LE SOCIETÀ CONTROLLATE DAI MAGGIORI COMUNI ITALIANI: BILANCI

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1 FONDAZIONE LE SOCIETÀ CONTROLLATE DAI MAGGIORI COMUNI ITALIANI: BILANCI (edizione 2009) a cura dell Ufficio Studi di Mediobanca

2 ISSN Copyright 2009 by Fondazione Civicum, Milano

3 Promuovere e sostenere una cultura della partecipazione e della collaborazione tra cittadini e istituzioni, per aumentare efficacia ed efficienza nella gestione dei beni pubblici: è questa la missione della Fondazione Civicum. Ha raggiunto in pochi anni un primo obiettivo: sensibilizzare la pubblica opinione. Come e con quali risultati gli amministratori pubblici spendessero i soldi di imposte e tasse è tema al quale gli italiani avevano sempre prestato scarsa attenzione. Quel disinteresse ha contribuito all abnorme livello di spesa corrente, disavanzo, debito pubblico e alla inefficienza di comparti e servizi che non avvertivano lo stimolo di una partecipazione attiva dei cittadini. La situazione sembra cambiata e la conferma è arrivata con lo straordinario seguito avuto dalla presentazione a Roma dell analisi dei bilanci di 23 fra i maggiori comuni italiani promossa da Civicum. Seguito di stampa, con ampio approfondimento su quotidiani e periodici. Seguito di televisione con riprese nei telegiornali e interviste nei più qualificati talkshow. Seguito di presenze: il 15 gennaio era affollato di personalità del mondo politico, imprenditoriale, accademico. Sissignori, oggi gli italiani si occupano molto più assiduamente di spesa pubblica. Oggi sono più numerosi i bilanci di enti pubblici su Internet: non sempre chiari ma ci sono. È in questo spirito, di attenzione e collaborazione, che Civicum conferisce all Ufficio Studi di Mediobanca il compito di approfondire le complesse problematiche delle controllate comunali, nelle quali è affidata ad amministratori privati la gestione di risorse pubbliche per fornire servizi indispensabili a cittadini utenti e azionisti. Di esse sono state già esaminate in un precedente convegno i costi, la qualità e l efficienza. In questa sede si esamina la chiarezza dei loro bilanci, in termini di comprensibilità e trasparenza, anche in riferimento alle riforme allo studio e degli attualissimi progetti di federalismo e privatizzazioni. Spinta da nuove esigenze sociali, economiche, finanziarie, l Italia sta cambiando e i fenomeni che il cambiamento produce vanno tenuti sotto controllo, nell interesse dei cittadini. Questo proposito è alla base della edizione 2009 la quinta dell analisi Le Società controllate dai maggiori Comuni italiani: BILANCI riferita alle imprese private di servizi pubblici, che hanno come azionisti di riferimento i Comuni di MILANO, NAPOLI, ROMA, TORINO, BRESCIA E BOLOGNA. Un impegno, ormai tradizionale, che Civicum assolve per collaborare con amministratori e cittadini al raggiungimento di un comune obiettivo: un Italia migliore. FONDAZIONE CIVICVM Via S. Pietro all Orto, Milano Tel Fax info@civicum.it

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5 INDICE pagina Premessa... 9 Glossario Considerazioni di sintesi I Le società selezionate II Indici economici e patrimoniali II.1 - Generalità II.2 - Aspetti economici II.3 - Aspetti patrimoniali III Gli investimenti IV I dati per dipendente V Amministratori e compensi VI Acquisizioni e fusioni nel periodo VI.1 - Cronistoria delle acquisizioni VI.2 - Principali aggregazioni societarie VI.3 - Operazioni di Gruppi esteri VII Le società quotate in Borsa INDICE DEGLI ALLEGATI 1 Dati di dettaglio delle società nel Numero società controllate nel Valori patrimoniali delle partecipazioni dei comuni Fatturato, dipendenti e dividendi Ricavi operativi Principali dati di conto economico Indici per dipendente Struttura finanziaria Indebitamento finanziario e disponibilità Indici di rendimento Società comunali e principali aziende similari: dati di bilancio Schede anagrafiche

6 DATABASE BILANCI DELLE SOCIETÀ - Aggregati per comune Aggregati per settore Società controllate dal Comune di Milano Società controllate dal Comune di Roma Società controllate dal Comune di Brescia Società controllate dal Comune di Torino Società controllate dal Comune di Napoli Società controllate dal Comune di Bologna Principali società operanti negli stessi settori di quelle a controllo comunale INDICE DELLE TABELLE Tab. I.1 Valore aggiunto provinciale prodotto nel Tab. I.2 Riepilogo delle società a controllo comunale aggregate e delle principali aziende similari a fine Tab. I.3 Dipendenti per comune e settore a fine Tab. I.4 Capitalizzazione e tasso di rendimento delle società controllate quotate nel Tab. II.1 MON e risultato corrente nel Tab. II.2 Variazione del MON e del risultato corrente Tab. II.3 Titoli nell attivo corrente delle società a controllo comunale 36 Tab. III.1 Investimenti in immobilizzazioni materiali per comune nel Tab. III.2 Investimenti in immobilizzazioni materiali delle società a controllo comunale per settore nel Tab. III.3 Investimenti in immobilizzazioni materiali nel settore energia, gas e acqua nel Tab. III.4 Investimenti in immobilizzazioni materiali nei servizi ambientali nel Tab. III.5 Investimenti in immobilizzazioni materiali nel trasporto locale nel Tab. III.6 Investimenti in immobilizzazioni materiali nel settore aeroportuale nel Tab. IV.1 Valore aggiunto e costo del lavoro per dipendente nel settore energia elettrica, gas e acqua Tab. IV.2 Valore aggiunto e costo del lavoro per dipendente nel trasporto locale

7 Tab. IV.3 Valore aggiunto e costo del lavoro per dipendente nei servizi ambientali Tab. IV.4 Valore aggiunto e costo del lavoro per dipendente nel settore aeroportuale Tab. V.1 Cariche sociali e compensi Tab. V.2 Compensi medi per carica nei settori e nei comuni Tab. VI.1 Acquisizioni e fusioni nel periodo Tab. VII.1 Le utilities in Borsa a fine anno Tab. VII.2 Dal collocamento a fine Tab. VII.3 Multipli di Borsa Tab. VII.4 Dividend yield Tab. VII.5 Proventi netti realizzati dai comuni azionisti delle società quotate Fig. 1 I mestieri delle società con attività diverse Fig. 2 La spesa dei comuni: diretta e tramite controllate Fig. 3 Sede delle 338 controllate comunali a fine Fig. 4 Valore patrimoniale delle società controllate Fig. 5 La compagine azionaria delle controllate comunali Fig. 6 Investimenti e dividendi per cittadino Fig. 7 Ricchezza per cittadino Fig. 8 Ricavi, contributi e corrispettivi per settore nel Fig. 9 Dimensione e ripartizione dei ricavi per comune nel Fig. 10 Indici di redditività nel Fig. 11 Indici di indebitamento per comune nel Fig. 12 Indici per dipendente per comune nel Fig. 13 Indici per dipendente per settore nel Fig. 14 La mappa degli amministratori

