Evoluzione delle aree naturali protette in provincia di Piacenza. Rapporti Interni

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1 Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica Evoluzione delle aree naturali protette in provincia di Piacenza. 04_17.doc 1 R.I. 17/04 Settembre 2004

2 In copertina, una immagine del Parco Regionale Fluviale dello Stirone: il torrente in un caratteristico canyon. Copyryght Parco dello Stirone. 04_17.doc 2

3 L evoluzione delle aree naturali protette in provincia di Piacenza. P. Lega Rapporto Interno n 17/04 Settembre Premessa. La presenza di aree naturali protette all interno di un territorio è un importante indicatore di sostenibilità del suo sviluppo, in quanto direttamente legato alla conservazione delle sue risorse naturali rinnovabili ed esauribili, prime fra tutte la sua biodiversità. La frazione di territorio protetto, espressa come percentuale di aree protette sul totale, rappresenta un indicatore di sostenibilità dello sviluppo proposto da autorevoli istituzioni internazionali e nazionali, tra cui la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile dell ONU (UN-CSD)(1), l Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD, OCSE)(2), l Agenzia nazionale per la Protezione dell Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT)(3) e da quest ultima ripreso nei Rapporti sullo Stato dell Ambiente di Regioni, ARPA e Province. Nella versione dell indicatore proposta da APAT vengono considerate solo le aree riportate nell Elenco Ufficiale delle Aree Protette del Servizio Conservazione Natura del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio (4). La protezione dell ambiente può esprimersi a livelli differenti: La legge 394/91 definisce la classificazione delle aree naturali protette e istituisce l'elenco Ufficiale delle aree protette, nel quale vengono iscritte tutte le aree che rispondono ai criteri stabiliti. Il sistema nazionale delle aree naturali protette comprende invece, oltre agli ambiti descritti nell Elenco Ufficiale (i Parchi Nazionali, istituiti con leggi dello Stato, i parchi Regionali o Interregionali, istituiti con leggi regionali, le Riserve Naturali, le Zone Umide di importanza internazionale), anche i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS, facente parte entrambi della rete ecologica europea Natura 2000), ed altre aree (oasi di associazioni ambientaliste quali WWF o LIPU, parchi suburbani, santuari, monumenti naturali, ecc.), a gestione pubblica o privata, istituite con provvedimenti pubblici o con atti contrattuali, concessioni e simili; il sistema nazionale delle aree naturali protette è ampiamente descritto e documentato nel sito web del Ministero dell Ambiente (4). Attualmente in Italia questo sistema di protezione comprende 22 Parchi Nazionali, per un totale di circa 1.4 milioni di Ha, 20 aree marine protette, 146 Riserve Naturali statali, 3 Santuari, 105 Parchi Regionali, 335 Riserve Naturali regionali, 141 altre aree protette, per un totale generale di circa 2.9 milioni di Ha di superficie terrestre e di 2.8 milioni di Ha di superficie marina; la superficie terrestre protetta rappresenta quindi circa il 9.3 dell intero territorio italiano. A questa superficie vanno sommati 2256 SIC e 203 ZPS della rete Natura 2000 (tra riconosciuti e proposti), che interessano quasi 5 milioni di Ha, pari a circa il 16.5 del territorio italiano, in parte sovrapposti a parchi e riserve regionali e nazionali. La Regione Emilia Romagna possiede attualmente 27 aree protette, nelle quali si trovano 1 Parco Nazionale, 13 Parchi Regionali e 13 Riserve Naturali, per un totale di circa Ha, che costituiscono il 7 circa dell intero territorio regionale; a questi vanno aggiunte le 127 aree SIC e ZPS per un totale di circa Ha, che, seppure ad un livello inferiore di tutela, consentono di disporre di una superficie totale diversamente protetta di circa Ha, pari ad oltre il 17 dell intero territorio regionale. 2 Le aree naturali protette a Piacenza. I provvedimenti di tutela del territorio piacentino con valenze naturalistiche fanno parte di una storia relativamente recente. 04_17.doc 3

