Miti e fantasmi 4/11/2017
|
|
- Carla Bucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Miti e fantasmi I fantasmi del lavoro educativo Fantasma significa letteralmente un immagine creata dalla fantasia che non ha alcuna corrispondenza con la realtà dei fatti. E un prodotto illusorio che può rappresentare un desiderio o un timore. L educatore è naturalmente abitato da fantasmi, rispetto al proprio ruolo. I fantasmi elencati da Enriquez sono: Il formatore: dare una forma ideale, di plasmare l educando secondo un modello prestabilito. Rischio: produrre soggetti in serie, senza tener conto del patrimonio/ricchezza/peculiarità individuale del soggetto. Il terapeuta: colui che vuole guarire e restaurare. L educatore opera per riportare a un presunto stato originario di salute. Rischio: valutare il soggetto come deviante da una situazione normale. Il maieuta: colui che vuole fare emergere. L educando è visto come una persona naturalmente ricca di potenzialità che l educatore deve fare emergere. Rischio: idealizzare il soggetto e pensare che l azione educativa si risolva solo stabilendo un buon clima relazionale e un ascolto comprensivo. L interpretante: Si tratta dell educatore che, a ogni costo, assegna significato ad ogni azione e comportamento, cercando di spiegare tutto ciò che accade. Rischio: non essere mai sfiorato da alcun dubbio. Il militante: colui che vuole cambiare il mondo. E l educatore che ritiene che tutto il male sia nel mondo di cui l educando è vittima. Rischio: non tiene conto della realtà. Il riparatore: colui che ha la logica del sacrificio, che tende a riparare il male che è stato fatto. Rischio: mantenere in vita il disagio perché, in fondo, ha bisogno del malessere degli altri. Il trasgressore: colui che ritiene che le norme siano solo divieti tendenti a reprimere il piacere. Rischio: teorizzare la rottura sempre e comunque. Il distruttore: colui che trasforma il desiderio di formare in volontà di distruggere, il desiderio di guarire in volontà di rendere l altro malato. Rischio: sviluppare progetti educativi per appartenenti a collettività nazionali o etniche. 1
2 L educatore e le altre figure professionali L educatore ha dei rapporti con altre figure professionali (assistenti sociali, insegnanti, psicologi, medici, infermieri). Si potrebbe parlare del rapporto tra educatore e altre figure professionali che condividono con lui gli spazi operativi. Oppure si potrebbe partire dalla centralità e unitarietà del soggetto che con tali figure entra in relazione. Il soggetto destinatario degli interventi è sempre unitario, cioè è portatore di bisogni che potenzialmente coinvolgono contemporaneamente operatori e azioni appartenenti a diversi campi disciplinari. Nel soggetto destinatario, gli interventi interagiscono, sono ricomposti e non sono neppure percepiti come dimensioni a sé stanti. Il rapporto educativo e il lavoro sanitario La malattia e il suo trattamento possono essere considerati esperienze educative in quanto possono modificare: la percezione che il soggetto ha di se stesso la percezione delle proprie possibilità e dei propri limiti la propria riflessione su suo percorso di vita la collocazione nel rapporto con gli altri, ponendo il soggetto in una situazione di dipendenza da altri in cui si sperimenta l asimmetria. Nella realtà, in ospedale, il lavoro educativo è scarso, perché si riduce spesso al solo riempimento del tempo vuoto durante la degenza, soprattutto per i bambini. La presenza dell educatore in campo sanitario si registra prevalentemente: nelle attività di prevenzione delle dipendenze nei servizi diurni per soggetti con patologie psichiatriche nelle strutture riabilitative per abuso di sostanze psico-attive.. 2
3 progettazione L analisi SWOT 3
4 Analisi SWOT: che cos è è uno strumento di pianificazione strategica di un progetto o di un programma; ha origini in economia aziendale, come strumento di supporto alla definizione di strategie. Nel tempo il suo utilizzo si è esteso in diversi ambiti; è l acronimo di quattro parole inglesi: Strengths (forze), Weaknesses (debolezze), Opportunities (opportunità), Threats (minacce) Analisi SWOT: le componenti L analisi SWOT mira ad individuare i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce di un determinato progetto o programma. I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA (di sviluppo) Sono i fattori endogeni, ovvero propri del contesto di analisi; Sono modificabili grazie alla politica o all intervento proposto LE OPPORTUNITÀ E LE MINACCE Sono i fattori esogeni in quanto derivano dal contesto esterno; Difficilmente modificabili, ma è necessario tenerli sotto controllo in modo da sfruttare le opportunità e ridurre le minacce. 4
