PIANO FAUNISTICO-VENATORIO DELLA PROVINCIA DI ANCONA (L.R. 7/95)

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1 PIANO FAUNISTICO-VENATORIO DELLA PROVINCIA DI ANCONA (L.R. 7/95)

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3 INDICE Il Gruppo di lavoro ASPETTI GENERALI Il quadro tecnico-normativo di riferimento Obiettivi Contenuti generali ANALISI DELLO STATO DI FATTO Analisi dell assetto territoriale Caratteristiche amministrative ed ambientali del territorio della provincia di Ancona La pianificazione a fini faunistici esistente Gli Ambiti Territoriali di Caccia I Distretti Territoriali Omogenei Gli Istituti Faunistici La pianificazione territoriale per la gestione ed il prelievo di Cinghiale Aree Natura Appostamenti fissi Analisi delle popolazioni animali Studi sulle popolazioni di interesse faunistico e venatorio Censimenti faunistico-venatori Provincia ATC Aziende Faunistico-Venatorie Censimenti degli uccelli acquatici svernanti (IWC) Catture Ripopolamenti Prelievi di fauna in attività venatoria Detenzione di richiami vivi Attività di controllo della fauna in sovrannumero

4 2.3 Analisi delle informazioni connesse con la gestione faunistico-venatoria Regolamenti Interventi di miglioramento ambientale per la fauna selvatica Danni prodotti dalla fauna selvatica in agricoltura Danni risarciti dalla Provincia Danni risarciti dagli ATC Incidenti stradali Recupero della fauna Attività di vigilanza e sanzionatoria Soggetti coinvolti nella gestione faunistico-venatoria Cacciatori e opzioni Squadre di caccia al cinghiale Personale preposto alle attività di vigilanza Valutazioni di sintesi LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE La Carta delle vocazioni faunistiche per il Fagiano e la Lepre La carta delle vocazione per il Fagiano La carta delle vocazione per la Lepre La carta della naturalità Pianificazione degli istituti faunistici Le aree protette I Parchi e le Riserve Naturali ai sensi della L.R. 394/ Le Oasi di protezione faunistica Le Zone di Ripopolamento e Cattura Centri Pubblici e Privati di riproduzione della fauna allo stato naturale Zone di Addestramento Cani (ZAC) permanenti Fondi chiusi e sottratti alla gestione programmata della caccia Gli istituti di gestione privatistica della caccia (AFV e AATV) Le aree di rispetto Il Territorio di Gestione Programmata della Caccia (TGPC)

5 3.3.5 Quadro di sintesi della pianificazione territoriale a fini faunistici I Distretti Territoriali Omogenei (DTO) La Zone per la gestione ed il prelievo venatorio del Cinghiale Localizzazione degli Istituti faunitici LA GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA La gestione degli istituti faunistici I Parchi e le Riserve naturali (L. 394/91) Le Oasi di protezione della fauna Le ZRC I CPuRF Le ZAC Le AFV e AATV Le Aree di rispetto Le norme di tutela nelle zone della Rete Natura Indicazioni prescrittive che si applicano in tutte le aree della Rete Natura Ulteriori indicazioni prescrittive Prescrizioni risultanti dalla procedura V.A.S Indirizzi gestionali per gli ATC Indirizzi per la gestione della fauna I ripopolamenti La gestione dei Cervidi Il controllo della fauna Interventi per la riduzione del rischio di incidenti stradali con la fauna Indirizzi per la gestione dell ambiente a fini faunistici La gestione degli ambienti agrari a fini faunistici Ambienti forestali Tutela e gestione delle zone umide Zone montane INDIRIZZI DI COMPLETAMENTO Aspetti sanitari di prevenzione, monitoraggio ed intervento

6 5.2 L Indice di Densità Venatoria Il personale preposto alla gestione faunistica La pianificazione e gestione nelle zone di confine provinciale I Regolamenti provinciali Il monitoraggio dello stato di attuazione del PFV Modalità di divulgazione ed informazione dei contenuti del PFV BIBLIOGRAFIA

7 Il Gruppo di lavoro Il Piano Faunistico-Venatorio Provinciale viene redatto dalla società Hystrix, incaricata da parte della Provincia di Ancona in qualità di vincitrice di regolare bando di gara. L elaborazione del Piano Faunistico Venatorio (denominato in seguito PFV) ha visto impegnate le seguenti professionalità nei rispettivi ruoli. Provincia di Ancona Settore I, Area Polizia Provinciale e Flora e Fauna Dott.ssa Laura Lampa: Dott. Sauro Salustri: coordinamento generale collaborazione tecnica Raccolta dati e collaborazione tecnico-amministrativa: Agenti di Polizia Provinciale: Baldi Rossano, Buschi Gianfranco, Campolucci Giuseppe, Cesini Leonardo, Cimarelli Dina, Conti Massimo, Coppa Fausto, Gambelli Pierfrancesco, Luchetta Elisabetta, Marconi Simone, Mazzanti Marco, Paccioni Marina, Piangerelli Fabrizio, Piersanti Paolo, Reginelli Roberto, Rossi Renato, Sampaolesi Alfredo, Scortichini Antonietta, Vianelli Valerio, Zazzini Alessandro. Personale amministrativo: Fabietti Maria Rita, Giampaoli Daniele, Levi Minzi Daniele, Mariani Elpina, Perilli Carlo, Rosoni Anna Maria, Signorini Patrizia. Hystrix Srl Dott. Marco Bonacoscia: coordinamento tecnico-scientifico ed elaborazione PFV Dott.ssa Elena Bresca: Dott. Paolo Giacchini: Dott. Fabio Piccinetti: Geom. Marco Mattioli: elaborazione Studio di Incidenza e Rapporto Ambientale elaborazione dati e redazione PFV elaborazione dati e collaborazione tecnica analisi ed elaborazione cartografica 7

8 1 ASPETTI GENERALI 1.1 Il quadro tecnico-normativo di riferimento Il presente PFV è redatto; sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente in materia, i cui principali riferimenti sono riscontrabili nelle seguenti Direttive Comunitarie, Leggi ed Atti Amministrativi: Direttiva Habitat 92/43/CEE; Direttiva 2009/147/Ce del parlamento europeo e del consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici del 30 novembre L. 157/92 e ss.mm.ii; L.R. 7/95 e ss.mm.ii, e regolamenti regionali ad essa riferiti; L. 394/91 e ss.mm.ii; L.R. 15/94 e ss.mm.ii; D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii; Criteri ed Indirizzi per la Pianificazione Faunistico-Venatoria (D.A. 5/2100); Regolamenti provinciali di settore. in riferimento alle indicazioni tecnico-scientifiche riportate principalmente nei Documenti tecnici dell ISPRA e nella letteratura di settore; a seguito dell esperienza maturata dalla Provincia di Ancona nella gestione faunistico-venatoria, in particolare dall applicazione della L.R. 7/95; in base alle conoscenza del contesto territoriale della provincia di Ancona e alle tradizioni culturali riferite all esercizio venatorio. In particolare il PFV sviluppa: i contenuti previsti dall art. 5, comma 1 della L.R. 7/95, ovvero: a) la pianificazione territoriale e gli indirizzi gestionali delle oasi di protezione e delle zone di ripopolamento e cattura; b) la pianificazione territoriale dei centri pubblici e privati di riproduzione della fauna allo stato naturale, con indicazione della superficie massima ad essi assegnata, ripartita per ambiti territoriali di caccia e gli indirizzi gestionali; c) gli indirizzi per la pianificazione territoriale e la gestione delle aree di rispetto; 8

9 d) la pianificazione territoriale delle aziende faunistico e agri-turistico venatorie, con indicazione della superficie massima ad esse riservata ripartita per ambiti territoriali di caccia, gli indirizzi gestionali e i termini di presentazione delle domande di concessione; e) la pianificazione territoriale delle zone di addestramento cani permanenti, con indicazione della superficie massima ad esse riservata ripartita per ambiti territoriali di caccia, gli indirizzi gestionali e i termini e le modalità di presentazione delle domande di concessione; f) la pianificazione territoriale delle zone temporanee per l allenamento e l addestramento dei cani e per lo svolgimento di prove e gare cinofile; g) la pianificazione territoriale funzionale alla collocazione degli appostamenti fissi; h) gli indirizzi per la realizzazione di interventi di tutela e miglioramento ambientale e di gestione delle pratiche agricole a fini faunistici, con indicazione dei relativi criteri atti a corrispondere un riconoscimento economico per la realizzazione degli stessi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi rustici, singoli o associati; i) i criteri di immissione della fauna selvatica ai sensi dell articolo 10, comma 7, della legge 157/1992. le indicazione riportate nei Criteri ed Indirizzi per la pianificazione faunistico-venatoria (in seguito CIPFV), ovvero: La Pianificazione territoriale a fini faunistici; La pianificazione e la gestione faunistico-venatoria; La pianificazione e gestione degli istituti di gestione privatistica; la gestione faunistico-venatoria; la gestione programmata della caccia; la gestione della fauna selvatica. le modalità di monitoraggio dello stato di attuazione dei CIPFV e quindi del PFV. Inoltre in base a quanto previsto dal comma 2 dell art. 5 della L.R. 7/95 il PFV è corredato: a) dalla valutazione di incidenza (VI); b) dalla valutazione ambientale strategica (VAS). 1.2 Obiettivi Il PFV viene redatto nel perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa vigente in materia e da quelli indicati dai CIPFV, che possono essere sintetizzati in linea generale: 9

10 nella tutela della fauna; nella conservazione dell ambiente naturale; nel prelevo venatorio sostenibile. Più in particolare l obiettivo è quello di dare continuità all azione pianificatoria e gestionale che è stata avviata con il PFV , visti gli apprezzabili risultati conseguiti, risolvendo le criticità che si sono manifestate ed individuando nuove strategie, conseguenti all evoluzione delle metodologie e delle tecnologie, per ottimizzare l equilibrio tra la conservazione della natura ed il prelievo venatorio nel rispetto delle produzioni zoo-agro-forestalli. 1.3 Contenuti generali Il PFV si articola attraverso i seguenti contenuti generali: 1. l analisi dello stato di fatto, che comprende una raccolta e presentazione delle informazioni riferite al settore faunistico venatorio del passato quinquennio e l analisi delle attuali caratteristiche territoriali. La valutazione critica di tali informazioni rappresenta uno tra gli aspetti significativi che definiscono le scelte per la pianificazione ; 2. la pianificazione territoriale degli istituti faunistici; 3. la definizione delle modalità gestionali; 4. le norme tecniche di attuazione del PFV; 5. lo Studio di Incidenza ed il Rapporto Ambientale, allegati funzionali alla Valutazione di Incidenza e alla Valutazione Ambientale Strategica. Posto che le informazioni riferite alla fauna presente nel territorio della provincia di Ancona, sotto i vari profili zoologici ed ecologici, e alle tecniche di gestione faunistico-venatoria sono dettagliatamente riportate nei CIPFV, oltre ad essere descritte in pubblicazioni accessibili all utenza interessata, risulterebbe ridondante riportate nel presente Piano. Inoltre sarebbero di appesantimento per la consultazione dello stesso. Infatti il PFV vuole essere uno strumento: chiaro, per una lettura tale da non incorrere in dubbi interpretativi; schematico, per una rapida consultazione; adottabile, con azioni efficaci e realmente applicabili. E in quest ottica che il PFV viene concepito e redatto affinché non risulti un trattato teorico, frutto di un mero esercizio accademico, ma rappresenti un documento tecnico di pratico utilizzo. 10

11 2 ANALISI DELLO STATO DI FATTO 2.1 Analisi dell assetto territoriale Caratteristiche amministrative ed ambientali del territorio della provincia di Ancona In rapporto ai CIPFV è stata individuata la superficie totale e quella soggetta alla pianificazione faunistico-venatoria (SPFV) nell ambito del territorio provinciale di Ancona. PROVINCIA DI ANCONA ha % Superficie totale Superficie di pianificazione faunistico-venatoria (SPFV) ,48 Il territorio provinciale è suddiviso nei seguenti territori comunali di cui si riporta, oltre al codice ISTAT, la superficie e la corrispondente SPFV intesa anche come valore percentuale. Durante le misurazioni, i dovuti arrotondamenti possono causare piccoli scostamenti numerici dai valori originari, che comunque non inficiano concettualmente il valore delle tabelle e delle superfici. Comune Codice ISTAT Superficie (ha) SPFV (ha) % SPFV su sup. totale Agugliano ,55 Ancona ,82 Arcevia ,97 Barbara ,56 Belvedere Ostrense ,25 Camerano ,93 Camerata Picena ,32 Castel Colonna ,67 Castelbellino ,64 Castelfidardo ,83 Castelleone di Suasa ,58 Castelplanio ,43 Cerreto d'esi ,86 11

12 Comune Codice ISTAT Superficie (ha) SPFV (ha) % SPFV su sup. totale Chiaravalle ,23 Corinaldo ,27 Cupramontana ,12 Fabriano ,82 Falconara Marittima ,38 Filottrano ,55 Genga ,52 Jesi ,96 Loreto ,52 Maiolati Spontini ,17 Mergo ,54 Monsano ,72 Monte Roberto ,50 Monte San Vito ,08 Montecarotto ,45 Montemarciano ,05 Monterado ,18 Morro d'alba ,89 Numana ,04 Offagna ,56 Osimo ,95 Ostra ,15 Ostra Vetere ,58 Poggio San Marcello ,72 Polverigi ,09 Ripe ,92 Rosora ,95 San Marcello ,00 San Paolo di Jesi ,81 Santa Maria Nuova ,80 Sassoferrato ,62 Senigallia ,28 Serra de' Conti ,64 Serra San Quirico ,67 Sirolo ,49 Staffolo ,50 Tot ,48 Il valore medio provinciale della SPFV supera l 85% della superficie totale. Da tale tendenza si discostano i comuni di Loreto e Numana, con una SPFV appena superiore al 60% del territorio 12

13 comunale, confermando in maniera indicativa la situazione di forte urbanizzazione della fascia costiera, divenuta in gran parte inospitale per quel tipo di fauna selvatica legata stabilmente al territorio. Nella seguente tabella sono riportate le diverse categorie di uso del suolo del territorio provinciale. Uso del suolo Area (ha) % ha Arbusteti ,10 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 531 0,27 Boschi carpino nero ,00 Boschi cerro 316 0,16 Boschi conifere ,53 Boschi faggio 862 0,44 Boschi frassino,farnia, nocciolo, carpino bianco 23 0,01 Boschi roverella ,73 Cave attive 121 0,06 Corsi d'acqua 266 0,14 Edifici isolati 711 0,36 Ferrovia 131 0,07 Gariga 355 0,18 Impianti arborei frutta o legno 40 0,02 Incolti erbacei ,57 Leccete 915 0,47 Oliveto 30 0,02 Praterie ,62 Roccia 1 0,00 Seminativi ,01 Specchi d'acqua 234 0,12 Spiagge 10 0,01 Strade asfaltate ,89 Strade non asfaltate ,88 Urbanizzato ,83 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 14 0,01 Vegetazione arbustiva calanchi 140 0,07 Vegetazione ripariale ,95 Vigneto 959 0,49 Totale ha ,00 Dall analisi della tabella, si evidenzia come l uso del suolo che contraddistingue il comprensorio provinciale sia quello dei seminativi, con oltre il 68% della superficie occupata rispetto al totale. Si evidenzia anche che oltre il 10% del territorio è occupato da infrastrutture di origine antropica. 13

14 Nello schema riepilogativo che segue vengono illustrate le differenti tipologie di uso del suolo che caratterizzano la SPFV provinciale. Uso del suolo SPFV (ha) % ha Arbusteti 2.119,10 1,27 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 521,41 0,31 Boschi carpino nero ,59 9,32 Boschi cerro 315,14 0,19 Boschi conifere 4.929,10 2,95 Boschi faggio 861,22 0,51 Boschi frassino,farnia, nocciolo, carpino bianco 22,68 0,01 Boschi roverella 5.289,34 3,16 Corsi d'acqua 261,30 0,16 Gariga 349,53 0,21 Impianti arborei frutta o legno 39,26 0,02 Incolti erbacei 1.078,63 0,64 Leccete 910,38 0,54 Oliveto 29,12 0,02 Praterie 3.136,05 1,87 Roccia 1,24 0,00 Seminativi ,26 75,76 Specchi d'acqua 233,89 0,14 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 13,71 0,01 Vegetazione arbustiva calanchi 138,31 0,08 Vegetazione ripariale 3.770,82 2,25 Vigneto 939,51 0,56 Totale ha ,60 100,00 14

15 Nelle successive tabelle vengono analizzate le distribuzioni delle diverse tipologie di uso del suolo, determinate sulla base dei criteri individuati dai CIPFV, che vanno a rappresentare la SPFV in ogni comune del territorio della Provincia di Ancona, espressa anche in forma percentuale. AGUGLIANO Uso del suolo Area ha % ha Corsi d'acqua 0,69 0,04 Seminativi 1.833,01 98,99 Specchi d'acqua 2,67 0,14 Vegetazione arbustiva calanchi 8,11 0,44 Vegetazione ripariale 7,30 0,39 Totale ha 1.851,78 100,00 ANCONA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 243,99 2,73 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 5,20 0,06 Boschi carpino nero 29,51 0,33 Boschi cerro 29,41 0,33 Boschi conifere 291,35 3,26 Boschi roverella 137,26 1,54 Incolti erbacei 103,29 1,16 Leccete 116,77 1,31 Praterie 25,45 0,29 Roccia 0,31 0,00 Seminativi 7.697,25 86,23 Specchi d'acqua 4,67 0,05 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 0,34 0,00 Vegetazione arbustiva calanchi 100,18 1,12 Vegetazione ripariale 124,68 1,40 Vigneto 17,22 0,19 Totale ha 8.926,89 100,00 15

16 ARCEVIA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 152,40 1,29 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 11,31 0,10 Boschi carpino nero 1.517,14 12,82 Boschi cerro 66,23 0,56 Boschi conifere 430,64 3,64 Boschi frassino,farnia, nocciolo, carpino bianco 3,07 0,03 Boschi roverella 741,05 6,26 Corsi d'acqua 1,84 0,02 Incolti erbacei 93,92 0,79 Leccete 101,80 0,86 Praterie 62,35 0,53 Seminativi 8.044,15 67,97 Specchi d'acqua 4,19 0,04 Vegetazione ripariale 502,36 4,24 Vigneto 101,65 0,86 Totale ha ,12 100,00 BARBARA Uso del suolo Area ha % ha Corsi d'acqua 0,95 0,10 Incolti erbacei 1,66 0,17 Seminativi 925,70 94,68 Specchi d'acqua 0,81 0,08 Vegetazione ripariale 37,65 3,85 Vigneto 10,91 1,12 Totale ha 977,69 100,00 BELVEDERE OSTRENSE Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 3,12 0,12 Boschi conifere 3,54 0,13 Incolti erbacei 52,60 1,95 Seminativi 2.624,01 97,17 Specchi d'acqua 1,66 0,06 Vegetazione ripariale 15,39 0,57 Totale ha 2.700,32 100,00 16

17 CAMERANO Uso del suolo Area ha % ha Boschi roverella 3,35 0,22 Corsi d'acqua 1,12 0,07 Seminativi 1.499,07 98,25 Specchi d'acqua 2,52 0,17 Vegetazione ripariale 19,63 1,29 Totale ha 1.525,70 100,00 CAMERATA PICENA Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 3,50 0,34 Corsi d'acqua 3,93 0,38 Impianti arborei frutta o legno 32,22 3,10 Seminativi 966,06 92,98 Specchi d'acqua 19,96 1,92 Vegetazione ripariale 13,31 1,28 Totale ha 1.038,98 100,00 CASTEL COLONNA Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 3,20 0,26 Boschi roverella 0,55 0,05 Corsi d'acqua 4,15 0,34 Seminativi 1.211,17 98,42 Specchi d'acqua 2,37 0,19 Vegetazione ripariale 9,20 0,75 Totale ha 1.230,63 100,00 CASTELBELLINO Uso del suolo Area ha % ha Boschi conifere 2,96 0,71 Boschi roverella 5,47 1,30 Corsi d'acqua 7,26 1,73 Seminativi 357,52 85,18 Specchi d'acqua 1,09 0,26 Vegetazione ripariale 38,65 9,21 Vigneto 6,78 1,62 Totale ha 419,73 100,00 17

18 CASTELBELLINO Uso del suolo Area ha % ha Boschi cerro 36,77 1,52 Boschi roverella 11,14 0,46 Corsi d'acqua 6,72 0,28 Incolti erbacei 4,76 0,20 Seminativi 2.334,75 96,49 Specchi d'acqua 1,23 0,05 Vegetazione ripariale 24,23 1,00 Totale ha 2.419,60 100,00 CASTELLEONE DI SUASA Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 0,12 0,01 Boschi roverella 3,43 0,24 Corsi d'acqua 3,72 0,26 Incolti erbacei 32,24 2,24 Seminativi 1.355,33 94,13 Specchi d'acqua 3,27 0,23 Vegetazione ripariale 41,80 2,90 Totale ha 1.439,91 100,00 CASTELPLANIO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 12,75 1,03 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 5,78 0,47 Boschi conifere 21,05 1,70 Boschi roverella 34,04 2,75 Corsi d'acqua 2,85 0,23 Impianti arborei frutta o legno 4,57 0,37 Incolti erbacei 10,10 0,81 Praterie 8,08 0,65 Seminativi 1.041,67 84,01 Specchi d'acqua 0,64 0,05 Vegetazione ripariale 47,26 3,81 Vigneto 51,19 4,13 Totale ha 1.239,98 100,00 18

19 CERRETO D'ESI Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 16,41 1,22 Boschi carpino nero 179,45 13,32 Boschi faggio 34,47 2,56 Praterie 29,94 2,22 Seminativi 1.035,68 76,89 Specchi d'acqua 1,30 0,10 Vegetazione ripariale 41,87 3,11 Vigneto 7,77 0,58 Totale ha 1.346,89 100,00 CHIARAVALLE Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 6,51 0,52 Corsi d'acqua 3,55 0,28 Seminativi 1.179,13 94,46 Specchi d'acqua 13,92 1,11 Vegetazione ripariale 45,21 3,62 Totale ha 1.248,32 100,00 CORINALDO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 14,88 0,34 Boschi conifere 4,38 0,10 Corsi d'acqua 11,27 0,26 Incolti erbacei 22,34 0,51 Seminativi 4.242,81 96,65 Specchi d'acqua 17,04 0,39 Vegetazione ripariale 36,86 0,84 Vigneto 40,39 0,92 Totale ha 4.389,95 100,00 19

20 CUPRAMONTANA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 12,15 0,52 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 30,11 1,29 Boschi carpino nero 15,72 0,67 Boschi conifere 7,07 0,30 Boschi roverella 112,22 4,80 Corsi d'acqua 3,79 0,16 Incolti erbacei 10,52 0,45 Seminativi 1.928,21 82,41 Specchi d'acqua 0,19 0,01 Vegetazione arbustiva calanchi 3,46 0,15 Vegetazione ripariale 155,85 6,66 Vigneto 60,54 2,59 Totale ha 2.339,83 100,00 FABRIANO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 846,33 3,43 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 155,59 0,63 Boschi carpino nero 8.114,81 32,87 Boschi cerro 123,92 0,50 Boschi conifere 1.928,18 7,81 Boschi faggio 695,11 2,82 Boschi frassino,farnia, nocciolo, carpino bianco 13,02 0,05 Boschi roverella 1.477,15 5,98 Corsi d'acqua 13,69 0,06 Gariga 58,93 0,24 Incolti erbacei 199,05 0,81 Leccete 238,40 0,97 Praterie 2.116,96 8,57 Seminativi 8.309,98 33,66 Specchi d'acqua 4,41 0,02 Vegetazione ripariale 394,24 1,60 Vigneto 0,57 0,00 Totale ha ,34 100,00 20

21 FALCONARA MARITTIMA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 3,73 0,24 Corsi d'acqua 6,00 0,39 Incolti erbacei 8,15 0,53 Seminativi 1.445,57 94,57 Specchi d'acqua 20,54 1,34 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 5,09 0,33 Vegetazione ripariale 39,57 2,59 Totale ha 1.528,65 100,00 FILOTTRANO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 3,36 0,05 Boschi roverella 22,97 0,36 Corsi d'acqua 5,71 0,09 Impianti arborei frutta o legno 0,11 0,00 Incolti erbacei 27,30 0,43 Seminativi 6.282,02 98,22 Specchi d'acqua 3,31 0,05 Vegetazione ripariale 51,06 0,80 Totale ha 6.395,85 100,00 GENGA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 337,79 4,97 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 34,96 0,51 Boschi carpino nero 2.068,35 30,42 Boschi cerro 12,51 0,18 Boschi conifere 1.141,39 16,79 Boschi roverella 690,94 10,16 Corsi d'acqua 21,11 0,31 Gariga 166,02 2,44 Incolti erbacei 47,71 0,70 Leccete 126,30 1,86 Praterie 100,08 1,47 Seminativi 1.877,17 27,61 Specchi d'acqua 1,56 0,02 Vegetazione ripariale 172,95 2,54 Totale ha 6.798,84 100,00 21

