Processi in Fonderia d Arte M.A.F.
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- Paolina Maggi
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1 Processi in Fonderia d Arte M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo Tecnica tradizionale per TUTTOTONDO R. Mariani, G. Pagani 1. Modello Il modello in gesso è normalmente l input alla fonderia consegnato dall artista che chiede una replica in bronzo. Renzo Mariani, Guido Pagani 2. Preparazione del modello Il modello in gesso può essere spennellato con un isolante trasparente per ridurre la possibilità che si sporchi. Normalmente tuttavia è sufficiente che dopo l utilizzo venga ripulito con sapone di Marsiglia liquido e caldo per far scomparire ogni traccia di argilla. E anche possibile proteggerlo semplicemente con una pellicola trasparente applicata in modo aderente. Renzo Mariani, Guido Pagani Alla base del modello viene creato un sostegno provvisorio in gesso sufficiente a dargli stabilità e un posizionamento centrato all interno della forma durante la colata della gomma. (per modelli molto alti spesso si creano distanziatori nella parte superiore). 1 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
2 3. Copertura del modello con argilla L argilla serve a creare del vuoto tra modello e guscio, nel quale colare la gomma siliconica liquida. L argilla viene uniformemente distribuita su tutta la superficie del modello applicandola in tavolette dello spessore di 1 cm. Poi sulla parte alta viene posizionato un tronco di cono rovesciato che servirà a creare il boccaglio di colata della gomma. Infine, una striscia di qualche cm di altezza (parata), viene stesa sul modello per fissare il piano di divisione della forma. A fianco, un cordone di argilla di 2 cm servirà per rinforzare la dimensione del bordo della gomma. 4. Creazione del guscio in gesso 1 In questa fase vengono creati in sequenza due robusti semigusci che si dovranno incastrare perfettamente l uno nell altro. Dopo aver preparato il gesso che, come noto, tende a solidificarsi progressivamente, quando è ancora semiliquido viene gettato con delicatezza su un lato della forma senza mai superare la parata in argilla. Anche il basamento provvisorio, precedentemente trattato con distaccante, viene ricoperto e quindi incluso nella forma. 5. Creazione del guscio in gesso 2 Su questo primo strato vengono posizionati, lungo la murata e sulla superficie tonda, dei ferri da 5 mm/mm che servono ad armare il gesso. Man mano che il gesso diventa lavorabile, i ferri vengono inglobati da strati successivi di gesso e fissati con paglia o 2 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
3 canapa da idraulico immersa nel gesso. La murata in argilla viene tolta in parte (lasciare una piccola cordonatura che corrisponderà a un ispessimento della gomma) e rimpiazzata da una in gesso. Quando la murata è ben costruita, con una spatola sul bordo del semiguscio vengono incisi i richiami (piccole incisioni semisferiche) che serviranno da incastro per chiudere perfettamente il tutto. Prima di reiterare il lavoro sull altro lato, il bordo finito viene trattato con distaccante per impedirne la saldatura con il nuovo bordo del semiguscio contrapposto. 6. Apertura della forma Ci si aiuta con scalpello largo senza filo e, solo se necessario, martello. Lo scalpello viene applicato su più punti del bordo. Usare cautela, perché nonostante le armature che irrobustiscono, punti di contatto eventualmente incollati potrebbero creare problemi di fratture del guscio. 7. Liberare il modello dall argilla Tolta l argilla, il modello all interno della forma appare come in figura. Tra il modello e la forma c è un vuoto di un cm. circa e nella parte superiore dei semigusci l imboccatura aperta per la colata della gomma. 3 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
4 8. Colata della gomma siliconica La prima fase è la stesura a pennello di uno strato di distaccante sul modello (sapone di Marsiglia), mentre l interno dello stampo viene spolverato con un poco di borotalco che serve a chiudere i pori del gesso e impedire l eventualità che la gomma si attacchi. I due semigusci vengono quindi chiusi attorno al modello e saldamente fissati con graffette o tiranti. Dopo aver catalizzato come da istruzioni fornitore la gomma liquida, la si cola a filo con molta pazienza per minimizzare la formazione di bolle. 9. Completamento della forma Aperta la forma dopo che la gomma è indurita, appare il modello completamente ricoperto da 1 cm. di gomma. Sulla cordonatura della gomma in prossimità dei bordi dei semigusci, viene fatta col taglierino l incisione della gomma per dividerla in due e poterla posizionare nei due semigusci. È raccomandabile che la gomma sia sempre conservata perfettamente posizionata nello stampo. 4 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
5 10. Applicazione della cera (forma di fusione ) Aperti i due semigusci, la cera sciolta viene spruzzata sulle gomme con cura per rilevare ogni dettaglio. Poi la forma viene richiusa e bloccata con graffette che impediscono l apertura dei semigusci. Si procede alla fase di ispessimento della cera sulla gomma colando cera liquida attraverso l apertura inferiore, che è larga quanto la base provvisoria del modello. Dopo una trentina di secondi, duranti i quali la cera si raffredda e aderisce alla gomma, si rovescia la cera eccedente nel recipiente e si reitera il processo di colata un paio di volte. Per garantire la perfetta distribuzione della cera, ogni volta si fa lo sciacquo, operazione che richiede di scrollare la forma a due mani. 11. Creazione dell anima Si realizza il loto: impasto di 4 parti di terra rossa (polvere di cotto) e 3 parti di gesso. Ancora liquido, si versa nella forma fino all orlo. Al consolidamento, si realizza una base di appoggio di diversi cm. e sufficientemente robusta per sostenere la forma di fonderia. All indurimento si capovolge la forma e si tolgono i semigusci (tasselli) facendo apparire la cera. 5 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
