Il Database
|
|
- Pasquale Carraro
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3 Il Database 3.1 Struttura di Dal punto di vista informatico, la banca dati è realizzata utilizzando il linguaggio di programmazione Visual Basic. I dati si riferiscono ad un unica entità costituita dalla specie vegetale: si ha, quindi, un archivio che contiene, per ogni specie vegetale, i dati che la caratterizzano ed i collegamenti alle relative immagini fotografiche. Si accede all archivio da una prima videata che guida l utente nelle diverse modalità di ricerca (fig. 4.1, pag. 28). In considerazione del numero consistente di informazioni da gestire per ciascuna specie vegetale, si è scelto di organizzarle in quattro diverse finestre di visualizzazione, raggruppandole a seconda dell aspetto specifico a cui si riferiscono. Relativamente ad ogni specie vegetale viene quindi presentata una serie di dati ordinati in 4 schede, ciascuna relativa ad un aspetto specifico: la prima (scheda 1: SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE) riporta i dati essenziali per l identificazione della specie (nome scientifico, famiglia, eventuali sinonimi, nomi comuni, distribuzione); la seconda (scheda 2: CARATTERISTICHE ESTETICO-FORMALI) descrive le caratteristiche estetiche, formali ed ornamentali della specie (portamento, caratteristiche dimensionali, caratteristiche di chioma, corteccia, foglie, fiori e frutti); la terza (scheda 3: ESIGENZE ECOLOGICHE) specifica le esigenze ecologiche della specie vegetale, che sono indispensabili per la sua sopravvivenza e sviluppo (limiti altitudinali, caratteristiche del substrato, esigenze climatiche, resistenza all inquinamento, alla salinità, al gelo, al vento, frugalità o rusticità); l ultima scheda (scheda 4: CARATTERISTICHE FUNZIONALI) evidenzia invece tutti gli aspetti legati al funzionamento della specie in relazione agli obiet-
2 18 tivi progettuali (manutenzione, fattori limitanti l utilizzo e avversità ricorrenti, proprietà specifiche). Ogni specie è corredata di immagini fotografiche relative a portamento, foglie, fiori, frutti e corteccia, che compaiono nella scheda 1. Le informazioni fornite per ciascuna specie, e quindi i campi presenti nel database, sono 60. Una GUIDA IN LINEA consente di approfondire e verificare il significato di ciascun campo, l importanza e le motivazioni del suo inserimento all interno del database. 3.2 Le specie in VEGET@CTION La scelta delle specie Capitolo 3 Vengono presentate le schede relative a 142 specie vegetali, appartenenti a 38 diverse famiglie. Il lavoro si presta, ovviamente, ad essere applicato ad un numero molto più elevato di specie, ma in questa fase ci è sembrato opportuno selezionarle in base ad alcuni caratteri ritenuti prioritari, soprattutto in funzione delle tipologie progettuali alle quali ci si è specificamente riferiti. Sono trattate specie vegetali arboree, arbustive, cespugliose e lianose spontanee sul territorio italiano. Le specie arboree, arbustive, cespugliose e lianose sono, infatti, quelle più adatte e con le maggiori possibilità di utilizzo relativamente alle tipologie progettuali cui si fa principalmente riferimento. Si è scelto di trattare esclusivamente le specie autoctone 1, cioè quelle presenti allo stato spontaneo sul nostro territorio nazionale o in parti di esso (Italia settentrionale, Italia centrale, Italia meridionale). Non sono quindi state prese in considerazione le specie esotiche 2 in Italia, siano esse coltivate 3 o avventizie 4. Le specie coltivate sono in genere presenti a scopo ornamentale in parchi e giardini (per esempio cedri, tuie, lillà, catalpa), o sono state introdotte a fini pratici, per la produzione di frutta o legname, per il conso- 1 Si definisce autoctona una specie o entità presente o pervenuta naturalmente in una determinata area prima della comparsa dell uomo o comunque senza il suo intervento. È quindi insediata stabilmente e naturalmente su un territorio (Viegi L., Cela Renzoni G., Garbari F., Flora Esotica d Italia, Lav. Soc. Ital. Biogeogr., n.s., 4: , 1974). È sinonimo di autoctona, nativa, indigena. 2 Sono esotiche le entità introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall uomo in zone non comprese nell area naturale della loro distribuzione. Ovvero sono entità estranee ad un determinato territorio, provenienti da diverse e talora lontane regioni della terra, arrivate più o meno recentemente a far parte della flora di un territorio (Viegi et al., 1974, op. cit.). 3 Sono coltivate le entità utilizzate dall uomo per scopi ed usi economici, ornamentali, officinali. 4 Sono avventizie le entità esotiche introdotte accidentalmente con le attività umane, non oggetto di coltura. Possono essere arrivate occasionalmente con l importazione di specie destinate alla coltivazione, o attraverso spostamenti turistici, migratori, eventi bellici, ecc. (Viegi et al., 1974, op. cit.).
