LA STIMA DELLA CURVA RHR

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1 in collaborazione con CORSO DI AGGIORNAMENTO ANTINCENDIO LA STIMA DELLA CURVA RHR MANTOVA, 20 NOVEMBRE 2015 BORTOLO BALDUZZI

2 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (1) p V = n R T con: p pressione assoluta (Pa) V volume (m 3 ) n numero di moli R costante energetica dei gas (8,314 J K -1 mole -1 ) T temperatura in K ( C+273,15) n = m m.m. essendo con: m m.m. si ottiene: massa totale del gas (g) massa molare (g)

3 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (2) m V p V = R T e cioè : p = m.m. m R m.m. T da cui : p v = R gas T p = ρ R gas T con: v volume massico (specifico) (m 3 /g) ρ=1/v densità (g/m 3 ) R gas costante energetica specifica del gas pari a: 8,314 m.m. (J g -1 K -1 ) Ad es.: per l aria avente m.m. 28,8 g mole -1 si ottiene R aria = 8,314/28,8 = 0,2887 J g -1 K -1 = 288,7 J kg -1 K -1

4 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (3) Ne consegue che a 0 C (273,15 K) ed alla pressione atmosferica, 760 mm di Hg, 101,225E3 Pa, (condizioni normali) una mole di qualsiasi gas occupa un volume di 0, m 3 (22,4 l); è infatti: V = n R p T = 8, ,15 0, ,80 = 2,271E3 101,225E3 = = 0,0224 m 3 In una mole è contenuto un numero di molecole pari al numero di Avogadro (6, E23)

5 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (4) A 20 C il volume occupato da una mole di qualsiasi gas è il 7,3% in più di quello occupato a 0 C perché il rapporto tra i volumi, uguale al rapporto tra le temperature, vale: V V , , C =, C = E quindi possibile determinare, facilmente, il volume stechiometrico di ossigeno per ossidare una determinata quantità di combustibile; es.: C + O 2 C O kj/mole per ossidare una mole di C (12 g) occorre una mole di O 2 (32 g) cioè, a 20 C, 22,4 x1,073 = 24,03 l di O 2.

6 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (5) -Es.1: calcolare il volume di aria necessario, a 20 C ed a pressione atmosferica, per bruciare 1 m 3 di metano. CH 4 + 2O 2 CO 2 + 2H 2 O n di moli di CH 4 in 1 m 3 a 20 C pv ,56 1 n = = = 41,53 R T 8, ,15 moli di CH 4 Per bruciare 41,53 moli di CH 4 (41,53x16=664,48 g) servono 41,53x2=83,06 moli di O 2 (83,06x32=2.657,92 g) che corrispondono, a 20 C, a 83,06x0,0224x1,073 = 1,996 m 3 di O 2. La percentuale volumetrica di O 2 in aria è del 21% per cui il volume stechiometrico di aria necessario per bruciare 1 m 3 di CH 4 è: 1,996 3 = 1,996 4,76 = 9,506 m 0,21

7 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS (ideali) (6) L analogo calcolo svolto per la reazione di combustione del propano C 3 H 8 + 5O 2 3CO 2 + 4H 2 O porta a concludere che per bruciare 1 m 3 di C 3 H 8 servono, a pressione atmosferica ed a 20 C, 23,76 m 3 di aria. Similmente 1 kg di materiale cellulosico (legno, carta) che ha formula bruta C H 1,5 O 0,75 necessita, per bruciare, di un quantitativo stechiometrico di aria pari a 4,20 m 3 a 0 C.

8 CONSIDERAZIONI SUL VOLUME DEI GAS COINVOLTI NELL INCENDIO (1) Contrariamente a quanto avviene per altre considerazioni sui processi di combustione non si tiene mai conto dell eccesso d aria; Tale considerazione deriva dal fatto che si presuppone che il materiale bruci fino al suo totale esaurimento e che il quantitativo d aria necessario sia, nell ipotesi più cautelativa, quello stechiometrico; In realtà la massa combustibile difficilmente partecipa nella sua totalità al processo di combustione (distribuzione spaziale e accatastamento sfavorevole, abbassamento della % di O 2, presenza di umidità ); di questa circostanza si tiene conto, per i materiali principalmente cellulosici, con il fattore di partecipazione alla combustione m = 0,8 (UNI EN p.to E.3, D.M p.to 2).

9 CONSIDERAZIONI SUL VOLUME DEI GAS COINVOLTI NELL INCENDIO (2) Il rapporto tra la massa mo 2 di O 2, necessaria per ossidare una massa m c di combustibile è denominata oxigen-fuel mass ratio ed è frequently indicata in letteratura con r O m O m 2 ro = c Il rapporto tra la massa m aria di aria, necessaria per ossidare una massa m c di combustibile è indicata in letteratura con r aria r = aria m m aria c

10 CONSIDERAZIONI SUL VOLUME DEI GAS COINVOLTI NELL INCENDIO (3) Considerando che una mole di aria ha massa molare pari a 28,8 g, che una di O 2 ha massa molare di 32 g e che la percentuale volumetrica di O 2 in aria è del 21% si ottiene: r r aria O = m m c m mo aria c 2 = 1 0,21 28,8 32 = 4,29 e quindi: r aria = 4,29 r O

