ROTARY INTERNATIONAL - DISTRETTO 2050 PIANO STRATEGICO Ivo De Lotto Armando Angeli Duodo Anna Spalla

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ROTARY INTERNATIONAL - DISTRETTO 2050 PIANO STRATEGICO. 2011-12 Ivo De Lotto 2012-13 Armando Angeli Duodo 2013-14 Anna Spalla"

Transcript

1 ROTARY INTERNATIONAL - DISTRETTO 2050 PIANO STRATEGICO Ivo De Lotto Armando Angeli Duodo Anna Spalla Piacenza, aprile 2012

2 RIFERIMENTI Ivo De Lotto Armando Angeli Duodo Anna Spalla

3 Indice 1 SIGNIFICATO E OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO DISTRETTUALE 2 IL SITO DEL DISTRETTO 2.1 Redesign del sito Architettura del nuovo sito web del Distretto Schema di massima Contenuti dinamici aggiornati dai Club Un nuovo approccio (più economico) alla diffusione delle notizie Il database dei progetti di servizio Il database delle conviviali e dei relatori e la geo-localizzazione Il data base delle competenze Grafica del nuovo sito distrettuale Accessibilità del sito per i portatori di handicap Fruibilità del sito per gli utenti in mobilità (con smartphone e tablet) Privacy Tempi, costi e collaborazioni per lo sviluppo del nuovo sito distrettuale Costi fissi per l hosting del sito distrettuale 2.2 Un sito per ogni Club 2.3 Integrazione del database anagrafico nel sito distrettuale Integrazione del database anagrafico distrettuale nel nuovo sito del Distretto 3 ASSOCIAZIONE SECONDO UNO STATUTO CONDIVISO A LIVELLO NAZIONALE 4 REGOLE DI GESTIONE AMMINISTRATIVA E MODALITA PER LA FORMULAZIONE DI PROGETTI 4.1 Gestione del Distretto 4.2 Gestione del Club 4.3 Formulazione dei progetti 4.4 Precisazioni in merito ai rapporti con l Agenzia delle Entrate 5 RIORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI CLUB DEL DISTRETTO 6 INTERAZIONE TRA DISTRETTI LOMBARDI, DOPO L OPERAZIONE DI RIORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO 7 COOPERAZIONE TRA DISTRETTI ITALIANI 7.1 AERA (Associazione Europea Rotary per l Ambiente) 7.2 ETIC (Etica e Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) 7.3 Fondazione Galileo Galilei 7.4 ADIRI (Associazione fra i Distretti Italiani del Rotary International) 7.5 Altre iniziative 8 COMMISSIONI DISTRETTUALI 8.1 Promozione congresso internazionale 8.2 Organizzazione Congresso Distrettuale 8.3 Famiglia del Rotary Caratteristiche dell attività della Commissione Attività già in atto e da proseguire nel Triennio Attività per l anno Attività potenziali per l anno Attività potenziali per l anno Sviluppo dell effettivo ed espansione Compiti della Commissione : Attività Attività in corso e potenziali per gli anni e Formazione dei nuovi soci e formazione permanente 8.6 Commissione Azione Professionale 8.7 Commissione Fellowships e Circoli professionali rotariani

4 8.8 Commissione Volontari del Rotary 8.9 Azione di Pubblico Interesse Mondiale 8.10 Commissione RFE Scambi di Amicizia rotariana 8.11 Commissione progetti Abbeyfield Commissione per l Associazione Europea Rotary per l Ambiente AERA 8.13 Amici del CAM 8.14 Premio Galileo Galilei 8.15 Immagine Pubblica del Distretto: Commissione Relazioni Pubbliche 8.16 Commissione Progetti 8.17 Commissione Fondazione Rotary 8.18 Nuove generazioni: politica per le nuove generazioni 9. Comitati Interpaese 10. Associazione Prometeo del Distretto 2050 ALLEGATI ALLEGATO 1 Database dei progetti del Distretto 2050 del Rotary International ALLEGATO 2 STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE ALLEGATO 3 Nota sull incontro di Piacenza del 10 settembre 2011 Proposta di riorganizzazione dei Gruppi di Club (tra parentesi il numero di soci attivi) Nota sull incontro di Piacenza del 17/9/11 Elenco Gruppi e Assistenti 1/7/12 30/6/13 ALLEGATO 4 Lettere del Rotary International in merito al redistricting del Distretto 2040 ALLEGATO 5 LA Visione Futura ALLEGATO 6 Programma preliminare del Congresso ALLEGATO 7 Guida alla pianificazione strategica di club

5 1 SIGNIFICATO E OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO DISTRETTUALE Il piano strategico che il Rotary International si è dato allinea le priorità che intende perseguire ai valori fondamentali del Rotary: servizio, amicizia, diversità, integrità e leadership. Esso comprende anche la dichiarazione d identità del Rotary: una rete globale di persone motivate che si impegnano con entusiasmo nelle cause sociali al fine di migliorare la qualità della vita nelle comunità. L allineamento delle priorità strategiche ai valori fondamentali del Rotary e la definizione di obiettivi misurabili attraverso i quali realizzare queste priorità permettono al piano strategico del Rotary di delineare chiaramente il percorso per il futuro per la propria organizzazione di servizio nel mondo: i rotariani hanno così a disposizione una struttura entro cui operare per realizzare in pieno il motto del Servire al di sopra di ogni interesse personale. Il piano strategico del Rotary individua tre priorità sostenute da 16 obiettivi: 1 Sostenere e rafforzare i Club: 1-a: Promuovere innovazione e flessibilità nei Club; 1-b: Incoraggiare i Club a partecipare a varie attività di servizio; 1-c: Promozione della diversità dell effettivo; 1-d: Miglioramento del reclutamento e della conservazione dell effettivo; 1-e: Sviluppo di leader; 1-f: Avviare Club nuovi e dinamici; 1-g: Incoraggiare la pianificazione strategica a livello di Club e di Distretto. 2 Focus e incremento dell azione rotariana: 2-a: Eradicazione della Polio; 2-b: Aumento di servizi sostenibili incentrati su: i programmi per le nuove generazioni; le sei aree d intervento (pace e prevenzione/risoluzione dei conflitti, prevenzione e cure mediche per le malattie, acque e servizi sanitari, maternità e salute dei bambini, alfabetizzazione ed educazione di base, sviluppo economico e comunitario); 2-c: Incrementare collaborazioni e contatti con altre organizzazioni; 2-d: Creazione di progetti significativi a livello locale e internazionale; 3 Migliorare l immagine pubblica del Rotary e la consapevolezza: 3-a: Unificare l immagine e la consapevolezza del marchio; 3-b: Pubblicizzare l azione orientata al servizio; 3-c: Promuovere i valori fondamentali; 3-d: Enfatizzare l azione professionale; 3-e: Incoraggiare i Club a promuovere le opportunità di networking e le attività di distinzione. A questi principi ed obiettivi si ispira il piano strategico del Distretto, qui di seguito presentato, esponendo anzitutto alcuni interventi organizzativi che mirano a render funzionale ed efficace la gestione distrettuale, quali il nuovo sito distrettuale e la sua integrazione con i siti dei Club, le modalità di trasformazione del Distretto in una Associazione con uno statuto condiviso dagli altri Distretti italiani e approvato dal Rotary International, le regole cui attenersi per una corretta gestione amministrativa delle risorse del Distretto e per l ideazione, progettazione e attuazione degli interventi sul territorio, la organizzazione dei Gruppi di Club per una funzionale opera di promozione e coordinamento degli Assistenti, le proposte per una funzionale e condivisa interazione tra Distretti lombardi, soprattutto a seguito dell operazione di redistricting, le attuali e future collaborazioni tra i Distretti nazionali; quindi riportando le iniziative distrettuali per il triennio (11-12)/(13-14) esposte secondo l ordine con cui sono

6 elencati i membri e le Commissioni dell Organigramma distrettuale 11/12, che funziona da indice, iniziative redatte con la collaborazione dell attuale staff distrettuale. Il documento illustra una proposta che condivisa dai tre Governatori Ivo De Lotto, Armando Angeli e Anna Spalla, si desidera serva da guida alla gestione del Distretto, proposta che sarà oggetto di continue verifiche ed aggiornamenti che l esperienza e l attuazione delle varie iniziative indicheranno come opportune; esso è pensato come piano triennale che i Governatori che si succederanno in ciascun triennio si impegneranno da un lato a rispettare e dall altro ad adattare di comune accordo alle nuove esigenze operative migliorandone gli strumenti e gli obiettivi. Esso potrà esser lo strumento per garantire continuità d azione e d intenti tra Governatori, nonostante la durata relativamente breve della loro carica. Dall altro lato, recependo le direttive del Rotary International, il piano strategico diventa anche lo strumento operativo di coordinamento tra quanto programmato e voluto a livello internazionale e quanto proposto e fatto a livello locale.

7 2 IL SITO DEL DISTRETTO Responsabile Mauro Mosconi (RC Soresina ) Il sito web del Distretto, con i servizi che ad esso verranno associati, costituisce un elemento strategico prioritario per sostenere e rafforzare i Club e per migliorare l immagine pubblica del Rotary e del Distretto. Il primo obiettivo concreto, in buona parte già raggiunto, è la realizzazione di un nuovo sito del Distretto, che, riutilizzando il cospicuo patrimonio del sito attivo negli ultimi anni, ne incrementi i contenuti, introduca nuove funzionalità e ne migliori l aspetto e la fruizione, con importanti vantaggi sia per i visitatori del sito che per chi è incaricato di gestirlo. Si tratta di un intervento che si è ritenuto opportuno effettuare subito per due motivi: l opportunità di porre il nuovo webmaster in condizione di poter operare con la massima efficienza e l esigenza di adottare un immagine aderente all attuale sito del R.I. Il sito è stato pubblicato all indirizzo Dopo che il sito precedente sarà stato dismesso, il sito sarà raggiungibile anche dall indirizzo Redesign del sito Architettura del nuovo sito web del Distretto 2050 L organizzazione dei contenuti in sezioni segue consolidati standard rotariani e del web, peraltro senza grosse variazioni rispetto alla situazione precedente, con vantaggi in termini di immagine e di facilità di navigazione. Schema di massima. - Il Rotary - Sezione con contenuti riferibili al Rotary International, per presentare il Rotary all esterno e come riferimento per i Rotariani (principi guida del RI, info sulla famiglia rotariana Rotary-Rotaract-Interact, Rotary Foundation, Polioplus, Programmi per i giovani, risorse e link vari). - Il Distretto 2050 La sezione deve presentare la struttura del Distretto. Naturalmente nelle parti secondarie di ogni pagina sarà evidenziato il link agli eventi distrettuali. Presentazione del distretto e della sede - Note storiche e geografiche anche in inglese Il Governatore - Presentazione e link a sottosezioni anche in inglese Lettere del Governatore Calendario visite Ex-governatori Lo Staff del Governatore Assistenti e gruppi Commissioni distrettuali Una pagina con la sintesi e i link alle sottosezioni, cioè le pagine delle commissioni, con i contenuti editabili direttamente dai loro responsabili (e la possibilità di caricare e linkare documenti pdf) Storia del Distretto - I Club - La sezione ha lo scopo di presentare i club e di favorire i contatti con essi. Elenco e mappa - con link alle pagine dei singoli club (come nel sito attuale) Una pagina per ogni club - Le pagine dei singoli club sono analoghe a quelle del sito precedente. I dati sono ricavati da un database aggiornabile dai responsabili dei club.. Le conviviali e gli altri eventi (ordinate per club e ordinate per giorno). L idea è quella di fornire la possibilità di una consultazione veloce, che favorisca le visite dei soci di club diversi (questa funzionalità verrà meglio descritta in seguito) Risorse per i club - Progetti di servizio Dopo aver descritto chi siamo, secondo lo standard si descrive cosa facciamo in questa sezione dedicata ai service.

8 Iniziative del Distretto 2050 (sezione contenente anche le pagine relative alle attività delle commissioni) Iniziative dei Club - Sezione basata su un database aggiornato dai Club (progetti già conclusi, progetti in corso e progetti da avviare) Guida alla realizzazione di un progetto Info e link a opportuni documenti - Comunicazione Sezione con informazioni e puntatori alla risorse da usare per la comunicazione (solo le prime due tra le sottosezioni seguenti sono state già realizzate) Tabloid Lettere del Governatore Notiziari dei club (link) Comunicati stampa Rassegna stampa Informazioni per la stampa - la cartella stampa ad uso dei giornalisti che devono scrivere degli articoli sul Rotary e sul Distretto - Eventi e News Sezione molto dinamica. Se ben curata, dovrebbe costituire per i soci del Distretto uno stimolo significativo ad accedere al sito con una certa frequenza. Calendario degli eventi distrettuali - in pratica la precedente sezione Calendario Adempimenti e scadenze News - L evoluzione della precedente sezione News 2050 : un Blog (senza la possibilità di scrivere commenti) per segnalare avvenimenti, pubblicare brevi note sui fatti che coinvolgono il distretto e i club. A breve, i responsabili dei club dovrebbero avere la possibilità di segnalare gli eventi (scrivere quindi le notizie senza pubblicarle), ma la pubblicazione dovrebbe richiedere la validazione di un responsabile distrettuale. - Download Sezione con gli stessi contenuti della precedente sezione omonima Manuali Presentazioni, ecc. Multimedia La sezione download sarà mantenuta per un periodo transitorio e quindi dismessa, a favore di una più opportuna distribuzione dei contenuti Contenuti dinamici aggiornati dai Club Un obiettivo strategico che si persegue nel nuovo sito è quello di rendere alcune parti del sito modificabili da persone diverse dal webmaster, in modo da alleggerirne il carico, migliorare la velocità di aggiornamento ed evitare colli di bottiglia. Gli utenti accreditati possono accedere tramite password a un area del sito a loro riservata per editare direttamente le informazioni di loro pertinenza: a seconda dei casi la pubblicazione può essere istantanea oppure richiedere una validazione da parte di un responsabile della comunicazione. In particolare i responsabili delle Commissioni avranno l onere di aggiornare le pagine delle Commissioni stesse, con la possibilità di caricare e linkare dei documenti. Ogni club sarà tenuto a collaborare tramite un proprio responsabile, che accederà tramite password all area riservata ( per aggiornare la descrizione e i dati del club, il calendario delle conviviali, il database dei progetti e le news (queste ultime soggette ad un controllo prima della pubblicazione) Un nuovo approccio (più economico) alla diffusione delle notizie L interfaccia per i responsabili dei club dovrà consentire loro sempre di più di caricare dei contenuti da proporre direttamente agli altri club del Distretto. Al posto di inviare a tutti dei messaggi di posta elettronica con pesanti allegati, l organizzatore di un evento caricherà (in un area non visibile del sito) la descrizione e il relativo materiale (tipicamente una locandina pdf). Il responsabile distrettuale, dopo aver esaminato la proposta, con un solo click potrebbe inviare a tutti i club un messaggio di posta elettronica con la descrizione dell evento e i link ai documenti da scaricare eventualmente.

9 2.1.4 Il database dei progetti di servizio La strategia di sviluppo del sito ha previsto la definizione della struttura di un database dedicato ai progetti del Distretto e dei Club, aggiornato dai relativi responsabili attraverso una sezione amministrativa del sito. La possibilità di inserire le informazioni sui progetti è stata data ai club diverse settimane prima del lancio del nuovo sito. Si ritiene che la disponibilità delle informazioni sui progetti sulle pagine del sito possa apportare numerosi vantaggi. In particolare, verso l esterno, una maggiore visibilità della vocazione al servizio del Rotary e dei suoi Club, con la possibilità di incrementare collaborazioni e contatti con altre organizzazioni. Per i Club, invece, maggiori opportunità di networking, circolazione di idee e condivisione di know how. Nell allegato 1 sono riportate le informazioni richieste per ciascun progetto Il database delle conviviali e dei relatori e la geo-localizzazione L architettura del sito prevede la possibilità di visualizzare l elenco delle conviviali organizzate dai club. A tale scopo è stato definito un database, aggiornabile dai Club stessi, che contiene non solo le date degli incontri, ma anche le informazioni sugli argomenti e i relatori delle conviviali. Vantaggi previsti: i rotariani saranno invogliati a partecipare alle conviviali degli altri Club; inoltre i Club potranno ottenere preziosi spunti per la programmazione delle proprie conviviali. In prospettiva si prevede inoltre la possibilità di consultare il database anche attraverso apposite applicazioni per smartphone (di cui sono già stati realizzati dei prototipi), con l ulteriore vantaggio della geo-localizzazione: sarà cioè possibile, per i soci dei Club, ottenere in ogni luogo le informazioni relative agli eventi a loro più vicini Il data base delle competenze Sembra utile per i rotariani e i Club del Distretto rendere accessibile una raccolta coordinata delle competenze che i soci accettano di metter a disposizione delle iniziative e dei progetti da avviare presso i Club o a livello distrettuale. Si tratta di descrivere le competenze disponibili in modo più specifico di quanto fatto dalla classifica del Rotary, troppo generica ai fini del coinvolgimento a livello dei progetti. L obiettivo è di offrire le informazioni a chi progetta un iniziativa per coinvolgere le giuste competenze dei soci del proprio Club o dei Club vicini, qualora il proprio Club non disponga della specifica competenza richiesta, previo il benestare del Club stesso. Queste informazioni potranno risultare accessibili attraverso l interfaccia amministrativa riservata ai club, una volta integrato il database dei soci Grafica del nuovo sito distrettuale L aspetto del sito è stato rinnovato, con l obiettivo di evidenziarne la relazione con il sito come è già stato fatto in passato. Mantenere un tema visivo ormai obsoleto sarebbe stato negativo in termini di immagine del Distretto. Va precisato che l aspetto del nuovo sito ricorda quello del Rotary International pur mantenendo delle evidenti differenze, per evitare di confondere gli utenti (che devono sempre sapere su che sito si trovano) Accessibilità del sito per i portatori di handicap Accessibilità del web (web accessibility) è un espressione che indica la possibilità di utilizzare il web da parte di persone con disabilità. Grazie ad apposite tecnologie assistive, come ad esempio i lettori di schermo (screen reader) per i non vedenti, o a particolari configurazioni del proprio computer, è possibile anche per chi soffre di varie disabilità utilizzare i siti web a patto che questi non contengano delle barriere (analoghe alle barriere architettoniche). L accessibilità del web è tutelata dalla legge ed è obbligatoria solo per i siti delle pubbliche amministrazioni; è chiaro però che un organizzazione di servizio come il Rotary non può sicuramente evitare di fare del proprio meglio per evitare dei disagi alle persone con handicap. Nell implementazione del nuovo sito del Distretto vengono impiegate le speciali tecniche di codifica che consentono l utilizzo del web anche da parte dei non vedenti, degli ipovedenti e dei disabili motori, in

10 linea con le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) elaborate dal World Wide Web Consortium (il principale riferimento internazionale per lo sviluppo del web) Fruibilità del sito per gli utenti in mobilità (con smartphone e tablet) La fruizione dei siti web attraverso i dispositivi mobili come smartphone e tablet è un fenomeno in fortissima crescita. È quindi impensabile per un nuovo sito web prescindere dalle esigenze di una fetta di utenti sempre più vasta. Purtroppo anche il sito del Rotary International non è ancora stato rinnovato in tal senso, e la sua fruizione richiede operazioni molto scomode di zooming e di scrolling. Il nuovo sito del Distretto è invece già in grado di presentarsi in modo adeguato anche agli utenti dei dispositivi mobili, grazie ad opportune tecniche di gestione del layout e dei contenuti Privacy E probabile che l accesso ad alcune informazioni del sito, per ragioni di privacy, debba esser limitato ai soci dei Club: verrà attentamente esaminato il problema per non violare le norme sulla privacy, ma al tempo stesso per non appesantire troppo il sistema e il suo utilizzo e saranno implementate le soluzioni tecniche più adatte allo scopo Tempi, costi e collaborazioni per lo sviluppo del nuovo sito distrettuale Grazie alla disponibilità di un webmaster professionista rotariano, il progetto e l implementazione del sito, seppure onerosi, sono avvenuti finora praticamente senza costi. Se l editing dei contenuti dovesse risultare troppo gravoso per il webmaster, in questo caso si ricorrerà a un modesto investimento per aiutarlo a completare il lavoro. Dal dicembre 2011 i segretari (o gli incaricati) di ogni club hanno ricevuto le credenziali per inserire/correggere le informazioni concernenti il loro club attraverso l apposita interfaccia web amministrativa (protetta da password). Analogamente, in un prossimo futuro i responsabili delle Commissioni dovranno predisporre e caricare le relative informazioni (per ora devo comunicarle direttamente al webmaster). Nel febbraio 2012 è stata pubblicato all indirizzo il nuovo del sito, senza ancora dismettere il sito precedente, del quale non sono stati ancora importati tutti i contenuti. Durante il periodo transitorio, i due siti conviveranno rispettivamente agli indirizzi e In seguito l indirizzo ufficiale del sito continuerà ad essere Costi fissi per l hosting del sito distrettuale Si è scelto un piano di hosting basato sulla piattaforma ColdFusion presso un provider americano tra i più affidabili per un importo di poche centinaia di euro all anno. Importi dello stesso ordine di grandezza potranno essere preventivati per l eventuale acquisto di software di terze parti. 2.2 UN SITO PER OGNI CLUB Esistono diversi club nel nostro Distretto che non sono dotati di un sito web. Ve ne sono altri con un sito web amatoriale non molto adatto a rappresentare adeguatamente un Rotary Club. Si ritiene strategico, dal punto di vista dell immagine del Distretto e del Rotary International, fare in modo che ogni Club possa presentarsi con un sito funzionale e professionale, senza essere obbligato ad affrontare la sua realizzazione tecnica, la sua gestione e le relative spese. Un sito standard personalizzabile Per soddisfare l esigenza appena illustrata, si è formulato l obiettivo di realizzare uno strumento dedicato ai Club, che dovrebbero poter modificare/aggiornare direttamente le proprie informazioni e le proprie news attraverso un apposita interfaccia sul sito del Distretto. I club aderenti alla proposta avrebbero così il vantaggio di poter gestire un proprio sito web standard, ospitato sul server del Distretto, con un organizzazione e una grafica adeguate. In cambio potrebbero contribuire alle spese di hosting con una piccola quota di qualche decina di euro all anno.

11 Il sito standard del club risulterebbe integrato con il sito del Distretto, per quanto riguarda i contenuti: in tal modo gli incaricati del club potrebbero aggiornare contemporaneamente (senza duplicazioni) i loro dati sia sul sito del Distretto che su quello del Club. Un ulteriore possibilità per i Club con maggiori competenze informatiche, ma desiderosi di adeguare il design del proprio sito al nuovo standard dovrebbe essere quella di avere a disposizione il codice HTML di un sito web standard (elaborato dal Distretto) da personalizzare. Si stima che la realizzazione di questa soluzione potrebbe avvenire entro l estate 2012, in tempo per consentire ai Club di iniziare il nuovo anno rotariano con il nuovo sito. 2.3 INTEGRAZIONE DEL DATABASE ANAGRAFICO NEL SITO DISTRETTUALE L attuale database anagrafico del Distretto sfrutta la piattaforma Oracle, sicuramente molto performante, ma probabilmente sovradimensionata rispetto alle nostre esigenze. La logica conseguenza degli investimenti preventivati nel redesign del sito Distrettuale è l integrazione, nel sito del Distretto, dell attuale database anagrafico Integrazione del database anagrafico distrettuale nel nuovo sito del Distretto Il progetto consiste nel predisporre nuovi database, ospitati sul server del sito, nel convertire i dati dal vecchio al nuovo formato e nel predisporre le apposite interfacce web attraverso le quali consentire ai responsabili dei Club di aggiornare i dati dei soci. Vantaggi previsti: - riduzione dei costi annui di hosting del database (praticamente azzerati) - integrazione dei dati (opportunamente filtrati) nei siti del Distretto e dei Club - semplificazione dell attività del segretario del Club, che si troverebbe ad usare la stessa interfaccia utilizzata per le informazioni dei siti web - maggiori possibilità di integrazione con le nuove applicazioni web-based - semplicità nell implementazione di interrogazioni del database e nell eventuale pubblicazione on line di statistiche calcolate in tempo reale. - possibilità di far valutare gratuitamente a degli esperti l usabilità delle interfacce Si stima che la realizzazione di questa soluzione potrebbe avvenire entro la fine del 2012.