3 Il Database lidamento delle scarpate o per i rimboschimenti (per esempio robinia, ailanto, pino nero). Non sono state prese in considerazione neanche nel caso in cui esse si siano spontaneizzate 5 o naturalizzate 6 sul territorio in esame. Il numero di specie introdotte dall uomo a fini ornamentali o produttivi, in Italia come in Europa, è elevatissimo, anche se molte specie sono rare e presenti solo in pochi esemplari negli Orti e Giardini Botanici o nei giardini privati. Tra le esotiche sono molto numerose le specie arboree, poiché spesso possiedono un interesse economico (specie forestali, alberi da frutto). Un conteggio completo di tutte le specie coltivate in Italia arriverebbe probabilmente ad alcune decine di migliaia 7. Sono infine state escluse anche tutte le cultivar, cioè le entità ottenute dall uomo per selezione artificiale (agronomica o forestale) nell ambito di specie, sottospecie o varietà, i cui caratteri vengono conservati artificialmente. L unica eccezione è costituita da 4 specie (Cupressus sempervirens, Juglans regia, Pinus pinea, Pinus pinaster), che sono state inserite nel database nonostante la dubbia attribuzione ad una di queste categorie (alla voce Distribuzione in Italia viene attribuito il valore Non definito ); si tratta di specie coltivate e spontaneizzate da tempo, per cui sono entrate a far parte stabilmente del nostro paesaggio, o specie delle quali non si ha la certezza che non fossero già presenti spontaneamente prima di essere anche coltivate. In linea generale la progettazione dovrebbe sempre privilegiare le specie autoctone in un determinato territorio; quando possibile, si dovrebbero utilizzare quelle che si ritrovano allo stato spontaneo anche nelle vicinanze del luogo dove si intende realizzare l impianto. È quindi da evitare l impianto di specie estranee alla flora del luogo o, perlomeno, il loro utilizzo deve rimanere subordinato alla mancanza di specie spontanee adatte allo scopo che ci si prefigge. Nelle pianure, per esempio, dove la copertura vegetale naturale è stata quasi totalmente eliminata e sostituita da aree agricole ed insediamenti, è quasi impossi- 5 Si definiscono spontaneizzate le entità esotiche sfuggite alla coltura, che si stabiliscono in un territorio dove persistono con mezzi propri (Viegi et al., 1974, op. cit.). Esse, superate le fasi di acclimatazione nel nuovo territorio, trovano condizioni ecologiche e pedologiche simili a quelle del territorio di origine, per cui riescono ad insediarsi stabilmente, a diffondersi autonomamente e a diventare parte integrante della flora del territorio. Non sono spontaneizzate le entità che si impiantano solo transitoriamente, scomparendo dopo una o poche generazioni (Viegi et al., 1974, op. cit.). 6 Si definisce naturalizzata un entità esotica avventizia a presenza costante o persistente in zone in cui riesce a riprodursi con mezzi propri (Viegi et al., 1974, op. cit.). Si tratta spesso di specie provenienti da paesi con clima simile al nostro (USA, Argentina, Cile, Sudafrica, Australia meridionale), i cui semi sono giunti per caso, hanno trovato clima favorevole e si sono impiantate stabilmente nel nostro territorio; si trovano ora soprattutto negli ambienti urbani e nelle colture, dove possono crescere in terreni scoperti, privi di concorrenza da parte delle specie locali (Pignatti, 1995, op. cit.). 7 Pignatti, 1995, op. cit. 19
4 20 Capitolo 3 bile la scelta delle specie da utilizzare sulla base dell osservazione delle specie spontanee presenti in loco. In questi casi, sarebbe opportuno utilizzare le specie che si ritiene possano essere potenzialmente presenti, sulla base di considerazioni di carattere ecologico e storico. Questa scelta è motivata da molteplici ragioni. Dal punto di vista naturalistico, l utilizzo di specie esotiche in linea generale determina una diminuzione della ricchezza floristica, una semplificazione della comunità vegetale, che è un fattore quasi sempre negativo in termini di conservazione degli equilibri naturali (fig. 3.1). Le specie esotiche presentano infatti il rischio di spontaneizzarsi o naturalizzarsi, cioè di adattarsi alle condizioni locali fino al punto di essere in grado di riprodursi e diffondersi nell ambiente naturale; in tal caso possono rappresentare temibili concorrenti delle specie spontanee, delle quali possono invadere gli habitat naturali, con il rischio di ridurne le popolazioni o addirittura metterne a rischio la sopravvivenza. FIGURA 3.1 Invasione di specie esotiche (foto P. Eusebio Bergò). Dal punto di vista paesaggistico, è opportuno privilegiare le componenti vegetali spontanee del paesaggio locale; poiché, se già presenti, o un tempo presenti, nel territorio circostante si inseriranno quasi sicuramente in modo armonico nel contesto ambientale. Le specie esotiche, oltre a comportare rischi per gli equilibri naturali, possono non inserirsi altrettanto bene e mantenere un carattere di elementi estranei nell assetto del paesaggio (fig. 3.2).
5 FIGURA 3.2 Specie non autoctone (araucaria, olivo, palma nana) nella collina morenica di Rivoli (TO) (Foto D. Bouvet). Dal punto di vista tecnico, le specie locali, trovandosi in condizioni ecologiche adatte (crescono spontaneamente dove trovano un ambiente adatto alle loro esigenze), richiedono in genere una ridotta manutenzione, crescono più velocemente e con un buon vigore, e possono anche innescare una successione naturale, fenomeno che raramente può avvenire con le specie esotiche. Questo può rappresentare un fattore molto positivo, per esempio negli interventi di riqualificazione, di recupero ambientale, nei rimboschimenti L elenco delle specie Il Database VEGET@CTION Per la realizzazione dell elenco delle specie si è, quindi, operata una prima scelta nell ambito delle circa 7634 entità vegetali presenti allo stato spontaneo in Italia (basandosi sulle indicazioni distributive di Conti et al., 2005) 8. La successiva selezione ha adottato come criterio la forma biologica riportata in Pignatti (1982) 9, la cui classificazione è stata semplificata al fine di renderla più agevole per l utente. Pertanto le specie selezionate sono state ricondotte a arboree, arbustive, cespugliose e lianose. Si sono escluse le specie che non si ritiene opportuno vengano utilizzate nella progettazione, essendo rare sul territorio o di particolare interesse ecologico o 8 Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (eds.), An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi, Roma Pignatti S., Flora d Italia, Edagricole, Bologna
6 22 Capitolo 3 conservazionistico. La loro introduzione al di fuori del proprio areale naturale di distribuzione potrebbe causare danni o alterazioni negli equilibri degli ecosistemi, o dare luogo a fenomeni di inquinamento verde 10. A questa importante restrizione motivata su basi scientifiche e conservazionistiche si aggiunge la difficoltà di ordine pratico di reperire in vivaio esemplari di queste specie. L elenco delle specie così compilato conta 142 specie (tab. 3.1). Tabella 3.1 Elenco specie trattate, in ordine sistematico secondo Pignatti (1982) 11. Abies alba Miller Picea excelsa (Lam.) Link Larix decidua Miller Pinus pinaster Aiton Pinus sylvestris L. Pinus uncinata Miller Pinus mugo Turra Pinus halepensis Miller Pinus pinea L. Pinus cembra L. Cupressaceae Cupressus sempervirens L. Cupressaceae Juniperus communis L. Cupressaceae Juniperus phoenicea L. Cupressaceae Juniperus oxycedrus L. Cupressaceae Juniperus sabina L. Taxaceae Taxus baccata L. Salicaceae Salix pentandra L. Salicaceae Salix alba L. Salicaceae Salix triandra L. Salicaceae Salix myrsinifolia Salisb. Salicaceae Salix appendiculata Vill. Salicaceae Salix cinerea L. Salicaceae Salix caprea L. Salicaceae Salix viminalis L. Salicaceae Salix elaeagnos Scop. Salicaceae Salix purpurea L. Salicaceae Salix daphnoides Vill. Salicaceae Populus alba L. Salicaceae Populus tremula L. Salicaceae Populus nigra L. 10 Introduzione di alberi di specie diverse anche se fisionomicamente simili, o con patrimoni genetici diversi da quelli degli esemplari spontanei sul nostro territorio, soprattutto se provenienti da altre aree geografiche; in casi estremi, una eventuale ibridazione con gli esemplari spontanei può portare ad un inquinamento genetico delle popolazioni autoctone. Da Pignatti, 1995, op. cit. 11 Pignatti, 1982, op. cit.