11 tab. 1 r O e r aria PER ALCUNI COMBUSTIBILI COMBUSTIBILE r o (g O2 /g combust. ) r aria (g aria /g combust. ) COMBUSTIBILE r o (g O2 /g combust. ) r aria (g aria /g combust. ) ACETILENE 3,10 13,30 FORMALDEIDE 1,07 4,59 ACETONE 2,20 9,40 IDROGENO 8,00 34,30 BENZENE 3,10 13,30 ACIDO CIANIDRICO 1,48 6,53 CARBONE 2,70 11,60 CARBON MONOXIDE 0,57 2,44 ETANOLO 2,10 9,00 POLICLORURO DI VINILE 1,40 6,00 METANO 4,00 17,20 POLISTIRENE 3,10 13,20 LEGNO 1,30 5,70 POLIURETANO 1,70 7,30 PROPANO 3,60 15,60 NYLON 2,30 9,90 POLIETILENE 3,40 14,60 CELLULOSA 1,20 5,10 POLIPROPILENE 3,80 16,30 POLICARBONATO 2,30 9,80 STIRENE 3,07 13,30 TOLUENE 3,10 13,30

12 Con i valori di tab.1è più rapido ed immediato eseguire i calcoli. Es. 2: per bruciare 664,48 g di CH 4 dell Es.1 (1 m 3 a 20 C ed a p atmosferica) servono, con il dato di tab. 1, per il metano: 664,48 r aria CH4 = 664,48 x 17,20 = ,05 g di aria che, a 20 C, corrispondono ad un volume: R T ,05 8, ,15 V = n = = p 28,8 101,226E3 9,51 m 3 Il volume di aria calcolato coincide con quello dell Es. 1

13 ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DI MASSA DI COMBURENTE ARIA (MJ/kg aria ) Se si divide il valore del p.c.i. (MJ) di un qualsiasi combustibile per la massa di comburente necessaria per la combustione completa si ottiene che tale rapporto vale: P = 3, 00 c aria ΜJJ kg aria

14 ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DI MASSA DICOMBURENTE O 2 (MJ/kg O2 ) Se si divide il valore del p.c.i. (MJ) di un qualsiasi combustibile per la massa di comburente, necessaria per la combustione completa si ottiene che tale rapporto vale: MJ P c O 2 = 13, 10 kg O 2

15 Es.: il legno standard ha p.c.i. pari a x 427 x 9,8 E-6 = 17,57 MJ/kg e necessita di 5,7 kg di aria (o di 1,3 kg di O 2 ) (tab. 1). Si ottiene pertanto: 17,57 P = = 3, 08 c aria, legno 5,7 MJ kg aria P c = 17,57 = 13, 51 O2, legno 1,3 MJ kg O 2

16 Tali rapporti sono fondamentali perché rappresentano l energia rilasciata dall incendio per unità di massa comburente entrante nel compartimento. E ciò indipendentemente dal combustibile ivi contenuto.

17 tab. 2 - ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DIMASSADICOMBURENTE (MJ/kg O2,aria ) COMBUSTIBILE MJ/kg O2 MJ/kg aria METANO 12,54 2,91 PROPANO 12,80 2,97 ETANOLO 12,88 2,99 ACETONE 14,00 3,25 CELLULOSA 13,59 3,15 LEGNO 13,85 3,23 POLIETILENE 12,65 2,93 POLIPROPILENE 12,66 2,94 CLORURO DI VINILE 12,84 2,98 POLISTIRENE 12,97 3,01 NYLON 12,67 2,94 POLIURETANO 15,27 3,56 POLICARBONATO 13,12 3,04

18 Tali rapporti permettono facilmente, tra l altro, di: determinare la massima energia rilasciabile dall incendio nota la quantità di comburente in ingresso o presente nel compartimento; determinare la massa di combustibile che può bruciare a fronte di una determinata quantità di comburente disponibile nel compartimento. determinare il volume di aria totale necessaria per la combustione. Si noti che: è possibile limitare lo sviluppo di energia da combustione limitando l apporto di aria (di O 2 ) al compartimento;

19 ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DI MASSA DI COMBURENTE Es. 3: dato un compartimento avente dimensioni di 20,00 x 30,00 x7,00 m, determinare la massima energia rilasciabile nel compartimento senza apporto di aria esterna; - volume di aria del compartimento: 20,00x30,00x7,00= m 3 - corrispondente ad un numero di moli di O 2 p V , 56 (0, ) n = = R T 8, , 15 = , 85 moli di O 2 -massa di O 2 presente nel compartimento , = 1.172, 21 kg E 3

20 ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DI MASSA DI COMBURENTE - energia massima rilasciabile nel compartimento 1.172,21 P O 2 P = 1.172,21 13,1 = c MJ corrispondente ad un carico specifico d incendio q f MJ 25,60 kg = = 25,6 = = 1, m 17,5 m di l.s. - nel compartimento quindi il carico di incendio di riferimento non può essere superiore a tale valore.

21 ENERGIA RILASCIATA DA UN COMBUSTIBILE PER UNITA DI MASSA DI COMBURENTE - dividendo l energia massima rilasciabile ( MJ) per il p.c.i. del materiale combustibile si ottiene la massa bruciabile. Nel caso del legno standard con p.c.i. = 18,41 MJ/kg m c = = 834, 11 kg 18, 41 N.B. In realtà tale quantità di combustibile non potrà bruciare completamente; risultati sperimentali indicano infatti che quando la % di O 2 in ambiente scende al di sotto del 8 12 % (~ ½ della concentrazione atmosferica) il processo di combustione non è più in grado di sostenersi.