5 Analisi SWOT: le fasi di attuazione 1. Raccolta e descrizione della situazione esistente; 2. Identificazione dei fattori esogeni; 3. Individuazione dei fattori endogeni; 5. Classificazione/Selezione delle possibili strategie. In tale fase, si fa leva sui punti di forza e si cerca di ridurre i punti di debolezza, si massimizzano le opportunità e si minimizzano le minacce, permettendo così la realizzazione delle varie componenti del progetto. 6. In quest ultima fase si fa una valutazione complessiva sull efficacia delle strategie adottate. Analisi SWOT: la matrice F A T T O R I Opportunità Strategie W-O Trasformare i punti di debolezza in punti di forza Strategie S-O Situazione Ottimale E S T E R N I Minacce Strategie W-T Trasformare i punti di debolezza in punti di forza e ridurre le minacce trasformandole in opportunità Strategie S-T Ridurre le minacce trasformandole in opportunità Punti di Debolezza Punti di Forza FATTORI INTERNI 5
6 SWOT: Strategie Analisi SWOT: i vantaggi consente di analizzare in maniera approfondita il contesto di riferimento e quindi di definire più facilmente le strategie da adottare; le strategie definite in maniera partecipata godono del consenso di tutte le parti coinvolte e con l apporto di differenti idee, può dar vita a strategie che si rivelano il più delle volte di successo; la sua flessibilità permette di essere utilizzata prima, nel corso e dopo l adozione delle strategie. 6
7 Analisi SWOT: gli svantaggi possibilità di errore nella individuazione e nella promozione delle linee di azione a causa di una visione troppo soggettiva della realtà; eccessiva semplificazione della realtà; mancanza di condivisione delle strategie laddove sia effettuata in maniera non partecipata. 7
Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT
Governo del territoriale Lezione Analisi SWOT Dott. Simone Gorelli La genesi dell analisi SWOT èuna tecnica sviluppata come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da
DettagliECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro
n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI
DettagliGIOVANI PROTAGONISTI - PAESAGGI FUTURI GRUPPO DEI PARI E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO IN ITALIA. SWOT Analysis
GIOVANI PROTAGONISTI - PAESAGGI FUTURI GRUPPO DEI PARI E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO IN ITALIA SWOT Analysis Aldo Riggio Corso per docenti ottobre 2012 L'analisi SWOT (o Matrice SWOT):
DettagliMetodologia di lavoro: PCM & GOPP
Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione
DettagliLA SWOT ANALYSIS Gennaro Iasevoli (LUMSA)
LA SWOT ANALYSIS Gennaro Iasevoli (LUMSA) Lo scopo: Per tentare di comprendere se e in che misura un azienda disponga di risorse e competenze da utilizzare per far fronte alle minacce competitive provenienti
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese
Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:
DettagliPROGETTO: PSICOMOTORICITA
Alla Cortese Attenzione Del Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo CassanoD Adda Dott.ssa Valentina Marcassa PROGETTO: PSICOMOTORICITA AMBITO DISCIPLINARE: PSICOMOTRICITA CLASSI COINVOLTE: SEZ. 4 ANNI
DettagliL infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali
L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali Lucia Derosas Infermiera Pediatrica Istituto Giannina Gaslini Cure palliative in pediatria Istituto Giannina
DettagliLaboratorio di progettazione europea PCM e GOPP: progettare per obiettivi
POAT PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Laboratorio di progettazione europea PCM e GOPP: progettare per obiettivi VITTORIA, 5 marzo 2015 Obiettivo del Laboratorio
DettagliL EDUCAZIONE SINGOLA E DI GRUPPO: A CHI, QUANDO E COME
L EDUCAZIONE SINGOLA E DI GRUPPO: A CHI, QUANDO E COME Inf. Elide Guerra Servizio di Diabetologia o.c. G.B. Morgagni - Forlì ANIMO BO 2012 Elide Guerra 1 Le evidenze più recenti confermano che migliore
DettagliLa strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda
7 La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda 1 La strategia aziendale è costituita dall insieme di decisioni che
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliCORSO DI MARKETING E MARKETING INTERNAZIONALE A.A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 3 L analisi dell ambiente di marketing CORSO DI MARKETING E A.A. 2014-2015 28/02/2015 1 L AMBIENTE DI
DettagliGuida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement.