7 Il Database Juglandaceae Juglans regia L. Betulaceae Betula pendula Roth Betulaceae Alnus glutinosa (L.) Gaertner Betulaceae Alnus incana (L.) Moench Corylaceae Carpinus betulus L. Corylaceae Ostrya carpinifolia Scop. Corylaceae Corylus avellana L. Fagaceae Fagus sylvatica L. Fagaceae Castanea sativa Miller Fagaceae Quercus ilex L. Fagaceae Quercus suber L. Fagaceae Quercus cerris L. Fagaceae Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. Fagaceae Quercus robur L. Fagaceae Quercus pubescens Willd. Ulmaceae Ulmus glabra Hudson Ulmaceae Ulmus minor Miller Ulmaceae Celtis australis L. Moraceae Ficus carica L. Cannabaceae Humulus lupulus L. Ranunculaceae Clematis vitalba L. Ranunculaceae Clematis alpina (L.) Miller Berberidaceae Berberis vulgaris L. Lauraceae Laurus nobilis L. Platanaceae Platanus orientalis L. Saxifragaceae Ribes rubrum L. Saxifragaceae Ribes uva-crispa L. Rubus idaeus L. Rubus ulmifolius Schott Rubus caesius L. Rosa pendulina L. Rosa canina L. Sorbus domestica L. Sorbus aucuparia L. Sorbus torminalis (L.) Crantz Sorbus aria (L.) Crantz Amelanchier ovalis Medicus Cotoneaster integerrimus Medicus Crataegus oxyacantha L. Crataegus monogyna Jacq. Prunus spinosa L. Prunus avium L. Prunus mahaleb L. Prunus padus L. Leguminosae Cercis siliquastrum L. Leguminosae Ceratonia siliqua L. Leguminosae Laburnum anagyroides Medicus 23
8 24 Capitolo 3 Leguminosae Laburnum alpinum (Miller) Berchtold et Presl Leguminosae Lembotropis nigricans (L.) Griseb. Leguminosae Cytisus sessilifolius L. Leguminosae Cytisus scoparius (L.) Link Leguminosae Genista tinctoria L. Leguminosae Genista germanica L. Leguminosae Spartium junceum L. Leguminosae Ulex europaeus L. Leguminosae Colutea arborescens L. Leguminosae Coronilla emerus L. Anacardiaceae Cotinus coggygria Scop. Anacardiaceae Pistacia terebinthus L. Anacardiaceae Pistacia lentiscus L. Aceraceae Acer platanoides L. Aceraceae Acer campestre L. Aceraceae Acer pseudoplatanus L. Aceraceae Acer opulifolium Chaix Aceraceae Acer monspessulanum L. Aquifoliaceae Ilex aquifolium L. Celastraceae Euonymus europaeus L. Buxaceae Buxus sempervirens L. Rhamnaceae Rhamnus saxatilis Jacq. Rhamnaceae Rhamnus catharticus L. Rhamnaceae Frangula alnus Miller Tiliaceae Tilia platyphyllos Scop. Tiliaceae Tilia cordata Miller Thymelaeaceae Daphne laureola L. Elaeagnaceae Hippophae rhamnoides L. Cistaceae Cistus incanus L. Cistaceae Cistus monspeliensis L. Cistaceae Cistus salvifolius L. Tamaricaceae Tamarix gallica L. Tamaricaceae Myricaria germanica (L.) Desv. Myrtaceae Myrtus communis L. Cornaceae Cornus sanguinea L. Cornaceae Cornus mas L. Araliaceae Hedera helix L. Ericaceae Erica arborea L. Ericaceae Calluna vulgaris (L.) Hull Ericaceae Rhododendron ferrugineum L. Ericaceae Rhododendron hirsutum L. Ericaceae Arbutus unedo L. Ericaceae Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel Ericaceae Vaccinium myrtillus L. Oleaceae Fraxinus ornus L. Oleaceae Fraxinus excelsior L. Oleaceae Fraxinus oxycarpa Bieb.
9 Il Database Oleaceae Ligustrum vulgare L. Oleaceae Olea europaea L. Oleaceae Olea oleastrum L. Oleaceae Phillyrea angustifolia L. Oleaceae Phillyrea latifolia L. Apocynaceae Nerium oleander L. Labiatae Thymus vulgaris L. Labiatae Thymus gr. serpyllum Labiatae Rosmarinus officinalis L. Labiatae Lavandula angustifolia Miller Caprifoliaceae Sambucus nigra L. Caprifoliaceae Sambucus racemosa L. Caprifoliaceae Viburnum lantana L. Caprifoliaceae Viburnum opulus L. Caprifoliaceae Lonicera coerulea L. Caprifoliaceae Lonicera xylosteum L. Caprifoliaceae Lonicera caprifolium L. Palmae Chamaerops humilis L. 25
VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00
VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.
DettagliCOMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO. REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche
COMUNE DI PITIGLIANO PROVINCIA DI GROSSETO REGOLAMENTO URBANISTICO Norme. Appendice B6 Elenco delle essenze vegetazionali tipiche gennaio 2015 Regolamento urbanistico Appendice B6. Elenco delle essenze
DettagliCOMUNE DI SAN MARTINO DALL ARGINE INDICAZIONI TECNICHE PER INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE PAESAGGISTICA ED AMBIENTALE Vengono definiti i criteri generali per la realizzazione delle piantumazioni
DettagliGRUPPO A Specie a lento accrescimento e di rilevante interesse ecologico e storico testimoniale.
