IOS. 14 PIANO RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO
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- Luca Pinna
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1 Pagina 1 di 11 Rev. Data Motivo revisione Redazione Verificato Approvato Resp. Uff. Processi e Procedure Accreditamento - S. Zanchi Ref. Med. Maxiemergenze - G. Panzardi. SS Protocolli - F. Palumbo Dir. UF CO R. Monaco RAQ DEU S. Dami Resp. DEU - L. Francesconi Resp. Inf. DEU M. Santiccioli Coord. Inf. - R. Montalbano
2 Pagina 2 di Scopo. Negli ultimi anni si sono verificati nella nostra provincia ripetuti episodi di piogge abbondanti e temporali di forte intensità, che hanno creato disagi alla popolazione e difficoltà per i principali servizi pubblici, ivi compreso quello relativo al soccorso sanitario di emergenza-urgenza. Pur trattandosi di episodi non molto frequenti, essi provocano sempre disagi e problemi alla viabilità urbana ed extraurbana, che inevitabilmente si ripercuotono anche sull attività dei servizi essenziali quali quello del 118. Infatti, ad essi possono conseguire fenomeni di erosione superficiale e sotto-superficiale fino ad arrivare alle frane (rischio idrogeologico). I fenomeni di dissesto idrogeologico sono naturali e possono avvenire per cause strutturali o occasionali, che comunque in entrambi i casi alterano gli equilibri esistenti. L'antropizzazione e la costruzione di nuove infrastrutture, oltre a mutare l'assetto del territorio ed accrescere la possibilità del verificarsi di dissesti, determinano dunque una maggiore esposizione di persone e cose al rischio idrogeologico. A ciò si aggiunge il fatto che sul territorio ci sono molti corsi d'acqua a carattere torrentizio che possono, in tempi brevissimi, aumentare notevolmente la portata d'acqua e creare disagi alla popolazione in caso di fuoriuscita di acqua dall'alveo fluviale. Si parla in tutti questi casi di alluvione (rischio idraulico). Il servizio meteorologico, attraverso modelli scientifici, può prevedere tali episodi ma non sempre le conseguenze per la popolazione che ad essi possono conseguire. Per tale motivo si è ritenuto importante predisporre un Piano dei Soccorsi Sanitari per Rischio Idrogeologico e Idraulico, intendendo con questo l insieme di procedure ed attività che la Centrale Operativa Siena 118 dovrà attuare per ovviare ai disagi ed ai rischi di carattere sanitario, che si possono verificare in caso di importanti precipitazioni. Pertanto lo scopo del presente protocollo è quello di garantire una adeguata risposta all emergenza per rischio idrogeologico//idraulico da parte dell U.O. Emergenza Sanitaria Territoriale 118 ed in particolare: corretta valutazione dell evento da parte della Centrale Operativa 118 sulla base dei bollettini di allerta emanati dal CFRT (Centro Funzionale Regionale della Toscana); collegamento con la Sala Operativa provinciale di Protezione Civile ed eventuale dislocazione presso di essa di un delegato della Direzione U.F. Centrale Operativa 118; attivazione del personale medico ed infermieristico aggiuntivo in reperibilità attiva e in disponibilità volontaria; ricognizione dei mezzi di soccorso sanitario e di trasporto sociosanitario aggiuntivi messi a disposizione dalle Associazioni di Volontariato. 2. Riferimenti normativi. DPR 27/3/1992: istituzione del sistema di emergenza territoriale 118; Atto di intesa Stato Regioni di approvazione delle linee-guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del DPR27/3/1992 (G.U. n.114 Serie Generale del 17/5/1996); Del. Regione Toscana n del 27/12/2004; DPCM 27 febbraio Gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile (GU n. 59 del Suppl. Ordinario n.39)