Guida alla rilevazione degli stakeholder. Requisiti di uno Stakeholder Engagement. Nell ambito delle attività previste dagli adempimenti di legge relativi agli obiettivi di performance (Dlgs 150/09) ed
DettagliI RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Laurea magistrale in Scienze pedagogiche Pedagogia della marginalità a.a. 2016/2017 Le difficili
DettagliLa relazione con gli interlocutori e la strategia sociale
Istituto Istruzione Superiore Statale Eugenio Bona La relazione con gli interlocutori e la strategia sociale Incontro con Giacomo Ghidelli - Koinètica 25 novembre 2015 Si parla anche quando si sta in silenzio
DettagliDonne e madri in cammino. Un'esperienza di coabitazione multiculturale nella Bassa Reggiana.
Donne e madri in cammino. Un'esperienza di coabitazione multiculturale nella Bassa Reggiana. dott.ssa Lucia Greco, dott.ssa Maura Copelli Servizio Sociale Integrato Zonale Unione Comuni Bassa Reggiana
DettagliAspetti psicologici del dolore
OSPEDALE SENZA DOLORE Aspetti psicologici del dolore di Marcello Giove Ivrea, 7.11.2011 IL DOLORE È. "un'esperienza sgradevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno dell'organismo: attuale o potenziale
DettagliProf.ssa Alessandra Lo Piccolo
Prof.ssa Alessandra Lo Piccolo PEDAGOGIA Il discorso pedagogico Pàis- pàidos fanciullo Ago richiama aghein condurre, guidare con la desinenza in riferimento al discutere, ragionare Pedagogia come ragionamento
DettagliDott. Paolo Cardoso. Psicologo Psicoterapeuta. Viale Cialdini 19, Firenze Via Lungo l Affrico 140, Firenze
Dott. Paolo Cardoso Psicologo Psicoterapeuta Viale Cialdini 19, 50137 Firenze Via Lungo l Affrico 140, 50137 Firenze Tel.: 338.9381870-3289039747 E-mail: paolo.cardoso@gmail.com - claudia.gambetti@gmail.com
DettagliSintesi della relazione
LA SUPERVISIONE DEI TIROCINI PROFESSIONALI (cod. corso /) Sintesi della relazione.. Prof. Elena ALLEGRI - Università del Piemonte Orientale A. Avogadro La valutazione del tirocinio: il ruolo del supervisore
DettagliCorso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola
Corso di Marketing Lezione 3 L analisi del macroambiente Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it www.economiamc.org/cedrola 1 L AMBIENTE DI MARKETING L ambiente di marketing di un impresa è formato
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliLa Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance
La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance di Gianluca Passaro Innovazione Organizzazione Comunicazione Vincoli ed Opportunità L evoluzione normativa propone obblighi, ma li propone come
DettagliLavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano. Michele Capurso
Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano Michele Capurso Università di Perugia Ricercatore in Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Associazione Gioco e Studio in Ospedale
DettagliIl benessere organizzativo. Incontri con i dirigenti maggio-giugno 2016
Il benessere organizzativo Incontri con i dirigenti maggio-giugno 2016 Argomenti 1. Il percorso di Regione Lombardia 2. Le azioni per il miglioramento del benessere 3. Il ruolo dei dirigenti e le modalità
DettagliIl Nursing Case Management
Seminario: L Infermiere Case Manager Bologna 19 Settembre 2007 Il Nursing Case Management Il cambiamento è un processo che richiede una visione chiara e valide strategie di governo del processo stesso,
DettagliL infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo
L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
Dettagli3. Tendenze del contesto socio-economico (tabelle e grafici)
Project Work Tecniche Tecniche di analisi (Analisi di contesto) Tecniche di progettazione territoriale e implementazione di politiche locali Temi di progetto Caso Rigenerazione urbana (centro storico di
Dettagli3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
1.NUMERO AZIONE 20 2. TITOLO AZIONE Servizio di Accompagnamento Socio Educativo per minori 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
Composizione del nucleo interno d valutazione PIANO DI MIGLIORAMENTO Ornella Sipala Angela Scuderi Carmela Perna Sebastiana La Mastra Michela Casciana Nome Ruolo Dirigente Scolastico Docente Scuola Secondaria
Dettaglistress da lavoro correlato