6 12. Cera pronta per i ritocchi All indurimento del loto si capovolge la forma e si tolgono i semigusci (tasselli) facendo apparire la cera. E ora possibile ispezionare la replica in cera del modello e ritoccarne i piccoli difetti. Sovente vi è una piccola linea visibile tra le giunture della forma, alcune bolle, o lievi sbavature. Con piccoli ferretti caldi, con cera morbida e malleabile e con un poco di pazienza, è facile riparare i difetti. 13. Mandate, canali di colata Sono usati tubi di cera vuoti di 1 cm di diametro, costruiti direttamente in fonderia usando stampi metallici. Questi tubi sono tagliati a misura e incollati l uno all altro e al positivo in cera servendosi di semplici ferri caldi. La saldatura viene poi completata applicando a mano della pece greca e paraffina riscaldata e malleabile. I canali di passaggio del metallo alimentano aree di 10 cm. e sono rientranti verso l alto. I canali di scarico gas sono posizionati in modo da fuoriuscire dalla forma. Sull estremità in alto i canali di colata si raggruppano in un unico grosso nodo in cera sul quale verrà posizionato un tronco di cono rovesciato in argilla che formerà l imbuto all interno del quale verrà colato il metallo. 6 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
7 14. Copertura della cera con il loto Loto liquido molto raffinato viene distribuito col pennello su tutta la superficie del positivo in cera. La cura è necessaria per evitare bolle e lacune nel refrattario che si traducono in imperfezioni di fusione sulle superfici in bronzo. Successivamente, tutto intorno alla forma e dal basso, viene steso un parapetto rigido che si alza fino alla testa della forma. Questa barriera è realizzata a mano e serve da contenimento al loto liquido che viene colato al suo interno. A consolidamento avvenuto, la forma viene irrobustita con fili metallici di 1 mm., che avvolgono come un insaccato il cilindro, ricoperti poi da un ulteriore strato di loto più robusto e rigido in quanto miscelato con loto già cotto e riciclato. 7 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
8 15. Cottura della forma di fusione Le forme sono cotte in fornace fino a 600 C.; il tempo di cottura varia da 5 a 10 giorni, a seconda del contenuto della fornace. In fornace la cera si perde lasciando lo spazio vuoto dove sarà colato il bronzo. 16. Messa in buca delle forme Indispensabile per impedire la frattura delle forme durante la colata. La terra d infossamento viene battuta e pressata tra le forme con l ausilio di pali. 17. Colata del bronzo Un momento magico che evidenzia il fascino misterioso del bronzo. Il crogiuolo del forno viene ribaltato nella siviera che porta il liquido incandescente nelle bocche delle forme interrate. Una notte per raffreddare e poi, finalmente le fusioni! 8 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
9 18. Pulizia delle fusioni Le fusioni sono sformate dalla forma cotta con mazze o picconi utilizzati con esperta precauzione per non danneggiare la fusione. In seguito sono ripulite accuratamente grazie a un getto d acqua a pressione. 19. Lavorazioni meccaniche sul bronzo Dopo aver eliminato con la smerigliatrice materozze e canali di colata, si staccano dalla fusione spilli, chiodi e quant altro utilizzato per assicurare tra loro cera, anima e camicia. Si passa poi a eliminare bavette, sferette e altre anomalie superficiali, che possono facilmente verificarsi durante la colata. Se ci sono anche piccole mancanze di bronzo (buchi), questi vengono ricoperti da saldature con la fiamma ossidrica oppure con tasselli. Strumenti usati: bulini, scalpelli, frese metalliche e ceramiche, lime, tela vetrata. In ogni caso l artigiano del bronzo sa che il suo lavoro consiste soprattutto nel mimetizzare con cura e sensibilità le eventuali piccole imperfezioni, ma anche interpretare, rispettandola ed evidenziandola, la superficie originale del modellato replicato in bronzo. E indispensabile grande sensibilità artistica. 9 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
10 20. Patinature Difficilmente l artista chiede che il proprio lavoro sia color bronzo naturale, bello, ma troppo sensibile a cambiamenti cromatici per ossidazione ambientale. Inoltre, a seconda dell opera, servono talvolta cromatismi diversi, marroni, rossastri, neri, verde antico, verde rame, blu trasparenti, ecc. Colori che si possono ottenere con processi a freddo o a caldo trattando il bronzo con: Solforato di Potassio, Solfato Rameico, Nitrato Ferrico, Nitrato Rameico, Cloruro Ferrico, Cloruro di Ammonio, ecc. Insomma un area del reparto bronzi è dedicata alla chimica per soddisfare le esigenze più svariate e, al limite, proteggere al meglio le opere dalle aggressioni ambientali. 10 di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
11 Sommario 1. Modello Preparazione del modello Copertura del modello con argilla Creazione del guscio in gesso Creazione del guscio in gesso Apertura della forma Liberare il modello dall argilla Colata della gomma siliconica Completamento della forma Applicazione della cera (forma di fusione ) Creazione dell anima Cera pronta per i ritocchi Mandate, canali di colata Copertura della cera con il loto Cottura della forma di fusione Messa in buca delle forme Colata del bronzo Pulizia delle fusioni Lavorazioni meccaniche sul bronzo Patinature di 11 M.A.F. dal Modello alla replica in Bronzo gennaio 2015 R. Mariani, G. Pagani
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