la tutela davanti al giudice ed al Garante
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- Riccardo Lolli
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1 la tutela davanti al giudice ed al Garante le forme di tutela: il Garante il Codice prevede 3 forme di tutela: Amministrativa, dinanzi al Garante Giurisdizionale Risarcitoria (vignetta tratta dal sito Davanti al Garante, l'interessato ha 3 strumenti, messi a disposizione dal Codice: 1. Reclamo circostanziato al Garante, per rappresentare una violazione della disciplina rilevante in materia di trattamento di dati personali Su reclamo il Garante: prescrive le misure per rendere il trattamento conforme alle disposizioni vigenti dispone il blocco o vieta, in tutto o in parte, il trattamento che risulta illecito o non corretto o pregiudizievole per gli interessati; può vietare in tutto o in parte il trattamento che si pone in contrasto con rilevanti interessi della collettività. 2. Segnalazione, per sollecitare un controllo da parte del Garante Si fa se non è possibile presentare un reclamo circostanziato Il Garante può adottare i provvedimenti previsti per il reclamo 3. Ricorso, per far valere gli specifici diritti dell'interessato di cui all'articolo 7 Si fa per far valere i diritti di cui all articolo 7 È alternativo al ricorso al giudice ordinario È proposto nei confronti del titolare Il Garante può disporre: Misure cautelari in corso di procedimento, come il blocco provvisiorio dei dati o la sospensione dei trattamenti 1
2 ordinare al titolare, con decisione motivata, la cessazione del comportamento illegittimo, indicando le misure necessarie a tutela dei diritti dell'interessato e assegnando un termine per la loro adozione la tutela davanti al Giudice e la tutela risarcitoria Sono attribuite al giudice ordinario tutte le controversie sull'applicazione delle disposizioni del codice, comprese quelle inerenti ai provvedimenti del Garante in materia di protezione dei dati personali o alla loro mancata adozione l'azione si propone con ricorso al tribunale in composizione monocratica (giudice unico) Il tribunale decide con sentenza inappellabile La tutela risarcitoria. Si tratta di una tutela particolarmente forte per due ragioni fondamentali. La prima è che chi viene citato per danno, per evitare di pagare, deve provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitarlo (così detta inversione dell'onere della prova); e ciò contrariamente alla regola generale in materia di danno civilistico, per la quale è chi pretende il risarcimento danni a dover provare il danno stesso. La seconda è che la richiesta di risarcimento può avere a presupposto anche la mera violazione delle regole sui trattamenti, senza che ci sia, necessariamente un danno concreto come conseguenza della violazione (si parla in proposito di tutela procedimentale); vale a dire che, per esempio, si può chiedere il risarcimento per un trattamento scorretto, anche se dalla scorrettezza non sono derivate conseguenze dannose. Ed ecco le norme: Articolo 15: Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell'articolo 2050 del codice civile. Il danno non patrimoniale è risarcibile anche in caso di violazione dell'articolo 11 articolo 2050: Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. (inversione dell onere della prova) articolo 11: I dati personali oggetto di trattamento sono: trattati in modo lecito e secondo correttezza; raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi; esatti e, se necessario, aggiornati; pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati; 2
3 conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati. Articolo 151: Con la sentenza il giudice dispone anche sul risarcimento del danno, ove richiesto Le sanzioni previste dal Codice si dividono in le sanzioni amministrative Sanzioni amministrative, per illeciti amministrativi Sanzioni penali, per illeciti penali Come abbiamo detto all'inizio del corso, le sanzioni colpiscono i comportamenti contrari alle regole del codice, anche se ad essi non si accompagni alcun danno; semmai, il risarcimento si aggiunge alle sanzioni. Vediamo schematicamente le principali sanzioni amministrative, premettendo che alcune delle norme sanzionatorie sono state modificate da recenti disposizioni di legge, che in alcuni casi hanno anche aggravato le sanzioni. Art Omessa o inidonea informativa all'interessato da a euro "1. La