ALLEGATO 1. Specie vegetali Classificazione delle specie vegetali in relazione sia alle caratteristiche della specie botanica sia in relazione al contesto territoriale bolognese. Classificazione in base
DettagliPIANO DI INDIRIZZO FORESTALE
PROVINCIA DI COMO Regione Lombardia PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE l.r. 5.12.2008, n. 31/2008 - art. 47, comma 2 NORME FORESTALI PARTICOLARI PER IL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA DI COMO RICHIESTE
DettagliALLEGATO 1. Specie vegetali
ALLEGATO 1. Specie vegetali Classificazione delle specie vegetali in relazione sia alle caratteristiche della specie botanica sia in relazione al contesto territoriale bolognese. Classificazione in base
DettagliCodice DB1400 D.D. 30 ottobre 2014, n Registro regionale dei materiali di base. Decreto Legislativo 10 novembre 2003, n. 386, art. 10.
REGIONE PIEMONTE BU52 24/12/2014 Codice DB1400 D.D. 30 ottobre 2014, n. 2965 Registro regionale dei materiali di base. Decreto Legislativo 10 novembre 2003, n. 386, art. 10. Visto il Decreto Legislativo
DettagliAllegato 1. Liste delle piante indesiderabili, estranee alla flora autoctona.
Allegato 1 Liste delle piante indesiderabili, estranee alla flora autoctona. Specie arboree Specie arbustive Abies sp. abete Amorpha fruticosa falso indaco (*) Acer negundo acero della Virginia (*) Ailanthus
DettagliPiante a Radice Nuda, in Vaso, in Zolla, Forestali e Ornamentali Piante per Siepe Arbusti per Bordure Rampicanti Materiali ed Attrezzature
Piante a Radice Nuda, in Vaso, in Zolla, Forestali e Ornamentali Piante per Siepe Arbusti per Bordure Rampicanti Materiali ed Attrezzature Via Prai dell Acqua, 13C C.A.P. 35010 Villa del Conte (PD) Tel.
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 DELIBERAZIONE 18 luglio 2005, n. 726
DELIBERAZIONE 18 luglio 2005, n. 726 Aggiornamento dell elenco all allegato D - Specie soggette alla disciplina del materiale di propagazione di cui all art. 77 della L.R. 39/00, LA GIUNTA REGIONALE Visto
DettagliALLEGATO 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ALLEGATO 3 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ PRESCRIZIONI PER LE SPECIE ARBOREE ED ARBUSTIVE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCREST. Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio
CREST Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST s.n.c. di Perosino Gian Carlo & c. 10136 Torino (Italia) - Via Caprera, 15 - E-mail info@crestsnc.it - tel. 011/3299419/3299165 r.a. - fax
DettagliUna siepe per Zelata
Una siepe per Zelata Ogni anno nel mese di novembre Legambiente, in collaborazione con il ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, promuove la Festa dell albero : una giornata
DettagliOASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO. Dott. Nat. Giuseppe Stablum
OASI WWF BOSCO VILLORESI CENSIMENTO FLORISTICO ARBOREO-ARBUSTIVO Dott. Nat. Giuseppe Stablum MARZO 2012/ FEBBRAIO 2013 Si illustra di seguito il censimento delle specie arboree ed arbustive della seconda
DettagliSPECIFICHE FOTOGRAFIE
autunno - primavera SPECIFICHE Le piante illustrate nel presente catalogo sono in ordine alfabetico per nome latino. La seguente tabella può facilitare la ricerca di specie desiderate. Nome italiano Nome
DettagliALLEGATO 1 - ELENCO DELLE SPECIE BOTANICHE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DELLE AREE VERDI DEL COMUNE DI TEMPIO PAUSANIA ALLEGATO 1 - ELENCO DELLE SPECIE BOTANICHE Per gli interventi di cui all art. 5 punto 2 del presente Regolamento devono essere
DettagliSCHEDA DI OFFERTA PREZZI UNITARI
Fornitura franco cantiere di alberi delle seguenti specie: Quercus robur in zolla-rete coltivata in vaso air pot con almeno 6 trapianti, circonferenza fusto 60-70 cm altezza complessiva 700-900 cm larghezza
DettagliREGOLAMENTO URBANISTICO
COMUNE DI PONTASSIEVE PROVINCIA DI FIRENZE REGOLAMENTO URBANISTICO NORME ALLEGATO 1 ELENCO SPECIE VEGETALI Dicembre 2005 1 Elenco delle specie arboree e arbustive utilizzate per gli interventi di rinaturalizzazione,
Dettagli- Q - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL VERDE PUBBLICO STANDARD PROGETTO SP - TEA
- Q - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL VERDE PUBBLICO (revisione 02) Pagina 1 di 9 INDICE Pag. PARTE Q VERDE PUBBLICO Q.1 3 PREMESSA Q.2 3 DOCUMENTI DA PRESENTARE Q.3 3 STANDARD
DettagliMisura 216 Investimenti non produttivi P.S.R Regione Piemonte
D.D. 20 dicembre 2011 n. 1415 (codice DB1110) Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 del Piemonte: misura 216 Investimenti non produttivi. D.G.R. n. 46-13324 del 15:02:2010 Procedure per la presentazione
DettagliNATURSIMUL MACERATI GLICERINATI
Macerati glicerinati Natursimul www.natursimul.it ABIES PECTINATA gemme (Abete bianco gemme) - MG - 1DH Vol. Alc. 30 % (idrato anidro 15 ml) Ingredienti: acqua, alcol etilico*, stabilizzante: glicerina
Dettagli- Q - VERDE PUBBLICO PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA TUTELA DEL VERDE E PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE VERDI
- Q - VERDE PUBBLICO PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA TUTELA DEL VERDE E PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE VERDI (revisione 04) Pagina 1 di 10 PARTE Q Pag. VERDE PUBBLICO INDICE
DettagliLISTA SPECIE ARBOREE ALBERI I GRANDEZZA
LISTA SPECIE ARBOREE ALBERI I GRANDEZZA 1 Cedro del Libano Cedrus libani N 1,2,3 + 2 Cedro dell'atlante Cedrus atlantica N 1,2,3 + 3 Cedro dell'himalaia Cedrus deodara N 1,2,3 + 4 Cerrosughera Quercus
DettagliELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO
ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE E PERIODII PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX.