22 JESI Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 5,74 0,07 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 15,44 0,18 Boschi conifere 3,07 0,03 Corsi d'acqua 51,43 0,59 Incolti erbacei 64,26 0,73 Seminativi 8.296,42 94,50 Specchi d'acqua 43,54 0,50 Vegetazione arbustiva calanchi 0,01 0,00 Vegetazione ripariale 264,16 3,01 Vigneto 34,79 0,40 Totale ha 8.778,86 100,00 LORETO Uso del suolo Area ha % ha Corsi d'acqua 1,74 0,16 Seminativi 1.112,36 99,49 Specchi d'acqua 0,61 0,05 Vegetazione ripariale 3,35 0,30 Totale ha 1.118,06 100,00 MAIOLATI SPONTINI Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 13,27 0,73 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 40,72 2,23 Boschi roverella 102,90 5,64 Corsi d'acqua 7,48 0,41 Impianti arborei frutta o legno 2,33 0,13 Incolti erbacei 16,70 0,92 Seminativi 1.400,71 76,83 Specchi d'acqua 2,24 0,12 Vegetazione ripariale 90,04 4,94 Vigneto 146,84 8,05 Totale ha 1.823,24 100,00 22

23 MERGO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 6,98 1,13 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 5,16 0,83 Boschi carpino nero 0,02 0,00 Boschi conifere 4,92 0,79 Boschi roverella 72,51 11,70 Corsi d'acqua 1,34 0,22 Incolti erbacei 14,26 2,30 Seminativi 427,14 68,95 Vegetazione ripariale 65,10 10,51 Vigneto 22,09 3,57 Totale ha 619,50 100,00 MONSANO Uso del suolo Area ha % ha Incolti erbacei 2,96 0,25 Seminativi 1.164,48 99,16 Specchi d'acqua 1,25 0,11 Vegetazione ripariale 5,60 0,48 Totale ha 1.174,29 100,00 MONTE ROBERTO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 5,65 0,49 Boschi conifere 3,88 0,34 Boschi roverella 29,19 2,53 Corsi d'acqua 5,38 0,47 Seminativi 1.051,23 91,25 Specchi d'acqua 2,09 0,18 Vegetazione ripariale 54,66 4,74 Totale ha 1.152,07 100,00 MONTE SAN VITO Uso del suolo Area ha % ha Oliveto 4,28 0,24 Seminativi 1.782,70 98,08 Specchi d'acqua 3,44 0,19 Vegetazione ripariale 24,14 1,33 Vigneto 3,07 0,17 Totale ha 1.817,63 100,00 23

24 MONTECAROTTO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 4,65 0,21 Boschi roverella 51,73 2,35 Corsi d'acqua 0,42 0,02 Incolti erbacei 4,30 0,20 Oliveto 5,13 0,23 Seminativi 1.959,58 89,07 Specchi d'acqua 4,41 0,20 Vegetazione ripariale 70,91 3,22 Vigneto 98,80 4,49 Totale ha 2.199,92 100,00 MONTEMARCIANO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 11,62 0,68 Corsi d'acqua 0,91 0,05 Seminativi 1.696,19 98,98 Specchi d'acqua 1,34 0,08 Vegetazione ripariale 3,60 0,21 Totale ha 1.713,66 100,00 MONTERADO Uso del suolo Area ha % ha Boschi conifere 13,23 1,45 Corsi d'acqua 15,05 1,65 Impianti arborei frutta o legno 0,03 0,00 Seminativi 863,83 94,79 Specchi d'acqua 5,60 0,61 Vegetazione ripariale 13,57 1,49 Totale ha 911,31 100,00 MORRO D'ALBA Uso del suolo Area ha % ha Boschi conifere 13,65 0,77 Seminativi 1.717,40 96,44 Specchi d'acqua 0,33 0,02 Vegetazione ripariale 17,29 0,97 Vigneto 32,13 1,80 Totale ha 1.780,80 100,00 24

25 NUMANA Uso del suolo Area ha % ha Boschi conifere 26,89 3,95 Boschi roverella 5,43 0,80 Corsi d'acqua 2,67 0,39 Praterie 3,04 0,45 Seminativi 630,61 92,53 Specchi d'acqua 0,08 0,01 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 3,32 0,49 Vegetazione ripariale 9,48 1,39 Totale ha 681,54 100,00 OFFAGNA Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 2,60 0,28 Boschi roverella 9,85 1,08 Incolti erbacei 6,65 0,73 Seminativi 873,59 95,48 Specchi d'acqua 0,18 0,02 Vegetazione ripariale 11,61 1,27 Vigneto 10,48 1,15 Totale ha 914,96 100,00 OSIMO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 0,86 0,01 Boschi roverella 46,53 0,53 Corsi d'acqua 11,92 0,14 Incolti erbacei 11,09 0,13 Seminativi 8.548,80 97,87 Specchi d'acqua 13,60 0,16 Vegetazione ripariale 102,15 1,17 Totale ha 8.734,95 100,00 OSTRA Uso del suolo Area ha % ha Corsi d'acqua 6,29 0,15 Incolti erbacei 10,48 0,25 Seminativi 4.135,74 98,46 Specchi d'acqua 8,19 0,20 Vegetazione ripariale 33,92 0,81 Vigneto 5,80 0,14 Totale ha 4.200,42 100,00 25

26 OSTRA VETERE Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 7,17 0,27 Boschi roverella 2,77 0,10 Corsi d'acqua 7,39 0,28 Incolti erbacei 2,14 0,08 Seminativi 2.585,31 96,26 Specchi d'acqua 3,59 0,13 Vegetazione ripariale 70,89 2,64 Vigneto 6,55 0,24 Totale ha 2.685,81 100,00 POGGIO SAN MARCELLO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 4,17 0,34 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 7,08 0,57 Boschi conifere 0,19 0,02 Boschi roverella 168,62 13,61 Incolti erbacei 34,29 2,77 Seminativi 956,92 77,24 Specchi d'acqua 0,41 0,03 Vegetazione ripariale 50,46 4,07 Vigneto 16,72 1,35 Totale ha 1.238,86 100,00 POLVERIGI Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 16,30 0,74 Seminativi 2.183,08 98,73 Specchi d'acqua 2,18 0,10 Vegetazione ripariale 9,65 0,44 Totale ha 2.211,21 100,00 RIPE Uso del suolo Area ha % ha Boschi roverella 3,84 0,31 Corsi d'acqua 3,07 0,24 Seminativi 1.212,50 96,76 Specchi d'acqua 4,41 0,35 Vegetazione ripariale 26,32 2,10 Vigneto 2,90 0,23 Totale ha 1.253,04 100,00 26

27 ROSORA Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 8,49 1,05 Boschi conifere 10,96 1,36 Boschi roverella 81,04 10,03 Corsi d'acqua 2,27 0,28 Incolti erbacei 16,52 2,04 Seminativi 612,63 75,84 Specchi d'acqua 0,92 0,11 Vegetazione ripariale 56,79 7,03 Vigneto 18,20 2,25 Totale ha 807,81 100,00 SAN MARCELLO Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 23,36 0,97 Incolti erbacei 16,32 0,68 Seminativi 2.299,54 95,59 Specchi d'acqua 3,30 0,14 Vegetazione arbustiva calanchi 4,58 0,19 Vegetazione ripariale 7,34 0,31 Vigneto 51,13 2,13 Totale ha 2.405,57 100,00 SAN PAOLO DI JESI Uso del suolo Area ha % ha Seminativi 870,16 94,42 Specchi d'acqua 1,11 0,12 Vegetazione ripariale 28,18 3,06 Vigneto 22,12 2,40 Totale ha 921,56 100,00 SANTA MARIA NUOVA Uso del suolo Area ha % ha Corsi d'acqua 0,73 0,05 Incolti erbacei 14,13 0,88 Seminativi 1.567,57 97,88 Specchi d'acqua 1,00 0,06 Vegetazione ripariale 18,17 1,13 Totale ha 1.601,60 100,00 27

28 SASSOFERRATO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 335,93 2,71 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 36,95 0,30 Boschi carpino nero 3.204,61 25,85 Boschi conifere 620,73 5,01 Boschi faggio 131,64 1,06 Boschi roverella 929,66 7,50 Corsi d'acqua 4,18 0,03 Incolti erbacei 50,93 0,41 Praterie 627,00 5,06 Seminativi 6.025,69 48,60 Specchi d'acqua 1,79 0,01 Vegetazione ripariale 429,51 3,46 Totale ha ,61 100,00 SENIGALLIA Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 27,65 0,30 Boschi roverella 4,95 0,05 Corsi d'acqua 20,74 0,22 Incolti erbacei 6,31 0,07 Seminativi 9.170,56 98,09 Specchi d'acqua 12,12 0,13 Vegetazione ripariale 97,97 1,05 Vigneto 8,51 0,09 Totale ha 9.348,81 100,00 SERRA DE' CONTI Uso del suolo Area ha % ha Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 4,36 0,20 Boschi roverella 3,05 0,14 Corsi d'acqua 3,50 0,16 Incolti erbacei 12,07 0,56 Seminativi 1.899,93 88,65 Specchi d'acqua 1,04 0,05 Vegetazione ripariale 149,03 6,95 Vigneto 70,25 3,28 Totale ha 2.143,22 100,00 28

29 SERRA SAN QUIRICO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 66,19 1,48 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 32,13 0,72 Boschi carpino nero 467,09 10,44 Boschi cerro 46,30 1,03 Boschi conifere 306,12 6,84 Boschi roverella 494,47 11,05 Corsi d'acqua 15,61 0,35 Gariga 118,21 2,64 Incolti erbacei 70,79 1,58 Leccete 92,78 2,07 Oliveto 19,71 0,44 Praterie 154,89 3,46 Seminativi 2.432,80 54,37 Specchi d'acqua 2,98 0,07 Vegetazione ripariale 130,91 2,93 Vigneto 23,84 0,53 Totale ha 4.474,82 100,00 SIROLO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 54,62 3,91 Boschi carpino nero 3,17 0,23 Boschi conifere 91,60 6,55 Boschi frassino,farnia, nocciolo, carpino bianco 6,59 0,47 Boschi roverella 31,91 2,28 Corsi d'acqua 0,70 0,05 Gariga 6,37 0,46 Leccete 234,33 16,77 Praterie 8,25 0,59 Roccia 0,93 0,07 Seminativi 901,33 64,50 Specchi d'acqua 3,30 0,24 Vegetazione acquatica, alofila, di spiagge e ghiaie 4,96 0,35 Vegetazione arbustiva calanchi 21,97 1,57 Vegetazione ripariale 8,93 0,64 Vigneto 18,47 1,32 Totale ha 1.397,41 100,00 29

30 STAFFOLO Uso del suolo Area ha % ha Arbusteti 0,07 0,00 Boscaglia robinia, rimboschimenti misti 0,18 0,01 Boschi carpino nero 1,72 0,07 Boschi conifere 3,33 0,13 Boschi roverella 11,33 0,45 Corsi d'acqua 0,11 0,00 Incolti erbacei 110,79 4,42 Seminativi 2.228,19 88,95 Specchi d'acqua 1,49 0,06 Vegetazione ripariale 98,05 3,91 Vigneto 49,81 1,99 Totale ha 2.505,07 100,00 30

31 2.1.2 La pianificazione a fini faunistici esistente Gli Ambiti Territoriali di Caccia Un primo livello di pianificazione a fini faunistico-venatori, determinato con il Piano Faunistico Venatorio della Regione marche , è quello che ripartisce il territorio provinciale in 2 Ambiti Territoriali di Caccia, denominati ATC AN1 e ATC AN2. Di seguito si riportano i comuni il cui territorio ricade nei rispettivi AA.TT.CC. ATC AN1 AN2 COMUNI DI APPARTENENZA Agugliano, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerata Picena, Castelcolonna, Castelleone di Suasa, Chiaravalle, Corinaldo, Falconara Marittima, Genga, Monsano, Monte S. Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d'alba, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Ripe, San Marcello, Sassoferrato, Senigallia, Serra de' Conti Ancona, Camerano, Castelbellino, Castelfidardo, Castelplanio, Cerreto d'esi, Cupramontana, Fabriano, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Numana, Offagna, Osimo, Polverigi, Rosora, S. Maria Nuova, S. Paolo di Jesi, Serra S. Quirico, Sirolo, Staffolo I Distretti Territoriali Omogenei A fini gestionali, con il PFV provinciale , il territorio dei 2 ATC è stato ripartito nei seguenti distretti omogenei territoriali (DTO): DISTRETTO COMUNI DI APPARTENENZA ATC D.T.O. 1.1 D.T.O. 1.2 Agugliano, Belvedere Ostrense, Camerata Picena, Chiaravalle, Falconara M.ma, Monsano, Montemarciano, M.S.Vito, Morro d'alba, Poggio San Marcello, San Marcello Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe, Senigallia D.T.O. 1.3 Arcevia, Genga, Montecarotto, Sassoferrato, Serra de' Conti AN1 D.T.O. 2.1 D.T.O. 2.2 Ancona, Camerano, Castelfidardo, Filottrano, Loreto, Numana, Offagna, Osimo, Polverigi, S. Maria Nuova, Sirolo Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Jesi, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Rosora, S. Paolo di Jesi, Serra S. Quirico, Staffolo D.T.O. 2.3 Cerreto d'esi, Fabriano AN2 AN1 AN1 AN2 AN2 31

32 Gli Istituti Faunistici La pianificazione pregressa a fini faunistici è stata determinata dal PFV e dal Piano Particolareggiato degli Istituti Faunistico della Provincia di Ancona. L analisi di tale pianificazione, in termini di valutazione delle superfici degli istituti, è stata attualizzata in riferimento alle modalità di misurazione e alla cartografia di supporto previste dai CIPFV. Di seguito si riporta il quadro degli Istituti faunistici con indicazione della tipologia e relative superficie. DENOMINAZIONE COMUNI SUPERFICIE (ha) SPFV (ha) AREE PROTETTE (L. 394/91) Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi Parco Naturale Regionale del Monte Conero Riserva Naturale Regionale Ripa Bianca Arcevia - Cerreto d Esi - Fabriano - Genga - Serra San Quirico Ancona - Camerano Numana - Sirolo Jesi Tot. Aree protette OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA Alto Esino Fabriano Monte Strega Sassoferrato San Gaudenzio Senigallia San Paterniano - Santo Stefano Osimo Selva di Gallignano Ancona Tot. Oasi di protezione faunistica ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA Agugliano e Camerata Picena Agugliano - Camerata Picena Castelplanio Castelplanio Cupramontana e Monte Roberto Cupramontana - Monte Roberto Granita Belvedere Ostrense - San Marcello Montale Arcevia - Barbara - Serra de' Conti Monte Camillone Castelfidardo San Donato Fabriano - Genga San Filippo Osimo - Polverigi - Santa Maria Nuova San Giovanni Sassoferrato San Gregorio Corinaldo - Ostra - Ripe San Michele Cerreto d'esi - Fabriano Sant'Ignazio Filottrano Triponzio Monte S. Vito - Morro d'alba - Ostra - Senigallia

33 DENOMINAZIONE COMUNI SUPERFICIE (ha) SPFV (ha) Vallone Ancona - Offagna Venetica - Monti Jesi - Santa Maria Nuova Tot. ZRC CENTRI PUBBLICI RIPRODUZIONE FAUNA SELVATICA La Villa Osimo Le Fontanelle Jesi Montecarotto Montecarotto San Michele Fabriano Sassoferrato Sassoferrato Tot. CPuRs ZONE DI AMBIENTAMENTO FAUNA SELVATICA Coste di Montecarotto Montecarotto Falconara Ancona - Camerata Picena - Falconara Marittima La Scarpara Santa Maria Nuova La Villa Osimo Madonna delle Stelle Mergo - Serra San Quirico Montegranale Jesi Murazzano Sassoferrato Rio Moro Filottrano Ripalta Arcevia - Barbara Roncitelli Senigallia Tot. ZAF ZONE ADDESTRAMENTO CANI Argignano Fabriano 2 2 Borgo Catena Senigallia 5 5 Cannuccia Jesi Coccore Fabriano Collamato - Avenale Fabriano Colle Aprico Arcevia 9 9 Colle Murazzano - Castellaro Sassoferrato Colle Verde Ostra Fonte San Giovanni Montecarotto 0 0 La Strega** Sassoferrato Le Balze Castel Colonna 3 3 Monteschiavo Belvedere Ostrense - Castelplanio - Montecarotto Poggio San Marcello Monticelli Sassoferrato 10 9 Mont'Ulisse Castel Colonna Poggio Cupro Cupramontana 2 2 Roncaglia*** Jesi San Donato** Fabriano San Martino* Mergo 10 9 San Pietro Ostra Vetere 6 6 Sant'Andrea Chiaravalle

34 DENOMINAZIONE COMUNI SUPERFICIE (ha) SPFV (ha) Sant'Isidoro - Corinaldo Corinaldo Via Consolazione - Castelcolonna Castel Colonna 4 4 Via di Filottrano Osimo Via Gualdo - Ripe Ripe 4 3 Via Kennedy - Barbara Barbara Tot. ZAC AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE Arcevia Arcevia Collina del Verdicchio San Paolo di Jesi - Staffolo Del Molino Castelbellino - Castelplanio - Maiolati Spontini La Serra Monsano - San Marcello La Strega Sassoferrato Montepolesco Filottrano Oasi di Diana Cupramontana - Serra San Quirico Palazzo Arcevia Tassanare Arcevia - Mergo - Montecarotto - Poggio San Marcello - Rosora - Serra de' Conti Tot. AFV * ZAC restituita a decorrere dal 26/03/2010 ** ZAC con carattere temporaneo *** ZAC restituita a decorrere dal 11/11/2011 ZAF in restituzione dal 03/09/2011. La seguente tabella riassume sia la superficie che la SPFV per ogni tipologia gestionale. ISTITUTI Superficie (ha) % sulla sup. provinciale SPFV (ha) % sulla SPFV provinciale AREE PROTETTE , ,77 OASI , ,45 ZRC , ,86 CPuRs , ,73 ZAF , ,76 ZAC 841 0, ,48 AFV , ,55 Totale , ,60 34

35 I seguenti grafici sintetizzano, relativamente ai differenti istituti di gestione, sia le superfici assolute che le percentuali corrispondenti rispetto al totale delle superfici. 35

36 Nei seguenti elaborati vengono riepilogate superfici e SPFV degli istituti di gestione suddivisi per Ambito Territoriale di Caccia. ATC AN1 ISTITUTI AREE PROTETTE Superficie (ha) % sulla sup. provinciale SPFV (ha) % sulla SPFV provinciale , ,17 OASI 934 0, ,54 ZRC , ,56 CPuRs 643 0, ,37 ZAF 611 0, ,34 ZAC 620 0, ,36 AFV , ,64 Totale , ,99 36

37 ATC AN2 ISTITUTI AREE PROTETTE Superficie (ha) % sulla sup. provinciale SPFV (ha) % sulla SPFV provinciale , ,59 OASI , ,91 ZRC , ,30 CPuRs 660 0, ,36 ZAF 798 0, ,42 ZAC 219 0, ,12 AFV , ,91 Totale , ,61 Nei seguenti paragrafi si riporta descrizione di dettaglio degli Istituti faunistici. 37

38 Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) Gran parte delle ZRC sono soggette alla gestione diretta della Provincia di Ancona; fanno eccezione alcune ZRC che sono affidate ad ulteriori enti di gestione come di seguito riportato in base alle aree territoriali di competenza: ATC ZRC Ente gestore AN1 AN2 - Montale - Triponzio - Monte Camillone, San Filippo, Sant Ignazio, Vallone - FIDC (Federazione Italiana Della Caccia) - ANLC (Associazione Nazionale Libera Caccia) - ATC AN2 Nella seguente tabella è riportato l elenco di tutte le ZRC, con i comuni interessati, le superfici. le date di istituzione e scadenza. Denominazione Comuni Area Sup. (ha) SPFV (ha) Istituzione Scadenza Agugliano e Agugliano, Camerata PFVP AN /07/2005 Camerata Picena Picena 2004/09 Castelplanio Castelplanio AN /06/2005 PFVP 2004/09 Cupramontana e Cupramontana, Monte PFVP AN /08/2004 Monte Roberto Roberto 2004/09 Granita Belvedere Ostrense, PFVP AN /08/2004 San Marcello 2004/09 Montale Arcevia, Barbara, Serra PFVP AN /11/2007 de' Conti 2004/09 Monte Camillone Castelfidardo AN /07/2005 PFVP 2004/09 San Donato Fabriano, Genga AN1- PFVP /08/2004 AN2 2004/09 San Filippo Osimo, Polverigi, S. PFVP AN /07/2005 Maria Nuova 2004/09 San Giovanni Sassoferrato AN /11/2007 PFVP 2004/09 San Gregorio Corinaldo, Ostra, Ripe AN /09/ /09/2014 San Michele Cerreto d'esi, Fabriano AN /07/2005 PFVP 2004/09 Sant'Ignazio Filottrano AN /07/2005 PFVP 2004/09 Triponzio Monte S. Vito, Morro PFVP d'alba, Ostra, AN /08/ /09 Senigallia Vallone Ancona, Offagna AN /08/2004 PFVP 2004/09 Venetica - Monti Jesi, S. Maria Nuova AN /08/2006 PFVP 2004/09 Tot. ZRC

39 Oasi faunistiche Nel territorio provinciale sono istituite 5 Oasi di protezione della fauna, gestite direttamente dalla Provincia di Ancona. Denominazione Comuni Area Superficie (ha) SPFV (ha) Istituzione Alto Esino Fabriano AN /06/2005 Monte Strega Sassoferrato AN /08/1973 San Gaudenzio Senigallia AN /07/2005 San Paterniano - Santo Stefano Osimo AN /10/1982 Selva di Gallignano Ancona AN /07/1998 Tot. Oasi di protezione faunistica Centri Pubblici per la Riproduzione della Fauna Selvatica (CPuRF) Denominazione Comune/i Superficie (ha) SPFV (ha) Gestione Istituzione Scadenza Montecarotto Montecarotto ATC AN1 05/10/2005 La Villa Osimo ATC AN2 17/03/2006 Le Fontanelle Jesi ATC AN2 29/09/2004 San Michele Fabriano ATC AN2 07/09/2004 Sassoferrato Sassoferrato ATC AN2 04/11/2005 Tot. CPuRs PFVP PFVP PFVP PFVP PFVP Zone Ambientamento della Fauna Selvatica (ZAF) Denominazione Comune/i Superficie (ha) SPFV (ha) Ente gestore Istituzione Coste di Montecarotto Montecarotto ATC AN Falconara Ancona Camerata Picena Falconara Marittima ATC AN

40 Denominazione Comune/i Superficie (ha) SPFV (ha) Ente gestore Istituzione Murazzano* Sassoferrato ATC AN1 Ripalta* Arcevia - Barbara ATC AN1 Roncitelli Senigallia ATC AN1 La Scarpara Santa Maria Nuova ATC AN La Villa Osimo ATC AN Madonna delle Stelle Mergo - Serra San Quirico ATC AN Montegranale Jesi ATC AN Rio Moro Filottrano ATC AN * in restituzione dal 03/09/2011. Tot. ZAF

41 Zone Addestramento Cani (ZAC) Nella tabella successiva viene riportato il dettaglio delle Zone Addestramento Cani autorizzate sul territorio provinciale per l'anno 2010/11, con l'indicazione della tipologia e del soggetto gestore. Tipologia Denominazione Comune/i ATC Soggetto gestore Superficie (ha) Periodo autorizzato per l'attività A La Strega** Sassoferrato AN1 AFV La Strega febbraio-marzo-agosto A San Donato** Fabriano AN2 B Monteschiavo Belvedere Ostrense - Castelplanio - Montecarotto - Poggio San Marcello AN1 C Borgo Catena Senigallia AN1 ITALCACCIA Fabriano Gruppo Cinofilo Vallesina Az. Agr. Santini Rosa marzo 1 gennaio - 20 marzo e 15 luglio - 31 dicembre dicembre C Cannuccia Jesi AN2 FIDC Jesi dicembre C Coccore Fabriano AN2 C Collamato - Avenale Fabriano AN2 C (con sparo) Gruppo Cinofilo Fabrianese Az. Agr. Pocognoli Renato dicembre dicembre Colle Aprico Arcevia AN1 ITALCACCIA Arcevia dicembre C Colle Murazzano - Castellaro Sassoferrato AN1 C Colle Verde Ostra AN1 Az. Agr. Riccioni Francesco ARCICACCIA Sez. Provinciale dicembre dicembre C Monticelli Sassoferrato AN1 FIDC Sassoferrato dicembre C Mont'Ulisse Castelcolonna AN1 ANLC Castelcolonna dicembre C (senza sparo) Roncaglia Jesi AN2 Gruppo Cinofilo Vallesina dicembre 41