22 1 Le considerazioni sin qui fatte non descrivono l evoluzione temporale del fenomeno incendio ; 2 3 Questo limite non è nuovo se si considera che anche un provvedimento normativo recente, il D.M , determina la classedelcompartimentoinfunzionediq fd ; Se si vuole quindi studiare il fenomeno nella sua evoluzione temporale bisogna costruire dei modelli di incendio, il più intuitivodeiqualièlacurvat-t;

23 La piròlisi

24 La piròlisi

25 La piròlisi del legno n FASE t ( C) ESSICAZIONE EvaporazioneH 2 O GASSIFICAZIONE Scomposizione termica piròlisi, liberazione gas combustibili (CO, C n H m )ecarbonesolido(c) OSSIDAZIONE Combustione dei gas di piròlisi e del carbone(c) 100 < t < < t < < t < 1.300

26 La piròlisi è più veloce in masse con bassa inerzia termica con: b = ρ c p λ ρ densità del materiale (kg/m 3 ); ( kj / m 2 s 0,5 K) c p calore specifico del materiale (kj/kg K); λ conduttività termica del materiale (kw/m K); Esempio: - Poliuretano, inerzia termica b = 41 kj/m 2 s 0,5 K - Legno di pino, inerzia termica b = 500 kj/m 2 s 0,5 K IL POLIURETANO BRUCIA PIU FACILMENTE DEL LEGNO DI PINO

27 Temperatura T ( C) LA CURVA T-t Temperatura tempo (1) INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO (post Flashover) MISURE PASSIVE VELOCITA DI COMBUSTIONE ṁ c = COSTANTE 2 d T 2 dt = 0 tempo t (min)

28 LA CURVA T-t Temperatura tempo (2)

29 LA CURVA T-t Temperatura-tempo(3) la curva Temperatura - tempo non fornisce tutte le indicazioni utili per essere considerata un modello esaustivo dell incendio. fino al punto di flashover ha valore puramente convenzionale e non descrive fisicamente alcun fenomeno; il flashover è sempre possibile e non è noto il tempo a cui si verifica; parimenti non si hanno informazioni sulla durata dell incendio.

30 LA CURVA T-t Temperatura-tempo(3) non si hanno indicazioni sull energia messa in gioco (potenza liberata nel compartimento) nell evoluzione temporale dell incendio; non vengono forniti valori di concentrazione dei gas di combustione nel compartimento; gli effetti delle eventuali azioni di spegnimento sono di difficile valutazione;

31 VELOCITA MASSIMA DI COMBUSTIONE - INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO E CONTROLLATO DALLA VENTILAZIONE (post FLASHOVER) (Kawagoe& Sekine) m = 0,092 A c, max = v h ṁ c, max Velocità massima di combustione (kg/s) A v Area superfici ventilanti (m 2 ) Σ Ah h Dato dall espressione: h = i i i (m) A i Area di ventilazione i-esima (m 2 ) Σ i A i h i Altezza della i-esima superficie ventilante A i (m)

32 OPENING FACTOR O A v h eq (rappresenta la normalizzazione di rispetto ad A t ) O = A v At h eq O Opening factor (m 0,5 ) rappresenta la normalizzazione del compartimento, rispetto ad A t, sotto il profilo dell apporto di aria comburente. h = Σ i A vi h Σ A h eq Dato dall espressione: (m) A t Area superficie totale del compartimento (pareti, soffitto, pavimento) (m 2 ) A v Area superfici ventilanti (m 2 ) eq i vi A v = Σ bh i i i i

33 OPENING FACTOR O A v A t Σ A h 2 = Σ bh (m ) h = i vi i (m) i i i eq A = 2 L L L 3 L L L (m 2 ) O = Av A h t v eq (m 0,5 )

34 VENTILATION FACTOR O (dal manuale CFAST)

35 Es.4: determinare il fattore di ventilazione O di un compartimento avente dimensioni larghezza 19,00 m, lunghezza 23 m, altezza 4,00 m; sulle pareti laterali sono presenti: -n 2 porte 2,00 x 2,20 m -n 4 finestre 2,00 x 1,50 m -n 5 finestre 2,50 x 1,50 m 1.0-DIMENSIONI DEL COMPARTIMENTO (m) L1 L2 L3 4,00 19,00 23, DIMENSIONE APERTURE DI VENTILAZIONE (m) progr. n b h n b h n b h ,00 2,20 8,80 19, ,00 1,50 12,00 18, ,50 1,50 18,75 28, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, A t = 1.210,00 m h eq = 1,66 m 4.0- A v = 39,55 m O = 0,042 m 0,5

36 ṁ c in funzione diq f E DI O INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO (curve sperimentali di Heselden) ṁ c ventilation controlled fuel bed controlled key q f (MJ/m 2 ) x mc, max = c, max = m 6 A v 5,5 A v h h kg Heselden ( ) min kg Kawagoe ( min ) A v h A At v h eq

37 INCENDIO CONTROLLATO DALLA VENTILAZIONE E INCENDIO CONTROLLATO DAL COMBUSTIBILE(1) Incendio controllato dalla ventilazione: la velocità di combustione ṁ c dipende solo dall apporto di comburente valutato tramite il fattore di ventilazione O, (Kawagoe & Sekine, Heselden, Law.); Incendio controllato dal combustibile: la velocità di combustione è fortemente influenzata da quantità (q f ), forma, porosità, pezzatura, orientamento del combustibile e non dall apporto di comburente; ad es. le bobine di carta bruciano molto più facilmente se immagazzinate con l asse verticale anziché orizzontale.;