12 3 ASSOCIAZIONE SECONDO UNO STATUTO CONDIVISO A LIVELLO NAZIONALE Carlo Bazzoni (RC Piacenza Farnese carlo.bazzoni@studiobazzoni.com) Alberto Monti (RC Salò e Desenzano del Garda albertomonti@studioassociatomonti.it) Le nuove norme fiscali relative alle attività non-profit e l opportunità di un comportamento omogeneo tra i Distretti italiani suggeriscono di definire una struttura formale condivisa con regole ben definite per i rapporti con il Fisco, in modo da non presentare il fianco a sorprese, spiacevoli per il Rotary, ma anche per il Governatore. Al riguardo sono state intraprese alcune iniziative durante gli anni e , non ancora completamente definite: vedasi lo statuto adottato dal Distretto 2060 e dal Distretto 2120, che tuttavia non hanno ancora ottenuto il benestare del Rotary International. Essi, secondo gli esperti di amministrazione, costruiscono una struttura amministrativa fittizia, che in parte travisa le funzioni del Distretto, pur definendo regole precise per i rapporti con il Fisco. Il tema è attuale e oggetto di attenzione dei Governatori del e del Nei primi mesi del 2012, a partire da un altra ipotesi di statuto suggerita dall avv. Giannola e per la quale non avrebbero dovuto esserci vincoli a livello di Rotary International, sono state studiate ulteriori migliorie attraverso il lavoro di una apposita commissione di esperti amministrativisti; Il lavoro di tale commissione ha prodotto un testo che è stato trasmesso al RI. (allegato 2) Il Segretario generale del RI J.P.Hewko, con lettera del 9 marzo 2012, ha dato comunicazione formale che il testo ha avuto l approvazione del RI. In tale lettera sono stati ufficialmente ringraziati i Governatori Italiani per l impegno profuso nell iniziativa. Allegato 2 Associazione secondo uno Statuto condiviso a livello nazionale Proposta di STATUTO presentata dall avv. Giannola e approvata dal RI. Lettera di approvazione 9/3/2012

13 4 REGOLE DI GESTIONE AMMINISTRATIVA E MODALITA PER LA FORMULAZIONE DI PROGETTI 4.1 Gestione amministrativa distretto Lina Panasia (RC San Donato Milanese linapanasia@tin.it ) Una corretta e puntuale gestione amministrativa del Distretto richiede che si faccia riferimento al bilancio preventivo nel decidere ogni spesa a carico del bilancio del Distretto e che il bilancio preventivo sia aggiornato appena ci siano elementi utili per definire l entità di ogni spesa. In ogni caso ogni spesa deve esser autorizzata in via preventiva con apposito ordine o preventivo firmato dal Governatore. Il documento fiscale della spesa sostenuta, associato all ordine o al preventivo autorizzato devono essere inviati alla sede del Distretto. Qualora l attività preveda il concorso di più fornitori, i responsabili incaricati devono far pervenire alla Segreteria Distrettuale, insieme ai preventivi autorizzati, il riferimento all attività svolta e l elenco nominativo di tutti i fornitori, completo di numero di fattura e importo dovuto Coloro che sono incaricati di concludere gli ordini autorizzati dal Governatore devono accertarsi che i Fornitori emettano corretti documenti fiscali (Fatture Ricevute Scontrini fiscali) La segreteria del Distretto provvederà a inoltrare al Tesoriere una copia dei documenti da pagare accertandosi che siano completi delle coordinate bancarie per il bonifico. Le spese pagate in nome e per conto del Distretto devono essere chieste a rimborso inviando la richiesta alla Segreteria distrettuale, allegando il documento di spesa. e comunicando le proprie coordinate bancarie. Durante l esecuzione, ogni attività deve essere monitorata con un raffronto al bilancio preventivo in modo da operare perché essa gli corrisponda in modo adeguato e, qualora ciò non sia possibile, capirne le motivazioni e decidere adeguati interventi per aggiornare le previsioni e le attività restanti. Curando che le entrate e le uscite relative al bilancio del Distretto siano determinate e verificate entro l anno di gestione di ciascun Governatore, dovrebbe esser semplice avere un bilancio consuntivo da certificare subito dopo la chiusura dell anno rotariano. 4.2 Gestione amministrativa di un Club Un rotary club deve rispettare le regole del rotary international dotandosi dello statuto e del regolamento suggeriti dal rotary international e reperibili nel sito Per rispettare la normativa civilistico fiscale italiana occorre accertarsi che il regolamento contenga le clausole previste dall art. 148, 8 comma del testo unico delle imposte sul reddito Atti costitutivi o statuti e regolamenti devono essere redatti in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata e devono contenere (nel regolamento) le clausole di non commercialita come segue: E fatto divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge Il patrimonio dell Ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, dovrà essere devoluto all Associazione dei Governatori del Distretto 2050 o ad altra Associazione parimenti con finalità analoghe a quelle dell Ente o ai fini di pubblica utilità, sentito l organismo di controllo di cui all art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge. E fatto obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie La partecipazione alla vita associativa non può essere temporanea e gli associati o partecipanti maggiori di età hanno diritto di voto per l approvazione e le modificazioni dello Statuto e dei Regolamenti e per la nomina degli Organi direttivi dell Associazione

14 Le decisioni sulla gestione dell Associazione spettano all Assemblea dei Soci secondo le disposizioni statutarie. L eleggibilità degli Organi amministrativi è libera secondo il principio del voto singolo di cui all art. 2532, comma 2, del codice civile. Non è ammesso il voto per corrispondenza. La quota o contributo associativo non è trasmissibile né rivalutabile Ogni rotary club deve dotarsi di codice fiscale richiedendolo all agenzia delle entrate Per il sistema fiscale italiano un rotary club e un ente di tipo associativo e deve certificare il possesso dei requisiti di non commercialità mediante l invio telematico del modello e.a.s. entro 60 giorni dalla data di costituzione. Le eventuali variazioni dello statuto o del regolamento, approvate dall assemblea dei soci nel corso di un anno solare, dovranno essere telematicamente comunicate all agenzia delle entrate entro il mese di marzo dell anno successivo Alla fine di ogni anno rotariano deve essere redatto il rendiconto annuale delle entrate e delle uscite che deve essere approvato dall assemblea dei soci. Si raccomanda la tenuta della contabilità durante l anno La documentazione amministrativa deve essere ordinatamente conservata. Conviene dotarsi di un conto corrente bancario intestato al club nel quale far affluire le entrate per contributi associativi, liberalità e rimborsi. Le uscite devono essere documentate da fatture, ricevute fiscali o scontrini fiscali parlanti. Occorre indicare sempre la causale del bonifico Per evitare rilievi fiscali che, oltre a creare problemi per il club, screditerebbero l immagine del rotary international, si suggerisce di affidare o far affiancare la tesoreria dai soci professionisti del settore giuridico economico, certamente in grado di suggerire i necessari comportamenti amministrativi corretti L attività amministrativa di un club, che comprende l incasso delle quote associative e la loro destinazione a servizi benefici o a spese in favore dei soci non ha caratteristiche di commercialita e non necessita della partita iva I club che intendono dotarsi o sono già dotati di partita iva devono farsi assistere da un professionista. Si raccomanda di affidare la responsabilità dei progetti ai soci dotati di capacità progettuale e in grado di presentare corrette rendicontazioni. 4.3 Modalità per la formulazione di progetti Il Rotary è un associazione di volontari: i volontari non si comandano, si convincono. Il Rotary inoltre raccoglie il fior fiore delle professionalità che esprime il territorio su cui insiste un Club; ne consegue che le iniziative che il Rotary intraprende non possono fallire senza incidere in modo negativo sulla sua immagine e su quella dei suoi soci; inoltre le iniziative che il Rotary porta avanti saranno uniche sul territorio se coinvolgeranno le competenze dei soci. I progetti del Rotary allora devono esser ben scelti e programmati per garantirne il successo e devono esser caratterizzati dalle competenze dei soci coinvolte. La scelta di un progetto richiede quindi che anzitutto si fotografino le esigenze del territorio su cui si vuol intervenire, si scelgano quelle che si potranno soddisfare con le risorse finanziarie e di competenze disponibili e per le quali l ambiente cui ci si rivolge sia in grado di apprezzarne e valorizzarne i risultati, tra queste si prediligano quelle che più possono incidere in modo positivo sull immagine pubblica del Rotary. Fatta la scelta si programmi l attività specificandone la natura e l entità e la si temporizzi, in modo da fornire uno strumento di controllo dello svolgimento del progetto. Esso, una volta avviato, deve esser

15 seguito costantemente per garantire che gli obiettivi siano raggiunti nei modi e nei tempi stabiliti e per decidere tempestivamente interventi correttori se l attività di discosta troppo dalle previsioni. Il coinvolgimento dei soci, come già detto, distingue le iniziative del Rotary da quelle di qualunque altra organizzazione di volontari che operi sul territorio, proprio perché essi portano le migliori competenze disponibili. Allo scopo quindi è opportuno che i soci sappiano che si richiede loro di metter a disposizione un po del loro tempo e delle loro professionalità; e lo faranno con piacere se considerano l iniziativa interessante e degna d esser portata a compimento e con il loro coinvolgimento finiranno per considerarla propria. E compito quindi di chi progetta un intervento e dei responsabili dei Club operare per coinvolgere i soci fin dall inizio, quando cioè si devono scegliere e programmare le iniziative, creare entusiasmo per gli interventi da fare in modo che non sia difficile coinvolgere le competenze necessarie ed esprimere capacità progettuale adeguata alla dimensione e difficoltà dell intervento. L immagine pubblica del Rotary dipende certamente dalla capacità di comunicare alla comunità le iniziative intraprese, ma soprattutto dipende dalla qualità dei progetti e dei loro risultati e da quanto questi soddisfino ad esigenze reali del territorio. 4.4 Precisazioni in merito ai rapporti con l Agenzia delle Entrate Alberto Monti (RC Salò e Desenzano del Garda albertomonti@studioassociatomonti.it) La vigente normativa fiscale prevede che le somme versate dagli associati a titolo di quote o contributi associativi non siano imponibili a condizione che l ente (nel nostro caso il Club) sia in possesso dei requisiti qualificanti di cui all articolo 148 del T.U.I.R., e che lo stesso trasmetta all Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali mediante il modello EAS. La comunicazione (mod. EAS) andava effettuata per la prima volta entro il 30 ottobre 2009 (termine poi prorogato al ) e, quindi, entro il 31 marzo dell anno successivo a quello in cui si siano verificate variazioni rispetto alla precedente comunicazione. La ripresentazione non è comunque necessaria qualora le variazioni riguardino il legale rappresentante ed esclusivamente i punti 20, 21, 23 (media degli ultimi 3 esercizi delle entrate dell ente), 24 (numero degli associati dell ente dell ultimo esercizio chiuso), 30, 31 e 33 del modello. Come detto, non si considerano commerciali, e quindi non concorrono a formare il reddito complessivo, le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici a condizione che le associazioni (Club) si conformino a 6 requisiti statutari qualificanti(riportati nel seguito) da inserire nei relativi atti costitutivi o statuti redatti anche in forma privata e registrati. Le 6 clausole sono già parzialmente presenti nello Statuto e nel Regolamento tipo. Per adeguarsi alla normativa fiscale e non essendo possibile modificare lo Statuto, è necessario apportare al Regolamento del Club le necessarie modifiche. Statuto e Regolamento dovranno quindi essere sottoposti a registrazione. Requisiti statutari che l ente, il Club, deve possedere per superare la presunzione di commercialità (articolo 148 T.U.I.R.) 1. divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge ; (Clausola da inserire nel Regolamento) 2. obbligo di devolvere il patrimonio dell ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l organismo di controllo di cui all articolo 3, comma 190, della Legge 23 dicembre 1996 n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge. (Clausola da inserire nel Regolamento) Ad esempio obbligo di devolvere il patrimonio dell ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, al Distretto del Rotary International di appartenenza ; 3. disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della

16 partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d età il diritto di voto per l approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell associazione; (Clausola già esistente negli artt. 3 e 4 Regolamento tipo) 4. obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie (Clausola da inserire nel Regolamento se non già prevista) 5. eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui all articolo 2352, comma 2, del Codice Civile, sovranità dell assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti è ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1 gennaio 1997, preveda tale modalità di voto ai sensi dell articolo 2532, ultimo comma, del Codice Civile e semprechè le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale; (sostanzialmente già esistente negli artt. 3 e 5 dello Regolamento tipo; il Regolamento tipo all art. 4 recita che il tesoriere dà rendiconto al Club ogni anno. Potrebbe essere opportuno specificare con maggior dettaglio le modalità di convocazione e di approvazione del rendiconto.) 6. intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa. (sostanzialmente presente nello Statuto agli artt. 7 e 12, in caso di incertezza, per esempio, da inserire nel Regolamento da emendare)

17 5 RIORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI CLUB DEL DISTRETTO Perché i Club operino in maniera omogenea secondo quanto previsto dal Rotary International, è necessaria un opera di assistenza e controllo del funzionamento dei Club stessi. Questo può avvenire solo grazie al lavoro degli Assistenti del Governatore che sono tenuti a svolgere un attività sostegno e vigilanza assidua e funzionale con visite frequenti ai Club, ai relativi Consigli Direttivi e con incontri congiunti dei Presidenti dei Club afferenti al Gruppo per la programmazione delle iniziative da svolgere assieme e per la verifica del conseguimento dei risultati. Ancora gli Assistenti devono farsi carico dell organizzazione delle attività di formazione rotariana rivolta ai Soci e d interesse dei Club. Perchè tutto questo avvenga sono indispensabili incontri frequenti degli Assistenti, oltre che con i Club, con il Governatore che può così essere tenuto al corrente delle attività e degli eventuali problemi dei club. Tutti questi impegni richiedono tempo e dedizione. L aggregazione dei club in gruppi affidati ai diversi Assistenti tiene conto della loro collocazione geografica e delle affinità determinate dalla storia dei singoli club. Nella situazione attuale c è però disuniformità fra il carico di lavoro affidato ai diversi Assistenti con una variabilità dei club affidati per Assistente che va da un minimo di 3 ad un massimo di 7 Per questo Armando Angeli ha proposto una riorganizzazione dei Gruppi di Club del Distretto descritta in un documento riportato nell allegato 3. La proposta è stata discussa in una riunione del 10/9/11 con Angeli, Cavicchiolo, De Lotto, Rizzini e quindi nella riunione del 17/9/11 con gli Assistenti del Governatore dell anno delle quali l allegato 3 riporta gli appunti. Nelle riunioni si sono dibattuti con molta attenzione tutti gli aspetti che una riorganizzazione dei gruppi comporta. Le conclusioni a cui si è arrivati possono essere così sintetizzate: - le motivazioni addotte per la proposta di riordino, in particolare l opportunità di organizzare attività formative rotariane a livello di Gruppo o di territorio, sono giudicate ragionevoli; - l attuazione della proposta tuttavia è opportuno ottenga l approvazione dei club interessati o comunque che essi vengano convinti della sua opportunità; - in conseguenza questa attuazione deve esser realizzata con gradualità, soprattutto per tener conto delle opinioni dei club più coinvolti; - la riorganizzazione deve tener conto del redistricting in corso e del futuro trasferimento dei dieci club dell interland milanese al Distretto metropolitano 2041; - deve esser opportunamente valutata la funzione dell Assistente, la sua formazione e il suo carico di lavoro per una omogeneità di comportamento tra i Gruppi e affinché egli possa essere un efficace ambasciatore del Governatore presso i club. - Per quanto riguarda la formazione rotariana dei soci, si veda il successivo punto 8e). Allegato 3: Nota sulla riorganizzazione dei Gruppi, sull incontro di Piacenza del 10/9/2011, sull incontro di Piacenza del 17/9/11 e ultimo documento sulla riorganizzazione dei Gruppi a partire dall 1/7/2012

18 6 INTERAZIONE TRA DISTRETTI LOMBARDI, DOPO L OPERAZIONE DI RIORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO L operazione di redistricting del Distretto 2040 è stata discussa e approvata durante l anno e la relativa proposta è stata trasmessa al Rotary International per le decisioni di pertinenza. Contestualmente, durante lo stesso anno, dieci club dell Interland mianese afferenti al Distretto 2050 hanno avanzato la richiesta di esercitare l opzione di afferire al costituendo Distretto metropolitano Il Consiglio Centrale del Rotary International nella riunione di settembre 2011 ha approvato la suddivisione del Distretto 2040 in due nuovi Distretti: il 2041, Distretto metropolitano di Milano, e il 2042 con entrata in vigore il 1 luglio Con lettera del Segretario generale J.P.Hewko del 10 ottobre 2011 tale decisione è stata comunicata a tutti i Club interessati, oltre che al Distretto 2040, indicando anche quali Comuni lombardi facciano parte di ciascuno dei due nuovi Distretti. Ancora con lettera del Segretario generale è stata comunicata l approvazione del RI alla richiesta dei dieci club del Distretto 2050 di afferire al costituendo Distretto 2041 (Allegato 4) Il territorio attualmente occupato dai due Distretti 2040 e 2050 avrà quindi al suo interno, a partire dal luglio 2013, tre Distretti con comuni tradizioni culturali e possibilità di ampie collaborazioni: i Distretti 2041, 2042 e I tre Distretti risultano paritetici per quanto riguarda la programmazione e l esecuzione delle attività congiunte sia rivolte al territorio lombardo sia ad altri territori. Si giudica opportuno che ogni Distretto abbia la sua sede, la sua segreteria, la sua squadra, i suoi programmi. Ci sono però attività che possono esser svolte assieme o in modo coordinato al fine di migliorarne il rapporto costo/prestazioni e l efficacia, di aumentarne la qualità, di dare maggior risalto all immagine del Rotary sul territorio lombardo, di sviluppare i contatti con le autorità pubbliche nazionali, regionali, provinciali e comunali, con particolare riferimento ad una presenza incisiva all EXPO Tra queste si ricordano: - la formazione rotariana dei soci, in particolare la formazione dei formatori e la preparazione del materiale didattico; - la formazione alla leadership, - i progetti riguardanti le nuove generazioni, - i progetti riguardanti realtà comuni a più Distretti, - la cura dell immagine pubblica del Rotary e in particolare del Distretto e dei suoi Club - le iniziative interdistrettuali, - la Fondazione Rotary, - le iniziative nei riguardi della Regione Lombardia - i comitati interpaese, - l Associazione Prometeo - ecc. Ci si impegna a curare con particolare attenzione l implementazione di questi rapporti e collaborazioni tra i tre Distretti, nel più scrupoloso rispetto dell autonomia decisionale di ciascuno di essi. Si sono già tenuti incontri tra i Governatori Nominati dell anno dei Distretti 2041,2042 e 2050 con lo scopo di individuare azioni comuni di ampio respiro che vedano i tre distretti incisivi su tutta la Regione.

19 7 COOPERAZIONE TRA DISTRETTI ITALIANI I distretti Italiani appartengono alla zona 12, salvo il 2060 che appartiene alla Zona 19. Nella figura non si tiene conto dell evoluzione in atto per il redistricting del 2030 e del Fra i Distretti ci sono cooperazioni avviate da tempo, che possono esser ampliate o mantenute come sono o ridotte, per le quali la collaborazione strategica tra i tre Distretti lombardi può esser utile per avere un peso adeguato alla loro esperienza, modalità operativa, efficienza, ecc. 7.1 AERA (Associazione Europea Rotary per l Ambiente) Fondata il 12/2/1990, è ONLUS dal 1996 ed è presieduta dal PDG Giancarlo Nicola. Dopo l exploit di Assisi dell anno scorso, ci si è adoperati perché venisse mantenuta attiva, con l adesione di tutti e dieci i Distretti, per ora con una quota di partecipazione minima (500 /anno); si è fatta l assemblea dei soci in occasione dell Institute di Milano per approvare i bilanci e rinnovare il Consiglio, il Direttivo e il Presidente. Si pone il problema di trovare risorse per fare iniziative significative in collaborazione o per conto dei Club o Distretti, visto che le quote associative non bastano per la semplice gestione amministrativa. Il tema dell ambiente è sempre più di attualità, anche in questa società in forte trasformazione per la globalizzazione, la pervasività delle tecnologie dell informazione, le difficoltà finanziarie, il forte divario economico/sociale tra paesi, ecc. L AERA può quindi esser uno strumento estremamente valido se opportunamente usato e potenziato. L impegno del Distretto è che ciò avvenga adoperandosi in particolare per la definizione di temi di grande attualità e per la ricerca delle risorse necessarie. 7.2 ETIC (Etica e Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) Il progetto ETIC (Etica e Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) bandisce dei premi per tesi di laurea o dottorato svolte presso Università italiane sul tema dell etica e tecnologie dell informazione e della comunicazione. Nell anno ha bandito quattro premi di ciascuno e ha coinvolto, oltre all AICA (Associazione Italiana per l Informatica e il Calcolo Automatico) i quattro Distretti 2030, 2040, 2050 e 2060 e ha avuto il patrocinio della Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane); ma nell anno i premi saranno sei, sempre della stessa entità, e coinvolgerà, sempre oltre all AICA e con il patrocinio della CRUI, i sei Distretti 2030, 2050, 2080, 2100, 2110 e Si ritiene che così potrà avere un impatto più significativo sulle attività di studio e ricerca delle nostre Università. L impegno è che il progetto continui anche nei prossimi anni, auspicabilmente con il coinvolgimento di tutti i Distretti italiani, e che esso abbia una adeguata risonanza presso il mondo accademico e i tecnologi dell informazione. 7.3 Fondazione Galileo Galilei La Fondazione Galileo Galilei vede coinvolti i dieci Distretti ed è sovvenzionato dai soci dei Distretti in ragione di 1 per socio. A norma dello statuto i soci sono tenuti a versare la propria quota. L accordo raggiunto lo scorso Consiglio prevede che oltre al premio Galilei centrale (un premiato anziano per discipline umanistiche e un premiato anziano per discipline scientifiche) ci sia anche un premio per ogni Distretto per giovani ricercatori (alternativamente un anno per discipline umanistiche e un anno per discipline scientifiche) (2000, 1000 a carico della Fondazione e 1000 a carico del Distretto) residenti nel Distretto, ma operanti in qualunque università o centro di ricerca, che sarà selezionato in base ad un bando pubblicato (secondo un testo unificato dalla Fondazione) a livello distrettuale, ma ufficialmente premiato a Pisa assieme ai premi per ricercatori senior. Con il prossimo anno c è l impegno dell Amministrazione della Fondazione a ridurre i costi di gestione in modo da contenere il contributo dei Distretti a 0,7 per socio come minimo.

20 7.4 ADIRI (Associazione fra i Distretti Italiani del Rotary International) L Associazione, composta dai Governatori incarica, non ha fini di lucro e si prefigge di coordinare la pubblicazione dell edizione in lingua italiana della Rivista Regionale del Rotary International e dell Annuario dei Rotary Club dei Distretti Italiani. Ogni anno si svolgono riunioni per avviare gli organi gestionali dell anno e definire le strategie editoriali in particolare per la Rivista Regionale. 7.5 Altre iniziative Altre iniziative sono in gestazione (Rotary Day, Casa per la Pace, interventi per L Aquila, Rotary Net,..) sulle quali si potranno prender decisioni appena saranno disponibili maggiori informazioni.

21 8 COMMISSIONI DISTRETTUALI 8.1 Promozione congresso internazionale Presidente Ambrogio Locatelli ( RC Abbiategrasso interilsa@tiscali.it ) La commissione cura la promozione del Congresso Internazionale del Rotary presso il Distretto e i suoi Club. I programmi della Commissione comprendono iniziative per: 1) Migliorare la composizione della Commissione aumentandone il numero dei Componenti e nominandoli per area ( almeno 3 oltre al Presidente ) 2) Inviare lettere di sensibilizzazione a tutti i Presidenti dei Club e degli Assistenti, ogni 2 mesi 3) Preparare un programma di viaggio, con un interessante proposta turistica, entro il mese di novembre, da inviare a tutti i Club 4) Sollecitare la collaborazione degli Assistenti per caldeggiare la partecipazione al Congresso Internazionale di almeno un Socio per Club 5) Istituire un riconoscimento del Governatore per i Club con il maggior numero di partecipanti 6) Ottenere la disponibilità dei Componenti la Commissione ad illustrare il programma del Congresso Internazionale ai Club 7) Proporre che nella lettera mensile del Governatore si invitino i Club a valutare l opportunità di partecipare al Congresso Internazionale

22 8.2 Organizzazione Congresso Distrettuale Maurizio De Blasi (RC Voghera ) Ferdinando Riccardi (RC Certosa di Pavia ) Le attività della Commissione per il Congresso Distrettuale sono: scelta della data e della sede del congresso definizione del programma del congresso preparazione del materiale congressuale pubblicizzazione del congresso presso i soci e i Club del Distretto e promozione delle prenotazioni organizzazione logistica : segreteria del congresso, ospitalità alberghiera, cena di gala, pranzi e coffee breaks per i congressisti, visite guidate per gli accompagnatori Per quanto riguarda il programma dei lavori del Congresso alla data attuale ( aprile 2012), è quello riportato nell allegato 6 e potrà essere suscettibile di piccole modifiche.

23 8.3 Famiglia del Rotary Presidente Francesca Vannutelli De Poli ( RC Cremona vannutellidepoli@libero.it ). La Commissione Famiglia del Rotary, come le altre commissioni distrettuali, ha il compito di essere di supporto alle attività dei club che hanno ruolo centrale nel R.I. al fine di migliorare l efficienza dei club stessi e, di conseguenza, dello stesso Distretto allo scopo di realizzare le finalità del Rotary. Tra gli obiettivi di un club efficiente si evidenziano soprattutto (come più connessi agli scopi della Commissione Famiglia): - La conservazione e l aumento dell effettivo (soprattutto in senso qualitativo); - L individuazione e la promozione di progetti che vadano incontro alle necessità delle comunità locali. La Commissione Famiglia promuove la creazione di una rete di relazioni tra vari componenti (famigliari dei rotariani, altri club e distretti, Rotaractiani, Interactiani, Inner Wheel, gruppi per reti di relazioni globali, Fondazione, Alumni, partecipanti allo scambio dei Gruppi di Studio e allo Scambio Giovani) per svolgere al meglio i propri compiti, perseguendo gli obiettivi di servizio. La Commissione Famiglia, come e più di altre commissioni, ha competenze trasversali e, per questo, collabora con le altre Commissioni distrettuali Caratteristiche dell attività della Commissione Il campo di azione della Commissione Famiglia è fornire informazioni e assistenza ai club impegnati nel perseguimento degli scopi del Rotary. L amicizia è il fondamento su cui è stato costruito l ideale rotariano del servire; la commissione Famiglia incoraggia i club ad avere cura dei Rotariani e delle loro famiglie e ad espandere la FAMIGLIA ROTARIANA creando sinergie, al fine di una maggiore efficacia dei services a favore della comunità. A tale scopo, la Commissione Famiglia può offrire negli incontri distrettuali, in particolare durante il SIPE suggerimenti ai futuri Presidenti dei club. Sempre su istanza dei Presidenti, la Commissione Famiglia può partecipare alle conviviali dei club, offrendo momenti di informaszione e formazione. La Commissione chiede ai club di comunicare le loro attività e le realizzazioni coinvolgenti la Famiglia del Rotary, al fine di creare una RETE DI DIFFUSIONE di idee e progetti tra i club: utile, a tale scopo, sarà il sito del Distretto. La Commissione Famiglia, inoltre: - può suggerire alcuni temi sui quali i club, se lo ritengono opportuno, possono sviluppare dei progetti di servizio; - può aiutare i club ad approfondire le nuove esigenze della società che cambia e gli attuali bisogni della società stessa, cui il Rotary deve applicare i propri principi fondamentali. A tale fine si ritiene opportuno creare sensibilizzazioni e ricerca di soluzioni ai problemi. Sarebbe anche auspicabile poter avere con i rotariani alcuni momenti di riflessione e di approfondimento delle tematiche inerenti la Famiglia del Rotary nelle riunioni distrettuali quali l Assemblea e il Congresso Attività già in atto e da proseguire nel Triennio - Cremona, aprile-maggio: Manifestazione DIVERSAMENTE UGUALI, attività sportive e culturali giunte ormai alla IV edizione, in collaborazione con la cooperativa sociale AGROPOLIS di Cremona (costituita prevalentemente da rotariani), finalizzata a favorire l avvicinamento dei disabili alle attività sportive a loro più congeniali. In questo modo si combatte l isolamento e si cambia, in modo permanente, la loro vita, offrendo la coscienza delle proprie capacità e l occasione di integrarsi reciprocamente ai normodotati ; - Collaborazione con il gruppo per il progetto PROTEGGI TUO FIGLIO PRIMA CHE NASCA, progetto di formazione e informazione sanitaria per consentire la diffusione di una corretta ed equilibrata alimentazione delle donne in età fertile, allo scopo di prevenire la nascita di bambini con malformazioni congenite quali la spina bifida o l anencefalia.