4 Negli anni 70 la Provincia istituiva l Oasi faunistico-venatoria di Isola de Pinedo, un area di protezione della fauna comprendente l Isola fluviale omonima e un ampio tratto di sponda piacentina del Po in comune di Caorso, per una superficie totale di circa 785 Ha; nell Oasi veniva vietata ogni attività di caccia e di disturbo della fauna e successivamente veniva istituito anche il divieto di pesca nelle lanche dell Enel e dell isola. Nel 1984 la Regione (Decr. Reg. n 996 del ) estendeva la protezione anche alla vegetazione arborea presente nell area, rendendo così la tutela naturalistica dell Oasi più completa. L Oasi veniva infine compresa nel Piano Provinciale Faunistico Venatorio (Del. C.P. 95/2000) come unica Oasi faunistica presente sul territorio provinciale. Nel 1988 (L.R. 11/88) è stato istituito il Parco Fluviale Regionale dello Stirone, a cavallo delle province di Piacenza e Parma, con una estensione di 1769 Ha, dei quali 703 Ha (escluse le aree di pre-parco) sul territorio piacentino, nei Comuni di Alseno e Vernasca. Il parco risale il corso del torrente Stirone per una lunghezza di circa 14 km, a partire dall'abitato di Fidenza; il torrente ha inciso, a tratti profondamente, la sua piana alluvionale, portando alla luce un notevole spessore di terreni fossiliferi risalenti a epoche geologiche diverse; per la sua importanza scientifica e didattica, il tratto fluviale tra S. Nicomede e Laurano é stato definito, già dagli anni '70, un Museo all'aperto. Nel corso di questi anni si è andato consolidando anche il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Parco Provinciale di Monte Moria, un consorzio di proprietari di un area di 15 Ha nei Comuni di Morfasso e Lugagnano tra Monte Moria e Monte Croce dei Segni, per il quale il progetto di riconoscimento di un istituto di tutela dell area non ha però trovato a tutt oggi un riscontro istituzionale. Nel 1995 (Del. C.R. 2328/95) è stata istituita la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano, con una estensione di 315 Ha, suddivisa in nove distinte stazioni situate nella collina piacentina, nelle valli dei torrenti Vezzeno, Chero, Chiavenna, Arda e Ongina, che coinvolgono i Comuni di Carpaneto, Castell Arquato, Gropparello e Vernasca. La Riserva ha lo scopo di tutelare gli affioramenti di elevato valore geologico e paleontologico dell area, originati in un periodo compreso tra 2 e 4 milioni di anni fa. Nel 2000, su proposta della Regione Emilia Romagna, il Ministero dell Ambiente (D.M.A. 3/4/2000) riconosceva nella provincia di Piacenza 4 ZPS (Isola De Pinedo, il fiume Po da foce Trebbia alla Lanca di Mezzano, Isola Serafini e Bosco Pontone) e 17 SIC, di cui 4 coincidenti con le 4 ZPS; i 17 SIC occupavano complessivamente Ha, di cui sul territorio piacentino; poiché l Oasi di Isola De Pinedo è stata riconosciuta anche come SIC, da questo periodo non viene più sommata nel rispettivo totale di tab. 1. Anno Oasi Parchi e Rriserve SIC e ZPS Totale Terriorio. tot. Parchi e R. su Terr Tot. su Terr (785) (785) 1018 (26125) Tab. 1 superficie in Ha delle aree naturali diversamente protette sul territorio della provincia di Piacenza; totali al netto delle sovrapposizioni. Nel 2002 la Regione, attraverso un ampia consultazione delle Province, ha rivisto la perimetrazione delle aree SIC esistenti e ha individuato nuovi territori da sottoporre a tutela, giungendo infine alla deliberazione della Giunta Regionale n del , successivamente integrata, che prevedeva per la provincia di Piacenza la cancellazione del SIC di Rocca d Olgisio, l accorpamento dei SIC esistenti sull asta del Po, l aggiunta di nuovi SIC e ZPS (Basso Trebbia, Conoide del Nure, Piacenziano), per un totale complessivo di 15 SIC (di cui 2 anche ZPS: Fiume Po e Basso Trebbia) su Ha, dei quali sul territorio piacentino; l Oasi De Pinedo risulta ora ricompresa nell unico SIC del Po. Poiché poi nei SIC sono compresi anche 279 Ha della Riserva del 04_17.doc 4

