TICKET TO RIGHTS. Partenza: Palestina - Destinazione: Mondo

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1 TICKET TO RIGHTS Partenza: Palestina - Destinazione: Mondo! Viaggio attraverso i diritti umani negati. Percorso con foto, testi e immagini a cura di NO MÀS! PRESENTAZIONE PROGETTO

2 Progetto Un biglietto verso la Palestina di oggi, dove i Diritti Umani vengono quotidianamente calpestati. Ciò che viene proposto al pubblico è molto più di un viaggio fotografico: oltre alle immagini del nostro incontro con la Cisgiordania, accompagnate dalla nostra voce, la mostra guida i visitatori attraverso fatti antichi e recenti di questa regione, suggerisce riflessioni di uomini e donne di cultura, ma soprattutto mostra come ciò che sta avvenendo in Palestina sia lo specchio di un mondo in cui i Diritti sono divenuti privilegio di pochi.

3 Obiettivi Il progetto offre la possibilità di conoscere la situazione della Palestina intesa come specchio del mondo in cui moltissime popolazioni diverse lottano quotidianamente per difendere i propri diritti. Abbiamo scelto la Dichiarazione dei Diritti Umani come fil rouge dell esposizione per evidenziare non tanto un punto di vista, un opinione sulla questione palestinese ma la profonda ingiustizia riconosciuta dalla legislazione internazionale. Per questo attraverso la mostra diamo voce e spazio a chi, nonostante l ingiustizia subita, fa della sua esistenza una continua resistenza non violenta e pacifica, impegno da raccontare per uscire dagli stereotipi legati al popolo palestinese. Vogliamo contribuire alla promozione di un senso di comunità evidenziando le correlazioni tra realtà lontane che, avendo come denominatore comune l Uomo, sono necessariamente legate. L obiettivo è di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dei Diritti Umani, partendo dalla questione palestinese, ma allargando la sfera di riflessione anche ad altre realtà internazionali vittime dello stesso dramma. Nel progetto, dunque, la presa di coscienza della realtà diventa strumento di cittadinanza attiva e consapevole.

4 Contenuti Reportage fotografico Focus principale della mostra sono 20 fotografie scattate nel febbraio 2013 in Cisgiordania (Hebron, At-Tuwani, Betlemme), Israele (Deserto del Neghev) e Gerusalemme durante un viaggio con Pax Christi nei luoghi emblematici della Resistenza non violenta palestinese. Il reportage è stato realizzato visitando progetti di solidarietà, cooperazione e attivismo per i diritti umani in una Terra in cui, ancora oggi, vengono quotidianamente calpestati. Ogni foto è associata a un Diritto della DUDU e a una parola chiave. Una dettagliata didascalia racconta inoltre il contesto, gli eventi principali e soprattutto le storie racchiuse nello scatto.! Approfondimenti tematici La situazione dei diritti umani in Palestina è il punto di partenza del viaggio Ticket to Rights che porta il visitatore a riflettere anche sulla negazione degli stessi diritti in altri tempi storici e in altri luoghi. È così che la mostra si è arricchita di mappe e illustrazioni. Alcune a cura degli autori, altre realizzate in collaborazione con designer e illustratori nazionali e internazionali che hanno accettato di esporre i loro lavori in questo progetto.

5 Layout

6 Il visitatore può seguire il percorso della mostra autonomamente, infatti testi di approfondimento introducono il Viaggio nei Diritti Umani e accompagnano le foto e le immagini di ogni pannello.! È possibile anche organizzare tour guidati con gli autori che potranno commentare ogni pannello e rispondere alle domande dei visitatori.! Nelle prossime slide il dettaglio visivo di ogni pannello con il numero dell articolo della DUDU che apre il pannello e un riassunto delle didascalie che accompagnano i contenuti.

7 *Partenza Preambolo Il primo pannello colloca geograficamente la Palestina su una mappa.

