OSSERVATORIO REGIONALE

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1 Direzione Generale Programmazione Territoriale e Sistemi di Mobilità. Assessorato Programmazione e sviluppo territoriale, Cooperazione col sistema delle autonomie, Organizzazione. Servizio Politiche Abitative. Amministrazione Provinciale di Piacenza OSSERVATORIO REGIONALE DEL SISTEMA ABITATIVO Rapporto Provinciale 2005 a cura di:

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3 PROGETTO O.R.S.A. (OSSERVATORIO REGIONALE DEL SISTEMA ABITATIVO) Promosso da: Assessorato Programmazione Territoriale. Politiche Abitative. Riqualificazione Urbana. e Amministrazione Provinciale di Piacenza Assessorato Programmazione Pianificazione Territoriale e Urbanistica

4 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo Committenti: Amministrazione Regionale dell Emilia-Romagna Assessorato Regionale Programmazione Territoriale. Politiche Abitative. Riqualificazione Urbana. Direzione Generale Programmazione e Pianificazione Urbanistica Servizio Politiche Abitative Amministrazione Provinciale di Piacenza Assessorato Programmazione Pianificazione Territoriale e Urbanistica Settore Programmazione e Pianificazione Territoriale Unità di Ricerca O.R.S.A. della Provincia di Piacenza: Elena Bortolotti NuovaQuasco - Ricercatrice Carlo Foresti Daniele Ganapini Cesarina Raschiani Alfredo Mazzacurati Daniela Percoco Pierluigi Sciortino NuovaQuasco Coordinatore delle attività di ricerca e di elaborazione O.R.S.A. NuovaQuasco Responsabile del Progetto O.R.S.A. Amministrazione Provinciale - Sezione Politiche abitative R.E.R. - Responsabile dell Osservatorio Regionale sul Sistema Abitativo Nomisma NuovaQuasco - Ricercatore Gruppo di lavoro della provincia di Parma Franco Balordi Cristina Cunico Massimo Feltrinelli Silvano Gallerati Elena Trento A.C.E.R. di Piacenza C.C.I.A.A. di Piacenza Comune di Piacenza Comune di Castel San Giovanni Comune di Fiorenzuola Si ringraziano per il loro contributo: I Sindaci e il personale delle Amministrazioni Comunali partecipanti alla ricerca, i responsabili e il personale degli uffici studi e statistica di Province, Regione, Camere di Commercio e Unioncamere nonché di tutti gli altri operatori che hanno contribuito alla positiva realizzazione del presente Rapporto: in particolare la Direzione Regionale dell Agenzia dell Entrate dell Emilia Romagna, AGCI, Arcab Federabitazione e le cooperative aderenti, la FIAIP FIMAA e le agenzie immobiliari aderenti, ASPPI APE-Confedilizia A.P.P.C. Unione Inquilini, UPPI, UNIAT, SICET e SUNIA operanti sul territorio dell Emilia-Romagna. Un ringraziamento particolare ai partecipanti al focus group. Il presente rapporto è stato redatto nel mese di novembre 2005 da Nuova Quasco, con la collaborazione di Nomisma per quanto riguarda il capitolo VI. pag. 2

5 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo INDICE DEL DOCUMENTO I. PREMESSA...5 II. IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO...7 II.1. La popolazione...8 II.2. La struttura per età della popolazione...12 II.3. La popolazione straniera...16 II.4. Le famiglie...18 II.5 I redditi...21 II.6 La propensione all acquisto delle famiglie...23 III. IL FENOMENO ABITATIVO...26 III.1 Il patrimonio abitativo provinciale...26 II.2. L edilizia residenziale pubblica...37 IV. IL COMPARTO DELLE LOCAZIONI E GLI SFRATTI...41 IV.1. I contratti di locazione...41 IV.2. Indagine con le rappresentanze di proprietari ed inquilini...43 IV.3. Aliquote dell Imposta Comunale sugli Immobili...50 IV.4. Gli sfratti...53 V. ATTIVITÀ EDILIZIA ED URBANISTICA...57 V.1. Denunce di inizio attività e permessi di costruire...57 V.2. Le Politiche abitative...59 V.3. Attività urbanistica...80 VI. DATI SUL MERCATO IMMOBILIARE...84 VI.1. Il mercato immobiliare italiano: l evoluzione recente...84 VI.2 Il mercato abitativo nella provincia di Piacenza...85 VI.3. Numero di transazioni ed intensità del mercato immobiliare...89 VI.4. Prezzi di compravendita e variazioni nel comune di Piacenza e in alcuni comuni della Provincia - altre fonti...91 VI.5. Mercato immobiliare e locazioni nella primavera del VII. RIEPILOGO E PROSPETTIVE 101 pag. 3