24 8.3.3 Attività per l anno Cremona, marzo 2012: Convegno organizzato dal R.C. Cremona sul tema : La leadership negli anni futuri: esiste una differenza di genere?. Nell ottica di creare sensibilizzazione alle nuove esigenze della società che cambia, si vogliono evidenziare le spesso gravi difficoltà, derivanti dal ruolo sempre più importante delle donne nel mondo del lavoro, nella conciliazione delle esigenze dell attività professionale con quella della famiglia (spesso a totale o maggiore carico delle donne); - Cremona, anno scolastico : Progetto di educazione alla parità di genere Le due metà del mondo, da realizzare in una scuola media superiore per prevenire fenomeni di violenza sulle donne (in collaborazione con il R.C. Cremona e A.I.D.A. Associazione Incontro Donne Antiviolenza) Attività potenziali per l anno Ai fini della sensibilizzazione ai problemi e alle esigenze di una società che invecchia si vorrebbero promuovere progetti legati alla valorizzazione del ruolo degli anziani come custodi di un patrimonio di conoscenze legate alle radici della nostra comunità. In anni di globalizzazione è importante aprirsi ad altre realtà e civiltà, ma forti della propria identità. L attuale struttura ed organizzazione della famiglia non sempre permette questo passaggio di patrimonio tra le generazioni: sarebbe importante creare occasioni di incontro tra i ragazzi della scuola (anche nei primi gradi dell istruzione), adeguatamente organizzati e strutturati, al fine di favorire la trasmissione di queste conoscenze che rischiano di andare perdute Attività potenziali per l anno Uno dei grandi problemi della nostra società è la disoccupazione giovanile: si potrebbe sviluppare l azione che viene già attivata in molti club al fine di presentare ai ragazzi delle scuole superiori varie esperienze professionali, allargando la proposta sia all approfondimento del tema: il lavoro che cambia nella nostra società, sia all approfondimento di un impostazione lavorativa alternativa a quelle tradizionali e più mirata ai nuovi bisogni della comunità. Una particolare attenzione potrebbe anche essere riservata alla creazione di una cultura dell imprenditorialità e delle attività autonome, senza trascurare certe branche dell artigianato, nelle quali tante competenze rischiano di andare perdute per mancanza di chi raccolga l eredità. In tale iniziativa sarebbe importantissima la collaborazione dei ragazzi del Rotaract, che rappresentano l avvenire del Rotary.

25 8.4 Sviluppo dell effettivo ed espansione Presidente Giuseppe Scarpitta (RC Binasco ) Giuseppe Marchetti (RC Valli del Nure e della Trebbia) Lorenza Dordoni (RC Valtidone) Domenico Apicella (RC Mantova Sud) Piernarciso Federici (RC Valtrompia) Lo sviluppo e l espansione dell effettivo sono da sempre temi molto importanti e sentiti nel Rotary e lo sono diventati ancor più in questo periodo in cui si registra trend negativo nelle iscrizioni in atto sia negli USA, sia in Europa. Devono essere trovate strategie che portino ad un effetto di controtendenza rispetto al fenomeno. È sempre più importante che ciascun club si confronti con questo tema redigendo piani di sviluppo che prevedano aperture a nuovi soci senza preclusioni di genere o di giovane età. In quest ottica rientra anche il suggerimento di sperimentare i cosiddetti e-club, ipotizzando di realizzarne due per distretto. Un idea che si sta affermando è di documentare oltre che la presenza alle riunioni da parte dei soci, anche e soprattutto l effettiva partecipazione alla ideazione e alla realizzazioni dei progetti al fine di verificare l adesione al sodalizio oltre che in termini quantitativi, anche in termini qualitativi Compiti della Commissione : La Commissione ha il compito di identificare, implementare,pubblicizzare strategie per lo sviluppo dell effettivo da porre a servizio dei Club. In particolare i Membri della commissione hanno la specifica responsabilità di : -incoraggiare i club a rappresentare demograficamente le proprie comunità a livello professionale ( classifiche ), ad usare gli strumenti del RI per l effettivo, a creare un piano di potenziamento dell effettivo e a mantenere l effettivo attuale. -visitare i Club, se richiesti, per parlare delle strategie efficaci ed appropriate alle esigenze dei Club stessi ; -individuare, studiare e proporre territori privi di Club, che sarebbero in grado di sostenerne uno di nuova istituzione e le località in cui sarebbe possibile aprirne di nuovi, senza influire negativamente sui Club esistenti. -pianificare e condurre un seminario distrettuale dedicato all effettivo, in collaborazione con il Governatore Attività : La crescita e lo sviluppo dell effettivo si basano su tre elementi fondamentali - conservazione dei soci - reclutamento di nuovi soci - organizzazione di nuovi club Un presupposto indispensabile, sia per ricercare nuovi soci sia per mantenere gli esistenti, è che il Club sia Attrattivo ed Efficiente Bisogna sempre chiedersi e verificare quanto sono interessanti e stimolanti i programmi settimanali ; se ed in quale misura i progetti individuati vanno incontro alle esigenze locali ed internazionali ; se i soci condividono e partecipano a progetti di servizio, alle attività delle commissioni, alla vita del Club e del Distretto. E fondamentale ricercare Giovani Soci e Giovani Socie, in grado di portare idee nuove, originali e rinnovato vigore.

26 E fondamentale cercare possibili soci appartenenti a Categorie poco rappresentate o assenti nel Club.E fondamentale rafforzare e divulgare l Immagine Pubblica del Club in modo che la Comunità ne conosca le attività in atto e programmate, nonché le modalità attraverso le quali ciò avviene Attività in corso e potenziali per gli anni e In risposta alle sollecitazioni del Rotary International e all invito rivolto ai Governatori nella riunione di Roma del 27/2/12, si chiede ai Club di redigere un piano triennale dell effettivo. Le informazioni date dal Coordinatore di zona Pietro Pasini dicono che dal luglio 2011 al marzo 2012 il nostro Distretto ha avuto una variazione di -30 soci; è necessario che ogni Club ne esamini le ragioni e definisca un piano per il recupero e l aumento del numero dei soci, con particolare attenzione per i giovani e le donne. I punti da esporre sono: situazione del territorio: problemi, opportunità, relazione con Rotaract, Alumni, Interact, ecc.; attuale situazione degli associati con riferimento a: età media, distribuzione per fascia d età (<40 anni, tra 40 anni e 60 anni, >60 anni), percentuale di genere, copertura delle categorie con riferimento a quelle che il territorio esprime; valutazione delle caratteristiche che rendono il Club attraente per i soci attuali e per nuovi soci e incentivarle; strategie per acquisire nuovi membri e per trattenere gli attuali membri; strategie per coinvolgere i soci nelle iniziative del Club onde renderli partecipi e attori interessati valutazione l opportunità di far nascere nuovi Club sul territorio. È auspicabile che il piano sia formulato e accettato dal Club entro il 31/5 prossimo. Sempre nella riunione di Roma del 27/2/12 si è ricordato che il Rotary International si muove sempre più verso la cultura della partecipazione associata alla cultura della presenza Per questo i Club dovranno operare con iniziative per e quali i soci sono sollecitati a partecipare con le loro competenze e consigli e dedicando parte del loro tempo; quindi non più solo verifica della presenza alle conviviali, ma anche valutazione della partecipazione dei soci alle iniziative dei Club. E questo un modo efficace perché il socio si senta parte del Club e delle sue iniziative, perché il socio partecipi alle decisioni che portano alla scelta delle iniziative da avviare e quindi alla loro attuazione, perché il club avvii iniziative che la competenza dei soci coinvolti rende uniche sul territorio rispetto a quelle di qualunque altra struttura di volontariato. Per quanto attiene la creazione di nuovi club, la Commissione ha terminato i lavori di ricerca e di sostegno ai Fondatori dei Nuovi Club, RC Mede Aureum e RC Cremona Monteverdi. La Commissione sta già effettuando le verifiche di fattibilità su altri Territori per la creazione di Nuovi Club. La Commissione continuerà a pubblicare sul Notiziario del Distretto note sui temi assegnatole. L ultima è stata nel Notiziario di giugno, ne seguiranno altre nei mesi successivi. La Commissione è a disposizione del Governatore per l organizzazione del Seminario sull Effettivo cosi come previsto dai programmi del Rotary International. Per l anno il Seminario viene organizzato in sede il giorno 26 maggio La Commissione è sempre a disposizione dei Club per relazioni e documentazione a loro utile.

27 8.5 Formazione dei nuovi soci e formazione permanente Presidente Renato Rizzini (RC Oltrepo fcf@rizzini.191.it ) La Commissione Formazione è stata creata nel In particolare l attività della Commissione si rivolge ai nuovi soci, per i quali sono stati preparati seminari di introduzione al Rotary della durata di circa quattro ore, nelle quali dopo un breve excursus storico, si esaminano lo spirito e gli obiettivi del nostro sodalizio, gli aspetti organizzativi, la sua diffusione nel mondo e in Italia, la funzione della Fondazione Rotary, la struttura e le funzioni del Distretto e del Club, il ruolo dei Dirigenti, delle Commissioni e quant altro può essere utile ad un neofita che intenda partecipare consapevolmente alla vita rotariana. I corsi per neo-soci sono in realtà rivolti a tutti coloro che ritengono di aggiornare/approfondire la propria conoscenza del sodalizio. Questi seminari sono organizzati in maniera decentrata a livello di Gruppo e si svolgono in maniera interattiva, prevedono la partecipazione di circa 20 persone provenienti in genere da più club e sono realizzati nella mattinata di uno o più sabati, presso la sede di uno dei club sul territorio distrettuale. Oltre alla partecipazione alla giornata di informazione e al SIPE (se richiesta), e a questo tipo di seminari, la Commissione realizza altre iniziative di formazione, proposte come relazioni ai conviviali dei club che lo richiedono. In tal caso si tratta di semplice comunicazione ad una via, supportata da materiale didattico predisposto allo scopo (dias). I temi che possono essere trattati sono numerosi. Conferenze tematiche sull universo rotariano, tutte come conviviale potranno riguardare: L organizzazione del RI La storia del Rotary nel mondo La storia del Rotary in Italia Rotary e Chiesa cattolica Il servizio nel Rotary I club di servizio nel mondo La figura di Paul Harris La Polio Plus La biblioteca del Rotary International I nostri siti Internet, come e dove navigare La famiglia rotariana Il Rotary agli albori del terzo millennio: giovani centenari In una logica di maggiore efficienza nel censimento dei fabbisogni formativi e nella erogazione degli interventi e sembrato opportuno provvedere a creare una struttura formativa decentrata, che abbia come unità organizzativa di riferimento il Gruppo di Club. La Commissione chiederà a tutti gli Assistenti di identificare, nell ambito dei propri Gruppi, rotariani che per esperienza, attitudine e disponibilità possano supportare la Commissione stessa nel proprio lavoro. Questi soci saranno il terminale locale delle attività di formazione e si proporranno sia come interfaccia fra i Presidenti dei Club e la Commissione, sia come erogatori diretti di seminari nei limiti delle loro dirette competenze ed esperienze. La Commissione intende attivarsi per sviluppare una rete di collaboratori, selezionati d intesa con gli Assistenti, e adeguatamente formati alle tecniche di comunicazione e gestione dell aula. Nel corso del presente anno e in quelli successivi saranno quindi svolte le seguenti attività (oltre a quelle formative già predisposte): Selezione dei formatori di Gruppo, d intesa con gli Assistenti Uno o più seminari di formazione dei formatori con duplice contenuto: 1 educazione alla comunicazione 2 conoscenza delle tematiche rotariane

28 Predisposizione del materiale didattico necessario per lo svolgimento dei seminari L ultimo punto è di particolare rilievo perché è fondamentale che i messaggi veicolati ai discenti siano uniformi e conformi alle regole e logiche rotariane. La predisposizione di materiale didattico adeguato e di teaching notes dovrebbe assicurare un ragionevole livello di correttezza ed uniformità. Una particolare importanza rivestono poi i seminari per l educazione alla leadership. In passato queste iniziative furono gestite direttamente dalla Commissione. Negli ultimi anni è stata organizzata la struttura del c.d. RELA gestita dal Socio Camurri. che ha operato con grande successo. Quale che sia l assetto organizzativo ed operativo che si desidera dare all iniziativa, sarebbero raccomandabili due diversi livelli di percorsi formativi (non eccessivamente impegnativi e prolungati nel tempo). Un livello di base da proporre a tutti i Presidenti di Club come appendice ed integrazione del SIPE Un livello avanzato da proporre a tutto il personale impiegato a livello distrettuale, a partire dalla figura degli Assistenti Entrambi i percorsi sarebbero centrati sul tema della leadership nei suoi diversi aspetti, ma si differenzierebbero per il livello dei contenuti e la diversa problematica relazionale che i diversi fruitori devono affrontare nello svolgimento delle rispettive funzioni. Per uniformare la leadership a livello nazionale i distretti italiani stanno valutando l opportunità di realizzare la sezione italiana del RLI (Rotary Leadership Institute) per disporre di un sito telematico con materiale didattico a disposizione delle commissioni dei vari distretti nonché la disponibilità di docenti disponibili a tenere lezioni ai diversi Gruppi Inoltre si sta discutendo l organizzazione di un incontro annuale rivolto ai Governatori e ai presidenti delle commissioni distrettuali di formazione. Lo scopo di questo incontro sarebbe uniformare a livello nazionale le strategie e le innovazioni nella formazione della leadership rotariana. Per quanto attiene la sezione italiana del RLI è chiara la necessità attività formative di elevata qualità e uniformità a livello nazionale Può quindi esser utile una struttura nazionale interdistrettuale che se ne occupi. Pur condividendo a pieno questa esigenza e l opportunità di un iniziativa nazionale di riferimento, per non ricadere negli errori del passato e non ricreare carrozzoni costosi e non necessari, si caldeggia la realizzazione di un centro telematico, che metta a disposizione strumenti e materiale didattico ed eventualmente docenti adeguatamente preparati, cui i Distretti si possano rivolgere per ottenerne i servizi. Il Centro si dovrà sostenere con i proventi dei servizi che fornirà e non con contributi a fondo perduto dei Distretti.

29 8.6 Commissione Azione Professionale Presidente Giovanni Maino ( RC Voghera giovanni@maino.com ) Mario Rossino (RC Voghera L Azione professionale è lo strumento attraverso il quale il Rotary promuove e incoraggia l applicazione dell ideale del servire nell esercizio quotidiano di ogni professione. L Azione professionale è caratterizzata da: 1) accettazione e applicazione dei più elevati principi etici in tutte le attività; 2) riconoscimento del valore intrinseco di tutte le occupazioni utili; 3) disponibilità a mettere le proprie capacità professionali al servizio della collettività per risolvere problemi e bisogni di carattere generale. Ha il compito di diffondere tra i rotariani il rispetto dei valori universali contenuti nella Dichiarazione degli operatori economici e dei professionisti rotariani e l utilizzo della Prova delle quattro domande. Ha lo scopo di assistere i Presidenti delle Commissioni per i progetti di club e, in generale, tutti i rotariani del distretto nella realizzazione dei seguenti obiettivi del Piano strategico: Sviluppare dirigenti Incrementare il servizio sostenibile incentrato sui programmi delle Nuove Generazioni Incrementare la collaborazione e i contatti con altre organizzazioni Creare progetti significativi Pubblicizzare il servizio orientato all'azione Incoraggiare i club a promuovere attività di rilievo Enfatizzare l'azione professionale Attività per l anno Nell attuale situazione critica del mercato del lavoro giovanile è opportuno un intervento da parte dei rotariani per assistere i giovani impegnati nella ricerca della prima occupazione o nell avvio di un attività imprenditoriale. Si possono incrementare le attività per favorire la conoscenza delle facoltà universitarie e dei relativi sbocchi professionali, che alcuni club (Rotary e Rotaract) già offrono agli studenti degli ultimi anni dei licei e degli Istituti Tecnici. Analogamente si possono incrementare le attività di consulenza per la stesura dei curricula e per la preparazione ad affrontare i colloqui di lavoro che vengono offerte agli studenti delle scuole a indirizzo professionale. Sottocommissione Azione Professionale a Favore delle Nuove Generazioni La sottocommissione ha il compito di fornire aiuto ai Club che desiderino intraprendere attività di tipo professionale a favore dei giovani assistendoli nella scelta delle facoltà universitarie e nell inserimento nel mondo del lavoro.

30 8.7 Commissione Fellowships e Circoli professionali rotariani Presidente Enrico Pedini (RC Brescia Sud Est Montichiari caprimet@virgilio.it) PDG Enzo Cossu (RC Brescia Franciacorta Oglio avvcossu@inwind.it ) La Commissione per la parte fellowships ha l obiettivo di occuparsi dell affiatamento. Il Rotary è fondato sull affiatamento, un concetto diffuso internazionalmente attraverso i circoli professionali del Rotary, gruppi che riuniscono soci di diversi Paesi e culture che condividono un interesse comune. Oltre a favorire la creazione di nuove amicizie, i circoli professionali consentono ai loro soci di partecipare attivamente alle attività dell associazione, sostenendo il loro interesse e stimolando ulteriormente l impegno dei Rotariani. Per la parte Circoli professionali rotariani intende propagandare questi circoli quali opportunità per facilitare e migliorare le attività di azione professionale nel Distretto. Nel Distretto 2050 è nata ed ha sede la Fellowship: Old and rare Antique Books and Prints si tratta dunque di una Fellowship che raccoglie i rotariani esperti o semplicemente amanti dei libri rari e antichi: e vanta anche un suggestivo motto latino: Librorum Amor Nos Unit. La Fellowship dispone infatti di un semplice sito internet in italiano, inglese, tedesco e cinese - che ha già accolto migliaia di visite da ogni angolo del pianeta segno che la ragnatela degli appassionati e dei cultori del libro antico ha una diffusione enorme e comprensibile se si pensa alle migliaia di istituzioni culturali d eccellenza nel Mondo che vantano biblioteche e centri studi ricchi di collezioni preziose. Sul sito oltre a trovare recapiti, informazioni su eventi e manifestazioni è già possibile trovare anche del prezioso materiale inedito. L iscrizione ordinaria alla Fellowship è gratuita per tutti i rotariani, interactiani, rotaractiani e innerine così come l accesso e la consultazione del sito. " Le attività per i prossimi anni sono e seguenti. Creazione di un database delle competenze; raccolta dei dati inerenti le competenze di soci rotariani attivi in campo culturale, artistico (pittorico, musicale, ecc.), hobbystico, sportivo (professionale e ricreativo) e con interessi in campo professionale, ecc. Tale database ha lo scopo di favorire la crescita e la nascita di nuovi Circoli Professionali, oltre a fornire informazioni a chi progetta iniziative in cui siano richieste competenze del tipo specifico contenute nell elenco delle competenze. La commissione Circoli Professionali gestirà direttamente il database specifico sul sito del Distretto. -promozione di iniziative affinché i circoli professionali consentono ai propri soci di utilizzare i propri hobby e le proprie capacità al servizio della comunità. 1 -promozione di un maggiore coinvolgimento dei Rotariani nelle iniziative dei Circoli Professionali -realizzazione di spazi web sul sito del Distretto con indicazione delle iniziative e forum dei circoli. -promozione della raccolta dei libri prodotti/editi dai Club, al fine di realizzare sia la Biblioteca del Distretto che ebooks disponibili in rete. 1 Ad esempio, il circolo professionale dei Rotariani appassionati di canoa (Fellowshipof Canoeing Rotarians) ha organizzato campagne per ripulire i fiumi inquinati; i membri del circolo internazionale degli utenti informatici (International Computer Users Fellowship of Rotarians) hanno condotto dei corsi di formazione sull utilizzo delle nuove tecnologie per Rotariani e non all interno delle loro comunità; i membri del circolo dei pazienti sottoposti a interventi cardiaci (Members of the International Fellowship of Rotarians with Repaired Hearts), o il Club della lampo come amano definirsi scherzosamente, hanno dato a bambini affetti da difetti cardiaci e provenienti da famiglie bisognose, l opportunità di essere sottoposti agli interventi chirurgici di cui avevano assolutamente bisogno per sopravvivere.

31 8.8 Commissione Volontari del Rotary Presidente Claudio Paparo ( RC Abbiategrasso info@davident.it ) La Commissione ha come obiettivo far conoscere ai soci le opportunità di servizio offerte dai progetti sponsorizzati dal Rotary o da altre organizzazioni; aiutare i club a trovare, per i loro progetti umanitari, volontari con competenze ed esperienze non disponibili localmente. Il programma dei Volontari del Rotary ha gli obiettivi nel seguito elencati (Manuale dei Volontari del Rotary 263-IT-(1007). Far conoscere ai Rotariani e al pubblico in generale le opportunità di volontariato a livello locale e internazionale che richiedano competenze e capacità particolari. Aiutare i club e i distretti a trovare volontari con conoscenze e capacità non disponibili sul posto. Aiutare i Rotariani a identificare le opportunità di volontariato nei progetti di servizio sponsorizzati dal Rotary o da altre organizzazioni. Incoraggiare e agevolare la partecipazione dei Rotariani alle attività di volontariato che promuovono la comprensione e lo spirito di fratellanza. Migliorare la qualità della vita e ridurre le disparità economiche attraverso l istruzione, i servizi sanitari, la produttività agricola, la tecnologia, migliori condizioni igieniche, l accesso all acqua potabile e l espansione dei commerci. Volontariato locale Il lavoro dei Volontari del Rotary comincia nelle comunità locali, dove le opportunità di servire sono numerose e accessibili. Chi intende adoperarsi nel volontariato deve focalizzare la sua effettiva possibilità e capacità di impegno ponendosi alcuni interrogativi Quanto tempo ho a disposizione? Mi interessa un impegno saltuario o continuativo? Quando sono disponibile: durante il giorno, la sera o il fine settimana? Che competenze, interessi ed esperienze ho? A chi voglio dare il mio aiuto? Il passo successivo consiste nell individuare le opportunità di volontariato nella propria comunità: Occorre far conoscere ai presidenti delle commissioni per i Volontari del Rotary, l Azione professionale e l Azione di interesse pubblico del vostro club il proprio interesse a fare del volontariato. Per prima cosa occorre Interessarsi dei progetti di servizio organizzati dal proprio club. Opportunità di volontariato si possono reperire sul sito web del distretto o nella banca dati ProjectLINK sul sito web del Rotary ( ma anche parlando con persone, amici, famigliari e colleghi che hanno già fatto del volontariato a livello locale. Un esame dei vari siti sulla rete Internet può dare un idea delle associazioni presenti nella comunità e delle loro necessità; altre indicazioni si possono trovare presso le biblioteche, le librerie e le istituzioni culturali che, generalmente, posseggono gli elenchi delle organizzazioni senza scopo di lucro del territorio. Bisogni o fattori di emarginazione non ancora affrontati da altre associazioni, possono essere fatti presenti alla commissione progetti del club. Due strumenti validi per individuare i bisogni effettivi della propria comunità sono le pubblicazioni rotariane Comunità all opera e Una selezione di opportunità di servizio. Le seguenti sono solo alcune tra le possibilità di volontariato: giovani e adulti in stato di disagio lettura di libri e storie ai bambini assistenza con i pasti di una mensa

32 tutorato programmi di addestramento professionale lezioni di lingua, scrittura/lettura o aritmetica corsi sull uso dei computer mentorato attività per il doposcuola o il fine settimana assistenza per chi si prepara a sostenere un colloquio di lavoro Disabili e anziani costruzione di rampe per le sedie a rotelle consegna di medicinali o pasti assistenza nelle faccende, commissioni o riparazioni organizzazione di attività sportive per giovani disabili visita ai residenti di una casa per anziani Sanità accompagnamento dei pazienti agli appuntamenti medici vaccinazione dei bambini durante le campagne di immunizzazione volontariato presso ospedali e centri medici Altri ambiti e programmi che di solito si avvalgono del lavoro dei volontari: Centri per i pazienti di HIV/AIDS Programmi di tutela dell ambiente (orti, giardini, centri di raccolta differenziata) Case di accoglienza per donne e bambini, anziani e senza tetto Mense dei poveri e banche alimentari Strutture ricettive pubbliche Volontariato Internazionale Ruolo e responsabilità dei volontari internazionali I volontari internazionali mettono a disposizione del Rotary le loro competenze per svolgere attività di servizio all estero. Un volontario lavora per la diffusione della comprensione e della buona volontà tra i popoli. Quando presta servizio all estero, deve dar prova di flessibilità e sensibilità per le altre culture, ma deve anche osservare una condotta che dia un immagine positiva del suo Paese tenendo alti gli ideali del Rotary. Registrarsi come Volontari del Rotary I volontari si registrano presso il Rotary International per comunicare la loro disponibilità, tramite il Rotary Volunteers Database, ai coordinatori dei progetti che cercano volontari. Possono registrarsi come volontari internazionali del Rotary i soci e i loro coniugi, i Rotaractiani, gli ex borsisti della Fondazione e i non Rotariani. Ogni candidato deve compilare il modulo International Volunteer Personal Registration Form che può essere scaricato dal sito web o richiesto alla sede centrale del R.I. la domanda di registrazione (sia di Rotariani che di non Rotariani) deve essere appoggiata dal presidente in carica di un club e avallata dal presidente della commissione distrettuale per i Volontari del Rotary o l Azione Professionale, oppure dal governatore distrettuale. A coloro che si registrano si richiedono comprovate conoscenze tecniche e professionali. I volontari devono avere almeno 25 anni, anche se si prenderanno in considerazione le domande presentate da persone più giovani con le competenze necessarie. Trascorsi due anni è necessario ripetere la registrazione. La finalità del programma dei Volontari del Rotary del Distretto 2050 è di agevolare, coordinare e canalizzare Eccellenze della Solidarietà, ovunque sul proprio territorio o verso il mondo intero.