42 Tipologia Denominazione Comune/i ATC Soggetto gestore Superficie (ha) Periodo autorizzato per l'attività C San Martino* Mergo AN2 FIDC Mergo 9 attività continuativa - ZAC restituita a decorrere dal 26/03/2010 C San Pietro Ostra Vetere AN1 FIDC Ostra Vetere dicembre C Sant'Andrea Chiaravalle AN1 FIDC Chiaravalle dicembre C con sparo Sant'Isidoro Corinaldo AN1 FIDC Corinaldo dicembre C Via Consolazione Castel Colonna AN1 Az. Agr. Petrolati Mariano dicembre C Via di Filottrano Osimo AN2 ENALCACCIA Osimo dicembre C Via Gualdo Ripe AN1 ANUU dicembre C Via Kennedy Barbara AN1 FIDC Serra de' Conti dicembre D Fonte San Giovanni Montecarotto AN1 E Argignano Fabriano AN2 E Le Balze Castel Colonna AN1 E Poggio Cupro Cupramontana AN2 Az. Agr. Gasparini Adalberto Az. Agr. Tittarelli Roberto Az. Agr. Fornaroli Fiorenzo ENALCACCIA Cupramonatana 486 mq 1-31 dicembre dicembre dicembre dicembre * ZAC restituita a decorrere dal 26/03/2010 ** ZAC con carattere temporaneo 42

43 Nella tabella che segue viene proposto il dettaglio dell unica ZAC di tipo B (permanente), ubicata nel territorio dell ATC AN1. Denominazione Monteschiavo Comuni Belvedere Ostrense - Castelplanio Montecarotto - Poggio San Marcello Superficie (ha) SPFV (ha) Istituzione Scadenza /07/ /12/2011 Tot. ZAC Aziende faunistico-venatorie (AFV) Nella tabella sono riportate le AFV, con indicazione delle superfici e i relativi termini di istituzione/scadenza. Denominazione Comuni ATC Superficie (ha) SPFV (ha) Istituzione Scadenza Arcevia Arcevia AN /09/2001 S.V. 2021/22 Collina del Verdicchio Del Molino La Serra Staffolo - San Paolo di Jesi Castelplanio - Maiolati Spontini - Castelbellino San Marcello - Monsano AN /09/1992 S.V. 17/18 AN /04/2005 S.V. 14/15 AN /07/1997 S.V. 16/17 La Strega Sassoferrato AN /10/1992 S.V. 17/18 Montepolesco Filottrano AN /12/1983 S.V. 15/16 Oasi di Diana Serra San Quirico - Cupramontana AN /09/1992 S.V. 17/18 Palazzo Arcevia AN /01/1983 S.V. 2021/22 Tassanare Arcevia - Serra de' Conti - Montecarotto - Poggio San Marcello Rosora - Mergo AN1/A N /07/2010 S.V. 19/20 Tot. AFV Nella seguente tavola, sono evidenziati tutti gli istituti di gestione distribuiti nel territorio provinciale. 43

44 44

45 Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Ancona

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47 Fondi chiusi N. Denominazione Comune/i ATC Superficie (ha) 1 Bertuccia Sassoferrato AN1 3,00 2 Birandola Fraz. Campodiegoli Fabriano AN2 2,70 3 Casalvento Sassoferrato AN1 1,86 4 Colli Mergo AN2 0,85 5 Frazione Grotte - Rocciano Fabriano AN2 0,33 6 Loc. Casalvento Sassoferrato AN1 1,50 7 Loc. Gabriella Senigallia AN1 1,74 8 Loc. La Croce Castelcolonna AN1 4,00 9 Loc. Santo Stefano Arcevia AN1 13,61 10 Loc. Vasari Senigallia AN1 6,59 11 Loc. Via del Bosco Monterado AN1 19,12 12 Malviano Monte San Vito AN1 6,76 13 Montesicuro Ancona AN2 9,61 14 Petrini Monte San Vito AN1 7,74 15 Risorgimento Maiolati Spontini AN2 2,96 16 Rocchetta Fabriano AN2 2,50 17 S. Amico Morro d Alba AN1 16,82 18 San Bartolo Corinaldo AN1 5,61 Tot. 107,30 Fondi sottratti alla caccia N. Denominazione Comune/i ATC Tipologia colturale Superficie (ha) 1 Borgo Ruffini Agugliano - Polverigi AN1/AN2 Attività zootecnica - Attività didattica - Realizzazione miglioramenti aziendali - Investimenti fondiari - Percorsi aziendali per attività agrituristica - Vendita diretta 83,77 47

48 N. Denominazione Comune/i ATC Tipologia colturale Superficie (ha) prodotti aziendali 2 Busche - Spescia Montecarotto AN1 Agricoltura biologica 15,82 3 Candia Ancona AN2 Agricoltura biologica 18,11 4 Castel d Emilio Agugliano AN1 Agricoltura biologica 3,00 5 Caudino Arcevia AN1 Agricoltura biologica 22,16 6 Cese+Valle Cupramontana AN2 7 Contrada Valle Poggio San Marcello 8 Esinante Cupramontana AN2 Agricoltura biologica - Attività zootecnica 15,60 AN1 Agricoltura biologica 1,95 Agricoltura biologica - Attività agrituristica - Realizzazione miglioramenti aziendali - Investimenti fondiari 10,08 9 Ferriero Senigallia AN1 Agricoltura biologica 7,16 10 Galoppo Grugnaleto Monte San Vito - Chiaravalle - Montemarciano AN1 Attività agrituristica - Percorsi aziendali per attività agrituristica 32,94 11 Loretello Ostra AN1 Agricoltura biologica 3,64 12 Manciano Cupramontana AN2 13 Molino Marazzana Senigallia AN1 14 Montirano Ostra AN1 15 Nidastore Arcevia AN1 Agricoltura biologica Attività agrituristica Realizzazione miglioramenti aziendali Vendita diretta Prodotti aziendali Attività zootecnica - Attività agrituristica - Realizzazione miglioramenti aziendali - Investimenti fondiari - Percorsi aziendali per attività agrituristica Attività di ricerca, studio e monitoraggio con valenza scientifica Agricoltura biologica - Attività zootecnica - Attività didattica 3,31 102,65 16 Pago Offagna AN2 Agricoltura biologica 3,92 17 Pianello Vallesina Monte Roberto AN2 Agricoltura biologica Attività biologica 18 Ripa Bianca Jesi AN2 Attività agrituristica 15,89 19 Roncitelli Senigallia AN1 Agricoltura biologica 26,58 20 Saline Camerata Picena AN1 Attività agrituristica - Percorsi aziendali per attività agrituristica 7,17 4,18 9,55 47,73 48

49 N. Denominazione Comune/i ATC Tipologia colturale Superficie (ha) 21 San Pietro Acqualta Staffolo AN2 Agricoltura biologica - Vendita diretta prodotti aziendali 13,85 22 Scapezzano Senigallia AN1 Agricoltura biologica 12,70 23 Serralta Serra San Quirico AN2 Agricoltura biologica 5,61 24 Serralta Serra San Quirico AN2 Agricoltura biologica 16,05 25 Serralta Serra San Quirico AN2 Attività zootecnica 25,47 26 Valle Cupramontana AN2 Agricoltura biologica 7,59 27 Vallone Senigallia AN1 Agricoltura biologica - Attività zootecnica - Realizzazione miglioramenti aziendali - Vendita diretta prodotti aziendali 2,62 Tot. 519, La pianificazione territoriale per la gestione ed il prelievo di Cinghiale Un ulteriore livello di pianificazione territoriale a fini faunistici è stato adottato per la gestione ed il prelievo del Cinghiale. Infatti in base al Regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati nel territorio della Provincia di Ancona (allegato alla deliberazione consiliare n. 107 del ) vengono definiti i criteri e le norme specifiche per la ripartizione del territorio, attraverso: una fascia di territorio (costiera e basso-collinare) a bassa vocazionalità per il Cinghiale, detta Distretto di Eradicazione, ove la presenza della specie viene definita non compatibile con le produzioni agricole e la gestione degli habitat; una fascia più interna detta Distretto di Contenimento in cui la specie non necessita di una gestione attiva dal punto di vista della sua conservazione; una fascia a ridosso dell area montana, rappresentata dai territori più idonei alla specie, in cui l obiettivo è comunque la conservazione delle popolazioni; la gestione faunistico-venatoria prevede la ripartizione del territorio in 6 Distretti (ognuno composto da Zone di caccia) in cui operano le squadre di caccia in braccata autorizzate, oltre che i cacciatori singoli. Nella seguente tabella sono riportate le Zone di caccia di ciascun Distretto con le relative superfici, visualizzate nella successiva tavola. 49

50 Distretto Zona di caccia Area ha SPFV ha A A A B B B B B B B B B B B B A A B B B B B B A A A A A A A A

51 Distretto Zona di caccia Area ha SPFV ha B B B B A A A A A A A A B A A A A A A A A A A B B

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53 Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Ancona

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55 2.1.3 Aree Natura 2000 Per quanto concerne la Rete Natura 2000, determinata per effetto della Direttiva Habitat 92/43/CEE, la Provincia di Ancona risulta interessata da 24 siti tra cui: - 16 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), di cui 5 interni ad aree protette, 8 completamente esterni e 3 parzialmente sovrapposti; - 8 Zone di Protezione Speciale (ZPS), di cui 1 interna ad aree protette, 3 completamente esterne e 4 parzialmente sovrapposte. Nella tabella seguente si specifica il rapporto tra siti Natura 2000 ed aree protette individuate ai sensi della L.349/91, evidenziando se SIC e ZPS sono completamente esterni od interni a Parchi e Riserve, o se hanno almeno una parte del loro territorio in sovrapposizione con esse. Codice sito SIC Denominazione Prov Area Tot (ha) IT Valle Scappuccia AN 281 IT Gola di Frasassi AN 692 IT Gola della Rossa AN IT IT Costa tra Ancona e Portonovo Portonovo e falesia calcarea a mare AN 168 AN 132 IT Monte Conero AN IT IT Fiume Esino in località Ripa Bianca Monte Catria, Monte Acuto AN 140 AN, PU (150 ha in prov. Esterno ad aree protette X Completamente interno ad aree protette Interno Parco Gola Rossa e Frasassi Interno Parco Gola Rossa e Frasassi Interno Parco del Conero Interno Parco del Conero Interno Parco Gola Rossa e Frasassi Parziale sovrappo-sizione ad aree protette 1220 ha ricompresi nel Parco Gola Rossa e Frasassi 109 ha ricompresi nella Riserva Ripa Bianca 55

56 Codice sito IT IT IT IT IT IT IT IT ZPS IT IT Denominazione Selva Castelfidardo di Monte lo Spicchio -Monte Columeo -Valle di S. Pietro Valle Vite - Valle dell'acquarella Faggeto di San Silvestro Monte Puro - Rogedano - Valleremita Monte Maggio - Valle dell'abbadia Monte Giuoco del Pallone -Monte Cafaggio Monte Nero e Serra Santa Monte Catria, Monte Acuto e Monte della Strega Fiume Esino in località Ripa Bianca Prov Area Tot (ha) AN) AN 55 X AN 967 X AN AN 202 X AN, MC (1490 ha in prov. AN) Esterno ad aree protette X AN 684 X AN, MC (561 ha in prov. AN) X AN 620 X AN, PU (745 ha in prov. AN) AN 139 IT Monte Conero AN IT Valle Scappuccia AN IT IT Gola della Rossa e di Frasassi Monte Cucco e Monte Columeo AN X AN X Completamente interno ad aree protette Interno Parco del Conero Parziale sovrappo-sizione ad aree protette 595 ha ricompresi nel Parco Gola Rossa e Frasassi 109 ha ricompresi nella Riserva Ripa Bianca 839 ha ricompresi nel Parco Gola Rossa e Frasassi ha ricompresi nel Parco Gola Rossa e Frasassi 56

57 Codice sito Denominazione Prov Area Tot (ha) Esterno ad aree protette Completamente interno ad aree protette Parziale sovrappo-sizione ad aree protette IT Monte San Vicino e Monte Canfaito AN, MC (1.261 ha in prov. AN) 262 ha ricompresi nel Parco Gola Rossa e Frasassi IT Monte Giuoco del Pallone AN, MC (1.431 ha in prov. AN) X Informazioni in merito ai siti quali cartografie, schede formulario, studi di approfondimento, si possono consultare ai seguenti link: Sito della Ministero dell Ambiente Biodiversità: ftp://ftp.scn.minambiente.it/cartografie/natura2000/schede_e_mappe/marche/ Sito della Regione Marche Territorio Ambiente Energia Rete Natura 2000: Si rammenta che per tutti i siti della Rete Natura 2000, fino all approvazione delle misure di conservazione o dei piani di gestione specifici da parte dell ente gestore, valgono le misure minime di conservazione stabilite dalla DGR n del 27/10/2010, di recepimento del DM 17 ottobre 2007 n Inoltre, a seconda delle tipologie ambientali di riferimento che caratterizzano ciascuna ZPS, (definite dalla DGR n. 1471/2008), sono individuate delle misure mirate (divieti e obblighi, attività regolamentate, attività da favorite), che riguardano anche il settore faunistico-venatorio, tarate sulla base delle caratteristiche specifiche di sito e sulle valenze che si vogliono tutelare. Nella seguente tavola si riporta la localizzazione delle zone della Rete Natura

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61 2.1.4 Appostamenti fissi Lo status degli appostamenti fissi è riferito alla autorizzazione rilasciate nella stagione venatoria 2010/11; in questa prima tabella è riportato il quadro riassuntivo degli appostamenti fissi. Anno A.F. con richiami vivi A.F. senza richiami vivi A.F. per colombacci (1) A.F. per colombacci (2) A.F. per acquatici con richiami vivi A.F. per acquatici senza richiami vivi Tot (1) Appostamento fisso per colombacci precisando che non intende proseguire l'attività venatoria dopo il 15 novembre (2) Appostamento fisso per colombacci precisando che intende proseguire l'attività venatoria dopo il 15 novembre La densità totale nella Provincia di Ancona è di 3,04 appostamenti / ettari. Di seguito si illustra il numero e le tipologie degli appostamenti fissi per Comune, in funzione del Distretto Territoriale Omogeneo, sempre relativi alla stagione 2010/11. Comune DTO A.F. con richiami vivi A.F. senza richiami vivi A.F. per colomb. (1) A.F. per colomb. (2) A.F. per acquatici con richiami vivi A.F. per acquatici senza richiami vivi Agugliano Ancona Arcevia Barbara Belvedere Ostrense Camerano Camerata Picena Castel Colonna Castelfidardo Castelleone di Suasa Castelplanio Chiaravalle Corinaldo Cupramontana Fabriano Falconara TOT 61

62 Comune Marittima DTO A.F. con richiami vivi A.F. senza richiami vivi A.F. per colomb. (1) A.F. per colomb. (2) A.F. per acquatici con richiami vivi A.F. per acquatici senza richiami vivi TOT Filottrano Genga Jesi Loreto Maiolati Spontini Mergo Monsano Monte Roberto Monte San Vito Montecarotto Montemarciano Monterado Morro d'alba Offagna Osimo Ostra Ostra Vetere Poggio S. Marcello Polverigi Ripe Rosora S. Marcello San Paolo di Jesi Santa Maria Nuova Sassoferrato Senigallia Serra de' Conti Serra San Quirico Sirolo Staffolo TOT (1) Appostamento fisso per colombacci precisando che non intende proseguire l'attività venatoria dopo il 15 novembre (2) Appostamento fisso per colombacci precisando che intende proseguire l'attività venatoria dopo il 15 novembre 62

63 Per ogni Distretto Territoriale Omogeneo si riporta il quadro analitico degli appostamenti fissi. DTO N. Appostamenti fissi 2010 SPFV (ha) Densità (n. app./1000 ha) DTO ,46 DTO ,60 DTO ,36 DTO ,29 DTO ,55 DTO ,19 TOT ,04 Prendendo in considerazione i dati provinciali dal 2004 al 2010, si evidenzia un progressivo decremento del numero degli appostamenti fissi e della densità per ettari. Anno N. Appostamenti fissi Densità (n. app./1000 ha) , , , , , , ,04 63

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65 Un quadro dettagliato degli appostamenti fissi nei 6 distretti omogenei, viene illustrato nella seguente tabella. Anno Appostamenti fissi DTO 1.1 (SPFV ha) DTO 1.2 (SPFV ha) DTO 1.3 (SPFV ha) DTO 2.1 (SPFV ha) DTO 2.2 (SPFV ha) DTO 2.3 (SPFV ha) Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 8,41 8,08 2,44 7,59 4,47 1,08 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 7,27 8,25 1,97 7,20 5,06 1,29 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 6,59 7,81 1,89 6,86 4,58 1,13 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 5,37 6,72 1,62 5,95 3,84 1,29 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 5,30 6,85 1,73 5,99 3,89 1,46 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 4,82 6,42 1,85 5,87 3,30 1,30 Tot. appostamenti Densità N/1000 ha 3,46 5,60 1,36 4,29 2,55 1,19 Nella tabella sottostante, viene rappresentata l evoluzione sia quantitativa che qualitativa degli appostamenti fissi che ricadono nel territorio provinciale. ANNO A.F. con richiami vivi A.F. senza richiami vivi A.F. per colombacci A.F. per acquatici con richiami vivi A.F. per acquatici senza richiami vivi Tot

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67 2.2 Analisi delle popolazioni animali Studi sulle popolazioni di interesse faunistico e venatorio Un quadro, probabilmente non del tutto esaustivo delle ricerche sviluppate sul territorio provinciale può essere così schematizzato: PROVINCIA DI ANCONA - Atlante degli uccelli nidificanti nella Provincia di Ancona ( ) - Monitoraggio quali-quantitativo delle popolazioni di uccelli e mammiferi nell area limitrofa all Oasi faunistica di S. Gaudenzio ( ) ATC AN1 - Monitoraggio della fauna nel territorio a gestione programmata della caccia ( ) - Gestione della piccola selvaggina stanziale nei Centri Pubblici di Produzione della Selvaggina allo Stato Naturale di Sassoferrato e Montecarotto ( ) ATC AN2 - Analisi delle tecniche idonee per il monitoraggio del fagiano e selezione dei ceppi di allevamento con le migliori caratteristiche di rusticità (2006) - Redazione di una carta dei danni del cinghiale (2007), con evoluzione dei danni dal 2000, tipi di colture danneggiate e suddivisione per distretto (2008) Censimenti faunistico-venatori Provincia Nella seguente tabella vengono sintetizzate le operazioni di censimento di CINGHIALE, condotte dall Amministrazione Provinciale, relativamente al periodo pre-riproduttivo 2009 e post-riproduttivo Per maggiori dettagli si rimanda all apposito documento provinciale ufficiale Gestione faunistico-venatoria del Cinghiale - Piano di prelievo

68 Specie Area Periodo Superficie (ha) Modalità Stima Densità (ind./km 2 ) CINGHIALE (censimenti preriproduttivi) Distretti di caccia al cinghiale Marzo da punti fissi di osservazione D1: 3,7 ind./km 2 D2: 1,5 ind./km 2 D3: 3,9 ind./km 2 D4: 3,2 ind./km 2 D5: 6,0 ind./km 2 D6: 2,0 ind./km 2 CINGHIALE (censimenti preriproduttivi) Distretti di caccia al cinghiale Aprile da punti fissi di osservazione D1: 2,6 ind./km 2 D2: 2,4 ind./km 2 D3: 3,1 ind./km 2 D4: 1,6 ind./km 2 D5: 3,6 ind./km 2 D6: 1,8 ind./km 2 CINGHIALE (censimenti postriproduttivi) Distretti di caccia al cinghiale Ottobre da punti fissi di osservazione D1: 4,9 ind./km 2 D2: 5,0 ind./km 2 D3: 6,7 ind./km 2 D4: 2,5 ind./km 2 D5: 6,1 ind./km 2 D6: 3,4 ind./km ATC Relativamente al 2010 le operazioni di censimento, gestite dagli ATC AN1 e AN2, sono state rivolte alla fauna selvatica prettamente stanziale, come fagiano, lepre, volpe e Corvidi. Le metodologie adottate, distinte in base al periodo (pre-riproduttivo = marzo, e post-riproduttivo = settembre), sono di seguito elencate in funzione della specie: - FAGIANO: censimento al canto, in battuta su fascia campione ed osservazione diretta su aree campione; - CORVIDI: osservazione diretta e mappatura dei nidi. Il censimento assume valore solo se avviene la distinzione puntuale della singola specie (Cornacchia grigia e Gazza). In caso contrario ai fini analitici, le informazioni relative alla categoria Corvidi non sono funzionali ad espletare alcuna elaborazione utile; si auspica, pertanto in futuro, un opportuna individuazione dei nidi con determinazione della specie a cui appartengono. - LEPRE: censimento in notturna con faro alogeno, censimento in battuta senza cani, sia nelle ZRC che nei Centri Pubblici di Produzione della Fauna selvatica; - VOLPE: censimento in notturna con faro alogeno; Dalla tabella che segue si possono notare, per ogni specie, le differenze in base alle tecniche adottate e nei diversi periodi dei monitoraggi effettuati nel

69 Censimento Fagiano (2010) Tecnica censimento Al canto in periodo pre-riproduttivo Battuta su fascia campione in periodo post-riproduttivo Osservazione diretta su aree campione N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (Ind./km 2 ) Densità SETTEMBRE (Ind./km 2 ) 1 Ancona - Offagna ZRC 6, Castelfidardo ZRC 3, Castelplanio ZRC 3, Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto ZRC 13, ZRC 5, Fabriano - Genga ZRC 16, Filottrano ZRC 12, Jesi - Santa Maria Nuova Osimo Polverigi - Santa Maria Nuova ZRC 3, ZRC 9, Fabriano CPuRs 2, Jesi CPuRs 1, Osimo CPuRs 1, Agugliano - Camerata Picena Belvedere Ostrense - San Marcello Corinaldo Ripe - Ostra Morro d'alba - Ostra - Senigallia 17 Sassoferrato ZRC 5,3 / 18 ZRC 6,6 / 31 ZRC 11,1 / 9 ZRC 20,2 / 29 ZRC + CPuRs 7,3 / 4 18 Montecarotto CPuRs 3,2 / 26 Censimento Cornacchia grigia (2010) Tecnica censimento Osservazione diretta e mappaggio dei nidi N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (nidi/km 2 ) 1 Ancona - Offagna ZRC 6,1 1,6 2 Castelfidardo ZRC 3,9 1 3 Castelplanio ZRC 3,3 2,7 4 5 Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto ZRC 13,3 2,0 ZRC 5,6 2,0 6 Fabriano - Genga ZRC 16,1 1,7 69

70 Tecnica censimento N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (nidi/km 2 ) 7 Filottrano ZRC 20,4 0,4 8 9 Jesi - Santa Maria Nuova Osimo Polverigi - Santa Maria Nuova ZRC 3,8 1,6 ZRC 10,4 1,3 10 Fabriano CPuRs 2,7 2,6 11 Jesi CPuRs 1,7 2,9 12 Osimo CPuRs 1,3 6,9 Censimento Gazza (2010) Tecnica censimento N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (nidi/km 2 ) 1 Ancona - Offagna ZRC 6,1 2,5 2 Castelfidardo ZRC 3,9 1,3 Osservazione diretta e mappaggio dei nidi 3 Castelplanio ZRC 3,3 3,0 4 5 Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto ZRC 13,3 1,4 ZRC 5,6 0,9 6 Fabriano - Genga ZRC 16,1 0,9 7 Filottrano ZRC 20,4 1,9 8 9 Jesi - Santa Maria Nuova Osimo Polverigi - Santa Maria Nuova ZRC 3,8 3,4 ZRC 10,4 3,9 10 Fabriano CPuRs 2,7 1,9 11 Jesi CPuRs 1,7 7,6 12 Osimo CPuRs 1,3 12,3 70