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7 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo I. PREMESSA L Osservatorio nasce nel 1996 come Osservatorio Scenari Abitativi Regionali su intento della Regione Emilia Romagna in collaborazione con gli allora Istituti Autonomi Case Popolari della regione. Si trattava di un osservatorio a livello regionale fondato su indagini campionarie prevalentemente dirette ai dieci comuni capoluogo includendo tra questi anche quello di Cesena. A seguito della L.R. 24 dell 8 agosto 2001 l osservatorio subisce alcune modifiche tra le quali le più importanti sono: il subentro delle Amministrazioni provinciali in sostituzione degli I.A.C.P., ora A.C.E.R.; il passaggio da osservatorio regionale a sistema di osservazione composto da nove osservatori provinciali; l ampliamento del campione dai dieci comuni capoluogo agli attuali trenta comuni in tutta la regione. L obiettivo dell osservatorio rimane tuttavia immutato e cioè raccogliere in un quadro organico tutte le informazioni disponibili sul sistema abitativo, sia in termini quantitativi che qualitativi, al fine di produrre un quadro organico per mezzo del quale sia possibile individuare ed esaminare i fenomeni e le tendenze della condizione abitativa in atto sul territorio. Esso vuole essere, infatti uno strumento di supporto agli Enti Locali nel loro ruolo di amministratori pubblici e di governo del territorio per l individuazione di misure d azione e politiche abitative. Dato il livello di analisi, a scala regionale prima ed ora anche a scala provinciale, con ingrandimenti sui comuni campione ed in alcuni casi sulla loro totalità, è uno strumento rivolto proprio agli amministratori pubblici e ad alcuni strumenti quali i tavoli di concertazione provinciali per la casa. Annualmente produce nove rapporti provinciali ed uno regionale, attraverso cui esso restituisce una fotografia del territorio individuando scenari e fenomeni per la definizione delle politiche abitative, tuttavia, ci teniamo a ribadirlo, non contiene l individuazione di politiche di intervento, tali decisioni competono ad altri ambiti che non sono quelli di un rapporto di ricerca. Uno degli aspetti più evidenti del sistema abitativo, sia preso nel suo insieme che nello specifico dei diversi temi che lo compongono, è la carenza di informazioni di dettaglio strutturate e reiterate nel tempo e soprattutto l assenza di soggetti che detengano il panorama completo in merito a specifici argomenti. E il caso dell attività edilizia o del mercato delle locazioni piuttosto che del mercato immobiliare ed altri temi. In tale incertezza di informazione si è deciso di raccogliere tutte le fonti dati attendibili disponibili inserendole nell ambito dei rapporti di ricerca descrivendone le origini e le specificità, in tal modo, piuttosto che mediare le informazioni e fornirne una interpretazione, si induce il lettore a comprendere le caratteristiche dei dati valutandone la rappresentatività ed a ricrearne il quadro di insieme. pag. 5

8 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo I canali di ricerca utilizzati per le rilevazioni sono quelli individuati dall Osservatorio Nazionale per la Condizione Abitativa e di seguito elencati: - il quadro legislativo - il contesto socio economico - il fenomeno abitativo - gli sfratti - il mercato delle locazioni - l attività edilizia ed urbanistica - il mercato immobiliare. Gli strumenti di ricerca sono costituiti da indagini dirette e campionarie, interviste ad operatori e soggetti pubblici, Gruppi di Lavoro provinciali ed infine i Focus Group. Le indagini dirette mirano a reperire tutte le informazioni disponibili inerenti i diversi temi di ricerca per tutti i territori comunali, laddove le informazioni recuperate non dispongano del dettaglio comunale si interviene con indagini campionarie rivolte al campione costituito dai 30 comuni. I Gruppi di Lavoro istituiti in ogni provincia sono costituiti da un pool di rappresentanti degli Enti Pubblici (Amministrazione Provinciale, Amministrazioni Comunali inserite nel campione, A.C.E.R., C.C.I.A.A., altri soggetti individuati in ambito locale), essi hanno il compito di indirizzare la ricerca coordinando l afflusso di informazioni da studi, ricerche, osservatori condotti in proprio seno. I Focus Group sono una tecnica di rilevazione che vede il coinvolgimento di operatori locali (Cooperative di abitazione, Associazioni sindacali di proprietari ed inquilini, Associazioni di categoria o professionali, Associazioni di imprese, ecc.) a cui vengono esposti alcuni temi per i quali viene sollecitato un dibattito che conduca ad una visione d insieme dei diversi fenomeni considerati. Sono uno strumento, utilizzato per la seconda volta nell ambito dell osservatorio, che ha fornito con successo un gran numero di informazioni di tipo qualitativo non desumibili da sterili rilevazioni quantitative. pag. 6

9 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. II. IL CONTESTO SOCIO ECONOMICO I dati contenuti in questo capitolo non riportano informazioni dirette sul patrimonio abitativo ma riguardano prevalentemente i fruitori dei servizi abitativi, la loro distribuzione territoriale, le loro caratteristiche, le loro dinamiche. Si è ritenuto opportuno aprire il documento con questo capitolo in quanto tali dati risultano assolutamente indispensabili per la comprensione e la valutazione dei fenomeni rilevati per mezzo dei canali di ricerca successivamente riportati nel testo. Vengono quindi affrontati temi diversi, che spaziano dalla popolazione residente alla sua articolazione per famiglie, dal fenomeno dell immigrazione ai redditi e all occupazione in una lettura che cerca di cogliere le principali trasformazioni e le possibili evoluzioni d interesse del territorio. La figura sottostante rappresenta il territorio della Provincia di Piacenza, comprendente 48 comuni, tra i quali sono stati evidenziati con riquadro nero i 3 comuni campione adottati dall Osservatorio. pag. 7

10 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo II.1. LA POPOLAZIONE La popolazione della provincia di Piacenza 1 gennaio 2005 ammonta a persone, con un aumento di cittadini rispetto all anno precedente, corrispondente all 1,0% (Tabella 1). Analizzando la popolazione provinciale tra il 1988 ed il 2005 si evidenziano due distinti trend: nel primo periodo, compreso tra il 1988 ed il 1999 la popolazione subisce un decremento prolungato che la porterà da a residenti, per poi invertire questa linea di tendenza e crescere a ritmi sempre maggiori, fino al valore attuale che costituisce il maggiore della serie. La provincia di Piacenza mostra così negli ultimi anni una dinamica demografica positiva che tuttavia risulta lievemente inferiore a quella dell Emilia Romagna (Grafici 1 e 2): l andamento provinciale tra il 1999 ed il 2005 si incrementa del 2,9%, mentre quello regionale del 4,8%. Nelle Tabelle 2 e 3 proponiamo le proiezioni demografiche al 2023, prodotte dal Servizio Controllo di Gestione e Sistemi Informatici della Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Dipartimento di Statistica e Matematica applicata all economia dell Università di Pisa. Da esse si ricava come per Piacenza venga prevista una popolazione oscillante tra le e le persone residenti. Prendendo in considerazione le proiezioni demografiche provinciali e regionale (Tabella 3), si evidenzia una forte dinamica demografica comune a tutte le province ad esclusione di Ferrara. Nella provincia di Piacenza la dinamica è tuttavia lievemente inferiore a quella regionale, facendo scendere l incidenza della popolazione piacentina dall attuale 6,6% al 6,3% nel Esaminando questi cambiamenti più in dettaglio si osservano tuttavia dinamiche differenti e talora opposte, alcuni comuni aumentano a ritmi sostenuti, mentre altri subiscono un forte decremento: rispetto all anno precedente i comuni di Gossolengo (la cui differenza percentuale fra il 2004 e il 2005 è pari a 3,6%), Rivergaro (3,5%), Caminata (3,3%), Gazzola (3,2%), Rottofreno (3,0%) mostrano il maggiore incremento percentuale, mentre numerosi comuni, soprattutto appartenenti alla fascia appenninica, subiscono un perdurante decremento demografico: Cerignale (-6,6%), Ferriere (-3,4%), Farini (-2,8%), Coli (-2,0%), Ottone (-1,9%), Vernasca (-1,3%) ed alcuni altri. Osservando l evolversi della distribuzione della popolazione all interno del territorio provinciale è evidente uno spopolamento dei territori periferici (ed in particolare di quelli appartenenti alla zona della montagna) ed una costante crescita dei comuni limitrofi al capoluogo (ed in particolare di quelli situati a ridosso del confine meridionale ed occidentale del comune). pag. 8