8 Avvertenza per la lettura delle tabelle e allegati Si sono adoperati i segni convenzionali e le abbreviazioni seguenti: quando il fenomeno non esiste... quando si ignora se il fenomeno esiste o non se ne conosce il dato o quando il valore del dato è inferiore alla cifra significativa minima dell ordine considerato n.c. dato non calcolato 8

9 PREMESSA Questa ricerca è stata realizzata per conto della Fondazione Civicum di Milano e rappresenta l aggiornamento di quella pubblicata nel marzo La richiesta della Fondazione ha riguardato l analisi dei bilanci delle controllate dei principali comuni italiani nell ambito dei seguenti obiettivi: fornire all amministrazione e ai cittadini un quadro completo delle attività del comune; stimolare la presentazione di un informativa più trasparente e significativa per analisti e cittadini; sollecitare l assunzione di comportamenti virtuosi ispirati al concetto di best practice. Il rapporto è articolato sull elaborazione dei bilanci più recenti disponibili per le 47 principali società controllate dai Comuni di Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma e Torino (sezioni I-IV). Esso comprende il database dei bilanci riclassificati, una relazione sui risultati ed un set di allegati volti a chiarire alcuni aspetti fondamentali nell apprezzamento dei risultati di bilancio. Sono inoltre inclusi un paragrafo sugli amministratori e i relativi compensi (sezione V), il riepilogo delle acquisizioni e fusioni realizzate dal 2003 al 2008 (sezione VI) e un paragrafo sulle società quotate in Borsa (sezione VII). Ufficio Studi Mediobanca, 4 marzo

10 GLOSSARIO Attività (Totale attività) Capitale (Capitale investito) Capitale netto (Patrimonio netto) Capitale netto tangibile Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Investimenti finanziari Investimenti tecnici Margine operativo lordo (MOL) Margine operativo netto (MON) Payout ROE (indice) ROI (indice) Risultato corrente Utilities Totale delle attività dello stato patrimoniale: attività correnti, immobilizzazioni materiali, finanziarie e immateriali. Somma del capitale netto e dei debiti finanziari. Corrisponde al totale delle attività al netto delle passività di natura non finanziaria. Capitale, riserve e risultato d esercizio. È uguale alla differenza tra totale attività e totale passività. Il capitale netto di competenza degli azionisti esclude le quote di competenza delle minoranze. Capitale netto depurato del valore di bilancio delle immobilizzazioni immateriali. Posta di bilancio (Oneri pluriennali + Avviamento) a fronte di esborsi sostenuti per oneri o beni non materiali, la cui competenza viene attribuita ad esercizi futuri. Consistenza delle attività di bilancio relative ad impieghi in beni materiali il cui uso si protrae per più esercizi. Flusso annuo degli esborsi per acquisti di partecipazioni e concessione di finanziamenti (al netto dei rimborsi). Flusso annuo degli esborsi per immobilizzazioni materiali. Differenza tra valore aggiunto e costo del lavoro. Differenza MOL e ammortamenti. Dividendi dichiarati in rapporto all utile netto di esercizio. Rapporto tra risultato d esercizio e capitale sociale più riserve. Rapporto tra margine operativo netto + proventi finanziari ± altri utili e perdite di natura finanziaria e diversi e capitale. Risultato d esercizio prima dei costi e ricavi di natura straordinaria e non ricorrente e delle imposte sul reddito. Servizi di pubblica utilità (in questa pubblicazione: produzione e distribuzione energia elettrica, gas, gestione integrata delle risorse idriche, servizi ambientali, trasporto pubblico locale e gestione aeroportuale). 10

11 CONSIDERAZIONI DI SINTESI L indagine, giunta alla quinta edizione, rende disponibile una base informativa che copre un quinquennio di rilevazioni i cui ultimi due anni sono analizzati in questo volume. Si riportano a seguire alcune considerazioni di sintesi: le società controllate rappresentano per i comuni realtà molto importanti, quasi sempre più della stessa attività diretta: nel 2007 la spesa alimentata dalle società a controllo municipale ha raggiunto i 17,1 miliardi euro contro i circa 9 miliardi di quella finanziata dalle strutture comunali; il portafoglio dei sei maggiori comuni comprende 338 partecipazioni di controllo (dirette ed indirette) cui si aggiungono 65 partecipazioni di minoranza; il Comune di Milano rappresenta la holding più articolata, con 93 partecipazioni (8 delle quali di minoranza), cui seguono Roma con 88 partecipazioni (8 di minoranza), Torino con 82 (22 di minoranza), Bologna con 60 (9 di minoranza), Brescia con 55 (14 di minoranza) e Napoli con 25 (4 di minoranza); la struttura dei portafogli risulterebbe estremamente semplificata ove si escludessero le società energetiche (quotate); il legame tra aziende controllate dal comune e territorio non è esclusivo: circa il 60% ha sede nel territorio municipale, l 8% in quello provinciale; le restanti (32%) sono domiciliate altrove e di esse il 6% al di fuori dell Italia; il portafoglio dei sei maggiori comuni è valutabile in circa 7,5 miliardi di euro, dei quali 3,5 miliardi relativi ad imprese quotate e 0,4 miliardi a partecipazioni di minoranza; il Comune di Milano detiene asset per circa 2,5 miliardi di euro, quello di Roma per 1,8 miliardi, Brescia per 1,4 miliardi, Torino per 0,8 miliardi, Napoli per 0,5 miliardi e Bologna per 0,4 miliardi; nella seconda metà del 2008 il valore delle società quotate in portafoglio ai comuni si è ridotto di 2,1 miliardi di euro; il fatturato aggregato delle imprese a controllo municipale rappresenta in capo ai singoli comuni volumi di attività che, ove fossero rappresentati attraverso il consolidato di holding comunali, configurerebbero attori di primo piano dell imprenditoria nazionale; nel loro insieme a fine 2007 tali aziende impiegavano dipendenti e fatturavano 18,6 miliardi di euro; il principale contributo al volume delle attività comunali proviene dalle aziende che operano nell energia; esse generano il maggiore fatturato (13,5 miliardi nel 2007), i più elevati, e spesso unici, profitti (726 milioni di euro contro i 633 del totale), garantiscono un regolare afflusso di risorse alle casse comunali attraverso la distribuzione di dividendi (257 milioni di euro sui 300 complessiva- 11

