Società Burlarelli Marcello Romano & C s.n.c.

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1 Società Burlarelli Marcello Romano & C s.n.c. Zona CAI Gualdo Cattaneo (PG) Valutazione dell impatto ambientale dal punto di vista acustico relativo alla richiesta di variante al P.R.G. Ai sensi del D. L. 447/95 e successive integrazioni Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.1 di 20

2 1.) Premessa ) Attività ) Orario di attività ) descrizione della zona di insediamento ) Classificazione acustica del territorio e valori limite ) Definizioni ) Rilievi fonometrici ) Criteri e metodi ) Risultati dei rilievi fonometrici ) Commento e conctusioní ) Riferimenti normativi ) Riferimenti bibliograficí ) Allegati Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.2 di 20

3 1.0 Descrizione dell attività svolta e dell ubicazione della ditta Il progetto si articola su un lotto di terreno che si trova nel comune di Gualdo Cattaneo, provincia di Perugia nella zona industriale denominata zona CAI. Per quanto riguarda l'area è soggetta al solo stoccaggio dei materiali dell'azienda con lavorazione esclusivamente diurna, relativa allo spostamento con mezzi quali camion escavatori e similari. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.3 di 20

4 1.1 Planimetria shematica della disposizione attuale Comune di Gualdo Cattaneo Foglio 65 Particella 847, 850, 804 e Elenco dei macchinari ed utensili presenti A) Camion ed escavatori Le condizioni normali di lavorazione sono quelle in cui i macchinari sopra elencati sono in funzione. La pagina seguente mostra la rumorosità media del gruppo presente. LIVELLO EQUIVALENTE DI RUMORE EMESSO DA CIASCUN MACCHINARIO Macchinario LAeq(dBA) Note A Tabella A Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.4 di 20

5 2.0 Sorgenti di rumore Il tipo di attività svolta nella ditta Società Burlarelli Marcello Romano & C s.n.c. comporta solamente l utilizzo di mezzi per il trasporto e lo stoccaggio di materiali inerte quali pietra e similari inerenti alla lavorazione della cava. Si noti comunque che sul rumore ambientale registrato all esterno del suddetto stabile potrebbero contribuire in maniera rilevante anche le attività limitrofe. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.5 di 20

6 3.1 Problematiche affrontate dalla Legge 447/95 La presente relazione tecnica è redatta ai sensi della Legge Quadro sull Inquinamento Acustico n. 447 del 26 Ottobre Tale provvedimento legislativo rappresenta l evoluzione di ciò che si era a suo tempo affermato con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 01 Marzo 1991 stabilendo i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. L introduzione di rumore in tali ambienti è fondamentalmente imputabile a due tipi di sorgenti sonore: a) sorgenti sonore fisse; b) sorgenti sonore mobili. Tra le sorgenti sonore del primo tipo vanno annoverati gli impianti tecnici degli edifici, le installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca rumore, le infrastrutture stradali, marittime, aereoportuali, artigianali, industriali, commerciali ed agricole. Ai fini legislativi sono inoltre considerate sorgenti mobili tutte le sorgenti sonore non facenti parte della categoria precedente. Tale Legge stabilisce i valori limite di emissione per le singole sorgenti, i valori limite di immissione rumorosa nell ambiente esterno e i valori di qualità da conseguire nel breve, medio e lungo periodo. Le competenze in materia sono ripartite tra i vari enti istituzionali a partire dallo Stato e proseguire poi rispettivamenti con le Regioni, le Province ed i Comuni. 1) Competenze dello Stato Sono competenza dello Stato: 1) La definizione delle grandezze da considerare per la valutazione del rumore e determinazione dei corrispondenti valori limite; 2) Il coordinamento dell attività e la definizione della normativa tecnica generale per il collaudo, l omologazione, la certificazione e la verifica periodica dei prodotti ai fini del contenimento e dell abbattimento del rumore; 3) La determinazione, ai sensi del D.P.R. n. 616 del 24 /07/77, delle tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico; 4) La determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti allo scopo di ridurre l esposizione umana al rumore. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.6 di 20

