NOTE TECNICHE DI SETTORE
|
|
- Ruggero Lombardo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Legge n 3 del 16 gennaio 2003 e Decreto del 23 dicembre 2003 NOTE TECNICHE DI SETTORE Legge 16 gennaio 2003, n. 3 articolo 51 Tutela della salute dei non fumatori Decreto Del Presidente Del Consiglio Dei Ministri 23 dicembre 2003 Attuazione dell'art. 51, comma 2 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall'art. 7 della legge 21 ottobre 2003, n. 306, in materia di «tutela della salute dei non fumatori». Aggiornamento: dicembre 2003 Note: il presente documento rappresenta una sintesi delle valutazioni espresse dall Ufficio Tecnico C.L.L.A.T. spa in relazione al tema in oggetto coordinato dall ing. Angelo Bernardini; l elaborazione dei testi e dei documenti redatti viene effettuata a fini informativi e divulgativi e non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Pagina 1 di 1
2 LA TUTELA DEI DIRITTI DEI NON FUMATORI TERMINI E MODALITA PER L ADEGUAMENTO DEGLI ESERCIZI APERTI AL PUBBLICO La Legge 3 del 16 gennaio 2003 ha finalmente posto un limite riguardante le zone di libero accesso ai fumatori ed ha stabilito le regole, anche tramite il successivo decreto applicativo, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2003, per il vivere civile ed un rapporto preordinato fra fumatori e non fumatori. Anche gli installatori idraulici, sempre più attenti al settore della climatizzazione e quindi anche della depurazione dell aria, saranno tenuti ad intervenire, interpellati dai loro clienti, per adeguare gli esercizi alla nuova Legge Antifumo. Entriamo nel dettaglio per analizzare i passi che andranno fatti per adeguarsi ai dettami della Legge e quindi per non incorrere in sanzioni erogate dagli organi di controllo. L articolo che ci interessa della Legge 3/2003 è l articolo 51 che andremo ad esporre in maniera schematica per facilitarne la lettura. Individuazioni dei locali soggetti È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di: a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati. In particolare le zone riservate ai fumatori devono essere dotate di impianti per la ventilazione ed il ricambio di aria regolarmente funzionanti. Parametri minimi per le attività di ristorazione Negli esercizi di ristorazione devono essere adibiti ai non fumatori uno o più locali di superficie prevalente rispetto alla superficie complessiva di somministrazione dell esercizio. 339
3 Entrata in vigore Le presenti disposizioni entrano in vigore decorso un anno dalla data di entrata in vigore del regolamento attuativo che è stato pubblicato su Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2003; per cui sarà pienamente in vigore dall inizio del Analizziamo ora il Decreto applicativo il cui allegato ha per titolo requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei relativi impianti di ventilazione e di ricambio d aria e dei modelli dei cartelli connessi al divieto di fumo. Requisiti dei locali per fumatori I locali riservati ai fumatori devono essere contrassegnati come tali e realizzati in modo da risultare adeguatamente separati da altri ambienti limitrofi, dove e vietato fumare. A tal fine i locali per fumatori devono rispettare i seguenti requisiti strutturali: a) essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati; b) essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica, abitualmente in posizione di chiusura; c) essere forniti di adeguata segnaletica, conforme a quanto previsto dai successivi punti; d) non rappresentare un locale obbligato di passaggio per i non fumatori. Obbligo di ricambio aria forzata I locali per fumatori devono essere dotati di idonei mezzi meccanici di ventilazione forzata, in modo da garantire una portata d aria di ricambio supplementare esterna o immessa per trasferimento da altri ambienti limitrofi dove e vietato fumare. L aria di ricambio supplementare deve essere adeguatamente filtrata. Portata d aria necessaria La portata di aria supplementare minima da assicurare e pari a 30 litri/secondo per ogni persona che puo essere ospitata nei locali in conformità della normativa vigente, sulla base di un indice di affollamento pari allo 0,7 persone/mq. All ingresso dei locali e indicato il numero massimo di persone ammissibili, in base alla portata dell impianto. Ad esempio in una sale ristorante di 10x5 metri ovvero di 50 metri quadrati le per- 340
