DIOCESI DI SAVONA-NOLI. Linee pastorali triennio TRE TEMI PORTANTI: Eucarestia Formazione delle famiglie Partecipazione e corresponsabilità

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1 DIOCESI DI SAVONA-NOLI Linee pastorali triennio Il Vangelo, un tesoro da condividere nella Chiesa per il mondo Corresponsabilità e partecipazione, vie per la costruzione della comunità ecclesiale TRE TEMI PORTANTI: Eucarestia Formazione delle famiglie Partecipazione e corresponsabilità DA SVILUPPARE OGNUNO IN TRE PASSAGGI GRADUALI: Convenire, condividere, camminare 1

2 EUCARESTIA Premessa e obiettivi L obiettivo di fondo è restituire centralità all Eucaristia soprattutto nel giorno del Signore, la domenica, perché la comunità intera trovi in essa la propria identità, il senso della sua unità e la forza per il suo cammino. È il Concilio Vaticano II ad affermare questo carattere ecclesiale della celebrazione eucaristica domenicale: «Il senso della comunità parrocchiale fiorisca soprattutto nella celebrazione della Messa domenicale». Per questo vanno evitati la dispersione e il frazionamento delle assemblee con conseguente e spesso immotivato moltiplicarsi delle Messe. Anche i gruppi ecclesiali, i movimenti e le comunità (anche religiose) sono chiamati a partecipare normalmente alla più grande e significativa assemblea domenicale per contribuire così a manifestare il mistero della Chiesa, popolo santo, vario, articolato e organicamente strutturato. I termini generali del percorso diocesano che contraddistinguono ogni singolo anno (convenire condividere camminare) costituiscono già di per sé una visione eucaristica della vita. L intento degli Uffici pastorali diocesani, in primis dell Ufficio Liturgico, è quello di inserire in questo dinamismo triennale proposte concrete di verifica e di formazione, decentrate per ogni Vicaria, a partire dallo stato attuale e dalle esigenze reali delle nostre comunità, con lo scopo di maturare un sentire liturgico comune e condiviso, attraverso anche l elaborazione di sussidi pratici (i cosiddetti prontuari). A partire dalla consapevolezza del ruolo sacerdotale di tutti i battezzati deve nascere l esigenza di un loro attivo coinvolgimento non solo durante (celebrazione), ma anche prima (informazione e formazione) e dopo (dai segni liturgici alla vita). Sono questi i tre momenti che la Costituzione Liturgica esprime con tre verbi o modalità che devono caratterizzare la partecipazione dei fedeli al culto: consapevolmente, attivamente e fruttuosamente. Per questo i Vescovi italiani nel 1983 ufficializzano e sollecitano: «Ogni comunità avrà cura di promuovere al suo interno la formazione di gruppi liturgici per la preparazione e l animazione delle celebrazioni, soprattutto di quelle domenicali e delle feste più importanti». Si ravvisano tre situazioni da cui partire per il nostro percorso: 1- La richiesta di formazione da parte di laici di diverse parrocchie impegnati nell animazione liturgica, con alcuni dei quali è già in atto un rapporto di collaborazione. 2- L importanza di elaborare un sussidio comune dal contenuto chiaro e concreto che ci aiuti a celebrare l Eucaristia con dignità, sobrietà e proprietà. Si potrebbe chiamarlo semplicemente Note per la Celebrazione Eucaristica. 3- L occasione di preparare insieme anche una guida per le celebrazioni domenicali in assenza di Presbitero: non sono solo le prospettive a breve termine della diminuzione del clero che inducono a questo, ma anche la necessità di formarsi al concetto di assemblea che celebra. 2

