figlio è particolarmente favorevole alla riflessione spirituale della coppia, per l esperienza concreta del mistero della vita in atto, frutto dell amore di Dio e della cooperazione dell uomo. E un tempo prezioso nel quale la comunità parrocchiale potrà avvicinare i futuri genitori ed offrire loro un cammino di accompagnamento, in vista della celebrazione del Sacramento del Battesimo (Libro del Sinodo, 260). In continuità con il cammino di preparazione dei genitori al Battesimo, possono essere proposti percorsi specifici che aiutino le coppie a riscoprire il valore del matrimonio, la realtà di grazia che è la famiglia e a far risuonare la Parola di Dio nella quotidianità della vita, aiutandoli a partecipare alle esperienze di crescita dei loro figli. In particolare si invita a porre l attenzione alla catechesi dei piccoli, dai 3 ai 6 anni, che potrebbe essere un modo per avvicinare alla fede i genitori. I genitori dalla fede più solida potrebbero camminare con genitori che non vivono la fede, perché la testimonianza dei primi sia utile anche agli altri (Libro del Sinodo, 261). 4. Esperienze di secondo annuncio Nelle nostre comunità la catechesi è considerata una attività quasi esclusiva dei fanciulli. Occorre invece sottolineare che gli adulti sono in senso pieno i destinatari del messaggio cristiano; anche a loro va rivolta continuamente una proposta di catechesi, così che essi possano conoscere meglio la ricchezza della fede, che a volte è rimasta implicita o non approfondita. Essi, poi, sono gli educatori e i catechisti delle nuove generazioni cristiane e in questo tempo la Chiesa può dare ragione della sua speranza in proporzione alla maturità di fede degli adulti (cfr Documento base, 124) (Libro del Sinodo, 249). Sarà opportuno proporre agli adulti, che hanno ricevuto i sacramenti, ma non sono evangelizzati, un cammino diocesano sulla Parola di Dio, all interno della comunità parrocchiale: un cammino sistematico e globale, capace non solo di trasmettere i contenuti della fede, ma di educare alla mentalità di fede, di iniziare alla vita ecclesiale, di integrare fede e vita (cfr Educare alla vita buona del Vangelo, 39). Un itinerario ispirato al catecumenato, che abbia una struttura organica, riprendendo i grandi messaggi dell Antico e Nuovo Testamento. (Libro del Sinodo, 266). Saranno da mettere in cantiere nuovi percorsi per adulti per permettere loro di incontrare la fede come desiderabile. E utile promuovere un servizio per la pastorale degli adulti che a livello diocesano elaborerà e promuovere questi percorsi nelle unità pastorali e nelle parrocchie? Quest anno ripartirà in ottobre il secondo percorso del cosiddetto Cammino dei dieci comandamenti che nella scorsa edizione ha vista la partecipazione di circa 150 adulti.

7 Diocesi di Senigallia Ufficio pastorale diocesano Rilevazione delle esperienze di annuncio della fede agli adulti nelle parrocchie e nelle associazioni, movimenti e gruppi presenti in diocesi Istruzioni per l uso Senigallia, 28 agosto 2015 Nel prossimo anno pastorale il Vescovo ha deciso di mettere al centro dell azione pastorale la pastorale degli adulti. La sfida è annunciare il Vangelo a partire dalle situazioni di vita della gente. Per cercare strade nuove non possiamo che partire dall esistente. Per questo si è deciso di fare una raccolta delle proposte già esistenti con una scheda di rilevazione delle esperienze di annuncio agli adulti in diocesi. Per questo sono state preparate tre schede di rilevazione delle esperienze di annuncio della fede agli adulti: - una rivolta alle parrocchie - una rivolta alle associazioni, movimenti e gruppi - una rivolta agli uffici pastorali La compilazione delle schede può risultare un po limitante dell esperienza che si fa, ma serve proprio per rendere i dati omogenei. Per spiegare meglio le proposte si possono aggiungere degli allegati. Chiediamo di restituire la scheda allegata entro il 18 settembre per avere il tempo di rielaborare i dati entro l assemblea diocesana di inizio anno del 22 settembre. Grazie per quanto farete.

8 Diocesi di Senigallia Ufficio pastorale diocesano Rilevazione delle esperienze di annuncio della fede agli adulti nelle parrocchie In vista di approfondire l annuncio della fede agli adulti, stiamo realizzando una rilevazione delle esperienze già in atto. Vi chiediamo di compilare in modo sintetico la scheda che segue per poter fare un quadro della situazione. Parrocchia SULLA PAROLA DI DIO - C è un appuntamento periodico di riflessione sulla Parola di Dio? SI NO - Descrivere brevemente come si svolge l incontro CON I GENITORI - Quali genitori incontra la parrocchia (tutti, i cui figli vivono un sacramento )? CON GLI ADULTI - Ci sono appuntamenti per adulti (gruppi, centri di ascolto )? Esperienza

9 CON LE COPPIE - Ci sono appuntamenti per le coppie (gruppi famiglia, fidanzati, genitori 0-6 anni, preparazione al battesimo)? (ci sono più voci perché ci possono essere più esperienze) Esperienza Esperienza Esperienza - Ci sono iniziative sporadiche aperte a tutti? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti) - Ci sono iniziative in cantiere aperte a tutti? SI NO

10 Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti) Diocesi di Senigallia Ufficio pastorale diocesano Rilevazione delle esperienze di annuncio della fede agli adulti delle associazioni, movimenti e gruppi presenti in diocesi In vista di approfondire l annuncio della fede agli adulti, stiamo realizzando una rilevazione delle esperienze già in atto. Vi chiediamo di compilare in modo sintetico la scheda che segue per poter fare un quadro della situazione. Esperienze di annuncio da parte di PER LA PROPRIA FORMAZIONE - Viviamo un appuntamento periodico SI NO - Descrivere brevemente il contenuto dell appuntamento (es.: si segue un testo; si fanno esperienze di preghiera; si fanno esperienze di annuncio ) APERTE AGLI ALTRI - Ci sono iniziative che si propongono sistematicamente aperte a tutti (es.: scuola per genitori, approfondimento del Vangelo )? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti) - Ci sono iniziative sporadiche aperte a tutti? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti)

11 - Ci sono iniziative in cantiere aperte a tutti? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti) Diocesi di Senigallia Ufficio pastorale diocesano Rilevazione delle esperienze di annuncio della fede agli adulti da parte degli uffici pastorali diocesani In vista di approfondire l annuncio della fede agli adulti, stiamo realizzando una rilevazione delle esperienze già in atto. Vi chiediamo di compilare in modo sintetico la scheda che segue per poter fare un quadro della situazione. Esperienze di annuncio da parte di - Ci sono appuntamenti sistematici rivolti agli adulti? (ci sono più voci perché ci possono essere più esperienze) Esperienza Esperienza - Ci sono iniziative sporadiche rivolte agli adulti? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti)

12 - Ci sono iniziative in cantiere rivolte agli adulti? SI NO Se sì descriverle brevemente (tipo, chi anima, frequenza, numero partecipanti, contenuti)