7 5) L indicazione dei criteri per la progettazione, l esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall inquinamento acustico. 6) La determinazione dei requisiti acustici dei sistemi di allarme e dei sistemi di refrigerazione. 7) La determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei locali di intrattenimento. 8) L adozione di piani pluriennali per il contenimento delle emissioni sonore prodotte per lo svolgimento di servizi pubblici essenziali (ferrovie, metropolitane, autostrade) ferme restando le competenze in proposito di Regioni, Province e dei Comuni. 9) La determinazione del rumore emesso da imbarcazioni, da aeromobili con le relative discipline di contenimento. 2) Competenze delle Regioni Le Regioni entro un anno dall entrata in vigore della presente legge definiscono: 1) I criteri in base ai quali i Comuni, tenendo conto delle preesistenti destinazioni d uso del territorio, procedono alla classificazione del proprio territorio nelle zone previste dalle vigenti disposizioni, stabilendo il divieto di contatto diretto di aree, anche appartenenti a comuni confinanti, quando i valori della pressione acustica si discostano per più di 5 dba; 2) Modalità, scadenze e sanzioni per l obbligo di classificazione in zone di cui al punto 1; 3) Le modalità di controllo del rispetto della normativa per la tutela dall inquinamento acustico all atto del rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive...; 4) I criteri e le condizioni per l individuazione, da parte dei Comuni il cui territorio presenti un rilevante interesse paesaggistico-ambientale e turistico di limiti di rumore inferiori a quelli previsti. 5) Le competenze delle Province in materia di inquinamento acustico 3) Competenze delle Province Sono di loro competenza le funzioni ad esse assegnate dalle Regioni oltre che il compito di controllo e di vigilanza. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.7 di 20

8 5) Competenze dei Comuni Sono competenza dei Comuni: 1) La classificazione del loro territorio secondo quanto dettato dalle Regioni; 2) L adozione di piani di risanamento acustico; 3) Il controllo del rispetto della normativa per la tutela dall inquinamento acustico all atto del rilascio di nuove concessioni edilizie relative ad impianti adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e all atto del rilascio di licenze per intraprendere attività produttive; 4) La rilevazione ed il controllo delle emissioni sonore prodotte dai veicoli; 5) L individuazione, di zone ad elevato interesse paesaggistico-ambientale in cui fissare limiti di emissione sonora inferiori alla norma. Nel caso di superamento dei valori di attenzione i comuni provvedono all adozione di piani di risanamento acustico che devono contenere: a) L individuazione della topologia ed entità dei rumori presenti incluse le sorgenti mobili; b) L individuazione dei soggetti cui compete l intervento; c) L indicazione delle priorità, delle modalità, e dei tempi di risanamento. Nei comuni con popolazione superiore a abitanti, la giunta comunale presenta al consiglio comunale una relazione biennale sullo stato acustico del Comune che va trasmessa alla Provincia e alla Regione. Su richiesta dei Comuni i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono una adeguata documentazione di impatto acustico relativamente a: a) Aeroporti, aviosuperfici, eliporti; b) Tutti i tipi di strade; c) Discoteche; d) Circoli privati e pubblici ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; e) Impianti sportivi e ricreativi; f) Ferrovie. La documentazione previsionale di impatto acustico è obbligatoria per: a) Scuole ed asili nido; b) Ospedali; c) Case di cura e di riposo; d) Parchi pubblici. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.8 di 20