4 sone ammesse sulla base delle indicazioni del Decreto sono 50 x 0,7 = 35, portata di ricambio pari a 30 x 35 = 1050 l/sec = 3780 mc/h e all ingresso del locale deve essere apposto un cartello relativo alla capienza massima. Inoltre i locali per fumatori devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pa. (Pascal) rispetto alle zone circostanti. Espulsione dell aria di ricambio L aria proveniente dai locali per fumatori non e riciclabile, ma deve essere espulsa all esterno attraverso idonei impianti e funzionali aperture, secondo quanto previsto dalla vigente normativa in tema di emissioni in atmosfera esterna, nonche dai regolamenti comunali di igiene ed edilizi. Documentazione da predisporre all atto dell installazione La progettazione, l installazione, la manutenzione ed il collaudo dei sistemi di ventilazione devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in tema di sicurezza e di risparmio energetico, come pure alle norme tecniche dell Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato elettrotecnico italiano (CEI). I soggetti abilitati sono tenuti a rilasciare idonea dichiarazione della messa in opera degli impianti secondo le regole dell arte ed in conformità dei medesimi alla normativa vigente. Ai fini del necessario controllo, i certificati di installazione comprensivi dell idoneità del sistema di espulsione, e i certificati annuali di verifica e di manutenzione degli impianti di ventilazione devono essere conservati a disposizione dell autorità competente. Cartellonistica obbligatoria Nei locali in cui e vietato fumare sono collocati appositi cartelli, adeguatamente visibili, che evidenziano tale divieto. Ai fini della omogeneità sul territorio nazionale, tecnicamente opportuna, tali cartelli devono recare la scritta VIETATO FUMARE, integrata dalle indicazioni della relativa prescrizione di legge, delle sanzioni applicabili ai contravventori e dei soggetti cui spetta vigilare sull osservanza del divieto e cui compete accertare le infrazioni. In particolare, nelle strutture con piu locali, oltre al modello di cartello suddetto, da situare nei luoghi di accesso o comunque di particolare evidenza, sono adottabili cartelli con la sola scritta VIETATO FUMARE. I locali per fumatori sono contrassegnati da appositi cartelli, con l indicazione lumi- 341
5 nosa contenente la scritta AREA PER FUMATORI ; tali cartelli sono comunque integrati da altri cartelli luminosi recanti la dizione: VIETATO FUMARE PER GUASTO ALL IMPIANTO DI VENTILAZIONE, che si accendono automaticamente in caso di mancato o inadeguato funzionamento degli impianti di ventilazione supplementare, determinando la contestuale esclusione della scritta indicativa dell area riservata. Idoneità del locale Il locale non rispondente, anche temporaneamente, a tutte le caratteristiche tecniche di cui ai punti precedenti non e idoneo all applicazione della normativa di cui all art. 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3. Analisi finale sulle tipologie di installazione Verificati i parametri imposti dalla Legge vediamo come è possibile mettere in pratica l impianto concentrandosi naturalmente sul trattamento dell aria e premettendo che vista l esiguità dello spazio a disposizione riusciremo solo ad indirizzare il lettore verso le possibili soluzioni. Oltre alla filtrazione dell aria entrante e uscente sulla quale la legge non si esprime con parametri di tipo particolare, occorre impegnarsi, anche nei confronti dei costi di gestione, per limitare lo spreco energetico. Il totale recupero dell aria esterna a 0 C (nel caso di periodo invernale) e la totale espulsione di quella interna a 20 C fra l altro su portate anche consistenti comporta un discreto spreco energetico. Così, a prescindere che si intenda utilizzare macchinari di serie o si decida di strutturare centrali di trattamento aria progettate per l occasione, il prevedere un recuperatore di calore è certamente auspicabile tanto che il maggior costo è in questo caso ampiamente recuperato in breve dal risparmio delle spese di gestione. 342
SCHEDA REQUISITI TECNICI DEI LOCALI PER FUMATORI D.P.C.M. 23 DICEMBRE 2003 ART. 51, COMMA 2 l. 16/01/2003 N. 3 come modificato dalla L.