8 *Uguaglianza Art. 1 Betlemme - Manifestazione pacifica davanti al check-point nell anniversario della posa della prima lastra del muro in città (marzo 2004). Attraverso un quiz il visitatore riflette sul principio di uguaglianza sancito dalla DUDU.

9 *Resistenza Art. 2 Betlemme - scritta sul Muro "esistere è resistere". Nonostante l'opinione pubblica tenda a considerare solo la resistenza armata, anche tentare di condurre una vita dignitosa è un atto di resistenza. Una Resistenza non violenta che la maggior parte dei palestinesi ha scelto. Attraverso un quiz il visitatore individua alcuni fra gli esempi più famosi della Resistenza non violenta nella storia, da Gandhi a Rosa Parks.

10 *Sicurezza Art. 3 Betlemme - Un lavoratore palestinese aspetta il pullman all uscita del check-point. I palestinesi impiegano almeno 3 ore per poter attraversare i posti di blocco, unici valichi per potersi recare al lavoro, a scuola, all ospedale. Gerusalemme - giovani militari israeliani davanti al Muro del Pianto. La sicurezza è tutto per Israele e ogni giovane cresce come un potenziale soldato. Ma l ossessione per la sicurezza calpesta i diritti del popolo palestinese e mina l equilibrio della stessa società israeliana.

11 *Dignità Art. 5 Betlemme - Lavoratori in fila da ore attendono di attraversare il check-point per raggiungere il luogo di lavoro. L'ingresso assomiglia a una gabbia ma, dietro le sbarre, i lavoratori attendono in silenzio, mantenendo quella dignità che un moderno Apartheid cerca di distruggere. Nuove forme di schiavitù ci riguardano da vicino. Un cestino di arance etichettate con i dati dello sfruttamento dei braccianti di Rosarno mostra al visitatore quanto una semplice arancia possa costare in termini di negazione dei Diritti Umani.

12 *Giustizia Art. 9 Hebron - Un gruppo di attivisti accende delle candele in solidarietà dei detenuti palestinesi. A dicembre 2013 si contavano più di 5033 detenuti di cui 145 in detenzione amministrativa, cioè detenuti senza accuse né processo. In un raccoglitore, il visitatore può ripercorrere le storie delle 93 persone arrestate ingiustamente durante il blitz della scuola Diaz, nella Genova del G

13 *Tutela Art. 12 Valle del Giordano - nella zona si concentra la maggior parte delle risorse idriche palestinesi, dichiarate dalle autorità israeliane proprietà dello Stato e controllate unilateralmente. I circa 10mila coloni presenti consumano fino a sei volte di più dei 57mila palestinesi residenti. La mancanza di acqua impedisce di condurre un esistenza normale, ma non è l unico ostacolo alla vita di interi popoli. La massiccia presenza di mine - mostrata in una cartina al visitatore - distrugge l equilibrio di vaste aree del globo.

14 *Movimento Art. 13 Betlemme - La costruzione del muro di annessione è cominciata nel Il muro corre per 730 Km lungo tutta la Cisgiordania smembrando il territorio e impedendo ogni libero spostamento ai palestinesi. In un mappamondo il visitatore può scoprire quante barriere, ancora oggi, dividono il mondo. Con un triste esempio italiano a completare la lista.

15 *Cittadinanza Art. 15 Betlemme - Aida Camp è uno dei 59 campi profughi nati in seguito alla Nakba del 1948 quando centinaia di villaggi palestinesi furono distrutti o occupati da Israele. Oggi si contano 5 milioni di profughi che ancora conservano le chiavi delle loro case. Da decenni i ceceni cercano l indipendenza dall URSS prima e dalla Russia poi, con un'escalation di violenza da entrambe le parti. Nella doppia vicenda del Teatro Dubrovka e della scuola di Beslan, le terribili conseguenze del negare il diritto alla cittadinanza.