9 Ai fini del graduale raggiungimento degli obiettivi fissati dalla presente legge, le imprese interessate devono presentare il piano di risanamento acustico entro sei mesi dalla classificazione in zone del territorio comunale. Le imprese che non presentano il piano di risanamento devono adeguarsi ai limiti fissati dalla suddivisione in classi del territorio comunale entro il termine previsto per la presentazione del piano stesso. 4.0 Elaborazioni fonometriche del rumore ambientale nella zona in cui si trova attualmente la ditta Verranno di seguito riportati i risultati delle elaborazioni strumentali simulate. Il periodo della giornata scelto per effettuare la simulazione risulta compreso nell intervallo che va dalle ore 06:00 alle ore 22:00. Si è quindi scelto un intervallo di osservazione che va dalle ore 16:00 alle ore 16:20. All interno di tale intervallo di osservazione sono stati scelti più intervalli di misura di durata pari a circa sei minuti. In tale circostanza è stato valutato il rumore ambientale cioè il rumore presente nella zona in questione dovuto a tutte le sorgenti sonore presenti. Tali misure sono state effettuate a partire dalle ore 16:00 fino alle ore 16:20 in assenza di vento e precipitazioni atmosferiche. Il microfono del fonometro, munito di schermo antivento, viene posto, mediante l utilizzo di un cavalletto ad una altezza di 1.5 metri da terra ed orientato verso il capannone. I valori istantanei della pressione sonora ponderata A, misurati con costante di tempo slow vengono acquisiti in linea tramite computer. All inizio e al termine del ciclo di misura viene svolta la procedura di calibrazione del fonometro mediante l utilizzo del calibratore. I livelli corrispondenti alle due calibrazioni differiscono di 0.1 decibel quindi le misure svolte devono considerarsi valide. I livelli equivalenti misurati nei vari punti sono riportati in forma tabellare mentre i valori istantanei della pressione sonora sono espressi in forma grafica per consentire una più agevole lettura. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.9 di 20

10 Numero misura Punto misura Altezza microfono (metri) LAeq (dba) 1 A B Tabella 1 Figura 1: Rumore ambientale nel punto di misura A Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.10 di 20

11 Figura 2: Rumore ambientale nel punto di misura B Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.11 di 20

12 6.0 Analisi dei dati acquisiti Analizzando i valori dei livelli equivalenti della pressione sonora acquisiti nelle varie situazioni si possono evidenziare alcuni importanti aspetti. Innanzitutto, come si può notare dai valori riscontrabili nelle tabelle 1 e 2, nei punti di misura A e B, risulta rispettato il limite massimo di immissione sonora nell ambiente previsto dal D. L. 447/95, che per la zona in questione vale 70 dba per il periodo diurno (dalle ore 06:00 alle ore 22:00) e di 60 dba per il periodo notturno (dalle ore 22:00 alle ore 06:00). I dati riscontrabili dalle misure svolte nel punto A, testimoniano una differenza tra rumore ambientale e rumore residuo piuttosto bassa, per l esattezza pari a 1.3 dba. Quanto al punto B si può notare che l effetto del rumore immesso nell ambiente da parte della ditta è trascurabile se confrontato con quello proveniente dalle attività limitrofe, infatti in tale punto la differenza tra rumore ambientale e rumore residuo è pari a 0.2 dba. Quanto al rumore registrato nella zona in cui verrà realizzato il nuovo insediamento si può notare che quest ultima risulta ancora priva di attività produttive per cui il rumore registrato è in linea con quanto si può prevedere. Tale zona deve comunque essere classificata come zona di tipo industriale. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.12 di 20

