La sicurezza del volo è obbiettivo prioritario dell attività aeronautica. La sicurezza è il risultato di un adeguata prevenzione di eventi unsafe
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- Flavio Marini
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1 Girardi Claudio: Codarin Alessio: Coconcelli Giorgio: Responsabile della manutenzione Responsabile gestione tecnica Responsabile della qualità Ronchi dei Legionari, 27 ottobre 2011
2 La sicurezza del volo è obbiettivo prioritario dell attività aeronautica L organizzazione è in grado di garantire elevati livelli di sicurezza? SAFETY La sicurezza è il risultato di un adeguata prevenzione di eventi unsafe
3 «complesso di norme, convinzioni, atteggiamenti, ruoli, pratiche sociali e tecniche volto a minimizzare l esposizione di lavoratori, managers, utenti e pubblico in generale a condizioni considerate di rischio o pericolose» Cosa è la safety? - Zero accidents (o serius incidents)? - Assenza di danni o rischi? - Evitare errori? - Rispondenza ai regolamenti? -?
4 È la situazione in cui il rischio di recare danno alle persone o di danneggiare le cose è ridotto e mantenuto ad un livello accettabile attraverso un processo continuo di hazard identification e risk managenent
5 Danno al velivolo Ritardi nella manutenzione Ritardi nella disponibilità per l esercizio Disservizio verso i passeggeri Danni all immagine della compagnia Penalità contrattuali Perdita di nuovi contratti
6 Organizzazione non efficiente Fare la stessa cosa due volte Installare parti non correttamente Non diagnosticare i difetti Perdita di tempo
7 L organizzazione di manutenzione deve stabilire e diffondere una politica di SAFETY. L Accountable Manager è responsabile di promuovere tale politica. Elemento chiave per sviluppare la Cultura della Safety: SISTEMA DI RAPPORTO EVENTI AZIENDALE (SAFETY REPORT)
8 SE RITENETE CHE LA SAFETY SIA UN COSTO PROVATE AD ANALIZZARE UN INCONVENIETE!
9 EASA European Aviation Safety Agency ENAC Ente Nazionale Aviazione Civile La loro missione è quella di promuovere i massini livelli comuni di sicurezza e di protezione ambientale nel settore dell aviazione civile
10 Alcune parti di interesse, della normativa vigente, per le ditte di manutenzione sono: PARTE 145 Requisiti per le imprese di manutenzione PARTE 66 Requisiti per il personale C.S. PARTE 147 Requisiti per le imprese di training dei C.S.
11 EASA-ENAC/Costruttore/Operatore Dati Reporting Organizzazione Facilities Responsabilità M.M. A.M. Q.M. Sub contractors & suppliers MOE e Procedure C.S. privilegi G.T. Sistema qualità
12 L impresa deve disporre di personale sufficiente per Programmare, eseguire, sovraintendere, ispezionare ed auditare i lavori in accordo alla portata dell approvazione aziendale
13 FORMAZIONE CONTINUA L impresa approvata deve definire un piano di formazione continua ed una procedura per gestire l implementazione e verificarne l efficacia I C.S. devono ricevere aggiornamento continuo nell arco di due anni sulle tecnologie applicabili, sulle procedure organizzative, su tematiche di Human Factor I C.S. devono effettuare lavori di manutenzione per almeno 6 mesi in due anni ai fini della validità della Certificazione
14 Human Factors Principi da applicare al progetto, certificazione, training, operations, manutenzione aeronautica per rendere sicura l interfaccia tra la componente umana e la componente di altri sistemi mediante appropriate considerazioni di human performance Human Performance Capacità e limitazioni umane che hanno impatto sulla sicurezza ed efficienza delle operazioni aeronautiche
15 Concetti di manutenzione preventiva
16 Manutenzione preventiva permette di: Avere sempre le macchine in perfetto stato di efficienza e sicurezza Prevenire e ridurre le avarie Consentire di programmare i fermi macchina
17 Programma di manutenzione Manuali di manutenzione Bollettini tecnici Direttive della autorità Direttive interne aziendali
18 Verso i costruttori Sviluppo programmi di manutenzione Revisioni di procedure manutentive Emissione di bollettini tecnici Verso Autorità aeronautica Valutazione anomalie Proposta di azioni correttive Emissione di direttive di aeronavigabilità
19 E la parte aziendale che recepisce le documentazioni precedenti, crea i feed back e coordina: Ufficio tecnico Magazzino Ufficio acquisti Attrezzeria
20 Deve garantire: Manualistica (elaborazione procedure proprie) Fabbisogno materiali (indirettamente) Attrezzature Disponibilità dell Hangar Valutazione e disponibilità delle ore/uomo (con M.M.) Coordinamento con fornitori
21 Controllo addizionale Ispezione o step manutentivo eseguito da un tecnico mentre viene controllato da un altro Task critico Ispezione su componenti simili che può portare a errori ripetitivi
22 Complete, chiare e semplici Elaborate da gente esperta Completate con diagrammi o foto WARNING esplicitati Task critici e controlli addizionali esplicitati Recepite dal personale che le userà Logicamente correlate