DettagliAlberi ed arbusti del Parco del Paleotto (BO)
Alberi ed arbusti del Parco del Paleotto (BO) Pier Luigi Nimis, Stefano Martellos Barbara Bernabè, Elisabetta Rocca Foto di Andrea Moro KeyToNature 2010 Il Parco del Paleotto, nel quartiere Savena di
DettagliRIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO ANCHE IN VISTA DI EXPO Silvano Menguzzo Veronica Cappa
RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO ANCHE IN VISTA DI EXPO 2015 Silvano Menguzzo Veronica Cappa PIANO DI LOTTA CONTRO ANOPLOPHORA SPP. 2008/2013 Risorse economiche a disposizione per la riqualificazione: 1.905.000
DettagliCOMUNE DI COMACCHIO Regolamento per la tutela del Verde Pubblico e Privato
OMUNE DI OMAHIO ALLEGATO 2 PEIE ARBOREE ED ARBUTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DI AREE VERDI Di seguito sono state riportati nominativi e caratteristiche delle principali specie arboree ed arbustive
DettagliTIMBRO A DATA DEL PROTOCOLLO DI PRESENTAZIONE Mod. 10
TIMBRO A DATA DEL PROTOCOLLO DI PRESENTAZIONE Mod. 10 Alla COMUNITA MONTANA VALNERINA Sede Legale:Via Manzoni,8-06046 NORCIA Sede Operativa:Via delle Portelle,4-05100 TERNI OGGETTO:COMUNICAZIONE DI INTERVENTO
DettagliLa manutenzione del territorio
INGEGNERIA NATURALISTICA E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO Corso di aggiornamento professionale La manutenzione del territorio Docente Paolo Cornelini Firenze, 2011 MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL
DettagliCOMUNE DI NEMBRO PROVINCIA DI BERGAMO. P.A. ATr1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE EDIZIONE B. Allegato B
COMUNE DI NEMBRO PROVINCIA DI BERGAMO P.A. ATr1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE EDIZIONE B Allegato B Committente: Opera Pia Claudio Zilioli Albino, 12.03.2012 INDICE Art.1 Campo di applicazione delle norme
DettagliZone fitoclimatiche GLI AR I BUSTI DEL CAS C T AS ANETUM T
Zone fitoclimatiche GLI ARBUSTI DEL CASTANETUM IL TERRITORIO ITALIANO La morfologia e le condizioni climatiche sono così varie che sono presenti numerosi ecosistemi. La vegetazione si è diffusa e affermata
DettagliELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO
ELENCO PIANTE AUTOCTONE E INDICAZIONE DELLE PIANTE NON AUTOCTONE, ANTICO INDIGINATO, DELLE PIANTE ESOTICHE E PERIODI PER IL TAGLIO E L IMPIANTO ALLEGATO C ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera
Dettagli«Lo sviluppo deve essere realizzato in modo sostenibile MITIGAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE ATTRAVERSO FRONTI ARBOREI SILVÆ
MITIGAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE ATTRAVERSO FRONTI ARBOREI di Silvano Landi * Scopo dell articolo è di evidenziare uno degli aspetti della salvaguardia di un territorio mediante l inserimento di alberi,
DettagliCOMUNE DI LORO CIUFFENNA REGOLAMENTO URBANISTICO
REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI LORO CIUFFENNA PROVINCIA DI AREZZO Oggetto: ELABORATO di PROGETTO Abaco delle essenze per le opere a verde UFFICIO TECNICO COMUNALE PROGETTISTA INCARICATO RESPONSABILE
DettagliVegetazione Forestale Emiliana
Vegetazione Forestale Emiliana Fascia collinare Le definizioni di bosco, arbusteto e cespuglieto, definite nelle PMPF (L.R. 4 settembre 1981, n. 30) sono le seguenti: I boschi sono definiti in base a una
DettagliARBUSTI. Specie in latino. Specie in italiano Età Altezze Circonferenza. Provenienza. Prezzo in Fr. Tipo. Pagina 1 di 4
Arbusti 201 Amelanchier ovalis* Pero corvino 1/2 40/70 - - 1/2 60/90 - - 1/2 70/110 - - 1/3 60/90 - - 1/4 70/120 - - 9.00 Fitocella 20.00 Vasi bio 204 Buxus sempervirens Bosso 2/12 60/100 - - 2/16-80/100-2/16-80/100-2/16-100/120-2/16
DettagliAlberi della Basilicata
Antonio Bellotti Donatello Mininni Consulenza di: Antonella Logiurato Alberi della Basilicata Le principali specie sul territorio lucano Consiglio Regionale della Basilicata Si ringrazia per le fotografie
DettagliMinistero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - Corpo Forestale dello Stato
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - Corpo Forestale dello Stato Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Verona Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità
DettagliINDICE A Inquadramento generale Inquadramento territoriale Caratteristiche bioclimatiche, vegetazionali e forestali potenziali e attuali
INDICE A Inquadramento generale Inquadramento territoriale Caratteristiche bioclimatiche, vegetazionali e forestali potenziali e attuali B Stato di fatto Previsioni urbanistiche Descrizione delle componenti
DettagliINGEGNERIA NATURALISTICA SCHEDE DI MONITORAGGIO
SCHEDE DI MONITORAGGIO La palificata viva spondale è una delle tecniche di intervento più utilizzate. I casi esemplari La bontà di un intervento di ingegneria naturalistica si misura a posteriori, a distanza
DettagliObiettivi della misura, collegamenti e coerenza con la strategia
5.3.2.2.2 MISURA 222 - Primo impianto di sistemi Agroforestali su terreni agricoli Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (ii) e 44 del Regolamento (Ce) N. 1698/25. Articoli 3, 32 e punto 5.3.2.2.2 dell
DettagliGuida agli alberi e arbusti. dei Monti Prenestini
Museo Civico Geopaleontologico Ardito Desio - Rocca di Cave (RM) Sistema museale naturalistico Regione Lazio RE.SI.NA. Guida agli alberi e arbusti dei Monti Prenestini Pier Luigi Nimis, Stefano Martellos,
DettagliSTADIO DELLA ROMA - TOR DI VALLE
STADIO DELLA ROMA - TOR DI VALLE Generale - Elaborati risposta parere MIBACT - Relazione illustrativa degli interventi paesaggistici 11/10/2017 Disciplina Stato del progetto Comparto Descrizione LANDSCAPING
DettagliPRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati)
Via Lago di Como 88/2-36100 Vicenza - Tel./ fax: 0444 920083 e-mail: rugiorio@libero.it PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati) Ottobre 2011 Dr.