16 *Famiglia Art. 16 Wadi al-na'am (Israele) - La casa distrutta di due ragazzi israeliani di origine beduine che avrebbero dovuto sposarsi a breve. Non riconoscendo i villaggi del Neghev, Israele procede sistematicamente alla demolizione delle case, distruggendo famiglie e progetti. Famiglie distrutte e divise: il destino che milioni di africani hanno vissuto durante gli anni delle tratte negriere che dalla famosa porta senegalese di Gorée (ritratta nella fotografia) partivano per le Americhe.

17 *Proprietà Art. 17 Wadi al-na'am (Israele) - Un beduino mostra il suo campo, più volte distrutto dall esercito israeliano. La popolazione indigena del Deserto del Neghev dopo la nascita dello Stato di Israele è stata confinata in riserve o costretta ad abbandonare la sua terra. Combattere per la proprie risorse: un destino che accomuna i palestinesi alla comunità indigena del Guatemala, che da anni si batte contro lo sfruttamento della sua terra.

18 *Religione Art. 18 Gerusalemme - Ebrei in preghiera al muro del pianto. La città è sacra per tutte e tre le religioni monoteiste, ma è anche luogo di divisioni. La piazza antistante il muro sorge su un quartiere arabo raso al suolo e la Moschea al-aqsa è simbolo della seconda intifada, scoppiata dopo le provocazioni di Sharon. Libertà di religione e di pensiero violata. Un destino che accomuna la Palestina al Tibet, dove il governo cinese vincola le libertà dei monaci buddisti e della popolazione locale. La protesta del Tibet è simboleggiata dai "cavalli del vento" esposti.

19 *Espressione Art. 19 Betlemme - Ogni venerdì le suore del Caritas Baby Hospital di Betlemme organizzano una manifestazione pacifica di protesta. Sfidando la paura di ritorsioni, anche giovani palestinesi partecipano al corteo, resistendo pacificamente all'occupazione. La libertà di espressione è spesso violata nel mondo. Un esempio: la Umbrella Revolution di Hong Kong raccontata attraverso cifre e fatti scritti su un ombrello, il simbolo della protesta

20 *Impresa Art. 22 Hebron - Una delle molte saracinesche chiuse in Shuhada Street, la "strada fantasma" che attraversa il centro della città dei patriarchi e simbolo di un'occupazione capace di paralizzare la vita di un'intera popolazione. Saracinesche chiuse e marchiate con la stella di David. Immagini che simboleggiano l'odierno dramma palestinese, ma che riportano indietro nel tempo, quando la Germania nazista impediva agli ebrei tedeschi ogni possibilità di vita.

21 *Lavoro Art. 23 Valle del Giordano - Gli agrumi Jaffa sono tra i prodotti israeliani più diffusi in Europa. Sono però coltivati nelle numerose colonie presenti in Cisgiordania, dichiarate illegali dalla Corte Internazionale di Giustizia e responsabili di un vero e proprio sfruttamento della manovalanza palestinese. Quanti schiavi lavorano nel mondo per garantire il nostro tenore di vita? Il visitatore può scoprirlo attraverso un QR Code che permette di accedere a un test on line ideato da un'ong americana che monitora la moderna schiavitù.

22 *Benessere Art. 25 At-Tuwani - Il villaggio circondato da 4 colonie sorge nel cuore dell Area C, sotto il totale controllo israeliano. Gli abitanti si sono organizzati in una lotta non violenta per contrastare i coloni che impediscono ai bambini perfino il passaggio per andare a scuola. I Diritti dell'infanzia raccontati attraverso l'illustrazione di Stefania Spanò; un omaggio a Iqbal Masih, il "bambino sindacalista" pakistano che pagò con la vita la sua battaglia per i diritti dei bambini sfruttati.

23 *Istruzione Art. 26 Betania La Superiora delle Suore Comboniane indica il muro di separazione dall'interno della casa della missione. La casa è circondata per 3 lati su 4 dal muro, cosa che ha comportato la chiusura della clinica che ospitava e mette ogni giorno a rischio anche l esistenza della scuola che, con fatica, le suore gestiscono. Il Diritto all Istruzione raccontato in un illustrazione di Satish Acharya. Protagonista è Malala, la bambina pakistana che ha sfidato i Talebani nel nome della scuola.