12 mente incassati dai comuni nel 2008) e rappresentano la porzione più liquida grazie alla quotazione in Borsa del portafoglio comunale (circa 3,5 miliardi di euro); l insieme delle imprese non energetiche assume comunque notevole rilevanza economica, sviluppando nel 2007 un fatturato pari a 5,1 miliardi, ma salda con una perdita netta di 93 milioni di euro (in gran parte attribuibile al trasporto pubblico locale) nonostante gli 1,9 miliardi di euro corrisposti dagli enti locali a titolo di integrazione dei ricavi; la struttura finanziaria pare complessivamente virtuosa, evidenziando un rapporto tra debiti finanziari e capitale netto pari all unità; permangono tuttavia presso alcune aziende elevate disponibilità liquide (in primis ATM con oltre 400 milioni di euro): si tratta di poste difficilmente valutabili, specie in presenza di azionisti (i comuni) che intervengono in settori a forte intensità di investimento dove l efficienza dei servizi prestati è cruciale per la competitività della comunità locale. 12

13 I - LE SOCIETÀ SELEZIONATE L indagine considera le principali società di capitale controllate dai sei maggiori comuni italiani Milano, Roma, Torino, Napoli, Brescia e Bologna e quelle in cui essi rappresentano l azionista di maggioranza relativa. Sono state escluse le società con fatturato o totale attivo inferiore nel 2007 a 10 milioni di euro e quelle per le quali non è stato possibile assumere informazioni complete (CAAN - Centro Agro-Alimentare di Napoli e Roma Multiservizi). Gli aggregati sono stati elaborati sommando i valori complessivi di bilancio per le imprese controllate di diritto (a prescindere dalla quota detenuta dal comune controllante) e pro quota (in proporzione alla interessenza nel capitale) per quelle di cui il comune è azionista di maggioranza relativa. I comuni sono stati selezionati sulla base del volume di valore aggiunto provinciale nel 2006 (Tab. I.1). Il maggiore è Milano, seguito da Roma (rispettivamente e milioni di euro di valore aggiunto). Con valori compresi tra 57 e 29 miliardi di euro seguono nell ordine Torino, Napoli, Brescia e Bologna. I residenti nei sei comuni nel 2007 erano circa 6,5 milioni, pari all 11% del totale nazionale. La quota di terziario sul totale del valore aggiunto è molto elevata: va da un minimo di poco inferiore al 60% (Brescia) ad un massimo di oltre l 80% (Roma e Napoli). Brescia, Milano, Torino e Bologna scontano le percentuali più elevate della componente industriale (intorno al 40% la prima e al 30% le altre). Di rilievo è anche la struttura urbanistica che può influire sull economicità della gestione dei servizi. 13

14 TABELLA I.1 VALORE AGGIUNTO PROVINCIALE PRODOTTO NEL 2006 Composizione % nel 2006 Province MILANO ROMA TORINO NAPOLI BRESCIA BOLOGNA Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,2 0,5 0,6 1,2 2,4 1,3 Industria in senso stretto 23,1 8,3 23,0 11,4 33,0 24,6 Industria Costruzioni 4,0 4,8 5,1 5,7 6,6 5,0 Totale industria 27,1 13,1 28,1 17,1 39,6 29,6 Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 24,1 25,6 22,4 25,5 19,3 21,1 Intermediazione monetaria Servizi e finanziaria; attività immobiliari e imprenditoriali 33,9 33,5 30,2 25,6 25,0 29,6 Altre attività di servizi 14,7 27,3 18,7 30,6 13,7 18,4 Totale servizi 72,7 86,4 71,3 81,7 58,0 69,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Valore aggiunto in mln di euro Fonte: Istat, occupazione e valore aggiunto nelle province (gennaio 2009). La Tab. I.2 riepiloga le 47 società a controllo comunale che operano per lo più nel settore delle utilities a fine È inoltre da segnalare che ASM Brescia, AMSA Holding ed AEM Milano sono trattate separatamente, avendo la loro aggregazione avuto effetto dal 1º gennaio Le società che operano in più di un settore (c.d. multiutility) sono conteggiate una sola volta nel totale indicato. Rispetto alla scorsa edizione sono state incluse la Napolipark (100% Comune di Napoli) e la TRM - Trattamento Rifiuti Metropolitani (91,05% Comune di Torino); sono invece state escluse la Roma Multiservizi e la CAAN - Centro Agro- Alimentare di Napoli, i cui bilanci relativi all esercizio 2007 non erano ancora disponibili a fine novembre Sono evidenziate pertanto 11 controllate nei trasporti pubblici locali, 6 nei servizi ambientali (di cui due multiutility), 5 nella distribuzione di energia elettrica e del gas, 6 nella distribuzione dell acqua (di cui 3 multiutility ed un caso la Metropolitana Milanese che svolge in prevalenza attività di ingegneria), 2 nei servizi aeroportuali e 23 in servizi vari. Milano e Torino sono gli unici comuni che operano in tutti i servizi elencati nella Tab. I.2. In alcuni settori vi sono casi in cui sono assenti, in talune città, società a controllo comunale; si tratta dell energia e gas a Napoli, dove operano l ENEL e la Napoletanagas (solo vettoriamento di gas) e a Roma, dove opera 14

15 l Italgas (limitatamente alla distribuzione del gas). Nel settore aeroportuale, salvo Milano, non ci sono casi di controllo nei vari gestori. TABELLA I.2 RIEPILOGO DELLE SOCIETÀ A CONTROLLO COMUNALE AGGRE- GATE E DELLE PRINCIPALI AZIENDE SIMILARI A FINE 2007 A) Principali società a controllo comunale Energia elettrica e gas Acqua Servizi ambientali Bologna HERA (^) (#) HERA (^) (#) HERA (^) (#) ATC SRM Brescia Milano ASM Brescia (^) (ora in A2A) AEM (^) (ora A2A) ASM Brescia (^) (ora in A2A) Metropolitana Milanese ASM Brescia (^) (ora in A2A) AMSA Holding (ora in A2A) Trasporto locale Brescia Mobilità Napoli ARIN ASIA ANM CTP (#) Metronapoli Roma ACEA (^) ACEA (^) AMA ATAC MetRo Trambus Aeroporti Varie Totale (*) CAAB SERIBO Centrale del Latte di Brescia ATM SEA Metropolitana Milanese Milano Ristorazione Milanosport SOGEMI ZINCAR Torino Iride (^) (#) SMAT AMIAT GTT SAGAT (#) Bagnolifutura Mostra D Oltremare Napoli Servizi Napolipark Terme di Agnano Risorse-RPR Roma Entrate Roma Metropolitane Zetema AFC Torino CAAT FCT FSU (#) Soris TRM Totale segue 15