Dialogo con gli insegnanti dell Istituto Comprensivo di Grancona Settembre 2015 stress da lavoro correlato LO STRESS Discrepanza fra ideale e realtà parlare DELLO STRESS per: Riflettere sullo stress come
DettagliIL PENSIERO DEL VOLONTARIATO
IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO Rispetto alle questioni sollevate lo scorso anno, le associazioni di volontariato richiamano nuovamente l attenzione su alcuni punti: TERRITORIO E INTEGRAZIONE FRA I SERVIZI
DettagliBENESSERE ORGANIZZATIVO
BENESSERE ORGANIZZATIVO STRESS LAVORO-CORRELATO V A L U TA Z I O N E P R E L I M I N A R E E V A L U TA Z I O N E A P P R O F O N D I TA Anno 2015 La valutazione del rischio di stress correlato all ambiente
DettagliPER ULTERIORI INFORMAZIONI pagina facebook: sgv2050 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE
PER ULTERIORI INFORMAZIONI sgv2050@comunesgv.it www.comune.san-giovanni-valdarno.ar.it pagina facebook: sgv2050 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO Il Documento informativo
DettagliANALISI DELLE POSIZIONI
ANALISI DELLE POSIZIONI L analisi delle posizioni rappresenta un focus strategico per la funzione RU; tutte le attività di GRU poggiano sull analisi delle posizioni in quanto rappresentano uno strumento
Dettaglil inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini
Il predialisi come presupposto fondamentale per l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini PROCESSO INIZIALE 1998 Paziente con IRC Medico curante
DettagliPROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA
PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia
DettagliLeadership strategica. Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita
Leadership strategica Nuovi orizzonti per una guida propositiva nel contesto della vita consacrata 1 La leadership strategica tiene conto della capacità di apprendimento delle persone dalla capacità di
DettagliLezione n 5 L educatore (1)
Lezione n 5 L educatore (1) IL complessificarsi della società, la crisi del sistema scolastico, il ritiro della famiglia da molti luoghi del sociale ha contribuito a moltiplicare i luoghi dell educazione,
DettagliTitolo del progetto LUOGHI COMUNI
Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità Strumenti di Partecipazione Ambiente Salute Educazione Titolo del progetto LUOGHI COMUNI Componenti del gruppo di lavoro: Lolli Marcello, Leonelli
DettagliL ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT
L ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT Che cosa è l analisi swot? È un analisi di supporto alle scelte che risponde a esigenze di razionalizzazione dei processi. È una tecnica sviluppata da più di 50 anni come
DettagliOperatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio
Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-006 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di orientamento
DettagliMETODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2016-17 Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it pensando a ciò che ci siamo detti nelle prime lezioni, dopo la spiegazione
DettagliIstituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico
Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it
DettagliInaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org
L organizzazione, in senso economico, è un sistema che elabora informazioni e risolve problemi essa si esprime Intervento a cura di Giovanna Baraldi con la capacità di trasformare le informazioni dei suoi
DettagliProf.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia
Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia Tre parole chiave Inserimento: presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto Integrazione : processo
Dettagli30 Circolo Didattico G. Parini - Scuola Primaria- a.s. 2007/2008
30 Circolo Didattico G. Parini - Scuola Primaria- a.s. 2007/2008 1 ASCOLTARE PRODURRE OSSERVARE E FINALIZZARE RISOLVERE E PORMI PROBLEMI IO... ESPLORO PER ISTITUIRE RELAZIONI COMPRENDERE ARGOMENTARE, CONGETTURARE
DettagliAREA ANZIANI - costi di gestione. sociale
allegato b) AREA ANZIANI - costi di gestione patologie - 1. pluripatologie n. 1 psicologo per nucleo cure palliative 2008 37.716,22 0,16 0,00 0,00 0,00 0,00 37.716,22 2009 75.432,43 0,31 0,00 0,00 0,00
DettagliDEVIANZA O DEVIANZE IN ADOLESCENZA?
