Disturbi Specifici di Apprendimento (ICD-10,DSM IV)
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- Sibilla Giannini
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1 Disturbi Specifici di Apprendimento (ICD-10,DSM IV) Difficoltà significativa e persistente nell acquisizione e nel controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il funzionamento adattivo in presenza di normodotazione intellettiva adeguate opportunità di apprendimento in assenza di disturbi neuromotori o sensoriali disturbi psicopatologici pre-esistenti
2 Dati epidemiologici Difficoltà di apprendimento scolastico % della popolazione in età scolare Difficoltà di apprendimento specifica (DSA) dislessia, disgrafia/disortografia, discalculia 2-5% della popolazione scolastica
3 Secondo l International Dyslexia Association la dislessia è una disabilità specifica dell apprendimento di origine neurobiologica caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura e nella decodifica le difficoltà derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio Le difficoltà sono inattese in rapporto alle altre abilità cognitive
4 I DSA sono la manifestazione di una alterazione del SNC Su base microlesionale o dismaturativa Il disturbo di lettura come segno comune di alterazioni strutturali diverse; equilibrio tra alterazioni e funzioni vicarianti Su base familiare genetica 40% dei casi; differenti aspetti del processo di lettura sarebbero mediati da geni diversi e quindi ereditati separatamente (cromosoma 6, 2, 18)
5 Meccanismi alla base del disturbo Esiste una correlazione significativa tra abilità di lettura e abilità linguistiche Le competenze linguistiche in scuola materna sono i migliori predittori del successivo livello di lettura Questa correlazione è particolarmente significativa per le abilità di processamento fonologico Nei soggetti con DSA è compromesso anche il recupero automatico delle informazioni
6 Rapporto tra DSL e DSA Vi è una forte correlazione tra i disturbi del linguaggio(dsl) ed i disturbi specifici di apprendimento(dsa) I bambini con DSA hanno cadute specifiche in tutte le aree del linguaggio orale: a) consapevolezza fonologica b) memoria breve termine c) organizzazione lessicale- semantico d) organizzazione morfo-sintattica
7 Tipologia del DSA Nel DSA si individuano due poli del disturbo difficoltà di decodifica del testo difficoltà di comprensione del testo La popolazione di DSA si distribuisce secondo un continuum tra questi due poli (Ellis 1984; Wilding 1989)
8 difficoltà di lettura e scrittura decodifica testo comprensione testo DISLESSIA DSA Borderline cognitivo consapevolezza fonologica capacità narrativa
9 Consapevolezza fonologica Abilità di confrontare, segmentare e discriminare le parole in base alla loro struttura fonologica Identificare il numero di sillabe o suoni Identificare la parola che non c entra Giudizio di rime Generazione di rime Analisi e sintesi fonemica Aggiungere, togliere o spostare un suono Anagrammi
10 Nel DSA possono essere compromessi lettura / scrittura / calcolo la rapidità e fluidità ( pause, lettura sillabica, rilettura, autocorrezioni, non automatizzazione fatti numerici) la correttezza (sostituzioni, elisioni-inversioniaggiunte, errori ortografici) l uso cognitivo (comprensione, progettazione testo scritto, risoluzione problemi aritmentici e geometrici)
11 Sottotipi di dislessia 1 Dislessia disfonetica : una disabilità fonologica connessa a volte con un disturbo del linguaggio. Vi è difficoltà nell analisi fonologica della parola e nell integrazione simbolo-suono. Errori di discriminazione uditiva, omissioni/inversioni/ sostituzioni di lettere e sillabe, errori di analisi sequenziale uditiva. Questi bambini leggono frettolosamente, leggono utilizzando minimi indizi, di solito la prima o l ultima sillaba, non si correggono quando sbagliano e a volte leggono parole senza senso.
12 Sottotipi di dislessia 2 Dislessia diseidetica: è dovuta ad un disturbo visuo-percettivo, cioè vi è una difficoltà nel riconoscere le parole così come appaiono, nella memoria visiva di lettere e parole, nell analisi sequenziale visiva. Vengono fatti errori di tipo speculare, inversioni di lettere e sillabe. Questi bambini leggono lentamente ma in modo accurato, tendono a sillabare tutte le parole come se le vedessero per la prima volta. Nella scrittura fanno inversioni di sillabe e lettere, soprattutto visivamente simili.
13 Memoria di lavoro e DSA I bambini con DSA hanno una memoria più deficitaria rispetto ai bambini di pari età senza disturbo di lettura /scrittura (De Jons,1988; Swanson 1993, ;Penge et al. 2008) Alcuni studi sostengono che lo sforzo che i bambini con DSA sostengono per la conversione fonema-grafema va a riempire la capacità della memoria di lavoro.
14 disgrafia Non è un carattere distintivo di tutti i DSA E generalmente legata ad un quadro di Disprassia (disturbo specifico della funzione motoria) Può essere secondaria ad una lateralizzazione incompleta Può incidere sul controllo fonologico ed ortografico (soprattutto nella fase di acquisizione dello strumento) Rallenta l esecuzione di un compito scritto, anche solo dettato e/o copiato Rende difficile la rilettura del testo e l autocorrezione
15 Disgrafia 2 La caratteristica ricorrente è l estrema variabilità nelle dimensioni, nella forma e nell orientamento delle lettere su ripetizione delle stesse lettere. Nella scrittura intervengono componenti motorie e componenti visuopercettive; la disgrafia è un sintomo disfunzionale espressione di uno o più disturbi di sviluppo.