33 8.9 Azione di Pubblico Interesse Mondiale Presidente Levis Dondi ( RC Certosa di Pavia dondi@itastudio.it ) Simonetta Tiezzi (RC Assago Milano Fiori) Roberto Calabrò (RC Certosa di Pavia) Francesco Ferron (RC Casalmaggiore Oglio Po) Luigi Mocchi (RC Pavia Ticinum) La Commissione APIM si occupa di AZIONE INTERNAZIONALE. L'Azione internazionale è una componente chiave della missione del Rotary. L Azione di pubblico interesse mondiale rispecchia perfettamente lo spirito del Rotary: agire per promuovere la comprensione e la buona volontà internazionale. La Commissione predispone e partecipa ad iniziative per aiutare i Club ed i Distretti mentre organizzano i loro progetti d'azione internazionale ; si occupa, anche, di allacciare contatti internazionali e di ricercare le risorse disponibili. Attività in corso Attualmente la Commissione si occupa della promozione delle attività internazionali dei Club attraverso ProjectLink. ProjectLINK è una banca dati online del Rotary International, contenente progetti d azione di Club e Distretti del Rotary ed elenca i progetti che necessitano di supporto e progetti modello da usare come esempi. ProjectLINK è diventato un mezzo comune per pubblicizzare i progetti d'azione che necessitano di sostegno. Per il corrente anno: La Commissione, continuerà la sua azione volta alla pubblicizzazione delle iniziative internazionali in corso. I Club, che hanno azioni internazionali in corso, dovrebbero mandare alla Commissione indicazioni relative al loro progetto. La Commissione si occuperà di valutarne le potenzialità e le caratteristiche per promuoverli attraverso i canali distrettuali e su projectlink. La Commissione stabilirà, come richiesto dal RI, contatti e collaborazioni continuative con le Commissioni Scambi di amicizia rotariana, Sovvenzioni paritarie. La Commissione promuoverà presso i Club del Distretto 2050, la formazione di un database distrettuale di tutti i progetti internazionali in corso (se non già compresi nel data base dei progetti, di cui al punto 2 di questo piano strategico).

34 8.10 Commissione RFE Scambi di Amicizia rotariana Presidente Simonetta Tiezzi (RC Assago Milanofiori - avv.tiezzi.@tiscali.it) Daniela Sanguanini ( RC Mantova San Giorgio - danielasanguanini@msn.com) Francesco Ferron (RC Piadena Oglio Chiese -arca.ing@virgilio.it) Levis Dondi (RC Certosa di Pavia - dondi@itastudio.it) Il programma RFE è stato creato nel 1984 e rappresenta il programma di scambio internazionale del Rotary per i rotariani e le rispettive famiglie grazie al quale i partecipanti vengono a contatto con culture diverse soggiornando presso le case dei rotariani di altri Paesi. Il ruolo della Commissione è quello di aiutare i Club ad allacciare contatti con i Club di altri distretti coordinando tutte le attività di questo programma nel proprio Distretto e fornendo un supporto operativo ai rotariani e ai Club che volessero organizzare i loro scambi finalizzati alla costruzione di relazioni internazionali, partenariati e volontariato, necessari per intraprendere progetti comuni. La Commissione, come richiesto dal Consiglio Centrale del RI,cercherà di stabilire contatti e collaborazioni continuative con le Commissioni APIM e Volontari del Rotary. Attività in corso La Commissione ha definito uno scambio con il distretto 3132 Solampur (India). Una squadra composta da 15 persone tra rotariani, appartenenti a diversi club del distretto nell area di Mantova, Brescia e Milano e rispettivi coniugi, è stata ospite di rotariani del D a Solampur dal 1 gennaio 2012 al 9 gennaio 2012 ; una squadra del D composta da 16 persone contraccambierà la visita presso il nostro distretto dal 10 giugno 2012 al 17 giugno 2012; in questi giorni si sta lavorando alla definizione del programma. La Commissione ha definito le date della visita di un Team del D.2050 presso il distretto 5330 (California). I rotariani che a luglio del 2011 hanno ospitato il Team Californiano, saranno ospitati dal 22 agosto 2012 al 1 settembre 2012 da rotariani del distretto 5330 (California); in questi giorni si sta lavorando alla definizione del programma. Attività per gli anni 2013 e 2014 La Commissione, continuerà la sua azione volta alla pubblicizzazione delle iniziative in corso,cercando di promuovere il coinvolgimento dei Rotariani alle iniziative di scambio internazionale fornendo, tramite la realizzazione e la gestione diretta di uno spazio web sul sito del Distretto, la documentazione esplicativa delle iniziative già portate a termine, di quelle in corso e di quelle future. I Club ed i rotariani che hanno interesse a promuovere o a partecipare ad uno Scambio RFE dovranno mandare alla Commissione indicazioni relative al loro progetto. La Commissione si occuperà di promuovere tali iniziative attraverso i canali distrettuali. La Commissione ha recentemente definito le date di una possibile visita di un Team del D composto da 10 persone presso il D ( Melbourne - Australia) dal 4 gennaio 2013 al 18 gennaio I rotariani che parteciperanno alla visita ospiteranno un team del D dal 4 aprile 2013 al 18 aprile 2013 ; in questi giorni si sta lavorando alla redazione del programma. Sono, inoltre, in corso contatti con il distretto 9650 (Australia) per definire uno scambio della durata di 14 giorni da effettuarsi nell anno rotariano 2013\2014.

35 8.11 Commissione progetti Abbeyfield 2050 Presidente Luigi Mocchi ) Il Distretto 2050 fu, nel 1991, socio fondatore di Abbeyfield Italia, espressione italiana di Abbeyfield International, associazione che si pone quale fine istituzionale la realizzazione e soprattutto la gestione di residenze per anziani, autosufficienti, soli e a rischio d isolamento sociale, creando loro attorno un ambiente familiare, ideale al recupero della loro serenità. Per Statuto, quale socio fondatore, il Distretto 2050 ha diritto ad un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di Abbeyfield Italia onde poter contribuire alla gestione della attività della Associazione e del suo sviluppo sul territorio. Individuando ormai da anni nel proprio Organigramma una Commissione Abbeyfield, il Distretto 2050 ha inteso però andare oltre tale semplice ruolo istituzionale intendendo motivare e coinvolgere i soci dei Club nelle attività di servizio di Abbeyfield Italia. E però altrettanto evidente come la vitalità della Commissione, e soprattutto la sua capacità di coinvolgimento dei Club e dei loro soci, non possa prescindere dalla presenza sul territorio distrettuale di residenze Abbeyfield sulle quale far convergere le grandi risorse dei Rotariani. La ricerca infatti di nuovi obiettivi e nuove sfide risulta spesso operazione rigeneratrice e portatrice di nuovo slancio e vigore nelle azioni di servizio. La ricerca di un contesto ideale in cui far sorgere una nuova residenza non è comunque cosa semplice: è necessario infatti che per la sua nascita ricorrano diverse condizioni favorevoli quali uno o più partner di assoluta affidabilità e immagine, un adeguato bacino d utenza, condizioni territoriali edilizio-urbanistiche idonee, sufficienti sinergie economiche e sociali, il coinvolgimento di 2 o 3 Club locali che si facciano paladini della nuova attività di servizio ed infine il reperimento di significative somme di denaro necessarie per condurre in porto la realizzazione del progetto. Negli ultimi otto-dieci mesi, dopo molti tentativi, è stata individuata una opportunità progettuale in cui sembrano convivere molte di queste condizioni favorevoli e che confidiamo, superate alcune difficoltà tecnico-burocratiche, ci consenta di proporre quale obiettivosu cui lavorare nel prossimo triennio. Attività in corso ed in programma per il triennio Il progetto su cui si sta attualmente lavorando e che, se le premesse troveranno conferme favorevoli, sarà al centro della attività della Commissione nel prossimo triennio, prevede la costruzione e gestione di una residenza per otto-dieci anziani autosufficienti, da realizzare in comodato secondo il protocollo Abbeyfield, in uno stabile, a parte di complesso immobiliare di proprietà di una Associazione Onlus, posto in zona centrale di un piccolo Comune del territorio del nostro Distretto. Pur con qualche difficoltà procedurale che si spera di poter superare entro breve termine, i complessivamente positivi recenti sviluppi dell iniziativa, che ad oggi ha già visto la stesura di una prima bozza di convenzione ora al vaglio dei contraenti e lo studio di un progetto edilizio-funzionale preliminare, hanno consigliato la formazione di un gruppo di collaboratori, membri della Commissione, cui saranno affidati compiti di comunicazione ai Club, di coinvolgimento delle professionalità rotariane essenziali alla costruzione e gestione del progetto, nonché di ricerca e messa a punto delle iniziative necessarie al reperimento delle risorse finanziarie. L opera di comunicazione ai Club che la Commissione si propone di portare avanti, sarà dunque utile a far conoscere ai Rotariani del Distretto non solo il progetto in attuazione, ma anche l attività e gli scopi istituzionali di Abbeyfield e così da raggiungere i seguenti obiettivi: Acquisire la consapevolezza dei soci dei Club del Distretto che l opera svolta di Abbayfield Italia e dei suoi Volontari è di utilità ed attualità sociale e risponde pienamente agli ideali rotariani da promuovere e sostenere; Rendere riproducibile nelle diverse realtà territoriali del Distretto l esperienza progettuale di realizzazioni Abbeyfield in Lombardia e Piemonte; Ottenere il coinvolgimento attivo dei Club del Distretto sul territorio dei quali sono e/o saranno operative Residenze Abbeyfield; Ottenere il sostegno economico, anche dei Club non direttamente coinvolti da Residenze sul proprio territorio, alla attività di Abbeyfield sul territorio distrettuale.

36 8.12 Commissione per l Associazione Europea Rotary per l Ambiente AERA Presidente Mario Orlandini ( morlandini@tin.it ) Compito della Commissione è: far conoscere l Associazione ai Club del Distretto, descriverne i programmi e le potenzialità suggerire ad AERA temi d interesse per il Distretto contribuire alla ricerca delle risorse necessarie perché AERA possa attuare i suoi programmi Negli organi direttivi di AERA, oltre a Mario Orlandini, delegato del Governatore, sono stati chiamati a dare il proprio contributo Fabrizio Longa (RC Voghera) e Riccardo Groppali (RC Cremona) che con le loro specifiche competenze nel settore ambientale possono aiutare l Associazione a raggiungere i propri obiettivi (vedi punto 7 di questo piano)

37 8.13 Amici del CAM Presidente Ambrogio Locatelli ( interilsa@tiscali.it ) Compiti della commissione sono: Sensibilizzare i Club circa la funzione del CAM e degli Amici del CAM Promuovere i contributi dei Club a favore del CAM ed aumentare il numero dei Club e la loro generosità nei confronti del CAM Mantenere i contatti con i Club e renderli partecipi della attività e delle iniziative del CAM e degli Amici del CAM Accertarsi che all interno del Club ci sia un delegato CAM Essere disponibili ad organizzare una Conviviale dedicata al CAM ed agli Amici del Cam. L attività della Commissione per il triennio è orientata a perseguire questi obiettivi e a garantire che tutti i Club del Distretto siano adeguatamente informati sugli scopi, sulle attività svolte e sui risultati ottenuti dal CAM.

38 8.14 Premio Galileo Galilei Presidente Ivo De Lotto ( RC Pavia delotto@unipv.it ) Compito della Commissione è: portare il contributo del Distretto alle attività della Fondazione partecipando al Consiglio Direttivo e al Consiglio Scientifico, operare affinché il contributo del Distretto sia utilizzato in modo efficiente, partecipare alle scelte per l assegnazione dei Premi secondo lo statuto della Fondazione, promuovere e assegnare il premio a livello distrettuale sempre intitolato a Galileo Galilei destinato a giovani ricercatori.

39 8.15 Immagine Pubblica del Distretto: Commissione Relazioni Pubbliche Presidente Patrizia Zanotti (RC Castiglione delle Stiviere Alto Mantovano ) La Commissione, al di là delle motivazioni istituzionali che ne prevedono e regolamentano l esistenza, deve FAVORIRE RAPPORTI (Relazioni Pubbliche) e FAR VEICOLARE L IMMAGINE DEL ROTARY (Pubblica Immagine): sono questi i due principi che ispirano l ideazione di un progetto e l indirizzo di una squadra. La costante attenzione del Rotary International per la Pubblica Immagine ha fatto sì che i Distretti andassero via via acquisendo nel tempo la giusta percezione dell importanza del saper comunicare : lo si vede confrontando le Riviste attuali con quelle di qualche tempo fa, le rinnovate impostazioni dei siti internet, persino gli schemi organizzativi delle Assemblee e dei Congressi distrettuali. Il Distretto 2050, negli ultimi anni, ha tracciato alcuni solchi importanti nell ambito della Comunicazione e della Pubblica Immagine, solchi nei quali altri Distretti si sono poi riconosciuti acquisendo il nostro know how: ecco, dobbiamo continuare in questo ruolo di leadership cercando di fare sempre meglio. Progetto di Pubblica Immagine per l anno Sappiamo che i progetti rotariani si possono concretizzare sul territorio del Club oppure a livello internazionale. Sappiamo che per molti service persiste il dubbio: Sarà un progetto da Rotary? oppure Sarà un vero service o pura beneficenza? Altra cosa sono gli interventi internazionali. Per quelli non esiste il dubbio. In quelli si parla di Fame- Acqua-Salute-Alfabetizzazione-Polio. Sono progetti che raccontano al meglio cosa è il Rotary e quali sono i suoi obiettivi principali. Non si parla di quadri o di libri, di chiese o di statue, ma di salvare vite umane. Convincere i non rotariani della bontà del nostro agire, deve partire proprio da qui: dalla pubblicizzazione di quanto facciamo per salvare, proteggere, curare vite umane. Quanto un Club realizza a livello locale trova spesso accoglimento sulla stampa del territorio. Ne parlano giornali e radio. Ciò non succede se il service avviene a migliaia di km: non ha lo stesso appeal, né per i media, né tanto meno per il lettore. Da qui la necessità di creare una raccolta di progetti internazionali realizzati, o in corso d opera, del Distretto 2050, con riferimento alla base dati dei progetti di cui al punto 2. Perché farla? - Per comunicare all esterno del sodalizio l impegno del Rotary verso le necessità del Mondo. - Per creare un anagrafica degli interventi internazionali. - Per creare una Banca dati di contatti utili per i Club che volessero iniziare o continuare un progetto in un Paese già aiutato da altri Club. - Per consentire sinergie tra i Club su progetti internazionali. - Per aiutare i progetti non ancora conclusi a trovare partner e quindi fondi. - Per poter parlare, oltre che dei molteplici progetti realizzati e in essere, anche del Programma PolioPlus, il nostro primo progetto internazionale. Da ultimo, è importante per la Commissione Relazioni Pubbliche stabilire sinergie anche con altre Commissioni per trarre linfa utile all elaborazione di nuovi progetti e per dar maggiore visibilità alle Commissioni stesse. Come procedere nella realizzazione del progetto? Occorre: - Preparare un questionario e inviarlo ai Presidenti di Club. - Preparare una piccola pubblicazione (vi allego copertina pensata) da distribuire ai Club e da pubblicare su internet.

40 Addetto Stampa distrettuale Patrizia Zanotti (RC Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano info@lacostadellabalena.it ) Continua la collaborazione con la Rivista Regionale attraverso l invio di articoli che esprimano progettualità oppure eventi che possano interessare anche gli altri Distretti Rotary. Le notizie inviate dai Club per la pubblicazione vengono filtrate in quanto non tutte sono adatte alla pubblicazione sulla Rivista. Notiziario Distrettuale Rotary 2050 Marino Casella ( RC Cairoli casella@medweb.it - rivista@rotary2050.org ) Addetti Stampa Distrettuali Area Bresciana: Patrizia Zanotti(RC Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano) Area Cremonese: Amedeo Viciguerra(RC Cremona) Area Milanese / Lomellina: Bianca Garavelli(RC Cairoli) Area Mantovana: Patrizia Zanotti(RC Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano) Area Pavese e Oltrepò: Maurizio De Blasi(RC Voghera) Area Piacentina: Francesco Mastrantonio(RC Piacenza Farnese) La decisione, presa nell anno del Gov. Rampulla, di realizzare un notiziario distrettuale snello nella forma ed efficace nella sostanza avrebbe dovuto portare Marino Casella a una scelta del materiale da pubblicare tra quello inviato dai Club (i Club sono quasi una settantina e le pagine a disposizione solo otto). Ciò che invece accade, da sei anni a questa parte, non va in questa direzione: gli articoli sono pochi, spesso rappresentano uno sfoggio di relatori e non una vetrina di progetti, troppo spesso si è costretti a pubblicare anche articoli non meritevoli pur di chiudere la pubblicazione. Progetto per anno E indispensabile individuare i referenti di area che mancano, in primis quello del Bresciano. Proviamo a movimentare il Notiziario con rubriche, incentivare i Club a inviare articoli di progetti, essere più ferrei nel convincere i Presidenti a non inviare bollettini al posto di articoli oppure resoconti di serate con relatori dai nomi altisonanti. Bollettini Club Luigia Bettoni (RC Mantova luigiabettoni@libero.it ) La Commissione riceve i bollettini dai Club e li archivia. Mi sono chiesta spesse volte se, al di là del Premio Coppellotti che, a fine annata rotariana, riconosceva il miglior bollettino e lo premiava con un trofeo, vi fosse una utilità maggiore da attribuire a questa Commissione. Progetto per l anno Indipendentemente dal Premio Coppellotti, la Commissione abbia un compito preciso: quello di creare un bollettino-tipo (scaricabile dal sito internet distrettuale) utilizzabile dai Club. E un passo importante da fare, non tanto per uniformare l impostazione dei bollettini, ma per dare un indirizzo a chi li redige di ciò che realmente deve essere riportato all interno, omettendo ciò che non serve. E un aiuto che si fornisce ai Club, liberissimi, comunque, di avvalersene oppure di continuare con la vecchia impostazione. Eventi sul Territorio Mario Beschi ( RC Castiglione delle Stiviere e Alto Mantovano mario.beschi@messaggeriedelgarda.com ) La periodicità del Notiziario distrettuale, purtroppo, non consente di informare i Club del Distretto circa gli eventi programmati. Esistono, tuttavia, delle iniziative ormai collaudate nel tempo che varrebbe la pena di riunire in una Banca dati pubblicabile sul sito internet. Grazie a tale elenco di eventi, potrebbe essere più facile e sistematico il coinvolgimento dei Media. Progetto per l anno Creare una Banca-dati degli Eventi distrettuali e far lavorare in sinergia le Commissioni Eventi sul Territorio e Rapporti con i Media.

41 Rapporti con i Media Doretta Bardini ( RC Andes Viorgilio Curtatone bardinibeduschi@libero.it ) Nell anno del Gov. Vailati Riboni, sentiti tutti gli Assistenti, era stata creata una Banca dati distrettuale che riuniva tutte le testate giornalistiche, radiofoniche e televisive distribuite sul territorio del L utilità di questa Banca dati è da ricercarsi nella celerità con cui una notizia a rilevanza distrettuale riesca contemporaneamente a raggiungere tutte le aree bypassando Assistenti e Presidenti. Notizie fatte veicolare attraverso l utilizzo di questa Banca dati riguardano fatti di grande rilevanza (es. l impegno del Distretto a favore del Programma PolioPlus ) Progetto per l anno Aggiornare la Banca dati, se possibile incrementarla e utilizzarla per divulgare gli Eventi sul Territorio. Posta Elettronica Distretto 2050 Responsabile Vittorio Amedeo Giussani ( RC Brescia Franciacorta Oglio postmaster@rotary2050.org ) Sito internet Rotary 2050 e Banca Dati Distrettuale Responsabile Mauro Mosconi (RC Soresina mauro@mosconi.it ) Le due funzioni distrettuali Posta elettronica e Sito internet sono strettamente collegate. Progetto per l anno Una rinnovata impostazione del sito è la novità introdotta dall avvicendamento Brunoldi-Mosconi, ma anche un avvertita esigenza di cambiare abito allo strumento di comunicazione più celere che il nostro Distretto possiede. E indispensabile, tuttavia: - individuare i punti di forza del sito attuale e, pur modificandone la grafica, cercare di mantenerli, - favorire un graduale cambiamento ed avere la piena approvazione dei futuri Governatori sulle modifiche da attuarsi: un sito che si rinnova ma che l anno dopo cambia già il proprio aspetto e negativo e fuorviante. Per la banca dati distrettuale, che nella nuova versione sarà integrata con il sito si prevede un interfaccia di facile utilizzo, con dati compatibili con quelli richiesti dal Rotary International. Si ritiene opportuno estrapolare le Classifiche dei rotariani del Distretto e pubblicarle sul sito. L utilità? La stessa della fellowship: creare motivi di aggregazione, contatti tra rotariani, possibili aiuti professionali nella realizzazione di service. Questa Banca dati è un tesoro che non sappiamo di possedere: va fatta vivere.