71 Censimento Lepre (2010) Tecnica censimento N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (Ind./km 2 ) Densità SETTEMBRE (Ind./km 2 ) 1 Ancona - Offagna ZRC 6, Castelfidardo ZRC 3, In notturna con faro alogeno 3 Castelplanio ZRC 3, Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto ZRC 13, ZRC 5, Fabriano - Genga ZRC 16, Filottrano ZRC 12, Jesi-Santa Maria Nuova Osimo-Polverigi - Santa Maria Nuova ZRC 3, ZRC 9, Fabriano CPuRs 2, Jesi CPuRs 1, Battute senza cani 12 Osimo CPuRs 1, Agugliano - Camerata Picena Arcevia - Barbara- Serra de' Conti Belvedere Ostrense - San Marcello ZRC 4, ZRC 6, ZRC 6,6 / Corinaldo - Ripe-Ostra ZRC 9, Morro d'alba Ostra - Senigallia 18 Sassoferrato ZRC 18, ZRC + CPuRs 7,3 / Montecarotto CPuRs 3,2 / 15 71

72 Censimento Volpe (2010) Tecnica censimento N. Comune/i Istituto Superficie (km 2 ) Densità MARZO (Ind./km 2 ) Densità SETTEMBRE (Ind./km 2 ) 1 Ancona - Offagna ZRC 6, Castelfidardo ZRC 3,9 2 2 In notturna con faro alogeno 3 Castelplanio ZRC 3, Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto ZRC 13,3 3 1 ZRC 5, Fabriano - Genga ZRC 16, Filottrano ZRC 15, Jesi - Santa Maria Nuova Osimo Polverigi - Santa Maria Nuova ZRC 3,8 0 3 ZRC 12, Fabriano CPuRs 2, Jesi CPuRs 2, Osimo CPuRs 1, Anche negli anni precedenti gli ATC AN1 e AN2 hanno realizzato i censimenti faunistici negli istituti di gestione e sul territorio a gestione programmata della caccia di competenza, adottando diverse tecniche di monitoraggio. Nelle seguenti tabelle viene presentato un quadro dettagliato dei censimenti di fauna di interesse venatorio, eseguiti dal 2004 al 2009 in periodo pre e post-riproduttivo. Una considerazione positiva su tali operazioni è che i censimenti sono stati eseguiti sulle specie più comuni oggetto dell attività venatoria, e che quindi sia ormai partito quel processo virtuoso che dovrebbe legare la gestione all analisi della consistenza. Tuttavia l accuratezza, soprattutto negli anni precedenti al 2010, non ha evidentemente raggiunto il suo apice; si possono notare, infatti, alcuni dati anomali, come quelli che mostrano densità molto alte oppure più elevate in periodo pre-riproduttivo piuttosto che in quello post-riproduttivo, come riscontrato più volte sulla lepre. Al fine di indicare una tendenza di massima delle popolazioni censite, nelle sottostanti tabelle vengono utilizzati i seguenti codici: T Tendenza: A = aumento; S = stabile; F = flessione 72

73 CENSIMENTI FAGIANO (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T CPuRs La Villa A CPuRs Le Fontanelle A CPuRs Montecarotto F CPuRs San Michele A CPuRs Sassoferrato F ZRC Agugliano e Camerata Picena F ZRC Castelleone 4 2 F ZRC Castelplanio A ZRC Colle Aprico 4 ZRC Corinaldo e Ripe F ZRC Cupramontana e Monte Roberto A ZRC Granita F ZRC Montale 9 5 F ZRC Monte Camillone A ZRC San Donato A ZRC San Filippo A ZRC San Giovanni 13 3 F ZRC S. Lucia-S. Maria del Fiore F ZRC San Michele A ZRC Sant Ignazio A ZRC Triponzio F ZRC Vallone A ZRC Venetica - Monti A 73

74 CENSIMENTI FAGIANO (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T TGPC 2 Agugliano - Camerata Picena F Arcevia - Genga F Arcevia - Serra de' Conti F Belvedere Ostrense A Castelcolonna - Ripe F Castelleone di Suasa F Ostra - Senigallia F Ostra Vetere F Sassoferrato F Agugliano - Camerata Picena 0,2 (Battuta con cani) Arcevia - Genga (Battuta con cani) 2 Arcevia - Serra de' Conti (Battuta con cani) 3 Belvedere Ostrense (Battuta con cani) 1 Castelcolonna - Ripe (Battuta con cani) 5 Castelleone di Suasa (Battuta con cani) 2 Ostra - Senigallia (Battuta con cani) 18 Ostra Vetere (Battuta con cani) 3 Sassoferrato (Battuta con cani) 4 MEDIA A 74

75 CENSIMENTI CORNACCHIA GRIGIA (nidi/kmq) ISTITUTO Mar 2004 Set 2004 Mar 2005 Set 2005 Mar 2006 CPuRs Burano 4 2 F ZRC Castelplanio 2 2 S CPuRs Le Fontanelle 2 3 A CPuRs La Villa 3 5 A ZRC Monte Camillone 1 2 A ZRC Cupramontana e Monte Roberto 1 1 S ZRC San Donato 3 1 F ZRC San Filippo 1 2 A ZRC San Michele 3 1 F ZRC Sant Ignazio 1 1 S ZRC Vallone 2 2 S ZRC Venetica - Monti 1 1 S Set 2006 MEDIA A Mar 2007 Set 2007 Mar 2008 Set 2008 Mar 2009 Set 2009 T CENSIMENTI GAZZA (nidi/kmq) ISTITUTO Mar 2004 Set 2004 Mar 2005 Set 2005 Mar 2006 CPuRs Burano 6 2 F CPuRs Le Fontanelle 4 6 A CPuRs La Villa 5 8 A ZRC Castelplanio 2 2 S ZRC Monte Camillone 3 2 F ZRC Cupramontana e Monte Roberto 1 1 S ZRC San Donato 2 1 F Set 2006 Mar 2007 Set 2007 Mar 2008 Set 2008 Mar 2009 Set 2009 T 75

76 CENSIMENTI GAZZA (nidi/kmq) ISTITUTO Mar 2004 Set 2004 Mar 2005 Set 2005 Mar 2006 ZRC San Filippo 2 4 A ZRC San Michele 1 1 S ZRC Sant Ignazio 2 2 S ZRC Vallone 2 3 A ZRC Venetica - Monti 1 6 A Set 2006 MEDIA S Mar 2007 Set 2007 Mar 2008 Set 2008 Mar 2009 Set 2009 T CENSIMENTI LEPRE (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T CPuRs La Villa A CPuRs Le Fontanelle S CPuRs Montecarotto F CPuRs San Michele A CPuRs Sassoferrato F ZRC Agugliano e Camerata Picena A ZRC Barocchetta - Casale F ZRC Castelleone F ZRC Castelplanio A ZRC Colle Aprico 13 ZRC Corinaldo e Ripe A ZRC Cupramontana e Monte Roberto A ZRC Granita A ZRC Montale A ZRC Monte Camillone A ZRC San Donato A ZRC San Filippo A 76

77 CENSIMENTI LEPRE (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T ZRC San Giovanni 10 5 F ZRC S. Lucia-S. Maria del Fiore F ZRC San Michele F ZRC Sant Ignazio A ZRC Triponzio F ZRC Vallone F ZRC Venetica-Monti A MEDIA A CENSIMENTI VOLPE (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T CPuRs Burano A CPuRs Montecarotto 5 4 F CPuRs. Sassoferrato 3 5 A CPuRs La Villa 2 13 A CPuRs Le Fontanelle 2 ZRC Agugliano e Camerata Picena 6 4 F ZRC Barocchetta-Casale 2 ZRC Castelleone 4 3 F ZRC Castelplanio S ZRC Colle Aprico 3 ZRC Corinaldo e Ripe 3 3 S ZRC Cupramontana e Monte Roberto S ZRC Granita 2 4 A ZRC Monte Camillone S 77

78 CENSIMENTI VOLPE (ind/kmq) ISTITUTO Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set T ZRC San Donato S ZRC San Filippo S ZRC S. Lucia-S. Maria del Fiore 3 5 A ZRC San Michele S ZRC Sant Ignazio A ZRC Triponzio 2 3 A ZRC Vallone F ZRC Venetica - Monti S Agugliano 2 Arcevia 3 Barbara 2 Belvedere Ostrense 3 Camerata Picena 3 Castelcolonna 3 Castelleone di Suasa 0 Chiaravalle 3 Corinaldo 4 Falconara Marittima 3 Genga 7 Monsano 3 Monte San Vito 4 Montecarotto 4 Montemarciano 3 Monterado 4 Morro d'alba 5 Ostra 3 Ostra Vetere 2 78

79 CENSIMENTI VOLPE (ind/kmq) Mar Set Mar Set Mar Set Mar Set Mar ISTITUTO Poggio San Marcello 2 Ripe 3 San Marcello 2 Sassoferrato 3 Senigallia 2 Serra de' Conti 2 MEDIA A Set 2008 Mar 2009 Set 2009 T L andamento delle stime di densità delle specie indagate, ed in particolare della Lepre, nel periodo valutato, mostrano incrementi o decrementi che, seppure condizionati da prelievi per effetto di catture o per il controllo numerico, non sono coerenti con i parametri medi di dinamica di popolazione delle specie. Pertanto dovranno essere adottati accorgimenti tali che le metodologie adottate determinino risultati maggiormente attendibili. 79

80 Aziende Faunistico-Venatorie Per completezza, si forniscono anche i dati relativi ai censimenti pre-riproduttivi della fauna selvatica effettuati, nel periodo , nelle AZIENDE FAUNISTICO VENATORIE che ricadono nel territorio provinciale. CENSIMENTI FAGIANO (n ind) CENSIMENTI STARNA (n ind) AFV T T Arcevia A F Collina del Verdicchio A F Del Molino A La Serra A La Strega A F Montepolesco S Oasi di Diana A Palazzo F S 80

81 CENSIMENTI CORNACCHIA GRIGIA (n nidi) AFV T Arcevia A La Strega F Oasi di Diana CENSIMENTI GAZZA (n nidi) AFV T Arcevia A La Strega F Oasi di Diana CENSIMENTI LEPRE (n ind) AFV T Arcevia A Collina del Verdicchio S Del Molino S La Serra A La Strega A Montepolesco S Oasi di Diana A Palazzo F CENSIMENTI VOLPE (n ind) AFV T Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino S La Serra La Strega S Oasi di Diana F 81

82 CENSIMENTI CINGHIALE (n ind) AFV T Arcevia (stima postriproduttiva) Collina del Verdicchio Del Molino S La Strega F Oasi di Diana (stima postriproduttiva) Palazzo S Tassanare (stima postriproduttiva) A CENSIMENTI CAPRIOLO (n ind) AFV 2010 Arcevia Collina del Verdicchio La Strega Oasi di Diana CENSIMENTI DAINO (n ind) AFV 2010 La Strega Censimenti degli uccelli acquatici svernanti (IWC) Nell ambito dei censimenti della fauna selvatica effettuati nel territorio provinciale, nel corso degli anni 2009 e 2010 sono stati realizzati i censimenti invernali degli uccelli acquatici (International Waterbird Census, IWC) in alcune zone umide, individuate e catalogate dall ISPRA. Nella seguente tabella vengono riportati i dati dettagliati. Comune/Area Cod. Zona Umida Modalità di censimento Specie N ind N ind Airone cenerino 1 Anatra germanata 14 Beccaccia 1 Cormorano 34 Fratino 7 Gabbiano comune 570 Gabbiano corallino 6 82

83 Comune/Area Cod. Zona Umida Senigallia/Ancona AN 0101 Fiume Esino (dalla foce a Pianello) AN 0201 Modalità di censimento Transetti percorsi a piedi ed in auto Transetti percorsi a piedi ed in auto Specie N ind N ind Gabbiano reale Gallinella d acqua 4 Gavina 9 Piro piro piccolo 1 Svasso maggiore 2 Svasso piccolo 1 3 Tuffetto 1 2 Tot Cormorano 116 Fratino 5 7 Gabbiano comune Gabbiano corallino Gabbiano reale 50 Gavina Germano reale 3 Piro piro piccolo 1 Svasso maggiore 12 Svasso piccolo 19 Volpoca 9 Zafferano 1 1 Tot Albanella reale 2 Airone bianco maggiore 2 2 Airone cenerino Airone guardabuoi Albanella reale 1 Anatra germanata 22 Alzavola Beccaccia 1 3 Beccaccino 2 2 Cigno reale 9 Cormorano Folaga Gallinella d'acqua Garzetta 8 6 Germano reale

84 Comune/Area Lago Golf Conero Club Cod. Zona Umida AN 0401 Laghi Portonovo AN 0301 Modalità di censimento Transetti percorsi a piedi ed in auto Transetti percorsi a piedi ed in auto Specie N ind N ind Mestolone 1 Moretta tabaccata 1 Pavoncella Porciglione 2 Svasso maggiore 2 Tuffetto Tot Cormorano 1 Folaga 31 Gallinella d'acqua 12 Germano reale 3 Oca facciabianca 5 Tot Anatra germanata 14 Beccaccia 1 Folaga 3 Gabbiano comune 10 Gallinella d'acqua 4 12 Germano reale 28 Porciglione 1 Smergo maggiore 1 Svasso maggiore 1 Svasso piccolo 1 13 Tuffetto 1 1 Tot

85 2.2.3 Catture Le operazioni di cattura hanno riguardato lepre e fagiano in ZRC, ZAF e Centri Pubblici di Produzione della Fauna selvatica. Un quadro dettagliato delle azioni condotte dagli ATC nel 2009 e 2010 è riportato di seguito, ricordando che, a causa del maltempo, alcuni interventi programmati nella stagione venatoria 2009/10 non sono stati realizzati; ciò ha portato, ad esempio, al posticipo ad ottobre 2010 delle catture di lepre da parte dell ATC AN1 in alcune ZRC. Tale intervento è stato realizzato anche poiché le ZRC in cui si è operata la cattura erano in fase di restituzione alla caccia programmata. Catture Fagiano (ATC AN1) Comune/i Istituto Periodo Modalità Agugliano - Camerata Picena Belvedere Ostrense - San Marcello Montecarotto Monte San Vito Morro d Alba Morro d'alba - Ostra - Senigallia ZRC Agugliano e Camerata Picena ZRC Granita CPuRs Montecarotto ZRC Santa Lucia - Santa Maria del Fiore ZRC Triponzio gennaiofebbraio gennaiofebbraio gennaiofebbraio gennaiofebbraio gennaio- febbraio trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/ Tot. ATC AN

86 Catture Fagiano (ATC AN2) Comune/i Istituto Periodo Modalità N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/2011 Ancona - Offagna Castelfidardo Cerreto d'esi - Fabriano Cupramontana - Monte Roberto Fabriano Filottrano Osimo - Polverigi - Santa Maria Nuova Fabriano Cerreto d'esi Fabriano Jesi Osimo Filottrano Jesi Santa Maria Nuova Serra San Quirico - Mergo ZRC Vallone ZRC Monte Camillone ZRC San Michele ZRC Cupramontana e Monte Roberto ZRC San Donato ZRC Sant'Ignazio ZRC San Filippo ZRC San Donato, ZRC San Michele, CPuRs Burano CPuRs San Michele CPuRs Le Fontanelle CPuRs La Villa ZAF Rio Moro ZAF Montegranale ZAF La Scarpara ZAF Madonna delle Stelle febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo trappolaggio selettivo Tot. ATC AN Nell ATC AN1 risultati di una certa entità sono stati conseguiti nella sola ZRC nei comuni di Morro d Alba, Ostra e Senigallia, mentre nelle altre aree, ad eccezione della ZRC presso Belvedere Ostrense, non sono stati catturati contingenti significativi di Fagiano. 86

87 Nell ATC AN2 i risultati migliori si riscontrano nel Centro Pubblico di Osimo, con un 20-30% del totale provinciale; negli altri istituti le catture di fagiano hanno prodotto risultati soddisfacenti, con valori complessivamente superiori nel 2009 rispetto al 2010, così come rilevato anche per il territorio dell ATC AN1. Catture Lepre (ATC AN1) Comune/i Istituto Periodo Modalità Agugliano - Camerata Picena Arcevia - Barbara - Serra de' Conti Belvedere Ostrense - San Marcello Belvedere Ostrense Castelleone di Suasa Corinaldo - Ripe Monte San Vito Morro d'alba - Ostra - Senigallia Morro d'alba - Ostra - Senigallia Morro d Aba - Monte San Vito Sassoferrato Montecarotto ZRC Agugliano e Camerata Picena ZRC Montale ZRC Granita ZRC Granita ZRC Castelleone di Suasa ZRC Corinaldo - Ripe ZRC Santa Lucia - Santa Maria del Fiore ZRC Triponzio ZRC Triponzio ZRC Santa Lucia - Santa Maria del Fiore ZRC San Giovanni CPuRs Montecarotto febbraio 2009 / dicembregennaio 2011 gennaio dicembregennaio dicembregennaio ottobre 2010 gennaio 2009 / ottobre 2010 ottobre 2010 ottobre 2010 febbraio 2009 / dicembregennaio 2011 febbraio dicembregennaio gennaio cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta cattura con reti in battuta N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/

88 Comune/i Istituto Periodo Modalità Arcevia ZAF Ripalta dicembregennaio cattura con reti in battuta N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/ Tot. ATC AN Catture Lepre (ATC AN2) Comune/i Istituto Periodo Modalità Ancona - Offagna Castelfidardo Castelplanio Cupramontana - Monte Roberto Fabriano Fabriano Cerreto d Esi Fabriano Cerreto d'esi Filottrano Jesi - Santa Maria Nuova Osimo - Polverigi - Santa Maria Nuova Jesi Santa Maria Nuova ZRC Vallone ZRC Monte Camillone ZRC Castelplanio ZRC Cupramontana e Monte Roberto ZRC San Donato ZRC San Michele ZRC San Donato, ZRC San Michele, CPuRs Burano ZRC Sant'Ignazio ZRC Venetica - Monti ZRC San Filippo ZAF Montegranale/ CPuRs Le Fontanelle ZAF La Scarpara febbraio 2009/ febbraiomarzo 2010 febbraio febbraio 2009/ febbraiomarzo 2010 febbraio febbraiomarzo febbraiomarzo febbraiomarzo febbraio 2009 / febbraiomarzo 2010 marzo febbraio / marzo 2010 cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti cattura con reti N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/

89 Comune/i Istituto Periodo Modalità N. catture 2008/2009 N. catture 2009/2010 N. catture 2010/2011 Tot. ATC AN L ATC AN1 ha conseguito significativi risultati nella cattura della lepre, dove la ZRC nei comuni di Morro d Alba, Ostra e Senigallia rappresenta il punto di forza con circa il 70% delle catture di tutto l ATC nel Contingenti meno rilevanti sono stati catturati nell ATC AN2, che comunque hanno permesso di evitare ripopolamenti con selvaggina acquistata. Va segnalato che il positivo risultato che vede i 2 ATC impiegare per i ripopolamenti selvaggina di cattura locale è stato conseguito da numerosi anni e si sta sempre più consolidando. Un quadro delle catture realizzate dal 2005 al 2011, pur se parziale e influenzato dalle condizione meteorologiche, è illustrato di seguito. Specie ATC 2005/ / / / / /11 TOT AN Fagiano AN tot AN Lepre AN tot Al fine di elaborare lo sforzo di cattura delle specie in oggetto, ossia il numero di catture per kmq, sono state calcolate per entrambi gli ATC le seguenti superfici riferite al 31/12/2010: SPFV dell ATC; SPFV degli Istituti faunistici disponibili (CPuRs-ZAF-ZRC). Tali valori sono riassunti schematicamente nella tabella sottostante. 89

90 ATC SPFV ha SPFV ha CPuRs-ZAF-ZRC AN AN In considerazione di ciò, lo sforzo di cattura è stato rapportato sia alla SPFV dell ATC che alla SPFV degli Istituti faunistici disponibili (CPuRs-ZAF-ZRC). Sforzo di cattura (ATC AN1) S. V. Cattura Fagiano Sforzo di cattura ATC Sforzo di cattura Istituti Cattura Lepre Sforzo di cattura ATC Sforzo di cattura Istituti 2005/ ,1 0, ,4 3,9 2006/ ,1 0, ,3 2,7 2007/ ,2 1, ,6 4,9 2008/ ,4 3, ,5 4,3 2009/ ,1 1,0 0 0,0 0,0 2010/11 0 0,0 0, ,7 5,9 Sforzo di cattura (ATC AN2) S. V. Cattura Fagiano Sforzo di cattura ATC Sforzo di cattura Istituti Cattura Lepre Sforzo di cattura ATC Sforzo di cattura Istituti 2005/ ,1 1, ,2 1, / ,6 4, ,3 2, / ,0 7, ,3 2, / ,4 10, ,3 2, / ,0 7, ,3 1, / ,6 12, ,4 2,82 90

91 2.2.4 Ripopolamenti Le operazioni di ripopolamento, eseguite dagli ATC in collaborazione con la Provincia, hanno riguardato le specie di interesse venatorio quali fagiano e lepre, rilasciate sia in territorio libero che in alcuni istituti di gestione. La liberazione del fagiano viene eseguita di norma nel periodo febbraio-marzo con rilascio diretto dopo breve sosta in voliere pre-ambientamento. Le starne sono state rilasciate nel mese di luglio e agosto nel territorio di entrambi gli ATC. Come per gli altri parametri illustrati viene fornito un quadro riepilogativo dei ripopolamenti riferito 2010, suddiviso per ATC, seppure si deve evidenziare che, per condizioni meteorologiche avverse, quest anno ha avuto un andamento dei ripopolamenti che non segue la tendenza gestionale intrapresa dai due ATC. Inoltre relativamente alla lepre, la specie è stata oggetto di liberazione nel territori dell ATC AN1 eccezionalmente nei mesi di luglio e ottobre sia a causa delle avverse condizioni meteo nell inverno ma anche poiché sono state effettuate catture prima della restituzione alla caccia di alcune ZRC in scadenza. Mentre nell ATC AN2 tali operazioni si sono concentrate nei mesi di febbraio e marzo. 91

92 Ripopolamenti ATC AN1 (2010) Specie N. individui Provenienza Periodo di liberazione Istituto Modalità di liberazione Allevamento febbraio TGPC Rilascio diretto sul territorio FAGIANO (Tot ) 70 Cattura locale fine gennaio / inizio febbraio ZRC Rilascio diretto sul territorio LEPRE (Tot. 204) STARNA (Tot. 13) 53 Allevamento luglio-agosto TGPC 180 Allevamento luglio TGPC 24 Cattura locale ottobre ZRC 13 Allevamento agosto TGPC Rilascio diretto sul territorio Rilascio diretto sul territorio Rilascio diretto sul territorio Rilascio diretto sul territorio Ripopolamenti ATC AN2 (2010) Specie N. individui Provenienza Periodo di liberazione Istituto Modalità di liberazione 604 Allevamento febbraio TGPC Rilascio diretto sul territorio FAGIANO (Tot ) Allevamento 484 Cattura locale Giugno / luglio febbraio / marzo TGPC TGPC Recinto fisso di ambientamento Rilascio diretto sul territorio 136 Cattura locale febbraio / marzo TGPC / ZRC Rilascio diretto sul territorio 14 Allevamento febbraio / marzo TGPC Rilascio diretto sul territorio LEPRE (Tot. 186) 8 Allevamento Aprile TGPC 149 Cattura locale febbraio / marzo TGPC Rilascio diretto sul territorio Rilascio diretto sul territorio 15 Cattura locale febbraio / marzo TGPC / ZRC Rilascio diretto sul territorio STARNA (Tot. 25) 25 Allevamento luglio TGPC Rilascio diretto sul territorio 92

93 Una sintesi dei ripopolamenti del 2010 viene fornita nella seguente tabella ATC Specie N. individui Provenienza % Istituto ATC AN1 ATC AN2 FAGIANO Allevamento 97,36 TGPC 70 Cattura locale 2,64 ZRC tot LEPRE 180 Allevamento 88,24 TGPC 24 Cattura locale 11,76 ZRC tot 204 STARNA 13 Allevamento 100 TGPC FAGIANO Allevamento 84,08 TGPC 620 Cattura locale 15,92 TGPC tot LEPRE 22 Allevamento 11,83 TGPC 164 Cattura locale 88,17 TGPC tot 186 STARNA 25 Allevamento TGPC ATC Ripopolamenti fagiano 2010 Ripopolamenti lepre 2010 ATC AN % % ATC AN % % Negli anni precedenti gli ATC hanno comunque eseguito ripopolamenti di fagiano, lepre e starna come è ben evidenziato nelle seguenti tabelle riepilogative, da cui si evince il predominio numerico di fagiano in entrambi gli ATC, ma con numeri complessivamente nettamente superiori per l ATC AN2, tranne il caso della lepre per la quale è stato utilizzato un numero inferiore di individui. La starna, utilizzata in modo del tutto sporadico nell ATC AN1 è invece stata oggetto di massicci ripopolamenti nel territorio dell ATC AN2. Sintesi ripopolamenti - ATC AN1 ANNO FAGIANO LEPRE STARNA Tot