5 Piacenziano e 703 Ha del Parco dello Stirone, la superficie complessiva, diversamente tutelata, comprensiva di parchi, riserve, SIC e ZPS, risulta assommare dal 2003 in provincia di Piacenza a Ha, pari al 10.1 del territorio provinciale. Come già si è detto, nell accezione più stringente di APAT il territorio tutelato naturalisticamente fa riferimento all Elenco Ufficiale delle Aree Protette del Servizio Conservazione Natura del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio, dunque a Parchi e Riserve, regionali e nazionali. Come si nota dalla tab. 1, il territorio piacentino interessato da parchi e riserve è del tutto trascurabile: 1018 Ha su una superficie complessiva di Ha, pari quindi allo 0.4; il valore, paragonabile solo a quello della provincia di Rimini, peraltro pressoché priva di territorio montano e/o boscato, è quasi nullo se confrontato con la media del 7.2 della Regione Emilia Romagna ed anche con i valori delle altre province emiliane dotate di una configurazione territoriale paragonabile a quella piacentina, come Parma, Reggio, o Modena, valori per queste compresi tra il 5 e il 10 del territorio; i dati relativi alle altre province emiliane sono riportati in tab. 2, dove sono stati elaborati i dati presenti sul sito web della Regione Emilia Romagna Parchi in Rete : è possibile a questo proposito qualche incongruenza con i valori riportati da altre fonti, poiché non in ogni caso vengono considerate le aree di pre-parco o le medesime date di aggiornamento (5). Oltre ad essere assolutamente esigua la frazione di territorio occupata da parchi e riserve, lo è anche il suo incremento nel corso degli ultimi 15 anni, essendo tale frazione rimasta stazionaria a partire dal 1995, nonostante siano nate sui tavoli delle amministrazioni regionale e locali diverse proposte di istituti di tutela naturalistica e ambientale del territorio, ricordati peraltro sia nel PTPR che nel PTPC (come ad es. il Parco Provinciale di M. Moria, il Parco dell Alta Val Trebbia, il Parco dell Alta Val Nure, le Riserve Naturali di Tuna, Foce Trebbia e Pietra Parcellara), che non hanno mai avuto esiti istituzionali. Il quadro cambia considerando nelle aree protette anche le aree SIC e ZPS (riconosciuti e proposti) della Rete Natura 2000, che però a tutt oggi non costituiscono ambiti di effettiva tutela naturalistica del territorio, in quanto non ancora dotati di piani di gestione e di fatto privi di vincoli reali, ridotti alla stesura dello studio di incidenza da parte dell operatore, e della conseguente valutazione di incidenza da parte dell Ente (art. 6 DPR 120/2003): a tutt oggi nei SIC e ZPS, salvo divieti di origine diversa, si può regolarmente cacciare, tagliare il bosco, raccogliere la flora, eseguire attività potenzialmente disturbanti, ecc.; tuttavia, in virtù del DMA e della LR 7/2004, la Regione dovrà ora emanare una Direttiva per la definizione delle misure di conservazione e dei Piani di Gestione necessari alla tutela di ogni SIC: in seguito a queste misure di protezione, sarà possibile che SIC e ZPS rappresentino in un prossimo futuro una forma di effettiva tutela naturalistica del territorio; a tutt ora dunque SIC e ZPS non vengono perciò considerati nel calcolo dell indicatore così come proposto da APAT. Territorio P-R P-R Sic-Zps Sic-Zps Totale Totale Bologna Ferrara Forlì Cesena Modena Parma Piacenza (26125) Ravenna Reggio Rimini Regione (7.2) (9.7) (16.9) Tab. 2 Parchi e Riserve, Sic e Zps delle Province emiliane al 2004, in Ha e in sul proprio territorio totale (nostra elaborazione sui dati regionali riportati nel sito 04_17.doc 5

6 Comune Sup Sic-Zps Sic-Zps P-R P-R Tot (*) Tot Agazzano 3588 Alseno Besenzone 2388 Bettola Bobbio Borgonovo 5172 Cadeo 3859 Calendasco Caminata 317 Caorso Carpaneto Castel S. Giovanni Castellarquato Castelvetro Cerignale Coli Cortebrugnatella Cortemaggiore 3682 Farini Ferriere Fiorenzuola 5974 Gazzola Gossolengo Gragnano Gropparello Lugagnano Monticelli Morfasso Nibbiano 4401 Ottone Pecorara 5370 Piacenza Pianello 3639 Piozzano 4357 Podenzano Ponte dell'olio Pontenure 3381 Rivergaro Rottofreno S. Giorgio S. Pietro in Cerro 2751 Sarmato Travo Vernasca Vigolzone Villanova 3646 Zerba Ziano 3290 Tab. 3 Parchi e Riserve, Sic e Zps dei comuni piacentini al 2004, in Ha e in sul proprio territorio totale (nostra elaborazione su dati regionali). (*) I totali sono stati calcolati al netto delle sovrapposizioni tra Sic e Parchi e Riserve. 04_17.doc 6