13 7.0 Determinazione dell impatto ambientale dal punto di vista acustico del nuovo insediamento della In base ai dati simulati nei punti A e B intorno allo stabile in cui attualmente si trova la ditta, Società Burlarelli Marcello Romano & C s.n.c. tenendo inoltre in considerazione i dati registrati nella zona oggetto della richiesta di variazione, si può prevedere l effetto, dal punto di vista acustico che il nuovo insediamento produrrà sull ambiente circostante. Per fare tale valutazione si deve tener conto di diversi fattori, quali ad esempio la rumorosità delle attrezzature, la loro ubicazione, il fattore di contemporaneità di utilizzo. Per quanto riguarda la rumorosità dei camion o macchine operatrici si farà riferimento ai dati riportati nella tabella A la quale tiene conto anche del fattore di contemporaneità di utilizzo, quanto all ubicazione si farà riferimento a quanto previsto. Confrontando i dati del rumore ambientale e del rumore residuo, si può notare che rispetto a quest ultimo, il contributo al rumore immesso nell ambiente circostante dovuto alle macchine nel caso più sfavorevole, vale 1.3 dba. Risulta pertanto noto il valore di emissione sonora nell ambiente circostante di tale sorgente. A questo punto, confrontando tale dato con il livello del rumore ambientale presente nella zona in cui dovrà essere ampliata la lavorazione, si può stimare quello che sarà il livello equivalente complessivo di immissione di rumore nella zona circostante al nuovo stabile. Per fare il calcolo occorre dapprima valutare l incremento della pressione sonora che si ha passando dalla rilevazione del rumore residuo a quella del rumore ambientale presenti nella condizione attuale, successivamente si deve sommare tale incremento al valore attuale della pressione sonora presente nella zona di progetto, ed esprimere poi il risultato in dba. La zona in cui sarà costruita la nuova sede si può classificare, secondo quanto riportato nella tabella A del D. P. C. M. del 14 novembre 1997, come area di classe V, cioè area interessata da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni. Per tale zona, la tabella A del D. P. C. M. del 14 novembre 1997 stabilisce un valore limite massimo di immissione sonora nell ambiente che vale 70 dba nel periodo diurno (dalle ore 06:00 alle ore 22:00) e di 60 dba nel periodo notturno (dalle ore 22:00 alle ore 06:00). Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.13 di 20

14 I calcoli effettuati consentono di affermare che il rumore che sarà immesso nell ambiente circostante dalla ditta, è inferiore ai limiti massimi previsti dalla Legge, pertanto il suo impatto ambientale dal punto di vista acustico sarà sicuramente in linea con quanto previsto dalle vigenti normative. Ing Francesco Angelucci Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.14 di 20

15 Allegato A Definizioni 1. Ambiente abitativo Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o comunità ed utilizzato per le diverse attività umane: vengono esclusi gli ambienti di lavoro salvo quanto concerne l immissione di rumore da sorgenti esterne o interne non connesse con attivita lavorativa. 2. Rumore Qualunque emissione sonora che provoca sull uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell ambiente. 3. Livello di rumore residuo - Lr E il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato <A> che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale. 4. Livello di rumore ambientale - La E il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato <A> prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall insieme del rumore residuo (come definito al punto 3) e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti. 5. Sorgente sonora Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente idoneo a produrre emissioni sonore. 6. Sorgente specifica Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del disturbo. 7. Livello di pressione sonora Esprime il valore della pressione acustica di un fenomeno sonoro mediante la scala logaritmica dei decibel (db) ed è dato dalla relazione seguente: Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.15 di 20

16 Lp = p ( t) 2 10 log 10 p 0 dove p(t) è il valore istantaneo della pressione sonora misurata in pascal (Pa) e p0 è la pressione di riferimento che si assume uguale a 20 micropascal in condizioni standard. 8. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato <A> E il parametro fisico adottato per la misura del rumore, definito dalla relazione analitica seguente: L Aeq, T T 1 = 10 log10 T 0 p 2 A 2 p0 ( t) dt dove pa(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata secondo la curva A (norma I.E.C. n.651); p0 è il valore della pressione sonora di riferimento già citato al punto 7; T è l intervallo di integrazione; LAeq,T esprime il livello energetico medio del rumore ponderato in curva A, nell intervallo di tempo considerato. 9. Livello differenziale di rumore (Lr). Differenza tra il livello LAeq,T di rumore ambientale (La) e quello del rumore residuo 10. Rumore con componenti impulsive Emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili eventi sonori di durata inferiore ad un secondo. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.16 di 20