DettagliRegolamento edilizio
Unione dei Comuni Di Basiano e Masate Regolamento edilizio Approvato con deliberazione di C.C di Basiano n. 18 del 22.04.2009 Approvato con deliberazione di C.C di Masate n. 16 del 22.04.2009 In coordinamento
DettagliASSOCIAZIONE PER I VIVAI PRONATURA
ASSOCIAZIONE PER I VIVAI PRONATURA Stazione sperimentale per la propagazione della flora autoctona negli ecotipi lombardi ONLUS iscritta Registro Regionale Volontariato affiliata Federazione Nazionale
DettagliREGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE DELLA CITTA DI FERRARA
REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE DELLA CITTA DI FERRARA Approvato con Delibera di Consiglio Comunale del 12 luglio 2010, n. 62/42860 1/16/ INDICE Articolo 1 - Finalità...3 Articolo 2
DettagliLATIFOGLIE. Specie in latino. Specie in italiano Età Altezze Circonferenza. Provenienza. Prezzo in Fr. Tipo. Pagina 1 di 5
Latifoglie 100 Acer campestre Acero campestre Losone, P, 270 Corteglia, S, 400 Mezzana, P, 300 1/10-230 13/15 1/2 30/60 - - 1/2 80/120 - - 1/3 140/170 - - 1/4-250/300 6/10 1 55.00 Zolla 100.04 Acer negundo
DettagliIndice. Generalità e botanica
Indice 5 Prefazione 7 Ringraziamenti 9 Premessa 11 Introduzione Parte prima Generalità e botanica 19 Capitolo I. Il mercato 22 Focus sui nutraceutici e i botanicals 23 I nuovi prodotti 32 Capitolo II.
DettagliALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ALBERI E ARBUSTI AUTOCTONI E UTILIZZI CONSIGLIATI
ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ALBERI E ARBUSTI AUTOCTONI E UTILIZZI CONSIGLIATI Per ogni specie viene indicato il grado di diffusione nel (facendo riferimento alla pubblicazione Flora piacentina di E. Romani
DettagliLA TUA VETRINA NEL VERDE
BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNE DI TREVIOLO via Roma, 43-24048 TREVIOLO (Bergamo) Servizi Tecnici e Assetto del Territorio C.F. n. 00330220161 - tel. 035-2059130 / fax 035-2059119
DettagliCOMUNE DI CASCIANA TERME Provincia di Pisa REGOLAMENTO PER L'ASSEGNAZIONE DELLA GESTIONE DELLE AREE A VERDE PUBBLICO A SOGGETTI PRIVATI
COMUNE DI CASCIANA TERME Provincia di Pisa REGOLAMENTO PER L'ASSEGNAZIONE DELLA GESTIONE DELLE AREE A VERDE PUBBLICO A SOGGETTI PRIVATI INDICE Articolo 1 Principi Generali......3 Articolo 2 - Finalità......3
DettagliObbligo per il comune di porre a dimora un albero per ogni neonato residente
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE 27 7 1994 N. 17 LEGGE REGIONALE N. 33 DEL 05 07 1994 LIGURIA Obbligo per il comune di porre a dimora un albero per ogni neonato residente ARTICOLO 1 (Finalita') 1. La presente
DettagliAllegato A Specifica sulla Vegetazione. Parte 1A - Vegetazione prevalente per fasce altitudinali
Allegato A Specifica sulla Vegetazione Parte 1A - Vegetazione prevalente per fasce altitudinali Fascia mediterranea (o Orizzonte mediterraneo): dal litorale ai primi sistemi collinari; Climax Macchia Mediterranea,
DettagliAcer peronae. Acer pseudoplatanus. Adenocarpus samniticus. Alnus glutinosa. Alnus incana. Anagyris foetida. Anthyllis barba-jovis
Acer peronae Pieve Santo Stefano - Val Tiberina Acer pseudoplatanus SR 026-VEN - Lessinia SR 038-VEN - Pian Cansiglio - Alpago SR 017-VEN - Pedemontana Vicentina Adenocarpus samniticus Parco Regionale
DettagliLa struttura del legno delle angiosperme. Caratteri macroscopici e microscopici. I piani di osservazione del legno
I piani di osservazione del legno La struttura del legno delle angiosperme Caratteri macroscopici e microscopici Il concetto è chiaro ma il disegno non è coretto; Perché?? 1 I piani di osservazione del
DettagliANGIOSPERME. Famiglie di interesse agrario più significative. 9 - Fagaceae
ANGIOSPERME Famiglie di interesse agrario più significative 9 - Fagaceae Dicotiledoni Salicaceae, Juglandaceae, Fagaceae, Corylaceae, Betulaceae, Ulmaceae, Moraceae, Caryophyllaceae, Ranunculaceae, Berberidaceae,
DettagliALBERI. CIRC. TRONCO cm
ALBERI NOME FAMIGLIA FIORITURA SEMPREVERDE/ VASO ø NOTA ALT. cm CADUCIFOLIA Abete rosso Pinaceae V 20 Abete rosso Pinaceae V 50 Abete bianco Pinaceae V 20 ACACIA MIMOSA Mimosaceae F V 16 150 ACACIA MIMOSA
DettagliREGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE
REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE ART. 1 FINALITÀ Il presente Regolamento disciplina le modalità di accesso, fruizione, prelievo e uso delle risorse dell intero
Dettagli"Censimento degli alberi monumentali ai sensi della legge 10/2013, art. 7 e del D.M. 23/10/2014" Milano 7 novembre 2017
Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Unità Organizzativa Parchi e Tutela della Biodiversità "Censimento degli alberi monumentali ai sensi della legge 10/2013, art.
DettagliELEMENTI DI PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI VERDI. Le piante per gli spazi verdi Come scegliere le piante per i nostri giardini?
ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI VERDI Le piante per gli spazi verdi Come scegliere le piante per i nostri giardini? Alberi Costituiscono l ossatura del giardino e sono quelli che con la loro distribuzione
Dettagli1 Carta dei giardini storici detta Carta di Firenze. Indice
1 Carta dei giardini storici detta Carta di Firenze Indice A) Definizioni e obiettivi pag. 2 B) Manutenzione, conservazione, restauro e ripristino pag. 3 C) Manutenzione e conservazione pag. 3 D) Restauro
DettagliProgetto ambientale - 7 CAP. 1 DISPOSIZIONI SU MATERIALI ED ELEMENTI DEL PROGETTO AMBIENTALE
Progetto ambientale - 7 CAP. 1 DISPOSIZIONI SU MATERIALI ED ELEMENTI DEL PROGETTO AMBIENTALE Progetto ambientale - 8 art. n.1 - Formazioni boschive - con tale definizione viene designata una composizione
DettagliP.O.R. Campania Complemento di programmazione. Capitolo 2 - Misura 1.3. Sezione I Identificazione della misura
Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 1.3 - Sistemazione idraulico forestale e tutela delle risorse naturali (Articolo 33 trattino 11 Reg. (CE) 1257/99) 2. Fondo strutturale interessato FEOGA
DettagliI Boschi siciliani. Ecosistemi complessi
I Boschi siciliani Ecosistemi complessi Boschi sempreverdi di Leccio Sono boschi sclerofilli e sempreverdi, in genere piuttosto fitti e densi, caratterizzati dalla dominanza, nello strato arboreo, del
DettagliIl/La Sottoscritto/a. nato/a nel Comune di, il / / residente nel Comune di, frazione. in via/loc., n, C.A.P. codice fiscale, recapito telefonico
Al Comune di Deruta Ufficio Urbanistica ed Edilizia Marca da bollo. 16,00 RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE E/O NULLA OSTA PER ABBATTIMENTO / POTATURA / SPOSTAMENTO ALBERI AI SENSI DELLA L.R. 19 NOVEMBRE 2001,
DettagliCOMUNE DI MONTEGIORGIO Provincia di Fermo SETTORE URBANISTICA-AMBIENTE
LA POTATURA DEGLI ALBERII Un albero correttamente piantato e coltivato, in assenza di malattie specifiche, non necessita di potature. La potatura, quindi, è un intervento che riveste un carattere di straordinarietà.
Dettagli1 COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA PROVINCIA DI BRESCIA P A R C O L O C A L E D I I N T E R E S S E S O V R A C O MU N A L E P A R C O D E L L A B A T T A G L I A D I S A N M A R T I N O D.G.R. Lombardia
DettagliSIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale
SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale Scheda di dettaglio del Tipo Forestale CA50X - Castagneto neutrofilo dell'appennino e dei rilievi collinari interni Superficie totale (ha): 15030 Percentuale
DettagliQUESTIONARIO STRUTTURE COMMERCIALI. (L.R. 10 novembre 2009 n.27 Testo unico in materia di commercio)
QUESTIONARIO STRUTTURE COMMERCIALI (L.R. 10 novembre 2009 n.27 Testo unico in materia di commercio) COMMERCIO AL DETTAGLIO E ALL INGROSSO, FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO, STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA,
DettagliQuerceto dei suoli mesici Acer campestre Ailanthus altissima. Formazion i ripariali. Castagnet o dei suoli mesici
Elenco delle specie floristiche comprese nel Parco (art. 35 del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco, cap. 7,8,10 del Piano di Settore Boschi e Vegetazione Naturale del Parco) Il seguente elenco
DettagliGIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Progr.Num. 1324/2013 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno lunedì 23 del mese di settembre dell' anno 2013 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori:
DettagliElenco delle specie autoctone della Sicilia divise per zone altimetriche e caratteristiche edafiche di cui alla SOTTOMISURA 4.4 OPERAZIONE 4.4.
ALLEGATO 11 PSR SICILIA 2014/2020 Elenco delle specie autoctone della Sicilia divise per zone altimetriche e caratteristiche edafiche di cui alla SOTTOMISURA 4.4 OPERAZIONE 4.4.3 Palermo, ottobre 2015
DettagliGuida alle piante legnose del Bosco ex Aeroporto di Castiglione del Lago (Lago Trasimeno, PG)
Guida alle piante legnose del Bosco ex Aeroporto di Castiglione del Lago (Lago Trasimeno, PG) Pier Luigi Nimis, Stefano Martellos, Mariella Morbidelli, Mario Morellini Foto di Andrea Moro KeyToNature 2010
DettagliPRG ALLEGATO 1- NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. del Piano d Area delle Fontane Bianche. Comune di VILLORBA. Provincia di Treviso. Elab.
Comune di VILLORBA Provincia di Treviso PRG Comunale 2004 126 Variante al PRG - L.R.61/85 Elab. N ALLEGATO 1- NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE del Piano d Area delle Fontane Bianche Prot. n. Filecorel Fileplot
DettagliIndagini condotte nelle Marche
EMERGENZA CINIPIDE Emilia-Romagna, Toscana e Marche Indagini condotte nelle Marche P. Riolo 1, F. Riga 1, L. Flamini 2, N. Isidoro 1 1 Dip. SAPROV, Università Politecnica delle Marche 2 Servizio Fitosanitario
DettagliElementi di progettazione dei giardini. Piantare a giusta D I S T A N Z A
42 NORME Elementi di progettazione dei giardini Piantare a giusta D I S T A N Z A Un elemento importante nelle scelte progettuali è rappresentato dalle dimensioni che un albero può raggiungere a maturità
DettagliL'Orto Botanico di Roma Tor Vergata: un laboratorio per ricerca e conservazione della biodiversità
L'Orto Botanico di Roma Tor Vergata: un laboratorio per ricerca e conservazione della biodiversità Roberto Braglia, Enrico Luigi Redi, Letizia Zanella, Antonella Canini Dipartimento di Biologia, Università
DettagliPER SCARICARE I PDF DELLE LEZIONI ANDATE SU:
PER SCARICARE I PDF DELLE LEZIONI ANDATE SU: www.florart-imola.it pagina lezioni e corsi nella sezione corsi cliccare su area riservata in basso a destra nome utente: Studente (rispettare la maiuscola)
DettagliGuida alla classificazione della vegetazione forestale
Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio INFC Guida alla classificazione della vegetazione forestale documento preparato dall Istituto Sperimentale per l Assestamento Forestale
DettagliMonitoraggio e ricerca sugli effetti dell ozono sulla vegetazione in Italia
Monitoraggio e ricerca sugli effetti dell ozono sulla vegetazione in Italia Presentazione a cura di F. Tagliaferro Elena Paoletti 1), Bona Griselli 2), Francesco Tagliaferro 3) 1) IPP-CNR Firenze, 2) ARPA
DettagliREGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE
REGOLAMENTO DEL PARCO DEI MUGHETTI PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE ART. 1 FINALITÀ Il presente Regolamento disciplina le modalità di accesso, fruizione, prelievo e uso delle risorse dell intero
DettagliAREA DI TRASFORMAZIONE F.1 via Lucio Riccobelli - Brescia
committente GIUSTACCHINI DAVIDE via Antonio Fiorini, n. 12 25135 Brescia BARESI ATTILIA via Provinciale, n. 34b 25040 Corte Franca (Bs) domicilio presso: Notaio RIZZONELLI GIAMMATTEO via Malta, n.7 25124
DettagliOrdinanza sul materiale di riproduzione forestale
Ordinanza sul materiale di riproduzione forestale 921.552.1 del 29 novembre 1994 (Stato 1 luglio 1995) Il Dipartimento federale dell interno, visti gli articoli 22 capoverso 3 e 24 dell ordinanza del 30
DettagliBollettino dei pollini aerodispersi. relativo alla settimana di monitoraggio Dal: Al:
Bollettino dei pollini aerodispersi relativo alla settimana di monitoraggio Dal: 08.03.2010 Al: 14.03.2010 n. 10 del 16 marzo 2010 Dati del monitoraggio aerobiologico della rete regionale, commento sulla
DettagliPRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE
PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI RONCADE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO SCHEDA DI ACCORDO N. 10 DITTA: Bassetto Elio, Bassetto Renato, Bresolin Gino, Geromel Sergio, Pellegrin Luigi e Damelico Severina Santa.