42 8.16 Commissione Progetti Presidente Aldo Adami (RC Mantova Postumia ) Compito delle commissioni è di coordinare e sostenere i Club che, singolarmente o in concorso con altri Club, intendono realizzare iniziative in ambito locale, distrettuale, nazionale o internazionale. I progetti sono finalizzati al miglioramento della condizione umana e trovano nelle specifiche competenze del Rotariano: la capacità progettuale, il finanziamento e la realizzazione con l apporto personale dei Soci. Più volte si è affermato che è nel Club, e nell insieme dei suoi Soci, dove nasce l idea di un service, ma è di fondamentale importanza la possibilità di aggregazione e la condivisione con altri Club al fine di avere una maggiore incidenza dei risultati. Da qui la necessità e la disponibilità dei membri delle commissioni a contattare i Club per la raccolta dati, la loro catalogazione e la diffusione. Molto interessante, in proposito, la proposta di nuova architettura del sito distrettuale e la possibilità di aggiornare il database. Le aree di intervento sono: - Handicap; - Acqua; - Sanità; - Fame; - Alfabetizzazione; - Pubblico Interesse; - Gruppi rotariani comunitari. Commissione Rotary per l Handicap Responsabile Angelo Fiorentini (RC Belgioioso Sant_Angelo Lodigiano angelo@allevamentofiore.com ) Maura Bergamaschi (RC Codogno) Rachele Corrù (RC Adda Lodigiano) Susanna Gargioni (RC Mantova Postumia) Luciana Nervi (RC Soresina) Sergio Orlandi (RC Certosa di Pavia) Luisa Pasotti (RC Brescia Castello) Daniela Piovani (RC Brescia SE Montichiari) Graziella Rigon (RC Castiglione delle Stiviere e A.M.) Renata Stradiotti (RC Salò e Desenzano del Garda) Si propone di coordinare tutte le iniziative dei Club a favore dei portatori di handicap. Sensibilizzare la comunità all eliminazione delle barriere architettoniche. Promuovere specifiche manifestazioni e presentarle ai Club. La programmazione triennale della manifestazione Amico Campus che ha portato in vacanza per una settimana, a Salice Terme e a Lazise sul Lago di Garda, nei due anni precedenti, oltre 300 fra disabili e loro famigliari, coinvolgendo 44 club e centinaia di Soci. L obiettivo è di confermare il numero degli anni precedenti, ma di aumentare ancora di più l impegno dei ROTARIANI a questo progetto, che ha insito nella sua struttura il primo principio ROTARIANO di DARSI PER GLI ALTRI. La commissione può dare un supporto a tutti i Club che vogliono orientare la loro azione a favore della lotta alla cecità. Possiamo suggerire di sostenere le Associazioni sul territorio per migliorare l autonomia personale, ad esempio: - autonomia di movimento con corsi di orientamento e organizzazione all interno delle abitazioni; - diffusione del progetto MapAbility del Rotaract, che è nato per segnalare ostacoli nei percorsi urbani. I ciechi utilizzano GPS per i percorsi, ma e utilissimo segnalare deviazione o lavori; - organizzazione di corsi di informatica per non vedenti. La nostra commissione dispone di aula viaggiante con PC e Software per corsi da svolgere gratuitamente nei fine settimana;

43 - corsi di informatica rivolti ai bambini della scuola primaria, media e superiori con didattica specifica sostenuta da Istruttori non vedenti ; - collaborazione con Club di altri Distretti per esportare questa iniziativa al di fuori della Lombardia (Club gemellati); Commissione Area Prioritaria Acqua Paolo Ghilardi (RC Valli del Nure e della Trebbia ghilardi@unipv.it ) Sembra un paradosso: la risorsa acqua è abbondante sul nostro pianeta, ma in vari luoghi della Terra non è disponibile acqua sicura: o perché non è sana, o perché è poca o addirittura assente, o perché al contrario è troppa e distrugge. Occuparsi della risorsa acqua rientra a pieno titolo nelle Azioni Rotariane. Rendere disponibile acqua sicura può migliorare le condizioni di vita delle comunità in Italia e all estero, e questa è pura Azione di interesse pubblico; risolvere un problema connesso all acqua può promuovere la comprensione, la tolleranza e la pace tra i popoli, e questo è scopo della Azione internazionale. IL PROBLEMA ACQUA NELLE AREE PIÙ DEPRESSE Un esempio fra tutti: la diarrea uccide un milione e mezzo di bambini all anno, e si è stimato che quasi il 90% di questa catastrofe sia dovuto a una scarsa combinazione di disponibilità di acqua pulita, di risanamento (p.es. fognature e servizi igienici) e di igiene personale (p.es. lavarsi le mani col sapone). Il Rotary ha già ottenuto risultati in questo senso: nelle aree meno sviluppate del mondo ha realizzato impianti di depurazione, acquedotti, fognature, sistemi di irrigazione, attività di informazione (opuscoli, incontri). IL PROBLEMA ACQUA IN ITALIA In Italia abbiamo problemi meno estremi ma evidenti: danni da allagamenti e frane, scarsa cultura sulla difesa dalle piene, case poco resistenti all acqua, informazione distorta, distribuzione idrica imperfetta a causa di sprechi o di carenze di servizi pubblici e privati. Anche in Italia i Rotariani possono fare qualcosa di importante: diffondere una informazione corretta, realizzare particolari interventi, promuovere un uso consapevole della risorsa idrica. Ecco alcuni esempi di cosa ha realizzato il Rotary nelle aree più sviluppate (inclusa l Italia): bagni pubblici in aree parco, interventi sulla qualità dell acqua, irrigazione a goccia di giardini scolastici, stampa di opuscoli divulgativi, seminari informativi in scuole o durante convegni. IN PRATICA, COSA POSSONO FARE I ROTARY CLUB? Durante i prossimi tre anni rotariani, l area risorse idriche del Distretto si occuperà di monitorare le iniziative dei Rotary Club sul tema Acqua e di fornire eventualmente assistenza ai Club. Commissione Area Sanità Ciro Rampulla (RC Oltrepò cirorampulla@alice.it ) Sono molteplici le iniziative dei Club relative all area sanità, spesso sollecitate dai Soci appartenenti a questa classifica. Si sente ancora di più la necessità di un coordinamento e forse anche di un orientamento verso problematiche spesso trascurate dagli Organismi preposti (Asl, Ospedali, multinazionali, ecc.) e intervenire dove effettivamente c è il bisogno. In genere con un minimo investimento economico, arricchito dalla professionalità rotariana si ottengono risultati esaltanti. Nel triennio la commissione si propone di coordinare e aiutare i Club per le iniziative rivolte al nostro territorio e alle aree internazionali più bisognose. Commissione Area prioritaria Fame Bruno Angarano (RC Valtrompia bruno.angarano@banca.mps.it ) La Sottocommissione opera sinergicamente soprattutto con le Commissioni Acqua e Commissione Sanità al fine di poter sviluppare un percorso congiunto che naturalmente possa far interagire le tre aree.

44 Sarebbe infatti auspicabile individuare progetti, anche già in fase di attuazione, al fine di avviare un percorso di fattibilità che possa trovare la condivisione presso il maggior numero di Clubs del nostro Distretto. Prevediamo di organizzare incontri per aree provinciali e individuare idee aggreganti sulle quali poter lavorare ad ampio raggio o a livello di gruppi. Area Prioritaria Alfabetizzazione Elisabetta Conti( RC Brescia betticonti@libero.it ) L alfabetizzazione è uno dei temi più cari a Paul Harris. In quest epoca di grandi migrazioni alfabetizzare i cittadini stranieri in Italia significa diffondere cultura attraverso l insegnamento della lingua italiana. Alfabetizzare un uomo significa alfabetizzare una persona, alfabetizzare una donna significa alfabetizzare una famiglia. Negli scorsi anni la Commissione Area Alfabetizzazione ha realizzato il suo progetto biennale con la pubblicazione della guida in 10 lingue Vivere nella scuola italiana Breve guida all integrazione per i genitori degli alunni giunti in Italia nella versione cartacea distribuita a alunni delle scuole della Lombardia nell anno e, data la grande richiesta, nella versione on-line nell anno , posta nel sito dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Per raggiungere un integrazione è sembrato opportuno intervenire come Rotary nella direzione di una capillare diffusione degli usi e delle norme del Vivere nella società civile della scuola italiana affinché i genitori degli alunni da alfabetizzare fossero i primi a conoscere le regole del mondo scolastico italiano e a diventare sostenitori primi dell azione di integrazione educativa che la scuola si sforza da tempo di fare. Si è tradotto in pratica con un opuscolo tradotto in 10 lingue. Nel 2012 la Commissione distrettuale ha realizzato il progetto Alfabetizzare per accogliere, che prevede lo studio, la progettazione, la realizzazione e la stampa di un libretto, in lingue diverse, per agevolare la preparazione dell esame per l ottenimento del permesso di soggiorno CE per gli stranieri che giungono nel nostro paese. Il progetto è stato svolto con il patrocinio delle Prefetture. Sono stati stampati volumetti che sono stati distribuiti con la collaborazione delle prefetture alle strutture provinciali interessate. Il supporto economico all iniziativa è stato garantito dall attività di promozione condotta dalla signora Gabriella De Lotto che ha raccolto contributi dai club durante la visita del Governatore. Progetti di Pubblico Interesse Roberto Carpignano( RC Oltrepò rob.carpignano@libero.it ) L azione di interesse pubblico incoraggia e promuove l applicazione dell ideale del servire nella vita personale, professionale e civica di ogni rotariano; è la terza delle vie di azione e riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare le qualità della vita nel territorio in cui si trova il club. I presidenti di Club sono invitati ad istituire commissioni incaricate di affrontare questioni nelle aree: progresso umano; sviluppo della comunità; protezione dell ambiente. Per essere valido il progetto di servizio deve far fronte a bisogni reali della comunità a cui è destinato. Una valutazione delle necessità effettive della comunità aiuterà a individuare le aree in cui il club potrebbe intervenire con efficacia. Il progetto deve essere scelto in base alle informazioni raccolte nella valutazione iniziale. Tra gli elementi da tenere presenti vi sono la disponibilità dei soci in termini di tempo e risorse, l esperienza maturata dal club nei progetti di servizio, il livello di partecipazione della comunità interessata, la durata e la sostenibilità del progetto, le organizzazioni disposte a collaborare e il sostegno del Rotary International. La commissione distrettuale si propone di organizzare e istruire i Club per seguire le varie fasi della pianificazione, compresa la nomina di sottocommissioni o coordinatori a cui affidare i diversi compiti: - definizione di traguardi e obiettivi; - sviluppo di un piano di lavoro; - preparazione del budget; - responsabilità civile e valutazione del rischio.

45 Seguire i Club nella fase realizzativa e nella successiva valutazione dei risultati per divulgare i successi ottenuti e favorire una sana emulazione.

46 Gruppi Rotariani Comunitari Paolo Sarchi (RC Pavia ) I Gruppi Rotariani Comunitari sono gruppi di NON rotariani che condividono l ideale rotariano del servire e che, con la guida dei club sponsor, mettono le loro competenze umane e professionali al servizio della comunità. Si tratta di un programma istituito nel 1985 dall'allora presidente R.I. eletto MAT Caparas edadottato ufficialmente dal Consiglio centrale del R.I. nel Oggi esistono più di 6000 GROC e 2600 Rotary Club Sponsor in 76 paesi nel mondo. Secondo la definizione adottata dal Consiglio centrale del R.I., i Gruppi Rotariani Comunitari si istituiscono con lo scopo di : - incoraggiare i singoli individui ad interessarsi attivamente delle questioni sociali della comunità in cui vivono; - riconoscere la dignità e il valore di tutte le occupazioni utili; - incoraggiare la partecipazione attiva nei progetti di miglioramento della comunità ed attività che ne favoriscono l autosufficienza; - valorizzare le potenzialità umane nel contesto della cultura e delle tradizioni locali - Ogni gruppo deve essere costituito da almeno 10 adulti di buon carattere e comprovate doti di leadership, che risiedano o svolgano attività di studio o lavoro nella comunità a cui appartiene il gruppo o nei suoi dintorni. I componenti non fanno parte del club Rotariano sponsor né vanno considerati quali associati al club od aspiranti Rotariani. Ogni gruppo è organizzato, sponsorizzato e guidato da uno o più club e viene costituito con l appoggio del Governatore Distrettuale e con l attestazione ed il riconoscimento del R.I. Il gruppo continuerà ad esistere solo fino a quando potrà godere del patrocinio da parte del suo Club sponsor e del Riconoscimento da parte del R.I. Nell ambito della struttura stabilita dal R.I., spetta al club sponsor il compito di organizzare e guidare il gruppo. La Commissione Distrettuali GROC, nel corso degli anni, ha individuato nelle ONLUS già operanti sul territorio gli interlocutori meglio idonei a realizzare Gruppi GROC. La Commissione ha quindi organizzato serate conviviali con a partecipazione di associazioni ONLUS attive sui territori di competenza dei RC possibili promotori di costituzione di gruppi GROC anche al fine evidenziare e dare ordine di priorità alle esigenze di ciascuna di esse. È emerso che le esigenze sono tante e diversificate. Vanno dalla disponibilità di un contatto assiduo con medici base di base per assistere ragazzi debilitati nel fisico e nella mente per la continua assunzione di droga, richiesta espressa da un associazione che si occupa di recuperare i tossicodipendenti, a richieste di aiuto in tutti gli adempimenti formali e sostanziali per l inserimento nel mondo del lavoro, alla richiesta di assistenza legale, notarile, ecc. Questo lavoro di individua zione di esigenze e di ricerche di contatti ha portato alla costituzione di 7 gruppi GROC tutti sponsorizzati dal RC Pavia 1) Associazione Italiana Sclerosi Multipla; 2) Associazione Italiana Persone Down; 3) Associazione Donatori di Voce 4) Associazione Italiana per Fare un Albero 5) Coop Sociale Arti e Mestieri 6) Sogni e Cavalli Onlus

47 7) Centro documentazione Dialogo Intercolturale Per le esigenze espresse dai differenti GROC di volta in volta sono stati coinvolti Rotariani che hanno sempre messo a disposizione con slancio il loro tempo e la loro professionalità. La Commissione si ripromette di continuare nel tentativo di aggregare, nei diversi ambito territoriali, professionisti NON rotariani in gruppi che interagiscano con professionisti rotariani per realizzare iniziative congiunte volte a - rendere disponibili fondi e attrezzature, - orientare persone ne mondo del lavoro, - mettere a disposizione, nello spirito del fondatore Paul Harris, il bene prezioso che è la capacità professionale. La commissione GROC del Distretto 2050 percorre soprattutto quest ultima via sul proprio territorio. Per il futuro la commissione sensibilizzerà gli Assistenti ed i Presidenti dei club perché organizzino serate invitando le associazioni di volontariato attive sul territorio del club che possano diventare Gruppi GROC La Commissione auspica che per ciascun club possa esserci un referente GROC che si rapporti con la Commissione GROC distrettuale. Sarà importante evidenziare come la collaborazione che i Gruppi GROC potranno ricevere dal mondo Rotary sarà appunto rappresentata dalle molte e diversificate capacità professionali dei Rotariani, capacità professionali che consentono di affrontare una molteplicità di esigenze e di e risolvere i problemi ad esse connessi.

48 8.17 Commissione Fondazione Rotary Presidente Fabio Pedretti ( RC Abbiategrassofabio.pedretti@comifin.it ) Scopo della Commissione Distrettuale sulla Fondazione Rotary RF è quello di far conoscere a tutti i rotariani ed ai club del Distretto questa entità finanziaria, creata dal RI ma distinta dallo stesso e che costituisce il "braccio armato" del RI per cercare di risolvere una parte dei problemi del mondo. La conoscenza della RF e dei suoi scopi è un prerequisito perché venga prima di tutto apprezzata, sostenuta finanziariamente, utilizzata per finanziare i services dei club sia a livello locale che internazionale. Da sempre si è portato avanti il concetto della conoscenza della RF, quale base innanzitutto per il suo sostentamento. E' estremamente importante che i rotariani sviluppino la consapevolezza che la RF non è "... un buco nero" dove le risorse finanziarie arrivano e poi spariscono, bensì uno strumento insostituibile nell'attività di realizzazione dei services dei club. Conseguentemente l'immagine interna ed esterna al Distretto deve essere tutta improntata alla totale efficienza della Commissione che ha al suo interno membri assolutamente esperti e capaci, che, contrariamente alla logica rotariana dell'annuale rotazione, prevede che i suoi membri rimangano in carica per almeno un triennio. Sottocommissione Scambio Gruppi di Studio SGS. Alberto Dalla Villa (RC Lambro Napoleon alberto.dallavilla@seridall.191.it ) Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e con i programmi dei Governatori che si succederanno alla guida del Distretto, l'obiettivo annuale sarà quello di organizzare sia un gruppo da inviare presso un Distretto amico, sia quello di ricevere un gruppo straniero. L'attività della commissione continuerà ad avvalersi della collaborazione dei club sia nell'analisi delle candidature dei componenti il gruppo da inviare, sia per organizzare logisticamente l'accoglienza del gruppo ospite. Sottocommissione Polio Plus Ezio Onorati ( RC Mantova Postumia ezio.onorati@mynet.it ) L'obiettivo della sottocommissione è quello di mantenere e se possibile incrementare l'attuale elevato livello di risorse inviate dai club alla RF per finanziare questo importantissimo service. Attualmente moltissimi club del Distretto inviano risorse ben superiori all'obiettivo minimo contributivo fissato dal RI che è di $ ,00. La media distrettuale è ben superiore all'obiettivo minimo fissato dal RI. L'obiettivo della commissione è e sarà di sollecitare e sensibilizzare i club "zeristi" affinchè comprendano e si attivino per reperire le risorse per questo nobile progetto Sottocommissione Donazioni Annuali. Fabio Pedretti ( RC Abbiategrassofabio.pedretti@comifin.it )) Anche per questa sottocommissione vale quanto appena descritto per la Polio Plus.. All'interno del programma "Every rotarian, every year" molti club raggiungono e superano l'obiettivo contributivo di $. 100 per socio. Ma anche in questo ambito alcuni club sono ancora assenti e gli splendidi risultati raggiunti dal Distretto a livello di contribuzione sono il frutto degli sforzi di molti, ma non di tutti. Sostenere il Fondo Programmi Annuali è un "dovere morale" per ogni rotariano e per ogni club in quanto attraverso questo fondo vengono finanziati in MG e le iniziative locali dei club. Sottocommissione Borsisti ed ex borsisti. Franco Docchio (RC Brescia Nord franco.docchio@ing.unibs.it ) Ogni anno la sottocommissione seleziona ed individua candidati presentati dai club da avviare ad esperienze universitarie e di formazione presso importanti e qualificati centri universitari. Anche in questo caso vale quanto sostenuto per la sottocommissione SGS relativamente al coinvolgimento dei club del Distretto.

49 Sottocommissione Fondo Permanente e Donazioni Rilevanti Nicola Bianco Speroni (RC Valle Sabbia Centenario speroninik@tin.it ) L'obiettivo auspicato dal RI è quello che ogni club esprima ogni anno almeno un donatore per inviare risorse finanziarie a questo importantissimo fondo di dotazione, le cui risorse non possono essere intaccate, ma possono essere utilizzati solo gli interessi maturati. Molti club esprimono autonomamente un donatore all'anno. L'obiettivo è che tutti i club esprimano un donatore ogni anno. Sottocommissione Sovvenzioni dalla Fondazione Rotary Francesco Ferron (RC Piadena Oglio Chiese arca.ing@virgilio.it ) La sottocommissione svolge ormai da molti anni una consulenza a domicilio presso i club che intendono finanziare i propri services, aiutandoli sia a livello burocratico che organizzativo dando preventivamente tutte le indicazioni affinchè le domande di finanziamento siano compliance con i requisiti fissati dalla RF. Anche a livello distrettuale la commissione è in grado di garantire tutto il supporto ai club per il finanziamento di services locali attraverso i fondi distrettuali. FONDAZIONE ROTARY. LA VISIONE FUTURA A partire dall anno si realizzerà un cambiamento di grande importanza nella attribuzione e nella gestione dei finanziamenti da parte della Fondazione Rotary. Tale cambiamento è definito VISIONE FUTURA. L allegato 5 contiene la descrizione del calendario degli adempimenti per arrivare preparati alla VISIONE FUTURA della Fondazione.

50 8.18 Nuove generazioni: politica per le nuove generazioni Presidente Eugenio Bettinelli ( RC Cremona bettinv@bconsult.it ) La commissione è stata formata per la prima volta nel 2010 in seguito all istituzione della quinta via d azione rotariana. Funzioni della Commissione Suoi compiti sono:- l attività di sensibilizzazione e stimolo presso i Club sui temi delle nuove generazioni, sia per le azioni istituzionali del Rotary, sia per le iniziative dei singoli Club; -il coordinamento dei programmi delle sottocommissioni: R.Y.E Scambio Giovani; R.Y.L.A.; R.Y.L.A. Junior; ROTARACT; INTERACT; -la condivisione dei contenuti e degli obiettivi; -il collegamento per affinità tematica con la sottocommissione Ex borsisti, Borse di studio, e borse del Rotary per la pace. Attività svolte Nell anno la commissione ha curato la realizzazione di un audiovisivo che propone le attività istituzionali del Distretto 2050 in merito alle Nuove generazioni, evidenziando i contenuti delle singole azioni e documentando alcuni momenti vissuti: si è dimostrato un utilissimo strumento di sintesi informativa su argomenti spesso non ben conosciuti da tutti i rotariani e di condivisione di possibili obiettivi per i club. Quasi sempre con l ausilio dell audiovisivo, la commissione ha partecipato a 12 riunioni conviviali proponendosi, anche con gli interventi di Amedeo Viciguerra e Eugenio Bettinelli, come promotrice di conoscenza e stimoli sui temi propri. Sono stati coinvolti negli incontri 18 club, singolarmente o in interclub, e tutti hanno mostrato un reale interesse sulla nuova Quinta via d azione rotariana. Attività per il triennio Dopo gli esiti piuttosto lusinghieri della sperimentazione condotta l anno scorso la Commissione intende proseguire nello studio di attività e forme di coinvolgimento che costituiscano le basi per un lavoro permanente sulle nuove generazioni all interno del Distretto. Il conseguente programma è articolato in quattro punti: Ripresa degli incontri con i Club del Distretto, che ne facciano richiesta, per presentare e approfondire la conoscenza e il possibile sviluppo delle attività relative alle Nuove Generazioni, con l ausilio del video predisposto l anno precedente e con le relazioni/provocazioni di Amedeo Viciguerra ed Eugenio Bettinelli. Incontri, su richiesta, con i Rotaract e gli Interact del Distretto, per fornire assistenza, consulenza per la realizzazione dei loro service rivolti ai giovani, e/o al mondo della formazione, e/o all inquadramento delle prospettive professionali. Inizio di un progetto che individui linee guida per i Club che intendono affrontare service rivolti a promuovere l eccellenza nel settore della ricerca e della nuova imprenditoria, non semplicemente come riconoscimento delle situazioni già mature ed affermate, ma come proposta e sostegno di occasioni per chi ha bisogno di aiuto e guida per emergere. Avvio di un progetto distrettuale volto a realizzare un data base, organizzato per settori, delle opportunità che il Rotary e i rotariani offrono per l avviamento al mondo del lavoro: da mettere in una rete reale, non solo sui siti rotariani ma anche con l apporto degli uffici Informagiovani del territorio. Inoltre è allo studio l avvio di uno studio di fattibilità per l istituzione di un Centro della Pace del Rotary con un programma innovativo presso l Alma Universitas di Pavia (cfr. programmi dei centri della pace esistenti nel mondo). Nel seguito si illustrano le attività tradizionali del Distretto che fanno riferimento alla quinta via d azione e, conseguentemente, alla commissione Nuove generazioni, che dovrà promuovere almeno due incontri

51 annuali dei presidenti delle commissioni afferenti per il necessario coordinamento, ma soprattutto monitoraggio, condivisione e discussione delle eventuali linee evolutive. Sottocommissione RYLA Omar Bortoletti ( RC Brescia Castello omar.bortoletti@bitech.it) Il RYLA del nostro Distretto è diverso da quello degli altri Distretti italiani per l impostazione e i contenuti che guardano verso il futuro. Come tutte le grandi organizzazioni inserite nel territorio anche il Rotary trae dal passato i valori fondanti ma deve sentire i cambiamenti della società e cercare di farli propri per tradurli in una conduzione moderna, operativamente efficace. Gli obiettivi perseguiti sono: Valorizzazione della Leadership. Aiutare i giovani a prendere coscienza di se stessi. Individuare i punti forti ed i punti deboli del loro carattere, come evidenziare i primi e vincere gli altri. Abituarsi a lavorare in gruppo. Il team formativo è costituito di Professionisti del Settore Formazione (EKIS srl di Reggio Emilia) che abitualmente lavorano sui manager di aziende multinazionali. Caratteristiche dell attività svolta sono: il prodotto che viene realizzato è tra i più qualificati nel settore della formazione avanzata. La logistica, ovvero la parte residenziale nell albergo di Sirmione, con il suo alto livello è elemento integrante del prodotto. I numeri: in questi dodici anni hanno partecipato ai corsi RYLA quasi 600 giovani costituendo una base importante per il futuro della nostra associazione; Gli elementi che si riscontrano a posteriori dalle testimonianze raccolte annualmente dai giovani del RYLA per renderci conto del raggiungimento degli obiettivi e per essere coscienti dei limiti dell operato della commissione, sono principalmente: ricerca avanzata, di tipo professionale, della leadership personale secondo gli orientamenti del Rotary, in risposta alle istanze dei giovani; forte coesione del gruppo dei partecipanti che continua nel tempo il rapporto di amicizia generato dal corso; riconoscimento al Rotary dell attenzione posta ai problemi delle nuove generazioni. Con l obiettivo di preparare i nostri giovani ad affrontare le sfide dei nuovi tempi si vede l opportunità di continuare in questa azione che è centrata sulle Nuove Generazioni secondo una scelta strategica per il Rotary, monitorando continuamente la struttura e la sua efficacia sotto il profilo della adeguatezza della linea di approccio alle dinamiche sociali e del rapporto costi/prestazioni/esiti formativi. Si ritiene importante che il bacino di utenza non sia generato prevalentemente dal Rotaract, ma al contrario ne divenga una fonte per l inserimento di nuovi soci. Sottocommissione RYLA JUNIOR Renzo Cavicchiolo ( RC Mantova Castelli renzo.cavicchiolo@virgilio.it ) Il Ryla Junior nasce per colmare la carenza di programmi per i ragazzi dai 13 ai 18 anni, età legata all Interact. Si sviluppa a Mantova nel 2007, come realtà locale, coinvolgendo gli otto Club Mantovani. Data l età dei ragazzi l iniziativa è stata concepita per avere uno svolgimento provinciale coinvolgendo le scuole Superiori della Provincia, che selezionano e propongono i giovani al comitato organizzatore Ryla Junior, formato da soci dei vari Club Sponsor. Il corso si svolge come seminario di quattro giorni in una foresteria gestita da associazioni religiose che garantiscono ai genitori dei giovani partecipanti la