38 INCENDIO CONTROLLATO DALLA VENTILAZIONE E INCENDIO CONTROLLATO DAL COMBUSTIBILE(2) La velocità di combustione ṁ c è all incirca proporzionale al valore di q f ; Il valore di O che separa i due regimi è all incirca di 0,06 0,07 m 0,5 (in letteratura viene spesso indicato anche il valore 0,08 m 0,5 ). Generalmente l incendio, nelle prime fasi, ignizione e crescita, è controllato dal combustibile e, successivamente, in particolare dopo il flashover, diventa controllato dalla ventilazione;

39 VELOCITA MASSIMA DI COMBUSTIONE - INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO E CONTROLLATO DALLA VENTILAZIONE (post FLASHOVER)-INFLUENZADI WeD(Law-1983) h W eq c, max = 0,18 A 1 e v m c, max 1 e D ( 0,036 Ω ) ṁ c, max Velocità massima di combustione (kg/s) A v Area superfici ventilanti (m 2 ) h = Σi Avi h Σ A h eq Dato dall espressione: (m) A i Area di ventilazione i-esima (m 2 ) eq i vi i h i Altezza della i-esima superficie ventilante A i (m)

40 VELOCITA MASSIMA DI COMBUSTIONE - INCENDIO PIENAMENTE SVILUPPATO E CONTROLLATO DALLA VENTILAZIONE (post FLASHOVER)-INFLUENZADI WeD(Law-1983) W Larghezza del compartimento (m) D Lunghezza del compartimento (m) Ω Dato dall espressione: (m -0,5 ) Ω = Quando W=D (compartimento a pianta quadrata) ed O = = 0,05 m 0,5 (W = 20) la formula di Law e quella di Kawagoe & Sekine forniscono gli stessi risultati. A A t v A h v eq A A v h eq t

41 La fig. 1 della norma UNI EN (EC1)

42 1. NOMINALI MODELLI DI FUOCO 1. NOMINALI θg(t) è l unico dato di UNI EN ; D.M ; D.M (approccio prescrittivo) 1.1 nominale standard ISO 834 (incendio cellulosico) output, indipendente dai parametri del compartimento e con distribuzione spazialmente uniforme 2. NATURALI (approccio prestazionale) 2.1 semplificati: hanno campo di applicazione limitato e condizionato, basato su parametri fisici (O, Af, b..), non tengono conto nell evoluzione dell incendio dei sistemi di spegnimento automatico curve parametriche curve boll. n 37 CNR) curve da incendio localizzato 1.2 hidrocarbon curve 2. NATURALI 2.2 avanzati: non hanno teoricamente limiti applicativi, sono basati sulle curve di rilascio termico RHR(t), tengono conto dell intervento di sistemi automatici di spegnimento monozona 1.3 external fire curve bizona di fluidodinamica CFD (o di campo) computazionale

43 1. NOMINALI UNI EN ; D.M ; D.M (approccio prescrittivo) 1.1 nominale standard ISO 834 (incendio cellulosico) θ g (t) = log 10 (8t + 1) 1.2 hidrocarbon curve θ g (t) = (1-0,325e -0,167t -0,627e -2,5t ) 1.3 external fire curve θ g (t) = (1-0,687e -0,32t -0,313e -3,8t )

44 CURVA T-t post flashover, incendio controllato dal combustibile (curve sperimentali di Geilinger& Kolbrunner, antenate della ISO 834 curve) - Zürich, 1950 sviluppo temperatura max 120 kg/m min

45 CURVE NOMINALI T-t (post Flashover) Temperatura - tempo In evidenza, indicate dalle frecce, le curve nominali previste dal D.M , dald.m e daunien (ec1) 1600 temperatura a ( C) Holland curve for tunnel Hydrocarbon curve UNI EN Slow heating curve ISO 834 UNI EN External fire curve UNI EN tempo (min)

46 CURVE NOMINALI T-t alcune osservazioni (1) Le curve sono convenzionali, post flashover, e quindi vengono impiegate solo per aspetti relativi ad impieghi di tipo passivo. rappresentano l inviluppo di tutte le possibili condizioni di incendio nel compartimento. l incremento repentino di temperatura in ambiente, dopo il flashover, è giustificato dalla rapidità del fenomeno che può considerarsi pressochè adiabatico.

47 CURVE NOMINALI T-t alcune osservazioni (2) la fine dell incendio coincide con lo sviluppo della temperatura massima inambiente. lavelocitàdicombustione mediasul periodo vale quindi 1 kg/sm 2 corrispondentiac.ca18,42mw/m 2. qualsiasi compartimento con qualsiasi combustibile sviluppa lo stessoandamentodellacurvat t.