REGIONE TOSCANA Dipartimento della Salute e Politiche di Solidarietà Servizio Sanitario Nazionale Regione Toscana COMUNE DI AZIENDA U.S.L. N 2 Lucca AREA FUNZIONALE DELLA PREVENZIONE Ufficio Coordinamento
DettagliRINNOVO DEL CCNL TURISMO 19 luglio 2003 Retribuzioni pubblici esercizi e stabilimenti balneari
Anno XXXIII n. 2 Chieti 17.01.2004 C H I E T I Associazione Provinciale Pubblici Esercizi RINNOVO DEL CCNL TURISMO 19 luglio 2003 Retribuzioni pubblici esercizi e stabilimenti balneari 2. COSTO ORARIO
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 4 della Legge Costituzionale n.185/2005 e l articolo 6 della Legge Qualificata n.186/2005; Promulghiamo
DettagliNella maggior parte del del mondo è attualmente in vigore una legge che sansisce il divieto di fumare nei locali e su mezzi di trasporto pubblico.
SALE FUMATORI SCHEMI NORMATIVE Nella maggior parte del del mondo è attualmente in vigore una legge che sansisce il divieto di fumare nei locali e su mezzi di trasporto pubblico. In Italia tale legge è
DettagliREGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI
REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 453 del 19/11/2012 1 INDICE Articolo 1 Oggetto Articolo
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno 2007
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Commissione Nuovi Insediamenti Produttivi Distretto di LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno Risposta al prot.n. del Dati identificazione unità immobiliare:
DettagliSMOKE N GO cabine fumatori. AIRUM srl - Via Maestri del Lavoro, Bologna - Telefono 051/ Fax 051/
SMOKE N GO cabine fumatori Mah, a me non serve! Sicuro?! Secondo la normativa vigente, in capo al datore di lavoro non sussiste alcun obbligo di predisporre all interno dell ambiente lavorativo dei locali
DettagliCOMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza)
COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 30.1.2012 Art. 1 Norme
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO DECRETO DELEGATO 7 aprile 2017 n.41 Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 22, comma 1, della Legge 26 luglio 2010 n.130 e successive modifiche;
DettagliCOMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE
COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE INDICE Articolo 1 Articolo 2 - Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5
DettagliTesto Informale Regolamento e Legge sul divieto di Fumo DIVIETO DI FUMO
DIVIETO DI FUMO IL REGOLAMENTO E LA LEGGE n. 3/2003 (Il Regolamento entra in vigore il 10 gennaio 2005) cioè un anno dopo l entrata in vigore del Regolamento stesso, ai sensi del comma 6 dell art. 51 della
DettagliDAL 2004 IL DIVIETO DI FUMO NEI PUBBLICI ESERCIZI SENZA IDONEI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E RICAMBIO DELL'ARIA.
22-12-2002 approvata prima del previsto la legge sul divieto di fumo DAL 2004 IL DIVIETO DI FUMO NEI PUBBLICI ESERCIZI SENZA IDONEI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E RICAMBIO DELL'ARIA. DAL 2004 IL DIVIETO DI
DettagliGiunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro
Allegato A) DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI CHIUSI, SEDI DI LAVORO DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE INDICE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Ambito di applicazione del divieto
DettagliDecreto 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole
Decreto 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni Ambito di applicazione Interventi di piccole
DettagliEsperienze di climatizzazione per abitazioni, spazi commerciali, uffici
Seminario: IL CONDIZIONAMENTO DELL ARIA Nelle abitazioni di prestigio, negli uffici e negli spazi commerciali Esperienze di climatizzazione per abitazioni, spazi commerciali, uffici Relazione di Davide
DettagliIMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C
P.T. 2004 Fondazione Santa Chiara Centro Multiservizi per la Popolazione Anziana Onlus Via Paolo Gorini, 48 26900 Lodi Tel. 0371/403.1 fax 0371/ 403448 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO RELAZIONE TECNICA Allegato
DettagliModelli organizzativi di applicazione del divieto di fumo negli Ospedali e Servizi Sanitari dell Azienda USL di Cesena
Modelli organizzativi di applicazione del divieto di fumo negli Ospedali e Servizi Sanitari dell Azienda USL di Cesena Bologna, 4 giugno 2009 1975 - Primo provvedimento legislativo In Italia fino al 1975
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI
PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Nota informativa: Scadenza adempimenti di cui all art. 284 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152
DettagliNOTE TECNICHE DI SETTORE
NOTE TECNICHE DI SETTORE ESTRATTO D.P.R. 27 gennaio 2012, n. 43 (Decreto Sviluppo) Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. G.U. n. 93
DettagliSICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici.
SICUREZZA ELETTRICA Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, SISTEMA IMPIANTISTICO: ESEMPI: in prossimità di sistemi impiantistici. complesso di apparecchiature ed attrezzi,
DettagliL 5 marzo 1990, n Norme per la sicurezza degli impianti pubblicata nella Gazz. Uff. 12 marzo 1990, n. 59
1 L 5 marzo 1990, n. 46 - Norme per la sicurezza degli impianti pubblicata nella Gazz. Uff. 12 marzo 1990, n. 59 1. Ambito di applicazione. 1. Sono soggetti all applicazione della presente legge i seguenti
DettagliTIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4
forme di calore. TIPOLOGIE e funzionamento apparecchi a gas I radiatori/stufe a gas sono apparecchi a funzionamento con camera stagna adibiti al riscaldamento di locali ad uso domestico, civile ed industriale.
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO DECRETO DELEGATO 6 luglio 2017 n.76 (Ratifica Decreto Delegato 7 aprile 2017 n.41) Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto il Decreto Delegato 7 aprile
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE
APPENDICE Edizione 2 Revisione 0 05/01/2011 Pagina 1 di 5 APPENDICE Principale normativa e legislazione di riferimento per i requisiti strutturali ed impiantistici. Tale elencazione non è esaustiva e risulta
DettagliNormativa sul divieto di fumo nei luoghi di vita e di lavoro
Ministero della Salute LOGO REGIONALE LOGO AZIENDALE Progetto CCM Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia : monitoraggio negli ambienti
DettagliSETTEMBRE 2010 SEMINARIO INFORMATIVO SULL APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
SEMINARIO INFORMATIVO SULL APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA SETTEMBRE 2010 SEMINARIO INFORMATIVO SULL APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELL UNIVERSITÀ
DettagliAspetti epidemiologici del fumo Quadro legislativo nazionale
Aspetti epidemiologici del fumo Quadro legislativo nazionale Franco Roscelli Medicina del Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda USL di Parma Langhirano 17 maggio 2008 Magazine of Wall Street -
DettagliSCUOLA PRIMARIA GIROLAMO LORENZI
SCUOLA PRIMARIA GIROLAMO LORENZI Cappotto di lana Riduzione dei consumi Tetto Illuminazione Pellicola vetri Adeguamento antisismico Impianti Insonorizzazione Umidità Circolazione dell aria QUALITÀ DELLA
DettagliCOMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE
COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE Approvato con delibera di G.C. n. 1 del 07.01.2005 I N D I C E Art. 1 Scopo e contenuto
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliPercorso sanzionatorio nella P.A. : compiti dei Dirigenti e dei delegati/incaricati/accertatori
Ministero della Salute LOGO REGIONALE LOGO AZIENDALE Progetto CCM Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia : monitoraggio negli ambienti
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO 7 ottobre 00 (Gazzetta Ufficiale n. 55 del novembre 00) Determinazione del numero massimo di apparecchi e congegni di cui all'art. 0, comma 6, del testo
DettagliTutte le unità, conformi alle direttive europee, sono provviste di marcatura CE (TUV) e di relativo certificato di conformità.
Scheda Tecnica: Recuperatore puntuale Kers Codice scheda: XTVRKS rev 02 Data 17/10/2014 Famiglia: Recuperatori di calore Descrizione La serie KERS è costituita da apparecchi per la ventilazione meccanica
DettagliA cura di: Stefano Bassi TdP U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL11 Empoli /02/2015 1
A cura di: Stefano Bassi TdP U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica ASL11 Empoli s.bassi@usl11.toscana.it 0571-704832 04/02/2015 1 Legislazione : Legge n. 1083 del 6 Dicembre 1971 Norme per la sicurezza dell
DettagliCOMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna
COMUNE DI ANZOLA DELL'EMILIA Provincia di Bologna DISPOSIZIONI APPLICATIVE PER GARANTIRE LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO ATTIVO E PASSIVO - Approvato con deliberazione
DettagliNon vi sono indicazioni sulle spese sostenute nel 2008 (per le quali non vi sono quindi modifiche rispetto alla Legge finanziaria 2008 n.
Detrazioni 55% 1. Legge 28 gennaio 2009 n 2 (G.U. 28 gennaio 2009, n 22, suppl.ord. 14) 2. Modifiche apportate con la Legge 28 gennaio 2009 n 2 La Camera dei Deputati e il Senato hanno approvato il testo
DettagliPrestazione richiesta Adozione di strategie e pacchetti coibenti UNITÀ DI MISURA: kwh/m2 anno
Miglioramento delle prestazioni energetiche Ridurre al minimo il fabbisogno di energia per la climatizzazione dell edificio. Adozione di strategie e pacchetti coibenti UNITÀ DI MISURA: kwh/m2 anno Valutazione
DettagliAi Direttori Generali delle ASL lombarde. Oggetto: indicazioni operative per l applicazione della normativa in materia di divieto di fumo.
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL lombarde LORO SEDI MB/LM CIRCOLARE n 3/SAN del 25 gennaio 2005 Oggetto: indicazioni operative per l applicazione
DettagliHaier A/C (Italy) Trading S.p.A. Unipersonale
Data 31/03/2017 DICHIARAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE POMPA CALORE La società, dichiara che gli impianti in pompa di calore sotto riportati soddisfano i requisiti di legge di cui l articolo 9 comma
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO NORME DI RIFERIMENTO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE CONTRO I DANNI DERIVANTI DAL FUMO NORME DI RIFERIMENTO Legge 11 novembre 1975, n. 584 (G.U. 5 dicembre 1975, n. 322, recante: Divieto di fumare in determinati
DettagliIl divieto di fumare
Il divieto di fumare Soluzioni progettuali per gli impianti Controllo ufficiale, obblighi dell installatore e garanzie per il committente Nel CD Rom: relazioni tecniche, modulistica, esempi pratici e normativa
DettagliLe novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini
Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza
DettagliDIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA
DIVIETO DI FUMO NELLA SCUOLA Il Dirigente Scolastico, vista la normativa vigente sul Divieto di Fumo, in accordo con il R.S.P.P., determina il seguente Regolamento. ILOCALI SOGGETTI AL DIVIETO DI FUMOI
Dettagli11. APPARECCHI A PRESSIONE
01. Gli apparecchi e impianti a pressione 1 sono conformi ai regolamenti speciali emessi da ANCC/ISPESL, laddove applicabili, e alle altre normative vigenti 02. Anche quando non soggetti a normative specifiche
DettagliIl Fumo di tabacco. U.F. Igiene e Sanità Pubblica 1
Il Fumo di tabacco Il fumo di tabacco contiene più di 4.000 sostanze chimiche, di queste circa 60 sono sospettate o riconosciute cancerogene È la principale fonte di inquinamento dell aria negli ambienti
DettagliGESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
Dettagli- Ministero delle infrastrutture. Decreto ministeriale del 5 marzo 2007
- Ministero delle infrastrutture Decreto ministeriale del 5 marzo 2007 Applicazione della Direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO DELL ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA Servizio di Prevenzione e Protezione - U.O. Gestione del Personale Pag. 1 Art. 1 Premessa
DettagliSISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN BT NEGLI ASSPC
ARETI S.p.A. Pianificazione Progetti Speciali e Sviluppo Tecnologico Unificazione Impianti e Materiali SISTEMA PER L ATTIVAZIONE DELLA CONNESSIONE DI EMERGENZA IN BT NEGLI ASSPC (Art. 18 Allegato A - Delibera
DettagliVOGLIO LA PISCINA! Breve guida per partire con il piede giusto!
VOGLIO LA PISCINA! Breve guida per partire con il piede giusto! 1 3 DA CHE COSA SI COMINCIA? Ho intenzione di costruire una piscina, posso fare come voglio? No, come in ogni situazione ci sono leggi e
DettagliUniversità Commerciale Luigi Bocconi. EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA L azione del Ministero dello sviluppo economico (II)
FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Università Commerciale Luigi Bocconi federcasa EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA L azione del (II) Bentornata efficienza energetica Roberto MONETA Milano, 13 dicembre
DettagliDETRAZIONI D IMPOSTA PER IL RISPARMIO ENERGETICO
DETRAZIONI D IMPOSTA PER IL RISPARMIO ENERGETICO Prato 27 Sett. 2007 27 Sett.2007 Confartigianato IMPRESE Prato 1 RIFERIMENTI NORMATIVI Legge Finanziaria per il 2007: Legge 296 del 27/12/2006 Art. 1, commi
DettagliCOMUNE DI MESTRINO PROVINCIA DI PADOVA
COMUNE DI MESTRINO PROVINCIA DI PADOVA Area 3 - Servizi Gestione Territorio - Settore Ambiente, Manutenzione, Lavori Pubblici Responsabile dell'area dott. arch. Giampietro Marchi Ufficio Tecnico Lavori
DettagliIng. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1
Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi Ing. Luigi Giudice Comandante Provinciale
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO ALVISE PISANI DI STRA - VE
1 REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO ALVISE PISANI DI STRA - VE Art. 1 Principi L I.C. Alvise Pisani di Stra, con il presente Regolamento s impegna a far rispettare il
DettagliRequisiti acustici passivi edifici: le checklist su procedure e adempimenti
Requisiti acustici passivi edifici: le checklist su procedure e adempimenti Una serie di comode tabelle fanno il punto sugli adempimenti in tema di requisiti acustici passivi introdotti a seguito della
DettagliAziende e Uffici. Maria Francesca Conti Comando Provinciale Vigili del Fuoco IMPERIA
Aziende e Uffici Maria Francesca Conti Comando Provinciale ATTIVITA 71/A Aziende ed uffici con oltre 300 e fino a 500 persone presenti SCIA asseverazione articolo 4 comma 1 d.p.r. 151/2011 D.M. 22 febbraio
DettagliInstallazione impianti termici domestici alimentati a biomassa
Installazione impianti termici domestici alimentati a biomassa Ing. Angelo Del Giudice Torino, 11-12-2015 Indice 1. Quadro legislativo di riferimento. 2. La formazione degli installatori: perché? 3. Norme
DettagliIl Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192
Il Decreto sul risparmio energetico DLGS 19 agosto 2005, n. 192 nell edilizia Pagina n 1 di 6 Finalità: - stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli
DettagliDOCUMENTO DELLA BANCA DATI PUNTOSICURO
DOCUMENTO DELLA BANCA DATI PUNTOSICURO 26/03/2007: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente
DettagliIL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA
Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della
DettagliTermoregolazione e Contabilizzazione di Calore
Linee Guida per l Adozione l di Sistemi di Termoregolazione e Contabilizzazione di Calore Inquadramento normativo REGIONE PIEMONTE Settore Risanamento Elettromagnetico, Acustico e Atmosferico Inquadramento
DettagliServizio di documentazione tributaria
Decreto Ministeriale del 07/11/2001 - Preambolo Preambolo. IL DIRETTORE dell'agenzia del territorio Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro
DettagliLa verifica di un Sistema di evacuazione fumo e calore per l asseverazione in fase di rinnovo periodico. Luca MARZOLA
La verifica di un Sistema di evacuazione fumo e calore per l asseverazione in fase di rinnovo periodico Luca MARZOLA Milano, 8 Marzo 2017 Sistema di Evacuazione Naturale Fumo e Calore S E NF C? Principio
DettagliDelibera n. 246/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. pubblicata sul sito in data 16 novembre 2006
1 di 5 27/11/2006 19.49 pubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 16 novembre 2006 Delibera n. 246/06 MODIFICHE AL TESTO INTEGRATO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ELETTRICI DI CUI ALL ALLEGATO A ALLA
DettagliCOMUNE DI OSIO SOTTO
COMUNE DI OSIO SOTTO Provincia di Bergamo Piazza Papa Giovanni XXIII, 1 24046 OSIO SOTTO REGOLAMENTO SALE GIOCHI ART. 1 - N O R M E E OBIETTIVI INDICE ART. 2 - DISTANZE ART. 3 - APERTURA E TRASFERIMENTO
DettagliOggetto: direttive in applicazione della normativa in materia di divieto di fumo.
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia Ai Sindaci dei Comuni della Regione Lombardia Ai Presidenti delle Province della Regione
DettagliUNI 10200:2013 COSA CAMBIA E PERCHE
UNI 10200:2013 COSA CAMBIA E PERCHE Nuove norme, altri obblighi per noi cittadini. E più facile accettarle se comprendiamo e condividiamo il perché. Iniziamo col dire che l origine dell obbligo è la direttiva
DettagliNORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO?
NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO? Ing. Vincenzo D Angelo Servizio tecnico Società del Gres Cagliari 9 ottobre 2014 NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 UNI EN 295 Parte 1: 1992 Specificazioni
DettagliComune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio
Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 15/04/2013, esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3^ del D.Lgv. n. 267/2000. Pubblicato all Albo
DettagliIsolparma Srl Via Mezzavia, Due Carrare PD Tel Fax
Isolparma Srl Via Mezzavia, 13454-35020 Due Carrare PD Tel. 049 9126213 - Fax 049 9129616 email: info@isolparma.it www.isolparma.it Dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Anno 149 - Numero
DettagliIl/La sottoscritto/a. in Via n.. piano.
Riservato al protocollo marca da bollo COMUNE DI RAPOLANO TERME (SI) Egr. Sig. Sindaco Oggetto: richiesta di certificazione di conformità dei requisiti igienico-sanitari nonché di idoneità abitativa (ai
DettagliAgevolazioni fiscali sul risparmio energetico Fernando Bellisario
Agevolazioni fiscali sul risparmio energetico Fernando Bellisario Lecce, 17 dicembre 2013 Principali norme di riferimento Legge 27 dicembre 2006 n. 296, commi 344-345-346-347 (Finanziaria 2007) Decreto
DettagliCERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PROGETTAZIONE E GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE E DELLA NORMATIVA TECNICA Aggiornato al D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59, al D.M. 26 giugno 2009, al D. Leg.vo
DettagliAllegato n. 1 verbale n. 3
Concorso elettricisti PROVA NUMERO UNO 1) T1 D Quali caratteristiche devono avere i materiali, le apparecchiature, i macchinari o le installazioni secondo la Legge 186 del 1968? T9 D La Dichiarazione di
DettagliPER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA SUL DIVIETO DI FUMO
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO C.so Bramante 88 10126 Torino Cod. Fiscale 05438190018 REGOLAMENTO AZIENDALE PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA
DettagliCOMUNE DI NOVARA AREA SICUREZZA DEL CITTADINO POLIZIA AMMINISTRATIVA SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO
COMUNE DI NOVARA AREA SICUREZZA DEL CITTADINO POLIZIA AMMINISTRATIVA SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO Prot. n. 9817 Novara, lì 10.02.2012 RI 04/789 ORDINANZA SINDACALE N. 56 (1) OGGETTO: Disciplina
DettagliNUOVA DETRAZIONE IRPEF: LE SPESE PER IL TRASPORTO PUBBLICO
NUOVA DETRAZIONE IRPEF: LE SPESE PER IL TRASPORTO a cura di Antonio Gigliotti Nella Circolare n. 19 del 7 marzo 2008 dell Agenzia delle Entrate vengono fornite delle indicazioni su come ottenere la nuova
DettagliA norma dell'articolo 1 comma 2, gli impianti sono classificati in sette tipologie:
Franco Mario Tefa, Ingegnere Il Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera della Legge 248 del 2 dicembre 2005,
DettagliCONSUMO ENERGETICO NEL SETTORE RESIDENZIALE PAESI UE
APPENDICE Studio energetico condotto da "Studio di progettazione strutturale ed energetica STUDIOfMARZANO via Barontini, 30 56012 Fornacette www.studiofmarzano.it info@studiofmarzano.it tel. 0587952180
DettagliREGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI
Comune di Modena Settore Promozione dello sviluppo e innovazione economica REGOLAMENTO PER LE SALE GIOCHI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 128 del 11/2/1985 e modificato con deliberazione
DettagliRELAZIONE AL PROGETTO DI LEGGE
REPUBBLICA DI AN MARINO egreteria di tato per la anità e la icurezza ociale, la Previdenza, la Famiglia e gli Affari ociali, Il egretario an Marino, 2 agosto 2010/1709 d.f.r. RELAZIONE AL PROGETTO DI LEGGE
DettagliPROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
PROGETTAZIONE DEI LAVORI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO C.Q.R.C. (controllo qualità e rischio chimico) PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Palermo lì (Ing. Ferdinando Di Giorgi) 1 RELAZIONE
DettagliA cura del Dott. Fulvio Di Dio DOCUMENTI INformazione
A cura del Dott. Fulvio Di Dio DOCUMENTI INformazione 2009 E vietato il plagio e la copiatura integrale o parziale di testi e disegni a firma degli autori - E vietato il plagio e la copiatura integrale
DettagliCamera di Commercio di Napoli
Camera di Commercio di Napoli Seminario D.M. 19 marzo 2015 Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie: dal progetto alla costruzione e gestione Relatore Ing. Gaetano Vallefuoco Comandante provinciale
DettagliEgregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO)
Egregio Signor SINDACO del comune di Aosta, (AO) e p.c. all'ufficio tecnico del comune di Aosta, (AO) RELAZIONE TECNICA DI CUI ALL ARTICOLO 28 DELLA LEGGE 9 GENNAIO 1991, N. 10, ATTESTANTE LA RISPONDENZA
DettagliINTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E DI PREVENZIONE INCENDI PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO
COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5-7-9 - GORIZIA INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E DI PREVENZIONE INCENDI PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO DICHIARAZIONI E ASSEVERAZIONI
DettagliREGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO. Art. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO Art. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente Regolamento e emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare: art. 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale
DettagliAttuazione della FINANZIARIA 2008 NUOVI LIMITI 2008/2010
Attuazione della FINANZIARIA 2008 NUOVI LIMITI 2008/2010 DECRETO MINISTERIALE 11 Marzo 2008 Ministero dello Sviluppo Economico - Attuazione dell'articolo 1, comma 24, lettera a), della legge 24 dicembre
DettagliTesto unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A) (2) (3) (4).