11 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Tabella 1 - Popolazione residente al 01/01/2004 ed al 01/01/2005 per Comune, differenze in valore assoluto e percentuale, incidenza sul totale della provincia Comune Popolazione al Popolazione al Differenza v.a. Differenza (%) Incidenza sul 01/01/ /01/2005 totale (%) Agazzano ,0 0,7 Alseno ,8 1,8 Besenzone ,9 0,4 Bettola ,3 1,2 Bobbio ,4 1,4 Borgonovo Val Tidone ,5 2,6 Cadeo ,9 2,0 Calendasco ,9 0,9 Caminata ,3 0,1 Caorso ,9 1,7 Carpaneto Piacentino ,0 2,7 Castell'Arquato ,2 1,7 Castel San Giovanni ,2 4,6 Castelvetro Piacentino ,1 1,9 Cerignale ,6 0,1 Coli ,0 0,4 Corte Brugnatella ,9 0,3 Cortemaggiore ,0 1,6 Farini ,8 0,6 Ferriere ,4 0,7 Fiorenzuola d'arda ,0 5,1 Gazzola ,2 0,7 Gossolengo ,6 1,5 Gragnano Trebbiense ,8 1,4 Gropparello ,5 0,9 Lugagnano Val d'arda ,6 1,6 Monticelli d'ongina ,8 1,9 Morfasso ,5 0,5 Nibbiano ,5 0,9 Ottone ,9 0,2 Pecorara ,0 0,3 Piacenza ,6 36,2 Pianello Val Tidone ,2 0,8 Piozzano ,1 0,3 Podenzano ,4 2,9 Ponte dell'olio ,6 1,8 Pontenure ,5 2,0 Rivergaro ,5 2,2 Rottofreno ,0 3,5 San Giorgio Piacentino ,9 2,0 San Pietro in Cerro ,8 0,4 Sarmato ,5 1,0 Travo ,7 0,7 Vernasca ,3 0,9 Vigolzone ,6 1,4 Villanova sull'arda ,1 0,7 Zerba ,8 0 Ziano Piacentino ,9 1,0 Provincia ,0 100 Regione ,2 su regione 6,6 Fonte dati:elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna Anagrafi Comunali pag. 9

12 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo Grafico 1 Serie storica della popolazione dal 1988 al 2005 in provincia di Piacenza popolazione Censimento anno Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia Romagna Grafico 2 Serie storica della popolazione dal 1988 al 2005 in Emilia - Romagna popolazione Censimento anno Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia - Romagna pag. 10

13 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Tabella 2 - Proiezioni demografiche della popolazione residente in provincia al 2023 secondo le tre ipotesi Anno IPOTESI BASSA IPOTESI INTERMEDIA IPOTESI ALTA Fonte dati: Regione Emilia - Romagna Tabella 3 - Articolazione provinciale delle proiezioni demografiche al 2023 Ipotesi intermedia Anno Bologna Forlì - Cesena Ferrara Modena Piacenza Parma Ravenna Reggio Emilia Rimini Emilia - Romagna Fonte dati: Regione Emilia - Romagna Analizzando l andamento della popolazione tra il 1981 ed il 2005 i territori che rivelano uno sviluppo demografico più consistente sono quelli di Gossolengo (80,2%), Rivergaro (48,9%), Rottofreno (38,8%), Podenzano (33,2%) Gazzola (30,7%), Gragnano Trebbiense (25,2%), San Giorgio Piacentino (22,9%), Cadeo (21,3%), mentre subiscono un consistente spopolamento i comuni di Cerignale (-56,6%), Ferriere (-42,1%), Morfasso (-39,7%), Ottone (-38,9%), Pecorara (-38,8%), Zerba (-38,2%), Farini (-37,0%) ecc. In generale possiamo constatare questo fenomeno di rilevante calo demografico in tutta la fascia appenninica provinciale. La distribuzione della popolazione sul territorio rivela l effetto di redistribuzione demografica all interno della provincia nel corso dell ultimo ventennio: il comune di Piacenza nel 1981 costituiva il 39,2% della popolazione, mentre nel 2005 ne rappresenta il 36,2%, Fiorenzuola d Arda rimane stabile al 5,1% e Castel San Giovanni passa dal 4,3% al 4,6%. Contestualmente il comune di Rottofreno passa dal 2,5% al 3,5%, Gossolengo dal 0,8% al 1,5%, Podenzano dal 2,2% al 2,9% e Rivergaro dall 1,5% al 2,2%. I comuni di montagna hanno invece dimensioni ridotte che in una decina di casi non raggiungono le mille unità. pag. 11