48 2. NATURALI (approccio prestazionale) 2.1 semplificati: hanno campo di applicazione limitato e condizionato, basato su parametri fisici (O, A f, b..), non tengono conto nell evoluzione dell incendio dei sistemi di spegnimento automatico curve parametriche: curva app. A UNI EN : θ g (t)= (1-0,324 e 0,2t* -0,204 e -1,7t* - 0,472 e -19t* ) curve boll. n 37 CNR (superate dal DM ): θ g (t)=q max t/tmax e (1- t /tmax) curve da incendio localizzato: curva app. C UNI EN

49 2. NATURALI (approccio prestazionale) 2.2 avanzati: non hanno teoricamente limiti applicativi, sono basati sulle curve di rilascio termico RHR (t), tengono conto dell intervento di sistemi automatici di spegnimento monozona: θ g (t) con distribuzione spazialmente uniforme bizona: strato superiore con θ 1g 1 (t) e strato inferiore con θ 2g2 (t) <θ 1g (t) e con distrib. uniforme della temperatura nei due strati di fluidodinamica computazionale CFD (o di campo): θ g (t,x,y,z); v(t,x,y,x); %(t,x,y,z)

50 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI tem mperatura (C ) Curva parametrica UNI EN Annex A; sup. < 500m 2 ; H < 4 m tempo (min) temperat tura ( C) Curve parametriche boll. n 37 CNR q f = 200, 900, MJ/m 2, O=0,06 m 1/ tempo (min) I MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI: - HANNO UN CAMPO DI APPLICAZIONE LIMITATO; -LE CURVE DIPENDONO DAI PARAMETRI: 1. carico specifico d incendio q f ( MJ/m 2 ); 2. opening factor O (m 1/2 ); 3. inerzia termica delle pareti J/(m 2 s 1/2 C). b = ρ c λ

51

52

53

54 O = 0,07 m-1

55 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (1)

56 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (2)

57 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (3)

58 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (4)

59 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (5)

60 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN (6)

61 MODELLI DI FUOCO NATURALI SEMPLIFICATI la curva dell appendice AUNI EN variazione T-tal variare di Ocon b, q f,d, A t e A f prefissati

62

63 MODELLO DI FUOCO AVANZATO A DUE ZONE Ceiling Hot gases out Hot upper layer,θ 1g (t) Cool lower layer,θ 2g (t) 2g Plume h t) h-h ( (t) h ( Fresh air in Fresh air in Floor

64 MODELLO DI FUOCO AVANZATO A DUE ZONE la propagazione dell incendio per irraggiamento (20 26 kw/m 2 ) (da National Fire Protection Research Foundation)

65 EVOLUZIONE DIMODELLO DI FUOCO AVANZATO A DUE ZONE IN UN MODELLO DIFUOCO AVANZATO AD UNA ZONA Ceiling Hot gases out one zone: θ g (t) > 500 C h (t) > 0,8 h h (t) h Fresh air in Floor h-h (t) Fresh air in

66 EVOLUZIONE DI MODELLO DI FUOCO AVANZATO A DUE ZONE IN UN MODELLO DI FUOCO AVANZATO AD UNA ZONA (dal manuale OZone V2.2) Plume

67 MODELLO DI FUOCO AVANZATO DI FLUIDODINAMICA COMPUTAZIONALE CFD- Computational Fluid Dynamics Ceiling Hot gases out q g (t, x, y, z) v g (t, x, y, z). Fresh air in Fresh air in Floor

68 ALCUNE OSSERVAZIONI SUI MODELLI DI FUOCO (1) non sempre l approccio prestazionale deve essere necessariamente esteso a tutti gli aspetti e le problematiche del caso in esame; ad es. in un compartimento le uscite di sicurezza potrebbero essere definite con un modello prescrittivo e la capacità portante con metodo prestazionale basato su un incendio naturale; in genere con un solo modello di fuoco non è possibile studiare e definire la verifica di tutti i requisisti; il modello di incendio, ai fini della verifica dei requisiti, deve essere adottato scegliendo i più gravosi per lo sviluppo e la propagazione., la conseguente sollecitazione strutturale, la salvaguardia degli occupanti. (p.to 3.4 dell allegato al D.M )

69 ALCUNE OSSERVAZIONI SUI MODELLI DI FUOCO (2) un incendio gravoso (severo) per la capacità portante R del compartimento, dove in genere non interessano gli aspetti pre flashover, potrebbe non esserlo per lo sfollamento delle persone, dove invece sono determinanti l opacità e la tossicità dei fumi, la loro altezza da terra, la presenza ed il trasporto di gas tossici e nocivi.; non è cioè ancora disponibile un modello di incendio totale ma spezzoni di modello totale con i quali è possibile la verifica del soddisfacimento dei requisiti necessari; il modello deve essere quindi mirato e opportunamente adottato congruentemente con quello che si vuole analizzare e con le finalità che si vogliono perseguire.

70 LA SCHEMATIZZAZIONE DELLA COMBUSTIONE NEL COMPARTIMENTO-(lett. circ. VV.F. n DCPST/427 del ) SORGENTE VOLUMETRICA (BURNER) - POTENZA TERMICA RHR(t); -SOOT; -CONCENTRAZIONE VOLUMETRICA DELLE SPECIE TOSSICHE (??); SCHEMA INCENDIO MODELLI ALTERNATIVI APPROSSIMATI DI COMBUSTIONE -ANALISI DISENSITIVITA (DIMENSIONE MESH); -VERIFICA DIRHRCON VALORI DISPONIBILI IN LETTERATURA;

71 Rate of HeatReleasedRHR(HRR) (1) RHR(t) n = Σ m (t) H i ci i 1 RHR(t) Potenza termica rilasciata dall incendio (kw) ṁ c, i Velocità di combustione dell i-esimo materiale combustibile (kg/s) H i Potere cal. inferiore dell i-esimo materiale combustibile che brucia (kj/kg)

72 Motivi per cui si stima la curva RHR(t)(HRR) 1. Costruire le curve naturali di incendio finalizzate alla valutazione della capacità portanter; 2.Valutareδ α in funzione di t α ; 3. Valutare la portata dei fumi ( altezze libere, EFC).