7 CALENDASCO ROTTOFRENO SARMATO CASTEL S.GIOVANNI CASTELVETRO MONTICELLI CAORSO PIACENZA S.PIETRO IN CERRO VILLANOVA GRAGNANO BORGONOVO GOSSOLENGO CORTEMAGGIORE ZIANO PONTENURE CADEO AGAZZANO PODENZANO BESENZONE FIORENZUOLA GAZZOLA NIBBIANO PIANELLO S.GIORGIO CAMINATA PIOZZANO RIVERGARO CARPANETO PIACENTINO ALSENO VIGOLZONE PECORARA TRAVO PONTE DELL'OLIO CASTELL'ARQUATO BOBBIO COLI BETTOLA LUGAGNANO GROPPARELLO VERNASCA CORTE BRUGNATELLA FARINI ZERBA CERIGNALE OTTONE FERRIERE MORFASSO Provincia di Piacenza Parchi e Riserve di terr. comunale CALENDASCO ROTTOFRENO SARMATO CASTEL S.GIOVANNI MONTICELLI CASTELVETRO CAORSO PIACENZA S.PIETRO IN CERRO VILLANOVA GRAGNANO BORGONOVO GOSSOLENGO CORTEMAGGIORE ZIANO PONTENURE CADEO AGAZZANO PODENZANO BESENZONE GAZZOLA FIORENZUOLA NIBBIANO PIANELLO S.GIORGIO CAMINATA PIOZZANO RIVERGARO CARPANETO PIACENTINO ALSENO VIGOLZONE PECORARA TRAVO PONTE DELL'OLIO CASTELL'ARQUATO BOBBIO COLI BETTOLA LUGAGNANO GROPPARELLO VERNASCA CORTE BRUGNATELLA FARINI ZERBA CERIGNALE OTTONE FERRIERE MORFASSO Provincia di Piacenza Parchi, Riserve e SIC-ZPS di terr. comunale Fig. 1 - Provincia di Piacenza, Percentuale del territorio comunale occupata da Parchi, Riserve, Sic e Zps. 04_17.doc 7

8 Considerando comunque nel territorio diversamente protetto anche SIC e ZPS, a partire dal 2000, anno di riconoscimento formale della Rete Natura 2000 in Italia da parte del DMA , la Provincia di Piacenza ha avuto riconosciuti Ha di SIC e ZPS, pari al 9.1 del proprio territorio, portando la percentuale di territorio diversamente protetto al 9.5 del territorio totale. Con la revisione della rete Natura 2000 operata nel 2002 (i nuovi siti vengono considerati proposti ), la superficie di SIC e ZPS sul territorio piacentino è passata infine a Ha; poiché però, come già detto, nei SIC sono compresi anche 279 Ha della Riserva del Piacenziano e 703 Ha del Parco dello Stirone, la superficie complessiva, diversamente tutelata, comprensiva di parchi, riserve, SIC e ZPS (riconosciuti e proposti), risulta assommare oggi a Ha, pari al 10.1 del territorio provinciale. Come si può notare anche da tab. 2, la frazione di territorio provinciale inserita nei SIC e ZPS (riconosciuti e proposti) a Piacenza è in questo caso superiore alla media regionale ed inferiore solo a quelle di Ferrara e Ravenna; tuttavia la ricomprensione anche di SIC e ZPS nelle zone tutelate non è sufficiente a riqualificare il territorio piacentino rispetto al resto della regione: infatti l area totale coinvolta da tutte le tipologie di tutela (parchi, riserve, SIC e ZPS) rimane comunque del 10.1 del territorio provinciale, al penultimo posto delle province emiliane. L elenco dei parchi, riserve, SIC e ZPS presenti in provincia di Piacenza è riportato nella tab La situazione comunale. Parchi, Riserve, SIC e ZPS sono stati intersecati con i confini comunali per calcolare l entità delle superfici ricomprese in ogni comune della provincia; i risultati sono riportati nella tab. 3, in termini assoluti e percentuali sulle rispettive superfici totali comunali. Il totale delle aree protette per ogni comune è stato calcolato al netto delle sovrapposizioni tra i Sic e le aree dello Stirone e del Piacenziano; per lo Stirone si è mantenuto il valore complessivo di 703 Ha sul territorio piacentino, che esclude le zone di pre-parco. Categoria Denominazione Sup. Parco Parco Regionale Fluviale dello Stirone 703 Riserva Riserva Regionale Geologica del Piacenziano 315 Oasi e SIC Isola De Pinedo 785 SIC Monte Menegosa, Monte Lama, Groppo di Gora 1543 SIC Monte Nero, Monte Maggiorasca, La Ciapa Liscia 501 SIC M. Capra, M. Tre Abati, M. Armelio, M. S. Agostino, 6230 Lago di Averaldi SIC Pietra Parcellara e Sassi Neri 331 SIC Meandri di S. Salvatore 67 SIC Roccia Cinque Dita 17 SIC Castell Arquato, Lugagnano, Val d Arda 279 SIC Fiume Trebbia da Perino a Bobbio 353 SIC Val Boreca e Monte Lesima 4742 SIC Monte Dego, Monte Veri, Monte delle Tane 2240 SIC e ZPS Basso Trebbia 1355 SIC Conoide del Nure e Bosco di Fornace Vecchia 563 SIC e ZPS Fiume Po da Rio Boriacco a Bosco Ospizio 6118 SIC Torrente Stirone 814 SIC Monte Ragola, Lago Moo, Lago Bino 954 Tab. 4 Parchi, Riserve, SIC e ZPS (riconosciuti e proposti) in provincia di Piacenza, Le superfici sono solo quelle ricadenti sul territorio piacentino. Da tab. 3 e fig. 1 si nota chiaramente che i Comuni coinvolti dalle due aree protette regionali (Parco dello Stirone e Riserva del Piacenziano) sono solo 6: Alseno e Vernasca (Parco dello Stirone) con una quota per entrambi attorno al 6 del territorio comunale, e i Comuni di Carpaneto, Castell Arquato, Gropparello e Lugagnano (Riserva del Piacenziano) con quote di territorio 04_17.doc 8