52 massima serietà. Il seminario è condotto da uno psicologo professionista Rotariano e durante il corso sono presenti per tutto il periodo soci Rotariani come Tutor. Le motivazioni La fascia d età che va dai 13 ai 17/18 anni si caratterizza per aspetti legati allo sviluppo della persona, specifici e diversi da altri periodi di vita. Sono gli anni in cui si formano e si sviluppano le idee, le opinioni, le abilità, le capacità, grazie all apporto della scuola, della famiglia, delle amicizie. I ragazzi imparano (o dovrebbero imparare) a comportarsi adeguatamente nei diversi ambienti, sia come lettura dell ambiente, che come azioni sull ambiente. Sinteticamente, in maniera più o meno consapevole, si forma lo STILE della persona. Con questo termine si intende l insieme dei modi di pensare, di sentire, di esprimersi e di agire, che caratterizza un individuo nella sua unicità. Due sono gli elementi che costituiscono lo STILE: gli atteggiamenti e le competenze. I primi sono ciò che in genere si descrive come disposizione d animo, indole. Le seconde sono invece quelle abilità, cognizioni, capacità che, grazie all esercizio, sono diventate parte integrante della persona. Indicano uno stato abituale dell intelletto (facoltà cognitive) e della volontà (facoltà volitive). Indicano quella serie di abitudini conquistate e consolidate, strumentali allo svolgimento dei compiti della vita (camminare, parlare, leggere, relazionare, nuotare, far di conto, ecc.). Non sono fine, ma strumento; il saper camminare, per esempio, non è uno scopo, ma uno strumento per spostarsi; ecc. Si tratta in pratica di tutta quella serie di competenze che ci permettono di vivere, e di farlo felicemente in mezzo agli altri. Lo scopo del corso Scopo del corso è che il partecipante acquisisca le competenze e gli atteggiamenti evoluti di 1 livello. Il corso si caratterizza per il suo carattere FORMATIVO e non INFORMATIVO. Non sono tanto nozioni o conoscenze lo scopo del corso, bensì fare esperienza e acquisire competenze ed atteggiamenti. Il Rotary è fatto di idee e di persone che cercano di vivere gli ideali di amicizia, servizio, disponibilità, eguaglianza, professionalità. Molti rotariani incarnano veramente quegli atteggiamenti e quelle competenze di chi ha saputo imparare ad essere, e non solo imparare a fare. Da qui l idea di proporre come strumento di cambiamento e di sviluppo ai corsisti la testimonianza di persone realizzate; uomini e donne che possano con la loro presenza fungere da modello educativo e formativo. Quattro competenze si ritengono utili alla realizzazione del progetto. la prima delle competenze evolute è quella che Platone chiamava SAGGEZZA, termine che attualmente viene tradotto come DISCERNIMENTO. Strettamente connessa a questa è la facoltà della DECISIONE, l attitudine al problem solving. la seconda competenza ha una valenza sostanzialmente sociale. E strettamente legata alle CAPACITÀ RELAZIONALI. Strettamente connesse sono le attitudini alla conciliazione, al negoziato, alla corretta mediazione, nel rispetto totale delle esigenze e dei bisogni reciproci. la terza competenza nel linguaggio moderno è la DETERMINAZIONE. Strettamente connesso c è il concetto di leadership. l ultima competenza è l EQUILIBRIO, la sobrietà, la ricerca dell obiettività. I diversi contenuti sono costituiti dalle attività, relazioni, incontri, finalizzati al raggiungimento degli scopi descritti. La modalità formativa che si è visto essere più proficua prevede un coinvolgimento effettuato con arie tecniche; il role playng, i lavori di gruppo, le lezioni frontali, ecc. E prevista infine una valutazione dei risultati ed un questionario di soddisfazione. La sua attuazione Nel 2009 il Governatore istituisce la Commissione Distrettuale Ryla Junior con l evidente scopo che l iniziativa possa avere sviluppo fra altri gruppi di Club, sempre con caratteristiche provinciali. Lo scopo della commissione continua ad essere quello per il quale è stata istituita, cioè cercare di gemmare l iniziativa mettendo a disposizione di chi avesse intenzione di rendersi disponibile tutta l esperienza acquisita in questi anni di svolgimento nella provincia di Mantova. La commissione può mettere a disposizione anche lo psicologo Rotariano: il Dr. Bondavalli che così bene ha contribuito al

53 successo delle varie manifestazioni, per poter partire con la persona giusta e sollevare i Club da pensieri organizzativi. La commissione è naturalmente disponibile a far conoscere l iniziativa, nei particolari, a qualunque Club che dimostrasse interesse in merito, mettendo a disposizione materiale esplicativo e o partecipando a serate sul tema. La Sottocommissione Rotaract Roberto Dall Olmo (RC Cremona Po rdallolmo@gmail.com ) Il Rotaract rappresenta probabilmente il programma rotariano di maggior peso in termini di coinvolgimento di giovani. Basti pensare che ad oggi i ragazzi iscritti ai Club del Distretto 2050 sono circa 400 unità. Gran parte di questi condivide a pieno gli ideali rotariani, rappresentando un concreto e significativo supporto per il Rotary. L apparente autonomia con la quale i Club Rotaract spesso gestiscono progetti ed iniziative, fa si che, in alcune aree del nostro Distretto il rapporto tra Rotaract e rispettivi Club padrini si riduca ad un rapporto di cortesia; il fatto che il Club Rotaract abbia progetti, risorse ed iniziative, viene visto talvolta come un dato scontato. Se da un lato la vitalità di molti Club Rotaract ha fatto si che questi potessero gestirsi con un alto grado di autonomia, dall altro tale situazione ci espone al rischio che un Club non costantemente assistito dal padrino possa subire repentine inversioni di tendenza, causate per lo più dal ricambio generazionale che porta un gruppo dirigente a dover uscire dal Club per limiti di età, senza garantire una prosecuzione adeguata. Proposte per il futuro Per migliorare il programma Rotaract si deve proseguire a sensibilizzare i Club Rotary a nominare in ogni Club un Delegato Rotary per il Rotaract, che si occupi in modo specifico del Rotaract e non delle nuove generazioni nella loro complessità, e che eserciti il proprio mandato conoscendo concretamente le esigenze del Rotaract. Un obiettivo è creare una maggiore condivisione di idee ed esperienze tra i singoli delegati Rotaract di ogni Club, attraverso la costituzione anche di una semplice mailing list informativa e possibilmente di una riunione semestrale coordinata dal delegato Rotaract distrettuale, in occasione della quale fare il punto sulle problematiche e sulle proposte da intraprendere, condividendo i progetti in cantiere al fine di evitare la sovrapposizione di service tra club Rotaract e club Rotary. In un programma come il Rotaract, il compito del Rotary è più quello di coordinare e supportare che quello di gestire. La struttura stessa del Rotaract, modellata pariteticamente a quella rotariana, fa si che per la spiccata propensione distrettuale dei progetti, diventi difficile incanalare l attività dei giovani associati. Molti progetti, decisi in sede di Consiglio Nazionale dei Rappresentanti Distrettuali, sono talmente strutturati che risulta impossibile indirizzare e delineare i margini di manovra nei quali un Rappresentante Distrettuale debba operare. La condivisione di un progetto tra Rotary e Rotaract è certamente un valore, ma non sempre perseguibile. Sottocommissione INTERACT Luigia Bettoni (RC Mantova luigiabettoni@libero.it ) Nel nostro distretto l Interact è presente solo con il club di Mantova, un piccolo gruppo di 9 persone la cui presidente è Rachele Bertelli. L'obiettivo prioritario è la crescita quantitativa del club, anche attraverso la partecipazione al progetto Ryla Junior e al service del RC Mantova "Mentoring", attività di orientamento che si svolge all'interno degli Istituti superiori mantovani e che ha il patrocinio dell'ufficio Scolastico Provinciale. E importante valutare la possibilità che questa attività si sviluppi anche in altre zone su iniziativa dei Club che hanno sensibilità per questi temi e la cui situazione territoriale renda non complicato il rapporto con le istituzioni locali da coinvolgere in programmi concreti e definiti. L obiettivo di questo piano strategico è realizzare nell arco temporale di tre anni un Interact club almeno per ogni capoluogo delle province del Distretto.

54 Sottocommissione SCAMBIO GIOVANI Responsabile Giorgio Giambiasi (RC Cremona Po ) Alessandro Santalucia(RC San Donato Milanese ) Federico Pelloja (RC Castiglione delle Stiviere A. M. ) Maurizio Mensi (RC Lovere Iseo Breno ) Francesco Ghilardotti(RC Cremona ) Il programma Scambio Giovani del distretto 2050 ha avuto in questi anni un notevole incremento in termini di partecipazione sia da parte degli studenti che da parte dei Club. Il dato importante è quello dei Club che finalmente hanno cominciato ad organizzarsi ed a farsi promotori delle richieste provenienti dal loro territorio. Da 20 studenti e 5 club del 2008 siamo arrivati a 60 studenti e 25 club coinvolti nel Gli obiettivi definiti per consolidare e incrementare i risultati raggiunti sono: Promozione sul territorio I club devono svolgere una maggiore promozione nelle scuole del loro territorio; Cremona lo fa da molti anni, Piacenza inizierà quest anno, ma sarebbe opportuno che anche Brescia, Mantova e Pavia venissero maggiormente coinvolte. Conoscenza del programma bisogna far conoscere ai soci ed ai club cos è lo scambio giovani e come è organizzato tramite: Partecipazione al Sipe Interventi all assemblea e/o al congresso (ad esempio si potrebbe organizzare un punto informativo presidiato da componenti della commissione con l aiuto di qualche studente). Partecipazione a riunioni organizzate dagli Assistenti con i vari Gruppi Pubblicità bisogna far conoscere meglio quello che viene fatto e come, durante tutto l anno, si svolge il lavoro della Commissione tramite articoli e foto inviati alla Rivista Distrettuale., bisogna diffondere la conoscenza del nostro sito ( e della nostra pagina su Facebook (Rotary Youth Exchange - District 2050). Relazioni nazionali ed internazionali E importante partecipare alle manifestazioni internazionali organizzate nell ambito dello scambio giovani per consolidare i rapporti di conoscenza e amicizia con gli Youth Exchange Officers e confrontarsi su modalità e metodologie di gestione degli scambi. La Conferenza 2012 sarà a Budapest, quella del 2013 (EEMA) sarà a Roma. Occorre anche mantenere buone relazioni con gli altri distretti italiani e condividere periodicamente esperienze e impressioni. Nuova metodologia di scambio E necessario promuovere lo scambio NEW GENERATIONS dedicato ai giovani fra i 19 e 25 anni che, nonostante sia presente da un paio di anni, non è ancora decollato per diversi motivi; probabilmente cambierà nome e diventerà VOCATIONAL EXCHANGE. Per questo scambio è necessario creare un offerta in termini di stage, corsi, training on the job. Incremento e consolidamento della Commissione E necessario coinvolgere qualche socio in più che permetta alla commissione una migliore organizzazione del lavoro e un maggior supporto ai club.

55 9. Comitati Interpaese Gianni Jandolo ( RC San Donato Milanese gjandolo@iol.it )) Sito web italiano: Sito web internazionale: Qualche accenno di storia: nati spontaneamente in Europa negli anni 50 per la sentita necessità di recuperare i rapporti tra Paesi compromessi dalla seconda guerra mondiale, I CIP hanno facilitato la ripresa di relazioni amicali, promosso la coesistenza pacifica, l accoglienza, il dialogo e lo sviluppo tra società diverse anche molto diverse - per politica, per religione, per tessuto sociale ed economico; questo, attraverso azioni ed iniziative che partendo dalla individuale, passione, competenza e inclinazione dei singoli Rotariani, hanno promosso, tra l altro, conoscenza, frequentazione, rinsaldata anche da gemellaggi, ideazione ed esecuzione di progetti comuni a Club di due o più Paesi, sostegno al superamento delle barriere ed alla valorizzazione delle diversità. Negli ultimi 20 anni, dopo il crollo dei regimi totalitari in Europa orientale, i CIP hanno mostrato la loro importanza aprendo la via alla re-introduzione del Rotary in quei Paesi. E quei nuovi Rotariani pieni di idee e di progetti, hanno trovato nei CIP una strategia a favore della libertà e della democrazia. Oggi i CIP rappresentano nel Rotary il primo e il grande programma specializzato e strutturato per la costruzione di ragioni di pace e per la coesistenza pacifica tra Paesi. La sua esistenza è regolamentata dal Code of Policies e dal Manuale di Procedura. I Comitati InterPaese attualmente esistenti superano il centinaio. Presenti nelle Americhe, (Nord, Centro e Sud), in Europa, nel vicino e nel Medio Oriente, nei Paesi dell ex blocco sovietico e in Africa, i CIP hanno svolto e svolgono in lavoro la cui importanza risulta sempre più evidente non solo nell ambito dell espansione dell organizzazione dell Europa Centrale e orientale. Nel corso degli anni i CIP hanno modificato il profilo delle proprie iniziative e le vivaci e forti relazioni intra europee hanno reso più forte la vocazione a gettare ponti con Paesi più lontani, triangolando l azione sinergica di CIP europei verso Paesi meno fortunati sui quali dirigere l azione sinergica rafforzata dalla naturale predisposizione e interesse all apertura, al dialogo ed alla coesistenza. Questi elementi, per quei Paesi, rappresentano motivo e occasione di speranza e di sviluppo. A livello internazionale un Consiglio Esecutivo Internazionale opera per il coordinamento delle iniziative a livello mondiale. Ad esso riferiscono i Coordinatori Nazionali, nominati dai Governatori dei Distretti che compongono un Paese. Questo stesso Consiglio Esecutivo riferisce annualmente al Segretario Generale del RI circa la sua attività Ad una risorsa della Segreteria Generale è inoltre affidato l incarico di costituire collegamento continuo tra il Consiglio Esecutivo dei CIP e il Rotary International. La formazione e preparazione dei Governatori sui CIP avviene non solo a livello locale su iniziativa dei vari Coordinatori Nazionali, ma anche in occasione degli Institute e dei Seminari di preparazione dei Governatori Eletti come raccomandato dal Presidente Internazionale Dal punto di vista dei fondi necessari per la sua operatività, poiché organizzazione e funzionamento dei CIP rappresentano ancora autonome attività di Rotariani, i costi dei CIP sono sostenuti dai Distretti che compongono un Paese. Le quote procapite sono di norma inserite nel budget di previsione presentato durante le Assemblee Distrettuali e sono gestite per consentire il pagamento delle quote all organizzazione dei CIP a livello internazionale, il rimborso delle spese

56 sostenute da Presidenti per l organizzazione degli incontri con le sezioni estere degli stessi Comitati, dal Coordinatore Nazionale per la partecipazione a incontri nazionali o internazionali e per finalità organizzative, di informazione e comunicazione nonché amministrative. In Italia fanno parte dell organizzazione dei CIP i Rotariani che i Governatori dei Distretti italiani (con Malta e San Marino) in sinergia ed in accordo con il Coordinatore Nazionale hanno designato per partecipare al lavoro interdistrettuale per creare, mantenere e sviluppare relazioni con altri Paesi. Gli incarichi di norma triennali, sono annualmente sottoposti a verifica e d intesa con il Coordinatore Nazionale, sempre annualmente, si provvede alla conferme o alla revoche. I vari Componenti (Membri, Presidenti o Delegati InterPaese) riferiscono della loro attività al Coordinatore Nazionale che li coordina e che ha la responsabilità di riferire ai Governatori circa l andamento delle attività e la qualità dei contributi che i singoli Rotariani incaricati hanno portato e portano al lavoro interdistrettuale e nazionale. Di recente inserita nell azione dei CIP un Advisory Board per l iniziativa di Pace del Mediterraneo (MPI). In un momento di grande turbolenza in questa area dove accoglienza, comprensione, coesistenza, lavoro, salute rappresentano parole che possono trovare nei Rotariani italiani, anzitutto, la sponda giusta per svilupparsi e per la costruzione di specifiche ragioni di pace. Attualmente (Gennaio 2012) la composizione dei 18 CIP Italiani è la seguente: 1 Coordinatore Nazionale, 1 Segretario Generale, 18 Presidenti, 72 membri, 26 Delegati InterPaese. I Delegati InterPaese sono quei Rotariani che hanno avuto l incarico dal Coordinatore Nazionale, sempre in accordo con i Governatori e per un periodo rinnovabile una sola volta, di sondare, alla stregua di quanto si fa con i nuovi Club, la possibilità concreta di formare un nuovo Comitato. Simile azione è sollecitata nell altro Paese non potendo in alcun modo nascere in CIP in un solo Paese. Nel corso degli anni la partecipazione più solida ed attiva del Distretto si è concentrata nelle relazioni con questi Paesi: Austria, Germania, Svizzera, Turchia, Romania. E opportuno che questa dedizione all Azione Internazionale in senso lato si esplichi con la sentita e più evidente partecipazione ai tavoli InterPaese con Egitto, Libano, Giordania, Israele, Algeria, non dimenticando oltre al Mediterraneo, i Paesi del vicino Est dove più che mai è necessaria la nostra presenza. La visione e la strategia del Distretto 2050 Nell ambito dei programmi e delle iniziative per la pace e la coesistenza pacifica e della vocazione internazionale del Rotary International, il Distretto 2050 ha sostenuto da anni e sostiene l azione dei Comitati InterPaese condividendone la missione, coinvolgendo i Rotariani del Distretto che hanno manifestato e dimostrato interesse, a sviluppare la politica delle iniziative unitarie e nazionali a favore di Paesi terzi. Il Distretto in armonia con le indicazioni del Presidente Internazionale Sakuj Tanaka che ha programmato lo svolgimento dei 3 Forum Globali sulla Pace a Hiroshima, Honolulu e Berlino, e con il tema dell anno rotariano Pace attraverso il Servizio, favorisce ogni azione legata allo sviluppo di queste iniziative delle quali contribuirà a diffonderne il senso presso i Rotariani del Distretto, in particolare nel caso del Forum di Berlino nella cui organizzazione sono stati coinvolti da tempo i Comitati InterPaese italiani.

57 Il Distretto, in armonia con le indicazioni del RI e l accentuata attenzione e focalizzazione sulle 6 aree prioritarie, favorisce l azione dei CIP e si impegna durante gli anni rotariani a sviluppare la presenza distrettuale nell ambito dei vari tavoli inter-paese, a organizzare annualmente la formazione dei Presidenti e dei Rotariani all uso ed alla valorizzazione delle competenze dei CIP, la realizzazione di un annuale opportunità di incontro e di lavoro per i Club sul tema delle relazioni Internazionali che in collaborazione con i CIP possa far maturare uno più spiccato orientamento dell attenzione ed una riconoscibile competenza dei Club del Distretto 2050 ai Paesi all Est e al Sud del mondo. Il Distretto si impegna inoltre alla recupero delle informazioni sui gemellaggi tra Club favorendone la costituzione e la rivitalizzazione degli esistenti aggiornando la corrispondente banca dati dei CIP. In dettaglio il Distretto 2050 si pone quindi l obiettivo di rafforzare il senso e il contenuto della partecipazione ai CIP, attraverso le seguenti azioni: Aggiornamento della mappatura dei gemellaggi attivi c/o i club del Distretto Diffusione e raccolta di un questionario, concordato con il Coordinatore nazionale, per una migliore definizione del grado di vitalità dei gemellaggi nonché degli scopi e delle attività in corso Collaborazione per la creazione e la gestione di un albo nazionale dei Gemellaggi Collaborazione nel focalizzare l azione dei CIP sulle 6 aree prioritarie Informazione e preparazione dei Presidenti sui CIP, durante il SIPE o l Assemblea Distrettuale Sensibilizzazione dei Club attraverso la creazione di un opportunità annuale di incontro e di lavoro sul tema dei CIP Sensibilizzazione dei Club e delle strutture Distrettuali a coordinarsi con i CIP nella scelta e definizione di gemellaggi e nella promozione di triangolazioni fra più Comitati per stimolare progetti di Club di diversi Paesi finanziabili attraverso di sovvenzioni della Fondazione Rotary Divulgazione dell attività dei CIP a favore dell Iniziativa di Pace nel Mediterraneo e sensibilizzazione dei Club su questo obiettivo Partecipazione attiva del Distretto e/o dei Club ai 3 Forum Globali sulla Pace ed in particolare a quello di Berlino, alla cui organizzazione sono coinvolti i CIP Italiani Incremento del numero di Soci dei Club del Distretto nell organizzazione nazionale e interdistrettuale dei CIP In collaborazione con il Coordinatore Nazionale, definizione e divulgazione delle best practices per la creazione e la gestione di gemellaggi efficaci con Club di Paesi terzi Stimolo ai Club a definire azioni e/o gemellaggi con Club di territori definiti in coerenza con gli obiettivi dei CIP

58 10. Associazione Prometeo del Distretto 2050 Presidente Tullio Caronna (R.C. Rozzano Parco Sud ) Alberto Monti (R.C. Salò Desenzano, ) Carlo Silva (R.C. della Lomellina, ) Prometeo, è una associazione di volontariato (ed anche ONLUS) regolarmente iscritta nel registro della Regione Lombardia. È formata da rotariani del Distretto 2050 e ha come scopo quello di assisterli nella gestione dei fondi per i service. Essendo una associazione regolarmente iscritta essa può rilasciare ricevute provenienti da eventuali sponsor, ed inoltre essendo una ONLUS eventuali acquisti di beni destinati ad essere donati come iniziativa del Club non sono gravati da IVA. I vantaggi per i club che utilizzano Prometeo sono di conseguenza evidenti. Per utilizzare Prometeo per un progetto di club, il club deve dare comunicazione al tesoriere dell attivazione del progetto stesso. Il tesoriere aprirà una partita intitolata al service per il quale si sta dando luogo alla raccolta dei fondi. I fondi verranno versati su quella partita E necessario che il soggetto che effettua il versamento indichi nella causale del versamento il Club e la relativa iniziativa. Chi effettuerà il versamento dovrà inoltre far pervenire i propri dati anagrafici necessari all emissione della ricevuta. Per i fondi versati verranno rilasciate le ricevute relative che potranno essere portate dallo sponsor in detrazione fiscale. L utilizzazione dei fondi raccolti da parte del club che ha promosso l iniziativa avviene con richieste a Prometeo - di acquistare beni per conto del club - di versare a nome del club i fondi ai destinatari del service Il tutto è gravato da una piccola percentuale (fino ad un massimo del 2%) che serve solo ad ammortizzare le spese bancarie. Eventuali resti non spesi restano sempre a disposizione del club e con una richiesta del Presidente e approvata dal consiglio, potranno venire destinati ad altri Service. L associazione rinnova e nomina le cariche apicali con cadenza annuale.

59 ROTARY INTERNATIONAL - DISTRETTO 2050 PIANO STRATEGICO Ivo De Lotto Armando Angeli Duodo Anna Spalla ALLEGATI Piacenza, Aprile 2012

60 RIFERIMENTI Ivo De Lotto Armando Angeli Duodo Anna Spalla

61 ALLEGATI Allegato 1 Database dei progetti del Distretto 2050 del Rotary International. DESCRIZIONE DI UN PROGETTO COMPLETATO Allegato 2 Associazione secondo uno Statuto condiviso a livello nazionale: Proposta di STATUTO presentata dall avv. Giannola e successive modificazioni Allegato 3 Nota sulla riorganizzazione dei Gruppi, sull incontro di Piacenza del 10/9/2011, sull incontro di Piacenza del 17/9/11 e ultimo documento sulla riorganizzazione dei Gruppi a partire dall 1/7/2012 Allegato 4 Comunicazioni ufficiali del Segretario generale J.P.Hewko in merito alla suddivisione del Distretto 2040 in 2041 e 2042 a far data dal 1 luglio 2013 Allegato 5 FONDAZIONE ROTARY. LAVISIONE FUTURA Allegato 6 Programma preliminare del congresso Allegato 7 Guida alla pianificazione strategica di club

62 ALLEGATO 1 Database dei progetti del Distretto 2050 del Rotary International. DESCRIZIONE DI UN PROGETTO COMPLETATO 1 NOME E AMBITO DEL PROGETTO 1.1 Indicare un titolo per il progetto (max 255 caratteri) 1.2 Indicare l ambito del progetto (selezionare una o -raramente- più voci) acqua, alfabetizzazione, fame, handicap, pubblico interesse, sanità, altro 2 AUTORI E SPONSOR DEL PROGETTO 2.1 Quali Rotary Club hanno partecipato al progetto? (usare solo le righe necessarie) 2.2 Quali Distretti del Rotary International hanno partecipato direttamente al progetto? (inserire un codice per casella, usando solo le caselle necessarie) 2.3 Quali soggetti (esterni al Rotary) hanno partecipato al progetto? 2.4 Quale Rotary Club inserirà e manterrà le informazioni sul progetto sul sito del Distretto? 2.5 Chi è stato il responsabile del progetto? (massimo 2 nominativi, 1 per colonna) 3 TERRITORIO A CUI SI RIVOLGE IL PROGETTO 3.1 A quale territorio si rivolge il progetto? (descrizione libera - max 255 caratteri) 3.2 Quali continenti sono coinvolti come destinazione del progetto? (selezionare una o più voci) 3.3 Quali stati nazionali sono coinvolti come destinazione del progetto? (elencare gli stati, separati da virgola) 3.4 A quali regioni si rivolge il progetto? (descrizione libera - max 255 caratteri) 3.5 Quali comuni (città) sono coinvolti come destinazione del progetto? (elencare i comuni, separati da virgola) 4 ESIGENZE E CONTENUTI DEL PROGETTO 4.1 Quali esigenze del territorio si sono volute soddisfare con il progetto? (descrizione libera - max 80 parole) 4.2 Chi sono stati i beneficiari del progetto? (descrizione libera - max 40 parole) 4.3 Descrivere le attività del progetto (descrizione libera - max 160 parole) 5 RISORSE UMANE NOTA IMPORTANTE: ogni progetto è generalmente caratterizzato da una fase di progettazione/preparazione (anche molto onerosa) e da una fase esecutiva vera e propria. In questa sezione del questionario si chiede di tenere presente questa divisione nel calcolo dei tempi e delle risorse impiegate. 5.1 Indicare l inizio e la fine dell attività di progettazione/preparazione 5.2 Indicare l inizio e la fine dell attività esecutiva vera e propria 5.3 Indicare i giorni/persona impiegati nell attività di progettazione/preparazione (considerando solo i contributi gratuiti dei volontari, rotariani e non) giorni / persona Nel calcolo, considerare un giorno composto da 8 ore lavorative

63 5.4 Indicare i giorni/persona impiegati nell attività esecutiva vera e propria (considerando solo i contributi gratuiti dei volontari, rotariani e non) (inserire un numero intero, senza decimali) giorni / persona Nel calcolo, considerare un giorno composto da 8 ore lavorative 5.5 Quanti volontari non pagati (rotariani e non) sono stati coinvolti direttamente nel progetto? numero volontari 6 RISORSE ECONOMICHE NOTA IMPORTANTE: ogni progetto è generalmente caratterizzato da una fase di progettazione / preparazione (anche molto onerosa) e da una fase esecutiva vera e propria. In questa sezione del questionario si chiede di tenere presente questa divisione nel calcolo delle risorse impiegate. NOTA IMPORTANTE: nel calcolo dei costi considerare anche i finanziamenti provenienti dal Distretto e dalla Rotary Foundation 6.1 Costo complessivo delle attività di progettazione/preparazione 6.2 Costo complessivo delle attività esecutiva vera e propria 6.3 Chi ha sostenuto i costi e in quale percentuale (descrizione libera - max 160 parole) 7 RISULTATI 7.1 Descrivere i risultati attesi in fase di progettazione (descrizione libera - max 80 parole) 7.2 Descrivere i risultati ottenuti (descrizione libera - max 80 parole) 7.3 I destinatari del progetto hanno sfruttato/apprezzato i risultati del progetto? Quanto e perché? (descrizione libera - max 80 parole) 7.4 I destinatari del progetto saranno in grado di auto-sostenerne i risultati? (descrizione libera - max 80 parole) 8 CONTATTI NOTA IMPORTANTE: i dati sensibili (indirizzo di posta elettronica e numero di telefono) non saranno accessibili ai visitatori del sito del Distretto. Solo i rotariani del Distretto potranno accedervi tramite password. 8.1 A quale rotariano del Distretto ci si può rivolgere per ottenere informazioni sul progetto? 8.2 Esiste un sito dedicato al progetto sul quale siano disponibili informazioni complementari rispetto a quanto indicato su questo modulo? Se sì, indicarne l indirizzo (altrimenti lasciare il campo vuoto) 8.3 Chi ha compilato questo questionario? 9 COMMENTI 9.1 Inserire qui eventuali informazioni che si ritiene utile mostrare sul sito del Distretto (esempio: richieste di collaborazioni / competenze / sponsor) (descrizione libera - max 100 parole il campo è facoltativo e può essere anche lasciato vuoto) 9.2 Osservazioni sul questionario (segnalare eventuali difficoltà incontrate nella compilazione) (descrizione libera - max 100 parole il campo è facoltativo e può essere anche lasciato vuoto)

64 ALLEGATO 2 Associazione secondo uno Statuto condiviso a livello nazionale. Proposta di STATUTO presentata dall avv. Giannola con successive modificazioni approvata dal RI. Lettera di approvazione dal Segretario generale del RI John P. Hewko, 9 marzo 2012

65 TEMPLATE March 1st 2012 STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE DISTRETTO... DEL ROTARY INTERNATIONAL Denominazione sede territorio Articolo 1 1) E costituita l Associazione denominata Associazione Distretto del Rotary International, ai sensi degli at. 36, 37, 38 C.C. di seguito indicata come Associazione. Trattasi di associazione di diritto privato, operante nel territorio italiano, senza scopo di lucro, come tale definita Ente non commerciale ai sensi della legislazione italiana. 2) La sede, che al momento della costituzione si trova in., potrà variare di anno in anno e trasferirsi presso la sede della Segreteria Distrettuale, indicata dal Governatore, senza che ciò costituisca modifica del presente Statuto. 3) Il territorio di riferimento dell Associazione coincide con quello della Regione Durata Articolo 2 1) La durata dell Associazione è a tempo indeterminato, ed è esclusa ogni forma di partecipazione temporanea alla vita associativa. Finalità Articolo 3 1) L Associazione non ha fini di lucro, non svolge attività commerciale, dovrà agire ed operare conformemente allo Statuto, regolamento e direttive del Rotary International.