16 segue Bologna Brescia Milano Napoli B) Aziende similari Energia elettrica e gas ENEL (^) Napoletanagas Acqua CAP Gestione Servizi ambientali Trasporto locale Aeroporti Aeroporto G. Marconi di Bologna Aeroporto Valerio Catullo BAA Italia Roma Italgas Aeroporti di Roma Torino Altre città Acegas-APS (Ts) (^) Acegas-APS (Ts) (^) Acegas-APS (Ts) (^) AMI (Ge) SACBO (Bg) ENEL (^) Enìa (Pr) (^) Italgas Acquedotto Pugliese (Ba) Enìa (Pr) (^) VERITAS (Ve) AMIU (Ge) Enìa (Pr) (^) VERITAS (Ve) (in liquid.) AMT (Ge) ATAF (Fi) SAVE (Ve) (^) (*) Al netto delle duplicazioni. (^) Società quotata. (#) Società in cui il comune ha la maggioranza relativa o il controllo congiunto. La quota detenuta dal Comune di Napoli in CTP (50%) è stata ceduta alla Provincia di Napoli nel Fonte: nostre elaborazioni. Le 23 società a controllo comunale classificate come varie nella Tab. I.2. operano in una molteplicità di settori eterogenei (Fig. 1) tra cui la gestione dei mercati agro-alimentari, i servizi di ingegneria, la produzione di latte, l esercizio di impianti sportivi, il servizio di riscossione tributi, la refezione scolastica, i servizi di pulizia e riqualificazione urbana, la gestione di fiere e convegni, i parcheggi, le terme e i musei. Fig. 1 I mestieri delle società con attività diverse (numero di imprese per attività) Altro 9 Ingegneria Mercati Servizi di urbanistica Refezione Tributi Centrale del Latte (Bs) - Centri sportivi (Mi) - Fiere e convegni (Na) - Servizi di pulizia (Na) - Parcheggi (Na) - Terme (Na) - Musei (Rm) - Farmacie e cimiteri (To) - Ambiente - in avviamento (To) Finanziaria 2 Fonte: nostre elaborazioni. 16

17 Le 47 società del campione occupavano dipendenti a fine 2007 (Tab. I.3), in lieve incremento rispetto all anno precedente (+1,7%). Roma e Milano sono i comuni con il maggior numero di occupati rappresentando insieme oltre il 65% del totale del campione. Notevole il livello occupazionale dei trasporti, più del doppio rispetto a quello dell energia, gas e acqua e dell ambiente: le società con il più alto numero di dipendenti sono la ATM di Milano (8.808 unità), la Trambus di Roma (8.783 unità), la GTT di Torino (5.604 unità) e la ANM di Napoli (3.243 unità). ACEA e AEM sono le società del settore energia, gas e acqua con il numero più elevato di dipendenti, rispettivamente e unità, mentre la AMA di Roma, nei servizi ambientali rappresenta la maggior società con occupati. Tra le varie spiccano i dipendenti della Milano Ristorazione (959 unità), della Metropolitana Milanese (752 unità) e della romana Zetema Progetto Cultura (740 unità). TABELLA I.3 DIPENDENTI PER COMUNE E SETTORE A FINE 2007 Roma Milano Torino Napoli Bologna Brescia Totale Trasporti Energia, gas e acqua Ambiente Aeroporti Varie Totale Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. Tramite le controllate, i comuni sviluppano un volume di spesa (misurata in termini di costi di gestione, inclusivi degli oneri finanziari), che è, nella generalità dei casi, ben al di sopra di quella che alimentano con le proprie strutture dirette (Fig. 2): a Milano nel 2007 si sono avuti 7,9 miliardi di euro contro 1,8 miliardi; a Brescia il rapporto è stato addirittura di 10 a 1 (2 miliardi di euro contro 197 milioni), altrove le proporzioni sono meno sbilanciate, ma sempre largamente a favore del canale indiretto (con la sola eccezione di Napoli che non controlla imprese energetiche). Per l insieme dei sei comuni si tratta di 17,1 miliardi di euro, oltre il doppio dei 9 miliardi spesi dalle strutture comunali; la spesa diretta si è incrementata di circa il 14% rispetto al 2006 a seguito essenzialmente degli aumenti riscontrati nei comuni di Roma (+24%) e Napoli (+19%); quella indiretta è invece aumentata del 6,7%. 17

18 Fig. 2 La spesa dei comuni: diretta e tramite controllate (47 società nel 2007, milioni di euro) Bologna Napoli Torino Attività tramite controllate Attività diretta Brescia Roma Milano Totale Fonte: nostre elaborazioni. Nell Allegato 1 è riportato l elenco, aggiornato al 2008, delle società controllate dai comuni, sia aggregate che non aggregate nelle successive elaborazioni: 13 appartengono al Comune di Roma (tra le quali l ACEA quotata in Borsa), 9 al Comune di Milano (inclusa l A2A, quotata in Borsa e controllata pariteticamente con il Comune di Brescia), 15 al Comune di Napoli, 16 al Comune di Torino (inclusa l Iride quotata in Borsa), 9 al Comune di Bologna (inclusa la HERA quotata in Borsa) e 6 al Comune di Brescia (inclusa l A2A, quotata in Borsa e controllata pariteticamente con il Comune di Milano). L Allegato 2 dettaglia il numero di società dirette e indirette facenti capo a fine 2007 ai 6 comuni esaminati: si tratta di 338 imprese (290 consolidate e 48 non consolidate), di cui 85 appartengono al Comune di Milano (incluse 42 società attribuibili al Gruppo Edison consolidate proporzionalmente) e 80 a quello di Roma. Tali società, come evidenziato nella successiva Figura 3 sono ubicate per circa il 60% in ambito municipale, cui si aggiunge l 8% con sede entro la provincia; le restanti imprese hanno sede altrove, e di esse il 6% è domiciliato all estero. La proliferazione societaria fuori dal perimetro comunale è attribuibile integralmente alle società quotate operanti nel settore energetico. 18