3 Pagina 3 di 11 Accordo Quadro Regionale per la regolamentazione dei rapporti tra le Aziende Unità Sanitarie Locali ed Ospedaliere e le Associazioni del Volontariato e la Croce Rossa Italiana per lo svolgimento dell attività di trasporto sanitario; Accordo integrativo locale per il trasporto sanitario. 3. Campo di applicazione. Tutto il personale medico, infermieristico e del volontariato (convenzionato con l AUSL 7 di Siena), operante all interno dell U.F. Centrale Operativa 118, come meglio definito nel paragrafo Modalità Operative. 4. Responsabilità. Direttore U.F. Centrale Operativa Definizioni e Abbreviazioni CFRT: Centro Funzionale Regione Toscana C.O. 118: Centrale Operativa 118 Secondo le indicazioni del Centro Funzionale della Regione Toscana (CFRT) la criticità, rilevante ai fini dell adozione dello stato di allerta, è articolata in due livelli, moderata ed elevata. Detti livelli sono associati al superamento di soglie specifiche, debitamente pianificate dal CFRT. La tabella 1 riporta in estrema sintesi la descrizione degli scenari attesi per il rischio idrogeologico/idraulico collegati ai tre livelli di criticità (ordinaria, moderata, elevata). Livello di criticità 1 Ordinaria 2 Moderata 3 Elevata Rischio idrogeologico/idraulico Di solito associata a eventi molto circoscritti, anche intensi, di difficile localizzazione e previsione temporale. Di solito associata a fenomeni meteo diffusi con possibili effetti sulla stabilità dei versanti e sui corsi d'acqua. Di solito associata a fenomeni meteo diffusi di particolare intensità e persistenza, con conseguenti effetti al suolo rilevanti, quali frane diffuse ed esondazione di corsi d'acqua anche principali. Tabella 1 (Fonte:
4 Pagina 4 di 11 Nella tabella 2 viene definita la correlazione fra i livelli di criticità ed i possibili scenari di danno. Livelli di intensità e criticità Stato di allertamento Scenario di danno Livello 0 Nessuna criticità Normalità -Nessuna criticità Livello 1 Criticità ordinaria Basso impatto Fenomeni occasionalmente e localmente pericolosi, non dovrebbero comportare danni e disagi diffusi; attenzioni supplementari in caso di attività all aperto, possibili cancellazioni di eventi. Vigilanza -Eventi molto circoscritti, anche intensi, di difficile localizzazione e previsione temporale. Sono tipicamente associati ai temporali o comunque a forti perturbazioni di breve durata -Crisi del reticolo di drenaggio urbano e del reticolo minore, allagamenti localizzati delle zone depresse, allagamenti localizzati delle sedi stradali -Frane superficiali, colate rapide -Fulmini, caduta di rami Livello 2 Criticità moderata Medio impatto Fenomeni pericolosi diffusi, con possibili danni a strutture/infrastrutture e rischio per la popolazione Allerta Moderata Avviso criticità -Allagamenti diffusi nelle zone depresse e nelle aree a maggior pericolosità idraulica -Innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all'alveo e allagamenti localizzati delle sedi stradali -Innesco di frane nelle aree a elevata pericolosità idrogeologica Livello 3 Criticità elevata Alto impatto Fenomeni diffusi estremamente pericolosi, con danni rilevanti a strutture/infrastrutture e rischio elevato per la popolazione Allerta Elevata Avviso criticità -Allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani -Scorrimento superficiale delle acque meteoriche nelle sedi stradali urbane ed extraurbane -Innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei del reticolo idrografico principale con possibilità di erosioni spondali, sormonto di passerelle e ponti, rottura di argini, inondazione delle aree circostanti -Innesco di frane in maniera diffusa ed estesa in zone ad elevata pericolosità idrogeologica Tabella 2 (Fonte:
5 Pagina 5 di 11 Tipologia stato di allerta I bollettini pervenuti alla Direzione dell U.F. Centrale Operativa 118 direttamente dal Centro Funzionale della Regione Toscana (C.F.R.T.) o attraverso la Protezione Civile, contenenti avviso di criticità di livello 2 o 3 per condizioni meteo avverse relativamente al rischio idrogeologico/idraulico interessanti le zone di cui alla Fig.1, vengono inoltrati dalla Centrale Operativa 118 ai nominativi elencati in Tabella 4. La tipologia di allerta al momento dell emissione dell avviso di criticità (allerta di tipo 1 o di tipo 2) non si riferisce alla magnitudo degli eventi attesi (che è invece rappresentata dai livelli di criticità), ma alla previsione temporale di accadimento dell evento, per cui: DI TIPO 1 = previsione di accadimento superiore alle 12 ore DI TIPO 2 = previsione di accadimento inferiore alle 12 ore Solo i livelli di criticità moderata ed elevata generano un avviso di allerta, mentre il livello di criticità ordinaria genera uno stato definito di vigilanza che, tuttavia, non esclude effetti rilevanti. Fig.1 Cerchiate in nero le zone di allerta riguardanti comuni della provincia di Siena.