66 L Associazione si propone: a) di sostenere, con la sua organizzazione e le sue attività, i Rotary Club della. nella realizzazione degli scopi del Rotary International; b) di facilitare l amministrazione dei Rotary Club del Distretto da parte del Rotary International; c) di favorire la partecipazione dei Club Associati e dei rotariani del Distretto ai programmi e alle attività del Rotary International e della Rotary Foundation; d) di promuovere iniziative di carattere umanitario, culturale, di solidarietà e di promozione sociale, a livello locale ed internazionale, nel rispetto dell autonomia riconosciuta ai Club Associati; 2) L Associazione assicura la più ampia partecipazione dei Club Associati e dei loro iscritti alla vita associativa e conforma la sua azione ai principi contenuti nei documenti costitutivi del Rotary International e alle Direttive del Consiglio Centrale del Rotary International Per il raggiungimento dei superiori obiettivi l Associazione potrà organizzare incontri, corsi, convegni, forum, congressi, escursioni, promuovere la tutela e restauro di beni storici, architettonici, artistici, e ambientali; promuovere attività tese alla tutela dei diritti civili ed alla elevazione del livello culturale, e della qualità della vita delle popolazioni in Italia ed all Estero. Potrà inoltre editare pubblicazioni inerenti le proprie attività sotto qualsiasi forma cartacea, informatica e telematica e potrà dotarsi di un sito Internet. L associazione potrà erogare contributi ad enti, sussidi, ed aiuti in caso di calamità naturali e finanziare le attività attinenti lo scopo sociale sia direttamente che indirettamente attraverso l attività della Rotary Foundation, dei club soci e dei loro iscritti. L associazione potrà, parimenti, ricevere contributi e sussidi finalizzati al raggiungimento dello scopo sociale. L associazione potrà organizzare occasionalmente, nell ambito dei suoi fini istituzionali, raccolte pubbliche di fondi, al solo scopo solidaristico, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione in occasione di particolari eventi. Associati Articolo 4 1) Sono soci dell Associazione del Distretto del RI tutti e solo i Rotary Club del Distretto..,. composto da (regioni), riconosciuti dal Rotary International.

67 L Associazione è composta dai Club facenti parte del Distretto al momento della sua costituzione in Associazione. L aggiunta o la rimozione di uno o più Club dal Distretto, in conformità al Regolamento del RI, si riflette automaticamente nella composizione dell Associazione Distretto. 2) La qualifica di Club socio è a tempo indeterminato, ma la perdita dell appartenenza al RI produrrà la decadenza da socio dell Associazione. 3) L ammissione dei Club Rotary all Associazione è ratificata dal Consiglio Direttivo distrettuale conformemente al regolamento del RI. Sono ammessi all Associazione i Club Rotary del Distretto., composti da persone adulte e rispettabili che godono di buona reputazione personale e nel proprio ambito professionale, conformemente e nel rispetto delle disposizioni del R.I. e Code Of Polices, in tema di compagine sociale e classifiche, ammessi al Club conformemente alle norme in vigore nel R.I., negli Statuti e nei Regolamenti. 4) A tutti i Club Associati e ai singoli rotariani, in regola, di ogni Club associato è riconosciuto il pieno diritto di partecipare alla vita associativa. Qualsiasi attività prestata a favore dell Associazione da parte dei Club associati o dei singoli rotariani, compresi eventuali contributi professionali resi per finalità associative, sono a titolo gratuito e nessun compenso è dovuto dall Associazione. 5) La qualifica di Club Associato si perde: a) per scioglimento del Club; b) in caso di perdita della qualifica di socio del Rotary International; c) per morosità, dopo aver attivato le procedure di sollecito al pagamento. In caso di perdurante morosità, verrà informato il R.I. per avviare la procedura di sospensione. Il Club Associato, in caso di morosità perdurante oltre i 6 mesi, riceverà regolari solleciti di pagamento ai sensi del Regolamento. Qualora la morosità dovesse prolungarsi oltre i termini stabiliti nel Regolamento per il versamento delle quote associative, il Club viene sospeso e non potrà partecipare alle deliberazioni congressuali. Di tale circostanza sarà informato il Rotary International per avviare la procedura di esclusione dalla Associazione e dal R.I. In caso di esclusione, il Club Associato non ha diritto alla liquidazione della quota, non può pretendere la divisione del fondo distrettuale e non può vantare diritti sul patrimonio dell Associazione.

68 Quote associative Articolo 5 I Club associati dovranno corrispondere le quote annuali stabilite dal Congresso Distrettuale, o anche in occasione della Assemblea o S.I.P.E. Gli associati non assumono responsabilità oltre l importo delle rispettive quote. Patrimonio dell Associazione Articolo 6 1) Il fondo di gestione è costituito dalle quote e dai contributi dei Club Associati e di singoli rotariani, di privati, di enti pubblici e di organismi internazionali; da legati, donazioni ed elargizioni di associati o di terzi; da qualsiasi bene mobile o immobile dell Associazione. Tali beni e proventi costituiscono il Fondo Distrettuale o Fondo comune, volto a finanziare le attività, l amministrazione, i progetti elaborati dal Distretto a fini solidaristici, di servizio, validi a perseguire programmi educativi e umanitari, e, comunque, utili al raggiungimento degli scopi sociali. 2) In nessun caso i singoli Club Associati possono chiedere la divisione del fondo comune, nè pretendere la restituzione della quota. 3) Durante la vita dell Associazione è fatto tassativo divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale e beni di proprietà dell Associazione, ai suoi associati, ai dirigenti o rotariani, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. 4) La quota è intrasmissibile e non rivalutabile. Esercizio sociale Articolo 7 1) L esercizio sociale inizia il primo Luglio di ogni anno e termina il trenta di Giugno dell anno successivo.

69 2) E fatto obbligo di redigere annualmente il rendiconto preventivo economico-finanziario da presentarsi in occasione del Assemblea; 3) E fatto obbligo di redigere annualmente il rendiconto economico-finanziario consuntivo che dovrà essere presentato al Congresso dei Club Associati che si terrà l anno successivo alla chiusura dell esercizio di riferimento. 4) Il rendiconto economico e finanziario e patrimoniale dovrà comprendere tutte le voci di entrate e di uscite sostenute nel corso dell esercizio raggruppate per tipologia di attività e di spesa. 5) Tutte le cariche sociali e dirigenziali e tutti gli eventuali incarichi devono essere affidati esclusivamente soci dei Club Associati. Tutte le cariche sociali e dirigenziali sono a titolo gratuito e non possono essere erogate indennità, compensi comunque denominati o gettoni di presenza. Possono essere rimborsate solo le spese effettive sostenute per lo svolgimento dell incarico e quelle anticipate in nome e per conto. In ogni caso tutte le spese devono essere previamente autorizzate dal Governatore in carica del Distretto., che è anche il Presidente dell Associazione, regolarmente documentate ed attinenti comunque all attività dell Associazione. Organi dell associazione Articolo 8 Sono Organi dell Associazione: - Assemblea Distrettuale; - il Congresso Distrettuale (assemblea dei Club associati riuniti in congresso), - il Presidente (Governatore in carica); - il Vice Presidente (immediato Past Governor), - il Consiglio Direttivo Distrettuale, - la Consulta dei Past Governor, - la Commissione di Revisione.

70 Assemblea Distrettuale Articolo 9 E momento istituzionale di confronto e analisi dell attività dell Associazione avente come finalità la preparazione e l aggiornamento dei Presidenti Eletti e dei soci chiamati a ricoprire incarichi di rilievo nel nuovo anno sociale. E presieduta e convocata una volta all anno dal Governatore, preferibilmente prima del Congresso. La direzione dei lavori, la cui durata non deve superare una giornata, è affidata al Governatore Eletto. L Assemblea Distrettuale esamina, ed approva, il rendiconto economico, finanziario preventivo, e la quota associativa. Congresso Distrettuale Articolo 10 1) E composto da tutti i Club Associati in regola con il versamento delle quote associative; 2) Elegge e nomina il Delegato al Consiglio di Legislazione del Rotary International, in mancanza di specifica Commissione di nomina nel rispetto di quanto previsto dal R.I.; 3) elegge e nomina il membro della Commissione di nomina del Consigliere del R.I., nel rispetto di quanto previsto dal R.I.; 4) ratifica nomine effettuate in esecuzione di statuti e regolamenti distrettuali; 5) delibera annualmente circa l approvazione del rendiconto economico, finanziario e patrimoniale consuntivo; 6) delibera, su proposta del Presidente (Governatore), eventuali contributi straordinari; 7) delibera su ogni atto di gestione straordinaria proposto dal Presidente (Governatore); 8) delibera lo scioglimento dell Associazione e sulle modalità della liquidazione; 9) delibera su tutte le questioni di interesse dell Associazione rimesse al suo esame da parte del Governatore.

71 Convocazione e votazioni del Congresso Distrettuale Articolo 11 1) Il Congresso Distrettuale è presieduto dal Presidente (Governatore in carica). 2) E convocato almeno una volta l anno dal Presidente (il Governatore in carica). 3) L ordine del giorno è deliberato dal Presidente dell Associazione. 4) La convocazione è comunicata a tutti i Club associati a mezzo lettera o con posta elettronica da recapitare ai Presidenti dei Club associati, almeno trenta giorni prima dell evento. 5) Ciascun Club partecipa al Congresso Distrettuale con un numero libero di rotariani, ed avrà un numero di delegati in ragione di uno ogni 25 soci o frazione superiore a 12 con diritto ad esprimere un voto ciascuno. 6) Il Congresso è validamente costituito se rappresentato, attraverso i delegati, da un numero pari almeno a 1/3 dei Club associati. 7) Le deliberazioni del Congresso sono adottate dalla maggioranza dei presenti con diritto al voto, salvo nei casi specifici previsti dal presente Statuto. 8) Per le elezioni a qualsiasi carica dell Associazione le votazioni sono a scrutinio segreto, mentre per tutte le altre il voto deve essere palese. 9) E garantita la pubblicità di ogni delibera adottata dal Congresso 10) E diritto di ciascun socio di ogni Club Associato, in regola con i versamenti delle sue quote, di partecipare al Congresso Distrettuale con il diritto di esprimere le proprie osservazioni e senza diritto di voto, su tutte le questioni sottoposte a votazione al Congresso Distrettuale. Presidente e Vice Presidente dell Associazione Articolo 12 1) Il Governatore in carica del Distretto. è di diritto il Presidente dell Associazione Distretto. e ne ha la rappresentanza legale. Il suo mandato inizia il 1 luglio e termina il 30 Giugno dell anno successivo.

72 2) Il Governatore è il rappresentante del Rotary International nel Distretto ed è scelto secondo le regole previste dalla Commissione di nomina per la designazione del Governatore, salvo nei casi in cui si proceda con votazione al Congresso Distrettuale. 3) Il Governatore nella sua qualità di Presidente dell Associazione convoca e presiede il Congresso Distrettuale, il Consiglio Direttivo Distrettuale e qualunque altra riunione avente valenza distrettuale. Convoca la Consulta dei Past Governor. 4) Poteri del Presidente dell Associazione (il Governatore): - Promuove e coordina le attività associative; - Cura i rapporti internazionali e nazionali con il Rotary International e con gli altri Distretti, con le altre Associazioni e gli organismi politici ed istituzionali, - Conferisce gli incarichi che ritiene opportuni per la realizzazione dei fini dell Associazione e, in conformità al piano direttivo distrettuale, nomina i suoi collaboratori e ne attribuisce le deleghe; nomina le Commissioni Distrettuali, fissandone obiettivi e compiti, - Autorizza le spese ordinarie e, sentito il Consiglio Direttivo Distrettuale, le spese straordinarie, le convenzioni e i contratti di durata pluriennale, - Svolge ogni altro compito rimesso ai Governatori distrettuali dal Rotary International, - Predispone e redige il Rendiconto economico finanziario e patrimoniale annuale relativo al periodo del suo mandato che deve essere sottoposto per le relative delibere al Congresso Distrettuale dell anno successivo, - Dispone il trasferimento della sede sociale dell Associazione in relazione alle sue esigenze. - Assume impegni a nome dell Associazione(Distretto) - Ha poteri di ordinaria amministrazione per la gestione dell Associazione ivi compresa l apertura di conti correnti di corrispondenza (bancari e postali). Non gli è consentito contrarre mutui a nome dell Associazione. - Ha il potere di delega, determinandone le modalità d esercizio. 5) Vice Presidente dell Associazione è l immediato Governatore uscente che, in caso di temporaneo impedimento del Presidente, ne esercita le funzioni di ordinaria amministrazione.

73 Il Consiglio Direttivo Distrettuale Articolo 13 E composto dal Governatore in carica, dal Governatore eletto, dall immediato P.D.G., ed è presieduto dal Governatore in carica (Presidente dell Associazione). L immediato P.D.G. ed il Governatore eletto, in caso di dimissioni o di accertata impossibilità, sono sostituiti dal Presidente della Consulta dei Past Governor o da un Past Governor indicato dalla Consulta. La sostituzione del Governatore eletto dura sino all elezione del nuovo Governatore eletto. 1) Il Consiglio Direttivo Distrettuale è organo esecutivo con i seguenti compiti: a) Assicura la continuità amministrativa dell Associazione; b) Cura la concreta attuazione delle direttive del Presidente (Governatore) e, per espresso mandato, del Congresso Distrettuale; c) Adotta tutti gli atti di gestione autorizzati dal Presidente (Governatore); d) Ratifica l ammissione dei Club associati all Associazione; e) Cura la redazione del rendiconto economico e finanziario dell anno sociale e dei Regolamenti Distrettuali; f) Propone eventuali contribuzioni straordinarie e modifiche della quota associativa; g) Delibera su ogni argomento all ordine del giorno. 2) Gli atti di gestione straordinaria dell Associazione obbligano i singoli Club associati solo se approvati dal Congresso Distrettuale. 3) Il Consiglio Direttivo Distrettuale è convocato dal Presidente (Governatore) e delibera a maggioranza con la presenza del Governatore, pure votante. 4) Su invito del Presidente (Governatore) può partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo Distrettuale, senza diritto di voto, il Governatore designato. 5) Delle riunioni del Consiglio Direttivo Distrettuale deve essere redatto il verbale che deve essere trascritto in apposito registro depositato presso la sede dell Associazione, tenuto a cura del Segretario Distrettuale, a disposizione di tutti i Club associati.

74 Consulta dei Past Governor Articolo 14 La Consulta dei Past Governor è composta dagli ex-governatori che continuano ad essere soci ATTIVI di un Club del Distretto. 1) La Consulta è convocata dal Presidente dell Associazione (Governatore) dopo l Assemblea Internazionale del Rotary ed entro un mese dalla conclusione della stessa. 2) La Consulta è organo consultivo del Governatore e del Consiglio Direttivo Distrettuale e può essere sentita su ogni questione ed esprime pareri non vincolanti. 3) La Consulta è presieduta dal Past Governor con maggiore anzianità rotariana o da un suo delegato. 4) La Consulta si riunisce su convocazione del suo Presidente ogni volta che sia ritenuto necessario e si esprime a maggioranza dei suoi componenti. 5) Su accordo unanime dei suoi componenti le riunioni in presenza della Consulta possono essere sostituite da comunicazioni e deliberazioni a distanza tramite posta elettronica o altri sistemi informatici e telematici. Commissione di Revisione Articolo 15 La Commissione di revisione è composta da tre soci dei Club associati, iscritti all Albo dei Revisori contabili, nominati in occasione del Congresso Distrettuale. La Commissione revisiona il rendiconto annuale dell Associazione. I suoi componenti rimangono in carica un anno e sono rieleggibili. Modifiche dello Statuto Articolo 16 Le modifiche al presente Statuto sono proposte dal Presidente dell Associazione (governatore) o di sua iniziativa o su richiesta del Consiglio Direttivo Distrettuale o da 1/3 dei Club Associati, o nel caso intervenga una norma di legge italiana.

75 Le modifiche devono essere conformi con lo Statuto, il Regolamento e le Direttive del Rotary International. La proposta di modifica si intende approvata dal Congresso Distrettuale se ha partecipato alla votazione la maggioranza assoluta dei Delegati dei Club associati e con la maggioranza dei due terzi dei voti dei presenti. Regolamenti Articolo 17 Il Presidente dell Associazione (il Governatore) sottopone al Congresso Distrettuale le norme regolamentari per l esecuzione del presente Statuto. Lo Statuto è approvato dal Congresso Distrettuale se ha partecipato alla votazione la maggioranza assoluta dei delegati dei Club associati e se raggiunta la maggioranza assoluta dei presenti. I regolamenti richiamati nel presente Statuto sono adottati dal 1 Luglio successivo all entrata in vigore dello Statuto. Sino alla loro approvazione continuano ad applicarsi i regolamenti distrettuali in vigore, purché non in contrasto con disposizioni di legge, con i documenti costitutivi e le direttive del Rotary International o con il presente Statuto. Scioglimento dell Associazione Articolo 18 Lo scioglimento dell Associazione interviene: a) se ingiunto dal Consiglio Centrale del Rotary International; b) se deliberato con voto favorevole di almeno 2/3 (due terzi) dei Club Associati e comunque nel rispetto della normativa vigente. Lo scioglimento è ratificato dal Congresso Distrettuale. In Caso di scioglimento, per qualunque causa, il patrimonio dell Associazione che residua all esito della liquidazione è devoluto alla Rotary Foundation o ad altra Associazione con finalità analoghe, comunque di pubblica utilità.

76 Il Presidente dell Associazione (il Governatore) informa il Consiglio Centrale del Rotary International della decisione dello scioglimento presa dai Club Associati e consegna al Segretario Generale del Rotary International un rapporto finale sull avvenuto scioglimento. Regime fiscale Articolo 19 Al fine di consentire all Associazione di poter usufruire del regime fiscale di favore previsto dall'art. 148 del D.P.R. n. 917/86 e dall'art. 4 del D.P.R. n. 633/1972, si confermano le clausole indicate dallo stesso art. 148 del TUIR, ottavo comma, che, di volta in volta, sono state recepite specificatamente nei singoli articoli di riferimento del presente statuto: - è fatto divieto all Associazione di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge, così come previsto dal precedente art. 6, commi 2 e 3; - in caso di scioglimento dell Associazione, per qualunque causa, il patrimonio sarà devoluto, a norma del precedente art. 18, alla Rotary Foundation o ad altra associazione con finalità analoghe, ovvero a fini di pubblica utilità, sentito l organismo di controllo di cui all art. 3, comma 190, della legge 23/12/1996 n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge; - il rapporto associativo e le modalità di associazione sono uniformi per tutti i soci dell Associazione e sono volti a garantire l'effettività del rapporto medesimo, essendo esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa dell Associazione; inoltre tutti i soci dell Associazione hanno il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti, nonché per la nomina degli organi direttivi dell Associazione medesima; - obbligo di redazione ed approvazione del rendiconto economico, finanziario e patrimoniale annuale, sia preventivo che consuntivo, a norma dei precedenti artt. 7, 9 e 10; - la disciplina della libera eleggibilità degli organi direttivi, del principio del voto singolo di cui all art comma 2 del codice civile, della sovranità dell assemblea degli associati, nonché la disciplina della loro ammissione o esclusione, cosi come i criteri e le idonee

77 forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni nonché dei bilanci e rendiconti, sono regolamentati nei precedenti artt. 9, 10 e 11; - la quota contributiva annua non è trasmissibile né rivalutabile, a norma del precedente art. 6 comma 4. Norme finali e transitorie Articolo 20 Nel caso dovessero insorgere controversie all interno dell Associazione, i Club Associati e i singoli rotariani dovranno promuovere procedure di soluzioni amichevoli, la mediazione e l arbitrato secondo le regole previste dal Rotary International. Per quanto non previsto dal presente Statuto si applicano i principi e le regole contenute nei documenti costitutivi e nelle direttive del Rotary International, compatibili con le Leggi vigenti. L adeguamento delle disposizioni del presente Statuto alle norme dei documenti costitutivi e alle direttive del Rotary International è demandato al Presidente dell Associazione (il Governatore) che informa tempestivamente i Club Associati. Il presente Statuto entra in vigore dal 1 Luglio Nel caso dovessero evidenziarsi contrasti tra quanto previsto nel presente Statuto e le disposizioni indicate dal Regolamento, e/o Statuto del Rotary International, prevalgono le disposizione del R.I..

78 Lettera di approvazione dal Segretario generale del RI John P. Hewko, 9 marzo 2012

79 ALLEGATO 3 Nota sulla riorganizzazione dei Gruppi, sull incontro di Piacenza del 10/9/2011ù Nota sull incontro di Piacenza del 17/9/11 Nota sull incontro di Piacenza del 10 settembre 2011 Presenti: Angeli, Cavicchiolo, De Lotto, Rizzini Tema: Riorganizzazione dei Gruppi di Club del Distretto, Attività di formazione coordinata dal Distretto Sul primo tema, Angeli illustra le motivazioni che l hanno portato a proporre la riorganizzazione dei Gruppi di Club del Distretto: -Opportunità che gli Assistenti del Governatore svolgano un opera di assistenza e controllo del funzionamento dei Club più assidua e funzionale con visite frequenti ai Club, ai relativi Consigli Direttivi e con incontri congiunti dei Presidenti dei Club afferenti al Gruppo per una programmazione e verifica delle iniziative da svolgere assieme -Necessità d incontri frequenti degli Assistenti con il Governatore per riferire sui rapporti con i Club, sulle loro attività e sui loro eventuali problemi. -Opportunità che gli Assistenti curino l organizzazione delle attività di formazione rotariana rivolta ai Soci e d interesse dei Club. -Collocazione geografica dei Club e dei loro territori Tutti questi impegni richiedono tempo e dedizione, il che pone un limite al numero di Club gestibili da ciascun Assistente. Viene quindi esaminata la proposta di Angeli di riorganizzazione dei Gruppi di Club, derivata da quella da lui trasmessa con mail il 5 luglio 2011 e modificata anche a seguito dei suoi incontri/colloqui con gli assistenti previsti per il suo anno (Allegato). Essa viene trovata in generale ragionevole; essa andrà aggiornata a seguito del redistricting dei Distretti lombardi, con relativo trasferimento al Distretto metropolitano dei 10 Club che vi hanno optato; De Lotto comunque intende discuterne con Anna Spalla e consultare per un parere gli Assistenti del suo anno, che conoscendo il territorio e i Club di ciascuno degli attuali Gruppi possono dare utili suggerimenti. Sul secondo tema si riportano brevemente le necessità di formazione rotariana iniziale dei nuovi soci e permanente degli altri soci, così come richiesto dal Rotary International e più volte evidenziato dai Club stessi in occasione delle visite del Governatore. Allo scopo, dopo breve disanima, si propone che questa formazione venga promossa, organizzata e svolta in modo coordinato a livello di Gruppo, con programmi, materiale didattico e modalità didattiche e numero di incontri formativi decisi a livello di Distretto. Sarà compito della Commissione distrettuale della formazione curare tutti questi aspetti, in collaborazione con gli Assistenti, cui verrebbe demandato il compito di organizzare, controllare e documentare alla Commissione e al Governatore le attività formative a livello di Gruppo. Sarà compito della Commissione, coadiuvata dagli Assistenti, di trovare ed eventualmente formare i formatori a livello di Gruppo. I tempi sono stretti, dovendo questa organizzazione funzionare già a partire dal corrente anno; si chiede quindi a Rizzini di farsi carico di questa incombenza e di proporre una soluzione in tempi rapidi. Per quanto riguarda il RELA, cioè i corsi organizzati dal Distretto per formare i rotariani interessati alla leadership, vengono richieste informazioni sul numero di corsi, sui loro programmi e costi, sul numero di soci frequentanti e in generale sui risultati delle attività svolte durante gli anni e per esprimere un parere sulla validità di una tale iniziativa e quindi decidere se attivarla anche per il corrente anno e gli anni prossimi e in tal caso con quali programmi e modalità. Si dà incarico a De Lotto e Rizzini di raccogliere queste informazioni e, contemporaneamente, di formulare una proposta di programma e di contenuti per la formazione alla leadership rotariana; programma e informazioni che saranno valutate in una prossima riunione. L incontro iniziato alle ore 10,30 termina alle ore 13.