19 Fig. 3 Sede delle 338 controllate comunali a fine % 6% 8% 59% Comune Provincia Italia Estero Fonte: nostre elaborazioni. L Allegato 3 e la successiva Figura 4 riportano il valore delle partecipazioni detenute dai 6 comuni che risulta pari a 6,8 miliardi di euro; per le società quotate si è fatto riferimento ai corsi di Borsa a fine 2008, inclusa la FSU valorizzata proquota in base alla quotazione di Borsa di Iride; per le non quotate si è fatto riferimento alla consistenza del patrimonio netto a fine Esse rappresentano oltre il 50% del valore complessivo. Il Comune di Milano, con 2,4 miliardi raggiunge circa il 35% del totale, seguito dai Comuni di Roma con circa il 24% e Brescia con circa il 19%. Seguono distanziati i Comuni di Torino (0,7 miliardi di euro, di cui il 13% di pertinenza della FSU), Napoli e Bologna con valori rispettivamente pari a 498 e 338 milioni di euro. Fig. 4 Valore patrimoniale delle società controllate (milioni di euro) Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio Milano Roma Brescia Torino Napoli Bologna Altre - valore patrimoniale (2007) Quotate - valore di Borsa (2008) 19

20 Nel 2008 i sei comuni hanno introitato, a valere sul risultato d esercizio del 2007, dividendi ordinari pari complessivamente a 300 milioni di euro (Allegato 4) contro i 247 milioni del 2007 (+21,5%). Ad essi si sommano dividendi straordinari distribuiti da SEA (169 milioni di euro nel gennaio 2006) e da ASM Brescia (59 milioni di euro nel dicembre 2007) che portano il monte dividendi a 416 milioni nel 2006 e 359 milioni nel Milano e Brescia hanno incassato nel 2008 rispettivamente 107 e 82 milioni di euro, seguiti dai Comuni di Roma (67 milioni di euro), Torino (31 milioni di euro), Bologna (12 milioni di euro) e Napoli (1 milione di euro). Questi proventi includono 265 milioni di euro distribuiti dalle società quotate nel 2008 ( 1 ) (Allegato 3). La Tab. I.4 riporta la capitalizzazione a fine 2008 e i tassi di rendimento: la A2A si distingue per la capitalizzazione e i dividendi più elevati; limitatamente al rendimento, l indice migliore è quello della ACEA (4,4%). TABELLA I.4 CAPITALIZZAZIONE E TASSO DI RENDIMENTO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE QUOTATE NEL 2008 Società Capitalizzazione a fine 2007 Capitalizzazione a fine 2008 Dividendi distribuiti nel 2008 Tassi di rendimento (milioni di euro) (in %) (a) (b) (c) c/a A2A ( 1 ) ,2 ACEA ,4 HERA ,7 Iride ( 2 ) ,3 (1) La capitalizzazione del 2007 si riferisce alla somma dei valori della AEM e della ASM Brescia. (2) La capitalizzazione comprende le azioni di risparmio, pari all 11,5% del capitale sociale, in portafoglio della Finanziaria Città di Torino (100% Comune di Torino) valorizzate al corso delle azioni ordinarie. Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. La percentuale di capitale sociale aggregato detenuta dai comuni è compresa tra il 65% e l 80% circa, con la significativa eccezione del Comune di Bologna la cui limitata interessenza nella HERA, di gran lunga la maggiore società del portafoglio municipale, abbatte la quota media di partecipazione complessiva al 19%. Nell insieme, quindi, il controllo è esercitato con il 64% dei voti e ciò apre spazio ad altri azionisti: si tratta di privati (essenzialmente piccoli azionisti che costituiscono il free float delle quotate) per il 21%, altri enti locali per il 10% ed azionisti esteri per il restante 5%. (1) Inclusi i dividendi della FSU, controllante della Iride e quelli delle azioni di risparmio Iride incassati dalla FCT; quest ultima nel 2007 e nel 2008 non ha distribuito dividendi. 20

21 Fig. 5 La compagine azionaria delle controllate comunali Privati 21% Estero 5% Altri EELL 10% Comune 64% Fonte: nostre elaborazioni. La dimensione assunta dalle imprese controllate dai sei comuni, rispetto al territorio di riferimento, è desumibile dai dati per abitante. La somma di investimenti e dividendi delle controllate per ogni cittadino (una misura indicativa della ricaduta economica su ogni abitante) era pari a fine 2007 (Fig. 6) a euro a Brescia, 440 euro a Torino, 422 euro a Milano, 216 euro a Bologna, 167 euro a Roma e 56 euro a Napoli. Il primato di Brescia è determinato dai dati della ASM Brescia che includono, tra l altro, una distribuzione straordinaria di riserve nel dicembre 2007 per 311 euro per abitante. Per Torino pesano, come per gli anni precedenti, gli investimenti per la realizzazione della metropolitana (circa 130 euro per abitante). Fig. 6 Investimenti e dividendi per cittadino (euro per residente nel 2007) Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. Brescia Torino Milano Bologna Roma Napoli Dividendi Investimenti

22 Nella successiva Figura 7 è evidenziato il valore che sarebbe corrisposto ad ogni singolo cittadino nell ipotesi di liquidazione di tutte le imprese operanti nei sei comuni esaminati, considerando, per le società quotate in Borsa, la capitalizzazione a fine Brescia si conferma la città con il rapporto più elevato, pari a euro per abitante, circa un quarto del debito pubblico pro-capite e quasi 14 volte la somma spettante al cittadino di Napoli, comune che non dispone di società controllate quotate in Borsa. Milano si colloca in seconda posizione con valori, seppur notevolmente inferiori a Brescia, di circa 2-3 volte quelli degli altri comuni. Considerando la crisi dei mercati finanziari acuitasi nel secondo semestre del 2008, i valori per abitante si sono notevolmente ridotti, rispetto ad una rilevazione dei corsi di Borsa al 1º luglio 2008, con perdite per cittadino pari a: euro (-40%) per Brescia, 678 euro (-27%) per Milano, 424 euro (-32%) per Bologna, 332 euro (-30%) per Torino e 94 euro (-13%) per Roma. Fig. 7 Ricchezza per cittadino (euro per residente nel 2007) ( 2 ) Brescia Milano Bologna Torino Roma Napoli Patrimonio netto Borsa Fonte: nostre elaborazioni. (2) Il dato di Borsa è stato determinato considerando la capitalizzazione a fine