6 Pagina 6 di 11 ZONE di COMUNI della PROVINCIA di SIENA C2 - Cecina D1 - Elsa D3 - Ombrone GR D4 - GrevePesa E2 - Chiana E3 Vald Sup F1 - Orcia F4 - Fiora Casole d Elsa, Radicondoli. Casole d Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Colle di Val d Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, San Gimignano, Sovicille. Asciano, Buonconvento, Casole d Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Chiusdino, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Monteroni d Arbia, Monticiano, Murlo, Radda in Chianti, Radicondoli, Siena, Sovicille. Castellina in Chianti, Radda in Chianti. Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti. Abbadia San Salvatore, Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berradenga, Castiglion d Orcia, Chianciano Terme, Montalcino, Montepulciano, Pienza, Radicofani, Rapolano Terme, San Giovanni d Asso, San Quirico d Orcia, Sarteano, Torrita di Siena, Trequanda. Abbadia San Salvatore, Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Piancastagnaio, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Sarteano. Tabella 3 Direttore Sanitario AUSL 7 Siena Direttore Dip.to Emergenza-Urgenza Direttore U.F. Centrale Operativa 118 Vicedirettore U.F. Centrale Operativa118 Referente Medico DEU per Maxiemergenze Coord. Infermieristico C.O. 118 Coord. Infermieristico DEU Direttore Presidio Ospedaliero Aziendale Direttore Dip.to Infermieristico-Ostetrico Direttore Dip.to Prevenzione Direttore U.O.C. Sanità Pubblica Veterinaria Direttore Dip.to Tecnico Responsabile POAT Zona Senese Responsabile POAT Zona Val d Elsa Responsabile POAT Zona Val di Chiana Responsabile POAT Zona Amiata Direttori di zona-distretto: - Senese - Val d Elsa - Valdichiana - Amiata LISTA DI ATTIVAZIONE Dott. Mauro Maccari Dott. Luciano Francesconi Dott. Roberto Monaco Dott. Francesco Palumbo Dott. Giuseppe Panzardi Dott. Roberto Montalbano Sig. Massimiliano Santiccioli Dott.ssa Simonetta Sancasciani Dott. Gioietta Bagaggiolo Dott. Valerio Del Ministro Dott. Alberto Saragosa Ing. Giuliano Stecchi Geom. Gianluca Prosperi Geom. Andrea Gennai Arch. Andrea Faleri Geom. Gabriele Croci Dott. Lucilla Romani Dott.ssa Patrizia Calvelli Ing. Roberto Pulcinelli Dott. Roberto Turillazzi Tabella 4
7 Pagina 7 di 11 6 Modalità operative STATO di LIVELLO di CRITICITA SCENARIO di DANNO AZIONI tipo 1 >12 h Livello 2 Criticità Moderata Medio impatto Fenomeni pericolosi diffusi, con possibili danni a strutture o infrastrutture e rischio per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle zone depresse e nelle aree a maggior pericolosità idraulica -Innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all'alveo e allagamenti localizzati delle sedi stradali -Innesco di frane nelle aree a elevata pericolosità idrogeologica 1- L operatore Charlie 1 della CO Siena 118 trasmette i bollettini di allarme meteo ai Responsabili elencati in Tabella 4 ed a tutte le Postazioni di Emergenza Territoriale via mail o via fax (riportando tipo di allerta e livello di criticità). 2- Il Coordinatore Infermieristico CO 118 in turno (o infermiere da questi incaricato) provvede a far verificare l operatività di tutti i mezzi. tipo 2 < 12 h Livello 2 Criticità Moderata Medio impatto Fenomeni pericolosi diffusi, con possibili danni a strutture o infrastrutture e rischio per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle zone depresse e nelle aree a maggior pericolosità idraulica -Innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all'alveo e allagamenti localizzati delle sedi stradali -Innesco di frane nelle aree a elevata pericolosità idrogeologica 1- L operatore Charlie 1 della CO Siena 118 trasmette i bollettini di allarme meteo ai Responsabili elencati in Tabella 4 ed a tutte le Postazioni di Emergenza Territoriale via mail o via fax (riportando tipo di allerta e livello di criticità). 2 - Il Coordinatore Infermieristico in turno (o infermiere da questi incaricato) provvede a far verificare l operatività di tutti i mezzi. 3- Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 o il Medico di CO in turno valuta se far sospendere tutti i servizi non urgenti. tipo 1 >12 h Livello 3 Criticità Elevata Alto impatto Fenomeni diffusi estremamente pericolosi, con danni rilevanti a strutture/infrastrutture e rischio elevato per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani -Scorrimento superficiale delle acque meteoriche nelle sedi stradali urbane ed extraurbane -Innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei del reticolo idrografico principale con possibilità di erosioni spondali, sormonto di passerelle e ponti, rottura di argini, inondazione delle aree circostanti -Innesco di frane in maniera diffusa ed estesa in zone ad elevata pericolosità idrogeologica 1- L operatore Charlie 1 della Centrale Operativa Siena 118 trasmette i bollettini di allarme meteo ai Responsabili elencati in Tabella 4 e a tutte le Postazioni di Emergenza Territoriale Territoriale via mail o via fax (riportando tipo di allerta e livello di criticità). 2- Il Coordinatore Infermieristico C.O. 118 in turno (o infermiere da questi incaricato) provvede a far verificare l operatività di tutti i mezzi. 3- Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 (o il Medico di Centrale in turno) valuta se far sospendere tutti i servizi non urgenti.