14 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo II.2. LA STRUTTURA PER ETÀ DELLA POPOLAZIONE La popolazione residente in provincia di Piacenza ha un età media di 45,88 anni, superiore quindi di un anno all età media calcolata sull intera regione (44,86 anni). In effetti nella Tabella 4, che ritrae la popolazione residente in provincia suddivisa per classi di età lavorativa e non si riscontra, rispetto all analoga distribuzione a livello regionale, una minore incidenza della fascia di età compresa tra gli 0 e i 14 anni (11,75% contro una media regionale di 12,27%) e di persone tra i 15 e i 65 anni (63,84% contro 65,15%), conseguentemente una maggior incidenza di persone in età anziana (24,41% contro una media regionale di 22,58%). Per la provincia di Piacenza al 1 gennaio 2005 (Tabella 5) l indice di vecchiaia (calcolato come rapporto percentuale tra la popolazione 65 anni e oltre e quella con meno di 15 anni), è di 207,8 valore superiore alla media regionale, pari a 184,1. Allo stesso modo l indice di dipendenza totale (calcolato come rapporto percentuale tra la popolazione non attiva, quella minore di 15 o maggiore di 64 anni, con la popolazione attiva, quella compresa tra 15 e 64 anni), è di 56,63 contro il 53,48 regionale e l indice di struttura della popolazione attiva (calcolato come rapporto percentuale tra la popolazione di età compresa tra 40 e 64 anni e quella di età compresa tra 15 e 39 anni) è inferiore alla media regionale, pari a 112,88% contro un valore medio in Emilia Romagna di 108,28%. Localmente le situazioni assumono aspetti assai differenti tra loro, alcuni comuni mostrano valori dell età media compresi tra i 41 e i 43 anni, come Gossolengo (41,41), Rottofreno (42,63), Cadeo (42,85) e San Giorgio Piacentino (43) ed altri presentano valori superiori ai 60 anni, Cerignale (61,71), Zerba (61) ed Ottone (60,71). Logicamente l indice di vecchiaia varia tra i 105,3 di Gossolengo, i 138,8 di Rottofreno, i 138,9 di Cadeo ed i 2.020,00 di Cerignale, i 1.106,3 di Ottone, i 1.041,7 Ferriere, gli 875 di Zerba e gli 866 di Coli. In questi ultimi comuni (con un trend generalizzabile a quasi tutti i comuni appenninici) nonostante il basso numero di giovani, il considerevole numero di anziani rende particolarmente elevato anche l indice di dipendenza totale: infatti i comuni che presentano i valori più alti per questo tipo di indice sono Zerba (173,33), Ottone (133,56), Pecorara (122,92), Cerignale (116,48), Ferriere (111) e Coli (98,84). I comuni che presentano gli indici di dipendenza più modesti sono invece quelli di Rottofreno (47,01), Cadeo (47,52), Gossolengo (47,99), Sarmato (49,12), Alseno (49,91) e Podenzano (49,96). L indice di struttura attiva presenta la medesima distribuzione territoriale, i valori più bassi per questo tipo di indice si rilevano a Gragnano Trebbiese (97,96), San Giorgio Piacentino pag. 12

15 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. (98,12), Rottofreno (102,9), Vigolzone (103,44), Villanova sull Arda (103,62), Cadeo (103,76), Sarmato (104,04), mentre i comuni della montagna mostrano invece i valori massimi: Cerignale (213,79), Zerba (200), Caminata (184,75), Pecorara (183,57), Ferriere (172,56), Coli (171,2), ed Ottone (165,14). Le caratteristiche della popolazione del comune capoluogo e dei due comuni assunti nel campione dell osservatorio (Castel San Giovanni e Fiorenzuola d Arda) non si discostano significativamente dalla media provinciale. pag. 13

16 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo Tabella 4 - Popolazione residente per classi di età all 1/1/2005 per Comune, differenze in valore assoluto e variazioni percentuali 2005/2004 Comune e oltre Totale Agazzano ,89% ,88% ,58% ,64% % Alseno ,13% ,75% ,96% ,16% % Besenzone ,03% ,68% ,72% ,57% % Bettola 287 8,99% ,10% ,03% ,87% % Bobbio 346 9,13% ,13% ,63% ,11% % Borgonovo Val ,26% ,33% ,07% ,34% % Cadeo ,48% ,27% ,52% ,73% % Calendasco ,72% ,42% ,24% ,61% % Caminata 20 6,47% 59 19,09% ,28% ,16% % Caorso ,06% ,36% ,28% ,31% % Carpaneto Piacentino ,01% ,54% ,86% ,59% % Castell'Arquato ,64% ,80% ,61% ,95% % Castel San Giovanni ,92% ,85% ,50% ,73% % Castelvetro ,41% ,93% ,45% ,22% % Cerignale 5 2,54% 29 14,72% 62 31,47% ,27% % Coli 53 5,15% ,54% ,75% ,56% % Corte Brugnatella 63 7,98% ,41% ,16% ,44% % Cortemaggiore ,11% ,18% ,00% ,70% % Farini 93 5,33% ,61% ,00% ,06% % Ferriere 84 4,61% ,39% ,01% ,00% % Fiorenzuola d'arda ,45% ,84% ,72% ,99% % Gazzola ,62% ,09% ,40% ,89% % Gossolengo ,80% ,55% ,02% ,63% % Gragnano Trebbiense ,49% ,44% ,76% ,32% % Gropparello 235 9,88% ,82% ,11% ,19% % Lugagnano Val ,89% ,00% ,02% ,09% % Monticelli d'ongina ,45% ,53% ,80% ,23% % Morfasso 79 6,02% ,11% ,62% ,26% % Nibbiano ,45% ,42% ,65% ,47% % Ottone 32 4,74% ,15% ,67% ,44% % Pecorara 55 6,21% ,82% ,04% ,93% % Piacenza ,50% ,11% ,53% ,87% % Pianello Val Tidone ,13% ,90% ,72% ,24% % Piozzano 77 10,78% ,87% ,69% ,65% % Podenzano ,23% ,83% ,86% ,09% % Ponte dell'olio ,88% ,86% ,20% ,06% % Pontenure ,75% ,57% ,31% ,37% % Rivergaro ,92% ,24% ,50% ,34% % Rottofreno ,39% ,53% ,50% ,58% % San Giorgio ,32% ,86% ,24% ,58% % San Pietro in Cerro ,50% ,08% ,06% ,35% % Sarmato ,64% ,87% ,19% ,30% % Travo 193 9,50% ,98% ,97% ,55% % Vernasca ,36% ,06% ,58% ,99% % Vigolzone ,45% ,31% ,42% ,82% % Villanova sull'arda ,72% ,48% ,62% ,17% % Zerba 8 6,50% 15 12,20% 30 24,39% 70 56,91% % Ziano Piacentino ,88% ,67% ,08% ,37% % Provincia ,75% ,99% ,85% ,41% % Provincia ,55% ,35% ,79% ,32% % Differenza ass Variazione % 2,7% -0,2% 1,2% 1,4% 1,0% Regione ,27% ,28% ,87% ,58% % Regione ,06% ,75% ,72% ,48% % Differenza ass Variazione % 2,9% -0,3% 1,7% 1,7% 1,2% Fonte dati:elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia - Romagna pag. 14