23 II - INDICI ECONOMICI E PATRIMONIALI II.1 - Generalità Nella lettura dei dati di bilancio occorre considerare che alcune società del campione, oltre alle quotate, hanno adottato i principi contabili IAS/IFRS. Si tratta di AMSA Holding, ATAC, FSU e SEA. Come già detto, il numero delle società aggregate a controllo comunale è rimasto invariato (47 società); sono escluse quelle con fatturato netto e totale attivo inferiori a 10 milioni di euro ( 3 ). Sono state inoltre considerate, aggregandole proporzionalmente sulla base della quota posseduta dal comune, le società in cui quest ultimo è azionista di maggioranza relativa o esercita un controllo congiunto: FSU, controllante della Iride (50%), HERA di Bologna (14,99%), SAGAT di Torino (38%) e CTP di Napoli (50%); quest ultima quota è stata ceduta dal Comune di Napoli alla Provincia nel corso del Oltre alle società aggregate, sono stati esaminati nel database e nell Allegato 11 i bilanci di altre 18 principali società operanti negli stessi settori che d ora in avanti saranno chiamate aziende similari ( 4 ): 5 nell energia elettrica e gas, 2 nell acqua (oltre al servizio idrico svolto dalla Acegas-APS, Enìa e VERITAS), 2 nei servizi ambientali (oltre al servizio svolto dalla Acegas-APS e Enìa), 3 nel trasporto locale e 6 nei servizi aeroportuali (Tab. I.2); le società sono state individuate sulla base del volume di fatturato nell esercizio 2007 e della loro presenza nei sei comuni esaminati in settori non coperti dalle società a controllo comunale. II.2 - Aspetti economici Le società controllate dai sei comuni esaminati hanno realizzato nel 2007 ricavi pari a milioni di euro ( milioni nel 2006) (Allegato 4) con un incremento del 7,9% sul 2006, prevalentemente attribuibile al settore dell energia e del gas. Il Comune di Milano con fatturato pari a milioni di euro, per il 77% relativi ad AEM, rappresenta poco meno della metà del totale dei ricavi. Seguono il Comune di Roma con milioni di euro, per il 60% attribuibili alla ACEA, il Comune di Brescia con milioni, per il 96% di competenza della ASM Brescia e il Comune di Torino con milioni di euro, per (3) Rispetto alla precedente edizione sono entrate la Napolipark (Napoli) e la TRM (Torino) mentre sono uscite la Roma Multiservizi e la CAAN poiché il loro bilancio d esercizio 2007 non era ancora disponibile a fine novembre (4) 7 delle quali anch esse a controllo comunale. 23

24 il 60% attribuibili al consolidato della FSU (quest ultimo, inclusivo dell Iride, è stato considerato proporzionalmente al 50%). I Comuni di Napoli e di Bologna hanno realizzato ricavi rispettivamente per 609 e 586 milioni di euro. I ricavi netti includono corrispettivi e contributi regionali, provinciali e comunali riconosciuti dagli enti locali in virtù dei contratti di servizio in essere, per un totale di 1,9 miliardi di euro sia nel 2006 che nel 2007 (Allegato 5 e successiva Figura 8), pari a circa l 11% del fatturato generato dalla vendita al mercato ( 5 ). I principali apporti pubblici si riferiscono ai settori dei trasporti e dei servizi ambientali, caratterizzati da livelli tariffari non remunerativi e in particolare al sistema di trasporto romano (ATAC, MetRo e Trambus per 527 milioni di euro, pari a oltre il 60% dei ricavi), all ATM di Milano (310 milioni, 45% dei ricavi), alla GTT di Torino (199 milioni, 59% dei ricavi), all AMSA Holding di Milano (188 milioni, 59% dei ricavi), all ASIA di Napoli (157 milioni, 98% dei ricavi), all ANM di Napoli (145 milioni, 81% dei ricavi) e all AMIAT di Torino (126 milioni, 68% dei ricavi). Fig. 8 Ricavi, contributi e corrispettivi per settore nel 2007 (milioni di euro) Energia gas acqua Trasporto locale Ambiente Aeroporti Varie Ricavi da terzi Contributi e corrispettivi Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. (5) I corrispettivi sono rappresentati da ricavi derivanti da forniture regolate tramite contratti di servizio ; i contributi sono invece erogazioni pubbliche ad integrazione degli introiti tariffari altrimenti insufficienti a coprire i costi della gestione. 24

25 La ripartizione del fatturato per settore di attività (Allegato 6 e successiva Figura 9) mette in luce per tutti i comuni, ad eccezione di Napoli, la preponderanza dell energia, gas e acqua: i ricavi delle cinque società energetiche quotate AEM, ASM Brescia, HERA, ACEA e Iride (consolidata nella FSU) rappresentano nel 2007 il 72% del totale dei ricavi. Il settore dei trasporti incide per il 12% del totale (a Napoli è il peso maggiore con il 42%) mentre quello dei servizi ambientali e degli aeroporti, rispettivamente, per il 7% e il 4%. Sono inoltre presenti società operanti in altri settori che evidenziano fatturati di particolare rilievo, come la Metropolitana Milanese e la Roma Metropolitane; esse svolgono prevalentemente servizi di ingegneria per la progettazione e la realizzazione di linee metropolitane con ricavi rispettivamente pari a 212,6 milioni di euro (di cui 80,5 milioni relativi alla gestione del servizio idrico integrato nel Comune di Milano) e 143,7 milioni di euro; quest ultima, nel 2007, ha più che raddoppiato il fatturato a seguito dell avanzamento delle opere di realizzazione delle linee B1 e C della metropolitana di Roma. Altre società di particolare rilievo sono la Milano Ristorazione che opera prevalentemente nella refezione scolastica (fatturato pari a 69,4 milioni di euro), la AFC Torino nella gestione delle farmacie e dei servizi cimiteriali (53 milioni di euro), la Centrale del Latte di Brescia (45,6 milioni di euro), la Zetema Progetto Cultura nella gestione di musei e del patrimonio culturale di Roma (44 milioni di euro, di cui 36,1 milioni di euro per contributi e corrispettivi), la Napoli Servizi nella pulizia urbana (39,4 milioni di euro, di cui 35,8 per contributi e corrispettivi) e la Bagnolifutura di Trasformazione Urbana (31,2 milioni di euro in incremento del 194% per maggiore attività di bonifica e progettazione). Fig. 9 Dimensione e ripartizione dei ricavi per comune nel euro) di (miioni Milano Roma Brescia Torino Napoli Bologna Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. Energia gas acqua Trasporto locale Ambiente Aeroporti Varie 25