17 11. Tempo di riferimento - Tr E il parametro che rappresenta la collocazione del fenomeno acustico nell arco delle 24 ore; si individuano il periodo diurno e notturno. Il periodo diurno è di norma, quello compreso tra le ore 06:00 e le ore 22:00. Il periodo notturno è quello relativo all intervallo di tempo compreso tra le ore 22:00 e le ore 06: Rumori con componenti tonali Emissioni sonore all interno delle quali siano evidenziabili bande strette di rumore o toni contenuti entro 1/3 di ottava e che siano strumentalmente rilevabili nella banda di frequenza prevista dalla norma EN61260 e successive modifiche e/o integrazioni. 13. Tempo di osservazione - To All interno del tempo di riferimento, si individuano uno o più tempi di osservazione (To) di durata adeguata, in ciascuno dei quali il livello del rumore presenta caratteristiche omogenee di variabilità nel tempo. L insieme dei tempi di osservazione costituisce il tempo di riferimento. 14. Tempo di misura - Tm All interno di ciascun tempo di osservazione si individua un tempo di misura (Tm) di durata pari o minore del tempo di osservazione in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che il valore di LAeq,Tm sia statisticamente rappresentativo a LAeq,To e, comunque, stabilizzato entro ± 0.3 db. 15. Tempo di lungo termine - TL Rappresenta il tempo all interno del quale si vuole avere la caratterizzazione del territorio dal punto di vista della rumorosità ambientale. La lunghezza di questo intervallo di tempo è correlata alle variazioni dei fattori che influenzano tale rumorosità nel lungo termine. Il valore di TL, multiplo intero del tempo di riferimento Tr, è un periodo di tempo prestabilito riguardante i periodi che consentono la valutazione di realtà specifiche locali. 16. Descrittore del rumore ambientale LAeq,TL Il rumore ambientale viene descritto dal livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata <A> relativa al tempo di lungo termine TL. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.17 di 20

18 17. Sorgenti sonore fisse Gli impianti tecnici degli edifici e le altra installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a movimentazione di merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive o ricreative. 18. Sorgenti sonore mobili Sono sorgenti sonore mobili, tutte le sorgenti sonore non comprese in quelle fisse. 19. Livello massimo di pressione sonora LAImax Esprime il valore massimo della pressione sonora ponderata in curva <A> e costante di tempo Impulse così come definita dalle normative EN60654, EN60804 e successive modificazioni e/o integrazioni. 20. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata <A> nel tempo di misura Tm Esso è definito dalla seguente relazione: L Aeq, Tm Tm 1 p A = 10 log10 Tm p 0 ( t) 0 2 dt dove Tm rappresenta il tempo di misura espresso in secondi. 21. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata <A> nel tempo di misura To Esso è definito dalla seguente relazione: L Aeq, To To 1 p A = 10 log10 To p 0 ( t) 0 2 dt dove To rappresenta il tempo di osservazione espresso in secondi. Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.18 di 20

19 22. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata <A> calcolata nel tempo di riferimento Tr E definito come segue: L Aeq N 1, Tr = 10 log10 Toi 10 Tr i= 1 ( ) 0.1 L Aeq, To i con Tr = N i= 1 To i in cui Tr rappresenta il tempo di riferimento, To il tempo di osservazione, i è l indice dei tempi di osservazione, N è il numero totale degli intervalli di osservazione. 23. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata <A> relativa al tempo di lungo termine TL Esso è ottenuto dalla media dei livelli (LAeq,Tr) i-esimi secondo la seguente relazione: L Aeq N 1, TL = 10 log10 10 N i= 1 ( ) 0.1 L Aeq, Tr i dove N è il numero di valori di (LAeq,Tr) relativi ad uno stesso tempo di riferimento; tale numero deve essere stabilito in base alla variabilità del rumore ambientale. 24. Fattore correttivo -K E un coefficiente correttivo applicato in presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato: Per la presenza di eventi impulsivi.. Ki = 3dB Per la presenza di componenti tonali...kt = 3 db Per la presenza di componenti in bassa frequenza...kb = 3 db 25. Livello di rumore ambientale corretto E definito dalla seguente relazione: Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.19 di 20

20 Lac = La + Ki + Kt + Kb 26. Livello di rumore residuo corretto E definito dalla seguente relazione: Lrc = Lr + Ki + Kt + Kb 27. Livello differenziale corretto del rumore corretto Differenza tra il livello di rumore ambientale corretto e il livello di rumore residuo Ldc = Lac - Lrc Relazione Tecnica Previsione impatto acustico Pag.20 di 20

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