17 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Tabella 5 Età media della popolazione residente ed indici di stato della popolazione al 01/01//2005 Comune età media vecchiaia dipendenza dipendenza dipendenza struttura totale giovanile senile popolazione attiva Agazzano 48,42 281,4 71,04 18,63 52,41 117,50 Alseno 44,38 174,5 49,91 18,18 31,73 110,12 Besenzone 45,70 204,2 57,72 18,97 38,75 106,64 Bettola 50,05 343,2 66,28 14,96 51,33 130,37 Bobbio 51,60 384,4 79,36 16,38 62,97 131,07 Borgonovo Val Tidone 45,45 198,5 57,72 19,34 38,39 109,02 Cadeo 42,85 138,9 47,52 19,89 27,63 103,76 Calendasco 45,55 201,4 54,65 18,13 36,52 112,57 Caminata 54,34 605,0 83,93 11,90 72,02 184,75 Caorso 44,98 185,0 52,35 18,37 33,99 109,30 Carpaneto Piacentino 43,74 154,1 55,28 21,75 33,52 104,17 Castell'arquato 46,61 223,0 60,23 18,65 41,58 116,69 Castel San Giovanni 44,85 190,7 53,03 18,24 34,79 105,19 Castelvetro Piacentino 44,98 194,7 50,66 17,19 33,47 107,88 Cerignale 61, ,0 116,48 5,49 110,99 213,79 Coli 57,17 866,0 98,84 10,23 88,61 171,20 Corte Brugnatella 54,31 519,1 97,74 15,79 81,95 147,83 Cortemaggiore 46,38 231,3 58,27 17,59 40,68 116,51 Farini 56,97 807,5 93,78 10,33 83,44 163,16 Ferriere 58, ,7 111,00 9,72 101,27 172,56 Fiorenzuola d'arda 45,46 192,6 57,33 19,59 37,74 112,97 Gazzola 45,14 168,0 57,51 21,46 36,05 134,39 Gossolengo 41,41 105,3 47,99 23,38 24,61 107,60 Gragnano Trebbiense 43,28 150,7 51,07 20,37 30,70 97,96 Gropparello 49,22 315,7 69,69 16,76 52,92 119,75 Lugagnano Val d'arda 45,71 202,6 56,20 18,57 37,62 113,42 Monticelli d'ongina 47,30 251,0 57,92 16,50 41,42 121,98 Morfasso 56,19 719,0 97,15 11,86 85,29 152,27 Nibbiano 48,22 282,0 66,46 17,40 49,06 119,05 Ottone 60, ,3 133,56 11,07 122,49 165,14 Pecorara 58,18 787,3 122,92 13,85 109,07 183,57 Piacenza 45,82 207,6 54,72 17,79 36,93 114,69 Pianello Val Tidone 47,77 253,8 64,95 18,36 46,59 109,74 Piozzano 48,21 293,5 73,72 18,73 54,99 106,53 Podenzano 43,52 151,8 49,96 19,84 30,12 109,52 Ponte dell'olio 46,41 219,4 61,13 19,14 41,99 115,01 Pontenure 44,47 175,4 54,13 19,66 34,48 105,51 Rivergaro 44,35 165,2 52,11 19,65 32,46 110,44 Rottofreno 42,63 138,8 47,01 19,69 27,32 102,90 San Giorgio Piacentino 43,00 143,7 53,60 21,99 31,61 98,12 San Pietro in Cerro 45,98 211,7 55,90 17,93 37,96 128,41 Sarmato 43,83 160,6 49,12 18,85 30,27 104,04 Travo 49,80 332,1 69,62 16,11 53,51 126,89 Vernasca 49,35 308,8 73,47 17,97 55,50 113,02 Vigolzone 45,03 199,3 52,13 17,42 34,71 103,44 Villanova sull'arda 45,60 206,2 55,99 18,28 37,70 103,62 Zerba 61,00 875,0 173,33 17,78 155,56 200,00 Ziano Piacentino 48,02 255,8 73,16 20,56 52,59 116,50 Provincia di Piacenza 45,88 207,8 56,63 18,40 38,23 112,88 Regione 44,86 184,1 53,48 18,82 34,66 108,28 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Regione Emilia - Romagna Indici pag. 15