8 Pagina 8 di 11 STATO di LIVELLO di CRITICITA SCENARIO di DANNO AZIONI tipo 2 < 12 h Livello 3 Criticità Elevata Alto impatto Fenomeni diffusi estremamente pericolosi, con danni rilevanti a strutture/infrastrutture e rischio elevato per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani -Scorrimento superficiale delle acque meteoriche nelle sedi stradali urbane ed extraurbane -Innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei del reticolo idrografico principale con possibilità di erosioni spondali, sormonto di passerelle e ponti, rottura di argini, inondazione delle aree circostanti -Innesco di frane in maniera diffusa ed estesa in zone ad elevata pericolosità idrogeologica 1- L operatore Charlie 1 della Centrale Operativa Siena 118 trasmette i bollettini di allarme meteo ai Responsabili elencati in Tabella 4 ed a tutte le Postazioni di Emergenza Territoriale via mail o via fax (riportando tipo di allerta e livello di criticita ). 2- Il Coordinatore Infermieristico della C.O. 118 in turno (o infermiere da questi incaricato) provvede a far verificare l operatività di tutti i mezzi. 3- Il Coordinatore Infermieristico in turno (o infermiere da questi incaricato) verifica la disponibilità di personale infermieristico aggiuntivo. 4- Il Medico di Centrale in turno verifica la disponibilità di personale medico aggiuntivo. 5- Il Medico di Centrale in turno provvede ad effettuare una ricognizione dei mezzi di soccorso sanitario e di trasporto sociosanitario aggiuntivi messi a disposizione dalle Associazioni di Volontariato e dalla C.R.I. 6- Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 (o il Medico di Centrale in turno) provvede a far sospendere tutti i servizi non urgenti. 7- Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 allerta il Direttore D.E.U. per l attivazione delle procedure interne ai Pronto Soccorso.
9 Pagina 9 di 11 STATO di LIVELLO di CRITICITA SCENARIO di DANNO AZIONI Condizioni meteo avverse IN CORSO Livello 2 Criticità Moderata Medio impatto Fenomeni pericolosi diffusi, con possibili danni a strutture o infrastrutture e rischio per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle zone depresse e nelle aree a maggior pericolosità idraulica -Innalzamento dei livelli idrici nei corsi d'acqua con conseguenti possibili inondazioni localizzate nelle aree contigue all'alveo e allagamenti localizzati delle sedi stradali -Innesco di frane nelle aree a elevata pericolosità idrogeologica 1-Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 (o il Medico di Centrale in turno) valuta se far sospendere tutti i servizi non urgenti. 2-Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118, sentito il Direttore Sanitario, contatta il Responsabile della Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile per valutare la eventuale necessità di dislocare presso quella sede un rappresentante dell U.F. Centrale Operativa 118. Condizioni meteo avverse IN CORSO Livello 3 Criticità Elevata Alto impatto Fenomeni diffusi estremamente pericolosi, con danni rilevanti a strutture/infrastrutture e rischio elevato per la popolazione -Allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all'incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani -Scorrimento superficiale delle acque meteoriche nelle sedi stradali urbane ed extraurbane -Innalzamenti significativi dei livelli idrici negli alvei del reticolo idrografico principale con possibilità di erosioni spondali, sormonto di passerelle e ponti, rottura di argini, inondazione delle aree circostanti -Innesco di frane in maniera diffusa ed estesa in zone ad elevata pericolosità idrogeologica 1-Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 (o il Medico di Centrale in turno) provvede