PROGRAMMA HIPPOKRATES Rete di sostegno per la prevenzione della violenza in ambito scolastico Aosta 11-12 Settembre 2003 DEVIANZA O DEVIANZE IN ADOLESCENZA? Elena Cattelino Università degli Studi di Torino,
DettagliManagement sistemico vitale
Management sistemico vitale Scelte e decisioni in ambito complesso Corso di Management Prof. Mario Calabrese 30/03/2017 Lezione numero 6 1 La strategia e il successo delle organizzazioni I successi non
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti STRATEGIA E SCG-L02 Pagina 0 di 15 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO C) KEY WORDS Pagina
DettagliGrant, L'analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, 2011 Capitolo IV. L analisi dei concorrenti L ANALISI DEI CONCORRENTI
L ANALISI DEI CONCORRENTI 1 Saper eseguire una corretta analisi dei concorrenti comporta saper: 1. valutare l impatto e i profitti potenziali di prodotti e fornitori complementari; 2. valutare le implicazioni
DettagliMarketing Agroalimentare
Marketing Agroalimentare Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Valutazione qualitativa e promozione dei prodotti agroalimentari Dott. Francesco Tromby Definizioni di Marketing F. E. Clark
DettagliA scuola di circo: i bambini protagonisti
3 Circolo Didattico di Perugia A scuola di circo: i bambini protagonisti Un esperienza di integrazione scolastica Anni 2009-2010 / 2010-2011 Da dove siamo partiti Laboratori di apprendimento per tutte
DettagliRelazione d aiuto e sostegno al coniuge maltrattato. Ripercussioni sul minore. e relazioni familiari
Relazione d aiuto e sostegno al coniuge maltrattato. Ripercussioni sul minore e relazioni familiari Il Consultorio Familiare Diocesano di Cagliari è nato per volontà dei Vescovi nel 1976. Sono presenti
DettagliDAL CURARE AL PRENDERSI CURA
DAL CURARE AL PRENDERSI CURA Dr.ssa Alessandra S. Galetto SC Oncologia SC Cure Palliative AOU Maggiore della Carità Novara UPO Università del Piemonte Orientale CURARE PRENDERSI CURA PROSPETTIVA DISEASE
DettagliLa mappatura e l analisi degli stakeholder
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo Specifico 5.1 Laboratorio «I processi partecipativi nel Piano strategico della Città Metropolitana di Genova» La mappatura e l
DettagliPROGETTO SCUOLASALUTE
Progetto Interministeriale Scuola e Salute Incontro Referenti Regionali USR e Sanità - 22 giugno 2010 PROGETTO SCUOLASALUTE REGIONE LAZIO Dott.sa Anna De Santi: Responsabile scientifico Dott.sa Cristina
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI
ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI SCUOLA DELL INFANZIA MAGGIOLINO - GAGGIO ANNO SCOLASTICO 2010/2011 TITOLO PROGETTO: IL MONDO DELLE STREGHE DESTINATARI: Sezione B, i bambini dei cinque anni; DURATA: da gennaio
DettagliL EDUCAZIONE TRA PARI
Seminario L educazione tra pari Quali strategia negli interventi di promozione della salute rivolti ai giovani ASL Città di Milano Milano, 26 aprile 2005 Progetto Stop al bullismo L EDUCAZIONE TRA PARI
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
DettagliIntroduzione al processo di Marketing Management Capitolo 1
Introduzione al processo di Marketing Management Capitolo 1 A.A. 2016-2017 Docenti: Costanza Nosi UNIVERSITÀ LUMSA IL MARKETING MANAGEMENT processo di pianificazione ed esecuzione delle attività di ideazione,
DettagliMODALITA PER IDENTIFICARE I SOGGETTI CHE SI TROVANO IN SITUAZIONI DI FRAGILITA ED INTERVENTO DI SUPPORTO
MODALITA PER IDENTIFICARE I SOGGETTI CHE SI TROVANO IN SITUAZIONI DI FRAGILITA ED INTERVENTO DI SUPPORTO L aumento della popolazione anziana rappresenta un fenomeno importante della nostra società. Secondo
DettagliLA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
DettagliIntroduzione al processo di Marketing Management
Introduzione al processo di Marketing Management A.A. 2016-2017 Docenti: Costanza Nosi UNIVERSITÀ LUMSA UTILITÀ DEL MARKETING Idea + marketing = successo IL MARKETING MANAGEMENT processo di pianificazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 SIGNIFICATO DEL PAI E CARATTERISTICHE GENERALI Il PAI utilizza la programmazione dell attività didattica