18 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo LEGENDA indice di vecchiaia: anziani (65 anni e oltre) per 100 giovani (0-14 anni) indice di dipendenza totale: persone in età non attiva (0-14 anni e oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di dipendenza giovanile: giovani in età non attiva (0-14 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di dipendenza senile: anziani in età non attiva (oltre 64 anni) per 100 persone in età attiva (15-64 anni) indice di struttura della popolazione attiva: (popolazione di anni)/(popolazione di anni)*100 II.3. LA POPOLAZIONE STRANIERA La Tabella 6 descrive le dimensioni dell immigrazione straniera che costituisce per il nostro paese, un fenomeno che, seppur relativamente recente, assume dimensioni sempre più consistenti. Alla data del 1 gennaio 2005 i cittadini stranieri residenti in Emilia Romagna sono con un aumento del 22,3% rispetto all anno precedente ( nuovi immigrati), di cui il 7,27% del totale, pari a immigrati, è residente all interno della Provincia di Piacenza. Anche nel territorio piacentino il fenomeno dell immigrazione risulta in espansione nonostante l incremento registrato nell ultimo anno, pari a 21,51%, presenta tuttavia un valore percentuale minore rispetto all anno precedente (35,1%) e lievemente inferiore al valore regionale. La popolazione straniera in provincia passa dalle unità nel 1991, alle nel 2001 ed alle attuali (da notare che ci si riferisce alla sola popolazione straniera residente). L immigrazione di stranieri residenti ha coinvolto in modo diversificato i diversi comuni della provincia, nel 2005, infatti, l incidenza territoriale è massima nei comuni di Agazzano (11,92%), Sarmato (10,39%), Castel San Giovanni (10,27%), Borgonovo Val Tidone (9,30%), Villanova sull Arda (8,87%), mentre è minima nei comuni di Zerba (0,81%), Ferriere (0,99%), Corte Brugnatella (1,52%), Farini (1,72%), Morfasso (2,06%), Coli (2,33%). In termini di ripartizione territoriale il Comune di Piacenza rimane quello in cui risiede il maggior numero di cittadini stranieri (43,18% del totale provinciale), a cui segue Castel San Giovanni (6,95%), Fiorenzuola d Arda (5,19%) e Borgonovo Val Tidone (3,52%). pag. 16

19 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Tabella 6 Popolazione residente straniera per Comune, incidenza sulla popolazione residente e ripartizione territoriale Δ Territorio residenti % su res. residenti % su res. residenti % su res. Ripart. Ter. % assoluta % Agazzano 5 0, , ,92 1, ,70 Alseno 34 0, , ,90 1, ,22 Besenzone 10 1, , ,84 0, ,67 Bettola 12 0, , ,59 0, ,62 Bobbio 9 0, , ,46 1, ,35 Borgonovo Val T. 43 0, , ,30 3, ,11 Cadeo 10 0, , ,78 1, ,29 Calendasco 4 0, , ,66 0, Caminata 0 0, ,24 0, ,00 Caorso 32 0, , ,14 1, ,31 Carpaneto Piacentino 28 0, , ,18 2, ,78 Castell'Arquato 9 0, , ,63 1, ,36 Castel S. Giovanni 55 0, , ,27 6, ,40 Castelvetro Piac. 11 0, , ,70 1, ,94 Cerignale 0 0,00 2 0,90 6 3,05 0, Coli 14 1,20 8 0, ,33 0, ,18 Corte Brugnatella 4 0,40 5 0, ,52 0, ,00 Cortemaggiore 4 0, , ,77 1, ,35 Farini 13 0, , ,72 0, ,00 Ferriere 11 0, , ,99 0, Fiorenzuola d'arda 40 0, , ,01 5, ,29 Gazzola 10 0, , ,68 0, ,71 Gossolengo 12 0, , ,38 0, ,21 Gragnano Trebbiense 7 0, , ,88 1, ,00 Gropparello 27 1, , ,19 0, ,28 Lugagnano Val d'a. 22 0, , ,60 1, ,96 Monticelli d'ongina 6 0, , ,44 1, ,25 Morfasso 3 0, , ,06 0, ,82 Nibbiano 3 0, , ,15 0, ,92 Ottone , ,41 0, ,78 Pecorara 2 0,20 5 0, ,83 0, ,58 Piacenza 560 0, , ,14 43, ,25 Pianello Val Tidone 13 0, , ,95 0, ,33 Piozzano 8 1, , ,44 0,25 2 4,55 Podenzano 21 0, , ,29 1, ,33 Ponte dell'olio 14 0, , ,00 1, ,39 Pontenure 13 0, , ,37 1, ,56 Rivergaro 18 0, , ,98 1, ,14 Rottofreno 22 0, , ,75 2, ,82 San Giorgio Piac. 22 0, , ,90 1, ,07 San Pietro in Cerro 5 0, , ,13 0, ,67 Sarmato 18 0, , ,39 1, ,02 Travo 12 0, , ,18 0, ,81 Vernasca 2 0, , ,36 0,69 1 0,78 Vigolzone 14 0, , ,99 1, ,83 Villanova sull'arda 14 0, , ,87 0, ,55 Zerba ,70 1 0,81 0, Ziano Piacentino 10 0, , ,47 1, ,90 Provincia , , ,83 Su regione 7, ,51 Regione , , , ,30 Fonte dati: ISTAT censimento 1991, censimento 2001; anni 2004 e 2005 dati Istat pag. 17

20 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo II.4. LE FAMIGLIE Tra i mutamenti delle caratteristiche della popolazione più rilevanti osservate negli ultimi venti anni a livello provinciale, ma anche regionale e nell area centro settentrionale del Paese, vi è senza dubbio la modificazione strutturale a cui sono state soggette le famiglie. Il numero medio dei componenti, a livello provinciale, è sceso da 2,71 del censimento del 1981 a 2,3 del 2005 e di riflesso le famiglie piacentine, nonostante il calo demografico, sono aumentate numericamente con una percentuale del 16,55%: nel 1981 il numero delle famiglie residenti in provincia di Piacenza ammontava a mentre ora è di unità. Questo fenomeno trova origine in molteplici fattori quali l invecchiamento della popolazione (quindi un maggior numero di coppie di anziani o vedovi/e), l immigrazione (soprattutto la prima fase dell immigrazione costituita da giovani in età da lavoro, poiché la fase successiva dei ricongiungimenti familiari e il radicarsi nel territorio hanno invece un effetto opposto), la minor fecondità della popolazione, le nuove abitudini o stili di vita prima poco frequenti (i single) ed infine una recente condizione di stato civile, quella di separato/divorziato (ricordiamo che l introduzione del divorzio è avvenuta con la legge n. 898 del 1 dicembre 1970). Pur risultando diffuso su tutti i territori della provincia, localmente il fenomeno ha assunto andamenti molto differenziati, interessando maggiormente i comuni circostanti la città di Piacenza, dove, il numero delle famiglie ha subito aumenti superiori al 50% in venti anni: il comune di Gossolengo mostra un aumento del numero delle famiglie rispetto al 1981 del 109,23% (80% di aumento demografico), Rivergaro del 90,44%, Gazzola del 60,39%, Podenzano del 59,70%, Rottofreno del 55,53%. Nel comune di Piacenza, la cui popolazione ha subito una diminuzione piuttosto rilevante nel tempo (variazione pari a 9,1%), nel 2005 risultano residenti famiglie, con un incremento nello stesso periodo del 6,93%. Nonostante la frammentazione delle famiglie sia comune a tutti i territori della provincia, sono ancora i comuni della montagna a mostrare il numero di componenti medio della famiglia più basso, con un dato che si assesta a 1,8 unità a Cerignale, 1,5 a Zerba e 1,6 a Ottone. Nelle Tabella 8 viene rappresentato il numero delle famiglie ordinato per numero dei componenti, al censimento 2001 a livello provinciale la tipologia familiare prevalente è composta da una sola persona ( famiglie corrispondenti al 30,58% del totale) a cui seguono le famiglie di 2 componenti pag. 18