26 La Tab. II.1 sintetizza il margine operativo netto (MON) e il risultato corrente in valore assoluto e in rapporto ai ricavi nel Gli stessi valori sono anche dettagliati nell Allegato 6 e per singola società nell Allegato 11. TABELLA II.1 MON E RISULTATO CORRENTE NEL 2007 MON MON su ricavi Risultato corrente Risultato corrente sui ricavi (milioni di euro) (in %) (milioni di euro) (in %) Comune Milano , ,7 Brescia , ,4 Roma 222 5, ,9 Torino 144 7,2 92 4,6 Bologna 36 6,1 25 4,3 Napoli -33-5, ,4 Settore Energia, gas e acqua , ,1 Aeroporti , ,0 Servizi ambientali 53 4,3 11 0,9 Trasporti -96-4, ,6 Varie 18 2,4 5 0,7 Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. MON = Margine operativo netto La redditività operativa è principalmente influenzata dal peso del settore energetico ed in conseguenza di ciò il Comune di Brescia può vantare gli indici migliori (in rapporto ai ricavi, l indice del MON e del risultato corrente sono pari rispettivamente al 12,3% e al 14,4%), mentre Napoli registra quelli peggiori; in tale comune, infatti, la distribuzione e vendita di energia elettrica fanno capo all ENEL e quelle del gas all ENI (anche attraverso la controllata Napoletanagas). In valore assoluto, il MON e il risultato corrente, seguono andamenti analoghi; nel 2007 le società controllate dal Comune di Milano evidenziano un margine operativo aggregato pari a 924 milioni di euro, distanziando di oltre tre volte il Comune di Brescia. Napoli è in perdita già a livello operativo (-33 milioni di euro). Concorrono alla formazione del MON di Milano prevalentemente la AEM con 788 milioni di euro e la SEA con 99 milioni di euro. Il margine di Brescia è interamente attribuibile alla ASM Brescia per 281 milioni di euro mentre quello di Roma corrisponde prevalentemente al saldo tra il valore positivo dell ACEA per 280 milioni di euro e quello negativo (-80 milioni) dell ATAC. Per Torino il MON è riferibile per 100 milioni di euro al pro quota del consolidato FSU (energia elettrica e gas). Il margine negativo di Napoli è determinato soprattutto dalle società di trasporto locale ANM e CTP rispettivamente con -40 e -18 milioni di euro. 26

27 Il settore energia elettrica, gas e acqua registra un incidenza del MON sui ricavi pari all 11,1% nel 2007 (11,4% nell esercizio precedente). Tra le società quotate la AEM, la ACEA e l ASM Brescia, presentano indici intorno all 11-13%; la HERA e la FSU, invece, evidenziano indici rispettivamente pari al 7,7% e al 8,3%. Nel settore più propriamente energetico, l ACEA e la HERA registrano variazioni negative di circa 2-3 punti principalmente per effetto di maggiori ammortamenti su nuovi investimenti e per una maggiore incidenza del costo dell energia. Nel settore idrico, invece, la SMAT di Torino, registra una variazione positiva passando dal 4,7% nel 2006 al 6,9% nel 2007 mentre la ARIN di Napoli ha ridotto l incidenza dal 7,3% al 4,3% a seguito essenzialmente del saldo tra la diminuzione del costo del lavoro dell 11,6% per la riduzione del personale e l aumento dei costi di approvvigionamento di acqua e energia elettrica di circa il 18%, a fronte di una diminuzione del fatturato del 6,8%. Tra le società similari l ENEL registra l indice più elevato nel 2007 (16,1%), superiore a quello evidenziato dalle altre società a controllo comunale; i valori cospicui di Italgas e Napoletanagas (rispettivamente 41,1% e 26,3%) si riferiscono esclusivamente all attività di vettoriamento del gas. L Acquedotto Pugliese risulta la più profittevole società del settore idrico con un indice del 7,1%, mentre la CAP Gestione ha registrato l indice più basso pari all 1,7%, in forte diminuzione rispetto al 2006 (-7,2 punti percentuali) a causa di un aumento dei costi in assenza di incrementi tariffari ( 6 ). Considerando l incidenza del MON sul valore aggiunto delle società comunali (valore quest ultimo che riflette l effettivo apporto dell azienda in termini di produzione), le posizioni registrano andamenti altalenanti: in aumento per FSU di oltre 5 punti, per la SMAT di 4 punti e per la ASM Brescia di circa 2 punti e in diminuzione per l ARIN, l ACEA e la HERA (Allegato 11). Il settore dei trasporti conferma un andamento negativo, nonostante gli apporti pubblici sostanzialmente invariati rispetto al Questi ultimi rappresentano poco meno del 60% dei ricavi del settore; è il sistema dei trasporti napoletano a presentare tuttavia l incidenza dei contributi più elevata (80%), mentre la Brescia Mobilità e la ATM hanno le incidenze più basse, rispettivamente pari al 39% e al 45%. Ulteriore caratteristica del comparto è l elevato peso del costo del lavoro sul fatturato (mediamente circa il 63% nel 2006 e nel 2007); si va da un minimo del 47% per la Metronapoli ad un massimo, sempre a Napoli, del 114% per la CTP. Il MON permane negativo, ma con lieve miglioramento di 0,5 punti percentuali rispetto al Gli indici negativi più elevati si registrano a Napoli (da -11% nel 2006 a -21% nel 2007, in conseguenza del peggioramento della ANM ricon- (6) Vi è da segnalare il differente regime tariffario che interessa le imprese del settore idrico, una parte significativa delle quali è ancora soggetta al CIPE il cui ultimo adeguamento risale al 2002 (per l anno 2003). 27