3 Programma Sulla base dei tre momenti (prima, durante, dopo) e delle tre modalità di partecipazione (consapevolmente, attivamente e fruttuosamente) suddetti, che ben si coniugano con le tre tematiche del percorso pastorale triennale, si è suddiviso il percorso nel modo seguente: TEMPO DELLA PREPARAZIONE ALLA EUCARISTIA - Informazione e Formazione Negli incontri si tratterrà della Celebrazione Eucaristica a partire dall ascolto delle richieste, proposte e problematiche delle realtà locali, iniziando a trattare degli argomenti relativi alla preparazione della Celebrazione. L incontro con il Signore nella celebrazione del Mistero Pasquale è il fondamento della festa e della gioia. Per questo non può essere improvvisato. La preparazione riguarderà innanzitutto il gruppo di coloro che sono interessati rispettivamente alla parte rituale, pastorale e musicale della celebrazione sottolineando in particolare il senso della Festa e i termini dell aspetto dell Accoglienza. TEMPO DELL ATTUAZIONE DELLA CELEBRAZIONE - Struttura dell Eucaristia Negli incontri si cercherà di approfondire la dinamica della celebrazione che si articola su tre coordinate: il progetto, proposto dai testi liturgici (specialmente le Premesse al Messale e al Ordo Missae); il programma, che è praticamente l attuazione contestuale del progetto, e tra i vari contesti va sottolineato il valore dello spazio celebrativo al fine di rispettarne la verità dei segni (ad es. si parla molto dell importanza della Parola, ma in molte Chiese è praticamente invisibile il luogo in cui la Parola è proclamata); la regia, o meglio, l azione di coordinamento necessaria tra lo svolgimento del rito e le mansioni di ciascuno perché l assemblea possa vivere veramente una actuosa partecipatio, ossia una partecipazione cosciente, attiva e comunitaria. III anno Camminare : TEMPO DELLA VERIFICA DELLA CELEBRAZIONE - Dai segni liturgici alla vita L Eucaristia di sua natura ci vincola e, nel contempo, ci abilita a camminare nella carità. Pertanto negli incontri si cercherà di valutare non solo il buon funzionamento dei riti, ma la loro efficacia in rapporto alla vita e nella vita alla dimensione del servizio. Nel contempo verranno definitivamente redatti per la diocesi sia le Note per la Celebrazione Eucaristica sia il Rito per la Celebrazione domenicale in assenza di presbitero. Calendario incontri I percorsi formativi da realizzare nella vicarie saranno fissati in relazioni alle esigenze e possibilità locali. 3

4 FORMAZIONE DELLE FAMIGLIE GRUPPI FAMIGLIE - CATECHESI FAMILIARE CONTATTO E FORMAZIONE DEI GRUPPI FAMIGLIE Forze: Formazione: Far crescere gruppi famiglie come seme pastorale e, laddove presenti, stimolarne attività e motivazioni, mantenendo attenzione ed apertura particolare alle famiglie in difficoltà (coppie in difficoltà, separati, separati e risposati, vedovi/e). Conoscere le forze sul campo nelle diverse pastorali: contatto e collaborazione con realtà esistenti di catechesi familiare, insieme all'ufficio Catechistico e alla Pastorale Giovanile. Si prevedono incontri nei percorsi catechistici in cui si dà l'occasione di provare la catechesi famigliare. La commissione fornirà materiale per tali incontri. Puntare sulla Festa della famiglia come occasione di incontro delle famiglie in tutte le sue varietà di forme, sui momenti di spiritualità e di formazione oltre che sullo strutturare la veglia della vita come attività animata, quale occasione di collegamento trasversale delle pastorali da coinvolgersi in base all'argomento indicato dai vescovi (Pastorale Giovanile, Ufficio Catechistico, Pastorale del lavoro, ). Individuazione di coppie volonterose e disponibili, cui offrire formazione su metodologie di animazione e contenuti; dovranno divenire semi aggreganti per altre famiglie. Presentazione del corso regionale di formazione di base, da offrirsi a coppie e sacerdoti che vogliano iniziare a formarsi sulla pastorale familiare. Sensibilizzazione sui corsi di formazione sulla spiritualità familiare organizzati dall'ufficio Nazionale di Pastorale Familiare. Conoscere, sostenere ed utilizzare il servizio che la costituenda Casa di spiritualità familiare intende offrire alle famiglie, ai gruppi famiglia, ai giovani sposi, ai fidanzati in occasione della preparazione al matrimonio ed alle coppie in difficoltà. RUOLO FORMATIVO DELLA FAMIGLIA NELLA CHIESA coscienza propria spiritualità e proprio ruolo Formazione: Presa di coscienza della propria spiritualità, dei propri carismi e del proprio ruolo nella Chiesa. Partecipazione al cammino di formazione della Diocesi sul significato dell'essere Chiesa oggi, sul ruolo e sulle modalità con cui i diversi carismi contribuiscono alla vita della Chiesa. Pochi ma significativi momenti da offrirsi per una pausa di riflessione da dedicare a se stessi ed alla coppia, spunto iniziale per un cammino di fede da effettuarsi con i propri figli. Incentivare nei gruppi famiglia incontri e percorsi formativi sulla spiritualità famigliare e sull'essere parte attiva come famiglie nella Chiesa. III anno Camminare : LA FAMIGLIA FORMA DELLA CHIESA educare alla scelta di fede Diffondere e accompagnare gli organi di partecipazione in seno alla Parrocchia ed alla vicaria; fare cioè in modo che si formi un tessuto familiare capace di sostenere la parrocchia, in un rapporto consapevole tra i laici, religiosi, presbiteri e diaconi. Progetto diocesano di catechesi familiare, aperto a tutti gli ambiti familiari (coppie in difficoltà, separati, separati risposati, vedovi/e), quale occasione di educazione ad una scelta di fede da effettuarsi tramite un percorso di fede congiunto genitori e figli, dove i genitori sono chiamati in prima persona a non rinunciare al loro insostituibile servizio di educatori, quindi anche e soprattutto educatori alla fede. Alla fase di concretizzazione seguirà un doveroso accompagnamento da parte degli Uffici, perché i Gruppi famiglie e le esperienze di catechesi familiare abbiano vita attiva. 4