21 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Tabella 7 Famiglie residenti e dimensione medie dei nuclei familiari per Comune N Dimensione N Dimensione N Dimensione N Dimensione Agazzano 751 2, , , ,20 Alseno , , , ,40 Besenzone 404 3, , , ,70 Bettola , , , ,10 Bobbio , , , ,00 Borgonovo Val T , , , ,40 Cadeo , , , ,50 Calendasco 886 2, , , ,40 Caminata 126 2, , , ,90 Caorso , , , ,50 Carpaneto Piacentino , , , ,40 Castell'arquato , , , ,30 Castel San Giovanni , , , ,40 Castelvetro Piac , , , ,40 Cerignale 203 2, , , ,40 Coli 510 2, , , ,70 Corte Brugnatella 386 2, , , ,90 Cortemaggiore , , , ,40 Farini , , , ,90 Ferriere , , , ,70 Fiorenzuola D'arda , , , ,40 Gazzola 510 2, , , ,30 Gossolengo 813 2, , , ,50 Gragnano Trebbiense , , , ,40 Gropparello , , , ,20 Lugagnano Val D' A , , , ,30 Monticelli D'ongina , , , ,40 Morfasso 828 2, , , ,90 Nibbiano 993 2, , , ,20 Ottone 491 2, , , ,60 Pecorara 583 2, , , ,80 Piacenza , , , ,20 Pianello Val Tidone 892 2, , , ,10 Piozzano 319 2, , , ,10 Podenzano , , , ,50 Ponte Dell'olio , , , ,40 Pontenure , , , ,40 Rivergaro , , , ,30 Rottofreno , , , ,40 San Giorgio Piac , , , ,50 San Pietro In Cerro 393 3, , , ,30 Sarmato 945 2, , , ,40 Travo 872 2, , , ,80 Vernasca , , , ,20 Vigolzone , , , ,30 Villanova Sull'arda 766 2, , , ,50 Zerba 109 1, , , ,50 Ziano Piacentino , , , ,10 Provincia , , , ,30 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati ISTAT; anno 2005 (al 01/01) dati ISTAT. pag. 19

22 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo Tabella 8 - Numero di famiglie residenti per Comune e per numero di componenti, censimento 2001 Comuni o più TOTALE Agazzano Alseno Besenzone Bettola Bobbio Borgonovo Val Tidone Cadeo Calendasco Caminata Caorso Carpaneto Piacentino Castell'arquato Castel San Giovanni Castelvetro Piacentino Cerignale Coli Corte Brugnatella Cortemaggiore Farini Ferriere Fiorenzuola D'arda Gazzola Gossolengo Gragnano Trebbiense Gropparello Lugagnano Val D'arda Monticelli D'ongina Morfasso Nibbiano Ottone Pecorara Piacenza Pianello Val Tidone Piozzano Podenzano Ponte Dell'olio Pontenure Rivergaro Rottofreno San Giorgio Piacentino San Pietro In Cerro Sarmato Travo Vernasca Vigolzone Villanova Sull'arda Zerba Ziano Piacentino Provincia Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati ISTAT; anno 2005 (al 01/01) dati del ISTAT. pag. 20

23 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. ( famiglie pari al 29,86% del totale), e quelle composte da 3 persone ( unità equivalenti al 22,26%). In alcuni comuni della montagna tuttavia i nuclei composti da una sola persona raggiungono percentuali elevate: Cerignale (63,38%), Zerba (60,92%), Ottone (55,74%), Ferriere (51,99%). Con correlazione proporzionale alla dinamicità demografica possiamo altresì osservare come i comuni che mostrano una percentuale inferiore di nuclei monocomponente sono quelli di Rottofreno (21,68%), Poderzano (22,24%), San Giorgio Piacentino (23,12%) e Cadeo (23,24%). II.5 I REDDITI Nel seguente paragrafo viene esaminato il reddito della popolazione provinciale quale indice del livello di benessere raggiunto nel territorio piacentino. Le informazioni sul reddito disponibili sono solitamente parche e poco recenti: nel caso delle tabelle proposte i dati si riferiscono all imposta sui redditi delle persone fisiche del 2001, quindi non propriamente recenti, ma beneficiano del livello di dettaglio comunale. I dati provinciali (Tabella 9) evidenziano, per Piacenza, un imponibile medio pari a , valore inferiore alla media regionale ( ), che si colloca al quinto posto in regione dopo le province di Bologna ( ), Parma ( ), Modena ( ) e Reggio Emilia ( ). Tabella 9 - Imponibile IRPEF anno 2001, riepilogo provinciale Numero totale di Province contribuenti Numero di Imponibile totale Imponibile medio contribuenti con (EUR) (EUR) imposta netta Valore medio Imposta netta dell imposta (EUR) (EUR) Piacenza Parma Reggio-Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì - Cesena Rimini Emilia - Romagna Fonte dati: elaborazione Regione Emilia - Romagna su dati del Ministero dell Economia e delle Finanze pag. 21