violazione delle disposizioni di cui all'articolo 13 è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da seimila euro a trentaseimila euro. Art Illecita cessione dei dati da a euro "1. La cessione dei dati in violazione di quanto previsto dall'articolo 16, comma 1, lettera b), o di altre disposizioni in materia di disciplina del trattamento dei dati personali è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da cinquemila euro a trentamila euro." Art. 162 comma 2. comunicazione di dati idonei a rivelare lo stato di salute da persona diversa dal medico da a euro "2. La violazione della disposizione di cui all'articolo 84, comma 1, è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da mille euro a seimila euro. Art. 162 comma "-bis. trattamenti che violano misure minime di sicurezza e i principi fondamentali del codice da a euro "In caso di trattamento di dati personali effettuato in violazione delle misure indicate nell'articolo 33 (misure minime di sicurezza) o delle disposizioni indicate nell'articolo 167 (trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dell'articolo 129) è altresì applicata in sede amministrativa, in ogni 3
4 caso, la sanzione del pagamento di una somma da diecimila euro a centoventimila euro. Nei casi di cui all'articolo 33 è escluso il pagamento in misura ridotta." Art. 162 comma 2-ter. inosservanza delle misure o dei divieti di trattamenti prescritti dal Garante da a euro "In caso di inosservanza dei provvedimenti di prescrizione di misure necessarie o di divieto di cui, rispettivamente, all'articolo 154, comma 1, lettere c) e d), è altresì applicata in sede amministrativa, in ogni caso, la sanzione del pagamento di una somma da trentamila euro a centottantamila euro". Art Omessa informazione o esibizione al Garante da a euro "Chiunque omette di fornire le informazioni o di esibire i documenti richiesti dal Garante ai sensi degli articoli 150, comma 2, e 157 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da diecimila euro a sessantamila euro." Vediamo ora le principali sanzioni penali le sanzioni penali Art Trattamento illecito di dati Reclusione da 6 a 24 mesi "1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dell'articolo 129, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi. 2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 17, 20, 21, 22, commi 8 e 11, 25, 26, 27 e 45, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da uno a tre anni." Art Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante Reclusione da sei mesi a tre anni "1. Chiunque, nella notificazione di cui all'articolo 37 o in comunicazioni, atti, documenti o dichiarazioni resi o esibiti in un procedimento dinanzi al Garante o nel corso di accertamenti, dichiara o attesta falsamente notizie o circostanze o produce atti o documenti falsi, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a tre anni." Art Misure di sicurezza (omissione) Arresto fino a 2 anni "1. Chiunque, essendovi tenuto, omette di adottare le misure minime previste dall'articolo 33 è punito con l'arresto sino a due anni. 2. All'autore del reato, all'atto dell'accertamento o, nei casi complessi, anche con successivo atto del Garante, è impartita una prescrizione fissando un termine per la regolarizzazione non eccedente il periodo di tempo tecnicamente necessario, prorogabile in caso di particolare complessità o per l'oggettiva difficoltà dell'adempimento e comunque non superiore a sei mesi. Nei sessanta giorni 4
5 successivi allo scadere del termine, se risulta l'adempimento alla prescrizione, l'autore del reato è ammesso dal Garante a pagare una somma pari al quarto del massimo della sanzione stabilita per la violazione amministrativa. L'adempimento e il pagamento estinguono il reato. L'organo che impartisce la prescrizione e il pubblico ministero provvedono nei modi di cui agli articoli 21, 22, 23 e 24 del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758, e successive modificazioni, in quanto applicabili." Art Inosservanza di provvedimenti del Garante Reclusione da 3 mesi a 2 anni "1. Chiunque, essendovi tenuto, non osserva il provvedimento adottato dal Garante ai sensi degli articoli 26, comma 2, 90, 150, commi 1 e 2, e 143, comma 1, lettera c), è punito con la reclusione da tre mesi a due anni." 5
Quesiti SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI SI NO
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