73 Un esempio di camera calorimetrica

74 Rate of Heat Released RHR(HRR) Sperimentalmente si è determinato che, nella fase di crescita e fino alla condizione di flashover, RHR(t) varia con legge quadratica in funzione di t. In letteratura si fa infatti riferimento all incendio t-quadro. Per consentire valutazioni analitiche, si considerano quattro curve di sviluppo di incendio ognuna caratterizzata dal tempo t α che corrisponde al tempo in cui l incendio (burner) sviluppa una potenza pari a kw. (in letteratura si trova spesso 1 Btu/s che equivale a kw)

75 Rate of HeatReleasedRHR -risingphase RHR(t) mc = (t ) H = α t 2 Tipo di incendio atteso Tempo di sviluppo della Potenza di 1 BTU/s MW - t α (s) α kw ( ) s = 2 2 t α ULTRAFAST 75 0,1777 FAST 150 0,0444 MEDIUM 300 0,0111 SLOW 600 0,0027

76 Rate of HeatReleasedRHR -risingphase La Tabella G.3-2: velocità caratteristica prevalente di crescita dell incendio del D. M. 3 agosto 2015 (N.T.P.I.)

77 Rate of HeatReleasedRHR risingphase potenza (kw) 1,40E+05 1,20E+05 1,00E+05 8,00E+04 6,00E+04 4,00E+04 2,00E+04 0,00E tempo (s)

78 Rate of HeatReleased RHR f max alcuni dati reperibili in letteratura - incendio controllato dal combustibile Attività Sviluppo atteso dell incendio Potenza termica massima specifica rilasciata (kw/m 2 ) t α (s) α(kw/s 3 ) Uffici MEDIUM ,0111 Centri commerciali FAST ,0444 Camere di ospedale MEDIUM ,0111 Camere di albergo MEDIUM ,0111 Biblioteche FAST ,0444 Appartamenti MEDIUM ,0111 Aule scolastiche MEDIUM ,0111 Cinema e teatri FAST ,0444

79 Rate of HeatReleased RHR f max il prospetto E.5 della norma UNI EN , incendio controllato dal combustibile (richiamata anche dall all.to alla lett. circ. VV.F. n DCPST/427 del )

80 Rate of Heat Released RHR Con questi dati di input è possibile determinare: lo sviluppo atteso dell incendio nella fase di crescita[ultrafast(75 s),fast(150s),medium(300s),slow(600s)]; la possibilità di verificarsi o meno del flash-over (RHR F ) ed il tempo t F di raggiungimento; la massima potenza termica RHR max rilasciata nel compartimento (Walton&Thomas- UNI EN );

81 Rate of Heat Released RHR leduratet F (tempodiraggiungimentodelflashover), t A (tempo di sviluppo della potenza max), t B (tempo inizio decadimento) e t C (tempo fine incendio) delle fasi dell incendio fino al ritorno a RHR=0kW; la quantità di combustibile bruciata nelle varie fasi dell incendio; la quantità di aria necessaria per la combustione..

82 Rate of Heat Released RHR example of design fire DIFISEK doc

83 Rate of Heat Released RHR example of design fire ISO/TS X time key Y heat output 2 1 incipient 2 growth (rising) 3 fully developed 4 decay 3 5 sprinkler activation 1 6 flashover 7 ventilation-controlled 8 sprinkler-controlled 9 fuel bed controlled

84 Rate of Heat Released RHR Illustrazione M.2-1 tratta da D.M. 3.VII.2015 NTPI

85 Rate of Heat Released RHR RHR (kw E01) RHR max A fuel bed controlled 1 B 3, F ventilation controlled α = α t 2 O t F t A t B t α 4, C t C t (s)

86 Es.5: un compartimento adibito a falegnameria ha dimensioni 32,00x21,00x5,00 m ed è caratterizzato da pareti in cls aventi densità r = kg/m 3, c p = 913 J/kgK e conduttività l = 1,45 W/mK; su una superficie di 200 m 2 è accatastata una quantità di legno m c pari a kg; le aperture del compartimento sono costituite da: - cinque finestre di dimensioni 1,20x2,00 m con il davanzale posto a 2,00 m dal suolo; - due porte rispettivamente di dimensioni 3,20x3,50 m e 2,40x3,50 m. Costruire la curva RHR(t) del probabile incendio e valutare la quantità di legno bruciata dopo 40 min. 3,20 x 3,50 m 1,20 x 2,00 m 21,00 m h =5,00 m m c c= = kg di legno H = 17,5 MJ/kg 2,40 x 3,50 m 32,00 m

87 A = v A t i b i L = Es. 5 determinazione di Opening factor O 1 h i (m 0 L ) 0 0 L 3 L L L (m 2 ) O = h eq = Α i i Av A vi A h t vi eq h i (m (m) 0,5 ) 1.0 DIMENSIONI DEL COMPARTIMENTO (m) L1 L2 L3 5,00 32,00 21, DIMENSIONE APERTURE DI VENTILAZIONE (m) progr. n b h n b h n b h ,20 2,00 12,00 24, ,20 3,50 11,20 39, ,40 3,50 8,40 29, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 0, A t = 1.874,00 m h eq = 2,93 m 4.0 A v = 31,60 m O = 0,029 m 0,5