a far sospendere tutti i servizi non urgenti 2-Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118, sentito il Direttore Sanitario, contatta il Responsabile della Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile per valutare la eventuale necessità di dislocare presso quella sede un rappresentante dell U.F. Centrale Operativa Il Direttore U.F. Centrale Operativa 118 (o, su sua delega, il Medico di Centrale in turno), di intesa con il Coordinatore Infermieristico, valuta la necessità di impiegare ulteriori mezzi in dotazione alla U.F. Centrale Operativa 118 e di attivare ulteriore personale infermieristico e medico
10 Pagina 10 di Allegati RUBRICA TELEFONO/FAX Direttore Sanitario AUSL 7 Siena Dott. Mauro Maccari direttoresanitario.siena@usl7.toscana.it Direttore Dip.to Emergenza-Urgenza Dott. Luciano Francesconi l.francesconi@usl7.toscana.it Direttore U.F. Centrale Operativa 118 Dott. Roberto Monaco r.monaco@usl7.toscana.it Medico di Centrale medicocentrale@usl7.toscana.it Vicedirettore Centrale Operativa 118 Dott. Francesco Palumbo f.palumbo@usl7.toscana.it Referente Medico DEU Maxiemergenze Dott. Giuseppe Panzardi g.panzardi@usl7.toscana.it Infermiere Coordinatore U.F. C.O. 118 Dott. R.Motalbano r.montalbano@usl7.toscana.it Infermiere Coordinatore DEU Massimiliano Santiccioli m.santiccioli@usl7.toscana.it Direttore Presidio Ospedaliero Aziendale Dott.ssa S. Sancasciani s.sancasciani@usl7.toscana.it Direttore Dip.to Infermieristico-Ostetrico Dott.ssa G. Bagaggiolo g.bagaggiolo@usl7.toscana.it Direttore Dip.to Prevenzione Dott. Valerio Del Ministro v.delministro@usl7.toscana.it Direttore UOC Sanità Pubblica Veterinaria Dott. Alberto Saragosa tel fax cell Direttore Dip.to Tecnico Ing. Giuliano Stecchi g.stecchi@usl7.toscana.it Responsabile POAT Zona Senese Geom. Gianluca Prosperi g.prosperi@usl7.toscana.it Responsabile POAT Zona Val d Elsa Geom. Andrea Gennai a.gennai@usl7.toscana.it Responsabile POAT Zona Val di Chiana Arch. Andrea Faleri a.faleri@usl7.toscana.it Responsabile POAT Zona Amiata Geom. Gabriele Croci g.croci@usl7.toscana.it Direttore S.S. Programmazione Dott. Andrea Ghezzi a.ghezzi@usl7.toscana.it fabbisogno e gestione amm.va approvvigionamenti Mobility Manager Aziendale Sig. Nucci Marco m.nucci@usl7.toscana.it Energy Manager Aziendale Dott. Claudio Papei c.papei@usl7.toscana.it Direttori di zona-distretto: - Senese - Val d Elsa - Valdichiana - Amiata Dott. Lucilla Romani Dott.ssa Patrizia Calvelli Ing. Roberto Pulcinelli Dott. Roberto Turillazzi Centrale Operativa Siena 118 FAX Postazione Charlie Postazione Charlie Postazione Charlie Postazione Charlie Vigili del fuoco di Siena Carabinieri di Siena Questura di Siena Misericordia di Siena Pubblica Assistenza di Siena MAIL l.romani@usl7.toscana.it p.calvelli@usl7.toscana.it r.pulcinelli@usl7.toscana.it r.turillazzi@usl7.toscana.it
11 Pagina 11 di 11 C.R.I. di Siena Protezione Civile Provincia di Siena reperibile uffici Protezione Civile Comune di Siena (rep) Pronto soccorso di Siena Centralino Postazione Triage Pronto Soccorso di Campostaggia Centralino PS Pronto Soccorso di Nottola Centralino Postazione Triage Pronto Soccorso di Abbadia S.Salvatore Responsabile POAT Zona Senese Geom. Gianluca Prosperi Fax Cell Responsabile POAT Zona Val d Elsa Geom. Andrea Gennai Fax Cell Responsabile POAT Zona Val di Chiana Arch. Andrea Faleri Fax Cell Responsabile POAT Zona Amiata Geom. Gabriele Croci Fax Cell g.prosperi@usl7.toscana.it a.gennai@usl7.toscana.it a.faleri@usl7.toscana.it g.croci@usl7.toscana.it IL PRESENTE PIANO RISCHIO NEVE/GHIACCIO VERRA AGGIORNATO OGNI ANNO (O QUANDO NECESSARIO) A PARTIRE DALLA DATA DELLA SUA APPROVAZIONE
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