94 Sintesi ripopolamenti - ATC AN1 ANNO FAGIANO LEPRE STARNA Tot TOT Sintesi ripopolamenti - ATC AN2 ANNO FAGIANO LEPRE STARNA Tot TOT Un analisi complessiva a livello provinciale è presentata nella tabella seguente, in cui si evidenzia la predominanza della specie fagiano (82% dell intero contingente ripopolato), mentre la rappresentatività della starna è dovuta quasi esclusivamente all ATC AN2 nel periodo 2004/06. La sintesi provinciale ci permette anche di sottolineare come nel tempo il numero dei ripopolamenti sia andato lentamente diminuendo, con una leggera ripresa nel 2010 (12% del periodo 2004/10) che, come detto in precedenza, è stata dettata da esigenze contingenti a fattori meteo avversi. 94

95 Sintesi ripopolamenti Provincia di Ancona (2004/10) Anno Fagiano % Lepre % Starna % Tot. % , , , , , , , , , , , , , ,34 0 0, , , , , , , , , , , , , ,83 TOT , , , ,00 Graficamente gli andamenti dei ripopolamenti complessivi e per specie vengono illustrati nei seguenti grafici, dove è possibile apprezzare l entità dei contingenti immessi nel tempo e per singolo ATC. Per quanto riguarda il fagiano, come già evidenziato risulta la specie dominante nell ambito di queste operazioni, con maggiore sforzo da parte dell ATC AN2, ma con andamenti nel tempo, simili per i due ATC. Infatti nei primi anni lo sforzo è elevato per poi diminuire e recentemente vedere un nuovo lieve incremento. 95

96 Per quanto riguarda la lepre, le immissioni sono simili per i due ATC, seppure risulti in questo caso evidente che l ATC AN1 ha immesso un numero maggiore di soggetti, avendo una maggiore disponibilità di individui catturati localmente. Il quadro della starna vede immissioni consistenti operate dall ATC AN2, con inversione di tendenza dal

97 ZONE AMBIENTAMENTO FAUNA (ZAF) Una sintesi delle operazioni di ripopolamento, effettuate con il fagiano, nell ambito della gestione delle ZAF da parte degli ATC viene presentata nella tabella seguente. Tutti i ripopolamenti sono stati eseguiti con giovani immessi in recinti e voliere di ambientamento. Sintesi ripopolamenti di Fagiano nelle ZAF -ATC AN1 ZAF Coste di Montecarotto Falconara Murazzano Ripalta Roncitelli TOT Sintesi ripopolamenti di Fagiano nelle ZAF -ATC AN2 ZAF La Scarpara Madonna delle Stelle Rio Moro TOT La sintesi dei ripopolamenti da parte degli ATC nelle ZAF di propria competenza viene illustrato nella seguente tabella. Quasi il 60% dei ripopolamenti di fagiano viene effettuato nelle ZAF dell ATC AN1. Sintesi ripopolamenti di Fagiano nelle ZAF (Provincia) ZAF Tot. % ATC AN ,41 ATC AN ,59 TOT Il grafico seguente illustra anche un andamento complessivo dei ripopolamenti nelle ZAF senza una tendenza netta, con variazioni in aumento e in diminuzione nei diversi anni. 97

98 AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE (AFV) Quale completamento della situazione dei ripopolamenti nel territorio provinciale, si ritiene opportuno inserire anche i dati di tali operazioni effettuate nelle Aziende Faunistico-Venatorie (AFV). Le tabella che seguono illustrano l andamento temporale dei ripopolamenti effettuati dal 2005 al 2010, per specie. Sintesi ripopolamenti di Fagiano nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Sintesi ripopolamenti di Starna nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio

99 Sintesi ripopolamenti di Starna nelle AFV AFV TOTALE Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Sintesi ripopolamenti di Lepre nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Per quanto riguarda la sola AFV Collina del Verdicchio, nel 2006 sono state immesse anche le seguenti specie: - n. 100 pernice rossa - n. 150 quaglia Al fine di sintetizzare le operazioni di ripopolamento eseguite nell intero territorio provinciale, nella seguente tabella viene proposto il quadro complessivo dei ripopolamenti per specie interessata e per tipologia di istituto. 99

100 RIEPILOGO RIPOPOLAMENTI 2010 Istituto fagiano starna lepre tot % ATC AN1 (TGCP + ZRC) ATC AN2 (TGCP + ZRC) ZAF AFV Tot % 89,42 6,10 4,49 Ripopolamenti realizzati nel 2010 nel territorio provinciale ATC AN1 ATC AN2 ZAF AFV fagiano lepre starna Nel complesso nel 2010 nel territorio provinciale di Ancona sono stati liberati oltre individui di fauna selvatica cosiddetta stanziale, a fini di ripopolamento. I ¾ dei ripopolamenti sono effettuati nel territorio a gestione programmata della caccia o negli Istituti gestiti dagli ATC. Il fagiano è ovviamente ancora la specie più impiegata per i ripopolamenti, con quasi il 90% degli individui liberati. La starna acquista un ruolo numerico solo per l intervento delle AFV, mentre la lepre viene utilizzata con bassi numeri ma in modo pressoché uguale in tutti gli istituti, ad eccezione delle ZAF. 100

101 2.2.5 Prelievi di fauna in attività venatoria Non sono disponibili le informazioni relative agli abbattimenti effettuati durante l'attività venatoria a causa della mancata elaborazione dei tesserini venatori. Gli unici dati disponibili sono relativi ai prelievi attuati nelle AFV; nelle seguenti tabelle vengono proposti i risultati per specie, nel periodo Sintesi prelievi di fagiano nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Sintesi prelievi di starna nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE

102 Sintesi prelievi di lepre nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Sintesi prelievi di volpe nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE

103 Sintesi prelievi di cinghiale nelle AFV AFV TOTALE Arcevia Collina del Verdicchio Del Molino La Serra La Strega Montepolesco Oasi di Diana Palazzo Tassanare TOTALE Una sintesi degli abbattimenti nelle AFV della provincia viene proposta in tabella e grafici successivi. SPECIE fagiano starna lepre volpe cinghiale tot I valori numerici non mostrano elevate variazioni nel tempo, pur evidenziando un calo transitorio nel 2008 e La specie maggiormente abbattuta è il fagiano con oltre il 50% degli effettivi. Abbattimenti nelle AFV della provincia di Ancona (2005/10) n. individui fagiano starna lepre volpe cinghiale 103

104 Abbattimenti complessivi nelle AFV della provincia di Ancona (2005/10) n. individui Detenzione di richiami vivi I CIPFV della Regione Marche evidenziano una tendenza univoca relativamente alla flessione nella richiesta dei richiami vivi in alcune porzioni del territorio regionale, tra cui la Provincia di Ancona. Una conferma di tale andamento viene anche dall analisi dei richiami vivi detenuti storicamente dai cacciatori nella Provincia di Ancona. Dai pochi dati a disposizione emerge come nel 2004 si annoveravano ben richiami vivi detenuti, successivamente crollati a nel N. Richiami di cattura e di allevamento detenuti Specie dai cacciatori Cesena Tordo sassello Tordo bottaccio Merlo Colombaccio Allodola Tot Per quanto riguarda i richiami vivi provenienti da allevamento, i valori provinciali diminuiscono dai 662 del 2005 ai 174 del 2009, per poi risalire leggermente nel 2010 con 230, come evidenziato dalla seguente tabella riassuntiva. 104

105 Specie N. richiami vivi ceduti da allevamenti Allodola Cesena Fringuello Merlo Pavoncella Storno Tordo bottaccio Tordo sassello Tot Allo stato attuale sono funzionanti 2 impianti di cattura, ma fino al 2006 è stato attivo anche il centro Leonardi situato in comune di Ancona. Nome impianto Localizzazione Gestore FOLLONICA MEDI San Paolo di Jesi Monte San Vito FIDC provinciale In merito alla fauna selvatica catturata dagli impianti di cattura, si presenta il seguente schema di sintesi, ricordando che fino al 2006 è stato attivo anche il centro di cattura Leonardi, e che nel 2007 non ha funzionato il centro di cattura Medi, da cui il basso valore totale degli individui catturati in questo anno. Specie N. individui catturati Cesena Merlo Tordo bottaccio Tordo sassello Tot Nella tabella sottostante, si analizza il trend temporale delle nuove richieste dei richiami vivi. 105

106 Specie N. nuove richieste Cesena / 205 Merlo / 127 Tordo bottaccio / 215 Tordo sassello / 210 Tot / Attività di controllo della fauna in sovrannumero L attività di controllo della fauna in sovrannumero è stata effettuata sul territorio provinciale interessando corvidi, volpe e cinghiale. Corvidi L attività di controllo dei Corvidi è stata realizzata nel 2010 sia in territorio libero che nelle ZRC. La tecnica di cattura si è sempre basata sull utilizzo di trappole tipo Larsen. ATC Comune Istituto AN1 Cornacchia grigia Gazza Arcevia TGPC Barbara TGPC 6 29 Belvedere Ostrense TGPC Castelcolonna TGPC Castelleone di Suasa TGPC 0 36 Corinaldo TGPC Monsano TGPC 0 73 Montemarciano TGPC Monte San Vito TGPC Montecarotto TGPC Morro d'alba TGPC Ostra Vetere TGPC Ripe TGPC San Marcello TGPC Sassoferrato TGPC Senigallia TGPC Arcevia ZRC Monte San Vito ZRC

107 ATC Comune Istituto Cornacchia grigia Gazza Ostra ZRC 7 59 Senigallia ZRC Tot ATC Comune Istituto Cornacchia grigia Gazza Ancona - Offagna ZRC Castelfidardo ZRC 0 0 AN2 Castelplanio ZRC 0 0 Cupramontana - Monte Roberto ZRC Fabriano - Cerreto d'esi ZRC Fabriano - Cerreto d'esi ZRC Filottrano ZRC Jesi - S. Maria Nuova ZRC 8 21 Osimo - Polverigi - S. Maria Nuova ZRC Jesi CPuRs - ZAF Osimo CPuRs Tot In sintesi i risultati sono espressi nella tabella seguente, da cui si evince un ampio sforzo da parte dell ATC AN1, con risultati in particolare sulla gazza, ottenuti in gran parte in territorio libero (92%). L ATC AN2 ha ottenuto un numero inferiore di catture ma tutte in istituti di gestione faunisticovenatoria, di cui oltre l 83% in ZRC ed il restante in Centri Pubblici e ZAF. ATC Istituto/i Cornacchia grigia Gazza tot. x istituto tot. x ATC AN1 AN2 TGPC ZRC ZRC CPuRs - ZAF Tot Nel periodo antecedente, il controllo dei Corvidi è stato eseguito attraverso il trappolaggio con trappole tipo Larsen, da parte delle guardie volontarie e degli operatori faunistici. I risultati ottenuti dai due ATC, sono qui illustrati: 107

108 ATC Specie Tot. AN1 AN2 Cornacchia grigia / Gazza / Tot Cornacchia grigia 482 / / 473 / Gazza / / 822 / Tot / / Volpe L attività di controllo della volpe è stata effettuata, nel periodo 2009/10, in alcuni istituti di gestione (CPuRs e ZRC) mediante l intervento diretto in tana. I risultati, simili nei due anni, vengono esposti nella seguente tabella. Istituto n. individui 2009 n. individui 2010 Totale CPuRs Burano CPuRs La Villa CPuRs Montecarotto CPuRs Sassoferrato ZAC Monteschiavo ZRC Agugliano e Camerata Picena ZRC Castelleone di Suasa ZRC Castelplanio ZRC Corinaldo Ripe ZRC Cupramontana e Monte Roberto ZRC Granita ZRC Montale ZRC Monte Camillone ZRC San Donato ZRC San Filippo ZRC San Giovanni ZRC San Gregorio ZRC San Michele ZRC Sant'Ignazio ZRC Triponzio ZRC Vallone ZRC Venetica - Monti Tot

109 Cinghiale Nel corso del biennio 2009/10 il cinghiale è stato abbattuto mediante la tecnica di caccia della braccata nei seguenti istituti di gestione e nei seguenti comuni inclusi nei territori a gestione programmata della caccia. Istituto n. individui 2009 n. individui 2010 Totale Arcevia Belvedere Ostrense Cerreto d'esi Fabriano Genga Rosora Sassoferrato Serra San Quirico Serra San Quirico - Mergo AFV Arcevia AFV La Strega AFV Tassanare CPuRS San Michele CPuRS Sassoferrato ZAC Monteschiavo ZRC Castelplanio ZRC Cupramontana e Monte Roberto ZRC Montale ZRC San Donato ZRC San Filippo ZRC San Giovanni ZRC San Michele ZRC Santa Lucia - Santa Maria del Fiore ZRC Triponzio Tot Infine, di seguito si propone un analisi temporale del controllo attuato nel periodo 2005/10, con un crescente incremento negli ultimi 3 anni e con la dominanza numerica dell ultima stagione venatoria. In relazione ai territori, particolari risultati sono stati conseguiti nel comune di Arcevia e nella ZRC S. Donato. 109

110 Sintesi dell attività di controllo sul cinghiale Istituto TOT Arcevia Belvedere Ostrense Cerreto d'esi Fabriano Genga Montecarotto Rosora Sassoferrato Serra San Quirico Serra San Quirico - Mergo AFV Arcevia AFV La Strega AFV Tassanare CPuRS Montecarotto CPuRS San Michele CPuRS Sassoferrato TGPC ATC AN ZAC Monteschiavo ZRC Barocchetta Casale ZRC Castelplanio ZRC Colle Aprico ZRC Cupramontana e Monte Roberto ZRC Granita ZRC Montale ZRC San Donato ZRC San Filippo ZRC San Giovanni ZRC San Michele ZRC Santa Lucia - Santa Maria del Fiore ZRC Triponzio TOTALE

111 2.3 Analisi delle informazioni connesse con la gestione faunistico-venatoria Regolamenti Di seguito viene sintetizzato il quadro dei Regolamenti deliberati dalla Provincia di Ancona ed attualmente in vigore. Titolo del Regolamento Atto di approvazione Stato di attuazione Regolamento per la gestione faunistico venatoria degli ungulati nel territorio della Provincia di Ancona Regolamento per l'indennizzo dei danni arrecati alla produzione agricola dalla fauna selvatica Regolamento per l'organizzazione e per l'attività di controllo della fauna in sovrannumero Regolamento per l'organizzazione e l'attività di vigilanza venatoria volontaria Regolamento per il rilascio dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività venatoria da appostamento fisso Regolamento per l'istituzione e la gestione delle zone addestramento cani da caccia e per le gare e prove cinofile Regolamento per l'attribuzione degli incentivi in agricoltura per interventi a favore della fauna Regolamento per l'attività di cattura di specie ornitiche a scopo di richiamo della Provincia di Ancona Concessione di AFV e AATV: PFVP 2004/ bando per la costituzione di AFV e di AATV Deliberazione C.P. n. 107 del 02/07/03 Deliberazione C.P. n. 132 del 13/12/04 (modificato con deliberazione C.P. n. 51 del 11/07/05) Deliberazione C.P. n. 131 del 13/12/04 Deliberazione C.P. n. 134 del 13/12/04 Deliberazione C.P. n. 56 del 10/05/04 e ss.mm.ii. (ultimo testo approvato con D.C.P. n. 93 del 15/07/2010) Deliberazione C.P. n. 57 del 10/05/04 (modificato e integrato con deliberazione C.P. n. 52 del 11/07/05) Deliberazione C.P. n. 133 del 13/12/04 Deliberazione C.P. n. 222 del 26/11/98 Deliberazione C.P. n. 55 del 10/05/04 e ss.mm.ii. - Bando approvato con Determinazione Dirigenziale Settore I n. 1 del 08/01/2010 Gestione Cinghiale: applicato nelle modalità di prelievo. Gestione Cervidi: procedura in fase di avvio. ATTUATO ATTUATO ATTUATO nel percorso formativo; da programmare il coordinamento del personale. ATTUATO ATTUATO ATTUATO ATTUATO PUBBLICATO 111

112 2.3.2 Interventi di miglioramento ambientale per la fauna selvatica Gli interventi di miglioramento ambientale per la fauna selvatica nel territorio provinciale sono solitamente realizzati dagli ATC, che provvedono ad erogare contributi agli agricoltori al fine di implementare gli habitat funzionali alla riproduzione e sostentamento della fauna selvatica. Le tipologie adottate sono riassumibili in: colture a perdere mantenimento incolti ritardo dello sfalcio (in particolare medicai) sfalcio in senso centrifugo posticipazione dell'aratura ricostituzione di siepi e filari Per quanto riguarda l ultimo anno di analisi (il 2010), i miglioramenti sono stati effettuati sia da parte degli ATC che dall Amministrazione Provinciale attraverso un apposito bando in relazione all articolo 20 della LR 7/95. In questo modo è stato possibile concretizzare un impegno per la realizzazione di interventi di miglioramento ambientale per la fauna selvatica, decisamente superiore a quanto effettuato negli anni precedenti, con oltre spesi nel solo 2010, di cui oltre il 50% attraverso il bando della Provincia. Una sintesi delle risorse utilizzate complessivamente viene mostrata di seguito: 2010 Importi per miglioramenti ambientali % ATC AN ,66 24,50 ATC AN ,68 24,07 Provincia (art.20) ,00 51,43 Tot ,34 100,00 Percentualmente, il bando della Provincia ha permesso di raddoppiare gli investimenti complessivi, con ricadute positive sull incremento della fauna selvatica. 112

113 Investimenti per miglioramenti ambientali nel % % 24% AN1 AN2 Provincia (art.20) Un quadro degli investimenti per i miglioramenti ambientali realizzati nel 2010 attraverso il bando provinciale (art. 20 della L.R. 7/95), è illustrato nella seguente tabella. Denominazione territorio ZRC Agugliano- Camerata Picena ZRC Cupramontana- M.Roberto Soggetto gestore Importi per miglioramenti ambientali Tipologia interventi ATC di riferimento Amm.ne Prov.le 3.000,00 colture a perdere AN1 Amm.ne Prov.le 2.100,00 colture a perdere - ritardo aratura - astensione uso fitofarmaci ZRC Granita Amm.ne Prov.le 3.000,00 colture a perdere AN1 ZRC Montale FIDC Arcevia 1.500,00 colture a perdere AN1 ZRC San Filippo ATC AN ,00 mantenimento incolti - ritardo aratura costituzione siepi e boschetti ZRC San Gregorio Amm.ne Prov.le 2.100,00 colture a perdere AN1 ZRC San Michele Amm.ne Prov.le 3.375,00 mantenimento incolti AN2 ZRC Triponzio ANLC ,00 colture a perdere - mantenimento incolti - costituzione filari TGPC - Senigallia ATC AN1 875,00 mantenimento incolti AN1 TGPC - Ancona ATC AN ,00 TGPC - Fabriano ATC AN ,00 TGPC - Jesi ATC AN ,00 colture a perdere - costituzione siepi - ritardo aratura - astensione uso fitofarmaci colture a perdere - costituzione siepi colture a perdere - mantenimento incolti AN2 AN2 AN1 AN2 AN2 AN2 113

114 Denominazione territorio Soggetto gestore Importi per miglioramenti ambientali TGPC - Osimo ATC AN ,00 Totale ,00 Tipologia interventi colture a perdere - ritardo aratura - astensione uso fitofarmaci ATC di riferimento AN2 Nel dettaglio, gli investimenti complessivi per i miglioramenti ambientali realizzati nel 2010 hanno interessato per circa il territorio dell ATC AN1 e per circa quello dell ATC AN2. Gran parte degli investimenti nel territorio dell ATC AN1 è stato realizzato negli istituti di gestione, di cui quasi il 50% con il bando della Provincia (art. 20). Nel territorio dell ATC AN2 gli investimenti in territorio libero e negli istituti di gestione tendono ad eguagliarsi, seppure con prevalenza per i secondi; il contributo del bando provinciale (art. 20) è stato particolarmente importante nel territorio a gestione programmata della caccia. Il quadro analitico è mostrato nella seguente tabella e nel grafico successivo. Investimenti sostenuti in TGPC Investimenti sostenuti in Istituti TOT. ATC AN1 Bando provinciale Tot. ATC AN1 ATC AN2 Bando provinciale Tot. ATC AN ,00 875, , , , , , , , , , , , , , , ,68 Importi sostenuti per interventi di miglioramento ambientale nei diversi territori nel ATC AN1 Bando provinciale (ATC AN1) ATC AN2 Bando provinciale (ATC AN2) Investimenti in TGPC Investimenti in Istituti 114

115 Non considerando i contributi giunti in base al bando della Provincia (art. 20), gli importi impegnati dai due ATC nel 2010 sono pressoché uguali, con qualche differenza nelle tipologie di intervento. L ATC AN1 infatti ha realizzato interventi che hanno riguardato principalmente il mantenimento delle colture a perdere; secondarie sono le risorse destinate al mantenimento delle stoppie. Relativamente all ATC AN2, gli sforzi economici si sono concentrati nel risarcimento degli agricoltori che hanno ritardato l aratura e l interramento delle stoppie, e soprattutto, lo sfalcio dei medicai garantendo l allungamento della disponibilità di fonti alimentari ed i ripari per la fauna selvatica. Gli interventi hanno riguardato gli istituti di gestione, in particolare le ZRC, mentre ZAF e Centri Pubblici sono stati interessati n modo minore. Uno schema riepilogativo dei miglioramenti ambientali effettuati nel 2010, viene illustrato nella seguente tabella. ATC TIPOLOGIA INTERVENTO 2010 Istituti Sup. ha Importo ( ) CPuRs + ZAF 5, ,00 ZRC 22, ,66 AN1 AN2 COLTURE A PERDERE RITARDO ARATURA COLTURE A PERDERE RITARDO ARATURA RITARDO SFALCIO MEDICAI ZRC Montale* / ,00 CPuRs 0,50 250,00 Tot. 27, ,66 ZRC 11, ,00 Tot. 11, ,00 Tot. ATC AN1 39, ,66 ZRC 8, ,35 CPuRs 0,60 300,00 ZAF 0,60 300,00 Tot. 9, ,35 ZRC 16, ,34 ZAF 3,42 684,00 Territorio libero 15, ,00 CPuRs 1,00 250,00 Tot. 35, ,34 ZRC 38, ,99 Territorio libero 21, ,00 CPuRs 1,50 300,00 ZAF 2,50 750,00 Tot. 63, ,99 SFALCIO CENTRIFUGO (PARTENDO DAL ZRC 4,50 450,00 CENTRO VERSO L ESTERNO) Tot. 4,50 450,00 * gestita dalla FIDC. Tot. ATC AN2 113, ,68 115

116 La situazione relativa al solo 2010 è graficamente sintetizzata in tabella e grafico seguenti colture a perdere ritardo aratura ritardo sfalcio sfalcio centrifugo AN , ,00 0,00 0, ,66 AN , , ,99 450, ,68 Tot , , ,99 450, ,34 tot Interventi di miglioramento ambientale realizzati nel 2010 per ATC. AN1 AN colture a perdere ritardo aratura ritardo sfalcio sfalcio centrifugo Analisi storica Analizzando l intero periodo 2005/10 in funzione dei territori destinatari degli importi investiti, la situazione è la seguente (sono considerati anche i contributi erogati dalla Provincia con bando in base all art. 20): anno ATC AN1 ATC AN2 Tot , , , , , , , , , , , , , , , , , ,34 tot , , ,48 La successiva sintesi grafica evidenzia una tendenza all aumento degli importi investiti dal 2005 al 2008, con una flessione nel 2009 a cui segue il deciso incremento del 2010, dovuto in particolar modo ai contributi erogati dalla Provincia; senza questi ultimi, la tendenza sarebbe stata verso l aumento dal 116