88 Es. 5 determinazione del possibile flashover Essendo O < 0,06 0,07 lo sviluppo dell incendio, nella fase post flashover, è controllato dalla ventilazione. Da valori desunti in letteratura i depositi di legno in ambiente sono caratterizzati da t α = 200 s per cui la costante α che ne regola lo sviluppo vale: α = α t = = 25 E 3 ( kw s 2, kj s 3 ) Il flashover è possibile solo se l incendio rilascia un valore probabile minimo RHR F che si può calcolare con l espressione di Walton & Thomas (1995) contenuta nella norma NFPA 555. RHR F = 7, 8AT AVequiv hvequiv F

89 Es. 5 determinazione del possibile flashover dove: -h Vequiv è la differenza tra il punto più alto e quello più basso fra tutte le aperture di ventilazione: 2,00 m (h finestra) + 2,00 m (altezza del davanzale dal suolo punto più basso delle porte) = 4 m; - A Vequiv = W Vequiv h Vequiv dove W Vequiv è la larghezza, in m, di un apertura equivalente, ai fini del flashover, calcolata imponendo che il fattore di ventilazione del locale in cui sia presente solo tale apertura sia pari alla somma dei fattori di ventilazione delle singole aperture realmente presenti che hanno dimensioni generichew vent,i e h vent,i ;

90 Es. 5 determinazione del possibile flashover W h 2 3 1, 5 i vent,i vent,i 5 1, , 2 W Vequiv = = 3 1, Vequiv h 3, 5 1, 5 + 2, 4 3, 5 1, 5 = 6, 7m A Vequiv = W Vequiv h Vequiv = 6,7 4 = 26,8 m 2 -A T è la differenza fra la superficie totale del compartimento A t =1.874 m 2 e l area A vequiv = 26,8 m 2 A T = A t A vequiv = ,8 = 1.847,20 m 2 Si può quindi procedere alla determinazione di RHR F : RHR F = 7, , , 8 4 = kw ( 34, 67 MW) Essendo RHR F = a t 2 F si può agevolmente determinare il tempo t F a cui si manifesterà il flash-over: RHR F

91 Es. 5 determinazione della potenza massima rilasciata RHR max t F RHR F = = = , 6 s 3 α (c.ca 20 min) t F 0 0 L integrale RHR (t) dt rappresenta l energia rilasciata dall incendio al tempo t F ed indica la minima energia di cui deve essere dotato il compartimento affinché il combustibile giunga a flashover: E F = tf. RHR (t) dt = , 6 α t 2 dt = , 6 3 = , kj L energia totale presente nel compartimento, supponendo H = 17,5MJ/kg, vale: E tot = m c tot H = ,5 = MJ = kj Poiché risulta E tot >> E F il flashover potrà essere raggiunto e l incendio potrà rilasciare in ambiente il valore massimo e costante della potenza termica RHR max.

92 Es. 5 determinazione della potenza massima rilasciata RHR max La quantità di combustibile al di sotto della quale il flash-over non si può manifestare vale: t F RHR (t) dt 0 E., m F = = = 777, c,f H 17, kg corrispondente a: , 55 q f = = , 25 MJ/m 2 Utilizzando l espressione (E.6) della norma UNI EN (incendio controllato dalla ventilazione) ed assumendo un fattore di partecipazione alla combustione m pari a 0,8 si può determinare il valore della potenza massima RHR max : RHR max RHR max = 01, m H Av heq = 01, 0, 8 17, 5 316, 2, 93 = 75, 73MW

93 Es. 5 determinazione della potenza massima rilasciata RHR max (dedotta dalle osservazioni sperimentali di Kawagoe & Sekine, non disponibile in letteratura) Si è visto che Kawagoe & Sekine hanno determinato la velocità massima di combustione espressa dalla relazione (incendio pienamente sviluppato apertura di area A v e altezza h): t F RHR (t) dt mc, max = 0, 092 A h 0 La portata d aria massima, ricordando il significato di r aria, vale pertanto: m aria, max = raria 0, 092 Ricordando la definizione di P c e notando che bisogna ragionare in termini di A V equiv e h V equiv si ottiene: v A v h RHR P r 0, 092 = max c aria aria A V equiv h V equiv Nel caso specifico si ha quindi: RHR = 3 5, 7 0, , 8 2 = 84, 32 max MW congruente e accettabile in relazione al valore calcolato con l impiego della norma UNI EN (75,73 MW ).