5 PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITA Obiettivo di fondo: favorire la nascita o il rinnovamento dei consigli di partecipazione (Consiglio Pastorale Parrocchiale e Consiglio Affari economici) e, inoltre, far maturare tutte le possibili forme diffuse di partecipazione. LEGGERE I PROBLEMI PER SAPERLI AFFRONTARE - riconoscere le risorse per sapervi investire - Contattare le parrocchie attraverso incontri di vicaria allargati ai sacerdoti e ai loro collaboratori - Dare spazio e tempo all ascolto delle esigenze e delle problematiche locali - Individuare, insieme ai destinatari, le problematiche peculiari delle singole zone e verificare come far emergere le risorse umane con cui collaborare. Per ciò che attiene specificamente l aspetto amministrativo, in questa fase si chiariranno le interazioni che devono essere favorite tra l ufficio amministrativo della curia diocesana e le parrocchie. L intento è quello di far sì che il settore amministrativo della curia possa mettersi al servizio delle parrocchie. LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE CHIESA - sorgente della responsabilità del cristiano nella comunità Offrire percorsi formativi mirati alle esigenze delle zone/vicarie. I percorsi devono prevedere due livelli: 1. L approfondimento del senso di chiesa per far crescere una corretta comprensione della partecipazione e corresponsabilità. Le mutazioni che la diocesi sta vivendo pone tutti, sacerdoti, diaconi, religiosi/e e laici, di fronte alla necessità di avviare un cambiamento di mentalità nella vita delle parrocchie, in cui i ruoli ecclesiali sono restituiti al loro valore specifico. 2. Precisazione degli aspetti funzionali: - Chiarire identità/ruoli degli organismi di partecipazione - Definire i ruoli dei membri - Chiarire le modalità di metodo di lavoro, in particolare favorire la comprensione che il Consiglio Pastorale Parrocchiale è uno spazio di elaborazione di progetti e scelte pastorali e non un luogo di decisioni semplicemente funzionali - Favorire forme di corresponsabilità diffusa all interno delle parrocchie (individuare gli ambiti e verificare le modalità di realizzazione) - Maturare una reale capacità scambio di informazioni, utilizzando al meglio gli strumenti di comunicazione a servizio della diocesi III anno Camminare: GLI SPAZI DELLA PARTECIPAZIONE E DELLA CORRESPONSABILITÀ - investire su una chiesa adulta A seguito dei percorsi dei primi due anni, curare l avvio a tappeto dei consigli di partecipazione: è un obiettivo da costruire con le realtà parrocchiali, ma con un investimento maggiore nelle nascenti realtà zonali. La costituzione dei consigli di partecipazione sia seguita nel suo sviluppo, così da garantire un funzionamento che dura nel tempo. NOTE CONCLUSIVE Al termine di ogni anno è previsto un momento di verifica da realizzare nelle vicarie. Questa verifica, pur tenendo conto dell eventuale peculiarità del percorso di ogni singola vicaria, mantiene comunque un carattere diocesano, in quanto vuol prendere atto di ciò che è stato realizzato in tutte le varie realtà ecclesiali. 5