117 2009 attestandosi intorno ai euro, pur rimanendo al di sotto della linea di tendenza positiva 2005/08. Investimenti complessivi per miglioramenti ambientali nella provincia di Ancona dal 2005 al Analizzando gli importi erogati per i miglioramenti ambientali nel territorio libero ed in quello libero, suddivisi per ATC di competenza, il quadro riassuntivo è il seguente. anno TGPC AN1 Istituti AN1 Tot. ATC AN1 TGPC AN2 Istituti AN2 Tot. ATC AN ,00 0, ,00 0, , , , , ,00 0, , , , , ,00 0, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,68 tot , , , , , ,84 Graficamente si evidenzia un andamento crescente degli investimenti nel territorio dell ATC AN1 fino al 2007, a cui segue una flessione, ampiamente colmata anche grazie ai contributi della provincia, erogati complessivamente nel Analogamente, per l ATC AN2, gli investimenti su questo territorio mostrano un aumento fino al 2008, flessione nel 2009 e forte rialzo nel 2010, giungendo alla cifra record di oltre

118 Andamento degli investimenti per miglioramenti ambientali (2005/10) ATC AN1 ATC AN Nelle tabelle seguenti viene illustrato il quadro complessivo, nel corso degli anni, della fluttuazione delle superfici e dei relativi investimenti adottati per gli interventi di miglioramento ambientale a fini faunistici, che in 6 anni hanno interessato 340 ettari nell ATC AN1 e quasi 900 nell ATC AN2. Si precisa che in questo caso l analisi non riguarda i contributi erogati con il bando della Provincia (art. 20) nel 2010, poiché le voci sono comprensive delle diverse tipologie di miglioramento ambientale e non è possibile lo scorporo. ATC Anno Intervento Investimento in territorio a gestione programmata (ZRC-ZAF-CPuRs) Superficie (ha) AN colture a perdere ,00 34,05 tot ,00 34,05 colture a perdere ,00 26,80 mantenimento incolti 600,00 3,70 ritardo aratura 7.900,00 40,50 tot ,00 71,00 colture a perdere ,00 39,10 ritardo aratura 8.100,00 39,50 tot ,00 78,60 colture a perdere ,00 49,50 tot ,00 49,50 colture a perdere ,98 70,13 tot ,98 70,13 colture a perdere ,66 27,70 ritardo aratura 2.060,00 11,30 tot ,66 39,00 118

119 ATC Anno Intervento Investimento in territorio a gestione programmata (ZRC-ZAF-CPuRs) Superficie (ha) Tot. ATC AN ,64 342,28 AN colture a perdere 540,00 1,20 ritardo sfalcio medicai ,00 75,79 sfalcio in senso centrifugo 1.365,00 27,30 tot ,00 104,29 colture a perdere 3.280,00 4,10 ritardo sfalcio medicai ,00 104,64 sfalcio in senso centrifugo 2.943,00 58,86 ritardo aratura 2.680,00 10,74 ricostituzione di siepi e filari 400, m tot ,00 178,34 colture a perdere 3.134,32 3,91 ritardo sfalcio medicai ,11 97,91 sfalcio in senso centrifugo 1.199,89 23,99 ritardo aratura 6.958,55 22,28 messa a riposo del terreno 2.460,83 17,22 tot ,70 165,31 colture a perdere 5.065,00 10,80 ritardo sfalcio medicai ,22 72,44 sfalcio in senso centrifugo 1.486,39 14,86 ritardo aratura ,58 90,68 tot ,19 188,78 colture a perdere 4.642,50 12,95 ritardo sfalcio medicai ,90 72,77 sfalcio in senso centrifugo 573,00 5,28 ritardo aratura 9.841,87 39,70 tot ,27 130,70 coltura a perdere 2.731,35 9,61 ritardo sfalcio medicai ,99 63,66 sfalcio in senso centrifugo 450,00 4,50 ritardo aratura 9.383,34 35,94 tot ,68 113,71 Tot. ATC AN ,84 881,13 Analizzando l andamento temporale dei principali interventi di miglioramento ambientale nei successivi grafici, si evidenzia per le colture a perdere una netta predominanza dell ATC AN1 ed un progressivo incremento dei finanziamenti relativi, pur con una leggera flessione nel Nel 2008 si era registrato il maggior impegno finanziario, poi superato dai dati del

120 Andamento temporale dei contributi per le colture a perdere nei due ATC (2005/10) AN AN1 AN1 AN1 AN AN AN2 AN2 AN2 AN2 AN2 0 AN Per quanto riguarda gli altri due interventi principali, il ritardo dello sfalcio, che ha interessato solamente l ATC AN2, è rimasto di entità rilevante nell intero periodo, mentre i contributi per ritardare l aratura e l interramento delle stoppie è complessivamente aumentato a livello provinciale fino al 2008, prevalentemente a carico dell ATC AN2, per poi flettere successivamente. Nel caso dell ATC AN1 il contributo per il ritardo dell aratura ha avuto il suo picco nel 2007 per poi crollare. Andamento temporale dei contributi per ritardo sfalcio/aratura nei due ATC (2005/10) Ritardo aratura AN2 Ritardo aratura AN1 Ritardo sfalcio AN Si fa presente che nel 2009 gli interventi dell ATC AN2 hanno interessato, oltre ai territori a gestione programmata (ZRC-ZAF-CPuRs), anche i territori liberi in comune di Fabriano, Jesi e Mergo. Nelle tabelle seguenti si sintetizzano gli interventi di miglioramento ambientale sostenuti nell intero periodo 2005/10 nel territorio di competenza degli ATC, sempre con esclusione dei contributi erogati nel 2010 dalla Provincia (bando art. 20). 120

121 ATC Interventi 2005/10 Importo degli investimenti Superficie (ha) colture a perdere ,64 247,28 AN1 mantenimento incolti o messa a riposo 600,00 3,70 ritardo aratura ,00 91,30 Tot. ATC AN ,64 342,28 colture a perdere ,17 42,57 mantenimento incolti o messa a riposo 2.460,83 17,22 AN2 ritardo sfalcio medicai ,22 487,21 sfalcio in senso centrifugo 8.017,28 134,79 ritardo aratura ,34 199,34 ricostituzione di siepi e filari 400, m Tot. ATC AN ,84 881,13 colture a perdere ritardo sfalcio sfalcio centrifugo ritardo aratura messa a riposo AN ,64 0,00 0, ,00 600,00 0,00 siepi AN , , , , ,83 400,00 tot , , , , ,83 400,00 % colture a perdere ritardo sfalcio sfalcio centrifugo ritardo aratura messa a riposo siepi Tot , , ,48 Tot. AN1 38,91 0,00 0,00 6,07 0,20 0,00 45,18 AN2 6,51 28,42 2,69 16,24 0,83 0,13 54,82 tot 45,42 28,42 2,69 22,30 1,03 0,13 100,00 Da quest ultima tabella emerge una prevalenza del contributo finanziario adottato nel territorio dell ATC AN2 (55% contro il 45%), con una decisa dicotomia nelle scelte a livello territoriale. Se nel territorio dell ATC AN1 prevale decisamente la tipologia delle colture a perdere, nel territorio dell ATC AN2 vi è una maggiore diversificazione degli interventi. Nel complesso, a livello provinciale si evidenzia la dominanza della tipologia colture a perdere, con oltre il 45% del totale. Il ritardo dello sfalcio, interamente realizzato nell ambito dell ATC AN2, ricopre quasi il 30% dei contributi, in modo di poco superiore al ritardo dell aratura. Percentualmente irrilevanti in questi sei anni sono la messa a riposo e la ricostituzione dei filari. Anche lo sfalcio adottato in modo centrifugo anziché in modo centripeto, è una misura che dal punto di vista economico ha scarsa rilevanza (2,7%). 121

122 Una sintesi grafica degli interventi di miglioramenti ambientali è mostrata nel grafico successivo. Percentuali di realizzazione dei miglioramenti ambientali nei 2 ATC, nel periodo 2005/ % AN1 AN2 0 colture a perdere ritardo sfalcio sfalcio centrifugo ritardo aratura messa a riposo siepi tot 122

123 2.3.3 Danni prodotti dalla fauna selvatica in agricoltura A livello territoriale il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle produzioni agricole compete all Amministrazione Provinciale nelle ZRC e Oasi, agli ATC nel territorio di caccia programmata, nelle ZAF e nei CPuRF; ai concessionari della AFV e delle ZAC nei territori di competenza. Per analizzare i danni in rapporto alle specie che li hanno prodotti sono stati considerate le seguenti categorie: Cinghiale Fagiano Istrice Lepre Storno Volpe altra fauna comprende i danni dovuti alla partecipazione contemporanea di specie appartenenti a classi diverse; altri mammiferi comprende le categorie non incluse negli altri mammiferi o dovute alla partecipazione di più specie di mammiferi, oppure quando il responsabile del danno non è stato determinato con certezza nell ambito di questa classe di vertebrati; altri uccelli comprende le categorie non incluse negli altri uccelli o dovute alla partecipazione di più specie di uccelli, oppure quando il responsabile del danno non è stato determinato con certezza nell ambito di questa classe di vertebrati. In relazione alle colture, le tipologie danneggiate individuate sono le seguenti: Girasole Mais Vigneto frutteto comprende i danni arrecati a impianti arborei da frutta e da legno, nonché ad oliveti; altri cereali comprende i danni arrecati a frumento, sorgo, avena ed altre colture cerealicole ad esclusione del mais; medica e leguminose comprende i danni arrecati a erba medica ed altre colture di leguminose; 123

124 colture da seme comprende i danni arrecati alle diverse colture da seme, come cavolo e finocchio; altro comprende i danni arrecati a colture non riferibili alle precedenti, tra cui assumono locale rilevanza in alcuni anni, le colture orticole Danni risarciti dalla Provincia Nel 2010 la Provincia ha risarcito oltre di danni in agricoltura ricondotti alla fauna selvatica. Tale somma viene suddivisa in varie macro-categorie relative alle specie di fauna selvatica responsabili del danno; tra queste, particolare attenzione va rivolta al cinghiale con oltre il 52% ed alla lepre responsabile di quasi il 20% degli importi liquidati. La mancanza di dati specifici ha obbligato ad inserire in una macrovoce generica altri uccelli i danni derivanti da specie più problematiche come ad esempio il fagiano o i Corvidi. Specie Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altra fauna 9.400, ,11 13,13 Altri mammiferi 450,00 171,87 0,40 Altri uccelli , ,08 12,46 Cinghiale , ,13 52,77 Fagiano 0,00 0,00 0,00 Istrice 0,00 0,00 0,00 Lepre , ,55 19,52 Storno 850,00 291,55 0,67 Volpe 455,00 455,00 1,05 Tot , ,

125 Per quanto riguarda le colture, dalla tabella seguente si evince come il girasole, in termini economici, sia quella più interessata, con il 37% dei danni liquidati. A seguire, una coltura particolarmente diffusa nel comprensorio provinciale come il mais, oggetto di oltre il 21% degli indennizzi rispetto al totale, seguita dalle colture da seme (18%). Frutteti e vigneti interessano porzioni non trascurabili delle somme erogate, così come i cereali ad esclusione del mais, che nel complesso assommano a quasi il 20% del totale dei danni liquidati. Colture Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altri cereali 6.900, ,19 5,30 Altro 455, ,00 2,87 Colture da seme , ,22 18,63 Frutteto 850, ,55 7,39 Girasole , ,13 36,99 Mais , ,93 21,23 Medica e leguminose 400,00 635,81 1,47 Vigneto 2.800, ,46 6,11 Tot , ,

126 Evoluzione storica dei danni risarciti dalla Provincia Un quadro d insieme sull evoluzione degli importi liquidati dalla Provincia per danni in agricoltura da fauna selvatica, nel periodo 2004/09, è visualizzato nello schema riassuntivo proposto di seguito. 126

127 SPECIE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altra fauna 4.593,50 14, ,31 6, ,64 12, ,94 3, ,52 12,04 710,30 2,29 Altri mammiferi 2.099,77 6,82 80,00 0, ,50 4, ,10 3,65 Altri uccelli 5.433,40 17, ,32 48, ,66 19, ,30 21, ,66 21, ,87 25,87 Cinghiale ,95 50, ,00 19, ,24 10, ,21 25, ,30 49, ,91 52,42 Fagiano 174,40 0, ,00 4,62 355,22 0,78 Istrice 314,00 1,02 391,03 1,26 Lepre 2.882,20 9, ,76 24, ,60 52, ,21 41, ,31 15, ,93 14,02 Storno 12, ,80 3,49 Volpe 200,00 0,65 TOTALE , , , , , , COLTURE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altri cereali 2.338,27 7, ,45 7,80 855,06 2, ,41 4, ,67 16, ,94 10,25 Altro 4.060,82 13, ,32 17, ,10 52, ,12 33, ,85 7,19 200,00 0,65 Colture da seme 2.336,23 7, ,20 4, ,25 6, ,05 16, ,16 8, ,80 23,50 Frutteto 7.554,64 24, ,59 26, ,80 15, ,05 26, ,98 10, ,80 3,49 Girasole ,57 40, ,54 39, ,32 20, ,75 16, ,65 46, ,30 22,36 Mais 2.021,29 6, ,69 3,79 587,11 1,87 724,38 2, ,70 10, ,41 16,02 Medica e leguminose 6.104,67 19,71 Vigneto 1.243,92 4,02 TOTALE , , , , , ,

128 128

129 Dall analisi dei dati si riportano alcune principali considerazioni: Gli importi liquidati si mantengono abbastanza costanti nel tempo, con un picco registrato nel 2008 con oltre ; tale valore è correlato in particolare ad un incremento dell impatto da parte del cinghiale, presumibilmente sul girasole (46% dei risarcimenti nel 2008). Tuttavia il trend ritorna in decisa crescita nel 2010, quando arriva a quota liquidati. In relazione alle specie responsabili del danno (vedi figura seguente), le voci principali sono rappresentate da cinghiale, lepre e altri uccelli. In particolare si evidenzia il progressivo incremento percentuale del ruolo assunto dal cinghiale, fino a divenire la specie prevalente con oltre il 52% del totale liquidato, rilevato sia nel 2009 che nel Per quanto riguarda la lepre, si riscontra una tendenza opposta con costante ridimensionamento percentuale dopo l exploit del Voce rilevante è anche Altri uccelli con una media degli ultimi anni superiore al 20% rispetto al totale liquidato; in questo caso il valore è anche inficiato dall inserimento o meno di altre specie problematiche come fagiano o storno, ma assume un indubbia importanza in relazione, generalmente, a Corvidi, tortore e diversi altri passeriformi. Per quanto riguarda le colture danneggiate(vedi figura seguente), gli importi liquidati sono in funzione, ovviamente, delle tipologie colturali adottate nei singoli anni e dalle quotazioni di mercato; inoltre alcune voci non sono state analizzate nello stesso modo, per cui alcune categorie sono a volte singole, a volte inglobate in altre voci più generaliste. In tale ambito analitico il girasole è sempre stata una delle colture più interessate dai danni (dal 16 al 42% dell intera liquidazione). Al girasole si aggiungono gli elevati importi liquidati per danni sui frutteti (crollati nel 2009 al 3%); altre voci consistenti sono il mais, cresciuto in modo sensibile 129

130 dal 2004 al 2009, così come le colture da seme che nel 2009 si attestano al 23% degli importi liquidati. Infine alcune categorie mostrano consistenze molto variabili, come la voce Altro che nel 2006 costituisce oltre il 50% dei danni liquidati, ma anche medica e leguminose con un picco nel 2009 quando rappresentano quasi il 20% dell importo stanziato, per poi crollare di nuovo percentualmente nel Danni risarciti dagli ATC Vengono approfondite le informazioni relative alla liquidazione sostenuta dai due ATC nel 2010 al fine di risarcire i danni arrecati dalla fauna selvatica alle principali colture agricole. ATC AN1 I danni accertati dall ATC AN1 ammontano ad oltre ,00 da ricondursi principalmente al notevole impatto causato dal cinghiale, con oltre ,00 liquidati corrispondenti al 76% del totale. Decisamente più modesti sono gli importi liquidati per fronteggiare i danni indotti dalle altre specie, si distacca la voce Altri uccelli che con il 18,5% rappresenta la seconda causa dell impatto sulle colture agricole. Percentualmente poco rilevanti sono le altre cause di danno alle colture agricole (storno, istrice, volpe), nonostante alcune voci abbiano un certo peso dal punto di vista economico, come la voce Altri mammiferi. Da segnalare che la lepre non è stata rilevata come causa diretta di danno, ma probabilmente è stata inserita nella precedente voce. 130

131 Specie Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altri mammiferi 3.864, ,80 2,38 Altri uccelli , ,80 18,52 Altro 2.262, ,00 1,45 Cinghiale , ,90 76,08 Lepre 0,00 0,00 0,00 Istrice 605,00 461,00 0,32 Storno 600,00 548,00 0,38 Volpe 1.267, ,75 0,87 Tot , , Relativamente alle colture danneggiate, le principali categorie risultano essere Girasole e Cereali, che insieme interessano quasi il 63% delle somme liquidate, in linea con la tendenza a livello provinciale. Il mais e le colture da seme, interessate in modo accentuato nel territorio di competenza della Provincia, in ambito ATC AN1 sono presenti con importi inferiori (quasi 30% dei danni). Secondari sono i danni prodotti alle altre categorie analizzate, tra cui frutteti e vigneti. 131

132 Colture Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altro 3.022, ,75 1,92 Cereali , ,60 31,34 Coltura da seme , ,10 21,18 Frutteti 2.520, ,00 1,59 Girasole , ,70 31,40 Mais , ,10 7,89 Medica, erbai e leguminose 6.343, ,00 4,10 Vigneti 1.080,00 844,00 0,58 Tot , , ATC AN2 L ATC AN2 ha liquidato un importo di oltre ,00, per far fronte ai risarcimenti, sensibilmente inferiore a quello liquidato dall ATC AN1, nonostante richieste di risarcimento analoghe. La specie che influenza nettamente l andamento dei risarcimenti è individuata anche in questo caso nel cinghiale, con oltre l 86% delle liquidazioni, allineandosi alla situazione provinciale e di ATC AN1. Altra componente non trascurabile è lo storno con oltre il 7% dei danni liquidati rispetto al totale. Irrisorie sono invece le liquidazioni dovute alle altre specie che, complessivamente, rappresentano il 6% del totale. Nulla è stato segnalato per la volpe. 132

133 Specie Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altri mammiferi 1.200,00 450,00 0,71 Altri uccelli 4.900, ,00 3,47 Altro 1.518,00 0,00 0,00 Cinghiale , ,00 86,38 Coniglio selvatico 900,00 450,00 0,71 Istrice 1.000,00 200,00 0,32 Lepre 4.000,00 500,00 0,79 Storno 9.880, ,00 7,63 Volpe 0,00 0,00 0,00 Tot , , Nel caso delle colture agricole, la categoria Cereali è quella che subisce il maggiore impatto con oltre il 23%, come accertato anche nel territorio di competenza dell ATC AN1. Anche in questo caso le colture ampiamente diffuse nel territorio dell ATC AN2, come girasole e mais, sono interessate globalmente dal 33% degli importi liquidati nel Decisamente ragguardevole è l influenza della categoria Altro, con oltre il 21% dei risarcimenti. Colture Importo richiesto 2010 Importo liquidato 2010 % su tot. liquidato Altro , ,00 21,30 Cereali , ,00 23,14 Coltura da seme , ,00 7,09 Frutteti 3.370,00 840,00 1,32 Girasole , ,00 18,50 Mais , ,00 15,20 Medica, erbai e leguminose 7.157, ,00 5,24 Vigneti , ,00 8,21 Tot , ,

134 Evoluzione storica dei danni risarciti dagli ATC Al fine di evidenziare l andamento temporale dei risarcimenti sostenuti dagli ATC, viene fornito un quadro riassuntivo del periodo 2004/09. ATC AN1 L analisi delle informazioni raccolte, illustrate nelle seguenti tabelle e grafici, inducono alle seguenti considerazioni: i risarcimenti liquidati, dopo un iniziale fase di stabilità, si impennano dal 2007 superando la soglia dei 100 mila euro nel 2009, e proseguendo nel 2010 la corsa al rialzo. L incremento dell incidenza del cinghiale ne appare la causa principale. Per quanto riguarda le specie responsabili dei danni in agricoltura (vedi figura seguente), il cinghiale rappresenta il principale fattore impattante, con picchi del 71% nel 2004 e nel L istrice, dopo l iniziale 8% del 2004 ha visto calare in modo notevole i suoi valori, mentre la voce Altri mammiferi è rimasta nell ordine di alcuni punti percentuali per poi impennarsi ad oltre il 15% nel La lepre mostra sempre valori modesti, così come la volpe. Nel caso degli uccelli, lo storno assume dal 2007 un ruolo importante superando il 12% degli importi liquidati, aumentando nel 2008 dal punto di vista monetario; nel 2009 è assente come voce singola ma va ad incrementare il valore della categoria Altri uccelli, che dopo l exploit del 2006 quando sfiorò il 40% dei danni liquidati, si è percentualmente ridimensionato, pur mantenendo un importante valore monetario. Tale situazione si conferma, poi, anche nel

135 Risarcimenti Volpe Storno Istrice Lepre Cinghiale Altro Altri uccelli Altri mammiferi Relativamente alle colture agricole interessate dai danni da fauna selvatica (vedi figura seguente), il girasole è quella maggiormente intaccata con continuità, con una media di oltre il 32%, e picchi del 47% nel 2004/05. Come già evidenziato, l ammontare dei danni alle singole colture dipende dall ordinamento colturale, per cui, ad esempio, la stessa coltura (girasole) non raggiunge, nel 2008, i liquidati. Un altra categoria che nel tempo ha acquisito importanza è rappresentata dalle colture da seme, con una media che sfiora il 20%. I cereali mantengono una quota media del 17%, con un valore massimo vicino ai liquidati nel 2008, per poi schizzare ad oltre nel Modesto è, infine, l importo dei danni liquidati a medicai ed erbai, tranne il valore del 2009, superiore ai liquidati Risarcimento ( ) Vigneti Medica, erbai e leguminose Mais Girasole Frutteti Coltura da seme Cereali Altro

136 136

137 ATC AN1 SPECIE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altri mammiferi 545,00 0, ,00 5, ,00 3, ,80 4, ,00 2, ,69 14,71 Altri uccelli 7.821,00 13, ,00 42, ,00 39, ,73 14, ,35 11, ,26 17,47 Altro 1.638,00 2,83 570,00 1, ,88 9, ,25 2,38 Cinghiale ,00 71, ,00 48, ,00 51, ,99 57, ,40 71, ,86 63,51 Lepre 144,00 0,25 355,00 0,36 317,50 0,30 Istrice 4.853,00 8,38 250,00 0,51 476,60 0,56 390,00 0, ,00 1,10 Storno 1.010,00 1,74 510,00 1,04 281,00 0, ,00 12, ,52 12,43 Volpe 428,00 0,74 939,00 1, ,00 3,75 125,00 0,15 340,00 0,35 561,00 0,54 TOTALE , , , , , , COLTURE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altro 4.161,00 7, ,00 6, ,00 11, ,34 6, ,80 25, ,00 0,96 Cereali 7.968,00 13, ,00 12, ,00 16, ,21 10, ,55 28, ,33 17,47 Coltura da seme 5.765,00 9, ,00 21, ,00 21, ,35 24, ,00 10, ,53 30,75 Frutteti 1.877,00 3,24 390,00 0, ,00 4, ,21 7, ,00 5,23 200,00 0,19 Girasole ,00 48, ,00 47, ,00 36, ,76 37, ,50 1, ,70 24,92 Mais 2.334,00 4, ,00 3, ,00 2, ,79 4, ,62 25, ,50 5,40 Medica, erbai e leguminose 1.356,00 2, ,00 7,06 270,00 0, ,48 1, ,80 2, ,50 13,42 Vigneti 6.441,00 11,13 901,00 1, ,00 6, ,86 6, ,00 1, ,00 6,88 TOTALE , , , , , ,

138 138

139 ATC AN2 Il trend dei risarcimenti effettuati dall ATC AN2 seguono l altro ATC, con un rapido incremento nel corso dell ultimo quinquennio, portandoli a livelli inferiori all ATC AN1 ma sempre elevati; anche in questo caso la tendenza è collegata con i datti causati in particolare dal cinghiale, su una discreta varietà di colture presenti sul territorio. Analizzando la fauna selvatica come responsabile dei danni in agricoltura (vedi figura seguente), è evidente come il cinghiale sia più che mai il principale indiziato, raggiungendo percentuali che sfiorano l 87% dei danni liquidati, ed una media nel periodo che supera l 80%, come poi confermato anche nel Del tutto inferiore è il ruolo delle altre categorie, con il solo caso dello storno che registra una media, distribuita nel tempo, oltre il 6%, e sporadici picchi registrati nel 2007 e nel Irrilevanti sono le percentuali delle altre voci Risarcimenti ( ) Storno Istrice Coniglio selvatico Cinghiale Altro Altri uccelli Altri mammiferi In merito alle principali colture agricole danneggiate, il danno si distribuisce nelle diverse varie categorie. Le medie elaborate per il periodo di interesse si attestano al 28% per il girasole, al 23% per i cereali e al 13% per il mais. Tale tendenza è in linea con quella del rappresentate dal solo 2009 sono le colture da seme Risarcimenti ( ) Vigneti Medica, erbai e leguminose Mais Girasole Frutteti Coltura da seme Cereali Altro