94 Es. 5 determinazione della potenza massima rilasciata RHR max La potenza massima areica RHR max f assume il valore /(32x21) = 112,69 kw/m 2 : il valore è compatibile (è <<) con quelli del prospetto E.5 della norma UNI EN Essendo RHR max =ṁ cmax H è agevole determinare la velocità massima di combustione: RHRmax 75, 73 mcmax = = = 4, 32 H 17, 5 kg/s Il tempo necessario per raggiungere il livello di potenza massima vale: t A = RHR α max = RHRmaxt α = = , s ( A 29 min )

95 prospetto E.5 - UNI EN rilascio termico areico massimo per incendio controllato dal combustibile

96 Es. 5 determinazione della potenza massima rilasciata RHR max Rimane confermato che la differenza trat A e t F è di qualche minuto (in questo caso ~ 9 min) come da valori reperibili in letteratura. L energia liberata dall incendio al tempot A vale: E A = ta. RHR (t) dt = ,1 α t 2 dt = , 3 = kj cui corrisponde un quantitativo di combustibile bruciato: EA , 77 mc = = = A H 17, 5 kg A

97 Es. 5 determinazione del tempo di rilascio della potenza massima RHR max Al tempo t B si suppone che sia bruciato il 70% della massa m c compartimento (vedi UNI EN ); è pertanto: presente nel ta 0 α t H 2 dt + mc max ( ) t B - t A = 0, 7 m c da cui: t A 2 0, 7 m α t dt c 0 t = t + = B A m c max m c max H = 1740., 1+ 0, , , = B = , 14 s ( 87 min )

98 Es. 5 determinazione del tempo di rilascio della potenza massima RHR max Nell intervallo di tempot B t A la quantità di combustibile bruciato vale: m c B A = RHR (t H t ) max B A = = ( , , ) = kg Il tempo t C di fine incendio si determina facilmente imponendo che l area del triangolo B,t B,C sia pari all energia residua disponibile 0,3 m c H: RHR max 2 ( t C - t B ) = 0,3 m c H C

99 Es. 5 considerazioni conclusive ne consegue che: 0, = t C 0, 6 = m c H + RHR RHR max max , 14 = , t B = s ( 2h e 25 min ) Nell intervallo di tempot C t B la massa di combustibile bruciato vale: RHRmax (tc tb ) ( 8.677, , 14 ) mc = = = C B 2 H kg La massa di aria complessiva, necessaria per la combustione ammonta a: maria = raria, legno = 5, = kg corrispondente ad un volume, a 20 C: V aria 142, 60 E6 8, , = = ,26 m 28, 8 101, 225 E3 3

100 Es. 5 considerazioni conclusive Il volume di aria necessario per la combustione completa è pari a ~ 35 volte il volume del compartimento (3.360 m 3 ). grandezza F A B -A C -B totale m c (kg) m aria (kg) V aria (m 3 a 20 C) ṁ c (kg/s) 1,98 4,32 4,32 4, t (min) h, 27 2h, 25 2h, 25 La quantità di combustibile bruciato dopo 40 min (2.400 s) è pari a: m c 40 min t A 2 α t dt 0 = + mc max H ( t ) = + 4, 32( , 1) = , 78 kg A

101 Es. 5 considerazioni conclusive (il grafico è fuori scala) RHR (kw) A B m c C-B = kg α = 25E-3 kw s -2 F m c B-A = kg m c A = kg O t g = 200 s m c A = kg C t F = 20 min t A = 29 min t B = 1h, 27 min t C =2h, 25 min C t

102 Rate of Heat Released RHR azioni di controllo o di estinzione dell incendio RHR (kw) A 1 nessuna azione sull incendio B 3, F controllo dell incendio A B A 30 s B 2 estinzione dell incendio O t F C C 4, C t A t B t C t (s)

103 equilibrio energetico temporale del compartimento RHR(t) = RHR c (t) + RHR w (t) + RHR r (t) + RHR gas (t) RHR (t) potenza generata dall incendio; RHR c (t) potenza dispersa per convezione dai gas caldi ~ 65-70%; RHR w (t) potenza ceduta alle strutture per convezione e irraggiamento ~ 25-30%; RHR r (t) potenza dispersa per irraggiamento dai gas caldi, ~ 10%; RHR gas (t) potenza entalpica dei gas (generalmente si trascura). Hot gases out RHR gas (t) Ceiling RHR w (t) RHR c (t) RHR r (t) RHR W (t) RHR w (t) Fresh air in RHR (t) RHR w (t) Fresh air in Floor

104 Rate of Heat Released RHR effetto dell aumento di O RHR (kw) A B A 1 B 3, F α > α 2 γ > γ O t F t A 4, C t B tc γ γ 4, C t (s)

105 Rate of Heat Released - effetto dell aumento di O

106 Rate of Heat Released RHR effetto dell aumento di q f RHR (kw) A 1 B B 3, F α = α 2 γ < γ O t F t A t B 4, C tc γ γ t (s) 4, C

107 Rate of Heat Released RHR effetto dell aumento di O e di q f RHR (kw) A B A 1 B 3, F α > α 2 O t F t A t B tc 4, C 4, C t (s)

108 Rate ofheatreleasedrhr (è corre a la composizione di due q f?) RHR (kw) RHR1 max + A B? RHR2 max RHR = (α 1 + α 2 ) t 2 curva RHR risultante curvarhr1del carico q1 f che brucia inizialmente RHR1 max RHR2 max RHR1=α 1 t 2 curva RHR2 del carico q2 f che viene successivamente coinvolto nell incendio O RHR2=α 2 t 2 C t (s)

109 Rate of Heat Released RHR curve sperimentali al calorimetro (da V. Babrauskas Burning Rates The SFPE Handbook of Fire Protectione Engineering) massimo valore RHR 83 kw energia totale rilasciata 13 MJ massimo valore RHR kw energia totale rilasciata MJ massa totale 7 kg massimo valore RHR 650 kw energia totale rilasciata 41 MJ

110 D.M. 3 agosto Tabella M.2-2: Focolari predefiniti

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