DettagliI. C. PRESIDIO DI LEGALITÀ
I. C. PRESIDIO DI LEGALITÀ Distretto n. 16 Macerata Campania (CE) Via Roma,11 C.F. 94017830616- Mail:ceic88300b@istruzione.it Tel 0823/692435 - Fax 0823/695550 Il Progetto Verso una scuola amica, frutto
DettagliPROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE
La pianificazione è il processo con cui si cerca di costruire un certo futuro e di predisporre i mezzi più validi per realizzarlo stabilire quali obiettivi si vogliono raggiungere (in un certo periodo
DettagliSICUREZZA delle PERSONE con DISABILITÀ nei SERVIZI RESIDENZIALI
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 SICUREZZA delle PERSONE con DISABILITÀ nei SERVIZI RESIDENZIALI La sicurezza si colloca nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità di vita
DettagliFermo immagine Fratelli a confronto Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle
Fermo immagine Fratelli a confronto Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle Le attività progettuali Evento finale Roma, 12 maggio 2014 1 Anffas ha presentato
DettagliUNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA
UNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA I docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire ai discenti, attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura, e tutte le
DettagliL analisi SWOT 1 dei sistemi agricoli forestali della provincia di Bergamo
Cap. 5 L analisi SWOT 1 dei sistemi agricoli forestali della provincia di Bergamo L analisi swot, nata dall economia aziendale, è utilizzata per la valutazione dell evoluzione di fenomeni o come strumento
Dettagliweb:
Direzione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria Servizio Tutela Salute Mentale e-mail: salutementale@regione.veneto.it web: www.regione.veneto.it/salutementale Il Contesto Nel 2007 sono stati trattati
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliCentro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia
1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche
DettagliL insegnante: un profilo di qualità
LA FORMAZIONE DEI FORMATORI DEGLI INSEGNANTI Educare lo sguardo. La qualità delle relazioni a scuola (G. Messetti) Rovereto, 11 dicembre 2010 L insegnante: un profilo di qualità Professionista riflessivo
DettagliPREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007
PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo
DettagliIL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI
1 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI 2 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE RELAZIONE CON IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA ANALIZZARE
DettagliComunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione
Centro Sanitario Amianto Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione Dott. Massimo D Angelo La gestione del rischio Processo decisionale che prende in considerazione
DettagliInformation Literacy nel percorso formativo accademico. Quando l efficacia del contenuto e degli strumenti si incontrano
Information Literacy nel percorso formativo accademico. Quando l efficacia del contenuto e degli strumenti si incontrano Ilaria Moroni Torrossa Retreat «Editori accademici, Biblioteche e la piattaforma
DettagliEssere competenti nella sanità che cambia
Essere competenti nella sanità che cambia Le risposte per cambiare: Action Learning al Centro Cardiologico Fondazione Monzino e all Istituto Europeo di Oncologia sul ruolo dell infermiere laureato Monica
DettagliFare ricerca e sperimentazione nella scuola
Percorso di formazione Pandino 21 dicembre 2015 Fare ricerca e sperimentazione nella scuola Maria Paola Negri Università Cattolica 1 I fondamenti di ogni ricerca e sperimentazione nella scuola La formula
DettagliPalacongressi di Rimini Dicembre 2016
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 Un Sistema integrato di collaborazione e di progettazione con il territorio: dal servizio di inserimento lavorativo al progetto Au.T.O e Lavoro in corso.. Dott.