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141 ATC AN2 SPECIE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altri mammiferi ,70 68,81 200,00 0,60 132,00 0,30 403,00 0, ,00 1,60 300,00 0,37 Altri uccelli ,00 20, ,00 13, ,74 11, ,00 6, ,00 9,34 450,00 0,56 Altro 6.380,00 10, ,00 2,42 450,00 0,56 Cinghiale ,75 77, ,15 83, ,30 80, ,00 85, ,00 86,84 Coniglio selvatico Istrice 564,00 0, ,00 1, ,00 1,86 Storno 2.601,25 7, ,00 2, ,80 11, ,00 1, ,00 9,81 TOTALE , , , , , , COLTURE 2004 % 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Altro 5.928,00 10, ,00 7, ,00 7, ,00 10, ,00 14, ,00 26,62 Cereali ,50 17, ,75 23, ,10 17, ,90 19, ,00 32, ,00 29,06 Coltura da seme 6.169,00 7,64 Frutteti 5.830,00 9, ,25 6,68 820,00 1, ,00 3, ,00 1, ,00 2,89 Girasole ,00 26, ,00 37, ,29 46, ,50 22, ,00 25, ,00 11,61 Mais 9.449,20 16, ,00 15, ,00 18, ,00 13, ,00 6, ,00 11,19 Medica, erbai e leguminose 1.790,00 3, ,00 3, ,00 3, ,00 8, ,00 10, ,00 4,22 Vigneti 9.896,00 16, ,00 5, ,50 3, ,70 22, ,00 8, ,00 6,76 TOTALE , , , , , ,

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143 Infine nel grafico seguente viene illustrato graficamente e sinteticamente l andamento del risarcimento dei danni liquidati dai singoli enti territoriali competenti, al fine di evidenziare lo sforzo complessivo sostenuto a livello provinciale. Risarcimenti liquidati da Provincia, ATC AN1 e AN2 per danni da fauna selvatica all'agricoltura (2004/10) ATC AN1 ATC AN2 Provincia AN Risulta subito evidente l incremento eclatante degli importi liquidati, fino ad almeno triplicare nell arco di 6 anni. In modo particolare l ATC AN1 ha liquidato ogni anno una maggiore quota economica, passando da circa a oltre , senza che si intraveda nemmeno una tendenza all inversione, come invece accaduto per l ATC AN2. Più costante nel tempo è l azione di risarcimento da parte della Provincia nel territorio di sua competenza. 143

144 2.3.4 Incidenti stradali Negli anni (fino al mese di luglio) si sono registrati 633 sinistri che hanno coinvolto la fauna selvatica, di cui per 455 di essi si ha la localizzazione puntuale. Le specie faunistiche maggiormente interessate sono il cinghiale (Sus scrofa) coinvolto nel 56% dei sinistri (357 incidenti) e il capriolo (Capreolus capreolus) coinvolto nel 22 % dei casi (141 incidenti). La percentuale dei sinistri causati da Ungulati (cinghiale, capriolo, daino e altri cervidi non meglio identificati) si attesta sull 82 % (517 eventi incidentali). Di seguito vengono riportate le serie storiche, che evidenziano un sostanziale e progressivo incremento dei sinistri dal 2005 al Andamento annuale dei sinistri Anno numero sinistri TOTALE 583 La Provincia sta realizzando dal 2010 un progetto di prevenzione degli incidenti stradali con la fauna. Di tale progetto vengono riportate in successione 3 tavole che mostrano: la localizzazione degli incidenti stradali dal 2005 al 2010; la concentrazione degli incidenti per comune della provincia; i tratti individuati come a maggior rischio di incidenti. 144

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151 A seguito dell elaborazione dei dati sopra riportati, il progetto ha visto: il posizionamento di apposita cartellonistica stradale sperimentale di segnalazione; la realizzazione di una campagna di informazione-sensibilizzazione circa i rischi di incidente stradale con la fauna, attraverso la stampa e distribuzione di pieghevoli; il posizionamento di appositi catarifrangenti che, durante le ore notturne, dissuadono gli animali all attraversamento della strada durante il passaggio di un veicolo, la tavola che segue mostra i tratti interessati dal posizionamento dei catarifrangenti; infine è in atto una campagna di monitoraggio del flusso veicolare, lungo alcune strade provinciali, con l impiego di appositi rilevatori che registrano per ogni mezzo che percorre la strada: il giorno e l orario; la velocità di percorrenza e la lunghezza del veicolo (da cui è possibile desumere le caratteristiche), nella successiva tavola sono riportati i sisti di posizionamento di tali rilevatori. 151

152 152

153 Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Ancona

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157 Un ulteriore elaborazione di dettaglio dei dati disponibili, riportati nella seguente tabella, mostrano i sinistri stradali avvenuti nel territorio provinciale nel biennio (2009/10), per quanto attiene alle specie che, in base alla normativa regionale, consentono il parziale ristoro dei danni. Specie n. incidenti 2009 n. incidenti 2010 Tot. % Capriolo ,16 Cinghiale ,39 Daino ,83 Indeterminato ,62 Tot In sintesi si può asserire che, nonostante vi sia una eterogenietà di informazioni, è palese che gli incidenti stradali con gli Ungulati sono di impatto significativo. E netta la predominanza del cinghiale rispetto agli altri ungulati selvatici coinvolti negli incidenti stradali lungo le strade provinciali. Rispetto ai dati 2009/2010 si può evidenziare: a) Cinghiale: nel corso del 2009 gli incidenti si sono concentrati nel periodo settembre-ottobre con circa il 40% dei sinistri denunciati. Successivamente nel 2010 il numero delle collissioni si è ridotto del 20% condensandosi nei mesi di gennaio e febbraio; 157

158 b) Capriolo: nel 2009 gli incidenti mostrano una predominanza nei mesi di aprile, maggio e giugno con il 50% degli eventi. Un limitato aumento degli incidenti si è registrato nell anno successivo con una predominanza degli impatti sempre nello stesso periodo; c) Daino: nel biennio di riferimento, il numero degli incidenti dichiarati è pressochè identico con una distribuzione omogenea dei sinistri nelle varie mensilità. Per un ulteriore approfondimento analitico si propone il corrispettivo risarcimento monetario erogato, con l ovvia prevalenza causata dal cinghiale. Specie Risarcimento 2009 Risarcimento 2010 Tot. % Capriolo , , ,29 36,22 Cinghiale , , ,88 56,28 Daino 6.429, , ,39 7,01 Indeterminato 827,20 0,00 827,20 0,49 Tot , , ,

159 2.3.5 Recupero della fauna Relativamente alle attività di competenza dell Amministrazione Provinciale, nel 2010 il recupero della fauna selvatica ha coinvolto 43 individui di fauna appartenente a 16 specie differenti. Gli individui sono stati trasportati presso il Centro di Recupero della Fauna Selvatica dell ENPA di Fabriano, dove 24 sono stati liberati in natura, 1 esemplare è stato ricoverato in modo permanente a causa delle gravi lesioni subite, mentre 18 animali sono deceduti. Il recupero ha interessato in modo prevalente l istrice (n 12 ind.), il capriolo (n 6 ind.), il riccio (n 5 ind.) e la volpe (n 5 ind.). Un quadro complessivo viene presentato nella tabella sottostante. Specie n. individui reperiti 2010 n. individui deceduti 2010 % individui deceduti 2010 Barbagianni Capriolo Civetta Daino Gabbiano Gheppio Gufo comune Istrice Lepre Lupo Poiana Riccio Rondone Tartaruga di terra Tasso Volpe Tot % Per apprezzare la variazione quali-quantitativa della fauna selvatica recuperata nel territorio provinciale nel 2010, si confrontano con le informazioni del periodo 2005/09. In questo periodo la Provincia aveva stipulato anche una convenzione con il Centro di Recupero della Fauna Selvatica del WWF di Ripa Bianca, terminata nel Di seguito si propone, per i due Centri di recupero, una tabella riassuntiva delle specie di fauna selvatica oggetto di rinvenimento, ordinati alfabeticamente e comprensivi dei vari Ordini tassonomici, a volte con nomi comuni che dovrebbero essere oggetto di più attenta verifica. 159

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161 Centro di Recupero della Fauna Selvatica - ENPA di Fabriano Specie n. ind. reperiti n. ind. deceduti Airone cenerino 1 1 n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti Allocco Assiolo Astore 2 0 n. ind. deceduti n. ind. reperiti Barbagianni Capriolo Cardellino 1 0 Cinghiale Civetta Cormorano 1 0 Corvo comune (?) 1 0 Daino 1 1 Falco pecchiaiolo 1 0 Falco pellegrino 3 1 Fringuello 1 0 Gabbiano reale Gazza 2 0 Germano reale Gheppio Gufo comune Istrice n. ind. deceduti 161

162 Specie n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti Lepre Lupo Merlo 2 1 Passer sp. 2 0 Pettirosso 3 1 Picchio verde 1 0 Poiana Riccio Rondone 1 0 Scoiattolo 3 0 Sparviere Succiacapre 1 1 Tartaruga di terra Tasso Verzellino 1 0 Volpe Tot n. ind. deceduti Per questo Centro sono stati raccolti 312 individui con il recupero di 208; la % degli individui sopravvissuti è di circa il 67%, con importanti tassi per poiana, gheppio, alloco mentre l istrice presenta un elevato tasso di mortalità (57%). 162

163 Centro di Recupero della Fauna Selvatica WWF - Ripa Bianca di Jesi Specie n. ind. reperiti n. ind. deceduti Albanella reale 1 1 n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti Airone cenerino 5 4 Allocco Assiolo Balestruccio Barbagianni Beccaccia Beccaccino Biacco 1 0 Biancone 1 0 Capriolo 6 5 Cardellino Chirottero indet. 4 4 Cinciallegra 2 2 Cinciarella 1 1 Cinghiale 1 1 Civetta Codirosso comune 2 2 Columba sp. 6 5 Combattente 1 0 Cornacchia grigia Corriere piccolo 3 3 Cuculo 1 0 Cutrettola 1 1 Fagiano Falco cuculo 1 1 Falco di palude 2 1 Falco pecchiaiolo 1 0 Falco pellegrino Fiorrancino 1 1 Folaga 1 1 Fringuello 2 2 Gabbiano comune Gabbiano reale Gallinella d acqua

164 Specie n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti Garzetta n. ind. reperiti n. ind. deceduti Gazza Germano reale Gheppio Ghiandaia Grillaio 1 1 Gufo comune Istrice 8 6 Lanario 1 0 Lodolaio Luì bianco 1 1 Luì piccolo 1 1 Lupo 1 1 Martin pescatore Merlo Mignattino 1 1 Natrice dal collare 1 0 Nitticora 1 1 Passera d'italia Passera mattugia Passeriformi indet Pavoncella 1 0 Pettirosso 5 3 Picchio rosso minore 1 1 Piccione selvatico 3 2 Poiana Poiana codarossa (?) 1 0 Porciglione 1 0 Quaglia 2 1 Regolo Riccio 4 1 Rigogolo 1 1 Rondine Rondone Scoiattolo giapponese 1 0 Serpe del grano (?) 1 0 Smeriglio

165 Specie n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti n. ind. reperiti n. ind. deceduti Sparviere Spioncello 1 1 Storno Strillozzo 2 2 Succiacapre Sula 1 0 Svasso maggiore Svasso indet. 2 0 Taccola Tarabusino Tarabuso 2 2 Tartaruga comune 3 0 Tartaruga dalle orecchie rosse 1 0 Tasso 3 1 Testudines 4 0 Torcicollo Tordela 1 1 Tordo bottaccio Tortora dal collare 2 0 Tortora selvatica Tortora indet Tuffetto 1 0 Turdus sp. 1 0 Upupa Verdone Verzellino Volpe 1 0 Voltapietre 1 1 Tot Il Centro di Ripa Bianca ha raccolto individui in 3 anni, con il recupero di 517; la % degli individui sopravvissuti è di circa il 51%. 165

166 In merito al recupero delle carcasse degli animali selvatici deceduti, sono stati rinvenuti complessivamente 98 individui oggetto prevalentemente di impatto con autoveicoli, mentre irrilevanti sono le cause di morte ricondotte ai fenomeni naturali tra cui l annegamento. La specie maggiormente interessata è risultata il capriolo con 36 capi recuperati, seguito dal cinghiale con 20 esemplari e dall istrice con 17 individui, mentre sono trascurabili i quantitativi delle altre specie. Specie Capriolo n. individui reperiti 2010 Comune Tipo di trauma subito 1 Ancona Impatto con autoveicolo 4 Arcevia Impatto con autoveicolo (n. 3) Morte accidentale (n. 1) 1 Corinaldo / 1 Cupramontana Impatto con autoveicolo 6 Fabriano Impatto con autoveicolo 1 Genga Impatto con autoveicolo 3 Jesi Impatto con autoveicolo 1 Monterado / 2 Morro d Alba Impatto con autoveicolo 2 Offagna Impatto con autoveicolo 1 Ostra Impatto con autoveicolo 2 Rosora Annegamento nel canale 5 Sassoferrato Impatto con autoveicolo 3 Senigallia Impatto con autoveicolo 1 SS Arceviese 1 Tot. 36 c/o Deposito comune di Camerata Picena 1 SS 76 Cinghiale 1 Ancona Impatto con autoveicolo 1 Apiro / 4 Arcevia Impatto con autoveicolo 2 Castelplanio Morte accidentale 1 Cerreto d'esi / 1 Cupramontana Impatto con autoveicolo 2 Fabriano Impatto con autoveicolo 1 Montecarotto / 5 Sassoferrato Impatto con autoveicolo 1 Senigallia Impatto con autoveicolo 166

167 Specie n. individui reperiti 2010 Comune Tipo di trauma subito 1 c/o Deposito di Brega / Tot. 20 Daino 4 Sassoferrato Impatto con autoveicolo Tot. 4 1 Ancona Impatto con autoveicolo 2 Arcevia Impatto con autoveicolo 1 Castel Colonna Impatto con autoveicolo 1 Genga Impatto con autoveicolo Istrice 1 Jesi / 2 Montemarciano Impatto con autoveicolo 1 Ostra Impatto con autoveicolo 2 Ripe Impatto con autoveicolo 6 Senigallia Impatto con autoveicolo Tot Corinaldo Impatto con autoveicolo 1 Fabriano / 1 Jesi / 1 Polverigi Impatto con autoveicolo Tasso 1 San Marcello Impatto con autoveicolo 1 Sassoferrato / 4 Senigallia Impatto con autoveicolo 1 SS Arceviese / 1 Chiaravalle / Tot Apiro (MC) / Volpe 6 Fabriano Controllo numerico 1 Osimo / Tot. 9 1 Sassoferrato / Tot. complessivo

168 2.3.6 Attività di vigilanza e sanzionatoria Le informazioni concernenti l attività sanzionatoria svolta dalla Polizia Provinciale nel 2010 vengono sintetizzate nella tabella sottostante. Complessivamente sono stati verbalizzati 114 illeciti per una sanzione economica di ,00. Art. Art.39 c.1 lett. ZZ L.R. 7/1995 Art c.1 lett. H L. 157/1992 Art.39 c.1 lett. VV L.R. 7/1995 Art. 31 c.7 e c.17 dell'art. 31 L.R. 7/1995 Art. 5 c.7-31 c.1 lett. H L. 157/1992 Art. 39 c.1 lett. EE L.R. 7/1995 Art. 39 c.1 lett. TT L.R. 7/1995 Art. 31 c.5 L.R. 7/1995 Art c.1 lett. E L. 157/1992 Art. 39 c.1 lett. E L.R. 7/1995 Art. 39 c.1 lett. RR L.R. 7/1995 Art. 18 c.7-31 c.1 lett. G L. 157/1992 Art. 21 c.1 lett. C L. 157/1992 Art. 21 c.8-39 c.1 lett. II L.R. 7/1995 Art. 31 c.16 L.R. 7/1995 Art. 39 c.1 lett. Z L.R. 7/1995 Art. 39 c.1 lett. R L.R. 7/1995 Tipologia infrazione Abbandono di bossoli di cartucce durante l'esercizio venatorio Abbattimento, cattura o detenzione di fauna selvatica nei cui confronti la caccia non è consentita Addestramento/conduzione di cani liberi al di fuori delle zone e dei tempi consentiti Appostamento temporaneo a distanza inferiore a m. 300 dalle zone previste Caccia con uso di richiami vivi non identificabili mediante anello inamovibile numerato secondo le norme regionali Detenzione/acquisto/vendita esemplari di fauna selvatica, ad eccezione dei capi utilizzati come richiami vivi nel rispetto delle modalità previste e della fauna selvatica lecitamente abbattuta Disturbo alla fauna selvatica per provocarne la fuoriuscita da ambiti vietati alla caccia Esercizio da appostamento fisso senza autorizzazione N sanzioni 2010 Esercizio dell'uccellagione 2 Esercizio venatorio a distanza non regolare da immobili fabbricati, strade Esercizio venatorio con un numero di cani superiore a quello previsto dall'art. 30 c.11 Esercizio venatorio in violazione degli orari consentiti Importo ( ) 1 206, , , , , , , , ,00 Esercizio venatorio nelle foreste demaniali 1 206,00 Esercizio venatorio su terreni con coltivazioni in atto Mancata rimozione del materiale usato per la costruzione dell'appostamento temporaneo Produzione/vendita/detenzione di trappole per fauna selvatica Utilizzazione di richiami vivi o acustici non consentiti a soli fini di richiamo , , ,

169 Art. Art. 39 c.1 lett. V L.R. 7/1995 D.C.P. n. 107/2003 Art.30 L.R. 7/1995 Art. 33 L.R. 7/1995 Art. 12 c.12 L. 157/1992 Reg. 42/1996 Art del Codice Penale Tipologia infrazione N sanzioni 2010 Importo ( ) Vendita/detenzione reti da uccellagione 1 206,00 Violazione al Reg. Prov.le della Caccia al cinghiale Violazione alle disposizioni del Calendario Venatorio Regionale in merito all'apertura della Stagione Venatoria 2009/2010 e valide per tutta la stagione medesima Violazione alle disposizioni relative alle zone addestramento cani Violazione alle norme inerenti la corretta utilizzazione del tesserino regionale Violazione alle norme relative agli allevamenti di fauna selvatica , , , ,00 1 Tot ,00 Nel 2010 le sanzioni hanno riguardato per 2/3 gli illeciti relativi a addestramento/conduzione di cani liberi al di fuori delle zone e dei tempi consentiti (8%), esercizio venatorio a distanza non regolare da immobili, fabbricati e strade (27%), esercizio venatorio su terreni con coltivazioni in atto (19%), Violazione alle norme inerenti la corretta utilizzazione del tesserino regionale (13%). Al fine di evidenziare il trend evolutivo delle azioni sanzionatorie accertate dalla Polizia Provinciale, si propone il seguente schema riassuntivo degli illeciti rilevati nel periodo 2004/

170 170

171 Tipologia infrazione Abbandono di bossoli di cartucce durante l esercizio venatorio Abbattimento, cattura, o detenzione di fauna selvatica nei cui confronti la caccia non è consentita Abbattimento fringillidi in numero superiore a cinque Addestramento o conduzione di cani liberi al di fuori delle zone e dei tempi consentiti Appostamento temporaneo a distanza inferiore a m 300 dalle zone previste dal c.7 e c.17 Attività venatoria da appostamento temporaneo a distanza inferiore a quelle consentite dall'art.31 c.7 e c.17 L.R. 7/95 N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) 4 824, , , ,00 N sanz. 2 Importo ( ) , , , , , , ,00 Caccia a rastrello ,00 5 Caccia con uso di richiami vivi non identificabili mediante anello inamovibile numerato secondo le norme regionali Detenzione, acquisto e vendita di fauna selvatica, ad eccezione dei richiami vivi , , , , , ,00 171

172 Tipologia infrazione Disturbo alla fauna selvatica per provocarne la fuoriuscita da ambiti vietati alla caccia Esercizio da appostamento fisso senza autorizzazione N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) , , , , , ,00 Esercizio dell uccellagione illecito penale 5 Esercizio venatorio a distanza inferiore a 100 m da macchine agricole in funzione Esercizio venatorio con mezzi non consentiti Esercizio venatorio da appostamento fisso senza autorizzazione Esercizio venatorio in aie e corti rurali o a distanza ravvicinata da abitazioni, ferrovie o strade carrozzabili Esercizio venatorio in forma diversa da quella prescelta Esercizio venatorio in oasi, zone di ripopolamento, foreste demaniali Esercizio venatorio in zone di divieto non diversamente sanzionate Esercizio venatorio nei parchi nazionali, naturali regionali e nelle riserve naturali, oasi di 1 206,00 illecito penale 2 illecito penale , , , , , , , , , , , , , , , ,

173 Tipologia infrazione protezione e ZRC Esercizio venatorio senza autorizzazione negli ambiti destinati alla caccia programmata Esercizio venatorio senza polizza di assicurazione Esercizio venatorio senza tesserino regionale Esercizio venatorio su specie particolarmente protette Esercizio venatorio su specie, periodi ed orari non consentiti Esercizio venatorio su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve Esercizio venatorio sui terreni in attualità di coltivazione Immissione abusiva di fauna selvatica N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) 2 412, , , , , ,00 N sanz. 4 (2 ill. amm.) Importo ( ) N sanz. Importo ( ) 412, , ,00 N sanz. 1 Importo ( ) , , , , , , ,00 Maltrattamento di animali 1 Mancata esibizione, su richiesta, di licenza, polizza e tesserino regionale Mancata o inefficiente segnalazione dell appostamento fisso Mancata rimozione del materiale usato per la costruzione di un 3 75, , , , , , , ,00 173

174 Tipologia infrazione appostamento temporaneo Mancato rinnovo della tassa di concessione regionale Praticare l esercizio venatorio nei primi 12 mesi di rilascio della prima licenza, senza essere accompagnati da cacciatore in possesso di licenza di porto di fucile per uso di caccia da almeno 3 anni Posta alla beccaccia nonché caccia da appostamento al beccaccino Produzione, vendita e detenzione di trappole per la fauna selvatica Transito senza autorizzazione con veicoli a motore in ambienti naturali protetti Trasporto in luoghi con divieto di caccia di armi da sparo per uso venatorio non scariche o non inserite nella custodia Ubicazione nuovo appostamento a distanza non regolamentare da altro preesistente Uso di cani in numero superiore al consentito N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) 1 309, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

175 Tipologia infrazione Utilizzazione di munizione spezzata, esche avvelenate, adesivi, tagliole, archetti, balestre e civette, armi da sparo con silenziatore Utilizzazione di richiami vivi o acustici non consentiti Violazione alle disposizioni del Calendario Venatorio Regionale in merito all'apertura della stagione venatoria 2009/10 Violazione alle disposizioni prov.li relative alle modalità restitutive delle ZRC - art.9 c.12 L.R. 7/95 Violazione alle disposizioni relative alle ZAC Violazione delle disposizioni del calendario venatorio non diversamente sanzionate Violazione delle norme che regolano gli allevamenti di fauna selvatica Violazione delle norme che regolano la licenza di porto di fucile e l abilitazione all esercizio venatorio N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) , , , , , illecito penale N sanz. 2 Importo ( ) 5 824, ,00 175

176 Tipologia infrazione Violazione delle norme inerenti la corretta utilizzazione del tesserino regionale Violazione Reg. provinciale caccia al Cinghiale N sanz Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) N sanz. Importo ( ) , , , , , , , , , , ,00 Tot , , , , , ,00 176

177 2.4 Soggetti coinvolti nella gestione faunistico-venatoria Cacciatori e opzioni Nelle seguenti tabelle vengono riportati il numero, la distribuzione per Comune di residenza e l'opzione di caccia per la stagione venatoria 2010/11 dei cacciatori della Provincia di Ancona. ATC AN1 / Comune Iscritti con opzione B Iscritti con opzione C Totale iscritti residenti Agugliano Arcevia Barbara Belvedere Ostrense Castelcolonna Camerata Picena Castelleone di Suasa Chiaravalle Corinaldo Falconara Marittima Genga Monsano Montecarotto Montemarciano Monterado Monte San Vito Morro d'alba Ostra Ostra Vetere Poggio San Marcello Ripe San Marcello Sassoferrato Senigallia Serra de' Conti TOTALE Iscritti stessa Provincia =