9 comprese tra lo 0.1 (Carpaneto) e il 3.1 (Lugagnano). Nessun altro Comune della provincia è interessato da parchi e riserve regionali: la consistenza del territorio formalmente e sostanzialmente protetto è dunque quanto mai esigua. L insieme delle due aree regionali protette e dei SIC e ZPS (riconosciuti e proposti) coinvolge invece un numero maggiore di Comuni (33 su 48, il 69 dei Comuni): in questo caso vi sono 3 Comuni della fascia di montagna (Zerba, Ottone e Coli) che hanno più del 45 del proprio territorio interessato da siti di importanza comunitaria, ed altri 5 Comuni (Cerignale in montagna, Caorso, Castelvetro, Gossolengo e Monticelli in pianura) che hanno più del 10 del proprio territorio coinvolto. Ci sono poi 25 Comuni che hanno una quota inferiore al 10 di territorio coinvolto, dallo 0.1 di Carpaneto all 8.4 di Bobbio: fra questi, in montagna le quote maggiori sono a Bettola, Bobbio, Farini e Vernasca, in collina a Gazzola, Gragnano e Vigolzone, e in pianura a Alseno, Rottofreno e Sarmato. La presenza di questa significativa quota di territorio coinvolta da SIC e ZPS costituisce dunque a tutt oggi essenzialmente un considerevole potenziale di valorizzazione naturalistica, che potrà essere trasformato in un istituto di reale tutela solo a seguito della futura Direttiva regionale e della conseguente adozione di misure di conservazione e dei Piani di Gestione. 4 Conclusioni. Nella formulazione proposta da APAT, l indicatore Superficie delle aree terrestri protette assume in provincia di Piacenza un valore quasi nullo (0.4) e per di più totalmente stazionario negli ultimi 15 anni, indice di una pericolosa assenza di tutela del patrimonio di biodiversità faunistica e vegetazionale del territorio piacentino, e quindi di sostanziale insostenibilità dello sviluppo. In confronto alle altre province territorialmente simili dell Emilia Romagna, Piacenza risulta avere il valore più basso di protezione. Se si includono nel calcolo dell indicatore anche le aree SIC e ZPS, peraltro non ancora tutelate di fatto, la quota di territorio protetto assume un valore significativo (10.1) e confrontabile con quello delle altre province emiliane, seppure ancora in posizione minoritaria, tuttavia in modesto ma positivo incremento nell arco degli ultimi 5 anni. L estensione delle aree a parco e riserva e la definizione di opportune misure di tutela di SIC e ZPS sarà un impegno prioritario per garantire un futuro al patrimonio naturalistico della provincia di Piacenza. 5 Bibliografia. 1. CSD Theme Indicators Framework, UN Department of Economic and Social Affairs, Division for Sustainable Development, 2. OECD Environmental Data Compendium 2002, Org. for Economic Coop. and Dev., 3. SINANET. Catalogo degli indicatori, APAT, Agenzia Prot. Ambiente e Serv. Tecnici, 4. Classificazione delle aree naturali protette, Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, 5. Parchi in Rete, Regione Emilia-Romagna. 04_17.doc 9