24 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo Tabella 10 - Imponibile IRPEF anno 2001, per Comune Comuni Numero di Numero totale di Imponibile totale Imponibile medio Imposta netta Valore medio contribuenti con contribuenti (EUR) (EUR) (EUR) (EUR) imposta netta Agazzano Alseno Besenzone Bettola Bobbio Borgonovo Val Tidone Cadeo Calendasco Caminata Corso Carpaneto Piacentino Castell'Arquato Castel San Giovanni Castelvetro Piacentino Cerignale Coli Corte Brugnatella Cortemaggiore Farini Ferriere Fiorenzuola d'arda Gazzola Gossolengo Gragnano Trebbiense Gropparello Lugagnano Val d'arda Monticelli d'ongina Morfasso Nibbiano Ottone Pecoraia Piacenza Pianello Val Tidone Piazzano Podenzano Ponte dell'olio Pontenure Rivergaro Rottofreno San Giorgio Piacentino San Pietro in Cerro Sarmato Travo Vernasca Vigolzone Villanova sull'arda Zerba Ziano Piacentino Provincia Fonte dati: elaborazione Regione Emilia - Romagna su dati del Ministero dell Economia e delle Finanze pag. 22

25 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo O.R.S.A. Dei contribuenti, il numero di quelli con imposta netta, cioè al netto dei crediti di imposta e delle detrazioni, risulta pari circa all 84% ( contribuenti con imposta netta). La Tabella 10 ripropone gli imponibili IRPEF del 2001 articolati per territorio. In essa osserviamo che gli imponibili medi calcolati a livello comunale variano tra il minimo di Morfasso ( ) ed il massimo di Rivergaro ( ). Oltre a quest ultimo solo altri sei comuni registrano un imponibile superiore alla media provinciale: Agazzano ( ), Piacenza ( ), Gazzola ( ), Gossolengo ( ), Fiorenzuola d Arda ( ), Rottofreno ( ). II.6 I PRESTITI PER LA CASA In questo paragrafo prendiamo in esame i dati della Banca d Italia provenienti dalla Centrale dei Rischi inerenti i prestiti erogati alle famiglie consumatrici per l acquisto dell abitazione. I dati rappresentano tutti i prestiti a medio e lungo termine (superiori ai 18 mesi) erogati alle famiglie residenti dagli istituti di credito operanti sul territorio nazionale, si tratta quindi di dati sulle erogazioni annuali e sulle consistenze dei prestiti (prevalentemente mutui, quei prestiti per cui è prevista una garanzia ipotecaria), dove per erogazioni annuali si intende l ammontare dei prestiti erogati nell anno di riferimento mentre per consistenze si intende il totale complessivo dei prestiti erogati ad una certa data. Tabella 11 - Erogazioni dei prestiti alle famiglie consumatrici per l acquisto dell abitazione in provincia di Piacenza, Emilia Romagna e in Italia Data di osservazione Totale (mln ) Provincia di Piacenza Emilia - Romagna Italia Erogazione Erogazione media pro capite Totale (mln ) media pro capite Totale (mln ) Erogazione media pro capite , , , , , , , ,61 955, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,431 Fonte dati: elaborazione NuovaQuasco su dati Banca d Italia Analizzando la serie storica delle erogazioni annuali (Tabella 11) si riscontra un considerevole aumento degli importi erogati, seppur con andamenti altalenanti di anno in anno. Nel 2004 si è pag. 23

26 Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo registrata un erogazione complessiva pari ad un valore di 265 milioni di euro, con una variazione rispetto al 1997 del 149,82% e del 61,43% rispetto all anno precedente; l erogazione pro capite è invece di 969,24, con una variazione del 142,88% rispetto al 1997 e del 59,80% rispetto all anno precedente. L erogazione media pro capite provinciale si rivela inferiore alla media regionale (pari a 1.306,40 ), ma superiore a quella nazionale (pari a 841,43 ). Nello stesso periodo considerando le consistenze dei prestiti (Tabella 12), si osserva che nella provincia di Piacenza a partire dal 1997, primo anno disponibile, l esposizione finanziaria delle famiglie per l acquisto dell abitazione aumenta con tassi di incremento crescenti, che portano il totale dei prestiti in essere a 850 milioni di Euro al 31 dicembre del Rapportando il debito complessivo del 2004 alla popolazione residente nello stesso periodo si ottiene un interessante indicatore, l indebitamento medio pro capite, che ammonta a 3.107,60 ed è superiore al 310,82% rispetto al valore calcolato per il 1997 (778,04 ). Nell ultimo anno la variazione dell indebitamento medio pro capite sull anno precedente ammonta al 24,02%, pur costituendo una variazione sicuramente elevata, è percentualmente inferiore a quella registrata nell anno precedente (31,40%). Se prendiamo in considerazione il 2001, anno per cui disponiamo dei dati sulle dichiarazioni IRPEF, e confrontiamo l imponibile complessivo con la popolazione residente otteniamo un imponibile medio pro capite di che paragonato con l indebitamento medio pro capite della Tabella 12 indica un incidenza del debito corrispondente al 13,07% dell imponibile. Non disponendo dei dati sulle dichiarazioni IRPEF per il 2004 non possiamo far altro che stimarlo rivalutando l imponibile medio pro capite del 2001 per mezzo dei coefficienti di rivalutazione ISTAT. Otteniamo così un imponibile medio pro capite di che confrontato con l indebitamento medio pro capite del 2004 indica un incidenza del debito pari al 25,14% dell imponibile. Se pur vero che il ragionamento pone a confronto l ammontare del debito complessivo, la cui restituzione è distribuita sugli anni della durata media dei prestiti (dato non disponibile), con l imponibile medio pro capite di un solo anno, esso produce una misura del peso del debito sulle famiglie (ricordiamo che la dimensione media delle famiglie nel 2004 è di 2,3 componenti). La crescita del debito delle famiglie desta preoccupazioni circa la sua sostenibilità nonché sulle implicazioni che ne deriverebbero sul sistema finanziario complessivo qualora esso non risultasse sostenibile. Di fatto le famiglie sono diventate più sensibili ai movimenti dei tassi di interesse, soprattutto quelli imprevisti, ed alle variazioni del reddito specie pag. 24

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