80 Proposta di riorganizzazione dei Gruppi di Club (tra parentesi il numero di soci attivi) -Gruppo Brixia (219)(Brescia Franciacorta Oglio (56), Brescia Vittoria Alata (64), Lovere Iseo Breno (62), Rodendo Abbazia (37)) Invariato (219) -Gruppo Cidneo (173)(Brescia Est (38), Salò e Desenzano del Garda (70), Valle Sabbia Centenario (23), Valtrompia (42)) Invariato (173) -Gruppo Centro Padano (207)( Adda Lodigiano (47), Belgioioso sant Angelo Lodigiano (45), Codogno (51), Lodi (64)) Invariato (207) -Gruppo Gerundo (151)( Crema (63), Cremasco San Marco (60), Soncino (28)) Invariato (151) -Gruppo Gonzaga (175)( Gonzaga Suzzara (38), Mantova Castelli (52), Mantova San Giorgio (35), Mantova Sud (50)) Invariato (175) -Gruppo Leonardo (115)(Adda Borromeo (17), Lambro Napoleon (22), Melegnano (31), san Donato Milanese (18), san Giuliano Milanese (27)) Invariato (115) -Gruppo Leonessa (313)(Brescia (91), Brescia Castello (70), Brescia Moretto (20), Brescia Nord (74), Brescia Ovest (58)) Confermato (293) con esclusione di Brescia Moretto trasferito nel gruppo Tito Speri -Gruppo Lomellina (283)(Abbiategrasso (54), Binasco (20), Cusago Visconteo (20), Cairoli (37), Della Lomellina (56), Vigevano Mortara (71), Mede Aurum (25)) Suddiviso in due gruppi: Lomellina 1 (94) (Abbiategrasso, Binasco, Cusago Visconteo), Lomellina 2 (189) (Cairoli, Della Lomellina, Vigevano Mortara, Mede Aurum) -Gruppo Navigli (153)(Assago Milano Fiori (29), Buccinasco San Biagio Centenario (25), Corsico Naviglio Grande (43), Rozzano Parco Sud (26), San Carlo Trezzano sul Naviglio (30)) Invariato (153) -Gruppo Po (378)(Cremona (80), Cremona Po (66), Soresina (44), Cremona Monteverdi (25), Casalmaggiore Oglio Po (44), Casalmaggiore Viadana, Sabbioneta (93), Piadena Oglio Chiese (26)) Suddiviso in due gruppi: Po 1 (215) (Cremona, Cremona Po, Soresina, Cremona Monteverdi), Po 2 (163) (Casalmaggiore Oglio Po, Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, Piadena Oglio Chiese) -Gruppo Po Piacentino (324)(Piacenza (86), Piacenza Farnese (75), Piacenza Sant Antonino (48), Fiorenzuola D Arda (42), Val Tidone (29), Valli del Nure e della Trebbia (44)) Suddiviso in due gruppi: Po Piacentino 1 (209) (Piacenza, Piacenza Farnese, Piacenza Sant Antonino), Po Piacentino 2 (115) (Fiorenzuola D Arda, Val Tidone, Valli del Nure e della Trebbia) -Gruppo Ticino(298) (Certosa di Pavia (29), Pavia (68), Pavia Minerva (50), Siziano (26), Oltrepo (42), Pavia Ticinum (33), Voghera (50)) Suddiviso in due gruppi: Ticino 1 (173) (Certosa di Pavia, Pavia, Pavia Minerva, Pavia Ticinum), Ticino 2 (125) (Oltrepo, Siziano, Voghera) -Gruppo Tito Speri (128)(Brescia Manerbio (31), Brescia Sud Est Montichiari (60), Brescia Sud Ovest Maclodio (37)) Confermato con l aggiunta di Brescia Moretto (148) -Gruppo Virgilio (228)(Andes di Virgilio e Curtatone (37), Castiglione dello Stiviere e AM (51), Mantova (100), Mantova Postumia (40)) Invariato (228) Club che hanno chiesto il trasferimento al Distretto Metropolitano 2041: Adda Borromeo (18), Assago Milano Fiori (34), Buccinasco San Biagio (25), Corsico Naviglio Grande (39), Cusago Visconteo (20), Lambro Napoleon (19), Rozzano Parco Sud (24), San Carlo Trezzano (31), San Donato Milanese (21), San Giuliano Milanese (27) per un totale di 258 soci.

81 Nota sull incontro di Piacenza del 17/9/11 Alla riunione hanno partecipato: I. De Lotto, P. Sarchi, A, Spalla, R. Rizzini; O. Bortoletti ( Gruppo Leonessa), G. Maccarini (Gruppo Tito Speri), A. Pari (Gruppo Leonardo), E. Sarchi (Gruppo Ticino), F. Zanetti (Gruppo Lomellina); hanno partecipato telematicamente: M. Appodia (Gruppo Cidneo), A. Bartoletti (Gruppo PO), D. Blandini (Gruppo Centro Padano), L. Moretti (Gruppo Brixia), R. Reduzzi (Gruppo Gerundo), B. Zuccone (Gruppo Po Piacentino). Hanno inoltre espresso il loro parere durante la visita ai Club Andes- Mantova Postumia F.Amadei (Gruppo Virgilio) e Gonzaga-Mantova Sud C. Conte (Gruppo Gonzaga). Sul tema della riorganizzazione dei Gruppi, richiamata la nota relativa alla riunione del 10/9/11, vengono anzitutto esposti i pareri espressi telematicamente: -Appodia ritiene la proposta ragionevole, suggerisce tuttavia di organizzare la formazione a livello provinciale per creare più aggregazione e omogeneità di visione rotariana sia per i nuovi soci sia per quelli già presenti; -Bartoletti esprime perplessità sulla divisione del Gruppo Po, perché vanificherebbe il lavoro finora svolto di render coesi e cooperanti il cremonese e il casalasco, con risultati notevoli e apprezzati; ritiene che la funzione dell assistente debba essere soprattutto di amico, consulente e consigliore nei confronti dei club e dei loro Presidenti e non di strumento di pressione e coinvolgimento; ritiene infine che un eccessivo aggravio della funzione di assistente, renderà difficile trovare persone valide disponibili allo scopo; -Blandini ritiene la proposta ragionevole, anche se esprime perplessità sull aumento eccessivo del numero di assistenti con conseguente frammentazione dell azione del Governatore; -Moretti esprime parere positivo sulla proposta, ritenendo il contenimento del numero di club per gruppo una strada per garantire una più attenta e solerte azione dell assistente (più visite, più incontri interclub, ecc.) -Reduzzi esprime parere positivo sulla proposta a garanzia di una maggior omogeneità tra i club e una miglior gestibilità; esprime delle riserve sulla funzione suggerita per l assistente di un più attivo coinvolgimento nella programmazione e svolgimento delle attività dei club, formazione compresa, che potrebbe apparire come una eccessiva ingerenza nel club dell assistente e quindi del Distretto, a scapito quindi della sua autonomia; -Zuccone esprime perplessità sulla proposta di suddivisione del Gruppo Po Piacentino perché tale operazione andrebbe a scapito della crescita rotariana dei tre club della provincia, da poco coinvolti con reciproca soddisfazione in iniziative comuni a livello di gruppo; inoltre le sedi dei tre gruppi di provincia sono in Piacenza o nelle sue strette vicinanze e quindi le addotte ragioni logistiche sono difficilmente comprensibili dai club coinvolti. -Amadei e Conte, sentiti direttamente dal Governatore durante le visite ai club mantovani, ritengono la proposta ragionevole, da praticare tuttavia con buon senso e con gradualità. La riunione procede quindi sentendo i pareri dei presenti: -Bortoletti e Maccarini esprimono un parere positivo sulla proposta, in particolare per i Gruppi Leonessa e Tito Speri, anche se suggeriscono di procedere con gradualità soprattutto per i gruppi più coinvolti nella riorganizzazione per meglio informare gli interessati e ottenerne il consenso; -Pari considera ragionevole la proposta, anche se ritiene che essa debba tener conto delle conseguenze del redistricting e dell eventuale passaggio al Distretto metropolitano dei dieci club che lo hanno richiesto; esprime il parere che l assistente debba agire con più determinazione nei confronti del club, soprattutto per far rispettare le regole del Rotary; -E. Sarchi esprime la propria perplessità sulla proposta per quanto riguarda la suddivisione del Gruppo Ticino; riferisce che i Presidenti di tutti i club del Gruppo, da lei consultati, hanno espresso al riguardo parere negativo ritenendo la proposta in particolare non corrispondente alla storia del Gruppo e in contrasto con il notevole lavoro svolto e con successo per una fattiva collaborazione tra i club; -Zanetti considera ragionevole la proposta, in particolare per la suddivisione del Gruppo Lomellina, anche se suggerisce altri nomi per i due nuovi gruppi; raccomanda tuttavia di procedere con gradualità soprattutto per i Gruppi che manifestano perplessità nei confronti dell iniziativa, al fine di ottenerne il consenso.

82 Si apre un ampia discussione che considera i diversi aspetti del riordino proposto. Al termine si giunge al seguente suggerimento: -le motivazioni addotte per la proposta di riordino, in particolare l opportunità di organizzare attività formative rotariane a livello di Gruppo o di territorio, sono giudicate ragionevoli; -l attuazione della proposta tuttavia è opportuno ottenga l approvazione dei club interessati o comunque che essi vengano convinti della sua opportunità; -in conseguenza questa attuazione deve esser realizzata con gradualità, soprattutto per tener conto delle opinioni dei club più coinvolti; -la riorganizzazione deve tener conto del redistricting in corso e dell eventuale trasferimento dei dieci club dell interland milanese al Distretto metropolitano, fatti sui quali il Distretto ha già espresso parere positivo; -deve esser opportunamente valutata la funzione dell Assistente, la sua formazione e il suo carico di lavoro per una omogeneità di comportamento tra i Gruppi e affinché egli possa essere un efficace ambasciatore del Governatore presso i club. Sul tema della formazione rotariana se ne discutono i contenuti, la sua necessità come già evidenziato da numerosi club durante le visite, le modalità di attuazione (programmi, materiale didattico e informativo, formatori, orari e intensità, formazione dei formatori), la natura del coinvolgimento dell Assistente, la condivisione a livello di Gruppo o provinciale. Al termine si conviene che Rizzini (Responsabile distrettuale della formazione) produrrà in tempi molto brevi un documento sull argomento che serva nel piano strategico del Distretto, ma al tempo stesso come proposta per l organizzazione e l attuazione dell attività di formazione rotariana durante il corrente anno rotariano. La riunione, iniziata alle ore 10, termina alle ore 12,30.

83 ALLEGATO 4 Comunicazioni ufficiali del Segretario generale J.P.Hewko in merito alla suddivisione del Distretto 2040 in 2041 e 2042 a far data dal 1 luglio 2013

84 ROTARY INTERNATIONAL John P. Hewko General Secretary ROTARY INTERNATIONAL AND THE ROTARY FOUNDATION TEL: FAX: One Rotary Center 1560 Sherman Avenue Evanston, Illinois USA ph fax /10/2011 All Attenzione dei Segretari dei Rotary club nel Distretto 2040 Via Gentili Rotariani, Il Consiglio centrale del RI, durante la sua riunione di settembre 2011, ha preso la seguente decisione di riorganizzare i club appartenenti al Vostro distretto: DECISIONE: Il Consiglio centrale 1. riorganizza i club appartenenti al Distretto 2040 in due nuovi Distretti, con entrata in vigore al 1 luglio 2013, nel seguente modo: Distretto ITALIA - Milano (Parte della provincia che comprende i comuni di: Arese - Assago - Baranzate - Basiglio - Bollate - Bresso - Buccinasco - Cassina de' Pecchi - Cernusco sul Naviglio - Cesano Boscone - Cesate - Cinisello Balsamo - Cologno Monzese - Cormano - Cornaredo - Corsico - Cusago -Cusano Milanino - Gaggiano - Garbagnate Milanese - Gorgonzola - Lacchiarella - Lainate - Limbiate - Liscate - Locate di Triulzi - Mediglia -Melzo - Milano - Novate Milanese - Opera - Pantigliate - Paullo - Pero - Peschiera Borromeo - Pieve Emanuele - Pioltello - Pogliano Milanese - Pozzuolo Martesana - Pregnana Milanese - Rho - Rodano - Rozzano - San Donato Milanese - San Giuliano Milanese - Segrate - Senago - Sesto San Giovanni - Settala - Settimo Milanese - Trezzano sul Naviglio - Tribiano - Truccazzano - Vanzago - Vignate - Vimodrone - Zibido San Giacomo) Distretto ITALIA - Bergamo, Como, Lecco, e Milano (Parte della provincia che comprende i comuni di: Arconate - Arluno - Bareggio - Bernate Ticino - Basiano - Bellinzago Lombardo - Boffalora Sopra Ticino - Buscate - Bussero - Busto Garolfo - Cambiago - Canegrate - Carugate - Casorezzo - Cassano d'adda - Castano Primo - Cerro Maggiore - Corbetta - Cuggiono - Dairago - Gessate - Grezzago - Inveruno - Inzago - Legnano - Magenta - Magnago - Marcallo con Casone - Masate - Mesero - Nerviano - Nosate - Ossona - Paderno

85 Dugnano - Parabiago - Pessano con Bornago - Pozzo d'adda - Rescaldina - Robecchetto con Induno - Robecco sul Naviglio - San Giorgio su Legnano - Santo Stefano Ticino - San Vittore Olona - Sedriano - Trezzano Rosa - Trezzo sull'adda - Turbigo - Vanzaghello - Vaprio d'adda - Villa Cortese - Vittuone ), Monza Brianza, Sondrio e Varese. 2. richiede al Segretario Generale di notificare i club appartenenti al Distretto 2040 di tale decisione, indicando loro che ogni obiezione alla suddetta decisione presentata dai club dell attuale Distretto 2040, deve essere inviata all attenzione del Segretario Generale del RI entro 45 giorni dalla data in cui ricevono la comunicazione che li informa della decisione. Questa decisione è stata presa in accordo con il regolamento del RI. Per favore non esitate a contattare il Vostro governatore, il Direttore del RI oppure il personale del dipartimento Supporto Club e Distretti del RI ( in caso in domande in merito. Cordiali saluti, John Hewko John P. Hewko Segretario Generale Rotary International e Fondazione Rotary Cc: Elio Cerini, Direttore del RI Ettore Roche, Governatore , Distretto 2040 Marco Milanesi, Governatore , Distretto 2040 Reto Pantellini & Kathrin Persiano, Rappresentanti CDS

86 R O T A R Y I N T E R N A T I O N A L JOHN P. HEWKO General Secretary TEL FAX john.hewko@rotary.org 28 February 2012 Alla cortese attenzione del Prof. Ivo de Lotto Governatore Distrettuale, Distretto 2050, RI Caro Governatore Distrettuale Ivo, Via - delotto@unipv.it Ho ricevuto la Sua comunicazione del 19 Dicembre 2011 relativa alle questioni territoriali che sono sorte in seguito alla riorganizzazione del Distretto 2040 recentemente approvata e al trasferimento di dieci club e dei loro rispettivi territori dal Distretto 2050 al nuovo Distretto 2041, con efficacia dal 1 Luglio Nella Sua lettera, Lei indica due documenti: 1. La richiesta, datata 27 Giugno 2011, da parte di dieci club, di essere spostati dal Distretto 2050 al Distretto 2041, accompagnata dalla documentazione necessaria, regolarmente approvata dai club interessati e dai rispettivi Governatori Distrettuali. 2. La comunicazione di Reto Pantellini, dell Ufficio Europa/Africa di Zurigo, relativa alla modifica dei confini dei Distretti 2040 e È evidente che i territori che saranno trasferiti al nuovo Distretto 2041 sono quelli specificatamente indicati nella richiesta presentata. Infatti, la richiesta è stata approvata così come presentata, senza ulteriori modifiche. Inoltre, ci segnala che il Suo Distretto ed i club non sono stati informati dell approvazione del Consiglio Centrale relativa alla riorganizzazione del Distretto 2040, entro il termine di 45 giorni concessi ai club per presentare possibili osservazioni e obiezioni. One Rotary Center 1560 Sherman Avenue Evanston, Illinois USA TEL FAX Come ben sa, solo il Distretto 2040 è stato soggetto ad una decisione di riorganizzazione territoriale da parte del Consiglio Centrale, in seguito alla quale il Distretto sarà diviso in due distretti, il 2041 e il 2042, a partire dal 1 Luglio In base al Rotary Code of Policies, solo i club del Distretto 2040 dovevano ricevere la notifica, così come è correttamente avvenuto. Il Distretto 2050 non è mai stato preso in considerazione per una riorganizzazione territoriale, né una proposta in questo senso è mai stata presentata al Consiglio Centrale. Si è semplicemente verificato che la richiesta dei dieci Club nel Suo Distretto di far parte nel nuovo Distretto 2041 sia avvenuta contemporaneamente alla discussione sul progetto di riorganizzazione del Distretto Due situazioni differenti, riguardanti due differenti procedure che sono state portate avanti contemporaneamente. Pertanto, in accordo alla richiesta del 27 Giugno 2011, il Distretto 2050 è stato informato della conclusione positiva del trasferimento dei suoi dieci Club, con efficacia dal 1 Luglio 2013, e del conseguente cambiamento dei suoi confini territoriali, così come indicato nella richiesta.

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE Le Officine del Sapere Allegato A all Atto Costitutivo Articolo 1 È costituita l Associazione Culturale Le Officine del Sapere. L Associazione è apolitica, apartitica

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Procedura di iscrizione al corso on line

Procedura di iscrizione al corso on line Pag. 1 di 8 Procedura di iscrizione al corso on line 1 Come iscriversi... 1 1.1 Richiesta di iscrizione via Web da parte dell Esaminatore... 2 1.1.1 Prerequisiti per l iscrizione... 2 1.1.2 Compilazione

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

COSTITUZIONE DI UN ENTE NON COMMERCIALE ASPETTI FISCALI E CIVILISTICI

COSTITUZIONE DI UN ENTE NON COMMERCIALE ASPETTI FISCALI E CIVILISTICI Associazione Nazionale Tributaristi L.A.P.E.T. COSTITUZIONE DI UN ENTE NON COMMERCIALE ASPETTI FISCALI E CIVILISTICI GIAMPIERO LA TORRE Tributarista in Gradisca d'isonzo (GO) Agenda Presupposti di un associazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1 STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO Approvato il 08.01.1997 Prima modifica: 23.06.1998 Seconda modifica: 23.06.2001 Terza modifica: 01.05.2005 Associazione Cantare Suonando - Onlus Articolo

Dettagli

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROCEDURA PER LA GESTIONE DELL ATTIVITA DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2004 Sezione A) - Tipologie di intervento previste - Presentazione

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Comune di Neive Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Premessa La trasparenza è intesa come accessibilità totale, delle informazioni concernenti ogni aspetto

Dettagli

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n. COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

Informazioni sulle modalità di collaborazione al Progetto Avvocato di Strada

Informazioni sulle modalità di collaborazione al Progetto Avvocato di Strada Informazioni sulle modalità di collaborazione al Progetto Avvocato di Strada Uno degli obiettivi istituzionali del Progetto Avvocato di Strada è quello di esportare il proprio modello nelle città dove

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

ARTICOLO 100, DPR 917/1986

ARTICOLO 100, DPR 917/1986 ARTICOLO 100, DPR 917/1986 Titolo del provvedimento: Testo unico delle imposte sui redditi. art. 100 Titolo: Oneri di utilità sociale. Testo: in vigore dal 15/05/2005 modificato da: DL del 14/03/2005 n.

Dettagli

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO Articolo 1 Caratteri generali Dal 2008 eni ha istituito eni award, per premiare e promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica nel campo dell energia e dell ambiente. Articolo

Dettagli

PRINCIPI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLO STATUTO DI UNA SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA DI CAPITALI

PRINCIPI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLO STATUTO DI UNA SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA DI CAPITALI PRINCIPI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLO STATUTO DI UNA SOCIETA SPORTIVA DILETTANTISTICA DI CAPITALI Gli statuti delle società sportive dilettantistiche di capitali o cooperative, costituite ai sensi dell

Dettagli

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012)

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) Art. 1 E costituita una associazione denominata La Piccola Famiglia Organizzazione non lucrativa di Utilità Sociale la cui denominazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 64 DEL 30/07/2003 REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE ART. 1 - FINALITÀ Il Comune di Castel Maggiore,

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Attività relative al primo anno

Attività relative al primo anno PIANO OPERATIVO L obiettivo delle attività oggetto di convenzione è il perfezionamento dei sistemi software, l allineamento dei dati pregressi e il costante aggiornamento dei report delle partecipazioni

Dettagli

STUDIO ANDRETTA & PARTNERS MAURO O. ANDRETTA DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE CONTABILE

STUDIO ANDRETTA & PARTNERS MAURO O. ANDRETTA DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE CONTABILE La COSTITUZIONE di una ASD e di una Società Sportiva di capitali L attività sportiva dilettantistica, con l introduzione della Finanziaria del 2003 (Legge n.289 del 27/12/2002 articolo 90), può essere

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ; REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale

Dettagli

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELL'ELENCO DEI FUNZIONARI INTERNAZIONALI DI CITTADINANZA ITALIANA, A NORMA DELL'ARTICOLO 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 17 DICEMBRE

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

Informazioni sulle modalità di collaborazione con l Associazione Avvocato di Strada Onlus

Informazioni sulle modalità di collaborazione con l Associazione Avvocato di Strada Onlus Informazioni sulle modalità di collaborazione con l Associazione Avvocato di Strada Onlus Uno degli obiettivi istituzionali dell Associazione Avvocato di Strada Onlus è quello di esportare il proprio modello

Dettagli

COME SI COSTITUISCE UN ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA

COME SI COSTITUISCE UN ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA COME SI COSTITUISCE UN ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA L attività sportiva dilettantistica, con l introduzione della Finanziaria del 2003 (Legge n.289 del 27/12/2002 articolo 90), può essere esercitata

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Equitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire

Dettagli

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento

Albo Comunale delle Associazioni Regolamento COMUNE DI NICOTERA Prroviinciia dii Viibo Valenttiia REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Nicotera 01 Marzo 2013 1 Albo Comunale delle Associazioni Regolamento Premesso che: L articolo 3, dello

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive

Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive 2.. Le società sportive dilettantistiche La società sportiva dilettantistica è stata istituzionalizzata per la prima volta come società di capitali o

Dettagli

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei

Dettagli

ART. 7 ART. 8 ART. 9

ART. 7 ART. 8 ART. 9 Regolamento di istituzione dell Albo delle Associazioni/Cooperative Studentesche Universitarie riconosciute dall Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (emanato con Decreto Rettorale n. 1157-2007

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA CITTA DI ORBASSANO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA ANNI 2012 2014 Indice Premessa pag. 3 1. Riferimenti normativi pag. 3 2. Finalità del Programma pag. 3 3 Il sito istituzionale del

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ABILMENTE CON TUTTI PREMESSA L Associazione ABILMENTE CON TUTTI vuole essere una risposta alla situazione di profondo disagio in cui vengono a trovarsi le persone

Dettagli

Le associazioni sportive

Le associazioni sportive Le possibili modalità di svolgimento dell attività sportiva L attività sportiva dilettantistica può essere svolta mediante le associazioni sportive dilettantistiche - riconosciute - non riconosciute modalità

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO PER L USO TEMPORANEO DI SPAZI DI REGIONE LOMBARDIA

SCHEMA DI CONTRATTO PER L USO TEMPORANEO DI SPAZI DI REGIONE LOMBARDIA SCHEMA DI CONTRATTO PER L USO TEMPORANEO DI SPAZI DI REGIONE LOMBARDIA TRA Infrastrutture Lombarde S.p.A. (P.I. 04119220962) con sede in Milano, via Pola n.12/14, qui rappresentata da [ ], in qualità di

Dettagli

Club Impresa Amica del Meyer

Club Impresa Amica del Meyer Modalità di adesione e regolamento del Club Impresa Amica del Meyer REGOLAMENTO (allegato 2) 1. Descrizione delle caratteristiche e finalità del Club La Fondazione dell Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

COMMISSIONE FORMAZIONE

COMMISSIONE FORMAZIONE COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo.

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo. FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VCO REGOLAMENTO E LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PATRIMONIALI 1. Tipologie di Fondi patrimoniali Presso la Fondazione Comunitaria del VCO è possibile costituire le

Dettagli

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli