LE PROCEDURE AUTORIZZATORIE. d.ssa Marina Ajello
|
|
- Maria Teresa Carrara
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE PROCEDURE AUTORIZZATORIE d.ssa Marina Ajello 1
2 La procedura semplificata INQUADRAMENTO GENERALE L articolo 146 comma 9 del D.lgs 42/04 ha previsto che con regolamento sono stabilite procedure semplificate per il rilascio dell autorizzazione in relazione ad interventi di lieve entità in base a criteri di snellimento e concentrazione dei procedimenti. Con il Decreto del Presidente della Repubblica 9 luglio 2010, n, 139, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 26/08/2010 si è dato attuazione alla previsione legislativa. Sono assoggettati al procedimento semplificato gli interventi di lieve entità che comportano un alterazione dei luoghi o dell aspetto esteriore degli edifici contenuti nell allegato, che costituisce parte integrante del regolamento. La nuova procedura prevede tre diverse semplificazioni: 2
3 documentale (art 2) la domanda per il rilascio dell'autorizzazione semplificata è corredata da una relazione paesaggistica semplificata redatta da un tecnico abilitato, nella quale sono indicate le fonti normative o provvedimentali della disciplina paesaggistica, è descritto lo stato attuale dell'area interessata dall'intervento, è attestata la conformità del progetto alle specifiche prescrizioni d'uso dei beni paesaggistici, se esistenti, ovvero documentata la compatibilità con i valori paesaggistici e sono indicate le eventuali misure di inserimento paesaggistico previste. Nella relazione il tecnico abilitato attesta altresì la conformità del progetto alla disciplina urbanistica ed edilizia. Non si applica il DPCM 12/12/2005 (art 2) La presentazione della domanda di autorizzazione e la trasmissione dei documenti a corredo è effettuata, ove possibile, in via telematica Procedurale (art. 3, 4) Tempi più brevi per la conclusione del procedimento. Il procedimento di autorizzazione deve concludersi entro 60 giorni dal ricevimento della domanda (art.3) Il procedimento autorizzatorio semplificato si conclude con un provvedimento espresso entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della 3
4 domanda.. Di questi 60 giorni, 30 sono a disposizione dell'amministrazione competente per l'istruttoria, 25 giorni sono riservati al soprintendente per esprimere il proprio parere vincolante. Mentre nei 5 successivi giorni, la p.a. deve adottare il provvedimento conforme al parere vincolante favorevole Le integrazioni documentali e i chiarimenti devono essere richiesti in un unica volta con l avvio del procedimento art. 4 comma 1 Previsione di una conclusione anticipata del procedimento in caso: a) di inutile decorso del termine per le integrazioni richieste art. 4 c. 1 b) di non conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia In caso di non conformità dell'intervento progettato alla disciplina urbanistica ed edilizia, l'amministrazione competente al rilascio dell'autorizzazione dichiara l'improcedibilità della domanda di autorizzazione paesaggistica, dandone immediata comunicazione al richiedente. - art 4 comma 2 Non si applica il parere della commissione locale per il paesaggio. Nel procedimento di cui al presente decreto non è obbligatorio il parere delle Commissioni locali per il paesaggio, salvo quanto sia diversamente previsto 4
5 dalla legislazione regionale, fermo restando il rispetto del termine per la conclusione del procedimento di cui all'articolo 3. art. 4 comma 12 La regione lazio con la l.r. 22 giugno 2012 n.8 ha delegato ai comuni tutti gli interventi di lieve entità ricompresi nell allegato 1 del DPR 139/2010 (art.1 comma 1 lett. a) ed ha contestualmente previsto all art.2 la possibilità per i comuni di istituire le commissioni locali per il paesaggio. Di fatto il legislatore regionale non ha assunto un esplicita posizione rispetto alla necessità di acquisire il parere della commissione per tali tipi di interventi. Il soprintendente adotta direttamente il provvedimento di rigetto art 4 comma 8 In caso di valutazione negativa della proposta ricevuta dall'amministrazione competente al rilascio dell'autorizzazione, il soprintendente adotta, entro venticinque giorni dal ricevimento della proposta stessa, il provvedimento di rigetto dell'istanza, previa comunicazione all'interessato dei motivi che ostano all'accoglimento. Nel provvedimento il soprintendente espone puntualmente i motivi di rigetto dell'istanza e di non accoglibilità delle osservazioni eventualmente presentate dall'interessato. Il 5
6 provvedimento di rigetto è immediatamente comunicato all'amministrazione competente ed all'interessato. In caso di parere obbligatorio e non vincolante del soprintendente, ai sensi del comma 10, il provvedimento di rigetto è adottato dall'amministrazione competente al rilascio dell'autorizzazione.. Si tratta di una delle principali differenze rispetto alla procedura ordinaria prevista dall art.146 L autorizzazione è immediatamente efficace. Tale previsione, dopo la modifica all art.146 comma 11 attuata con il D. L. 70/2011, ha perso di importanza, ma evidenzia come la procedura semplificata abbia costituito un primo importante riferimento per le modifiche alla procedura ordinaria organizzativa art. 5 - Al fine di assicurare il sollecito esame delle istanze di autorizzazione semplificata, presso ciascuna soprintendenza sono individuati uno o più funzionari responsabili dei procedimenti in materia (di fatto non si tratta di una vera e propria semplificazione). 6
7 Schema procedura autorizzazione paesaggistica semplificata (D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139) Durata del procedimento: 60 giorni, suddiviso in due fasi (di competenza della Regione, o dell ente delegato, e dello Stato) e di una eventuale terza fase (potere di riesame) Presentazione richiesta di autorizzazione paesaggistica alla Regione o all ente delegato 1^ FASE: La Regione o l ente delegato (art. 3 e 4) entro 30 giorni dalla ricezione dell istanza porta a termine i seguenti adempimenti A) ATTIVITÀ PRELIMINARI E CONCLUSIONE ANTICIPATA DEL PROCEDIMENTO Verifica se è necessaria l autorizzazione paesaggistica (art. 149 interventi non soggetti ad autorizzazione) art. 3 c. 2 Verifica se l intervento è soggetto al regime autorizzatorio ordinario (Art. 146 D.Lgs. 42/04) art. 4 c. 1 Comunica all interessato l avvio del procedimento se accerta che l intervento è assoggettato a procedura semplificata art. 4 c. 1 Nota: l avvio del procedimento non decorre dal ricevimento della domanda (art. 2, comma 7, L. 241/90), ma dalla comunicazione Comunica all interessato che l intervento non è soggetto ad autorizzazione art. 4 c. 1 Richiede le eventuali integrazioni documentali art. 4 c. 1 7
8 Sospende il procedimento per 15 giorni qualora richieda le integrazioni documentali art. 4 c. 1 Differenza con l art. 146 che non prevede la sospensione del termine per le integrazioni documentali Differenza con la proposta di modifica dell 146 che prevede l interruzione del termine Adotta il provvedimento di conclusione anticipata del procedimento in caso di inutile decorso del termine per le integrazioni art. 4 c. 1 B) ISTRUTTORIA E CONCLUSIONE ANTICIPATA DEL PROCEDIMENTO Valuta la conformità urbanistica ed edilizia dell intervento se competente, art. 4 c. 2 oppure, se non competente, Verifica l attestazione di conformità urbanistica rilasciata dal Comune o l asseverazione prescritta in caso di intervento sottoposto a DIA - art. 4 c. 2 Problema: la richiesta dell attestazione del Comune blocca il procedimento a tempo indeterminato Acquisisce il parere della Commissione Paesaggio solo se previsto dalla legge regionale- Non nella Regione Lazio- In caso di non conformità urbanistica ed edilizia dell intervento dichiara l improcedibilità della domanda, dandone comunicazione al richiedente art. 4 c. 2 Problema: non si prevede il preavviso di diniego (art. 10-bis L. 241/90). Non è necessario il rinvio alla norma sul procedimento, ma allora non è opportuno richiamare l art. 10-bis nel successivo comma 4. La mancanza di un criterio uniforme genera confusione In caso di accertata conformità urbanistica ed edilizia dell intervento valuta la conformità alle prescrizioni d uso contenute nel piano paesaggistico, ovvero la sua compatibilità con i valori paesaggisitici presenti nel contesto di riferimento art. 4 c. 3 In caso di non conformità o non compatibilità paesaggistica dell intervento rigetta l istanza con preavviso di diniego ex art. 10-bis. L. 241/90 art. 4 c. 4 In caso di accertata conformità ovvero compatibilità paesaggistica dell intervento trasmette alla soprintendenza una motivata proposta di accoglimento (entro 30 giorni dal ricevimento della domanda) art. 4 comma 6 Può inviare deduzioni al soprintendente in caso di esercizio del potere di riesame da parte del richiedente art. 4 c. 5 Problema: questa previsione accentua il conflitto tra Regione e Soprintendenza connaturato al potere di riesame, perché instaura un contraddittorio nel quale la Regione assume il ruolo di parte (insieme al ricorrente) davanti al giudizio del soprintendente C) DECISIONE (conclusione del procedimento decorso il termine per il parere del soprintendente) 8
9 Rilascia l autorizzazione se il soprintendente non si esprime sulla proposta di accoglimento entro 25 giorni, senza indire la conferenza di servizi art. 4 c.6 Adotta il provvedimento conclusivo in conformità al parere vincolante del soprintendente entro 5 giorni dal ricevimento del parere art. 4 c. 7 Adotta il provvedimento conclusivo nel caso di parere obbligatorio non vincolante del soprintendente art. 4 c. 8 2^ FASE: Il Soprintendente, entro 25 giorni dal ricevimento degli atti (art. 4, c. 5 e 6) Se conferma la valutazione positiva di conformita o compatibilita paesaggistica Comunica il proprio parere VINCOLANTE problemi:richiesta integrazioni? sospensione termini? Se NON conferma la valutazione positiva di conformita o compatibilita paesaggistica Adotta il provvedimento motivato di rigetto dell istanza dandone comunicazione all amministrazione competente e all interessato problemi:richiesta integrazioni? sospensione termini? 3^ FASE eventuale: Il Soprintendente, entro 30 giorni dal ricevimento degli atti (art. 4, c. 5) Decide in via definitiva sulla richiesta di riesame e invia copia del provvedimento all amministrazione che si è pronunciata in senso negativo Problemi:natura della fase di riesame (ricorso gerarchico improprio?) Nuovo procedimento? E possibile una nuova richiesta integrazioni e sospensione termini? Provvedimento difforme regionale: annullato? Inefficace? - Rapporti Stato-regione- 9
10 Il richiedente Presenta le integrazioni documentali e fornisce i chiarimenti all amministrazione procedente entro 15 giorni Può presentare le osservazioni di cui all art. 10-bis della L. 241/90 qualora riceva preavviso di diniego (per non conformità paesaggistica) Esercita il potere di riesame il caso di rigetto della domanda, chiedendo al soprintendente di pronunciarsi 10
11 PRINCIPALI CRITICITÀ: PROBLEMI E PROSPETTIVE La procedura semplificata nel Lazio ha trovato difficile applicazione sia per una iniziale resistenza al cambiamento della procedura sia per una difficoltà a diversificare gli interventi da quelli del regime ordinario e da quelli delegati ai comuni con la l.r. 59/95. Infatti a seguito dell entrata in vigore del DPR 139/2010 si è subito riscontrata la mancanza di coordinamento (non coincidenza) tra gli interventi di lieve entità e quelli subdelegati ai comuni con l originario art.1 della l.r. 59/95. Pertanto con la l.r , n.8 è stato abrogato l art.1 della l.r. 59/95 e delegato ai comuni tutti gli interventi indicati nell allegato 1 del DPR 139/2010 Più in generale i principali problemi hanno riguardato: Introduzione della verifica della conformità urbanistica (art. 1, comma 1, e art. 4, comma 2) Si tratta di una novità che non è contemplata dalla procedura ordinaria dell art.146. Infatti se da un lato la verifica di conformità urbanistica risponde ad esigenze di economia del procedurale, dall altro si scontra con i tempi stretti di conclusione del procedimento; Esclusione dalla procedura semplificata, per diverse tipologie di interventi, delle bellezze panoramiche di cui al punto d) dell art. 136, comma 1, del D.Lgs. 42/04 11
12 La criticità più evidente contenuta nell Allegato al d.p.r. 139 è data dalla difficoltà ad individuare i vincoli ex art. 136, c. 1, lett. d), i soli vincoli provvedimentali cui si applica la procedura semplificata per le casistiche contemplate ai nn Applicazione della L. 241/90; Tempi ristretti di conclusione del procedimento; Mancanza di coordinamento tra gli interventi di lieve entità e quelli di cui all art. 149; Richiesta di riesame alla soprintendenza art. 4 comma 5; In caso di rigetto della domanda l'interessato, entro venti giorni dalla ricezione del provvedimento di rigetto, puo' chiedere al soprintendente, con istanza motivata e corredata della documentazione, di pronunciarsi sulla domanda di autorizzazione paesaggistica semplificata. Copia dell'istanza e' contestualmente inviata all'amministrazione che ha adottato il provvedimento negativo, la quale, entro dieci giorni dal ricevimento, puo' inviare le proprie deduzioni al soprintendente L istituto crea un conflitto tra le due amministrazioni preposte alla tutela del paesaggio e una evidente debolezza in caso di ricorso al giudice amministrativo o di richiesta di risarcimento dei danni da parte del privato. Il riesame del soprintendente in caso di valutazione negativa dell amministrazione procedente, configurando un ricorso amministrativo improprio, attribuisce al soprintendente un potere censorio tipico del 12
13 rapporto di supremazia gerarchica, che ma si concilia con la filosofia della doppia chiave di tutela. Inoltre si inserisce una ulteriore complicazione procedurale in una filosofia di semplificazione Partendo dalle criticità sopra individuate è stato costituito, nel giugno 2012, un gruppo di lavoro tra rappresentanti del Ministero BCA e di alcuni rappresentanti delle regioni ( Lazio, Emilia Romagna Piemonte e Toscana) che ripensasse e riscrivesse la procedura semplificata e l elenco degli interventi di lieve entità. In sostanza si è partiti dal DPR 139/2010 per rivedere l intera struttura delle procedure autorizzato rie (art 146, 149 e 167 del codice urbani)in un ottica di reale snellimento procedurale Le regioni sono dell avviso che interventi parziali che lascino inalterato l impianto normativo non siano sufficienti a conferire efficienza al procedimento e ritengono invece necessario ripensare per intero il regime autorizzatorio sulla base di presupposti innovativi e di reale tutela. Più in generale si chiede di superare il clima di generale sfiducia della Stato nei confronti della gestione del paesaggio da parte delle Regioni e degli Enti Locali 13
14 Accertamento ordinario di compatibilità paesaggistica INQUADRAMENTO GENERALE L accertamento di compatibilità paesaggistica è stato introdotto dalla legge 15 dicembre 2004, n.308 e prevede due differenti istituti, l accertamento ordinario di compatibilità paesaggistica(articolo 1, commi 36, ter, quater) e l accertamento straordinario(art.1 comma 37,38 e 39). L articolo 167 comma 4 del D.lgs 42/04 per quanto riguarda l accertamento ordinario di compatibilità paesaggistica, ha previsto : L'autorità amministrativa competente accerta la compatibilità paesaggistica, secondo le procedure di cui al comma 5, nei seguenti casi: a)per i lavori, realizzati in assenza o difformità dall'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; b) per l'impiego di materiali in difformità dall'autorizzazione paesaggistica; c) per i lavori comunque configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ai sensi dell'articolo 3 del d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380 A sua volta il comma 5 dell art.167 ha disciplinato sommariamente la procedura dell istituto: Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati dagli interventi di cui al comma 4 presenta apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli 14
15 interventi medesimi. L'autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni. Qualora venga accertata la compatibilità paesaggistica, il trasgressore è tenuto al pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione. L'importo della sanzione pecuniaria è determinato previa perizia di stima. In caso di rigetto della domanda si applica la sanzione demolitoria di cui al comma 1. La domanda di accertamento della compatibilità paesaggistica presentata ai sensi dell'articolo 181, comma 1-quater, si intende presentata anche ai sensi e per gli effetti di cui al presente comma. La mancata definizione del contenuto dell istituto da parte del legislatore statale è stata fonte di incertezza applicativa della norma da parte degli enti locali. La Regione Lazio, ha firmato con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in data 18 dicembre 2007 il primo protocollo di intesa in ordine all accertamento ordinario di compatibilità paesaggistica ai sensi dell articolo 167 comma comma 4 e 5 del codice che ha definito: La nozione di superfici utili e volumi (art.3 comma 3 e 4) Le Parti convengono che per superfici utili, di cui al comma 4 dell articolo 167 del Codice, si intende qualsiasi superficie utile, qualunque sia la sua destinazione. Sono ammesse le logge e i balconi nonché i portici, collegati al fabbricato, aperti su tre lati contenuti entro il 25% dell area di sedime del fabbricato stesso. Le Parti convengono che per volumi di cui al comma 4 dell articolo 167 del Codice si intende qualsiasi manufatto costituito da parti chiuse emergente dal terreno o dalla sagoma di un fabbricato preesistente indipendentemente dalla destinazione d uso del manufatto, ad esclusione dei volumi tecnici La procedura da seguire (art4) La determinazione del danno ambientale (art 6 ) 15
16 PRINCIPALI CRITICITÀ: PROBLEMI E PROSPETTIVE A seguito della sottoscrizione del protocollo di intesa sono state numerosissime le istanze presentate dai cittadini ed istruite da parte della Regione Lazio e delle competenti Soprintendenze. Il principale problema che si è creato ha riguardato i tempi di conclusione del procedimento. In particolare nell originaria stesura del documento non veniva fatto alcun riferimento alle ipotesi in cui l istanza e la relativa documentazione fossero state inviate alla competente Soprintendenza senza che questa esprimesse il proprio parere nei termini indicati dall articolo 167, comma 5 del D.Lgs. 42/04 e dall articolo 4 comma 1 del protocollo di intesa. Nella attuazione pratica infatti, malgrado i riferimenti al termine perentorio, sono ormai numerosi i casi in cui la Soprintendenza non riesce ad esprimersi nei tempi indicati, ovvero novanta giorni a partire dalla ricezione dell istanza trasmessa dagli uffici regionali. Inoltre 16
17 spesso accade che tale parere non venga reso. Ciò ha comportato un eccessivo prolungamento del procedimento ed incertezza sulla sua effettiva conclusione. Tali rilievi erano stati già posti e affrontati in diverse riunioni, tra la Regione Lazio e gli Uffici Ministeriali, ma a causa della mancanza di riferimenti normativi certi non si era riusciti a raggiungere una soluzione di sintesi. E poi intervenuto il legislatore statale che in tema di autorizzazione paesaggistica, si è progressivamente orientato nel senso di consentire all amministrazione procedente (Regione o Ente delegato), al fine di accelerare e rendere certi i tempi di conclusione del procedimento, di esprimersi comunque nei casi in cui la Soprintendenza non avesse rilasciato il proprio parere paesaggistico. In tal senso la modifica dell articolo 146 del D.lgs. 42/04 ad opera del D.lgs. n. 63 del 2008 e della legge n. 106 del 2011 ha di fatto introdotto la possibilità per l amministrazione procedente di esprimersi qualora la Soprintendenza non abbia rilasciato il proprio parere nei termini indicati 17
18 Ugualmente tale possibilità è prevista dalla procedura semplificata per le autorizzazioni paesaggistiche ad opera del D.P.R. 139 del In tal caso la mancata espressione del parere vincolante da parte del Soprintendente entro i termini previsti, investe l amministrazione procedente a rilasciare l autorizzazione prescindendo dal parere Pertanto la Regione Lazio con la nota del prot. n ha richiesto un incontro per procedere alle necessarie integrazioni del protocollo di intesa, prevedendo che fino a tale data, venisse applicata alla fattispecie di cui all art. 167 la procedura dell articolo146 del D.Lgs. 42/04. In tal modo si è consentito all ente regionale di esprimersi in caso di mancato rilascio del parere da parte della Soprintendenza Del resto anche le recenti modifiche apportate alla legge 241/1990 hanno introdotto precise responsabilità per le pubbliche amministrazione tenute ora al risarcimento del danno cagionato in conseguenza dell inosservanza del termine di conclusione del procedimento. 18
19 Ulteriori criticità di applicazione del protocollo, in assenza di una revisione concordata con le soprintendenze, sono state affrontate con una circolare del direttore regionale del prot. n e hanno riguardato AMMISSIBILITA DELLA DOMANDA E DOCUMENTAZIONE - Ai fini dell ammissibilità della domanda, secondo quanto previsto nell allegato al protocollo di intesa relativo alla documentazione da produrre (All. 2, punto 9), occorre valutare la legittimità dell esistente. Al riguardo, sono emersi dubbi in quei casi in cui le costruzioni vengono definite legittime perché ante 1967 o risultano avere il nulla osta paesaggistico ma non il titolo abilitativo, e viceversa. Si è stabilito che in proposito il tecnico abilitato deve allegare alla domanda i titoli abilitativi edilizi e paesaggistici conseguiti. Relativamente all intervento per il quale si richiede l accertamento di compatibilità paesaggistica, il tecnico allega la scheda Mod. A/03 - CONFORMITA URBANISTICA con cui 19
20 assevera la conformità urbanistica dell intervento. Al riguardo si è affermato che non compete agli uffici regionali entrare nel merito circa la veridicità di tale dichiarazione, salvo il caso in cui essa appaia in immediato, evidente e palese contrasto con la disciplina urbanistica. Pertanto la legittimità dell esistente e l asseverazione della conformità urbanistica dell intervento richiesto costituiscono una condizione di ammissibilità della domanda; in mancanza, la domanda deve essere dichiarata inammissibile e quindi non va inoltrata in Soprintendenza. AMBITO DI APPLICAZIONE: LA MATERIA DEL PAESAGGIO Con riferimento al parere rilasciato dall ufficio legislativo del Ministero BCA nel 2010, si è chiarito che l istituto contemplato dall art. 167 del D.Lgs. 42/04 è volto ad accertare la compatibilità paesaggistica di un intervento edilizio; pertanto l autorità competente (Regione e Ministero) è chiamata ad esprimersi esclusivamente sugli aspetti paesaggistici 20
21 dell intervento avendo come parametro di riferimento la normativa paesistica. Pertanto, non devono essere effettuate valutazioni di legittimità urbanistica dell intervento, che esulano dai confini di applicazione dell istituto e sono di esclusiva competenza dell amministrazione comunale. EFFICACIA DELL ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA - L accertamento di compatibilità paesaggistica sana i soli aspetti paesaggistici dell intervento, ponendosi quale autorizzazione paesaggistica ex post,e lasciando impregiudicata qualsiasi altra valutazione di tipo urbanistico, di esclusiva competenza dell amministrazione comunale. Pertanto per sanare definitivamente l intervento anche sotto il profilo urbanistico l interessato, una volta ottenuta la compatibilità paesaggistica, deve attivarsi presso l amministrazione comunale per richiedere l accertamento di conformità urbanistica ai sensi dell art. 36 del D.P.R. 380/01 e dell art. 22 e della l.r. 21
22 15/08. Solo a seguito della comprovata conformità urbanistica l intervento sarà definitivamente sanato. CASI PARTICOLARI DI NON APPLICAZIONE DELL ISTITUTO o Per il mutamento di destinazione d uso l accertamento di compatibilità paesaggistica è richiesto se l intervento è effettuato con opere esterne ovvero che modificano la sagoma dell edificio, con conseguente impatto dal punto di vista paesaggistico. o Non si applica la procedura di cui all art. 167 del D.Lgs. 42/04 per le realizzazioni totalmente interrate, in quanto non modificano lo stato dei luoghi e non hanno impatto sul paesaggio. o In caso di variazioni al progetto originario non è possibile applicare la procedura di cui all art. 167 del D.Lgs 42/04, anche se la variazione consiste in una diminuzione di 22
23 volume o di superficie utile in quanto si è in presenza di una variazione essenziale al progetto originario che determina l illegittimità del manufatto. o E infine evidente che, ai sensi del comma 4, lett. a), dell art. 167 del D.Lgs. 42/04, alla procedura di accertamento di compatibilità paesaggistica non possano essere ammessi interventi che creano comunque un aumento di volume o di superficie utile, così come definite nell art. 3 del protocollo d intesa, come ad esempio la chiusura di una loggia. 23
AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA [AVV. ILEANA PISANI] PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA
PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AGGIORNATO A SEGUITO DELLA EMANAZIONE DEL D.L. 70/2011 PROCEDIMENTO SEMPLIFICATO DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER GLI INTERVENTI DI LIEVE
DettagliSettore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia
Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia Modena, 4/03/2010 Protocollo generale n. 28296/2010 DO/do A tutto il personale del Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia Agli Ordini e Collegi
DettagliSCIA E INDIVIDUAZIONE DEI REGIMI AMMINISTRATIVI
777777777777777D SCIA E INDIVIDUAZIONE DEI REGIMI AMMINISTRATIVI FAQ DOMANDE E RISPOSTE MODULISTICA, SPORTELLO UNICO E OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE 1. Cosa prevede la nuova disciplina in materia di modulistica?
DettagliLA NUOVA CONFERENZA DI SERVIZI FAQ DOMANDE E RISPOSTE
D LA NUOVA CONFERENZA DI SERVIZI FAQ DOMANDE E RISPOSTE COSA DEVE FARE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO? LA CONFERENZA DI SERVIZI DECISORIA 1. Chi convoca la conferenza di servizi decisoria? L amministrazione
DettagliSono esclusi gli interventi di cui all art. 149 dello stesso D.lgs n. 42 del
Procedimenti del Comune di MARATEA - Dettaglio per tipologia Settore Tutela del Paesaggio Servizio Tutela Del Paesaggio Autorizzazione paesaggistica (art. 146 D.Lgs. 42/04) e Compatibilità paesaggistica
DettagliOGGETTO: Modifiche al Codice dei beni culturali e del paesaggio ( D.Leg.vo 42/2004). Obbligo della relazione paesaggistica dal 31/7/2006
Prot. Gen. 231199 del 6/9/2006 OGGETTO: Modifiche al Codice dei beni culturali Data : Pag. 1 di 5 A tutto il Personale del Settore E,pc. Al Punto Informazione Professionisti LL.SS Il Decreto Legislativo
DettagliINDICE. Regolamento sanzioni paesaggistiche
INDICE Art 1. Quadro normativo di riferimento... 3 Art 2. Ambito di applicazione... 4 Art 3. Casi di esclusione... 4 Art 4. Interventi di ristrutturazione edilizia ed opere comportanti ampliamenti non
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione
DettagliMinistero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Lazio L anno duemilasette il mese di dicembre il giorno18 in Roma presso la sede del Ministero per i beni e le attività culturali via di S. Michele
DettagliComune di TORRIGLIA Provincia di Genova Area Urbanistica Edilizia Privata
Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 43 del 07/10/2011 Comune di TORRIGLIA Provincia di Genova Area Urbanistica Edilizia Privata REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI PER OPERE
DettagliCOMUNE DI CHIALAMBERTO
COMUNE DI CHIALAMBERTO PROVINCIA DI TORINO Via Roma 2, C.A.P. 10070 Chialamberto Tel. (0123) 50.67.01 Fax (0123) 50.63.69 C. F. 83002850010 ----------------- REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DI ACCERTAMENTO
DettagliCOMUNE DI ROVIGO. Settore Urbanistica R E G O L A M E N T O
COMUNE DI ROVIGO Settore Urbanistica R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014 LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 Semplificazioni del procedimento amministrativo. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 aprile
DettagliCOMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO
COMUNE DI CASTELGUGLIELMO UFFICIO TECNICO R E G O L A M E N T O Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia
DettagliComune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO. corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dal D.P.R.
Comune di OSTIGLIA (Prov. Di Mantova) REGOLAMENTO "Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 28/09/2009 REGOLAMENTO
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 28/09/2009 REGOLAMENTO Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione
DettagliEntro 80 giorni: - predispone la bozza di deliberazione che la Direzione Trasporti propone alla Giunta Regionale per l espressione delle valutazioni
Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte 17/3/2003 n. 44-8734 Procedure per le espressioni di competenza sui progetti preliminari e definitivi previsti dalla Legge Obiettivo di competenza della Regione
DettagliComune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI.
Comune di Saletto Provincia di Padova --ooooo ooooo-- REGOLAMENTO COMUNALE CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE A TITOLO DI OBLAZIONE PREVISTE
DettagliAllegato II - Manuale delle procedure COMUNE DI FAGNANO CASTELLO
Allegato II - Manuale delle procedure COMUNE DI FAGNANO CASTELLO INDICE 1 IL MANUALE DELLE PROCEDURE... 4 1.1 GLOSSARIO... 4 1.2 LEGENDA PER DIAGRAMMA DI FLUSSO... 5 1.3 PROCEDIMENTO AUTOMATIZZATO CON
Dettagliconsiderato che ai sensi dell articolo 3 della l.r. n. 32/2008 l intervento oggetto della presente determinazione risulta di competenza comunale;
REGIONE PIEMONTE BU39S1 28/09/2017 Codice A1610A D.D. 31 agosto 2017, n. 382 D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - Parte III. D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31. L.R. 1 dicembre 2008, n. 32. RIFREDDO (CN) - Richiedente:
DettagliAREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: DOMANDA UNICA N. 39782 - DPR N. 59/2013 E S.M.I. - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
DettagliLa conferenza di servizi e l atto finale
La conferenza di servizi e l atto finale Art. 242 comma 3 del D.Lgs 152/2006 La regione, convocata la conferenza di servizi, autorizza il piano di caratterizzazione con eventuali prescrizioni integrative.
DettagliCOMUNE DI SANREMO SETTORE TERRITORIO REGOLAMENTO SANZIONI PAESAGGISTICHE COMUNE DI SANREMO
COMUNE DI SANREMO REGOLAMENTO SUI CRITERI E LE MODALITA PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER OPERE REALIZZATE IN ASSENZA O DIFFORMITA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA Approvato
DettagliREGOLAMENTO APPROVATO CON DELINERAZIONE DEL C.C. N. 33 DELL' 11/08/2009
REGOLAMENTO Criteri e modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dalla Legge Regionale //2008,
DettagliPERIZIA EXTRAGIUDIZIARIA
PERIZIA EXTRAGIUDIZIARIA redatta ai sensi del comma 5 art.167 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell articolo 10 della legge 6 luglio 2002,
DettagliCOMUNE DI TREGNAGO PROVINCIA DI VERONA. Piazza A.Massalongo n Tel. 045/ Fax 045/
COMUNE DI TREGNAGO PROVINCIA DI VERONA Piazza A.Massalongo n. 1 37039 Tel. 045/7808127 7808035 Fax 045/6500040 REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLA INDENNITA RISARCITORIA A SEGUITO DI OPERE OGGETTO
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER L ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA DI CUI ALL ART. 167 DEL D.LGS.
COMUNE DI OULX REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER L ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA DI CUI ALL ART. 167 DEL D.LGS. 22 GENNAIO 2004 N. 42 CODICE DEI BENI CULTURALI
Dettagli(15) Articolo aggiunto dall'art. 3, L.R. 15 dicembre 2004, n. 49. Art. 2-quinquies Commissioni provinciali.
Abruzzo - L.R. 13-02-2003, n. 2 Beni ambientali e culturali L.R. 13 febbraio 2003, n. 2(1). Disposizioni in materia di beni paesaggistici e ambientali, in attuazione della parte III del D.Lgs. 22 gennaio
DettagliArch. Vincenzo Bongiovanni. Arch. Vincenzo Bongiovanni
titoli abilitativi attività edilizia: Permesso di Costruire, Permesso di costruire in sanatoria. Arch. Isabella Demarchi - Arch. Elvira Mazzucchi Recapito telefonico responsabile procedimento 02/98208206-02/98208224
DettagliOggetto: Comunicazione di eseguita attività (c.e.a.) ex art. 41, comma 2, L.R. n. 12/2005 ed esame impatto paesistico dei progetti.
Oggetto: Comunicazione di eseguita attività (c.e.a.) ex art. 41, comma 2, L.R. n. 12/2005 ed esame impatto paesistico dei progetti. QUESITO Per esplicitare al meglio il quesito necessita premettere quanto
DettagliAREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DELLA DITTA INDIVIDUALE TAPPEZZERIA
DettagliDPR 151/11; DPR 160/10; DPR 159/10;
Il nuovo regolamento di prevenzione incendi e la disciplina SUAP. Giampietro BOSCAINO Vigili del Fuoco Taranto Il quadro normativo DPR 151/11; DPR 160/10; DPR 159/10; «La prevenzione incendi, paradigma
Dettagliconsiderato che ai sensi dell articolo 3 della l.r. n. 32/2008 l intervento oggetto della presente determinazione risulta di competenza comunale;
REGIONE PIEMONTE BU32 10/08/2017 Codice A1610A D.D. 7 giugno 2017, n. 262 D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - Parte III. L.R. 1 dicembre 2008 n. 32. MADONNA DEL SASSO (VB) - Richiedente: Mezzanotte Angela
DettagliAUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA N. 6 del 06/02/2017
prot. n. 4860/2017 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA N. 6 del 06/02/2017 in virtù di subdelega di funzioni amministrative nelle zone soggette a vincolo ai sensi della parte III del D.Lvo n. 42 del 22.01.2004
DettagliObiettivo SUAPE. L applicazione della nuova SCIA e della nuova Conferenza dei servizi dopo l entrata in vigore dei Dlgs 126/2016 e 127/2016
Obiettivo SUAPE L applicazione della nuova SCIA e della nuova Conferenza dei servizi dopo l entrata in vigore dei Dlgs 126/2016 e 127/2016 L impatto dei nuovi decreti legislativi sulle procedure e le attività
DettagliNorme in materia di sanatoria edilizia straordinaria.
Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria. Legge regionale 20 ottobre 2004, n. 53 Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 40 del 27 ottobre 2004 Approvata dal Consiglio
DettagliComune di Modena Settore Trasformazione urbana e qualità edilizia. Il Dirigente Responsabile del Settore
1 Comune di Modena Settore Trasformazione urbana e qualità edilizia Il Dirigente Responsabile del Settore Modena, 15/10/2007 Protocollo generale n. 133038/2007 Protocollo di settore n. 16539/2007 DO/do
DettagliAPPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 29 DEL 21/12/2015
COMUNE DI BORGO PRIOLO PROVINCIA DI PAVIA C.A.P. 27040 TEL. (0383) 872214 872265 FAX. (0383) 871371 COD. FISC. 00468890181 ****** Ufficio Tecnico Comunale CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE
DettagliLa Riforma Madia: il nuovo procedimento nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e nei rapporti tra amministrazione e privati
Seminario Le misure di semplificazione amministrativa introdotte dalla Legge 124/2015 e dai provvedimenti attuativi La Riforma Madia: il nuovo procedimento nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e
DettagliCittà di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano
Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano N. 01/2017 SCIA UNICA: IL MODELLO STANDARD VALIDO IN TUTTA ITALIA DAL 1 GENNAIO 2017 Disposizione tecnico organizzativa (DTO
DettagliREGOLAMENTO n. 7del del 2 dicembre L IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni)
REGOLAMENTO n. 7del del 2 dicembre 2014 REGOLAMENTO CONCERNENTE L INDIVIDUAZIONE DEI TERMINI E DELLE UNITÀ ORGANIZZATIVE RESPONSABILI DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DELL IVASS, AI SENSI DEGLI ARTICOLI
DettagliINDICE. Schemi. Prefazione... p. XV
Prefazione... Schemi p. XV 1 La nozione di procedimento amministrativo... 3 2A I principi generali del procedimento amministrativo (art. 1)... 4 2B I principi sovranazionali... 5 2C I principi della C.E.D.U....
DettagliREGOLAMENTO SANZIONI PER LE VIOLAZIONI AI VINCOLI PAESAGGISTICI
COMUNE DI BARZANA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO SANZIONI PER LE VIOLAZIONI AI VINCOLI PAESAGGISTICI Criteri per l'applicazione dell'indennità risarcitoria (art. 167 D.Lgs. 42/04 e s.m.i.) INDICE Art
DettagliREGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Il Dirigente Responsabile: MIGLIORINI SIMONA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 Numero interno
DettagliEsonero dall'obbligo di autorizzazione paesaggistica per particolari categorie di interventi
1 di 6 16/05/17, 12:08 Art. 4 Esonero dall'obbligo di autorizzazione paesaggistica per particolari categorie di interventi 1. Qualora nel provvedimento di vincolo, ovvero nel piano paesaggistico, siano
DettagliIl testo del decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126
Il testo del decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 126 Attuazione della delega in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), a norma dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
DettagliDeliberazione della Giunta Comunale n 13 del immediatamente eseguibile
Deliberazione della Giunta Comunale n 13 del 30.01. 2012 immediatamente eseguibile Oggetto: ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA PER OPERE REALIZZATE IN ZONE DI VINCOLO AI SENSI DEL D.LGS. 42/04
DettagliProvincia di Cosenza Supporto Tecnico per il potenziamento dei SUAP esistenti e creazione di nuovi SUAP nell ambito del PO Regione Calabria FESR 2007
Provincia di Cosenza Supporto Tecnico per il potenziamento dei esistenti e creazione di nuovi nell ambito del PO Regione Calabria FESR 2007 2013 Asse VII Sistemi Produttivi Azione 4.4 Linea di intervento
DettagliCITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA
CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ADOTTATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 255 DEL 26 AGOSTO 2003 I N D I C E Art. 1 Oggetto
DettagliRiservato all ufficio protocollo
Marca da bollo di valore legale o estremi esenzione Riservato all ufficio protocollo PROVINCIA DI VERONA Servizio S.I.T. e Pianificazione Via delle Franceschine 10 37122 VERONA Oggetto: Richiesta di accertamento
DettagliLEGGE 5 aprile 2011, n. 5 (G.U.R.S. 11 aprile 2011, n. 16)
LEGGE 5 aprile 2011, n. 5 (G.U.R.S. 11 aprile 2011, n. 16) Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l efficienza, l informatizzazione della pubblica amministrazione e l agevolazione delle iniziative
DettagliDIREZIONE URBAN LAB SVILUPPO URBANISTICO DEL TERRITORIO. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO N. 1 DEL 21 gennaio 2009
DIREZIONE URBAN LAB SVILUPPO URBANISTICO DEL TERRITORIO COMUNICAZIONE DI SERVIZIO N. 1 DEL 21 gennaio 2009 OGGETTO: NUOVE MODALITA DI DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE IN MATERIA
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO
Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta
DettagliADEMPIMENTI IN RELAZIONE ALLE DISPOSIZIONI DELL ART. 4 COMMA 7
ADEMPIMENTI IN RELAZIONE ALLE DISPOSIZIONI DELL ART. 4 COMMA 7 - Qualora sia necessario acquisire esclusivamente l autorizzazione unica ambientale, ai fini del rilascio, della formazione, del rinnovo o
DettagliCOMUNE DI SUMIRAGO PROV. DI VARESE
COMUNE DI SUMIRAGO PROV. DI VARESE SETTORE TECNICO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DATA 15/04/2014 N. REGISTRO 40 Oggetto: MODALITA DI DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE
DettagliORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DEGLI ARTT. 2 E 4 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 n. 241 COME MODIFICATA E INTEGRATA DALLA LEGGE 11 FEBBRAIO
DettagliSETTORE TECNICO - UFFICIO EDILIZIA PRIVATA E URBANISTICA
SETTORE TECNICO - UFFICIO EDILIZIA PRIVATA E URBANISTICA Procedimento Unità organizzativa responsabile istruttoria Breve descrizione procedimenti Normativa Dove ottenere le informazioni Per i procedimenti
DettagliAutore: Rapicavoli Carlo In: Diritto amministrativo
Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari - la nuova normativa della regione veneto in applicazione della sentenza della corte costituzionale n. 340 del 16 dicembre 2009 Autore: Rapicavoli Carlo
DettagliRegione Lazio. Leggi Regionali
03/07/2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 25 Pag. 19 di 510 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 22 giugno 2012, n. 8 Conferimento di funzioni amministrative ai comuni in materia
DettagliIl SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Il SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE I chiarimenti del Consiglio di Stato A cura della Direzione Legislazione Mercato privato 4 agosto 2016 Articolo 17bis della Legge 241/90 In vigore dal
DettagliOGGETTO: NOVITA IN MATERIA DI ACCESSO CIVICO E ACCESSO AI DOCUMENTI INDICAZIONI OPERATIVE
OGGETTO: NOVITA IN MATERIA DI ACCESSO CIVICO E ACCESSO AI DOCUMENTI INDICAZIONI OPERATIVE Il D. lgs. 97/2016 Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità
DettagliIstanza di AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA con procedimento SEMPLIFICATO
Istanza di AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA con procedimento SEMPLIFICATO Marca da bollo Alla Provincia di Pesaro e Urbino Servizio Pianificazione Terr.le Urbanistica Edilizia Gestione Riserva Naturale Statale
DettagliLegge regionale 12 agosto 1998, n. 28
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Legge regionale 12 agosto 1998, n. 28 Norme per l esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica trasferite alla Regione Autonoma
DettagliProt. n del 20/06/2017. Spett.le Ente: Comune Sanluri Ufficio: Ufficio tecnico - Sanluri VIA CARLO FELICE, 201 Sanluri
Prot. n. 2304 del 20/06/2017 Ente: Comune Ufficio: Ufficio tecnico - Ente: Comune Ufficio: Ufficio polizia amministrativa - Ente: Comune Ufficio: Ufficio commercio - Ente: VV.F Cagliari Ufficio: Ufficio
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-3164 del 20/06/2017 Oggetto D.P.R. 13 marzo
DettagliLa nuova conferenza di servizi. Il coordinamento con le discipline di settore (D.Lgs. 127/ Titolo II)
Seminario Semplificazione amministrativa: l impatto della nuova disciplina in materia di Conferenza di servizi e di SCIA sulle procedure amministrative La nuova conferenza di servizi. Il coordinamento
DettagliNUCLEO UNIFICATO REGIONALE DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI (NURV) REGOLAMENTO INTERNO
NUCLEO UNIFICATO REGIONALE DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI (NURV) REGOLAMENTO INTERNO Allegato A Sommario Art.1 - Oggetto Art.2 - Funzioni Art.3 - Attività di valutazione e monitoraggio
DettagliD.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37 G.U. serie generale n.57 del 10/3/1998)
D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37 G.U. serie generale n.57 del 10/3/1998) "Regolamento per la semplificazione dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi" IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTO l'articolo
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1964
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1964 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore VILLARI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 19 GENNAIO 2010 Disposizioni in materia di vincolo paesistico e coordinamento
DettagliLEGGE REGIONALE N. 19 DEL REGIONE MARCHE
LEGGE REGIONALE N. 19 DEL 16-08-2001 REGIONE MARCHE MODIFICAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 5 AGOSTO 1992, N. 34 CONCERNENTE: "NORME IN MATERIA URBANISTICA PAESAGGISTICA E DI ASSETTO DEL TERRITORIO". Fonte:
DettagliCOMUNE DI UBOLDO Provincia di Varese
COMUNE DI UBOLDO Provincia di Varese REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Giugno 2016 Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 del 28 luglio
DettagliCOMUNE DI CALASETTA PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS AREA LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA SERVIZI AMBIENTALI E CIMITERIALI
COMUNE DI CALASETTA PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS AREA LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA SERVIZI AMBIENTALI E CIMITERIALI DETERMINAZIONE N. 506 DEL 11/08/2016 DELLA PROPOSTA N. 534 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE
DettagliCOMUNE DI SAN FRANCESCO AL CAMPO
COMUNE DI SAN FRANCESCO AL CAMPO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO DI ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA E CRITERI PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI IN MATERIA
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. 20 giorni per un impresa e un cantiere
20 giorni per un impresa e un cantiere Semplificazione procedurale attivata con l art. 1 della L. 3/2008 La Sardegna oggi è l unica regione italiana che ha introdotto un cambiamento radicale del contesto
DettagliApprovazione Firma Direzione:Provincia di Firenze Dott. Enno Ghiandelli
Pag. 1 di 6 Istruzioni per l interessato: Modello per la presentazione della richiesta di autorizzazione paesaggistica (c.d. nulla-osta paesaggistico) ai sensi del Codice dei beni (art. 146 del Codice
DettagliCOMUNE DI BARZAGO. Provincia di Lecco REGOLAMENTO
COMUNE DI BARZAGO Provincia di Lecco REGOLAMENTO RELATIVO AI CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLA SANZIONE PREVISTA PER OPERE REALIZZATE IN ZONA DI VINCOLO PAESAGGISTICO IN ASSENZA O DIFFORMITA ALLA PRESCRITTA
DettagliComune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE
Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n.2272 del 4.10.1995. Art.1 PRINCIPI GENERALI
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 248 22.08.2016 La nuova SCIA: ultime disposizioni Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie L art. 49, comma 4-bis, della Legge 122/2010 ha
DettagliCOMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE NORME SUL PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI PER APERTURA, AMPLIAMENTO, CONCENTRAZIONE E ACCORPAMENTO MEDIE STRUTTURE
DettagliVADEMECUM LE MISURE DI SEMPLIFICAZIONE DI INTERESSE PER LE IMPRESE
VADEMECUM LE MISURE DI SEMPLIFICAZIONE DI INTERESSE PER LE IMPRESE Aggiornato al 4 dicembre 2014 MISURA RIFERIMENTI NORMATIVI DESCRIZIONE INDICAZIONI OPERATIVE Agenda per la semplificazione per il triennio
DettagliCapo I - Ricorso gerarchico
Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199. Semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 17 gennaio 1972, n. 13. Capo
DettagliSEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 40
SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI LEGGE REGIONALE 20 ottobre 2004, n. 53 Norme in materia di sanatoria edilizia straordinaria. IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA la seguente
DettagliProvincia dell Ogliastra Gestione Commissariale (L.R. n. 15 /2013) Servizio Viabilità Trasporti Infrastrutture
Prot. n. 14193 del 17/11/2014 COMUNE DI LANUSEI Pec: protocollo.lanusei@pec.comunas.it COMUNE DI GAIRO Pec: protocollo@pec.comune.gairo.og.it SERVIZIO TUTELA PAESAGGISTICA Pec: eell.urb.tpaesaggio.nu@pec.regione.sardegna.it
DettagliVERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO - MANUALE D USO - INDICE
VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO INDICE ARTICOLO 1: Premesse ARTICOLO 2: Soggetti accreditati alla verifica riesame e validazione ARTICOLO 3: Normativa di riferimento ARTICOLO 4: Verifica riesame e
DettagliAdempimenti comunali in merito alle autorizzazioni commerciali per le medie strutture di vendita
ALLEGATO B INDICAZIONI AI COMUNI SUI PROCEDIMENTI RELATIVI ALLE COMUNICAZIONI PER GLI ESERCIZI DI VICINATO ED ALLE AUTORIZZAZIONI PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA Adempimenti comunali in merito alle autorizzazioni
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA RISARCITORIA PER OPERE OGGETTO DI CONDONO EDILIZIO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DETERMINAZIONE DELL INDENNITA RISARCITORIA PER OPERE OGGETTO DI CONDONO EDILIZIO Approvato: delibera Consiglio Comunale n. 67 del 29/11/2004 esecutiva il 13/12/2004 IL SEGRETARIO
DettagliOGGETTO: COSTITUZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA E APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E SUO FUNZIONAMENTO
DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 119 DEL 31.07.2003 OGGETTO: COSTITUZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA E APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E SUO FUNZIONAMENTO LA GIUNTA COMUNALE Premesso
DettagliArt. 6 Mancata restituzione delle somme revocate Art. 7 Interessi di revoca Art. 8 Imputazione delle somme versate
Allegato Disposizioni procedurali per le revoche e le restituzioni di incentivi gestiti dall Area Servizi al Cittadino - U.O. Politiche Attive del Lavoro Sportello Contributi Lavoro della Provincia di
DettagliGli effetti della Riforma Madia sull attività edilizia in Regione Calabria
Seminario L impatto della nuova disciplina in materia di Conferenza di Servizi e di SCIA sulle procedure amministrative Gli effetti della Riforma Madia sull attività edilizia in Regione Calabria a cura
DettagliSettore Ambiente e Protezione civile Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia
Settore Ambiente e Protezione civile Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia Modena, 23/09/2011 Prot. Gen. n. 114385 del 30/09/2011 DO-GF/do-adc Inviata via mail A tutto il personale del Settore
DettagliProvincia di Lecco. 1. Efficacia del PTCP: valutazione della compatibilità degli strumenti urbanistici comunali e relative competenze di approvazione
CIRCOLARE Provincia di Lecco Espressione del parere di compatibilità sugli strumenti urbanistici comunali. Definizione delle procedure e degli adempimenti. Individuazione della documentazione tecnico amministrativa
DettagliLegge regionale 12 agosto 1998, n. 28
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Legge regionale 12 agosto 1998, n. 28 Norme per l esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica trasferite alla Regione Autonoma
Dettaglil autorizzazione paesaggistica
l autorizzazione paesaggistica Dal 1 gennaio 2010 è entrata in vigore la nuova procedura per l ottenimento dell autorizzazione paesaggistica degli interventi ricadenti in aree vincolate ai sensi della
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE LAZIO. Norme in materia di attività urbanistico - edilizia e snellimento delle procedure.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 02-07-1987 REGIONE LAZIO Norme in materia di attività urbanistico - edilizia e snellimento delle procedure. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 20 del 20 luglio
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2016-1302 del 04/05/2016 Oggetto Procedimento amministrativo
DettagliGUIDA ALLE NUOVE SEMPLIFICAZIONI PER CITTADINI E IMPRESE
GUIDA ALLE NUOVE SEMPLIFICAZIONI PER CITTADINI E IMPRESE PROCEDURE UNIFORMI E TEMPI CERTI MODULISTICA UNIFICATA UN UNICO SPORTELLO A CUI RIVOLGERSI LA PA CHIEDE UNA VOLTA SOLA LO STRETTO NECESSARIO 1 PREMESSA
DettagliCOMUNE DI PIANIGA 3 Settore Edilizia Privata - Urbanistica
Mod. COM.ATT.LIBERA rev 11/2012 COMUNE DI PIANIGA 3 Settore Edilizia Privata - Urbanistica COMUNICAZIONE ATTIVITÀ EDILIZIA LIBERA (Ai sensi dell art. 6 del D.P.R. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni)
DettagliComune di Chiuppano Provincia di Vicenza
Comune di Chiuppano Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE E I CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI DI CUI ALL ART. 167 DEL D.LGS. 42/2004 Approvato con delibera del Consiglio Comunale
DettagliIL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO dalla l. 241/90 alla l. 15/05 Prof. Alessandra Pioggia (materiale didattico ad esclusivo uso interno) Le innovazioni nella gestione del procedimento I principi generali dell
Dettagli