DettagliSchede di progetto. Comune di Boltiere. Comune di Bonate Sotto. Comune di Dalmine. Comune di Filago. Comune di Madone. Comune di Osio Sopra
Comune di Boltiere Comune di Bonate Sotto Comune di Dalmine Comune di Filago Comune di Madone Comune di Osio Sopra Comune di Osio Sotto DGR 11 maggio 2006 8/2512: 10.000 ettari di nuovi boschi e sistemi
DettagliComune di Pieve di Soligo Provincia di Treviso
VARIANTE AL REGOLAMENTO EDILIZIO E NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL VIGENTE PRG AI SENSI DELL'ART. 50 - COMMA 4 - LETT. L) DELLA L.R. 61/85. R.E.C. ARTT. 6, 16ter, 44, 78 - N.T.A. ART. 29.8 TESTO ADOTTATO
DettagliPagina 1 di 1. PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE Piano Urbanistico
Pagina 1 di 1 PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE COMUNE DI ROVIGO Piano di Recupero PRONTUARIO PER LA MITIGAZIONE AMBIENTALE 1. Introduzione Il presente Prontuario per la mitigazione ambientale accompagna
DettagliOrdinanza sul materiale di riproduzione forestale
Ordinanza sul materiale di riproduzione forestale 921.552.1 del 29 novembre 1994 (Stato 1 gennaio 1995) Il Dipartimento federale dell interno, visti gli articoli 22 capoverso 3 e 24 dell ordinanza del
DettagliVIVAIO: Produzione, Lavorazione e Selezione Alberature, Arbusti e Piante da Frutto MADE IN ITALY
VIVAIO: Produzione, Lavorazione e Selezione Alberature, Arbusti e Piante da Frutto MADE IN ITALY ALBERATURE Alberature per verde urbano e residenziale: - Lavorazione e Selezione su Commissione - Su richiesta
DettagliRegione Lombardia - Allegati A, B e C al r.r. 5/2007 Norme Forestali Regionali a seguito delle modifiche ed integrazioni apportate in gennaio 2010
Allegato A Definizioni (Glossario) - Alneti: formazioni arboree o arbustive di ontano (genere Alnus) - Andana: accumulo di ramaglia e cimali in forma lineare. - Arbusteto: soprassuolo costituito da arbusti,
DettagliComune di Panicale Provincia di Perugia AREA GESTIONE DEL TERRITORIO -- UFFICIO : SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO
protocollo arrivo Marca da bollo Comune di Panicale Provincia di Perugia AREA GESTIONE DEL TERRITORIO -- UFFICIO : SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO Al Responsabile dello Sportello Unico per le Attività
DettagliCOLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO
COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO www.collegioperitiagrarisa.it - e-mail:collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it Prot. n
DettagliAllegato n. 1 alla deliberazione del Consiglio Provinciale n. 88 del 16/10/2001
Allegato n. 1 alla deliberazione del Consiglio Provinciale n. 88 del 16/10/2001 REGOLAMENTO STRALCIO PER LA TUTELA DELLA FLORA E DELLA VEGETAZIONE, PER LA RACCOLTA DEI FUNGHI EPIGEI, TARTUFI E PRODOTTI
Dettagli3. ELEMENTI DI BIOTECNICA
3. ELEMENTI DI BIOTECNICA L Ingegneria Naturalistica è una disciplina nella quale si utilizzano le piante vive per stabilizzare e difendere versanti o sponde da processi erosivi e da altre forme di dissesto.
DettagliCOMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva
1 COMUNE DI CALCIO allegato H PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva Via Covo (SP 102) nuova SP 98 Calciana conforme al PGT (Artt. 12 e 14, legge regionale 11
DettagliGiornate tecniche 2011. Scelta delle piante nella progettazione delle aree verdi. Relatore: dott.agr. Antonio Sagaria Data: 12 marzo 2011
Giornate tecniche 2011 Scelta delle piante nella progettazione delle aree verdi Relatore: dott.agr. Antonio Sagaria Data: 12 marzo 2011 DICHIO vivai garden PROGETTO Analisi delle caratteristiche del sito:
DettagliRILIEVO DELLO STATO DI FATTO DELLE AREE VERDI BOSCATE, TIPI DI ESSENZE, VARIETÀ DI SOTTOBOSCO, ECC.
RILIEVO DELLO STATO DI FATTO DELLE AREE VERDI BOSCATE, TIPI DI ESSENZE, VARIETÀ DI SOTTOBOSCO, ECC. La presente relazione mira a soddisfare quanto richiesto al punto n. 1 delle prescrizioni del Programma
DettagliCaratteri della vegetazione della Campagna Romana
Caratteri della vegetazione della Campagna Romana Laura Casella Modulo di Ecologia Laboratorio di Paesaggio Corso di Laurea in Urbanistica e Sistemi Informativi Territoriali Prima Facoltà di Architettura
Dettagli