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (1). Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A) (2) (3) (4). (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 20 ottobre 2001, n. 245, S.O. (2)
DettagliCOMUNE DI POGGIOMARINO
COMUNE DI POGGIOMARINO SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI AGIBILITÀ Piazza De Marinis, 3 Tel. 081-8658221/215/255 pec:utc@pec.comune.poggiomarino.na.it Al SETTORE URBANISTICA DEL COMUNE DI POGGIOMARINO Il sottoscritto
DettagliDELIBERAZIONE N. VIII/3271 DEL
DELIBERAZIONE N. VIII/3271 DEL 4.10.2006 Oggetto: INDICAZIONI IN MATERIA DI VENDITA DEI FARMACI DA BANCO O DI AUTOMEDICAZIONE E DEI FARMACI O PRODOTTI NON SOGGETTI A PRESCRIZIONE MEDICA NEGLI ESERCIZI
DettagliSEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ
Compilato a cura del SUAP: Al SUAP del Comune di Pratica del Protocollo Indirizzo PEC / Posta elettronica SCIA UNICA: SCIA Apertura + altre segnalazioni, comunicazioni e notifiche SCIA Trasferimento di
DettagliLE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI
LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI PREMESSA In data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R.
DettagliLEGGE 16 gennaio 2003, n. 3
Università degli Studi di Siena CUPreL Servizio Prevenzione e Protezione 1 LEGGE 16 gennaio 2003, n. 3 ( ) Art. 51. (Tutela della salute dei non fumatori) 1. E' vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione
DettagliBollino blu, termoregolazione e contabilizzazione impianti termici. Nuove disposizioni per il contenimento dei consumi energetici (Regione Lombardia)
Bollino blu, termoregolazione e contabilizzazione impianti termici Nuove disposizioni per il contenimento dei consumi energetici (Regione Lombardia) Introduzione La regione Lombardia, con il DGR IX/2601
DettagliNUOVI DISPOSITIVI DI COMPARTIMENTAZIONE Barriere tagliafumo e tagliafuoco
NUOVI DISPOSITIVI DI COMPARTIMENTAZIONE Barriere tagliafumo e tagliafuoco Ing. Luca Marzola Presidente Associazione ZENITAL General Manager Bovema Italia srl Pag_2 ENFC Alimentazioni Quadri di comando
DettagliParte I ATTIVITA' EDILIZIA Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Capo I Attivita' edilizia IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A) Vigente al: 24-10-2012 Parte I ATTIVITA' EDILIZIA
DettagliREGIONE MARCHE 24 settembre 1992, n. 47: Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1 disciplina dell'attività di estetista.
REGIONE MARCHE 24 settembre 1992, n. 47: Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1 disciplina dell'attività di estetista. (Pubblicata nel B.U.R. 28 settembre 1992, n. 84) Art. 1 - Finalità 1.
DettagliALLEGATO N. 2/A FAC SIMILE
ALLEGATO N. 2/A FAC MILE ACCERTAMENTO DEI REQUITI IGIENICO SANITARI E DI IDONEITA ABITATIVA individuati con Deliberazione della Giunta Comunale n.503 del 23/12/2009 e successiva Deliberazione della Giunta
Dettagli