28 ducibile essenzialmente ad una diminuzione dei corrispettivi e contributi da parte del Comune di Napoli e della Regione Campania e ad una svalutazione dei crediti verso la regione pari a 22 milioni di euro) ( 7 ) e a Roma (da -11% nel 2006 a -7% nel 2007); Torino, Brescia e Bologna sono gli unici comuni che nel 2007 hanno riportato un incidenza positiva (per Bologna l indice passa da -0,9% a +1,7%). Il MON delle aziende di trasporto similari è anch esso negativo tranne l AMT di Genova che ha migliorato l indice da -1,4% a +2,3% a seguito di un aumento dei passeggeri, della riduzione dell evasione tariffaria e dell incremento delle tariffe. Per l AMI di Genova, in liquidazione dal febbraio 2008 (che cura la manutenzione del parco veicolare in massima parte per la AMT e la ATP - Azienda Trasporti Provinciali di Genova), l indice negativo del MON sul fatturato (-56,9%) è influenzato dal basso livello di corrispettivo derivante dalla fornitura di servizi ad AMT. Il settore dei servizi ambientali presenta un incremento del MON che passa da 44 milioni di euro nel 2006 a 53,2 milioni di euro nel 2007 (+0,7 punti percentuali dell indice sui ricavi). L aumento, è dovuto prevalentemente a Napoli, il cui indice passa da -14,9% a 9,5%: vi concorre l ASIA che ha quasi totalmente azzerato i costi dei servizi di terzi per smaltimento rifiuti indifferenziati RSU (da 51,6 milioni di euro nel 2006 a 0,4 milioni di euro nel 2007) il cui onere è stato assunto totalmente dal Comune di Napoli. L indice di Roma è invece diminuito sensibilmente da 6,4% a 0,1% a seguito principalmente dell accantonamento prudenziale al fondo svalutazione crediti operato dall AMA, su posizioni verso il Comune di Roma ( 8 ). Gli altri comuni hanno segno positivo. Gli indici delle aziende similari, AMIU di Genova e VERITAS di Venezia, permangono positivi, sostanzialmente in linea con l esercizio precedente. Il settore degli aeroporti rappresentato dalla SEA di Milano e dalla SAGAT di Torino registra un MON pari al 14,4% del fatturato nel 2007 rispetto al 13,4% dell esercizio precedente. La variazione è attribuibile al saldo tra la diminuzione della SAGAT (da 20,9% al 18,4%) e l incremento della SEA (da 13,1% al 14,3%). Tra le similari, la Aeroporti di Roma segna l indice più elevato (25,9% nel 2007) seguita dalla SACBO di Bergamo (18,1% nel 2007) e dalla BAA Italia di Napoli (17,9%); significative diminuzioni sono avvenute nella Aeroporto G. Marconi di Bologna (da 15,4% a 9,1%), nella SAVE (da 15,1% a 9,8%) e nella (7) La svalutazione, riferita ai crediti verso la Regione per contributi statali, è stata effettuata per tenere conto dei possibili rischi e sviluppi connessi ai tempi e all alea dei procedimenti sia esecutivi, che di accertamento per le partite non trattate nel procedimento conclusosi con la... sentenza 15599/2007 del TAR della Campania. (8) Si tratta di 35,5 milioni di euro a copertura di eventuali possibili effetti contabili derivanti dalla conclusione del processo di ricognizione dei crediti, iniziato nel 2007, vantati verso il Comune di Roma. 28

29 Aeroporto Valerio Catullo (da 4,2% a -0,3%, unica società del settore con un indice negativo nel 2007). Il risultato corrente dell aggregato delle società controllate dai sei comuni è stato pari nel 2007 a milioni contro milioni di euro nel 2006 (+2,1%), con una percentuale sui ricavi pari rispettivamente al 6,5% e al 6,9%. Brescia è il comune che evidenzia il maggiore scostamento rispetto alla media a causa del peggioramento della gestione finanziaria prevalentemente per effetto di minori utili da valutazione al patrimonio netto della partecipazione in Endesa Italia (-35 milioni di euro). Tra le similari fanno eccezione, nel settore energia elettrica, gas e acqua, la Napoletanagas con un decremento di circa 6 punti (per il mancato introito dei dividendi della controllata Napoletanagas Clienti, ceduta all ENI nel 2007 e successivamente incorporata dalla stessa) e nel settore aeroportuale la Aeroporti di Roma con un aumento di 6 punti attribuibili al saldo positivo tra oneri e proventi finanziari. La Tab. II.2 analizza, per comune, la variazione percentuale nel 2007 rispetto all esercizio precedente del MON e del risultato corrente, e la loro incidenza sui ricavi. TABELLA II.2 VARIAZIONE DEL MON E DEL RISULTATO CORRENTE MON Risultato corrente Comune in valore assoluto in % dei ricavi in valore assoluto in % dei ricavi (in %) (punti %) (in %) (punti %) Bologna +9,8-0,5 +5,3-0,5 Brescia +13,1 o -1,4-2,0 Milano +8,3 +0,3 +6,8 +0,2 Napoli n.c. +4,0 n.c. +3,4 Roma -6,8-1,3-21,3-1,4 Torino +9,8 +0,7-3,3-0,1 Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. Il risultato netto complessivo dei sei comuni è stato pari nel 2007 a 633 milioni contro 548 milioni di euro nel 2006 con un aumento di 85 milioni (+16%). Tale aumento è stato determinato essenzialmente dalla riduzione della perdita di Napoli (+57 milioni di euro), principalmente per effetto della contabilizzazione da parte della ANM di un provento straordinario quale esito positivo di una vertenza con la Regione Campania (48,2 milioni di euro) oltre a quanto già citato per la ASIA, dall aumento degli utili di Roma (+22 milioni di euro) e dalla diminuzione di Brescia (-16 milioni di euro). 29

30 Gli indici di redditività evidenziati dai sei comuni (Allegato 10 e successiva Figura 10) mostrano un ROI e un ROE in lieve aumento (rispettivamente da 7,4% nel 2006 al 7,6% nel 2007 e da 6,4% nel 2006 al 7,2% nel 2007) e un payout (rapporto tra dividendi e utile) anch esso in crescita (75,1% nel 2006 e 77,9% nel 2007). A livello disaggregato, Brescia riporta gli indici ROI e ROE più elevati (rispettivamente 12,4% e 14,4%), seguita da Milano (rispettivamente 8,6% e 10,0%). Per Napoli entrambi gli indicatori sono negativi. Fig. 10 Indici di redditività nel ,4% 14,4% 8,6% 10,0% 6,2% 7,4% 5,8% 5,4% 1,6% 2,8% -2,0% -2,6% Brescia Milano Bologna Roma Torino Napoli ROI ROE Fonte: nostre elaborazioni su dati di bilancio. Il settore dell energia elettrica, gas e acqua segna ROI e ROE in lieve diminuzione (rispettivamente il 9,6% e il 14,0% nel 2006 contro il 9,5% e il 13,3% nel 2007). La ASM Brescia presenta gli indici più elevati, pari al 13,7% per il ROI e al 17,1% per il ROE. Seguono la AEM di Milano e la ACEA di Roma con il ROI pari rispettivamente a 8,8% e 10,3% e il ROE pari al 14,8% e 13,9%; relativamente all ACEA occorre considerare che i dati tengono conto sia della gestione del settore energia che quella del settore acqua. Tra le società idriche, incluse le similari, la CAP Gestione mostra il ROI più alto (17,5%) mentre la SMAT di Torino quello più basso (3%); tali società presentano un ROE notevolmente inferiore rispetto alle società energetiche (inferiore al 2%). Relativamente al ROE delle società energetiche similari si segnalano gli incrementi di Napoletanagas (da 7,3% a 35,9% a seguito della plusvalenza pari a 66,6 milioni di euro sulla cessione della partecipazione nella controllata Napoletanagas Clienti), Acegas-APS (da 5,9% a 13,4% a seguito della plusvalenza pari a 35,9 milioni di euro sulla cessione del 49% di Estenergy) e Italgas (da 8,4% a 15,2% per effetto di 30

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