DettagliVolontario e Volontariato
Volontario e Volontariato L oscurità non puoi spegnerla, ma puoi accendere la luce. Antico detto Volontario e Volontariato Osservando il volontariato non solo alla ricerca di ciò che esso fa (lo scopo),
DettagliPIANO TRIENNALE DELLE ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA
PIANO TRIENNALE DELLE ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE VIA COPERNICO Codice Meccanografico: RMIS071006 sede: Via Copernico,
DettagliIL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI
IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa
DettagliL USR TOSCANA E IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana L USR TOSCANA E IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI La valutazione come riconoscimento
DettagliSEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
DettagliNicoletta Servo Infermiera Pediatrica
Nicoletta Servo Infermiera Pediatrica Il termine caregiver, preso in prestito dalla lingua inglese, esplica in modo sintetico il concetto per la persona che presta le cure a chi è stato colpito da una
DettagliGestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento
Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento 10 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione 2 3/5 gio
DettagliLa città dei bambini La CITTA DEI BAMBINI La filosofia e La filosofia il futuro arch. Paola tolfa Stolfa Fermo, 15 novembre 2014
La CITTA DEI BAMBINI La filosofia e il futuro Fermo, 15 novembre 2014 La CITTA DEI BAMBINI Nuova filosofia di governo della città Rifiutando una interpretazione di tipo educativo o semplicemente di supporto
DettagliALLENA MENTI PROGETTO. ESTRATTO DA Relazione finale a cura di Fabio Davolio, Lauro Menozzi, Damiano Curcio. Scuola Primaria. Anno Scolastico
COMUNE DI GUALTIERI PROGETTO ALLENA MENTI Scuola Primaria Anno Scolastico 2014-2015 ESTRATTO DA Relazione finale a cura di Fabio Davolio, Lauro Menozzi, Damiano Curcio 1 Le motivazioni del progetto I cambiamenti
DettagliDefinizione di marketing e orientamento al mercato
La gestione del rapporto col mercato Definizione di marketing e orientamento al mercato Una prima definizione di marketing Insieme di attività mediante le quali un organizzazione (che può avere o non avere
Dettagliconvincere emozionare comunicare componente centrale
ottenere ATTENZIONE convincere emozionare comunicare componente centrale stimolare ACQUISTO accescere REPUTAZIONE I 7 PUNTI DI FATTIBILITA' per con-vincere gli altri TUTTO IN 1 MINUTO PIANO DI AZIONE PERCHE'
DettagliI I M E M RCA C T A I T I DE D L L REAL A L EST S A T T A E T I I S E S TT T O T RI I CO C MM M E M RCI C A I L A Paola Dezza
I MERCATI DEL REAL ESTATE I SETTORI COMMERCIAL Paola Dezza Quanto vale il mercato europeo Nel corso del 2013 in Europa gli investimenti nel real estate commerciale sono stati pari a 128 miliardi di euro
DettagliCome effettuare un analisi di mercato
Strategic Partnerships for vocational education and training EIBI European Incubator for Business Ideas Project ID: 2015-1-RO01-KA202-015150 Come effettuare un analisi di mercato This project has been
Dettagli