16 Disgrafia 3 deficit motorio (caduta nelle prove di motricità globale e di motricità fine) deficit visuo-percettivo (caduta nelle prove che richiedono analisi ed elaborazione visuo-spaziale) È possibile che il deficit percettivo determini scarse prestazioni motorie che rendono difficile il realizzarsi di quella sperimentazione /automatizzazione degli schemi necessari ad interiorizzare una determinata forma grafemica per un determinato fonema (Brina, Becciu, Lupis, Capozzi, 2007)
17 EPIDEMIOLOGIA DISGRAFIA Oltre il 5% dei bambini presenta forme di movimento fine non ottimale (Gubboy, 1975); I disturbi di scrittura hanno una incidenza che va dal 5 al 25% (Smits- Engelman 1995); Il 10% dei bambini olandesi presenta disgrafia (Hemstra-Bletz et al.,1993); Nei bambini dai 5 agli 8 anni circa il 5-10% ha un uso non appropriato del movimento (Levi 1995)
18 discalculia Difficoltà nel calcolo Lentezza ed errori nel calcolo a mente Difficoltà nel riconoscimento del simbolo nell operazione in colonna Mancata memorizzazione e non automatizzazione di tabelline e calcoli semplici Mancata automatizzazione degli algoritmi del calcolo scritto Difficoltà nel controllo del numero Conteggio rallentato, elisioni ed omissioni Errori nella lettura dei numeri Errori nella scrittura dei numeri
19 Caratteristiche evolutive dei DSA 2 Il controllo della lettura diventa difficilmente automatico; Leggere e scrivere non diventano quasi mai attività piacevoli; La curiosità e la voglia di imparare si riducono di fronte alla fatica necessaria per leggere; Il gap tra potenzialità e livello scolastico tende ad aumentare ; Rischio di abbandono scolastico e di deriva sociale nei casi non riconosciuti.
20 Caratteristiche evolutive del DSA 1 Inizialmente le difficoltà sono rappresentate soprattutto dagli errori e dalla lentezza nella lettura e scrittura Più avanti gli errori tendono a diminuire mentre rimane la lentezza esecutiva e possono comparire difficoltà di comprensione e di stesura del testo Le reazioni emotiva al disturbo, se non riconosciuto, tendono a crescere nel tempo
21 Disturbi non specifici dell apprendimento Sono disturbi la cui disabilità ad acquisire nuove conoscenze competenze non è limitata ad uno o più settori delle competenze scolastiche, ma è estesa a più settori Ritardo mentale Livello cognitivo borderline ADHD Autismo ad alto funzionamento Disturbi d Ansia Depressione
22 Fattori di rischio per la strutturazione di disturbi psicopatologici dei DSA Segnalazione tardiva Discontinuità nella presa in carico terapeutica Discontinuità nella storia scolastica e nelle relazioni educative Modalità di elaborazione dei conflitti e organizzazione di personalità Ruolo del DSA nel processo di identificazione Ruolo e peso del DSA nelle interazioni sociali e familiari
23 Comorbilità il disturbo psicopatologico può essere una conseguenza del disturbo di apprendimento e dell insuccesso scolastico; in tal caso il disturbo psicopatologico tende a ridursi spontaneamente con la riduzione delle difficoltà scolastiche Il DSA sembra agire come fattore scatenante per la strutturazione di un disturbo psicopatologico già preesistente ; in questo caso l andamento dei due disturbi appare relativamente indipendente
24 Prognosi 1 Prognosi del disturbo (evoluzione nel tempo della difficoltà di lettura e scrittura) Prognosi psico-sociale (capacità di adattamento o rischio di sviluppare disturbi psichici) L evoluzione è influenzata dalla gravità del disturbo, dalla tempestività ed adeguatezza degli interventi, dal livello cognitivo e metacognitivo, dall ampiezza delle compromissioni neuropsicologiche, dalla associazione di difficoltà nelle tre aree, dalla presenza di comorbilità psichiatrica, dalla compliance ambientale.
25 Prognosi 2 prognosi favorevole: scarto tra età cronologica ed età di lettura inferiore ai due anni, diagnosi alla fine della seconda classe elem., trattamento tempestivo ed idoneo, livello cognitivo superiore alla media, assenza di comorbilità psichiatrica. prognosi sfavorevole:difficoltà apprendimento medio-grave, presenza di deficit neuropsicologici, comorbilità psichiatrica, diagnosi tardiva, bassa velocità di lettura, trattamento insoddisfacente, fattori multipli di vulnerabilità tra cui un ambiente familiare non ottimale.
26 Intervento riabilitativo Un intervento sul processamento fonologico è efficace nelle prime fasi del disturbo, soprattutto se associato ad un intervento diretto ed esplicito sulla decodifica Un intervento diretto sull abilità (skills) di riconoscimento parole è efficace per la decodifica L aggiunta di un intervento sulle strategie lo rende efficace anche per la comprensione I trattamenti che non fanno riferimento alla consapevolezza fonologica ed ai suoi rapporti con la lettura appaiono generalmente poco efficaci.
27 Il DSA è un disturbo dello sviluppo La sensibilità al trattamento varia con l età Esistono finestre terapeutiche sensibili per le singole componenti Il prolungamento dell intervento non ne garantisce l efficacia
28 Variabili per la valutazione di un intervento riabilitativo Entità del disturbo :urgente ad età inferiori, inutile in età avanzata Età cronologica :inizio entro i 7,6 anni, dai 9,6 sull uso del testo scritto, termine entro gli anni Organizzazione cognitiva e neuropsicologica: definisce le modalità di intervento Organizzazione affettiva e comorbilità: può essere un criterio di urgenza o una controindicazione
29 Diagnosi Pag.16 Difficoltà di apprendimento
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