178 Iscritti fuori Provincia = 262 Iscritti stessa Provincia = 90 TOTALE ISCRITTI ATC AN ATC AN2 / Comune Iscritti con opzione B Iscritti con opzione C Totale iscritti residenti Ancona Camerano Castelbellino Castelfidardo Castelplanio Cerreto d'esi Cupramontana Fabriano Filottrano Jesi Loreto Maiolati Spontini Mergo Monte Roberto Numana Offagna Osimo Polverigi Rosora San Paolo di Jesi Santa Maria Nuova Serra San Quirico Sirolo Staffolo TOTALE Iscritti stessa Provincia = 335 Iscritti fuori Provincia = 55 Iscritti stessa Provincia = 168 TOTALE ISCRITTI ATC AN

179 Per ogni ATC è stato realizzato un quadro storico delle consistenze numeriche dei cacciatori attivi nel periodo 2004/09. ATC AN Comuni Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Agugliano Arcevia Barbara Belvedere Ostrense Camerata Picena Castel Colonna Castelleone di Suasa Chiaravalle Corinaldo Falconara Marittima Genga Monsano Montecarotto Montemarciano Monterado Monte San Vito Morro d'alba Ostra Ostra Vetere Poggio San Marcello Ripe San Marcello Sassoferrato Senigallia Serra de' Conti TOTALE ATC AN Risulta evidente come nel tempo il numero dei cacciatori attivi decresce costantemente e gradualmente. La tabella sintetica ed il grafico successivo illustrano bene tale tendenza Tot. residenti Iscritti da fuori ambito provinciale Iscritti da fuori ambito regionale Totale iscritti ATC AN

180 180

181 ATC AN Comuni Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Cacciatori totali Ancona Camerano Castelbellino Castelfidardo Castelplanio Cerreto d'esi Cupramontana Fabriano Filottrano Jesi Loreto Maiolati Spontini Mergo Monte Roberto Numana Offagna Osimo Polverigi Rosora San Paolo di Jesi Santa Maria Nuova Serra San Quirico Sirolo Staffolo TOTALE ATC AN Come per l ATC AN1, anche nella parte meridionale della provincia di Ancona il calo costante degli iscritti è una tendenza che al momento sembra irreversibile; tabella e grafico successivi ne sintetizzano le dimensioni Tot. residenti Iscritti da fuori ambito provinciale Iscritti da fuori ambito regionale Totale iscritti ATC AN

182 182

183 2.4.2 Squadre di caccia al cinghiale Nel corso del 2010 sono stati abilitati cacciatori al cinghiale a squadre, con l autorizzazione di 26 squadre suddivise nei seguenti Distretti di gestione: Distretto di gestione 1: n. 7 squadre Distretto di gestione 2: n. 3 squadre Distretto di gestione 3: n. 6 squadre Distretto di gestione 4: n. 4 squadre Distretto di gestione 5: n. 4 squadre Distretto di gestione 6: n. 2 squadre Nella tabella successiva vengono riassunti i dati relativi alle squadre. N. Nome della squadra N. componenti 1 San Settimio 60 2 Paterno 50 3 Cacciatori Genga 60 4 La Serra 51 5 Monte del Gobbo 41 6 Regedano 57 7 Sassorosso 53 8 Montestrega 39 9 Umbro-Marchigiana Sant'Angelo Monte Maggio Rio Freddo Pianello Vallesina S. Uberto Montenero Ripe-Castelcolonna Collamato La Muta Attiggio Montefiore Avacelli ICS

184 N. Nome della squadra N. componenti 29 Cupramontana Belisario Bastia Marconi Bestie Nere Valle Misa 69 Tot Un quadro riassuntivo degli abbattimenti eseguiti nel corso della stagione venatoria 2010/11 viene presentato di seguito. Maschi abbattuti in caccia a squadre Femmine abbattute in caccia a squadre Tot. cinghiali abbattuti in caccia a squadre Tot. cinghiali abbattuti in caccia singola Tot. cinghiali abbattuti nell'anno In ultima analisi si riporta la sintesi dei risultati relativi agli abbattimenti realizzati dalle squadre di caccia al Cinghiale autorizzate in Provincia di Ancona, dall avvio dell organizzazione territoriale in Distretti di Gestione. Distretto 04/ 05 05/ 06 06/ 07 07/ 08 08/ 09 09/ 10 10/ 11 n. ind. n. ind. n. ind. n. ind. n. ind. n. ind. n. ind. Totale Totale

185 2.4.3 Personale preposto alle attività di vigilanza Il Settore I - Affari Istituzionali e Generali, Area Polizia Provinciale e Flora e Fauna presenta il seguente organigramma: Incarico N. Dirigente (Laura Lampa) 1 Responsabile dell Area (Sauro Salustri) 1 Personale amministrativo 7 Agenti di vigilanza 20 Relativamente al solo biennio 2009/10 viene presentata l evoluzione del personale impiegato in vario modo e con diverse funzioni alla vigilanza in ambito provinciale. Anno N. Agenti di Polizia Provinciale N. Agenti di Polizia Provinciale Settore Fauna N. Guardie Venatorie Volontarie N. Guardie Ecologiche Volontarie Settore Fauna

186 2.5 Valutazioni di sintesi Il quadro analitico presentato nei precedenti paragrafi, oltre a quanto già commentato, mostra complessivamente in estrema sintesi: la disponibilità di una serie di informazioni raccolte con omogeneità e completezza, nel rispetto di quanto previsto dal PFV La corretta raccolta dei dati rappresenta un momento imprescindibile per poter definire le strategie gestionali. Il positivo lavoro realizzato determina quindi i presupposti per realizzare interventi mirati atti a superare le criticità emergenti. D altro canto, si per effetto delle novità introdotte dai CIPFV che nell intento di continuare un percorso di ottimizzazione della gestione faunistica, con il presente PFV saranno create le condizioni per implementare le conoscenze; il PFV è stato sostanzialmente applicato nella sua completezza, sia per quanto attiene alla pianificazione territoriale a fini faunistici che rispetto agli interventi gestionali realizzati; il progressivo impegno per una razionale e produttiva gestione della fauna si manifesta nell operato dei soggetti direttamente coinvolti, quali: La Provincia, gli ATC, i soggetti gestori delle AFV e delle ZAC; da segnalare i positivi risultati riscontrati rispetto ai ripopolamenti di fauna di interesse venatorio, che vedono annullare l impiego di soggetti acquistati di lepre per le immissioni (fatto salvo un episodio nell ATC AN1 determinato da una stagione meteorologicamente avversa) sia da parte degli ATC, per effetto dello sforzo prodotto nella gestione delle ZRC, sia da parte dei concessionari delle AFV. Tale risultato conforta l obiettivo determinato dai CIPFV che prevede che dal 2015 per i ripopolamenti potranno essere impiegate solo lepri di cattura locale. Per quanto attiene alle immissioni di fagiano, seppure ancora gli ATC impiegano soggetti acquistati per ripopolare il territorio, c è una graduale tendenza a ridurre il numero di contingenti acquistati. tra le problematiche maggiormente significative e non risolte vanno segnalati i danni prodotti dalla fauna selvatica alle produzioni agricole. Tale emergenza determina un conflitto sociale tra la categoria degli imprenditori agricoli e la Pubblica Amministrazione ed i cacciatori e un rilevante impegno economico per il risarcimento degli stessi a carico della Provincia e soprattutto degli ATC. Le notevoli risorse finanziare impiegate determinano conseguentemente una limitata disponibilità economica per poter realizzare interventi di gestione faunistica, quali i miglioramenti ambientali o il rimborso spese del personale coinvolto. LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE La pianificazione viene realizzata secondo quanto previsto dai CIPFV, ovvero: 186

187 utilizzando la specifica cartografica informatizzata; adottando il sistema di calcolo per definire la SPFV; operando nell ambito delle superfici assegnate alla Provincia di Ancona per ogni tipologia di Istituto, che vengono riportate nella seguente tabella. La Pianificazione è definita in base ai seguenti parametri: superficie assegnata dai CIPFV alle diverse tipologie di istituto; caratteristiche del territorio definite dalla carta delle Vocazioni faunistiche per il Fagiano e per la Lepre e dalla carta della qualità ambientale; esigenza di tutela della fauna; risultati positivi conseguiti nel passato quinquennio nella gestione degli istituti faunistici; valutazione delle proposte dell ATC. La pianificazione territoriale comprende: la definizione della superficie territoriale assegnata alle diverse tipologie di Istituto; le caratteristiche che devono avere gli istituti faunistici; l individuazione dei Distretti Territoriali Omogenei (DTO); la pianificazione a fini della gestione e del prelievo del Cinghiale; la localizzazione degli Istituti Faunistici. 187

188 3.1 La Carta delle vocazioni faunistiche per il Fagiano e la Lepre La carta della vocazione faunistiche è prodotta sulla base delle esigenze ecologiche di una determinata specie. Devono essere quindi considerati ed elaborati i parametri che interagiscono positivamente o negativamente sull ecologia della specie per determinare gli ambiti territoriali favorevoli o meno alle relative popolazioni. La definizione dei parametri e la disponibilità dei relativi dati rappresentano la base per la redazione della carta delle vocazioni. Inoltre una carta delle vocazioni può essere potenziale, ovvero fondata sulla base della conoscenza dei parametri ambientali, oppure reale, fondata sulla effettiva presenza e quindi utilizzo di un territorio da parte di una data popolazione animale. La carta vocazionale reale presuppone pertanto lo studio della distribuzione e della dinamica della popolazione interessata su tutto il territorio in esame, in questo caso provinciale. Considerando che non sono disponibili dati sulle densità e distribuzioni effettive di Fagiano e Lepre nel territorio provinciale, la carta che viene qui elaborata e di tipo potenziale. Va inoltre considerato che il supporto cartografico informatizzato disponibile per valutare le caratteristiche di uso del suolo ed ambientali non ha purtroppo un dettaglio funzionale all esigenza. Infatti la carta della vegetazione riporta in modo molto dettagliato le caratteristiche della vegetazione naturale, ma per quanto attiene alle aree coltivate, che rappresentano una larga percentuale del territorio in esame, non sono descritte dettagliatamente: sia sotto il profilo della parcellizzazione dei singoli appezzamenti coltivati, sia rispetto alle tipologie di impianti culturali. Infatti la carta disponibile discrimina le aree coltivate solo in seminativi e vigneti. Tale carenza rappresenta un notevole limite per la redazione della carta delle vocazioni riferite al Fagiano e alla Lepre, poiché come è noto l ambiente agrario è significativamente utilizzato da queste specie, con preferenze però condizionate dalle superfici degli appezzamenti, dalle tipologie colturali, dalla presenza di elementi naturali interpoderali, etc. Quindi in ultima sintesi si sottolinea che, alla luce di tali carenze conoscitive, il prodotto che viene elaborato può rappresentare un utile strumento di indirizzo per la successiva pianificazione degli istituti faunistici, ma non può essere considerato prescrittivo per la scelta delle zone da destinare agli stessi. 188

189 3.1.1 La carta delle vocazione per il Fagiano Sono stai individuati 10 parametri ambientali, con punteggi da un minimo di -2 ad un massimo di +3, al fine di definire le diverse classi di qualità. Sono stati considerati parametri ritenuti positivi e negativi rispetto alle esigenze ecologiche della specie, descritti sinteticamente in seguito e riepilogati in tabella. Elementi negativi: - BOSCHI = considerati in % sulla superficie del quadrante. Bibliografia ed esperienza tecnica fanno ritenere, nel caso della Provincia di Ancona, che la soglia del 20% sia sufficiente a discriminare quadranti meno idonei alla presenza del fagiano. Tale categoria assume valori rilevanti in particolare nelle aree interne. Valore minimo 0 valore massimo 86,31%. - URBANIZZATO = considerato in % sulla superficie del quadrante. Si tratta del complesso di aree urbanizzate a cui si associano le vie di comunicazione (viabilità stradale e ferroviaria). Il valore 0 è attribuito solo ai quadranti coperti da una superficie di urbanizzato inferiore al 20%, mentre per quadranti con superfici coperte da oltre il 40% di urbanizzato il punteggio è oltremodo negativo (-2), poiché l ambiente nel suo complesso risulta potenzialmente ampiamente compromesso. Valore minimo 0,90% valore massimo 84,32%. - TRACCIATO AUTOSTRADALE = il tracciato autostradale costituisce un importante barriera ecologica; a tale effetto si aggiunge un effetto barriera anche per le attività antropiche, che hanno spinto il processo di urbanizzazione, anche in modo lasso e non compattato in veri e propri centri urbani, dalla linea di costa fino alla sede dell autostrada A14. Si ritiene che qualora i quadranti siano interessati per oltre il 10% della superficie da territori posti ad est della sede autostradale, l intero quadrante sia penalizzato di 1 punto. Elementi positivi: - ARBUSTETI = considerati come estensione in ettari; in bibliografia la presenza di arbusteti è generalmente un elemento positivo per la presenza del fagiano. In questo caso è stata considerata l estensione reale di questo habitat, poiché la % può non essere adeguatamente rappresentativa. Nella superficie complessiva del quadrante, possono, infatti, essere sufficienti piccole parcelle di arbusteti per avere un effetto positivo sulla specie. Valore minimo 1,07 ha valore massimo 87,49 ha. - VEGETAZIONE RIPARIALE = analogamente agli arbusteti, la categoria vegetazione ripariale viene analizzata non per % ma per superficie effettivamente presente (ettari). Tale categoria rappresenta uno dei principali elementi per la presenza del fagiano, categoria intesa sia come disponibilità di acqua che come fondamentale sito di rifugio. Superfici totali superiori ai 50 ettari per quadrante rappresentano un prioritario elemento per la distribuzione della specie. 189

190 Estensioni inferiori ai 4 ettari di vegetazione ripariale vengono, invece, ritenuti negativi. Valore minimo 0,01 ha valore massimo 100,19 ha. - ESTENSIONE DEI CORSI D ACQUA = considerata la dipendenza che la specie mostra nei confronti della presenza di acqua, ed in analogia con la redazione di altre carte della vocazione potenziale, è stato considerato un indice costituito dal rapporto tra m di corsi d acqua ogni kmq di superficie, rapportato ad ogni singolo quadrante. Estensioni inferiori ai 1000 m di corsi d acqua ogni kmq sono ritenuti negativi per la distribuzione del fagiano. I corsi d acqua sono stati reperiti dalla Carta Tecnica Regionale (scala 1:10.000). Valore minimo 418,94 m/kmq valore massimo 4.131,29 m/kmq. - ECOTONO = in ecologia l ecotono è la superficie lineare che intercorre tra due tipologie diverse di uso del suolo; tale indice esprime, pertanto una gradazione di diversità. E nota la preferenza da parte del fagiano di ambienti mosaicizzati, con alternanza di varie tipologie ambientali, soprattutto coltivi, incolti, macchie, siepi, ecc. All indice di ecotono viene affidato il valore più positivo della scala, pari a +3, qualora sia superiore a 0,0170, situazione presente in un solo caso. Valore minimo 0,0031 valore massimo 0, VIGNETO: tra le culture agricole il vigneto risulta essere favorevole alla specie, rappresentando sia un siti di rifugio che di alimentazione. Pertanto viene assegnato un valore positivo variabile tra 1 e 2 punti nei casi in cui rispettivamente il vigneto sia presente nel quadrante interessato con valori compresi tra 0-5 ettari o maggiori di 5 ettari. Valore minimo 3,07 ha valore massimo 84,36 ha. - QUOTA MEDIA = elemento costante della vocazione è rappresentato dalla quota media; la bibliografia in ambiti simili a quelli del fermano concorda nell assegnare valori positivi tra 0 e 500 m, in particolare alla fascia altimetrica m. Si ricorda che, escludendo il territorio del Parco dei Sibillini, la quota massima raggiunge i m. - TEMPERATURA MEDIA MESE DI GENNAIO = fattore positivo per il fagiano è una temperatura media nel mese di gennaio non inferiore a 5 C. A questo riguardo sono state utilizzate le carte tematiche dell ASSAM disponibili in rete. Ai quadranti caratterizzati da temperature medie superiori a 5 C è stato attributo un valore positivo (1 punto). 190

191 TIPOLOGIE CONSIDERATE PUNTEGGI % BOSCHI >20 <20 % URBANIZZATO > <20 >10% SUP. AD EST TRACCIATO AUTOSTRADALE X ARBUSTETI (ha) 0-20 >20 VEGETAZ. RIPAR. (ha) < >50 FIUMI (m/kmq) < >2.000 ECOTONO (n. 14 categorie) <0,0075 0,0075-0,0100 0,0101-0,0140 0,0141-0,0180 >0,0170 VIGNETO (ha) 0-5 >5 QUOTA MEDIA > TEMP. MEDIA GENNAIO <5 C >5 C Dall elaborazione dei parametri sopra indicati, ne derivano punteggi variabili tra -4 e 10. La carta è stata quindi realizzata accreditando valori di vocazionalità ripartiti in 5 categorie, così accorpate: VALORI VOCAZIONALI PER LA LEPRE Nulla Bassa Media Buona Alta La seguente carta riporta quindi il valore indicativo di vocazionalità territoriale per il Fagiano. 191

192 192

193 193

194 194

195 3.1.2 La carta delle vocazione per la Lepre Sono stai individuati 8 parametri ambientali, con punteggi da un minimo di -2 ad un massimo di +2, al fine di definire le diverse classi di qualità. Sono stati considerati parametri ritenuti positivi e negativi rispetto alle esigenze ecologiche della specie, descritti sinteticamente in seguito e riepilogati in tabella. Elementi negativi: - BOSCHI = considerati in % sulla superficie del quadrante. Bibliografia ed esperienza tecnica fanno ritenere, nel caso della Provincia di Fermo, che la soglia del 20% sia sufficiente a discriminare quadranti meno idonei alla presenza della lepre. Tale categoria assume valori rilevanti in particolare nelle aree interne. Valore minimo 0 valore massimo 65,40%. - URBANIZZATO = considerato in % sulla superficie del quadrante. Si tratta del complesso di aree urbanizzate a cui si associano le vie di comunicazione (viabilità stradale e ferroviaria). Il valore 0 è attribuito solo ai quadranti coperti da una superficie di urbanizzato inferiore al 20%, mentre per quadranti con superfici coperte da oltre il 40% di urbanizzato il punteggio è oltremodo negativo (-2), poiché l ambiente nel suo complesso risulta potenzialmente ampiamente compromesso. Valore minimo 1,39% valore massimo 43,71% - TRACCIATO AUTOSTRADALE = il tracciato autostradale costituisce un importante barriera ecologica; a tale effetto si aggiunge un effetto barriera anche per le attività antropiche, che hanno spinto il processo di urbanizzazione, anche in modo lasso e non compattato in veri e propri centri urbani, dalla linea di costa fino alla sede dell autostrada A14. Si ritiene che qualora i quadranti siano interessati per oltre il 10% della superficie da territori posti ad est della sede autostradale, l intero quadrante sia penalizzato di 1 punto. Elementi positivi: - ARBUSTETI = considerati come estensione in ettari; in bibliografia la presenza di arbusteti è generalmente un elemento positivo per la presenza di lepre. In questo caso è stata considerata l estensione reale di questo habitat, poiché la % può non essere adeguatamente rappresentativa. Nella superficie complessiva del quadrante, possono, infatti, essere sufficienti piccole parcelle di arbusteti per avere un effetto positivo sulla specie. Valore minimo 0,10 ettari valore massimo 85,54 ha. - ECOTONO = in ecologia l ecotono è la superficie lineare che intercorre tra due tipologie diverse di uso del suolo; tale indice esprime, pertanto una gradazione di diversità. Nel caso della lepre è stato utilizzato un indice di ecotono che consideri solamente la separazione tra superfici a bosco e superfici non a bosco. Tale indice da un indicazione della diversità 195

196 ambientale, ma ad esso è stata affidata una valutazione inferiore rispetto al fagiano. Valore minimo 0,0001 valore massimo 0, VIGNETO: tra le culture agricole il vigneto risulta essere favorevole alla specie, rappresentando sia un siti di rifugio che di alimentazione. Pertanto viene assegnato un valore positivo variabile tra 1 e 2 punti nei casi in cui rispettivamente il vigneto sia presente nel quadrante interessato con valori compresi tra 0-5 o maggiori del 5 per cento. - QUOTA MEDIA = elemento costante della vocazione è rappresentato dalla quota media; la bibliografia in ambiti simili a quelli del fermano concorda nell assegnare valori positivi tra 0 e 500 m, in particolare alla fascia altimetrica m. Si ricorda che, escludendo il territorio del Parco dei Sibillini, la quota massima non raggiunge i 900 m. - TEMPERATURA MEDIA MESE DI GENNAIO = fattore positivo per la lepre è una temperatura media nel mese di gennaio non inferiore a 5 C. A questo riguardo sono state utilizzate le carte tematiche dell ASSAM disponibili in rete. Ai quadranti caratterizzati da temperature medie superiori a 5 C è stato attributo un valore positivo (1 punto). TIPOLOGIE CONSIDERATE PUNTEGGI % BOSCHI >20 <20 % URBANIZZATO > <20 >10% SUP. AD EST TRACCIATO AUTOSTRADALE X ARBUSTETI (ha) < >40 ECOTONO (bosco/non bosco) <0,0010 0,0011-0,0050 >0,0051 QUOTA MEDIA > TEMP. MEDIA GENNAIO <5 C >5 C VIGNETO (ha) 0-5 >5 Dall elaborazione dei parametri sopra indicati, ne derivano punteggi variabili tra -2 e

197 La carta è stata quindi realizzata accreditando valori di vocazionalità ripartiti in 5 categorie, così accorpate: VALORI VOCAZIONALI PER LA LEPRE Nulla Bassa Media Buona Alta -2 e e 4 La seguente carta riporta quindi il valore indicativo di vocazionalità territoriale per la Lepre. 197

198 198

199 199

200 200

201 3.2 La carta della naturalità La finalità di questa carta è volta ad individuare ambiti territoriali discriminati per il valore di naturalità, funzionali per indirizzare le scelte nella ubicazione degli istituti faunistici. Si è scelto di utilizzare la carta della naturalità della regione Marche inserita nel progetto Rete Ecologica Marche REM (Regione Marche, 2011), in quanto rappresenta un idoneo strumento funzionale ad individuare gli ambiti a diverso valore di naturalità. Infatti la Regione Marche ha proceduto all individuazione delle aree chiave per garantire il funzionamento del sistema di rete ecologica a livello regionale, con il fine di tutelare l'integrità dei processi ecologici e dei relativi servizi ecosistemici attraverso azioni atte ad aumentare la qualità del paesaggio e mitigare la frammentazione del territorio per conservare la vitalità delle popolazioni e delle comunità animali e vegetali ed indirizzare le trasformazioni su porzioni di risorse rinnovabili e non inibenti i processi da mantenere. La carta della naturalità è stata derivata dal Geodatabase della Vegetazione della REM, utilizzando l indice di conservazione del paesaggio (o Index of Landscape Conservation - ILC) proposto da Pizzolotto & Brandmayr (1996) ed impiegato anche come Indice di Naturalità della Vegetazione (INV) in molti studi scientifico-applicativi (Ferrari et al., 2000; APAT, 2003; Blasi et al., 2003). Si tratta di un indice che esprime la naturalità di un area valutando, per ogni tipologia di vegetazione, la distanza dalla vegetazione climacica. La legenda utilizzata in questo studio della REM è costituita da 5 classi di uguale ampiezza (0.2) che individuano ambiti a naturalità crescente (Molto bassa, bassa, media, alta, molto alta). Valori prossimi all unità denotano un territorio ad alta naturalità, mentre bassi valori di ILC indicano un paesaggio fortemente antropizzato. La seguente descrive il valore della naturalità del territorio provinciale. 201

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CATEGORIA SPECIE IMPORTO CORVIDI 7.460,00 STORNI 1.655,00

CATEGORIA SPECIE IMPORTO CORVIDI 7.460,00 STORNI 1.655,00 ANNO 2008 CATEGORIA SPECIE CORVIDI 7.460,00 STORNI 1.655,00 PASSERIFORMI 600,00 VOLATILI VARI 130,00 CINGHIALI 75.100,00 TASSI 300,00 ISTRICI 1.330,00 LEPRI 0,00 CONIGLI SELVATICI 1.100,00 TOTALE 87.675,00

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