23 . Procedure che non rispondono ai requisiti sopradescritti Errore umano Incidente
24 COMUNQUE SI VUOLE PRECISARE CHE: PROCEDURE BEN SCRITTE NON COPRONO LA FORMAZIONE DEL TECNICO
25 Devono garantire: La presenza delle parti necessarie alla manutenzione acquistate presso ditte certificate e corredate dai requisiti di aeronavigabilità
26 Pre Manutenzione Ricezione ordine di lavoro Valuta la fattibilità (logistica, materiali, attrezzature ecc.) Costruzione Work Report Individuazione dei task critici e controlli addizionali Rintracciabilità del personale, delle attrezzature Distribuzione personale in base alle qualifiche Identificazione di un Focal Point
27 Durante la manutenzione Report continui fra focal point e gestione tecnica Anomalie riscontrate Modifica procedure Addestramento personale OJT Report fra gestione tecnica e Costruttori se necessario Report fra gestione tecnica e Autorità se necessario
28 Post manutenzione Pre chiusura W.R. (prove a terra e in volo) Chiusura W.R. con CRS (da focal point) Computo ore di manutenzione Verifica presenza attrezzi in ogni cassetta Compilazione libretto tecnico personale Aggiornamento scadenziari Trascrizione manutenzioni sui libretti
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30 SISTEMA DI QUALITA Sistema di AUDITING INDIPENDENTE per controllare la rispondenza ai requisiti e l adeguatezza delle procedure Sistema di REPORTING tempestivo ai responsabili di funzione e all Accountable Manager
31 SISTEMA DI QUALITA Definizione del piano di audit Verifica dell organizzazione Verifica delle procedure Verifica del prodotto Verifica del personale tecnico Qualificazione e formazione del personale tecnico
32 AUTORIZZAZIONE (Certification Authorisation) Rilasciata dall impresa approvata secondo PARTE 145. E il documento che permette al detentore di emettere la Dichiarazione di Riammissione in Servizio per conto dell impresa. Per ottenere l autorizzazione, il tecnico deve dimostrare di essere competente e di conoscere le procedure e le limitazioni dell impresa. CARTELLA TECNICA Rilasciata dall impresa. E il documento personale dove sono elencate nel dettaglio tutte le operazioni che il tecnico può eseguire in autonomia di controllo. Sono poi elencati tutti i possibili controlli addizionali degli item critici LIBRETTO TECNICO PERSONALE
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34 Elementi cardine del «sistema aviazione» UOMO-MACCHINA-AMBIENTE Nella catena della sicurezza l uomo è l elemento più importante ma anche il più debole Gli errori si associano alla natura umana, ma possono essere corretti e gestiti
35 Minimizzare il rischio dovuto al fattore umano Consolidare la cultura della prevenzione
36 Mancanza di comunicazione Compiacenza Mancanza di conoscenza Distrazione Mancanza di attività di gruppo (isolazionismo) Fatica Pressione (diretta o indiretta) Stress Mancanza di consapevolezza Norme
37 . Incidenti fatali Incidenti con feriti Eventi Operazioni Normali
38 Catastrofica Critica Limitata Trascurabile Frequente Probabile Occasionale Remota Improbabile SEVERITA PROBABILITA
39 ATTIVI: Azioni commesse da persone di prima linea con effetti immediati LATENTI: Azioni derivanti da decisioni incorrette dai più alti livelli della struttura organizzativa
40 Installazione incompleta 33% Danno durante l installazione 14,5% Installazione impropria 11% Parte non installata 11% Oggetto estraneo dimenticato 6,5% Ricerca guasto errato 6% Attrezzatura usata impropriamente 4%
41 La domanda da porsi deve essere : «PERCHE E SUCCESSO?» NON «CHI E STATO?»
42 SONO NECESSARIE PROCEDURE CHE COPRONO TUTTO? Non sempre Istruzioni di lavoro molto dettagliate non sono necessarie se il personale è addestrato e competente Spesso le organizzazioni preferiscono emettere istruzioni di lavoro piuttosto che seguire un programma di training e di valutazione delle competenze personali
43 REGOLE CONSENTIRE A CIASCUNO DI PARTECIPARE ATTIVAMENTE - Creare senso di appartenenza - Motivare ogni singolo elemento STABILIRE IN MODO CHIARO REGOLE E ASPETTATIVE - Evitare di colpevolizzare, ma coinvolgere tutto il gruppo DEFINIRE CHIARAMENTE RUOLI E COMPITI DI CIASCUNO - Fornire strutture ed informazioni adeguate
44 LEADERSHIP COLLABORATIVISMO E lo stile più afficace per dirigere un gruppo Condivisione delle esperienze Comunicazione di piani e intenzioni Incoraggiamento per i suggerimenti Attivazione di una comunicazione circolare Disponibilità ad accettare commenti critici Disponibilità a cambiare opinioni, piani, azioni
45 AGGIORNAMENTO CONTINUO DELLE CONOSCENZE Solida conoscenza di base Passaggio da sistemi semplici a sistemi complessi Mutamento del ruolo del tecnico manutentore Necessità di acquisire e mantenere un livello adeguato di conoscenze tecniche, organizzative, procedurali
46 vi ringrazia dell attenzione sperando di esservi stati d aiuto
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