24 *Garanzia Art. 28 Betania - Bandiere della pace sfilano sotto al muro di separazione, a pochi passi da una scritta che denuncia il moderno Apartheid che colpisce la popolazione palestinese. L Apartheid Palestinese ricalca quello Sudafricano. La definizione che i dizionari danno di questo termine mette in luce le similitudini fra le due tragedie.

25 *Arrivo Art. 30 At-Tuwani - Il filo spinato segna il confine tra i terreni annessi alla colonia di Ma on, le cui costruzioni dominano l orizzonte, e la collina del villaggio, simbolo della Resistenza non Violenta palestinese. Al termine del viaggio fra i Diritti Umani negati, vengono indicati al visitatore 3 passi per proseguire in un nuovo percorso di consapevolezza. 3 passi che partono da libri, film ed esperienze che possono aiutare ad aprire gli occhi sulla Palestina di oggi.

26 Autori Marco Besana - giornalista freelance e fotografo per passione. È autore del reportage fotografico e dei testi Ilaria Brusadelli - giornalista freelance e fotografa per passione. È autrice del reportage fotografico e dei testi e ha curato la grafica con la collaborazione dei Designer coinvolti Pietro Crippa - professore di Storia e Filosofia. È autore dei testi e degli approfondimenti tematici e storici! NO MÁS! Nasce nel 2009 con l obiettivo di promuovere una Cultura di Pace attraverso l informazione e combattere l indifferenza fornendo strumenti per conoscere realtà dimenticate. NO MÁS! crede che la Pace possa esistere laddove esistono giustizia e consapevolezza e che la conoscenza possa portare a nuove forme di solidarietà e attivismo. Per questo cura un sito di informazione realizzando reportage, interviste e articoli di approfondimento. Organizza inoltre eventi culturali aperti al pubblico e nelle scuole (cineforum, dibattiti, presentazioni di libri, spettacoli) coerenti con la sua Mission.

27 Scheda tecnica Numero Pannelli: 20 Dimensioni: griglie 100 cm x 200 cm, foto e illustrazioni 50 x 100 È necessario avere a disposizione uno spazio al coperto dove siano facilmente fruibili i 20 pannelli Come organizzare un'edizione della mostra: Provincie di Milano, Como, Lecco, Monza Brianza: possiamo gestire noi il trasporto di pannelli e materiale. Concorderemo insieme un rimborso spese a seconda della distanza. Altre provincie e città: La soluzione ottimale è che la scuola / il comune / l'associazione interessata alla mostra possa procurarsi 20 griglie (larghezza minima 50 cm altezza minima 170 cm) dove appendere foto, didascalie attraverso semplici ganci a s che portiamo noi. Concorderemo insieme un contributo per il progetto che tenga conto delle spese di trasporto, vitto e alloggio. L'obiettivo della mostra è essere fruibile dal maggior numero di visitatori, pertanto proponiamo che l ingresso sia gratuito. Ad eccezione delle scuole, chiediamo di poter allestire un banchetto informativo per approfondimenti, gadget e raccogliere offerte libere.

28 In più Contestualmente alla mostra è possibile organizzare eventi di approfondimento (per i quali abbiamo anche a disposizione brevi video interviste) legati ai diritti umani su un tema specifico da concordare con l'ente ospitante. Siamo inoltre disponibili ad organizzare tour guidati alla mostra (un tour guidato completo è di 45 minuti) che permettono di entrare ancora di più in contatto con le storie raccontate.! Per ulteriori dettagli info@lavocedinomas.org Contatti Marco Besana Ufficio Stampa e referente contenuti. Pietro Crippa Referente eventi nelle scuole Ilaria Brusadelli Referente eventi pubblici

29 Maggio Bloom Mezzago (MB) Ottobre Coop Muggiò(MB) Settembre Barzago (LC) Novembre Giornata Onu Lucca Settembre Arci La Ferriera Lecco Edizioni 2014